Ieg, Schiavina nuova responsabile finanziaria
(Rimini) Teresa Schiavina da oggi è la nuova Group Chief Financial Officer e dirigente strategico di Ieg. Schiavina assumerà anche l’incarico della redazione dei documenti contabili societari ai sensi e per gli effetti dell’art. 154-bis del TUF a decorrere dalla data del 18 novembre 2022, avendo già ricevuto parere positivo dal Collegio Sindacale per i criteri previsti dallo Statuto.
Schiavina - laureata in economia, dottore commercialista e revisore legale dei conti – vanta una comprovata esperienza nel settore amministrazione, finanza e controllo. Dopo aver iniziato la sua carriera professionale a Londra e successivamente a Bruxelles lavorando presso lo IASB, ha poi maturato un’esperienza pluriennale in EY seguendo un portafoglio diversificato di clienti nei settori industriali, automotive e servizi. Nel suo precedente incarico ha ricoperto il ruolo di Group Accounting, Financial Reporting & Compliance Director del Gruppo Datalogic. Il curriculum vitae della Dott.ssa Schiavina sarà pubblicato sul sito internet della Società.
Per quanto a conoscenza della Società e in conformità a quanto richiesto dalle Istruzioni al Regolamento dei Mercati di Borsa Italiana, si informa che alla data odierna la dott.ssa Schiavina non risulta titolare di azioni ordinarie della Società.
Reddito di cittadinanza, "chi lo prende s'impegni in lavori socialmente utili"
(Rimini) "Con l’insediamento del nuovo Governo, penso sia doveroso riprendere in mano, a livello nazionale e locale, la questione del Reddito di Cittadinanza, un tema importante ma troppo spesso terreno più di scontri ideologici tra fazioni politiche che di serie riflessioni sul merito". Lo ribadisce l'azzesseore alla protezione sociale dle comune di Rimini Kristian Gianfreda. "Il punto principale è quali aspetti rivedere di questa misura per renderla, al di là delle necessità legate alla contingenza, un vero e proprio veicolo per un’integrazione e un ingresso reale nel mondo del lavoro. La normativa resta farraginosa e il più delle volte poco adatta a combattere la povertà e a favorire una piena inclusione sociale. Gli aiuti per garantire quel reddito minimo per arrivare a fine mese sono indispensabili ma serve riformulare alcuni passaggi volti a stimolare un graduale ritorno e reinserimento nel mercato, e, in parallelo, un coinvolgimento attivo dei percettori del reddito in progetti utili alla collettività (PUC)".
Progetti "che fanno capo alle associazioni del terzo settore e per i quali il Distretto sociosanitario di Rimini Nord si è distinto a livello nazionale per numerosità. A giugno di quest’anno, si contavano 37 PUC attivi per un totale di 108 posti complessivi, e 45 associazioni del terzo settore partecipi. Per questo, come amministrazione comunale, in sinergia con VolontaRomagna, siamo in contatto anche per estendere alle Cooperative la possibilità di organizzare dei servizi utili con i beneficiari del reddito, così da aumentare la platea di utenti e il ventaglio delle tipologie progettuali. Dalla manutenzione del patrimonio culturale alla cura del verde pubblico, dal sostegno alle persone disabili alle attività nelle sedi del mondo della cultura: sono tanti gli ambiti in cui c’è bisogno di personale e volontari e che possono costituire per chi riceve il reddito un modo per formarsi e reintegrarsi gradualmente nel mondo professionale, all’interno di percorsi in coerenza con le loro competenze e attitudini che permettano ai percettori di riallacciare i fili con la propria comunità e di esprimere le proprie capacità, rivestendo un ruolo da ‘protagonisti’".
Si tratta "di prassi che a mio avviso portano un beneficio sia a chi riceve l’aiuto statale che ha così l’opportunità di avere un ruolo attivo nella società sia alla comunità stessa che colma così dei ‘bisogni’. L’esclusione sociale è infatti il neo peggiore da combattere. Io penso, ad esempio, che anche il settore della cultura possa essere un bacino interessante per chi prende il reddito di cittadinanza, essendo un ambito attorno al quale ruotano molteplici attività e mansioni. Un welfare davvero proattivo, capace di guardare oltre all’espetto prettamente assistenziale (per quanto necessario), passa infatti anche dal Reddito di Cittadinanza: uno strumento che però, per non essere soffocato nelle sue potenzialità, deve essere più snello, sburocratizzato e meglio connesso con le esigenze del territorio".
Riccione, al via i lavori per la nuova rotatoria
(Rimini) Nonostante il maltempo, hanno preso il via questa mattina i lavori per la realizzazione di una nuova rotatoria tra la Circonvallazione, viale Toscana e viale Frosinone. La viabilità cittadina non ha registrato particolari criticità: la cartellonistica posizionata dall’ufficio Lavori pubblici indica chiaramente le strade alternative per raggiungere l’ospedale e sul posto è presente una pattuglia della polizia locale. Il cantiere, che servirà a rendere molto più fluida la viabilità in un nodo cruciale per la città di Riccione, comporta infatti modifiche temporanee alla circolazione stradale. Il lavori avranno una durata complessiva di quattro mesi: durante i primi due le modifiche, a partire da oggi, sono le seguenti.
Come arrivare all’ospedale Ceccarini. Per raggiungere l’ospedale Ceccarini non si può più accedere da viale Frosinone, arrivando dalla Circonvallazione, ma è necessario imboccare Corso fratelli Cervi, per chi arriva da Nord, e viale Formia, per chi arriva da Sud. In viale Frosinone è istituito il senso unico in direzione monte: chi si immette sulla Circonvallazione può però farlo soltanto in direzione Nord: soltanto i mezzi di soccorso possono svoltare anche a sinistra. Chi arriva sulla Circonvallazione da viale Toscana non può più proseguire diritto ma deve forzatamente svoltare a destra, verso Nord, o a sinistra, verso Sud.
Costi e cambiamenti. L’amministrazione ricorda che i lavori, per una spesa di poco inferiore al mezzo milione di euro, 480.000, prevedono, oltre alla nuova rotatoria che avrà una bretella esclusiva per il passaggio dei mezzi di soccorso, anche il rifacimento dell’asfalto lungo la Circonvallazione tra i viali Formia e Frosinone e, sempre in quel tratto, l’ampliamento del parco con la piantumazione di otto alberi e il passaggio pedonale all’interno dell’area verde e non più a ridosso della Circonvallazione.
Alcolici a minori, chiuso locale del centro
(Rimini) Sono proseguiti anche lo scorso fine settimana i servizi di controllo da parte della Polizia Locale di Rimini mirati in particolare a prevenire e contrastare la vendita irregolare di bevande alcoliche nelle zone più frequentate dai giovani. Nella serata di sabato il personale della polizia amministrativa è intervenuto in un locale del centro storico dove quattro ragazzi minorenni – una ragazza di 14 anni, due ragazzi di 15 e il più grande di 17 anni – stavano consumando al tavolo cocktail e superalcolici. Il gestore del pubblico esercizio è stato denunciato come previsto dall’articolo 689 del codice penale per aver somministrato bevande alcoliche a tre minori di 16 anni, a cui si è aggiunta la sanzione pecuniaria per aver servito alcol al 17enne. Tutti gli atti sono stati poi trasmetti alla Prefettura di Rimini. I quattro giovani sono stati poi affidati alle famiglie, subito contattate dal personale della Polizia Locale.
14 novembre
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Trivelle, il ministro dice sì
(Rimini) "È fondamentale riprendere il nostro gas per salvare il nostro sistema produttivo, perché altrimenti non andiamo da nessuna parte".Lo ha detto il ministro per l'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin in occasioned ella sua visita a Rimini alla fiera Ecomondo, confermando così ulteriormente la decisione del Governo di riprendere le trivellazioni in Adriatico. Fatto su cui nelle ultime ore ha manifestato preoccupazione il presidente del Veneto Luca Zaia. "Il provvedimento il Cdm l'ha deliberato, dovrà passare in Parlamento. Il mio timore è lo stesso di molti di quelli che dicono 'dobbiamo valutare bene'. La norma prevede in modo chiaro e netto che devono essere fatti gli studi, devono esserci le opportune garanzie", ha rasicurato Fratin.
Giornata del povero, la Caritas celebra i suoi volontari
(Rimini) In occasione della VI Giornata mondiale dei poveri dal titolo “Gesù Cristo si è fatto povero per voi” (cfr 2 Cor 8,9), Caritas diocesana intende raccontare e onorare l’impegno dei 425 volontari impegnati in 71 parrocchie della Diocesi di Rimini.
"Le Caritas parrocchiali sono, di fatto, antenne in grado di ricevere segnali di disagio, esclusione e mancata inclusione sociale. Il loro essere così diffuse sul territorio ci permette di essere presenti in svariati quartieri della provincia e raggiungere così realtà dove sono presenti più abitanti del ceto medio alto, piuttosto che zone adibite alle case popolari. Questa loro diffusione ci permette quindi di fotografare una povertà multietnica e multi-sociale", spiegano dalla Caritas.
"Si è appena concluso il corso di formazione per nuovi volontari Caritas, che ha visto la partecipazione di una sessantina di persone, giovani e meno giovani, impegnati nel voler svolgere il proprio servizio in modo sempre più attento e consapevole. Il volontario Caritas non si improvvisa ('Fare bene il bene'”, era l’esortazione di San Giovanni Battista Piamarta), ma è un volontario che cerca di allenare sempre lo sguardo e tenere aperto il cuore per accogliere e servire le persone in situazione di fragilità. Spesso riscontriamo un turn over tra i volontari che abbandonano il servizio perché diventati troppo anziani ad altri che lo iniziano perché appena andati in pensione".
Nel 2021 le Caritas della Diocesi di Rimini hanno incontrato 4.365 persone (e aiutato complessivamente 9.633 individui, se si sommano i familiari delle persone incontrate, tra cui 2.257 minori).
Gianfreda: "tesi no vax negative, ma si al reintegro dei sanitari"
(Rimini) "E' ridicolo quello che è successo ieri nel consiglio comunale". E' l'intervento dell'assessore alla protezione sociale del comune di Rimini Kristian Gianfreda. "La democrazia non c’entra niente. È giusto che ognuno possa dire quello che vuole, ma all’interno delle regole democratiche che ci siamo dati. Chi vieta al consigliere Angelini di interrogare o intervenire secondo le regole? Perché si vogliono obbligare i consiglieri democraticamente eletti dalla maggioranza dei cittadini a diventare cassa di risonanza di idee che si ritengono dannose per la comunità?".
"Ognuno di noi può organizzare convegni, scrivere comunicati e fare manifestazioni. Ogni consigliere comunale può intervenire, interrogare, proporre. Poi però ognuno di noi è libero di valutare queste idee e queste proposte e di conseguenza agire a favore o contro. Cosa c’è di sbagliato sul fatto che le proposte sui temi novax di Angelini vengano valutate negativamente? Come la minoranza usa ogni strumento in suo possesso per portare avanti queste tematiche (persino l’occupazione abusiva di un consiglio comunale) così la maggioranza usa gli strumenti (leggittimi) in suo possesso per contrastare una narrazione che ritiene dannosa per la comunità".
"Io considero superati i discorsi sull’efficacia del vaccino o meno, abbiamo lottato contro una pandemia con tutte le nostre forze, è il momento di provare a voltare pagina. Basta. Invece il tema del reinserimento del personale sanitario nel posto di lavoro mi sta a cuore per il semplice fatto che dietro ogni persona che non lavora c’è oggi una famiglia in difficoltà. Pur ritenendo le teorie no vax “uno schiaffo alla scienza e alla responsabilità” dico che sono favorevole al reintegro immediato, ma nel rispetto dei pazienti e delle valutazioni che gli uffici competenti faranno a riguardo delle mansioni, su questo la regione Emilia Romagna ha già espresso una posizione chiara".
"Nella speranza di dovermi occupare di altro questo inverno, invito tutti a guardare oltre. I veri temi che oggi vanno affrontati sono gli oltre 800 milioni di fuori bilancio della sanità regionale (dovuti per gran parte al covid), con il rischio concreto di vedere diminuire i servizi sanitari. Dobbiamo difendere la qualità del nostro servizio sanitario. Dopo la razionalizzazione e l’ottimizzazione conseguente all’unione delle Ausl, quella Romagnola è l’azienda che ha il più basso costo pro capite in regione. Questa è la direzione su cui lavorare".
Strade, un milione per il restyling
(Rimini) Il patrimonio stradale riminese si avvia a un intervento di restyling generale che riguarda sia le arterie principali che quelle che attraversano le zone decentrate. L'amministrazione comunale, nell’ultima seduta di Giunta, ha infatti approvato i 'Lavori di risanamento conservativo e funzionale della viabilità nel Comune di Rimini anno 2022 - 2^ intervento', un intervento dal valore di circa 1 milione di euro che sarà finanziato con l’approvazione della prossima variazione di bilancio di fine novembre e che vedrà la realizzazione di una serie di opere di completamento e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali esistenti in base alle diverse necessità, che vanno dalla creazione di aiuole spartitraffico in corrispondenza degli incroci pericolosi al rifacimento di percorsi pedonali, marciapiedi, bynder, tappetini d'usura e alcuni accessi a mare.
Le vie che sono interessate all’insieme di lavori pubblici state selezionate a seguito delle segnalazioni provenienti dalla cittadinanza e di alcune verifiche effettuate dalla società di Anthea sul grado di ammaloramento della rete viaria del territorio. Più nel dettaglio, si tratta di: Via Orsoleto – Via Cognola; Via De Amicis; Via Prampolini; Viale XXV Marzo 1831; Via Aquilelia; Via Predil; Via Treves; Via Gino Vendemini; Via del Volontario; Via Mengoni; Via Sacconi; Via San Leo – Via Tristano e Isotta; Viale Tobruk; Via Due Palme; Via Umbria; Via Pomposa; Via Covignano; Via Marebello; Viale Perugini; Via Monte L’Abbate e Via San Paolo.
“Un investimento corposo che ci permetterà di ammodernare e aumentare il livello di sicurezza di numerose strade cittadine, da quelle che registrano una maggiore circolazione a quelle del forese, attraverso un piano di riqualificazione che tocca in maniera diffusa e capillare tutto il territorio, e che è stato definito e tarato a seconda dello stato di conservazione della pavimentazione. Una tornata di lavori che consentirà di dare un nuovo volto a tante arterie della città, sia per quanto concerne il lato urbano che quello extraurbano, senza distinzioni - spiega Mattia Morolli, Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rimini -. Il programma è il frutto di una sintesi delle richieste che ci sono arrivate in questi mesi dai residenti, ai quali ora cerchiamo di dare una risposta concreta e tempestiva”.
11 novembre
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