Con 'Baci dal mondo' al via le celebrazioni per Dante e Francesca

Lunedì, 08 Marzo 2021

(Rimini) Al via oggi al Teatro Galli di Rimini, il tributo a Dante e Francesca nel settimo della scomparsa del Poeta con “Worldwide kisses | baci dal mondo", un flash mob planetario che, nell’arco di tutta la giornata e fino alle ore 18, ha visti impegnati in live streaming studenti e insegnanti di 21 Università dei 5 continenti per recitare e animare i versi di Francesca da Rimini contenuti nel V Canto della Divina Commedia. Sul palco tre donne: la scrittrice e giornalista Lia Celi conduttrice dell’intera giornata; Natascia Tonelli, una delle massime esperte al mondo di Dante Alighieri e Mariarita Semprini, docente di materie classiche. Presenti, inoltre, Giampiero Piscaglia Assessore alla Cultura di Rimini, Federico Mammarella consigliere comunale di Gradara, Marco Veglia e Andrea Santangelo, del comitato organizzatore.

 Ad aprire l’appuntamento Ferruccio Farina, ideatore e direttore dell’evento, che sul palco ha dichiarato: “Non è mai successo che nella stessa giornata 21 Università del mondo, dall’Oceania, all’Asia, Europa, Americhe e Africa, si collegassero per un tema, nel nostro caso Francesca da Rimini. Un evento eccezionale, l’oggettività parla in maniera chiara. E’ un tributo forte e corale a un personaggio che in letteratura è un caposaldo universale, come questa giornata dimostra. E direi che l’affermazione non è poca cosa. E’ un’affermazione supportata da ciò che stiamo facendo e che sta assumendo un significato superiore a quello che inizialmente aveva quando lo abbiamo ideato. Era stato progettato quando non c’erano problemi di pandemie, né di altro, quindi, l’approccio entusiasta di tutti questi giovani e insegnanti era in fondo una cosa che rientrava nella normalità. Ad oggi, nonostante le situazioni assolutamente drammatiche che possiamo immaginare, nessuna delle Università coinvolte ha interrotto il suo impegno. Altra cosa importante che mi preme sottolineare è il rispetto della vita: l’amore e la passione non uccidono. Chi uccide facendosi schermo della passione e dell’amore, non ama. Queste cose on sono compatibili con una società che si dichiara evoluta. Finché avremo a casa nostra esempi di questo tipo, vuole dire che non abbiamo raggiunto quelle tappe minime di organizzazione sociale, civile e morale che tanto invece sbandieriamo”.

Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, dal palco Teatro Galli nel suo discorso di “benvenuto virtuale” ha dichiarato: “Oggi da questa nostra città siamo a celebrare un mito, un mito al femminile, quello di Francesca da Rimini, nell’anno del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, ma ancora di più nel giorno dell’8 marzo, in cui è la donna a rivendicare la propria identità, i suoi diritti umiliati, la sua centralità. Non ci poteva essere un giorno migliore di questo per rielaborare uno dei più grandi miti al femminile. Rimini è custode premurosa e attenta di tutti i suoi figli, anche di quelli puramente letterari, che ne hanno creato un patrimonio identitario. Oggi siamo qui per ragionare sulla potenza, grazie agli studi e alla competenza di Farina, di Francesca da Rimini. Quante donne nel mondo, nei diversi continenti e paesi con il loro lavoro e con il loro amore reggono società, famiglie e intere nazioni e quanti loro diritti sono umiliati, quante le opportunità negate e quante le passioni represse. Ecco Francesca da Rimini, in questo 8 marzo, è un simbolo delle società che vogliono mettere al centro tutte le donne” e ha poi concluso: “La vicenda dantesca si narra succedesse a Rimini e da qui, con questa lunga giornata, vorremmo stringervi in un ideale grande abbraccio intorno a Francesca, il nostro - e vogliamo pensare anche il vostro - amato mito femminile contemporaneo”.

A seguire il Sindaco del Comune di Gradara Filippo Gasperi, in collegamento video, ha sottolineato: “L’amministrazione che ho l’onore di guidare è davvero fiera di essere impegnata in un’iniziativa culturale di livello internazionale condivisa con la città di Rimini, capitale della Riviera romagnola e del turismo italiano. È una delle rare volte che località di due regioni diverse collaborano nell’interesse comune. E ciò accade grazie a Francesca da Rimini. Rimini, infatti, è la città di Francesca, dove l’eroina dantesca è vissuta. Gradara, con la sua rocca imponente e fascinosa che domina la riviera romagnola e le terre malatestiane, è il luogo ove la fantasia popolare ha collocato, da quasi un secolo, il suo mito romantico. Ma, oltre alla storia e al mito di Francesca da Rimini, conosciuto e amato nel mondo, ciò che unisce Rimini città malatestiana e l’affascinante borgo di Gradara, sono anche i valori universali irrinunciabili che Francesca rappresenta: la libertà di amare, il rispetto della vita e dei sentimenti, la fedeltà e l’uguaglianza di genere. E ciò rende ancor più forte e sentito il nostro impegno nelle iniziative di FRANCESCA2021. Come Amministratori locali siamo chiamati ad operare per il bene della nostra Comunità e penso che sia nostro dovere, oltre alla cura del territorio e delle persone, creare tutte le condizioni per fare crescere culturalmente ed umanamente i nostri concittadini. Nel nostro caso particolare di Gradara, in questo siamo molto avvantaggianti: il nostro importante patrimonio culturale ci facilita questo compito”.