Misano, doppio Motogp a settembre
(Rimini) Moto Gp, l’Emilia-Romagna rilancia: anzi raddoppia. Dopo l’emergenza Coronavirus e il lockdown che ha spento i riflettori su tutte le manifestazioni sportive, la Regione riparte e punta sui grandi eventi come traino turistico e per la valorizzazione del territorio. E così, a fianco del tradizionale Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, confermato anche quest’anno, nasce il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e della Riviera di Rimini, per nove giorni all’insegna della velocità sulle due ruote. La prima gara è in programma il secondo fine settimana di settembre, nel week end dell’11-13 settembre, e subito dopo, in quello del 18-20 settembre, debutterà il nuovo Gran Premio.
La Riders’ Land romagnola riaccende quindi i motori con due competizioni del Motomondiale 2020, di cui oggi è stato reso noto ufficialmente il calendario della stagione, e che si disputeranno al Misano World Circuit intitolato all’indimenticato Marco Simoncelli, il ‘Sic’. Due Gran Premi che si svolgeranno nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, e quindi - al momento - senza pubblico dal vivo, ma con l’auspicio e la speranza che si possano creare le condizioni perché le tribune del Misano World Circuit possano accogliere in settembre almeno una parte di spettatori possibili. Già certa invece una copertura televisiva internazionale che garantisce una visibilità senza pari (lo scorso anno oltre 600 giornalisti da 33 Paesi e un’audience mondiale di un miliardo di appassionati).
Le novità sono state annunciate a Bologna, nel corso di una videoconferenza stampa in Regione alla presenza del presidente Stefano Bonaccini, con un contribuito da Madrid del Ceo di Dorna Sports, la società che gestisce il Motomondiale, Carmelo Ezpeleta, e collegati da i segretari di Stato della Repubblica di San Marino, Teodoro Lonfernini (Sport) e Federico Pedini Amati (Turismo), il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, il sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni, il presidente di Visit Romagna e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, il presidente di Santa Monica spa, Luca Colaiacovo, e il managing director Misano World Circuit, Andrea Albani.
“L’Emilia-Romagna dello sport e del turismo vuole ripartire e vuole tornare a vincere dando il meglio di sé e mostrando il meglio di sé, a partire dalla passione, dal talento, dall’accoglienza e dalla grande capacità ricettiva della nostra bellissima terra. In questo caso la Romagna, ma in generale tutta quanta la nostra regione- afferma il presidente Bonaccini-. Un binomio che negli ultimi qui ha voluto dire sviluppo e occupazione, fino al record di 60 milioni di presenze del 2019, oltre il 12% del Pil regionale. Una forza che vogliamo recuperare a pieno. Ed è con orgoglio che rivendico gli sforzi fatti non solo per riconfermare il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, che già lo scorso anno aveva visto un’affluenza record di spettatori sia per la gara sia per gli eventi collaterali, ma per raddoppiare con la novità assoluta del Gran Premio dell’Emilia-Romagna. Nonostante lo stop dovuto alla pandemia, non ci siamo voluti arrendere e abbiamo lavorato insieme ai territori, nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza a garanzia della salute dei piloti, dei loro team e degli organizzatori, per realizzare due eventi che, sono certo, non dimenticheremo. Saranno due Gran Premi diversi da quelli che siamo abituati a seguire da sempre, ma sono certo non meno emozionanti. E faremo il tifo per i grandi campioni di questo sport ma soprattutto per l’Emilia-Romagna, in un abbraccio, seppur virtuale, ma non meno caloroso, al circuito della MotoGp che rilancerà in tutto il mondo le immagini della nostra terra”.
“Ringrazio la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino- commenta Ezpeleta- insieme a tutte le autorità locali, la Riviera di Rimini, il Comune e la comunità di Misano per aver reso possibile lo svolgimento delle gare. Il raddoppio degli appuntamenti al Misano World Circuit è una cosa molto importante. Così come era molto importante fare questa stagione, riprendere le competizioni anche con un nuovo sistema e in condizioni di massima sicurezza. Quello che abbiamo definito è un calendario che guarda all’ottimismo, anche se per il momento le gare sono previste senza spettatori, ma saranno a settembre e da qui a lì vedremo cosa eventualmente succederà. Da qui, dall’Emilia-Romagna, da San Marino e dalla Riviera romagnola parte un messaggio importante, una terra carica di storia per quanto riguarda i motori, con Misano sempre presente nel Motomondiale. L’Italia è un Paese fondamentale per noi, e sarà un piacere, come ogni anno, essere a Misano a settembre”.
Dalle Amministrazioni romagnole (Provincia di Rimini e Comuni di Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica), coese e determinate insieme a Visit Romagna nel raggiungimento dell’obiettivo, arriva il messaggio forte legato al valore che l’evento rappresenta sul fronte della promozione turistica, oltre a mantenere il ruolo primario la Riders’ Land in un contesto mondiale. Il lavoro che s’aggiunge, con l’auspicio che si creino le condizioni per una parziale affluenza di pubblico, sarà quello di organizzare comunque un’esperienza emozionante da offrire agli appassionati che saranno davanti alla tv e ai turisti sul territorio in quelle settimane.
Dalla Repubblica di San Marino, i Segretari di Stato Lonfernini e Pedini Amati confermano l’interesse a mantenere il territorio patrimonio dell’Unesco nel panorama del motorsport mondiale, col sacrificio che i tempi attuali richiedono, ma con la determinazione che il veicolo promozionale della MotoGP sia uno dei più potenti per comunicare l’offerta turistica della più antica Repubblica del mondo. In questi anni di MotoGP e prima con la Formula Uno, il risultato è stato all’altezza delle attese.
Infine, dal ‘Simoncelli’, il presidente di Santa Monica Spa, Colaiacovo, e il managing director MWC, Andrea Albani, ricordano la riasfaltatura del circuito, realizzata con metodologie innovative e ultimata poco prima del lockdown, dal 14 maggio testata con successo da tanti piloti. Si sono invece interrotti forzatamente altri lavori previsti dal piano industriale che riprenderanno in autunno. C’è la forte determinazione a condurre in porto un calendario sportivo che contribuisca ad alimentare la voglia di ripartenza di tutto il motorsport e si notano i primi segnali di una domanda dai grandi brand di ripartire con prove e presentazioni.
"Il nostro comune è quello che, ovviamente, beneficia maggiormente di questa importante competizione. Riuscire a mettere a segno questa doppia tappa della MotoGp è un risultato particolarmente importante per l'intero territorio, che ha visto Misano protagonista sin dalle prime battute. Non era scontato, nella situazione generata dal Coronavirus, riuscire a confermare anche solo la tappa classica, invece siamo riusciti ad ottenere due Gran Premi, il 14° e il 15° della stagione. La promozione, in termini d'immagine, sarà senza eguali. In più contiamo, da qui a settembre, di poter avere una parte di pubblico, il che comporterebbe una ricaduta in termini di presenze turistiche sul territorio, con un ulteriore allungamento della stagione estiva”, commenta il sindaco di Misano, Fabrizio Piccioni.
11 giugno
Pronto soccorso, mancano medici | Balli proibiti | La vecchia corderia
Aggiornamento coronavirus: un nuovo decesso a Rimini
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.970 casi di positività, 24 in più rispetto a ieri, di cui 21 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I nuovi tamponi effettuati sono 7.793, che raggiungono così complessivamente quota 375.278, più altri 1.783 test sierologici.Le nuove guarigioni sono 112, per un totale di 21.717: oltre il 77% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 2.061 (-95 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.808 (quasi l’88% di quelle malate): -91 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 25 (- 6), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 228 (2 in più rispetto a ieri).Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 21.717 (+112): 491 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 21.226 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 7 nuovi decessi: tre uomini e quattro donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.192. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 2 decessi si sono avuti in quella di Piacenza, 1 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese), 3 in quella di Ferrara (decessi avvenuti ieri), 1 in quella di Rimini. Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e da fuori regione.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.514 a Piacenza (+7), 3.580 a Parma (+8), 4.966 a Reggio Emilia (+1), 3.928 a Modena (+1), 4.659 a Bologna (+4); 399 a Imola (nessun nuovo caso); 1.002 a Ferrara (+2). I casi di positività in Romagna sono 4.922 (+1), di cui 1.031 a Ravenna (nessun nuovo caso), 945 a Forlì (nessun nuovo caso),781 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.165 a Rimini (+1).
Apre Augusta, il ristorante in centro dei fratelli Raschi
(Rimini) Dal bagnasciuga al cuore della città: la Guido srl sbarca in centro storico a Rimini e mercoledì 10 giugno inaugura Augusta, il terzo ristorante del gruppo dopo lo storico stellato Guido di Miramare e Il Mare di Guido a Fico Eataly World a Bologna. “Era un sogno che coltivavamo da tempo, una chiusura ideale del cerchio con una sfida fra passato e futuro che affonda le radici nelle tradizioni di famiglia e si proietta in una dimensione che vuole andare oltre l’idea di ristorante, come evidenzia già il payoff Cucina e cicchetto dell’insegna” rivelano i fratelli Gianluca e Gianpaolo Raschi, oramai agli ultimi ritocchi della creatura all’angolo fra via D’Azeglio e via Di Duccio modellata sotto la guida dell’architetto Barbara Vannucchi e insieme alla new entry Paolo Bissaro.
Il legame forte con il cibo e la storia è già nella location. Come rivela Oreste Delucca, autore qualche mese fa di ‘Toponomastica Riminese’ per Luisè Editore, prima dell’intitolazione a D’Azeglio la strada si chiamava ‘Via delle ghiacciaie’ perché quella intorno alla Cattedrale di Santa Colomba era la zona delle grandi vasche rotonde dotate di sistema di scolo che venivano riempite di neve ghiacciata ed erano utilizzate per conservare per mesi gli alimenti deperibili. Pesce, carne, verdure, prima che nascesse il frigorifero. Una mappa napoleonica ne contiene quattro poi riportate in un cabreo del ‘700 che raffigura la Cattedrale di Santa Colomba e la parete curva dell’esterno di Augusta ne era un perimetro.
Se Guido è il mare che ti rapisce con la sua brezza e ti coccola con il suo pescato, Augusta è il respiro della storia di famiglia che si interseca a filo doppio con la storia della città. E’ il tributo ad Augusta Biotti, la moglie di Guido e la prima cuoca di quello che nacque come chiosco in riva all’Adriatico. A Miramare faceva la pizza nelle balere, nei bar e nelle case private con una stufetta a gas e in una fiaschetteria oggi diventata albergo vendeva il vino che la famiglia produceva alle pendici del castello di Mulazzano. Ennesimo romantico parallelo con lo sbarco della Guido srl accanto a Castelsismondo. Da qui l’idea di andare oltre il classico ristorante e ricreare le atmosfere di una sorta di casa degli anni ’50 con continui rimandi nel pavimento, nel camino che profuma di focolare, negli arredi: sarà un po’ come andare a trovare la nonna che ti accoglie con un bicchiere di vino e un cicchetto, ti abbraccia aprendo la credenza della sua bottega di qualità e ti fa sentire a casa spalancandoti le porte di un giardino – il Giardino di Sandra – che è luogo dell’anima, oasi sospesa che profuma d’Europa nel cuore di Rimini. E come ogni casa, Augusta vivrà tutto il giorno, non ti metterà fretta, sarà a tua disposizione con le “chicche” del Guido Lab e la sua cucina da metà mattina a notte inoltrata. Potrai pranzarvi a ogni ora, farvi un aperitivo, un meeting di lavoro, una merenda, leggervi un libro in giardino con uno stuzzichino e un buon calice e cenarvi sotto le stelle. Augusta è Rimini con la sua storia che si srotola davanti ai tuoi occhi fra il Teatro Galli, le tracce delle antiche ghiacciaie e i reperti romani fra i gelsomini, ma anche Parigi, Londra, New York: è uno spazio senza tempo e confini, quello dell’immaginazione felliniana che risorge fra il restaurato limitrofo Cinema Fulgor e il nascituro museo permanente tributo al grande maestro.
“Augusta sarà aperto già al mattino con la Bottega e i cicchetti sulla scorta di un Baccaro veneziano. Cicchetti che per nonno Guido erano un bicchiere di vino ma oggi sono lo stuzzichino rompi digiuno, uno sfizio, una voglia di qualcosa di sano senza orari da mangiare o portare via: un assaggio di pesce o salumi, di prodotti del territorio e di stagione (un sardoncino, una seppiolina coi piselli...) magari accompagnato da un cicchetto di vino , uno “shot”, un calice di Sangiovese, una bollicine francese o una birra fresca di spina” ancora i fratelli Raschi e Bissaro, che spiegano: “L’obiettivo non è portare Guido in città ma proporre una cucina più di pancia che di testa, “popolare” in quanto figlia della fruibilità giornaliera e alla costante ricerca del buono. L’intenzione è riuscire a lavorare con il Giardino di Sandra almeno otto mesi all’anno e di avere la cucina aperta senza sosta da mattina a sera sei giorni a settimana con giorno di chiusura il martedì. Enrico Palazzi, Francesco Zambardino, Alberto Bugli ed Elena Bazzoccbi saranno i perni della sala e dell’enoteca”.
Fase due delle discoteche, Regioni approvano linee guida. Sadegholvaad e il paradosso dei 2 metri
(Rimini) Sono state approvate dalla conferenza delle Regioni le linee guida post coronavirus per tutti i settori rimasti fuori dal Dpcm di inizio giugno comprese le discoteche e le sale da ballo. “Una buona notizia, dato che finalmente si definisce un quadro di riferimento che consentirà ad un intero settore in grandissima sofferenza di riorganizzare l'offerta su basi certe e cercare di ripartire. Stiamo parlando di un comparto importante per il nostro indotto turistico, con circa trecento imprese attive in Emilia Romagna che garantiscono occupazione per migliaia di lavoratori. Un mondo, quello delle discoteche e dell'intrattenimento notturno, troppo spesso trascurato ma che soprattutto per la riviera romagnola rappresenta da decenni un valore aggiunto e marchio distintivo. Arriva dunque una boccata d'ossigeno per le tante imprese del riminese che già da settimane, nonostante l'assenza di certezze, hanno cominciato a riorganizzarsi e reinventarsi per offrire un nuovo servizio in una stagione che sarà necessariamente di transizione. Le indicazioni sono in linea con quelle adottate nei diversi settori della vita pubblica di comunità: si può ballare per il momento solo negli spazi all'aperto come giardini, terrazzi, si dovranno evitare gli assembramenti e garantire il distanziamento interpersonale stabilito in due metri sulla pista da ballo e un metro negli altri ambienti, i gestori dovranno garantire un'adeguata informazione ai clienti, favorire la prenotazione e i pagamenti on line e potranno impedire l'accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 °C. Gli utenti dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all'esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale. Norme di comportamento che ovviamente comporteranno per questa stagione un ripensamento dell'intrattenimento notturno; negli anni i locali della Riviera hanno saputo dimostrare di saper intercettare i cambiamenti e le tendenze e anche questo cambio di abitudini forzate potrebbe aprire la strada ad un importante rinnovamento dell'offerta, in linea con le nuove esigenze del pubblico”, commenta l’assessore del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad.
“Come spesso accade però si incappa in incongruenze e paradossi che possono anche far sorridere ma che in realtà hanno anche risvolti sociali non trascurabili. Le linee guida infatti consentono di poter ballare all'aperto, mantenendo due metri di distanza. Di fatto niente balli di coppia, niente liscio e balli lenti, nel rispetto del principio del distanziamento sociale. Sì alla macarena, ma niente giri di valzer, sì a danze scatenate, ma ad almeno due metri di distanza. Pur comprendendo la logica che sottiene a queste linee, sfugge a questi ragionamenti una fascia di pubblico per cui il ballo rappresenta un'insostituibile occasione di socialità: mi riferisco ai non più giovanissimi per i quali l'appuntamento al circolo per fare qualche giro di pista è un appuntamento irrinunciabile. Ho avuto il piacere nella mia esperienza di amministratore di girare e conoscere le realtà dei centri ricreativi e centri anziani, una rete molto attiva nel nostro territorio e preziosa per il servizio che offre alla fascia più vulnerabile della nostra comunità. E' la fascia maggiormente da tutelare e che deve avere la priorità anche nelle strategie di prevenzione post-Covid, ma crediamo che poter consentire almeno ai congiunti di poter continuare a danzare nei contesti di ritrovo sia importante per mantenere quella rete di legami indispensabili per il benessere delle persone più anziane".
Rsa, Cgil: operatori stremati
(Rimini) “Veniamo informati da sempre più lavoratrici e lavoratori delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) della nostra provincia su carichi di lavoro pesanti determinati da turni spezzati e sempre più gravosi”. Lo denuncia Eugenio Pari della funzione pubblica Cgil Rimini. “Partendo dall'applicazione dei protocolli per il contenimento del covid19, essa non può comportare un aggravamento delle condizioni lavorative degli operatori”, sottolineano dalla Cgil.“Abbiamo sempre sostenuto e sempre sosterremo che la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori è la condizione per tutelare la salute dei pazienti, ma dobbiamo dirci con altrettanta chiarezza che queste lavoratrici e questi lavoratori con il loro spirito di dedizione hanno sostenuto sulle loro spalle il peso delle fasi più acute dell'emergenza e continuano a farlo. Non ce la fanno più”.
Nelle settimane “che ci separano dai giorni più bui dell'emergenza, gli operatori della sanità e delle residenze sanitarie venivano chiamati "angeli" ed "eroi". Striscioni fuori dalle strutture li esortavano a tenere duro e dichiaravano che tutto il Paese era con loro nella lotta quotidiana contro il virus. Oggi, questi "eroi" e questi "angeli" vivono condizioni lavorative incerte dettate anche dal fatto che in molte strutture, a causa del blocco degli ingressi, sono stati applicati ammortizzatori sociali e il calo dell'utenza non si è tradotto affatto in un calo dei carichi di lavoro che talvolta vengono affrontati con meno operatori e con orari che non rispettano lo stacco di 11 ore di riposo tra un turno e l’altro”, ricordano dalla Cgil.
Gli operatori “sono coloro che hanno messo in pratica i protocolli, sono coloro i quali con diligenza e senso del dovere hanno operato quotidianamente in condizioni difficilissime, ebbene oggi sono provati, stanchi e a ciò si aggiunge il fatto che stanno vivendo una situazione di incertezza lavorativa. Fino a quando, ci chiediamo, l'emergenza continuerà a condizionare così pesantemente queste operatrici e operatori? La situazione si sta facendo sempre più pesante: non parliamo di "eroi" e di "angeli", è ora di dare un giusto riconoscimento ristabilendo condizioni lavorative sostenibili e retributive per le lavoratrici e i lavoratori delle Rsa e delle Cra (Case residenza anziani)”.
10 giugno
Spiaggia aperta | Fiera e antitrust | Appello per il Rimini
Assunto come magazziniere, lavora come trasportatore: interviene l’ispettorato
(Rimini) "E’ trascorso più di un anno ma giustizia è fatta”. Così la Cgil di Rimini sul caso dell’operaio assunto come magazziniere e impiegato di fatto dalla ditta come trasportatore. "A seguito di una nostra segnalazione del gennaio 2019 e fatti i dovuti accertamenti, l’Ispettorato territoriale del lavoro di Rimini ha riconosciuto che la ditta Furgoneta SRLS che si occupa di consegne, aveva omesso di applicare correttamente il contratto di settore". A farne le spese "era stato un lavoratore marocchino di 37 anni assunto con un contratto a tempo pieno e determinato con la qualifica di operaio magazziniere. La ditta aveva applicato un contratto a condizioni più sfavorevoli invece del CCNL Trasporto merci e logistica siglato dalle organizzazioni più rappresentative della categoria, versando per il lavoratore anche una contribuzione previdenziale più bassa".
Riccione, unanimità per il bilancio del palacongressi
(Rimini) Si è riunita oggi L'assemblea dei soci della New Palariccione S.r.l., sotto la presidenza di Eleonora Bergamaschi, approvando all'unanimità il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019. L'assemblea ha espresso grande soddisfazione per gli obiettivi raggiunti in quanto il 2019 è stato in assoluto il miglior anno in termini di risultati raggiunti. Il 2019 risulta essere nuovamente l'anno con il maggiore fatturato di circa € 5.200.000 si chiude nel segno più il fatturato rispetto all'anno 2018 (+12%) – oltre agli arrivi (44.500) e presenze (84.000). Con un utile d'esercizio di oltre € 192.000. Cresce anche il patrimonio netto arrivando a € 1.327.222
Un anno che ripaga degli sforzi fatti e che ha reso possibili importanti interventi di manutenzione già interamente pagati e tutto ciò ha permesso di rendere la struttura più ospitale ed in condizioni commercialmente più decoroso. Per i prossimi anni sono in programma ulteriori migliorie strutturali e tecniche che sono necessarie a mantenere il Palazzo dei Congressi di Riccione una location sempre all'avanguardia e competitiva assieme a tutto il suo territorio circostante Questa migliore performance del 2019 è da ricondurre ad un efficace posizionamento sul mercato e alla capacità di conservare e sviluppare il know-how legato ad ogni specifica tipologia di evento (aziendale, congressuale etc...). Un risultato di grande successo che viene da cinque anni già record che sottolinea quanto Palariccione sia apprezzato per la sua versatilità. Il Palazzo dei Congressi di Riccione nell'anno 2019 è riuscito ad essere presente in maniera rilevante sul mercato ed ha raggiunto ottimi risultati anche grazie alla campagna promozionale svolta, che ha prediletto e preferito le relazioni e gli eventi B2B ampiamente selezionata su target di riferimento, alla solita comunicazione massiva. Inoltre sono state fatte alcune piccole attività non in target per testare nuovi mercati. Il 2019 chiude con 90, eventi ospitati. È un risultato di grande successo che vede l'attività sempre in crescita se si considera che 30 su 90 sono nuovi ospiti. Circa 1\3 del totale quindi sono sempre nuovi clienti che ancora non hanno svolto eventi c/o il Palazzo dei Congressi di Riccione.
Approvata a maggioranza anche la variazione dello statuto di New Palariccione Srl. Come è noto le modifiche seguono l'adeguamento obbligatorio disposto dal Testo Unico in materia di Società a Partecipazione pubblica (legge Madia 2016) con l'introduzione dell'amministratore unico e al contempo il mantenimento dell'attuale Cda. Ampliato anche l'oggetto sociale con attività prevalente di gestione di spazi congressuali, fieristici e turistici. "Approvo con soddisfazione anche questo nuovo Bilancio - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi - e il suo risultato di esercizio, ma soprattutto la rassicurazione che essendoci nel bilancio oltre un milione di riserve non vi sono timori per le casse pubbliche, circa l'eventuale e doveroso ripianamento delle perdite, scaturenti dal 2020. Il Comune di Riccione ha invitato tutti i soci ad un prossimo appuntamento con il consiglio di amministrazione per poter discutere insieme del riposizionamento nel prossimo autunno e per le strategie in vista del 2021, perché solo insieme si vince".
Aggiornamento coronavirus: 3 nuovi positivi, nessun decesso
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.946 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri, di cui 13 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 6.523, che raggiungono così complessivamente quota 367.485, più altri 2.146 test sierologici. Le nuove guarigioni sono 138, per un totale di 21.605: oltre il 77% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 2.156 (-126 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.899 (l’88% di quelle malate), -113 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 31 (lo stesso dato di ieri). Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 226 (-13). Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 21.605 (+138): 543 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 21.062 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 6 nuovi decessi: due uomini e quattro donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.185. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso si è avuto in quella di Piacenza, 4 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese), 1 in quella di Ferrara. Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, e da fuori regione.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.507 a Piacenza (+1), 3.572 a Parma (+5), 4.965 a Reggio Emilia (+3), 3.927 a Modena (nessun nuovo caso), 4.655 a Bologna (+3); 399 a Imola (+1); 1.000 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4.921 (+4), di cui 1.031 a Ravenna (+1), 945 a Forlì (nessun nuovo caso),781 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.164 a Rimini (+3).