(Rimini) Ha rubato una bicicletta e si è dato subito alla fuga. Voltandosi all’indietro per vedere se il proprietario lo stesse per raggiungere, è andato a sbattere su un’auto in sosta. Il fatto risale alle 14 di ieri, via Campana il luogo dell’impatto. Caduto a terra il ladro è stato raggiunto dagli inseguitori (il proprietario della bici con il padre) che lo hanno bloccato nonostante i calci e pugni che l’inseguito dava per divincolarsi. All’arrivo dei poliziotti il giovane, un 27enne di origine senegalese, è stato bloccato in sicurezza e arrestato.

(Rimini) Domenica, il Teatro ‘Amintore Galli’ di Rimini tornerà a vivere dopo 27.333 giorni, 898 mesi, 75 anni, dai bombardamenti che lo distrussero. In queste ore fervono gli ultimi preparativi per tirarlo a lucido e cresce l’emozione per un evento di portata storica.
Il teatro, distrutto dai bombardamenti del 1943, è stato ricostruito sul progetto originale ‘all’italiana’ realizzato da Luigi Poletti (1792-1869), architetto modenese legato alla scuola neoclassica purista romana, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità. Lo spazio contiene 826 posti a sedere, con tre ordini di palco. L’ultimo spettacolo messo in scena fu la Madama Butterfly. Poi 75 anni di silenzio. Domenica la Cenerentola interpretata dal mezzo soprano Cecilia Bartoli per il nuovo inizio.

L’inizio dello spettacolo è previsto per le 20. Il foyer del Teatro e la biglietteria aprirà alle 17 e sarà possibile accedere alla Sala delle Colonne e al bar del piano terra. L’accesso alla Sala Ressi e al Bar del Grifone, al primo piano del foyer, sarà invece dalle 19. Sempre dalle 19 gli spettatori muniti di biglietto per lo spettacolo potranno entrare in sala. Sarà in funzione anche un bookshop. Ad assistere il pubblico saranno presenti almeno 25 ‘maschere’, il personale di sala, a cui si aggiunge lo staff di biglietteria e dell’organizzazione. Dietro al palco saranno al lavoro una quindicina di tecnici residenti e a supporto, tra macchinisti, elettricisti e fonici. Circa 45 i giornalisti e operatori della stampa locale, nazionale e internazionale accreditati per seguire l’evento.
Un telo di trenta metri per godersi la Cenerentola anche dalla piazza. Stanno procedendo in queste ore le operazioni di montaggio delle strutture e del telo grazie al quale l’emozione dell’opera in forma semiscenica interpretata da Cecilia Bartoli uscirà dalla sala del Teatro per coinvolgere il cuore del centro storico. Lo spettacolo sarà trasmesso in forma integrale grazie ad un avanzato sistema tecnologico e un accurato apparato di diffusione sonora il maxischermo in tulle; uno spettacolo nello spettacolo grazie alla scenografia firmata e curata da Sergio Metalli, una delle eccellenze riminesi e leader nel settore.

(Rimini) Dall’inizio della stagione della caccia, il 16 settembre scorso, sono stati 144 sono stati i controlli effettuati dai carabinieri forestali su 117 cacciatori, 5 gli illeciti amministrativi contestati per un totale di 770 euro di sanzioni, 5 le notizie di reato con 4 cacciatori denunciati. Sono stati sequestrati 5 fucili semiautomatici da caccia e 275 cartucce da caccia oltre a due capi abbattuti (1 tordo bottaccio e 1 merlo)
In generale sul totale dei controlli solo il 6% ha dato esito negativo a testimonianza di una sostanziale regolarità dell’attività svolta dai cacciatori. Tuttavia sono state scoperte in alcuni casi rilevanti irregolarità per caccia con l’utilizzo di richiami elettroacustici il cui utilizzo è vietato e per l’uso di armi irregolarmente modificate.
Il fatto più grave rimane comunque il lieve ferimento di un ciclista sulla pista ciclabile del 16 settembre scorso durante la prima domenica di apertura della caccia. L’uomo pedalava in zona Villa Verucchio, proprio il 16 settembre. Il ciclista ferito si è presentato alla stazione dei carabinieri forestali di Rimini pochi giorni dopo l’incidente rendendo testimonianza e formalizzando la denuncia per lesioni personali colpose e per omissione di soccorso nei confronti dei cacciatori che, dalla sponda opposta del fiume, avevano sparato nella direzione della pista ciclabile. L’uomo è rimasto ferito al volto da un pallino da caccia, ma senza gravi conseguenze. La dinamica dei fatti è al vaglio degli inquirenti.

(Rimini) Il Comune di Rimini nel maggio del 2017 è entrato pienamente nel possesso del ‘triangolone’ di Marina centro, vale a dire l’area compresa tra viale Cristoforo Colombo, lungomare Tintori, largo Boscovich, piazzale Fellini. L’obiettivo della sdemanializzazione era quello di poter procedere finalmente con la riqualificazione dell’area. Di fatto però, dopo un anno e mezzo dal trasferimento della proprietà “ l’amministrazione comunale si è limitata alla determinazione dei canoni per 395.568 euro annui e al rinnovo delle Concessioni demaniali per tre anni sino al 31 dicembre 2020”, fa notare il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi.
“La tanto propagandata riqualificazione è stata completamente dimenticata anche se riguarda lo storico e principale tratto del lungomare dalla rotonda del Grand Hotel al piazzale Boscovich”, commenta Renzi. “Non è stata indetto neanche il bando per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte degli operatori assecondando il progetto Parco del Mare”.
La riqualificazione dell’area, quindi, pare rinviata alla scadenza delle concessioni, al 2021. “Con questi ritardi, come ho fatto presente con l’interrogazione consiliare di ieri sera, dopo tre anni dal trasferimento dell’area dallo Stato, senza utilizzo del Comune, vi è il rischio che la stessa area rientri nella proprietà dello Stato”. Per questo per Renzi “non si può perdere più altro tempo e visto il paralizzante progetto del Parco del Mare, è meglio indire subito un concorso internazionale di idee per un progetto di riqualificazione urbana e architettonica dell’area di Marina Centro che valorizzi la vista del mare e della spiaggia”.

“Non solo sarà la prima volta che correrò la maratona di New York. Sarà la prima volta che correrò una maratona in vita mia”. Così Antonio Dongu, arrivato a 38 anni a San Patrignano dopo 10 in cui aveva fatto uso di eroina e il fegato in dirrosi, racconta in partenza verso la ‘grande mela’ con gli altri sei compagni del San Patrignano Running Team, in totale 53 corridori. “L’ultima cosa a cui avevo voglia di pensare era di andare negli Stati Uniti per farmi 42 km di corsa. Avevo sentito che in comunità c’era chi aveva avuto questa possibilità, ma io dovevo pensare solo a me stesso e ad allontanare da me quella droga che era stata una costante nella mia vita”.
Antonio, nato in un paese vicino a Sassari, a 12 anni ha iniziato a usare hashish e erba, a 13 gli acidi, a 16 l’ecstasy, per poi passare alla cocaina e arrivare a 19 anni all’eroina. “I miei amici avevano provato a mettere in guardia i miei genitori, ma a quel punto avevo già finito la scuola odontotecnica e mi ero trasferito ad Olbia. E’ così che sono iniziati i miei 18 anni di doppia vita, diviso fra il lavoro di odontotecnico, che per fortuna mi piaceva, e l’eroina di cui giorno dopo giorno ero sempre più schiavo. Era la mia donna, tanto bella quanto bastarda. Avevo iniziato per puro divertimento e mi ritrovavo ogni giorno sempre più dipendente. Il punto più basso a 31 anni, quando all’apice della mia carriera aprii il mio laboratorio odontotecnico”.
Durò poco più di un anno, “poi i miei clienti iniziarono ad abbandonarmi perché sempre meno preciso e attento nei lavori e nelle consegne. Vendetti il laboratorio e nelle due sole settimane di Natale buttai 12mila euro in eroina. Il mio castello di sabbia era crollato. Ero sfinito anche fisicamente tanto che a forza di eroina, metadone e alcol ero arrivato a pesare 90 chili contro i 55 di adesso. Per questo decisi di fare dei controlli e scoprii di essere a un passo dalla cirrosi”.
E’ così Antonio è arrivato a San Patrignano. “Qui in comunità è stata dura, non credevo sarei durato più di un anno tanto che a un certo punto chiesi di andarmene. Per mia fortuna mi fecero ragionare. Quando mi accorsi di quanto si davano da fare per me senza chiedermi nulla in cambio, allora mi risvegliai dal mio torpore e decisi di provare a impegnarmi. E’ stato in quel momento che ho iniziato a correre all’interno della comunità assieme agli altri ragazzi. Non lo avevo mai fatto prima, ma avevo letto che mi avrebbe fatto bene ed era quello che volevo. Così settimana dopo settimana ho aumentato i minuti di corsa ed era chiaro a chiunque che quell’attività fisica mi faceva stare bene. Oltre a questo la corsa mi ha dato la possibilità di aiutare altri ragazzi. Così il passaggio al San Patrignano Running Team è stato una naturale evoluzione. Ma a New York non ci pensavo”.
Per questo quando gliel’hanno detto non ci credeva, Antonio, che sarebbe andato alla maratona più famosa del mondo. “Da allora ci metto il doppio dell'impegno negli allenamenti perché non correrò solo per me, ma per l’intera comunità. E chissà che non riuscirò a stare sotto le tre ore”.

(Rimini) Due finte società cinesi attive nel campo della distribuzione di prodotti lattiero-caseari aperte in Valconca, nel Riminese, sono state scoperte dai finanzieri del Comando Provinciale di Rimini che, nel corso di una operazione ribattezzata 'Bing Cheese' hanno portato alla luce una evasione fiscale da 4 milioni di euro.
Tutto è nato da una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle riminesi in una società della Valconca all'interno della quale sono stati scoperti elementi come documentazione contabile, contratti, email che hanno lasciato desumere la presenza di altre due imprese con sede ad Hong Kong e formalmente amministrate da un cittadino cinese: in realtà le due società erano di fatto gestite e amministrate in Italia da un 44enne riminese - denunciato a piede libero - che avrebbe 'estero-vestito' le due aziende così da omettere le dichiarazioni dei redditi e frodare il Fisco (Ansa).

Venerdì, 26 Ottobre 2018 12:34

Scout speed da ieri operativo: cento multe

(Rimini) Primo servizio operativo della Scout Speed. Dopo una prima fase di sperimentazione, nella giornata di giovedì 25 ottobre un equipaggio della Polizia Municipale a bordo del veicolo dotato dello strumento progettato per rilevare la velocità dei veicoli in movimento, ha operato su alcune delle principali arterie viarie del territorio comunale. Via Tolemaide, via Emilia, via Popilia ed altre strade ove il limite di velocità è purtroppo violato quotidianamente e sono numerosi gli esposti in questo senso provenienti dai cittadini.
Un centinaio le infrazioni elevate durante il 'debutto' del nuovo sistema di controllo dinamico, in sostanza un autovelox che anziché in posizione statica è montato a bordo di un mezzo di servizio, capace di analizzare e misurare mentre il veicolo è in movimento la velocità dei mezzi che non solo lo precedono o superano ma anche incontrano. Alcuni dei casi più gravi di violazione dei limiti di velocità si sono ieri verificate lungo la Tolemaide: qui, dove vige il limite di 70 km orari, un autocarro viaggiava ad oltre 90 km. Sulla via Emilia, nei pressi del centro abitato, un autoveicolo viaggiava con una velocità superiore ai 130 km a fronte di un limite dei 90 km.

Saranno due a settimana le uscite con Scout Speed programmate dal Corpo di Polizia Municipale, con possibilità di variazione a seconda degli esiti dell'attività. In via prioritaria, il nuovo strumento opererà in funzione nelle arterie viarie con il più elevato dato statistico relativo ai sinistri dovuti all'alta velocità e sulle strade in cui più frequenti sono le segnalazioni dei residenti in ordine allo stesso problema. L'eccesso di velocità è responsabile di oltre il 20 per cento degli incidenti che si verificano ogni anno a Rimini. E sono i sinistri che portano con sé il più alto indice di lesività e purtroppo di mortalità. E' una tragedia italiana silenziosa, spaventosa nei numeri, che toglie vite e speranze, e ha anche dei costi sociali altissimi.
Il sistema Scout Speed può essere utilizzato sia in modalità statica che dinamica ed è stato adottato già da diversi corpi di Polizia municipale come Roma, Firenze, Modena, Piacenza, Cesena, Pavia, Padova, Bologna e Santarcangelo di Romagna.

(Rimini) “Nell’attuale contesto, in cui tutto si muove molto velocemente, innovare deve essere il lavoro di tutti, per questo il tema dell'innovazione occupa nella programmazione pluriennale della Camera il ruolo non solo di linea strategica, ma di vero e proprio approccio globale. La presentazione di oggi rientra in tale ottica: l'innovazione, infatti, è un tema di cui si parla molto e rispetto al quale si moltiplicano le iniziative ma in realtà se ne parla senza avere a disposizione i dati di questo che è un fenomeno effettivamente molto difficile da rilevare. Perciò, a maggior ragione l'Osservatorio di oggi rappresenta un'occasione particolarmente importante perché solo quello che è misurato può essere migliorato". A parlare è Fabrizio Moretti, presidente della Camera di commercio della Romagna, presentando i dati dell’osservatorio innovazione. Di fronte alla sfida della rivoluzione digitale e delle filiere globali incentrate sui servizi, le imprese romagnole delle province di Forlì-Cesena e Rimini si difendono con nuove strategie di innovazione, anche se aumenta la complessità delle competenze e delle tecnologie necessarie per garantire competitività e sostenibilità dei processi produttivi.
"I temi caratterizzanti l'Osservatorio innovazione (industria 4.0 ed economia circolare) rappresentano le principali sfide non solo per la competitività delle imprese, ma anche per la qualità della vita delle persone. Pensiamo agli scenari futuri della relazione uomo-macchina o a quelli di relativi alla disponibilità di risorse essenziali. È evidente che se l'innovazione non è governata in modo responsabile, potremmo trovarci a vivere in un futuro indesiderabile. Per questo l'impegno dell'azienda speciale CISE è orientato, sul tema dell'innovazione responsabile, a sostenere le imprese nell'innovare in modo sostenibile ed inclusivo”, sottolinea Alberto Zambianchi, presidente dell'Azienda speciale CISE.

Fabrizio Benini di Pieri Srl, impresa specializzata in sistemi di avvolgimento, ha sottolineato come "la nuova spinta verso l'economia dei servizi sta conducendo anche imprese manifatturiere a lavorare su frontiere dell'interoperabilità e della digitalizzazione del rapporto fornitore e cliente anche con ricorso a tecnologie di frontiera come la realtà immersiva".
Per Massimo Carnevali, Direttore del Clust-Er Innovazione nei servizi, "la preparazione alla sfida della digitalizzazione esige anche nuove competenze come tecnici dedicati ai processi end-to-end e tecnici specializzati in cybersecurity, essendo la sicurezza, in un mondo produttivo improntato alla connessione pervasiva, un aspetto cruciale di strategia aziendale".

Secondo l'Osservatorio Innovazione 2018, un tema cruciale della nuova competizione digitale e delle filiere globali è l'integrazione tra produzione e servizi. In Romagna il 43% delle aziende manifatturiere integra già servizi nei propri processi produttivi, superando la media regionale che è di 39%. Più accentuata l'integrazione per le imprese manifatturiere di Rimini. Se si guarda poi al modello di business incentrato sull'economia dei servizi, in Romagna, sulla base dell'indice di propensione ai servizi creato all'interno dell'osservatorio, il 50% delle imprese ha già un modello di business incentrato su maggiore prossimità con il cliente, interoperabilità tra le fasi produttive, innovazione che nasce da relazioni utente e produttore (la media regionale è del 53%).
Articolato è anche l'universo delle capacità di innovazione delle imprese romagnole. Sulla base dei profili tecnologici mappati all'interno dell'osservatorio, le imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini presentano quattro profili innovativi. Rispetto al campione di imprese analizzato, le imprese leader, con una capacità elevata di governare il nuovo paradigma della prossimità all'interno dell'ecosistema di relazioni con fornitori e clienti, anche con capacità di utilizzare reti internazionali e tecnologie avanzate, rappresentano il 24%; le imprese proattive, che non detengono una leadership tecnologica di settore ma lavorano costantemente sullo sviluppo innovativo di prodotti e servizi, sono il 28%; le imprese adattive, che hanno un profilo di "inseguimento" dell'innovazione in relazione ai cambiamenti che avvengono nel proprio settore e nel mercato, sono l'11%; le imprese tardive, che mostrano un ritardo di "sintonizzazione" con il fenomeno innovativo che interessa le filiere globali e le altre imprese regionali, mostrando una vulnerabilità più probabile anche nella perdita di valore, sono il 37%.

A livello di province, emerge una diversa specializzazione delle imprese leader: a Forlì-Cesena è più probabile trovare leader nell'ambito dei servizi ad alta intensità di conoscenza; a Rimini è più probabile che siano leader le imprese dell'industria della salute e del benessere.
Questo in sintesi quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sull'ecosistema dell'innovazione nell'area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), un approfondimento dell'Osservatorio regionale, elaborato da CISE (Centro per l'Innovazione e lo Sviluppo Economico, Azienda Speciale della Camera di commercio della Romagna) con la collaborazione scientifica di Antares, e presentato, venerdì 26 ottobre, nella sede di Rimini della Camera di commercio della Romagna.

Venerdì, 26 Ottobre 2018 09:05

26 ottobre

Vandali al colosseo | Premier Conte chiude assemblea Anci | Sinti sfrattati

(Rimini) “Siete il motore pulsante dell’Italia”. Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conti (nella foto con la Coppa del Mondo del 1982, in esposizione questi giorni in fiera) ai sindaci chiudendo l’assemblea Anci oggi a Rimini. Conte fa sue le parole inaugurali del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che “ ha evidenziato come le amministrazioni comunali siano la prima articolazione dello Stato: condivido pienamente le parole del presidente della Repubblica e il Governo che rappresento. Sono le sentinelle dello Stato, i suo occhi, i suoi arti".
Il Governo “continuerà a stare vicino ai sindaci, ha detto Conte, anche e soprattutto di fronte a “interventi straordinari”. Lo Stato “c’è, è il nostro compito. L’importante è mantenere un canale costante di dialogo” anche quando non dovesse esserci unità di vedute. Conte è tornato sul bando periferie, aprtito con una distanza di vedute, “ma poi si è assicurato un adeguato stanziamento di fondi necessari per sostenere questo bando pari a 1,6 miliardi di euro”. Secondo Conte, “aveva quella legge esposto anche dei problemi di costituzionalità, c'era stata una violazione del principio di sussidiarietà attribuendo a Stato e Comuni funzioni appartenenti alle Regioni, abbiamo trovato una soluzione per garantire 500 milioni per i finanziamenti dei primi 24 progetti, già approvati e procedere e programmare lo svincolo di altri 800 milioni per i restanti".
Conte non si sottrae alle domande sullo spread. “Adesso sembra che sia diventato l'elemento centrale della nostra vita economica, sociale, politica. Noi dobbiamo lavorare perché i mercati finanziari e quindi gli investitori abbiano fiducia in noi. Per questo bisogna fare sistema, è un concetto cui tengo molto. Dobbiamo fare squadra, l'Italia è la seconda azienda manifatturiera in Europa è una potenza mondiale, ha una solidità nei fondamenti che non ha pari in tante altre economie, quindi manteniamo i nervi saldi, conserviamoci lucidi".

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