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Cattolica, via la sabbia dal fondale marino, progetto pilota della Regione

Martedì, 07 Novembre 2017

(Rimini) L’installazione di un eiettore, dispositivo per eliminare la sabbia in una parte del porto canale, a Cattolica è uno dei rpogetti della Regione per il 2018, presentto oggi a Ecomondo. Si tratta di un intervento pilota per lo sviluppo del turismo costiero sostenibile, finanziato dal progetto europeo Co-Evolve, a cui la Regione partecipa con 11 partner di cinque paesi europei, in una rete che comprende il Parco del Delta del Po della Regione Veneto, istituti pubblici, centri di ricerca e università.

“L’obiettivo è una gestione integrata del litorale, capace di unire la sicurezza della costa al suo sviluppo sostenibile”, spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, che ha partecipato all’iniziativa insieme all’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. “Vogliamo una costa attrattiva per gli investitori e i visitatori e quindi in grado di sostenere una crescita economica duratura. Una costa resiliente, cioè capace di adattarsi alle conseguenze del cambiamento climatico e di fare della sostenibilità la chiave della crescita blu”.

Il progetto può contare su 3 milioni di euro fino al 2019: 2,55 milioni messi a disposizione dall’Unione europea e 450 mila euro dal ministero dell’Ambiente. Ad oggi è già in corso la prima fase, cioè l'analisi dei fattori che minacciano o favoriscono lo sviluppo di un turismo costiero sostenibile, che si concluderà entro il prossimo gennaio. Verranno così definiti degli “indicatori di sostenibilità” che guardano a diversi aspetti del territorio: dalla lotta all’erosione costiera alla qualità delle acque, dalla mobilità e accessibilità alla qualità dell’offerta fino agli strumenti di governance del litorale. In seguito saranno elaborati i Piani d’azione locale per realizzare le iniziative nelle sette aree pilota (tra cui Comacchio e Cattolica) di Spagna, Francia, Croazia, Grecia e Italia.
A marzo 2018, infine, prenderanno il via percorsi di partecipazione aperti alle comunità locali per raccogliere la voce di chi vive il territorio: a Cattolica l’obiettivo è individuare un nuovo modello di gestione del porto che tenga insieme le esigenze di pescatori, nautica da diporto e cantieristica navale mentre, a Comacchio, si raccoglieranno le proposte dei cittadini per mettere in campo attività turistiche e ricreative ‘non tradizionali’ e accessibili.


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