(Rimini) Quella di Rimini è tra le province dell’Emilia Romagna dove continueranno a rimanere in vigore le misure strardinarie contro l’inquinamento da polveri sottili, almeno fino al 7 gennaio. Ciò nonostante l’irrigidimento delle temperature che ha provocato, altrove, un miglioramento delle condizioni ambientali, e qindi un rientro delle kisure d’allerta, come per esempio a Bologna. Nel corso del 2018, però, sottolineano dal comune di Rimini, sono state 36 le giornate di sforamento del limite di pm10, solo uno sforamento in più rispetto al limite delle 35 giornate fissato dall’Unione europea.
“Un buon risultato – commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini – se paragonato agli anni precedenti quando si sono raggiunti anche picchi di 89 superamenti registrati dalla centralina di via Flaminia e 67 per quella del Parco Marecchia. Sull’andamento degli sforamenti e dei livelli di inquinanti nell’aria influiscono molteplici fattori, uno fra tutti le condizioni meteo climatiche, ma voglio pensare che questo netto miglioramento sia anche il frutto di una sempre maggiore consapevolezza dei singoli sulle buone pratiche da adottare nella vita quotidiana. Comportamenti ‘ambientalmente sostenibili’ che possono e devono integrarsi con strategie sia locali sia sovranazionali che promuovano la mobilità green, la riqualificazione urbana e l’uso del trasporto pubblico. Su questo fronte il 2019 per Rimini prevede prospettive interessanti, in coerenza con il lavoro avviato in questi anni: penso all’entrata in funzione del Trasporto Rapido Costiero, all’ampliamento della bicipolitana e dell’anello verde delle piste ciclabili, estese sia sulle direttrici di collegamento principali centro-mare sia nelle zone a monte della Statale 16. Penso infine alla grande sfida del Parco del Mare, con percorsi ciclopedonali e con tanto verde urbano a prendere il posto del cemento. Una direzione di sviluppo che mette al centro la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente e che è indispensabile per affrontare il tema dell’inquinamento in maniera strutturale e non solo di gestione emergenziale”.
Come detto, molto passa anche dai comportamenti individuali in particolari nell’uso dei sistemi di riscaldamento e di trasporto. “Quando è possibile è sempre bene muoversi con mezzi pubblici o in bicicletta– ricorda l’assessore Montini – una scelta ecologica e salutare. In questo periodo nonostante il clima rigido è bene non esagerare con il riscaldamento, evitare i camini aperti a legna e stufe e sistemi di riscaldamento a legna o pellet inferiori a 4 stelle di efficienza, indicazioni queste previste anche dal Piano dell’aria del bacino padano. Se si deve cambiare l’auto, si può valutare l’acquisto di un mezzo ibrido o elettrico, così come è importante scegliere con attenzione la caldaia: quelle a condensazione ad esempio consentono bassi consumi, risparmi e benefici per l’ambiente”.