Aeroporto, il volo per l'Iran nasce fra molte incognite

Martedì, 09 Giugno 2020

Intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della campagna promozionale per la Romagna, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha, tra le altre cose, confermato che la sua giunta è pronta ad investire sull’aeroporto di Rimini, così come su quello di Forlì. Non è una novità, nella precedente legislatura era stata più volte espressa la stessa volontà, chiarendo che l’investimento della Regione era sulle infrastrutture, non certo sulla promozione dei voli. Perché arrivino i soldi promessi da Bonaccini, è necessario che Airiminum, la società di gestione, dia attuazione al Master Plan consegnato ad Enac nel dicembre scorso.

La giunta regionale quindi continua a considerare l’aeroporto di Rimini un asset strategico fondamentale per lo sviluppo del turismo. Bonaccini lo ha detto anche all’amministratore delegato Leonardo Corbucci quando è andato al Fellini per accogliere il ministro Boccia chiamato ad inaugurare il reparto Covid all’ospedale.

La prima importante iniziativa di Airiminum dopo l’emergenza Coronavirus è l’inaugurazione dal 1 luglio di un volo trisettimanale per Teheran. Nelle dichiarazioni di Corbucci, del sindaco Gnassi e dell’assessore regionale Corsini, il volo per l’Iran è presentato come funzionale all’incoming, cioè a far arrivare turisti iraniani in Riviera, ripetendo il successo dello storico sbarco dei russi. È probabilmente una visione ottimista che guarda molto al futuro, perché al momento non ci sono segnali in proposito. È più probabile che Airiminum abbia colto l’occasione per aprire una nuova rotta che possa funzionare dal punto di vista dell’outgoing. L’Iran, prima del Covid19, era infatti una delle mete emergenti del turismo europeo, ed anche italiano; e Airiminum ha la necessità di compensare il calo di traffico che si registrerà in questo 2020 segnato dal Coronavirus. 

Il volo per Teheran (immaginabile che fosse in preparazione da tempo) arriva però in un momento sfortunato. Sui giornali si legge infatti di una forte ripresa della pandemia in Iran. Secondo La Stampa, che fa un quadro internazionale dell’attuale diffusione del virus, “il Paese che sta peggio di tutti è l’Iran. Il numero di nuovi casi, circa 3500 al giorno, ha di nuovo raggiunto i livelli del 5 aprile, dopo che la quarantena aveva prodotto ottimi risultati nel mese di maggio”. È auspicabile che il mese di giugno serva a riportare la situazione a livelli accettabili, altrimenti ne risentirebbe anche il volo Rimini-Teheran, in entrata o in uscita che sia.

Per quanto riguarda invece i voli Ryanair che la scorsa estate erano attivi a Rimini, è stata annunciata la ripartenza solo del volo per Vienna e di quello per Londra (che però non appare ancora nel calendario dei voli stagionali pubblicato sul sito dell’aeroporto).