Poveri: "Ci si salva solo insieme". La Caritas presenta il bilancio sociale
Sono state 966, “quasi mille” fa notare Isabella Mancino, responsabile Osservatorio sulle povertà, le persone incontrate dalla Caritas diocesana durante il 2021. Il 32% di queste persone non si era mai rivolto alla Caritas prima di ora e, fanno notare fuorisacco dalla Caritas, la percentuale raggiunge il 60 per cento se si fa la somma dei nuovi arrivi dal 2020 al 2022, dovuti con alta probabilità alle difficoltà economiche causate dalla lotta alla pandemia.
E’ stato presentato oggi in Diocesi a Rimini il primo bilancio sociale della Caritas. ra i dati che stridono rispetto a un comune abituale intendere la povertà due in particolare: il 48 per cento delle perone che hanno chiesto aiuto ne 2021 era abbastanza giovane, tra i 45 e 64 anni, e nel 40 percento dei casi non è senza tetto. “Quello della casa, però, è uno dei più segnalati. C’è chi ha lavoro ma non riesce a sostenere il costo di un affitto. C’è chi non ha il lavoro, ma grazie al reddito di cittadinanza si è potuto pagare un residence nei mesi invernali ma poi per mangiare è costretto a venire a mensa. Tra i nuovi arrivi, persone che dopo un periodo di cassa integrazione per la chiusura dell’azienda causa covid, non sono state reintegrate in organico quando l’attività è stata riavviata. Tra chi fa fatica a trovare una nuova casa, ci sono persone soggette a sfratto che non riescono ad ottenere la fiducia di possibili nuovi locatori”, spiega Mancino.
Un altro dato, pesante, salta all’occhio: “se sei nato in Italia servono cinque generazioni perché un nucleo familiare riesca uscire dalla povertà”. E’ per questo motivo che la povertà intragenerazionale è tra le sei priorità individuate dalla Caritas assieme a casa, lavoro, solitudine, analfabetismo digitale, senza dimora soggetti a violenza.
Grazie al fondo per il lavoro, “prima dell’estate abbiamo aiutato l’inserimento di 40 persone, poi c’è stato un rallentamento”, spiega il responsabile Roberto Casadei Menghi. “Molte aziende rinunciano a tenere persone valide nell’incertezza economica del periodo, nonostante dopo un periodo di prova si sano trovate bene con queste persone e ritengano di poterne avere bisogno”. La crisi attuale, “nei prossimi mesi porterà tante persone a perdere il lavoro, ci richiederà un impegno sempre più puntuale”.
Come se ne esce? “Se ne esce solo insieme”, ribadisce il direttore della Caritas Mario Galasso. “Per questo vi ritrovate tra le mani un documento in cui nel raccontare un’emergenza si cerca di farlo con cura e con un’esigenza di bellezza. Quando parliamo di poveri ci sembra di parlare di qualcosa di lontano da noi, mentre noi vogliamo raccontarvi anche la bellezza faticosa che viviamo giorno dopo giorno nel lavoro alla Caritas nell’incontro con l’altro. Ma in questi tempi complicati e difficili non possiamo fare da soli, come non possono farlo le istituzioni. Il papa ci dice: non fatevi rubare la speranza. Per non farci rubare la speranza dobbiamo camminare insieme”.
La bellezza di un cammino insieme, per la Caritas diocesana significa collaborare con oltre 70 Caritas parrocchiali presenti sul territorio. “Abbiamo messo in atto quello che chiamiamo Piano Marvelli: chi ha bisogno non deve arrivare fino a Rimini, da noi, ma trovare una presenza vicino casa sua, nella sua parrocchia. Per organizzarci bene, abbiamo suddiviso il territorio diocesano in tre aree, ognuna fa riferimento al comune capofila del rispettivo distretto sociosanitario”.
Chiosa il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, presidente della Caritas: “Oggi ci è richiesta una buona dose di umiltà e coraggio. Per guardare la realtà come ci si presenta dobbiamo cambiare le lenti, non fermarci alla non divisione tra ottimisti e pessimisti, metterci una buona dose di realismo. Ma il realismo della speranza”, ribadisce Lambiasi, non il cinismo, “quell’acido che ci paralizza”.
La Caritas “ci invita ad aprire gli occhi del cuore”. Cita Saint Exupery: “Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. La speranza, prosegue il vescovo, “non è un prodotto. La speranza è un germoglio che può diventare un fiore, che può diventare un frutto. Come cattolici dobbiamo capire che quello dei poveri è un discorso nodale, non un optional. voglio dire che su questo ci giochiamo la vita eterna”. Poi cita il Vangelo. “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere”.
Caro bollette, un'azienda su tre rivedrà i prezzi
(Rimini) Due aziende su tre rivedranno il listino prezzi e abbasseranno il riscaldamento sui luoghi di lavoro: sono le principali azioni che le imprese romagnole stanno mettendo in campo per fronteggiare il caro energia. È quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di Confindustria Romagna condotta a metà ottobre tra gli associati delle tre province. Al sondaggio hanno risposto un centinaio di attività di ogni settore e dimensione, che nel terzo trimestre del 2022 rispetto al medesimo periodo del 2021 hanno subito in media un rincaro dei costi energetici del +185% e delle materie prime del +44%.
A fronte di ciò, il 69% dei rispondenti ha affermato che aggiornerà il proprio listino prezzi, il 52% che interverrà sull’efficientamento energetico e il 14% che rafforzerà i rapporti tra le filiere (possibili risposte multiple, ndr). Per quanto riguarda invece l’organizzazione interna del lavoro, il 63% delle imprese dichiara di aver ridotto o prevede di ridurre la temperatura in uffici e stabilimenti. Diverse aziende stanno inoltre rivedendo gli orari (10%) e i turni (11%). A questo proposito anche il ricorso allo smart working, già testato durante la pandemia, viene ritenuto uno strumento valido (17%) insieme al monitoraggio degli sprechi (17%).
“Nelle risposte intravediamo, nonostante tutto, una nota positiva che prescinde dal contesto internazionale: fiducia nei collaboratori, rapporti consolidati con i clienti e i fornitori, ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. - spiega il presidente Roberto Bozzi - Tutti elementi che fanno sì che le aziende non attendano solo interventi di aiuto esterno ma attingano a forze interne: quella che oggi chiamiamo resilienza. Investimenti, innovazione e ricerca di personale qualificato rimangono parole chiave per i nostri imprenditori nonostante il momento complicato”.
Le imprese romagnole si mostrano infatti piuttosto resilienti, con l’82% dei rispondenti che dichiara di mantenere i propri programmi di investimento, una piccola parte modificherà i piani iniziali a favore di investimenti sull’autonomia energetica e le fonti rinnovabili, e solo il 5% non intende effettuare alcun investimento. Nelle aspettative per i prossimi mesi, il traino dell’attività è collegato alla creazione di reti di impresa, a regole di sistema che possano stabilizzare il mercato di energia e gas, al mantenimento della qualità dei prodotti e miglioramento dei tempi di consegna e alla tenuta della filiera di fornitura.
Alcol dopo mezzanotte, chiuso market
(Rimini) Lo scorso fine settimana è stata chiusa un'attività per 7 giorni, dopo la recidiva, sanzionata nelle scorse settimane, dalla Polizia Locale di Rimini. Con un provvedimento della Prefettura, notificato il giorno precedente al ponte di San Gaudenzio è stata chiusa un'attività di somministrazione alimenti e bevande del centro storico, sorpresa - in un servizio svolto sabato 1 ottobre - dalla squadra amministrativa della Polizia Locale di Rimini per ben due volte a vendere bevande alcoliche oltre la mezzanotte.
Gli agenti della Polizia Locale riminese, impegnati in servizi predisposti specificatamente per contrastare i fenomeni di vendita di alcol in orari o nelle modalità proibite dalla legge e regolamenti, avevano infatti sanzionato per 2 volte l'attività. Violazioni per le quali adesso la Prefettura ha applicato la sanziona accessoria prevista. "Si tratta di un attività fondamentale per limitare la vendita di alcol ai minori - sottolinea l'Assessore alla sicurezza Juri Magrini - un tema particolarmente rilevante su cui non intendiamo abbassare la guardia. Oltre la mezzanotte per legge, non si possono essere vendute bevande alcoliche da asporto a prescindere dal tipo di contenitore. Il regolamento del Comune di Rimini prevede inoltre che già dopo le 22.00 non si possano vendere alcolici in contenitori di vetro. Si tratta di un'attività di vigilanza molto importante in quanto sono ancora troppi i giovani che si rivolgono ai market o altri tipi di attività, per avere accesso a birra, vino e superalcolici a prezzi contenuti, con i conseguenti rischi per la salute, per la sicurezza pubblica e il decoro urbano".
Borgo Sant'Andrea: 25mila visitatori alla festa
(Rimini) Si è chiusa ieri sera (domenica) la Festa del Borgo Sant'Andrea dopo tre giornate all'insegna della partecipazione e del divertimento. Un successo, insomma, con oltre 25mila presenze al giorno, per un appuntamento che è tornato in città dopo tanti anni di pausa. Lo scioglimento dell'associazione che in passato realizzava la festa e la pandemia avevano per troppo tempo impedito l'organizzazione di questo evento. Le Acli riminesi hanno raccolto il testimone, preparando una festa aperta a tutti, con iniziative che volevano soddisfare ogni gusto, intitolandola "L'arte, le storie e i buoni sapori". La formula ha avuto successo.
I tanti spettacoli hanno ricevuto gli applausi del pubblico, gli incontri culturali hanno registrato il tutto esaurito, le attività per i bambini sono state seguite da numerose famiglie, i punti di ristoro sono stati presi d'assalto, i mercatini hanno incontrato l'interesse delle persone che passeggiavano nelle vie del quartiere. Alle Acli non resta che ringraziare tutti, a cominciare dalla cittadinanza che ha partecipato con entusiasmo alla festa, continuando con un grande grazie all'amministrazione comunale, agli sponsor, agli operatori commerciali, ai residenti, alla Parrocchia, senza dimenticare lo staff che ha reso possibile la realizzazione della tre giorni.
17 ottobre
Ferito dalla bomboletta | Deve risarcire l’amante | Festa al ponte romano
San Gaudenzo, il discorso del vescovo
(Rimini) In occasione della solennità di San Gaudenzo, Santo Vescovo e Martire, patrono della città e della diocesi, nel quale si ritrovano le radici della storia cristiana di questa terra, il Vescovo Francesco ha incontrato - come di consueto - le autorità civili e militari.La riflessione del Vescovo Francesco si è si snodata in tre paragrafi, sintetizzati da tre parole chiave: politica, pace e poveri.
Con un intervento a braccio durante il quale – con viva commozione – il pastore della Chiesa riminese è riandato alle esequie celebrate ieri, giovedì 13 ottobre, allo stadio di Riccione per le sette vittime dell’incidente sulla A4: “È stata una giornata di pace e di speranza”.Al termine della riflessione, sono intervenuti, come “eco” alle parole del vescovo, i consiglieri comunali Giuliano Zamagni e Gloria Lisi.
A seguire, il vescovo ha presieduto la messa solenne in cattedrale.
Santarcangelo, torna il cantiere poetico
(Rimini) Si svolgerà dal 2 all’8 novembre 2022 l’ottava edizione di Cantiere poetico per Santarcangelo, intitolata “La poesia si rivolta. Le parole e le capriole delle bambine e dei bambini”. Quest’anno la rassegna culturale è infatti posticipata da settembre a novembre proprio per riuscire a coinvolgere gli alunni delle scuole di Santarcangelo che in queste settimane stanno svolgendo una serie di attività che si concluderanno con la settimana di eventi dal 2 all’8 novembre.
L’edizione 2022 del Cantiere poetico è infatti dedicata alla cultura della poesia, all’incanto dell’infanzia e dell’adolescenza, per immaginare relazioni con le parole e i versi sussurrati dalle bambine e dai bambini, nei dialoghi con gli adulti, negli spazi e nei tempi che girano attorno ai pensieri, agli sguardi e ai corpi. Pratiche poetiche per sperimentare nuovi immaginari di inclusione, rispetto e cura dei rapporti umani fra le generazioni, compresi il valore delle differenze e la potenza della natura che accompagnano il cammino della conoscenza e della formazione.
A inaugurare l’ottava edizione sarà l’apertura della mostra in biblioteca Baldini a cura di Stefano Ricci dal titolo Alcuni Animali Animati che si potrà visitare fino al 10 dicembre. Dal 2 al 5 novembre – dalle ore 15 alle ore 18 (e la mattina per visite scolastiche) – il Palazzo della Poesia (ex Biblioteca comunale, via Cavallotti, 3) diverrà il “presidio” del Cantiere poetico e centro delle relazioni con bambini, ragazzi, maestri, genitori, lettori, scrittori, poeti, artisti e artigiani del pensiero: in programma allestimenti d’arte, attività ludiche, incontri e laboratori. Qui si potrà ad esempio trovare il video box per bambini, ragazzi e adulti La (mia) poesia si rivolta a cura del videomaker Vladimir Bertozzi; due video installazioni artistiche di ERON; l’esposizione e sviluppo di un progetto di comunità dal titolo Unisciti a cura di Samantha Turci e Ilaria Ricchi (Aidoru – Itinerario Festival) nato dal desiderio di unire metaforicamente un mondo intero attraverso un’azione semplice e antica: cucire. Allestita anche una mostra con le illustrazioni realizzate per il libro di poesia Manuale d’Incanto di Alessandra Di Consoli; mentre dal 3 al 5 novembre è in programma il laboratorio di ricamo collettivo per bambini e adulti Mangerei dei pasticcini se ne avessi a cura di Sara Basta e l’esposizione dei lavori realizzati nei laboratori di ottobre nelle scuole di Santarcangelo a cura di Casa di Gesso e Cristiano Sormani Valli.
Tra le attività più attese la partecipazione di Chiara Guidi (Societas) che al Cantiere porta due spettacoli, un incontro e un laboratorio. Giovedì 3 novembre, alle ore 21 al Teatro Il Lavatoio andrà in scena Fiabe giapponesi uno spettacolo per un pubblico infantile (a partire dai 7 anni) in cui l’artista ha scelto tre fiabe dell’antica tradizione giapponese e le ha inserite in una rappresentazione che vede i bambini partecipare in prima persona: alcuni sono invitati con lei in scena a eseguire, a terra, un preciso lavoro; altri, seduti in platea, vengono sollecitati, attraverso domande, a un dialogo “filosofico” che intercala i racconti. Tra platea e palco tutti i bambini, dunque, sono dentro lo spettacolo, e guidati dalla Narratrice sperimentano in prima persona lo statuto di rappresentazione proprio come fanno nel gioco, dove, insieme ad altri coetanei, esperiscono il “sentire” più profondo della realtà. Dal 3 al 5 novembre si svolgerà poi il laboratorio Esercizi di lettura, un invito alla lettura corale di alcuni componimenti della poetessa tedesca Nelly Sachs, premio Nobel nel 1966. Il coro messo a punto nelle tre giornate di laboratorio confluirà in Lettere dalla notte, lettura-concerto di e con Chiara Guidi accompagnata dal musicista Natàn Santiago Lazala, in scena sabato 5 novembre alle ore 21 al Teatro Il Lavatoio. Infine lunedì 7 novembre alla Baldini, Chiara Guidi incontrerà il pubblico per presentare la sua idea di Teatro infantile nata a Cesena nel Teatro Comandini, sede dalla compagnia Societas, di cui è stata co-fondatrice.
Diverse saranno inoltre le presentazioni di libri e letture sceniche tra cui: venerdì 4 novembre Un solo verso può fare più grande l’universo passeggiata tra i versi di Sabrina Giarratana (vincitrice premio Andersen 2022) e Ma dove sono le parole? a cura di Nicoletta Fabbri; domenica 6 novembre Bambina senza alleati a cura di Cristina Bellemo (vincitrice premio Andersen 2019), La più bella delle colonne a cura di Silvia Vecchini e Ai cuccioli della mia specie a cura di Mariangela Gualtieri. Inoltre la poesia dialettale sarà presentata nelle scuole da Germana Borgini e Lorenzo Scarponi e dagli autori Annalisa Teodorani e Gilberto Bugli.
Altra grande attesa per lo spettacolo in programma per lunedì 7 novembre, ore 21 al Teatro Il Lavatoio dal titolo Il Teatrino di Raffaello Baldini ideato, diretto e disegnato da Francesca Ghermandi e Gianluigi Toccafondo sui testi di Raffaello Baldini, con Nicoletta Fabbri e la collaborazione di Rosanna Lama e la partecipazione delle bambine e dei bambini della Scuola Primaria di Santarcangelo.
Sul sito www.cantierepoetico.org è disponibile il programma completo della rassegna, mentre da lunedì 17 ottobre sarà possibile prenotare la partecipazione alle iniziative (l’ingresso è gratuito ma i posti sono limitati) scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando i numeri 0541/624003 – 333/3474242.
Dup, Marchei (Lega): scarsa considerazione per le periferie
(Rimini) Con 18 voti favorevoli e 10 contrari, ieri sera in consiglio comunale sono state approvate le modifiche al Documento unico di programmazione. Contro ha votato la minoranza. "In 396 pagine del testo di programmazione votato ieri sera in Consiglio Comunale, ancora una volta, nessuna seria considerazione per le periferie, per tutto ciò che vive e produce a monte della Statale 16, se non pensieri ed interventi "spot", mai integrati in pensieri e ragionamenti d'insieme", rimarca il consigliere comunale della Lega Loreno Marchei.
"Rispetto al disinteresse dei precedenti mandati, ben vengano i recenti interventi di riqualificazione, quali ad esempio quello alla Pieve di S.Salvatore o a San Vito, ma ciò che continua a mancare da troppi lustri nelle strategie dell'Amministrazione è una seria pianificazione programmatica del territorio, che metta al centro gli interessi dei cittadini e delle aziende del territorio periferico e miri alla valorizzazione delle proprietà e delle attività economiche", ribadisce Marchei.
"Il triste risultato è la cronica carenza di infrastrutture e soprattutto della rete viaria, che non hanno accompagnato l'enorme sviluppo delle urbanizzazioni residenziali e produttive a monte della Statale 16: l'inadeguatezza della nuova rotonda, che preclude l'accesso diretto da Via Montescudo è sotto gli occhi di tutti. In questo senso ricordo che nell'ultimo Consiglio ho interrogato sulla bretella viaria Villaggio Primo Maggio/SS San Marino, progetto che decongestionerebbe sensibilmente il traffico di un vasto areale, dal GROSS a Covignano, ed agevolerebbe tanti imprenditori, ma che inspiegabilmente continua a giacere nei cassetti dell'Amministrazione da oltre quarant'anni, continuando a costringere migliaia di residenti e lavoratori di Gaiofana e Vilaggio Primo Maggio ad oltre mezz'ora di fila, nelle ore di punta, per raggiungere il casello A14 di Rimini Sud".
Riccione, il giorno dopo il lutto. Angelini: ricorderemo quanto ci hanno fatti sentire uniti
(Rimini) "A nome della città di Riccione desidero ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per organizzare la camera ardente e i funerali del nostro ex sindaco Massimo Pironi, dell'educatrice del Centro 21 Romina Mannini e degli altri ragazzi ospiti del centro, Maria Aluigi, Alfredo Barbieri, Francesca Conti, Rossella De Luca e Valentina Ubaldi". Il giorno dopo i funerali delle vittime dell'incidente sulla A4, la sindaca di Riccione Daniela Angelini ringrazia le persone e realtà coinvolte nell'organizzazione.
"Molti di noi nel tragico incidente di venerdì scorso hanno perduto dei carissimi amici: lavorare con il dolore nel cuore e le lacrime agli occhi non è stato facile per nessuno. Abbandonarsi alla disperazione sarebbe stata forse la scelta più naturale. Al contrario, il desiderio di fare qualcosa per chi non c'è più e lo spirito di servizio per questa città hanno spinto ognuno di noi a impiegare ogni energia per costruire insieme il momento dell'addio ai nostri magnifici sette più degno", ricorda Angelini.
"Il mio personale, immenso grazie va a tutti i dipendenti comunali che lo hanno reso possibile, agli agenti della Polizia locale, ai componenti delle forze dell'ordine, della Protezione civile, della Croce rossa, a tutte le organizzazioni di volontariato, alla Diocesi di Rimini e a tutte le parrocchie di Riccione. Grazie a tutte le autorità civili, militari e religiose che sono intervenute dimostrando grande affetto e vicinanza, andando ben oltre il momento dell'abbraccio istituzionale. Devo un ringraziamento, infine, a chi ha contribuito all'accoglienza della nave scuola Amerigo Vespucci: trasformare una festa in un momento di cordoglio non era semplice".
"La nostra città, straziata dal dolore, si è dimostrata una grande famiglia: sarà impossibile dimenticare la tragedia ma conserveremo sempre nella memoria quanto Maria, Alfredo, Francesca, Rossella, Valentina, Romina e Massimo ci hanno fatto sentire uniti".
Riccione, albero si abbatte su auto in transito. Salvo il onducente
(Rimini) "Raddoppieremo immediatamente le risorse per l'analisi e il censimento del patrimonio arboreo cittadino al fine della prevenzione del rischio. Inoltre, incrementeremo i fondi per la manutenzione del verde. Oggi è andata bene ma non possiamo permetterci che altre piante mettano a repentaglio la vita delle persone". Sono le parole dell'assessore all'Ambiente del Comune di Riccione Christian Andruccioli, intervenuto immediatamente sul posto dopo la caduta di un grosso albero nel parcheggio lungo viale Vittorio Emanuele II.
Un grosso pino marittimo dell'età stimata di una ottantina di anni è infatti precipitato questa mattina poco prima delle 10 nel piazzale Martiri delle Foibe di Riccione. La pianta - ammalorata da una carie non visibile dall'esterno, secondo i primi rilievi effettuati dall'ufficio Servizio ambiente - ha ceduto all'improvviso, crollando su una macchina in transito. A bordo dell'utilitaria si trovava un uomo riccionese del 1948, per sua fortuna soltanto graffiato: sul posto è comunque intervenuta una ambulanza del 118 che lo ha trasportato all'ospedale Ceccarini di Riccione con un codice di minima gravità.
Sul posto, oltre ai soccorritori, sono intervenuti i vigili del fuoco per rimuovere il pino marittimo (che ha danneggiato anche la cancellata della casa adiacente al parcheggio), gli agenti della Polizia locale di Riccione per gestire la viabilità (interrotta per circa mezz'ora e poi ripartita a senso unico alternato), i tecnici di Geat e dell'ufficio Servizio ambiente del Comune per ispezionare la pianta.
"Il pino marittimo era ammalorato da una carie ma la riusciamo a vedere solo ora che il tronco si è spezzato alla base. Non c'erano invece segni evidenti sul fusto né sulla chioma che appare in salute", ha argomentato Mario Sala del Servizio ambiente.
"Con la vita delle persone non si scherza - sono le parole dell'assessore Andruccioli -. Raddoppieremo immediatamente le risorse per la prevenzione del rischio, passando da duecentomila euro a quattrocentomila euro all'anno per i prossimi tre anni. Non solo: contrariamente a quanto avvenuto in passato, aumenteremo i fondi per la gestione e la manutenzione del patrimonio arboreo cittadino, che è immenso. Questo ci consentirà di completare rapidamente il censimento delle piante: quelle che risulteranno ammalate e quindi a rischio crollo dovranno essere prontamente sostituite".