(Rimini) La Regione Emilia Romagna ha confermato in commissione bilancio ieri pomeriggio lo stop per i veicoli diesel euro 4 inseriti nel nuovo piano antismog, altrimenti detto Piano aria integrato regionale (Pair 2020). Accolte le revisioni su stufe e camini.
“Ore e ore di dibattito - commenta il Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord e firmatario del duplice emendamento - durante le quali la Lega ha mostrato la propria disponibilità al dialogo per convergere su posizioni meno impattanti per la popolazione, hanno portato a un risultato parzialmente incoraggiante che tuttavia non ci soddisfa sotto il profilo del blocco ai diesel euro 4. Il Pd, che pure ha accolto la nostra proposta su stufe e camini, si è dimostrato, nell’attuazione della manovra anti smog e nelle limitazioni alla circolazione in ambito urbano, un partito che legifera senza cognizione di causa”.
Da giorni dalla Lega, ma anche da altri partiti e associazioni di categoria si segnala, come “bloccare le vetture euro 4 significhi creare un grave danno all’economia delle imprese, delle famiglie e di tutto il territorio”, aggiunge il capogruppo della Lega Alan Fabbri. “Come noto infatti, nella nostra regione una vettura su quattro è alimentata da motore euro 4 e, dunque, bloccare anche i veicoli con questo tipo di emissione, oltre a quelli con emissioni più inquinanti, significa bloccare intere città”. A risentirne sono soprattutto “i lavoratori che utilizzano i mezzi commerciali per spostarsi: mezzi ancora recenti che la crisi non permette di sostituire e per i quali non è stato varato nessun piano di incentivi serio”, spiega ancora Fabbri.
“La nostra proposta – spiega Pompignoli – era molto semplice e di buon senso: esentare da un lato i veicoli diesel euro 4 dalle limitazioni poste dal Pair alla circolazione nei centri abitati, con popolazione superiore ai 30.000 abitanti e, dall’altro, concedere in tutti i Comuni della Regione l’utilizzo saltuario di natura domestico-ricreativa di camini e focolari. Se è vero che la maggioranza ci ha dato ragione sul secondo aspetto, congelando l’emendamento e rinviandone l’approvazione all’Aula del 16 ottobre, è altrettanto vero che il Partito Democratico si è dimostrato intransigente, ma soprattutto irresponsabile, sullo stop ai veicoli euro 4 rifiutandosi di condividere e approvare un provvedimento che, a nostro giudizio, avrebbe potuto se non altro limitare i danni. Oltretutto, è bene ricordarlo, l’Emilia Romagna, diversamente dalle altre Regioni che nel 2017 hanno sottoscritto il nuovo accordo di bacino padano, ha anticipato di ben due anni l’adozione di misure straordinarie per il miglioramento della qualità dell’aria e ha disposto, in via eccezionale rispetto agli obiettivi di lungo periodo del PAIR 2020, lo stop ai diesel euro 4. Cosa che nessun’altra Regione ha fatto. Basti pensare che in Lombardia e Veneto, ci si ferma agli euro 3 e che ad oggi gli euro 4 posso circolare tranquillamente”. Ora la palla passerà all’assemblea legislativa.