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Vaccini, Regione approva obbligatorietà con la riforma dei servizi educativi

Mercoledì, 23 Novembre 2016

(Rimini) La Regione Emilia Romagna ha approvato ieri la legge di riforma dei servizi educativi da 0 a 3 anni. All’interno è stata inserita l’obbligatorietà delle vaccinazioni dei bimbi per l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia.
"Con la legge – evidenzia la consigliera del Pd Nadia Rossi – è introdotta l'obbligatorietà delle vaccinazioni contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B come requisito d'accesso per tutti i servizi, sia pubblici sia privati. Accompagniamo quest'obbligo con l'impegno da parte della Regione a svolgere una capillare e fondamentale campagna informativa, col coinvolgimento del personale scolastico e di quello sanitario, in grado di raggiungere tutti i cittadini e le famiglie della nostra Regione, spiegando loro le implicazioni della nuova normativa e le motivazioni della scelta fatta, promuovendo oltre a quelle obbligatorie, anche le vaccinazioni raccomandate.
"È un atto coraggioso e deciso – conclude Nadia Rossi – che è stato valutato attentamente e ascoltando tutti i soggetti interessati. Per allargare la tutela alla salute dei più piccoli, garantendo anche la copertura di gregge, ci siamo sentiti in dovere di sostenere questo provvedimento, consapevoli che il calo delle coperture vaccinali che riguarda molto da vicino il nostro territorio, sta mettendo in pericolo il benessere delle nostre comunità".
Più in generale, il lavoro degli ultimi mesi alla riforma ha mirato a “realizzare un sistema effettivamente flessibile e di qualità, attento alle esigenze di conciliazione delle famiglie e alla tutela dei lavoratori”.
Il nido è valutato come il principale servizio educativo della rete integrata pubblico-privata su cui è fondato il nostro sistema regionale: esso ha la duplice funzione formativa e di accoglienza per i bambini e di sostegno per le famiglie.
"La flessibilità pertanto ne diventa l'elemento caratterizzante – prosegue Rossi – e al fine di garantire risposte differenziate per rispondere a esigenze diversificate, possono essere istituiti servizi integrativi ai nidi quali spazi bimbi, centri per bambini e per le famiglie, servizi sperimentali. Semplificate anche le procedure per richiedere l'autorizzazione al funzionamento e i requisiti di qualità della fascia 0-3. Fulcro dell'accreditamento è il percorso di valutazione della qualità basato sul progetto pedagogico, la figura del coordinatore pedagogico e gli strumenti di autovalutazione del servizio che si è cercato di sburocratizzare".


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