Eolico offshore, Croatti: "positivo nuovo progetto, ma bisogna allontanarsi ancora di più"

Martedì, 22 Marzo 2022

(Rimini) “Da sempre affermiamo che l’eolico offshore è importante sulla via che porterà il Paese ad una reale transizione energetica, ma nessuno giochi con le parole: non si tratta di ‘parchi’ ma di veri impianti industriali e il loro impatto paesaggistico deve essere minimo per non scontrarsi con le comunità prospicienti e le loro vocazioni". Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. "Lo hanno compreso le società progettiste degli impianti eolici offshore limitrofi al nostro, a Fano e Ravenna, che hanno atteso un chiarimento legislativo dal Ministero e hanno progettato impianti oltre le 12 miglia, non incontrando le resistenze dei territori costieri che invece a Rimini ha provocato tante reazioni contrarie, dai comuni, alle associazioni di categoria e ambientaliste".

È positivo "che anche Energia Wind 2000, azienda proponente l’eolico riminese, stia modificando il progetto allontanandolo sensibilmente dalla costa a 9,5 miglia, ma serve un ulteriore impegno affinché tutti gli aerogeneratori siano installati oltre le 12 miglia. In tal senso, considerati i maggiori costi di connessione si potrebbe chiedere l’intervento e il sostegno del ministero della Transizione ecologica con cui, nelle prossime settimane, avrò un incontro proprio sull’impianto eolico riminese, auspicando anche la partecipazione di tutte le amministrazioni locali coinvolte.
Credo potremmo arrivare a trovare un ottimo compromesso, minimizzando le criticità che avevo esposto nelle osservazioni presentate alla Guardia Costiera - unico esponente politico ad averlo fatto - nella procedura di autorizzazione demaniale per il progetto". 

In questo senso "mi stupisce la miopia e l’ottusità di quelle forze politiche e di quelle associazioni ambientaliste che vogliono il progetto a tutti i costi, anche a sole 5 miglia dalle spiagge, e che non riescono a comprendere che imporre progetti contro il volere dei territori prospicienti e dei cittadini significa bloccarli e non vederli mai realizzati, così come successo per quasi tutti i progetti eolici offshore italiani presentati troppi vicini alle coste”.