Morciano, Banca Valconca: recesso esercitato dal 7% del capitale sociale
(Rimini) Banca Popolare Valconca S.p.A. ("BPV" o la "Banca") comunica che il diritto di recesso conseguente alla relativa trasformazione da società cooperativa in società per azioni, deliberata dall'Assemblea straordinaria dei Soci in data 1° luglio 2018, risulta validamente esercitato per complessive n. 740.408 azioni ordinarie BPV, pari al 7% del capitale sociale.
Le azioni oggetto di recesso saranno offerte in opzione, ai sensi dell'art. 2437-quater cod. civ, ai possessori di azioni BPV che non abbiano esercitato il diritto di recesso, in proporzione al numero di azioni BPV da essi possedute, al prezzo di Euro 2,62 per azione e nel rapporto di n. 1 azione ogni 13,282945 azioni possedute. Il periodo di offerta in opzione inizierà il 3 settembre 2018 e si concluderà il 15 ottobre 2018, estremi compresi.
I titolari di azioni BPV che eserciteranno il diritto di opzione, purché ne facciano contestuale richiesta, avranno altresì diritto di prelazione all'acquisto delle azioni oggetto di recesso che siano rimaste inoptate. Ove residuassero azioni oggetto di recesso all'esito dell'offerta in opzione e dell'eventuale esercizio del diritto di prelazione, la Banca valuterà se collocare tali azioni presso terzi che abbiano fatto richiesta al valore di liquidazione.
Le modalità e i termini di adesione all'offerta in opzione/prelazione nonché ogni ulteriore informazione relativa al procedimento di rimborso sono specificati nel documento di offerta in opzione che verrà depositato in data 31 agosto 2018 presso il Registro delle Imprese di Rimini ai sensi dell'art. 2437-quater, comma 2, cod. civ, nonché nell'apposito avviso agli azionisti ex art 111 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 che sarà reso disponibile sul sito internet www.bancavalconca.it.
Si informa tuttavia che potrebbero pervenire ulteriori dichiarazioni di recesso nei giorni successivi alla data di pubblicazione del presente comunicato. Tali dichiarazioni di recesso saranno in ogni caso ritenute valide solo se spedite entro il termine finale per l'esercizio del diritto di recesso (quindi, solo se spedite entro e non oltre il 14 agosto 2018). In caso di dichiarazioni di recesso pervenute successivamente alla data odierna, ma valide ai sensi di quanto sopra, BPV provvederà ad aggiornare e (se del caso) integrare i risultati relativi all'esercizio del diritto di recesso, assumendo le eventuali opportune deliberazioni e dandone avviso agli azionisti ex art 111 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, oltre a rilasciare un nuovo comunicato stampa.
Lavoro, calano gli amministratori d’impresa
(Rimini) Al 30 giugno 2018 sono 44.107 le persone con carica attiva di amministratore nelle imprese delle province di Forlì-Cesena e di Rimini. Di queste il 25,7% sono donne (Emilia-Romagna 26,7%, Italia 25,5%) e il 6,0% sono di nazionalità non italiana (Emilia-Romagna 6,4%, Italia 6,1%), mentre la maggioranza assoluta, pari al 61,6%, sono over 50 (Emilia-Romagna 61,0%, Italia 59,0%). L'incidenza degli amministratori donne è leggermente aumentata negli ultimi 5 anni, (era infatti pari al 24,9% nel 2013), così come quella degli amministratori non italiani (5,4% nel 2013). Nello stesso quinquennio, è aumentato anche il peso degli amministratori over 50 (era infatti pari al 53,3% nel 2013), con una variazione percentuale del +13,6%, mentre il totale delle cariche di amministratore si sono ridotte dell’1,7%. Questo in sintesi è quanto emerge dall'analisi, elaborata dall'Ufficio Studi della Camera di commercio della Romagna, della struttura e della dinamica delle cariche di amministratore nelle imprese dei territori di riferimento negli ultimi cinque anni.
I settori di attività economica nei quali è preponderante la presenza di amministratori over 50 sono quello delle attività immobiliari (dove il 75,5%, ad oggi, ha compiuto 50 anni) e le attività finanziarie (72,6%). Il settore con la minor presenza di amministratori over 50 è quello dell'alloggio e ristorazione (53,0%). L'analisi di medio periodo (2013-2018) conferma il medesimo ordinamento, a testimonianza del fatto che l'incremento dell'incidenza di amministratori over 50 è strettamente correlato allo spostamento della distribuzione per età della popolazione verso le classi più anziane e all'incremento dell'indice di vecchiaia.
Nel territorio della provincia di Rimini, al 30 giugno 2018 si contano 25.460 persone con carica attiva di amministratore. Di queste il 27,5% sono donne (Emilia-Romagna 26,7%, Italia 25,5%) e il 6,9% sono di nazionalità non italiana (Emilia-Romagna 6,4%, Italia 6,1%). Negli ultimi 5 anni nel territorio in analisi, l'incidenza degli amministratori donne è leggermente aumentata (era infatti pari al 26,9% nel 2013), così come quella degli amministratori non italiani (6,2% nel 2013).
Al 30 giugno 2018, sul totale degli amministratori di impresa del territorio provinciale, la maggioranza assoluta (il 61,0%) sono over 50 (Emilia-Romagna 61,0%, Italia 59,0%). Negli ultimi 5 anni, nel territorio provinciale, il peso di tale classe di età è aumentato (era infatti pari al 51,4% nel 2013), con una variazione percentuale del +16,2%, mentre il totale delle cariche di amministratore si sono ridotte del 2,0%.
I settori di attività economica nei quali è preponderante la presenza di amministratori over 50 sono quello delle attività immobiliari (dove il 75,4% ha compiuto ad oggi 50 anni) e le attività finanziarie (73,3%). Il settore con la minor presenza di amministratori over 50 è, invece, quello delle altre attività di servizio (51,0%). L'analisi del medio periodo (2013-2018) conferma il medesimo ordinamento, a testimonianza del fatto che l'incremento dell' incidenza di amministratori over 50 è strettamente indotto dallo spostamento della distribuzione per età della popolazione verso le classi più anziane e, conseguentemente, dall'incremento dell'indice di vecchiaia.
Ricognizione ai Casetti: miglioramenti evidenti ma criticità persistono
(Rimini) Questa mattina una delegazione composta da Nadia Rossi, consigliera regionale Pd Emilia Romagna, Ivan Innocenti, Associazione radicale Piero Capone, Francesco Bragagni, vicesegretario regionale Psi e Giulia Corazzi, consigliera comunale di Rimini, ha effettuato una visita ispettiva presso la Casa Circondariale di Rimini. Successivamente si è svolta una conferenza stampa, alla presenza di Patrick Francesco Wild, referente ‘Avvocato di strada’ onlus Rimini, e di Alice Casadei, segretaria circolo Pd Rimini centro, per riferire gli esiti della visita e analizzare le varie problematiche tuttora presenti ai Casetti, nonostante evidenti miglioramenti rispetto agli anni passati.
Ivan Innocenti ha affermato che “i detenuti attualmente presenti sono 163, di cui più della metà stranieri, con 73 tossicodipendenti e alcune decine con condanne già passate in giudicato”. Innocenti ha sottolineato che “la sezione uno andrebbe ristrutturata completamente, essendo quella più malmessa per l'assenza di interventi di manutenzione negli anni, soprattutto per quanto riguarda le docce, che sono spesso malfunzionanti, problema condiviso anche con la sezione due”.
Nadia Rossi, sottolineando le “criticità della struttura”, ha espresso “grande favore per l'attività dell'officina della Casa circondariale, dove alcuni detenuti lavorano ricostruendo e rigenerando oggetti divenuti apparentemente inservibili”, lamentando però “le scarse risorse per questa attività e per gli altri corsi e impieghi disponibili all'interno del carcere”. La consigliera regionale ha evidenziato inoltre che “la cucina del carcere, che pur coinvolge positivamente anch'essa dei detenuti, non è del tutto fornita degli elementi essenziali per chi soffre di intolleranze o di allergie”.
Francesco Bragagni ha posto l'accento sulle “carenze di personale”, soprattutto “con riferimento alla polizia penitenziaria, che svolge un lavoro egregio con turni di lavoro faticosissimi spesso sopperendo a mancanze dal punto di vista amministrativo”. Bragagni ha inoltre evidenziato “l'atteggiamento fortemente repressivo del nuovo governo sul tema carcere”, visto il “sostanziale svuotamento dell'illuminata riforma dell'ordinamento penitenziario contenuta nella Riforma Orlando”.
Giulia Corazzi ha sottolineato “l'impegno del consiglio comunale di Rimini”, che da poco eletto aveva effettuato una visita in carcere con una propria delegazione, sottolineando “l'importante ruolo”2 del garante delle persone private della libertà per il Comune di Rimini Ilaria Pruccoli.
Tutti hanno convenuto sul “notevole miglioramento” del funzionamento della magistratura di sorveglianza, “dopo i ritardi e i disguidi degli anni precedenti”, così come è stata accolta “positivamente” la “chiusura della sezione sei” dedicata ai transessuali, che “era in pessime condizioni e creava un isolamento dei detenuti presenti da cui derivava un accesso difficoltoso e limitato a corsi e percorsi riabilitativi, con grave violazione dei diritti umani e violazione della dignità. Sarà necessario vigilare sul futuro riutilizzo di questa sezione, inadeguata nonostante alcuni recenti interventi”.
La “presenza saltuaria” del direttore, incontrato dalla delegazione al termine della visita, “è stata unanimemente ritenuta un problema rilevante per l'istituto. Questo porta alla mancanza di una visione d'insieme dell'organizzazione del carcere e delle attività per i detenuti. La presenza del direttore è di solo una o due volte alla settimana, essendo Manuela Ceresani impegnata a dirigere anche le strutture di Ancona e Fossombrone".
In chiusura Innocenti ha annunciato che dal prossimo sabato in piazza Tre Martiri ci sarà una raccolta firme sugli otto temi oggetto della nuova campagna del Partito Radicale che riguardano: amnistia e indulto; revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia e delle procedure di scioglimento dei comuni per mafia; riforma del sistema di ergastolo ostativo e del regime del 41 bis e abolizione dell'isolamento diurno; riforma della Rai; riforma delle leggi elettorali nazionale ed europea; abolizione degli incarichi extragiudiziari dei magistrati.
23 agosto
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Valentini: le Industrie non sono in vendita
(Rimini) “Le Industrie Valentini non sono in vendita e non sono in essere trattative di alcun genere”. Così la famiglia Valentini precisa, con riferimento alle notizie diffuse dalla stampa in questi giorni. “La famiglia Valentini - si legge in una nota - è unita e fortemente impegnata nello sviluppo dell’azienda, attraverso la creazione di nuovi prodotti e l’apertura di nuovi mercati. A dimostrarlo anche l’aumento di capitale deliberato proprio nell’anno in corso. Quanto detto, di conseguenza, fa ritenere del tutto inattendibili e destituite da ogni fondamento le notizie che si sono rincorse in questi giorni”, ovvero che l’Scm vorrebbe comprare in parte le Industrie per stabilirsi nello stabilimento ai piedi di Covignano.
“Il successo di Industrie Valentini - va avanti la nota - è frutto di anni di esperienza e di un prezioso patrimonio di competenze, costituito da 280 dipendenti e da processi produttivi all’avanguardia che garantiscono i più elevati standard qualitativi nel completo rispetto dell’ambiente”.
Negli ultimi tre anni “sono stati reinvestiti più di 30 milioni di euro in nuovi stabilimenti produttivi e nuove tecnologie per produzione mobili in kit per arredamento casa e ufficio, dedicando particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro e all’ecologia. Il Gruppo Valentini è costituito da cinque aziende collegate tra loro, fra cui Industrie Valentini, per un totale di 600 dipendenti”.
Motogp, a Rimini la mostra dedicata a Pasolini
(Rimini) E’ iniziato il conto alla rovescia che porterà sabato 1 settembre all'inaugurazione delle mostre con cui la Città di Rimini si appresta a festeggiare la nuova edizione del Gran premio di San Marino e della Riviera di Rimini in programma dal 7 al 9 settembre a Misano. Saranno due mostre dal grande impatto scenico ed emotivo quelle che, negli spazi della Far Fabbrica Arte Rimini di piazza Cavour, accoglieranno gli appassionati che, come ogni anno, affolleranno la riviera di Rimini per lo straordinario evento sportivo.
Accanto a "I Colori del Motomondiale", in cui saranno esposte le scintillanti show bikes ufficiali 2018 dei maggiori team della Motogp capaci di illuminare spazi e pubblico con il proprio fascino e i propri colori folgoranti, quest'anno, nell'ottantesimo anniversario della nascita, una mostra dedicata a "Renzo Pasolini, l'Uomo, il Pilota, il Mito, a local Hero" curata e voluta insieme al Comune di Rimini dal Motoclub che dalla nascita porta il suo nome.
Sarà l'occasione per la prima volta di raccontare la storia di un campione vero che a cavallo tra gli anni '60 e '70 ha saputo illuminare con la sua classe, coraggio, tenacia, ma anche infinita umanità lo sport del motociclismo. Epiche le sue sfide coi grandi protagonisti delle piste di quello che allora veniva chiamato Continental Circus, da Agostini, Tarquini, Hailwood, a Jarno Saarinen con cui la sorte ne accumunò il destino nella tragedia di Monza. Un uomo, un pilota, un campione a cui la Città di Rimini ha sempre sentito di dover molto e che con questo momento, e gli appuntamenti collaterali in programma capaci d'approfondirne il personaggio, rende onore. Renzo Pasolini, con la sua vita, le sue imprese, ha infatti saputo, in questa terra che ha sempre legato passione e motore, rappresentare lo spirito più genuino di quella che oggi è conosciuta universalmente come la "Terra dei Motori", "The Riders' Land".
La mostra che prende il suo nome, "Renzo Pasolini, l'Uomo, il Pilota, il Mito, a local Hero", avrà proprio questo compito, quello di raccontarne la storia più vera e nascosta anche grazie agli appuntamenti in programma, due eventi eccezionali guidati dal giornalista Marco Masetti e da Boris Casadio: il primo giovedì 6 settembre seguendo il filo narrativo di "Il Paso, Renzo Pasolini re senza corona", il libro appena pubblicato da Minerva edizioni di Arturo Rizzoli (presenti oltre all'autore diversi campioni emergenti del Motoclub "Renzo Pasolini" come Marco Bezzecchi, attuale leader mondiale di Moto3, e Kevin Zannoni, attuale leader del Campionato Italiano Velocità Moto3) e un secondo, sabato 8, quando sempre Marco Masetti condurrà, con la partecipazione e il ricordo della moglie e del figlio, il racconto su Pasolini uomo e pilota.
In mostra, oltre a decine e decine di foto che come in un racconto avranno il compito di narrare la storia agonistica e umana di Renzo Pasolini, anche tre motociclette con cui divise corse dall'alterna fortuna, le Benelli GP, sia nella cilindrata 350 che 500 e l'Aermacchi Harley Davidson RR 250, la moto della riscossa che, tramontati i quattro tempi, avrebbe avuto il compito, come successe negli anni a seguire con altri piloti, di portarlo finalmente al Titolo mondiale. Tra queste moto-simbolo, non poteva mancare però anche la moto che il gruppo Cagiva dedicò a Renzo Pasolini, la "Paso", voluta dai Castiglioni ma ideata dal riminese Massimo Tamburini già fondatore della Bimota.
Negli stessi spazi della Far, con "I colori del motomondiale" si rinnova il connubio tra il Comune di Rimini, Drudi Performance e MotoGP. Un'esposizione, curata insieme al designer Aldo Drudi, divenuta un appuntamento tradizionale e irrinunciabile del calendario di eventi collaterali al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, uno dei più attesi dal pubblico, dove sarà possibile ammirare da vivo, fotografare e sfiorare le show bikes ufficiali 2018 dei maggiori team della Motogp, nonché i caschi e le tute dei campioni, studiati e disegnati dall'arte straordinaria di Drudi e realizzati da fabbriche altamente specializzate simbolo stesso di una tecnologia tutta italiana che ha saputo sposarsi con un'artigianalità e un ingegno unico al mondo.
Una mostra che nata a Rimini cinque anni fa è stata capace per tutto il maggio scorso di riempire le sale del Museo nazionale scienza e tecnologia di Milano richiamando decine di migliaia di visitatori e ora torna nella sua città natale. Con le moto e i caschi in esposizione anche i bozzetti preparatori originali con cui Drudi è giunto alla realizzazione delle sue opere.
Le mostre, realizzate e promosse nella cornice degli eventi ufficiali del MotoGP the Riders' Land Experience, saranno aperte al pubblico negli spazi della Far dall' 1 al 9 settembre dalle 10,30 alle 13 e dalle 16 alle 23.
Famiglie, sono oltre 66mila: si tratta per lo più di persone sole
(Rimini) Le famiglie residenti a Rimini, al 30 giugno 2018 sono 66.355; 387 in più rispetto all'inizio dell'anno, ed in notevole incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nel quale erano aumentate di sole 32 unità. I nuclei familiari composti da un'unica persona sono la maggioranza (24.239) erappresentano il 36% del totale. Le famiglie di due componenti sono rimaste ferme al 27% e contemporaneamente invece sono leggermente diminuite quelle da 3 e 4 componenti e su questo incide la minore propensione ad avere figli da parte di coniugi o coppie di fatto. Crescono però quelle numerose, con sei o più componenti, che arrivano a 1.058 componenti.
Proprio alle famiglie numerose sono dedicati alcuni servizi di welfare locale. Da quello degli assegni alle diverse esenzioni o facilitazioni per le imposte sui rifiuti o sui trasporti pubblici. Ogni anno sono più di 100 le famiglie riminesi ad usufruire dello specifico di sussidio alle famiglie numerose, con una media di circa 580 euro ognuna. Numeri e medie che si mantengono piuttosto stabili nel corso degli ultimi anni.
"Aumentano i cittadini – commenta Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – e crescono anche le famiglie riminesi. Il tema che si pone è quello dei figli. Come ho già ribadito più volte non possiamo pensare che in un paese moderno come dovrebbe essere il nostro, mettere al mondo dei figli sia considerato un lusso. Purtroppo in Italia lo è a causa di politiche nazionali inesistenti che mettono tutto sulle spalle degli enti locali. Il paradosso riminese è che crescono quelle numerose ma diminuiscono quelle composte da uno o due figli. Perdere questa parte di famiglie significa rinunciare al futuro. Il piccolo ma importante supporto che diamo alle famiglie numerose sta dando i suoi frutti, speriamo che a livello nazionali si attivino, visto anche il nuovo ministero dedicato alla famiglia, per arrivare finalmente al quoziente familiare come strumento di sostegno concreto a chi cresce dei figli. Sarebbe un bel segnale per far crescere le nostre comunità non solo a livello di singoli, ma anche di famiglie, più o meno numerose”.
Pacco sulla A14, denunciati due truffatori
(Rimini) Sabato mattina, poco dopo le otto, alcuni agenti della questura di Rimini hanno sorpreso due ‘pataccari’ che erano intenti a truffare dei malcapitati alla stazione di servizio Rubicone est della A14. I truffatori, entrambi di origine napoletana ma residenti nella provincia di Rimini, sono stati trovati in possesso di un computer portatile e di un tablet che proponevano in vendita a prezzi irrisori. Una volta pattuito il prezzo e intascato i soldi, scambiavano la merce consegnando ai malcapitati veri e propri ‘pacchi’, ovvero confezioni vere, ma vuote dei prodotti contrattati dentro (e riempite con bittigleitte d’acqua e cartone compresso).
I poliziotti hanno sequestrato sia computer e tablet sia i ‘pacchi’. I due napoletani sono stati denunciati poiché inottemperanti al foglio di via del questore di Rimini e segnalati all’autorità amministartiva per l’attività di vendita abusiva.
No vax, nuova campagna: tutti a scuola
(Rimini) Il coordinamento di genitori “per la libertà di scelta” in fatto di vaccinazioni di Rimini e Provincia ‘E Pur Si Muove’, ‘Genitori di Cervia per la libera scelta’ e il ‘Comitato Art. 32 di Faenza’, annunciano una nuova campagna di sensibilizzazione che si svolgerà nelle giornate del 28 e 29 agosto, quando il messagio “#TUTTIASCUOLA, #LIBERTÀDISCELTA”, volerà da Fano a Cervia e sarà visibile così in tutti i cieli della riviera.
“Con questa nuova campagna - spiegano i no vax - si vuole sensibilizzare la popolazione locale sul delicatissimo tema delle ipotetiche esclusioni scolastiche previste dalla Legge Regionale 19 del 2016 per la fascia 0-3 anni, e dalla Legge 119 del 2017 per la fascia 0-6 anni. I coordinamenti di genitori per la libertà di scelta sopra nominati sono gruppi indipendenti nati spontaneamente e si adoperano da tempo proprio per il riconoscimento di diritti inalienabili e sanciti dalla Costituzione Italiana, come l'istruzione e la libertà di cura. I genitori promotori dell'iniziativa si dedicano da anni sul territorio costantemente e volontariamente per far sì che, una pratica tanto importante quanto delicata come la vaccinazione, sia oggetto di particolare attenzione da parte delle famiglie. Non un gruppo di no vax, ma di genitori consapevoli e informati che scelgono con responsabilità l'eventuale applicazione della pratica vaccinale sui propri figli. I coordinamenti sono contrari all'imposizione della pratica vaccinale intesa come strumento di ricatto verso le famiglie che si dimostrano legittimamente dubbiose a riguardo, sono contrari all'utilizzo del tema vaccinale come oggetto di Propaganda Politica e chiedono di essere accolti nei loro dubbi e di poter accompagnare serenamente i loro figli, sani a scuola”.
Indino: Daspo in discoteca. Il Silb incontrerà Salvini
(Rimini) “Tengo a sottolineare – spiega il presidente della federazione regionale, Gianni Indino – che il Silb Confcommercio (il sidacato dei gestori delle discoteche, ndr) sta dalla parte delle forze dell’ordine e collabora con esse per favorire controlli e sicurezza. A carabinieri, guardia di finanza, polizia di stato e polizia municipale vanno i nostri complimenti per il calo dei reati nella provincia di Rimini del 14% in tre anni, anche se sul percepito ancora c’è molto da lavorare. I locali da ballo hanno tutto l’interesse affinché chi commette reati venga allontanato e perseguito. Quale imprenditore sarebbe contento di avere come clienti ladri, spacciatori e violenti? Eppure siamo costretti a gestire questa situazione con pochi strumenti e a pagare le conseguenze di provvedimenti punitivi, unilaterali e non preventivi. Da anni chiediamo che vengano applicati i Daspo anche per chi commette reati in discoteca e non solo allo stadio, di poter perquisire gli avventori, di usare alcol test e metal detector all’ingresso, di avere la possibilità di negare l’ingresso a chi ha già creato disordini e poi a pagare per i comportamenti illeciti o violenti degli avventori sono solo i gestori dei locali nonostante la loro estraneità. Le discoteche non possono diventare capri espiatori di tutti i mali della società. Si sta innescando una percezione pericolosa non solo per l’immagine del territorio e per gli imprenditori che vi operano, ma per gli oltre 42mila lavoratori impegnati nella night life, segmento fondamentale per la nostra economia. Contrariamente a quanto afferma qualcuno, il nostro territorio continua ad essere attrattivo, sicuro e innovativo, conservando grande appeal come meta di vacanze. Non c’è un problema Rimini: in tutta Italia purtroppo c’è chi nonostante i propri sforzi vede applicarsi l’articolo 100 del Tulps al proprio locale senza che vengano rinvenute responsabilità dirette, né indirette della propria gestione.
E’ giusto che nel momento in cui il gestore sbaglia ne paghi le conseguenze, soprattutto quando commette atti che possono minare la salute dei giovanissimi. Ma non crediamo sensato che per ogni fatto illecito che accade dentro, fuori, prima e dopo la serata in un locale, sia il gestore ad esserne l’unico responsabile. Chiudendo una discoteca non si risolve il problema della sicurezza, o della droga o dell’alcol, ma il problema viene trasferito in altri luoghi. Se si vuole fare un ragionamento serio, si parta dall’educazione al rispetto degli altri e di se stessi e da una discussione seria sul disagio giovanile sociale e culturale che spesso sta alla base di certi comportamenti illeciti e sopra le righe. Non credo spetti alle imprese risolvere queste situazioni. Scuola, istituzioni, famiglie devono fare la propria parte. Noi siamo disponibili al dialogo e a metterci al tavolo con loro”.
Per Indino, “sul nostro territorio stiamo organizzando varie iniziative. Per il prossimo autunno abbiamo già messo cantiere l’iniziativa dal titolo “Nessun dorma”, già portata avanti dal Silb – Confcommercio di Modena con grande successo, in cui i genitori sono invitati nei locali in una serie di incontri con i gestori, in cui vengono date tutte le informazioni e le delucidazioni sul mondo della notte e sull’approccio dei ragazzi in questo contesto”.
Sul piano normativo, il Silb nazionale “ha già in programma un incontro con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per trovare soluzioni intervenendo con alcune modifiche sull’articolo 100 del Tulps: non possiamo consentire che fatti che accadono l’esterno del locale, persino in aree pubbliche, si ripercuotano sulle attività. Sempre a livello nazionale stiamo lavorando per riconoscere la possibilità ai gestori dei locali da ballo di chiamare a rispondere per danni chi adotta comportamenti con conseguenze lesive dell’immagine o del prosieguo dell’attività stessa”.