6 dicembre
2023, l’anno degli alberghi | Eolico: pescatori a Bruxelles | Lutti
Riccione, albergatori alla mostra su Frida Kahlo
(Rimini) Si è svolta questa mattina una visita speciale per gli associati di Federalberghi Riccione alla mostra fotografica “Frida Kahlo. Una vita per immagini” che rimarrà aperta fino al 1 maggio 2023. Erano infatti ben 30 gli operatori del settore alberghiero presenti alla visita guidata organizzata dall’amministrazione comunale. L'occasione di promozione alla mostra è solo il primo degli appuntamenti che l'amministrazione ha organizzato per la città. Le prossime settimane saranno infatti diverse le scuole in visita alla mostra. Aperta il 26 novembre, la mostra “Frida Kahlo. Una vita per immagini”, che sta riscuotendo un buon successo di pubblico è promossa dal Comune di Riccione ed organizzata da Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura.
Attraverso un centinaio di scatti, per la maggior parte originali, la mostra ricostruisce le vicende della vita controcorrente della grande artista messicana, alla ricerca delle motivazioni che l’hanno trasformata in un’icona femminile e pop a livello internazionale. Le foto sono state realizzate dal padre Guillermo durante l’infanzia e la giovinezza della figlia e poi da alcuni dei più̀ grandi fotografi della sua epoca: Leo Matiz, Imogen Cunninghan, Edward Weston, Lucienne Bloch, Bernard Silbertein, Manuel e Lola Alvarez Bravo, Nickolas Muray e altri ancora. In questo straordinario “album fotografico” si rincorrono le vicende spesso dolorose ma sempre appassionate di una vita, oltre agli amori, alle amicizie e alle avventure di Frida.
In mostra è esposto anche un gruppo di piccole fotografie molto intime di Frida, scattate dal gallerista Julien Levy. Per poter visitare la mostra: da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e il sabato e domenica e festivi dalle 10 alle 19. Lunedì chiuso
Rimini diventerà la dance valley
(Rimini) Sabato 3 dicembre, in occasione del consiglio federale della Fids – Federazione Italiana Danza Sportiva, riunitosi a Rimini in occasione dei campionati mondiali della World DanceSport Federation, è stato presentato il progetto per la realizzazione del Centro Federale della Danza Sportiva che avrà sede al Nuovo Palazzo dello Sport (ex RDS Stadium).
Un intervento importante per il territorio, frutto di una proficua collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Federazione Italiana Danza Sportiva che ha permesso di accedere ai fondi europei del PNRR.
Il progetto prevede la conversione del «RDS Stadium» in centro federale FIDS attraverso interventi di riqualificazione energetica e funzionale dell’edificio che riguardano l’impianto di climatizzazione, l’installazione di un impianto fotovoltaico di 220,8 kWp, la divisione acustica reversibile in due arene (realizzata con le migliori tecnologie, così da permettere l’attività contemporanea delle due attività) e la riqualificazione delle aree spogliatoi e di smistamento degli atleti.
La struttura sportiva funzionerà sia in modalità due arene che nella configurazione attuale per consentire eventi culturali, sportivi, concerti, con una capienza massima di 5 mila spettatori.
La realizzazione dell’intervento prevede l’avvio della procedura di appalto entro dicembre 2022, l’aggiudicazione dell’appalto entro il 31 marzo 2023 e l’inizio dei lavori nel novembre 2023 con conclusione stimata al novembre 2025.
Al consiglio federale, per la Fids, erano presenti la Presidente Laura Lunetta e Maurizio Melucci, mentre per il Comune di Rimini gli Assessori Moreno Maresi e Mattia Morolli, nonché la Dirigente dei lavori pubblici Chiara Fravisini e il progettista ingegnere Luigi Matrone
Entusiasta la Presidente Federale che ha creduto fortemente in questo sogno coltivato da anni: “offrire alla Danza Sportiva uno spazio totalmente dedicato - una casa della Danza - completamente ristrutturato e rispondente alle necessità logistiche e funzionali degli Atleti della Federazione Italiana Danza Sportiva”.
“Si tratta di un centro che ha tutte le carte in regola per fare del territorio riminese una vera e propria Dance Valley, consolidando e rafforzando quel binomio Rimini-ballo che caratterizza da sempre il cuore e la storia della nostra terra - è il commento dell’amministrazione comunale -. L’ottima sinergia con la Fids ci permette oggi di presentare un progetto ambizioso che ha lo scopo di rendere la nostra città il palcoscenico e l’hub di tante attività legate all’universo della danza, richiamando
Sadegholvaad: il 2023 sarà l'anno della riqualificazione degli alberghi
(Rimini) "Mettere mano alla riqualificazione ricettiva in area turistica. Questo è uno dei principali obiettivi di questo mandato amministrativo. E il 2023 è l'anno in cui si entrerà operativamente nel concreto". Lo annuncia il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. "Nelle prossime settimane verrà definito il percorso tecnico per la redazione dello 'stato di fatto' del sistema ricettivo a Rimini, una fotografia finalmente aggiornata sul campo sul numero di strutture, sulle loro proprietà, l'attività stagionale o annuale e tutti quegli elementi che ci permetteranno di avere un quadro del contesto preciso al millesimo. Questo compito, per nulla semplice, vedrà congiuntamente impegnati gli Uffici comunali deputati alla Pianificazione Urbanistica, alle Attività economiche, al Turismo e ai Tributi, e potrà contare sul know how d'eccellenza del Piano strategico, che lavorerà con tutti gli stakeholder privati e le categorie interessati nonché con l’Università in relazione al fabbisogno di alloggi per studenti che rappresenta una delle urgenze principali".
Per testare il modello di analisi," si farà un approfondimento sperimentale su una precisa zona territoriale, che presenta diverse casistiche di alberghi abbandonati o in dismissione, per allargare poi l’analisi all'intera fascia sotto la ferrovia nonché ad alcune aree a monte della ferrovia che a tutt’oggi rientrano nella fascia turistica benché ne abbiano, nei fatti, persa la connotazione".
Sulla base di questa fotografia, "verrà quindi predisposta la proposta amministrativa, da discutere con la città, che metterà insieme la più recente normativa regionale in materia con quelle che saranno le nuove direttrici di sviluppo di un settore direttamente connesso alla fortuna della nostra offerta di ospitalità e che ha un peso non indifferente nell'ambito dell'economia e dei flussi occupazionali non solo riminesi. Il Comune di Rimini in questi anni ha investito molto nella riqualificazione della città. Alcuni imprenditori hanno fatto lo stesso, ma è evidente che si possa, e si debba, fare di più. È arrivato, quindi, il momento di dare avvio al “secondo tempo” del percorso di rigenerazione della nostra offerta turistica territoriale, dopo gli sforzi e l'impegno messi sul fronte ambientale, culturale e funzionale. Sappiamo, infatti, che ci sono diverse strutture alberghiere che presentano difficoltà nel riuscire a competere sul mercato. Anche l’ultima estate ci ha mostrato chiaramente i problemi che le strutture fatiscenti possono generare in alcuni casi, purtroppo non isolati. E sappiamo fin troppo bene che, su alcune di queste strutture, finisce per concentrarsi persino l’interesse di soggetti che sono espressione di realtà poco trasparenti o peggio. Così come dobbiamo anche dire con grande chiarezza che, così come la bellezza è spesso generativa in senso virtuoso, anche il degrado lo è purtroppo in termini di abbandono, insicurezza e illegalità. Tutte derive che comportano costi sociali che si riverberano su tutta la collettività".
"Non possiamo, quindi, rimandare l’urgenza di affrontare questo tema e, per farlo, dobbiamo accompagnare la riqualificazione con precise strategie e con strumenti di pianificazione incentivanti e sempre più coerenti con una visione che individua la funzione della città turistica di una Rimini del futuro capace di essere attrattiva per 12 mesi all'anno".
La legge urbanistica regionale "può essere parzialmente di aiuto con alcune ipotesi di intervento, ma è chiaro che il futuro della zona mare non può essere quello di un mega quartiere residenziale. Dobbiamo di converso concentrare il focus e il lavoro sull'innalzamento della qualità generale e dei servizi, ragionando anche di microrigenerazione per comparti limitati, ad esempio comprendendo due o tre strutture alberghiere da incentivare all'accorpamento".
"Credo, dunque, che si debba pensare ad altro, come, ad esempio, a strutture altamente qualificate per ospitare i giovani, o per accogliere, come dicevo sopra, gli studenti della nostra Università che rappresentano un patrimonio straordinario per il nostro territorio da tutti i punti di vista, o, anche per alloggiare i dipendenti degli hotel attraverso apposite strutture ricettive destinate ai lavoratori stagionali che, diversamente, non avendo possibilità di pernottamento dovrebbero rinunciare all’occupazione. O anche, ultimo ma non meno importante, per alloggiare professionisti, ad esempio legati al settore sanitario e non solo, che potrebbero trovare a Rimini un’offerta abitativa coerente con le esigenze di chi deve pernottare, in maniera più o meno prolungata, per esigenze lavorative".
"Un altro tema è quello dei nuovi servizi che scaturiscono dalla modifica della domanda di mercato. Dagli albergatori riceviamo, ad esempio, richieste di chiusura delle cucine, il che apre al tema del riutilizzo di questi spazi dismessi ma anche alla ricollocazione dei servizi di ristorazione all’interno di nuovi spazi. O, ancora, vi sono operatori turistici che vorrebbero condividere servizi qualificanti della loro offerta, quali SPA o palestre o aree bimbi, o altro".
"Si può fare. Ma, per farlo, dobbiamo capire di cosa ha bisogno la città senza lasciare spazio a chi ha velleità di costruire appartamenti e basta".
"E va detto che qualità significa anche hotel a cinque stelle. Se è indubbio che, in questi anni, si è alzato il livello complessivo del territorio, ritengo che possiamo pensare di avere più alberghi di lusso per intercettare anche più turisti con più alta possibilità di spesa".
"Per questo, partiremo subito con un primo step, l'analisi campionaria delle casistiche, in modo da costruirci un quadro più chiaro e articolato su cui ragionare e determinare, con tutte le discussioni che saranno opportune, una proposta concreta di azione su un tema che ritengo assolutamente prioritario per la qualità della nostra città e della nostra offerta".
Riccione, Mecozzi firma la playlist del Natale
(Rimini) Da “Bitter sweet symphony” di The Verve a “Pryntil” di Vinicio Capossela, da “Eden roc” di Ludovico Einaudi a “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato, fino ai classici delle festività natalizie come “Happy Xmas (War is over)” di John Lennon e Yoko Ono e la spregiudicata “Santa Baby” di Madonna. Da sabato scorso e fino all’8 gennaio chi passeggia in viale Ceccarini viene accompagnato dalla colonna sonora originale firmata dal musicista Federico Mecozzi. Il direttore d’orchestra classe 1992 (il più giovane della storia a dirigere a Sanremo) ha selezionato canzoni e sonorità del Natale in esclusiva per la città di Riccione: tutta la playlist, dal titolo “Viaggio di Natale”, è disponibile sul canale Spotify di Riccione Teatro che è partner dell’iniziativa.
“Ogni passeggiata è come un piccolo viaggio - spiega Federico Mecozzi -. I colori, le vetrine, le persone che incontri, i locali, le luci di Natale in viale Ceccarini (e tutta l’area del centro coperta dagli impianti per la filodiffusione) sono come tappe di un itinerario che sa di festa e di magia”. Tre le 22 canzoni scelte dal violinista per la filodiffusione in viale Ceccarini ci sono capolavori come “Ciao” di Lucio Dalla, melodie potentemente natalizie come “White is the Winter night” di Enya o dal contenuto religioso come “Viva la vida” dei Coldplay.
“La musica è sempre un viaggio. Il suono, in qualunque sua forma e stile, ci emoziona e ci conduce sempre altrove. Per questo ho immaginato la mia passeggiata in viale Ceccarini, ho pensato a quale viaggio musicale vorrei che accompagnasse questo percorso nel cuore della città a Natale, attraversando mondi ed anni diversi”, ha aggiunto il musicista riminese che nella playlist ha inserito la sua “Breeze”.
Ecco l’elenco completo delle canzoni che compongono “Viaggio di Natale” del direttore d’orchestra Federico Mecozzi: “Bitter sweet symphony” di The Verve; “Take on me” di A-ha; “Busindre Reel” di Hevia; “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato; “Happy Xmas (War is over)” di John Lennon e Yoko Ono; “Blinding lights” di The Weeknd; “Sweet about me” di Gabriella Cilmi; “Pryntil” di Vinicio Capossela; “You’ve got the love” di Florence + The Machine; “Shine you no more” di Danish String Quartet; “Still don’t know my name” di Labrinth; “Ciao” di Lucio Dalla; “Eden roc” di Ludovico Einaudi; “Sign of the times” di Harry Styles; “White is the Winter night” di Enya; “Breeze” di Federico Mecozzi; “Canzone contro la paura” di Brunori Sas; “Round and round” di Sia; “Anywhere is” di Enya; “Santa baby” di Madonna; “Viva la vida” di Coldplay; “Greensleeves (Arr. for Orchestra)” (Traditional, James Sherlock, Stephanie Gonley, English Chamber Orchestra).
Rotatoria aeroporto: Eco Demolizioni si aggiudica appalto
(Rimini) Si è conclusa in questi giorni la gara d’appalto per il progetto esecutivo della nuova rotatoria ss16-via Cavalieri Vittorio Veneto, un intervento importante che rappresenta il primo step del percorso che porterà alla riorganizzazione degli accessi all'Aeroporto Fellini.
Il progetto esecutivo - denominato “Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) Infrastrutture 2014-2020. Messa in sicurezza SS16 in corrispondenza dell’attraversamento del centro abitato di Rimini – polo intermodale su SS16 – Aeroporto – TRC – (Rotatoria Via Cavalieri di Vittorio Veneto – SS16)” - era stato approvato dalla Giunta comunale lo scorso agosto con l’obiettivo di mettere in sicurezza uno snodo fondamentale della circolazione cittadina, che rappresenta la porta di accesso sud della città e al contempo migliorare l’accessibilità pedonale e ciclabile. Un’opera che rientra nel piano di interventi per la fluidificazione della circolazione di una delle principali arterie di collegamento della città, in corrispondenza del centro abitato e dell’accesso dell’aeroporto Federico Fellini.
L’aggiudicazione della gara, assegnata all'impresa edile di Rimini “Eco Demolizioni” consiste nella realizzazione della nuova rotatoria sulla Ss16, all’altezza di via Cavalieri di Vittorio Veneto, con un infrastruttura per l’attraversamento pedonale all’altezza dell’aeroporto.
Come noto l’opera interessa un incrocio - ad oggi regolato da uno svincolo a raso a tre rami - che per la sua posizione e per la sua dimensione costituisce un importante snodo viario di Rimini sud, con via Cavalieri di Vittorio Veneto: la prima arteria di collegamento verso il mare al confine del territorio comunale.
Con la realizzazione della rotatoria si andrà a snellire, fluidificare e innalzare il livello di sicurezza dell'intersezione, con vantaggi come il contenimento della velocità dei veicoli, la riduzione dell’incidentalità e la migliore compatibilità con il contesto urbano anche attraverso un adeguato inserimento paesaggistico della nuova infrastruttura con una maggiore presenza di vegetazione, che aumenterà anche la capacità di abbattimento degli inquinanti atmosferici.
“Si tratta di un’ opera - dichiarano gli assessori alla Viabilità Roberta Frisoni e Lavori Pubblici Mattia Morolli - finanziata attraverso le risorse del Fondo Sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020 che prevede un investimento di 1.150.000 euro e consentirà all’Amministrazione comunale di intervenire anche per la messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale in corrispondenza dell’aeroporto. L'intervento si è reso possibile anche grazie al fatto che nei mesi scorsi il Comune è entrato in possesso di quel tratto di arteria stradale e di alcune aree, per le quali si potrà procedere alla realizzazione di un collegamento pedonale tra la SS16 e la Via Losanna e di un attraversamento pedonale con semaforo a chiamata per collegarsi alla pista ciclopedonale su Via Losanna. L’intervento vedrà l’inizio dei lavori nei primi mesi del 2023 e rappresenta un primo importante step del percorso che porterà alla riorganizzazione degli accessi all'Aeroporto Fellini e del suo piano di sviluppo.”
5 dicembre
Gala motogp | Ucraini accolgono russo | La festa di santa Barbara
Borgo San Giuliano, sabato riapre Vecchi
(Rimini) Sabato 3 dicembre 2022 Rimini ritrova una delle sue pietre miliari: in viale Tiberio riapre i battenti il Bar Pasticceria Vecchi, che riannoda i fili di una storia lunga 172 anni intrecciata con quella della città e dei suoi protagonisti più cari. Nuova proprietà, i piedi ancorati nella tradizione dei grandi Caffè europei e un respiro cosmopolita fatto di prodotti di eccellenza dall’Italia e da oltre confine, senza abbandonare la strada maestra fatta di identità, territorio, riminesità. Restauro e acura dell'architetto Barbara Vannucchi. Un locale che parla dialetto – non a caso la società “cooperativa” che lo ha rilevato si chiama La Cremma, la crema della nonna – ma dialoga col mondo attraverso atmosfere e proposte di qualità ed eccellenza dalla colazione al whisky del dopo cena.
Nella storia d’Italia c’è una storia nella storia, quella dei luoghi di ritrovo, delle osterie, delle taverne, delle corti, dei circoli. Nel XVIII secolo, sulla spinta dell’Illuminismo, la necessità di diffondere le nuove conquiste e il nuovo sapere portò a un proliferare di momenti di confronto pubblici: in tutta Europa intellettuali, uomini di cultura e una nuova borghesia che inizia ad affermarsi iniziarono quindi a ritrovarsi nei Caffè, che diventano luoghi di incontro e di relazione, trasversali e aperti, dove nascono idee, progetti, amicizie.
E’ in tale panorama di fermento che a metà del XIX secolo nasce la “Ditta Fratelli Vecchi, Casa fondata nel 1850”, riportata nel biglietto da visita: una cartolina degli anni ‘20 che riproduce il locale e le sue vetrine. Sono anni di grande vivacità - un 800 riminese e cosmopolita - in cui da un’intuizione dei Conti Baldini viene costruito il Teatro Galli, in cui arrivano i primi stabilimenti balneari, in cui sorge il Kursaal.
Questi 172 anni sono stati scanditi da quattro epoche legate ad altrettante famiglie cittadine. La famiglia Vecchi che ha scritto le prime pagine di storia, quella del mitico cuoco-pasticcere Ciro Brunori, che entrò in ditta giovanissimo, si nutrì fin da subito della scuola di cucina italiana, diventò l’erede naturale e consolidò la storia e la tradizione della pasticceria portandola a braccetto dalla fine dell‘800 al Dopoguerra. Qui ne raccolse il testimone la famiglia Dovesi-Bettiol e infine quella di Oriano Barbieri e Michela Paci, che ha condotto Vecchi per 40 anni curandone il trasferimento dalla sede originaria di Piazza Cavour a quella di Viale Tiberio 7 e accompagnando la transizione alla nuova società-“cooperativa” La Cremma che vede insieme diversi soci di storia e tradizione riminese.
Criminalità, a Rimini mille operazioni sospette nel 2021
(Rimini) "Dall'assemblea nazionale degli amministratori di 'Avviso Pubblico' svolta ieri a Bologna emerge un quadro a luci e ombre". E' l'idea che si sono fatti gli assessori alla trasparenza Francesca Mattei e alla Legalità Francesco Bragagni in merito ai dati diffusi. "Prima di tutto, la conferma di un fenomeno: dopo il Covid la criminalità organizzata ha rialzato la testa. Lo dicono i dati della Direzione investigativa antimafia che collocano la Regione Emilia Romagna al quarto posto in Italia per numero di interdittive antimafia emesse dai prefetti nel 2021: sono state 97, contro le 207 della Calabria, le 136 della Sicilia e le 127 della Campania. Nel 2019, prima della pandemia, furono 43".
Parallelamente "sono cresciute anche le cosiddette 'operazioni sospette' segnalate dalla Banca d'Italia cioè quelle operazioni finanziarie dietro le quali potrebbero nascondersi attività illecite: nella nostra regione sono passate da 7.810 nel 2020 a 9.570 nel 2021, dato che colloca la Regione al quinto posto in Italia dopo Lombardia, Lazio, Campania e Veneto. Su questo fronte, Rimini ha superato quota mille segnalazioni (1.033), quinta per numero assoluto in regione. Numeri che danno il riscontro di come il nostro territorio, tanto regionale quanto provinciale, si presenti come appetibile alla criminalità organizzata, in virtù di un tessuto economico che ha ripreso a produrre ricchezza dopo lo stop dettato dalla pandemia. Nel primo semestre del 2022 le segnalazioni sono già 4.603".
A cambiare prospettiva "però emerge anche come ci sia una sempre maggiore attenzione e sensibilità, e quindi una maggior tendenza alla denuncia, alle nuove forme di infiltrazione della criminalità organizzata che oggi pare agire anche occupando il mercato legale, nei settori imprenditoriali dove ad esempio è più facile celare attività di riciclaggio, o che prova a coltivare i propri interessi tentando di insidiarsi negli appalti pubblici. Ad una criminalità quindi che rialza la testa, c'è anche una rete fatta di istituzioni, di forze dell'ordine, di amministrazioni locali, capaci di erigere barriere di difesa contro un nemico che cambia pelle, ma non perde la sua pericolosità. Per il nostro territorio va ricordato il corposo pacchetto di protocolli comuni sottoscritti dai vari enti e organi di controllo proprio a tutela delle imprese e a contrasto delle infiltrazioni nel tessuto economico, a partire dall'ambito alberghiero, tra i più rappresentativi e tra i più esposti".
Solo due anni fa il Comune ha sottoscritto un patto insieme ad ordini, associazioni, sindacati per la legalità e lo sviluppo del settore ricettivo alberghiero, "attraverso il quale si impegna a sottoporre ogni mese alla verifica dell'ufficio antimafia della Prefettura un campione di SCIA (segnalazioni certificate di inizio attività). Un impegno che nel 2022 si è tradotto in un totale di 35 imprese. A questo si lega un altro aspetto: dal 2011 al 2021 sono stati 158 gli atti intimidatori nei confronti di sindaci e amministratori locali. Minacciati o insultati perché coerenti con il ruolo che è stato assegnato loro dai cittadini e cioè difendere il bene pubblico e la comunità. Oggi più di ieri però Amministratori, forze dell'ordine, ordini professionali hanno il dovere di non abbassare alla guardia, ma al contrario alzare ancora di più il livello di attenzione: la fase di crisi internazionale che stiamo attraversando, tra guerra, caro energia, inflazione, apre ulteriori varchi a chi trova nell'emergenza e occasioni per radicarsi".
Qualità dell'aria: la Regione nega i camini accesi
(Rimini) Entra in vigore oggi 2 dicembre la nuova ordinanza relativa alle "Limitazioni alla circolazione dinamica privata e regolamentazione impianti a biomassa legnosa" nel territorio del Comune di Rimini, provvedimento previsto dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) e dal Nuovo Accordo di Bacino Padano. Il nuovo testo aggiorna quello pubblicato il 1° ottobre, reinserendo- dopo la richiesta alla Regione di una specifica deroga- le disposizioni che erano state sospese relative all'uso delle biomasse legnose e cioè il divieto per l'utilizzo domestico per camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet fino a classe 2 stelle per i territori sotto i 300 metri di altitudine.
"Il Comune di Rimini, a partire dalla giornata odierna, ha armonizzato la sua ordinanza relativa alle misure per la qualità dell'aria alle disposizioni regionali vigenti. La richiesta di approfondimenti tecnici in vista di una possibile deroga per la parte relativa alla regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa, sollevata un mese fa del Comune di Rimini e da altri Comuni del perimetro emiliano romagnolo, è stata diniegata, nonostante l'impegno della nostra Regione, sostanzialmente per la presenza di accordi tra le Regioni del Bacino Padano, Lombardia e Veneto comprese, alla luce di potere incorrere- per gli Stati, per le città, Rimini compresa- in sanzioni da parte dell'Unione Europea. Desidero ringraziare la Vice Presidente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, che in queste settimane ha svolto ogni verifica e confronto necessari per individuare una soluzione che tenesse conto del particolare contesto (costi energetici alle stelle, difficoltà delle famiglie) in cui in questa fase si calano provvedimenti di questa importanza e, contemporaneamente, di questo impatto. Così come desidero ringraziare i consiglieri regionali che, anch'essi, hanno avanzato proposte migliorative in tal senso.
Questa fase di confronto e di analisi ulteriore deve, a mio avviso, essere comunque assunta come metodo per la prossima campagna sulla qualità dell'aria per far sì che questi provvedimenti siano meglio e più efficacemente tarati sul reale contesto in cui vivono famiglie e operano imprese. La nostra richiesta di deroga andava proprio in questa direzione, una misura di buonsenso che avrebbe tenuto assieme l'obiettivo strategico (il contrasto all'inquinamento) senza alcuna forzatura o peggio rischio di incomprensione da parte dei cittadini".