Ieg, bilancio 2022 approvato: 162 milioni di riavi
(Rimini) Il Consiglio di Amministrazione di Italian exhibition group, Ieg, gestore delle fiere di Rimini e Vicenza, ha approvato oggi il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
“Il Gruppo Ieg chiude il 2022 con ottimi risultati - ha commentato l'amministratore delegato, Corrado Arturo Peraboni - che segnano il sostanziale recupero rispetto al contesto pre-pandemico, registrando, nel secondo semestre dell’anno, una performance in termini di fatturato superiore al 2019, grazie ad una solida crescita organica in tutte le linee di business, e un progressivo miglioramento della marginalità, ancora influenzata da fenomeni inflattivi. Nonostante gli elementi di incertezza del contesto macroeconomico sulle attese di crescita del PIL globale, il perdurare dell’inflazione e l’innalzamento dei tassi di interesse, vediamo buoni segnali di crescita nel settore in cui operiamo, che sono stati confermati anche dal successo delle prime manifestazioni organizzate nei primi mesi del 2023, alcune delle quali hanno raggiunto le performance migliori di sempre. Siamo pertanto confidenti sul raggiungimento degli obiettivi del piano industriale, perseguendo la strategia di investimento e sviluppo, sia nazionale che internazionale, attraverso partnership strategiche, nuove acquisizioni ed espansione dei nostri prodotti”.
I Ricavi del Gruppo al 31 dicembre 2022 si attestano a 161,9 milioni di Euro, in aumento di 59,4 milioni di Euro (+58,0%) rispetto al 31 dicembre 2021. Nel precedente esercizio erano stati rilevati proventi non ricorrenti per circa 28,2 milioni di Euro per i contributi Covid-19 ricevuti. L’incremento del fatturato al netto dei ristori Covid è pari a 87,6 milioni di Euro.
L’esercizio 2022 è stato caratterizzato da un inizio d’anno ancora negativamente impattato da fattori congiunturali, in primis la recrudescenza della pandemia da Covid-19, che ha imposto la sospensione dell’attività per buona parte del primo trimestre, mentre a partire dalla seconda metà dell’anno i settori in cui opera il Gruppo hanno mostrato forti segnali di ripresa, superiori a quelli attesi, registrando volumi di vendita, di partecipazione e soddisfazione da parte degli operatori, in taluni casi, superiori a quelli dello scenario pre- pandemico.
La crescita organica del fatturato nel 2022 è stata pari a 26,5 milioni di Euro (+25,9% rispetto al 2021), trainata in particolare dai maggiori volumi sulle manifestazioni del secondo semestre e in parte da effetti prezzo.
Il recupero di fatturato relativo alla ripartenza post Covid (cosiddetto effetto “Restart”) con la programmazione di eventi cancellati, sospesi, tenuti in formato digitale o ridotto nel 2021 è stato pari a 53,4 milioni di Euro (+52,1%), mentre il fatturato incrementale per la biennalità di alcune manifestazioni ha contribuito ai ricavi dell’esercizio 2022 per 4,3 milioni di Euro (+4,2%).
I ricavi degli Eventi Organizzati sono stati pari a 88,2 milioni di Euro, in aumento di 49,7 milioni rispetto al 2021, quando l’attività del Gruppo era stata sospesa per buona parte del primo semestre. La quota imputabile alla componente “Restart” incide per 30,7 milioni di Euro, mentre l’effetto “Calendario”, pari a 4,6 milioni di Euro, è generato da eventi biennali quali ‘Tecna’ e ‘IBE – Intermobility and Bus Expo’, parzialmente compensati dai minori ricavi per la calendarizzazione dell’evento ‘Fieravicola’. La crescita organica conseguita su questa linea di business è stata pari 13,5 milioni di Euro. Gli Eventi Organizzati hanno subito nel primo semestre del 2022 gli effetti dell’ultima ondata pandemica indotta dalla variante Omicron dell’infezione Sars-Cov-2 il cui picco si è manifestato a gennaio, mese in cui sono tradizionalmente
calendarizzati importanti manifestazioni quali ‘Sigep’, ‘ Vicenzaoro January’ e ‘T.Gold’. Sebbene non siano intervenuti provvedimenti legislativi di interdizione all’attività fieristico congressuale, la Società, anche dopo essersi confrontata con i principali stakeholders delle filiere produttive e distributive delle aziende partecipanti alle fiere di gennaio e febbraio, ha deciso di posticipare tali eventi, incluso ‘Beer & Food Attraction’, dalle originarie date, al mese di marzo. La variazione del calendario ha chiaramente determinato una limitata partecipazione di espositori e visitatori sia nazionali che internazionali, penalizzando significativamente i risultati del primo trimestre dell’anno rispetto al contesto pre-pandemico.
Il secondo trimestre ha visto lo svolgimento di alcune importanti manifestazioni tornate ad occupare la data storica, tra cui si citano ‘RiminiWellness’, ‘Oroarezzo’ e ‘Abilmente Primavera’. Ad aprile è stata inoltre lanciata la prima edizione di Solar Exhibition & Conference.
A partire dal terzo trimestre del 2022 i segnali di ripresa si sono progressivamente rafforzati, con il grande interesse di espositori e visitatori per l’evento ‘ ‘Vicenzaoro September’ e ‘VO Vintage’: gli operatori di settore hanno premiato l’unico organizzatore che, per tutto il periodo di pandemia, ha continuato a promuovere piattaforme di incontro ed eventi e che si è dimostrato un catalizzatore delle esigenze della comunità orafa. L’evento ha raggiunto inoltre quote di visitazione dall’estero record, segnale evidente dell’importanza strategica della manifestazione per il settore non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
La linea di business rappresentata dagli Eventi Ospitati, mediante la quale il Gruppo concede in locazione proprie strutture fieristiche a clienti che operano nel settore dell’organizzazione di manifestazioni, ha generato ricavi per 3,1 milioni di Euro e ha visto lo svolgimento di 10 manifestazioni di organizzatori terzi. La crescita registrata rispetto al 2021 è attribuibile in parte alle ottime performance dovute al ritorno dei principali eventi Macfrut ed Expodental e in parte all’acquisizione di nuovi eventi, anche con una programmazione pluriennale, quali “Focus on PCB” e “YED” presso la Fiera di Vicenza; “We Make Future” presso la Fiera di Rimini.
Il segmento Eventi Congressuali, condotto attraverso la gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC), nel 2022 registra ricavi pari a 14,8 milioni di Euro, con un incremento di 7,9 milioni di Euro rispetto al 2021, rappresentato per 5,5 milioni dal cosiddetto effetto “Restart” e per 2,4 milioni da crescita organica. L’Attività Congressuale, anch’essa inizialmente frenata dalla pandemia, ha visto complessivamente svolgersi 122 eventi tra Palazzo dei Congressi di Rimini e VICC (Vicenza). Il business congressuale è stato estremamente reattivo, dimostrando di tornare rapidamente ai livelli record pre-pandemici.
I ricavi 2022 imputabili al segmento dei Servizi Correlati, relativi alla fornitura di servizi connessi agli eventi fieristici e congressuali, raggiungono, nel 2022, un fatturato complessivo di circa 51,3 milioni, in aumento di 28,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2021. L’incremento è dovuto principalmente all’effetto “Restart” per 17,0 milioni di Euro e a crescita organica per 9,4 milioni di Euro. I Servizi Correlati beneficiano della ripresa del settore fieristico specie nella seconda parte dell’anno.
Il business legato a Editoria, Eventi Sportivi e Altre Attività comprende principalmente l’attività editoriale svolta per il settore turismo (TTG Italia, Turismo d’Italia e HotelMag) e per il settore orafo (VO+ e Trendvision). I ricavi della linea ammontano a 3,9 milioni di Euro, in miglioramento di 0,1 milioni di Euro rispetto ai 3,8 milioni del 2021.
I Costi Operativi al 31 dicembre 2022 sono pari a 108,0 milioni di Euro (53,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2021) con un’incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 52,6% (72,5% sul fatturato normalizzato dall’effetto one off dei contributi Covid) al 66,7%. Il recupero dei volumi consente un miglioramento di 5,8 punti percentuali dell’incidenza sul fatturato nonostante gli incrementi inflattivi sui costi di approvvigionamento di materiali e trasporti sui servizi correlati e dei costi energetici.
Il Valore Aggiunto registrato nell’esercizio è pari a 53,9 milioni di Euro, in aumento di 5,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente (48,6 milioni di Euro). Al netto dell’effetto positivo dei contributi Covid, il Valore Aggiunto migliora di 5,8 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2021 passando dal 27,5% al 33,3% registrato nel 2022.
Il Costo del lavoro è pari a 38,1 milioni di Euro (23,5% sui ricavi), in aumento di 11,1 milioni di Euro rispetto ai 27,0 milioni di Euro (26,3% sui ricavi) registrati al 31 dicembre 2021, in cui era contenuto dagli effetti degli ammortizzatori sociali, dall’assenza delle componenti variabili delle retribuzioni e dai minori volumi di attività.
Il Margine Operativo Lordo Adjusted (EBITDA Adjusted), ammonta a 18,1 milioni di Euro, in miglioramento di 23,8 milioni di Euro rispetto al 2021, in cui risultava negativo per 5,7 milioni di Euro. L’EBITDA Margin al 31 dicembre 2022 ritorna a doppia cifra attestandosi all’11,2%, migliorando anche rispetto alle previsioni di piano. Nell’esercizio 2022, in particolare nella seconda parte dell’anno il Gruppo recupera 16,8 punti percentuali grazie ai maggiori volumi imputabili non solo alla ripartenza post pandemica, ma anche ad una crescita organica che, nel 2022, ha potuto recuperare solo parzialmente con gli adeguamenti tariffari l’incremento dei costi energetici e dei materiali connesso all’inflazione.
Il Risultato Operativo (EBIT) al 31 dicembre 2022 chiude in sostanziale pareggio, mentre nell’esercizio precedente era pari 2,8 milioni di Euro. Al netto del contributo Covid e degli oneri e proventi di natura non ricorrente l’EBIT Adjusted dell’esercizio 2022 è pari a 2,3 milioni di Euro, in miglioramento di 24,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2021.
La Gestione Finanziaria è positiva per 0,5 milioni di Euro e migliora di circa 4,4 milioni di Euro rispetto al 2021. La variazione è imputabile principalmente al fair value degli strumenti finanziari derivati, in miglioramento di 2,0 milioni rispetto al 2021 e per 1,7 milioni di Euro ai minori oneri relativi al fair value delle put option.
Il Risultato Prima delle Imposte ammonta a 0,6 milioni di Euro, in miglioramento di 1,6 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2021.
Le Imposte sul reddito del 2022 ammontano a 1,3 milioni di Euro mentre nel 2021 i proventi fiscali rilevati ammontavano a 0,4 milioni di Euro.
Il Risultato del Periodo del Gruppo è pari ad una perdita di 0,8 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con la perdita registrata nel 2021, pari a 0,7. Il Risultato del Periodo di pertinenza degli azionisti della Capogruppo è positivo, pari a 0,8 milioni di Euro contro 1,6 milioni di Euro del 2021.
Il Capitale Investito Netto, pari a 189,5 milioni di Euro (199,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2021), segna una variazione in diminuzione di 9,5 milioni di Euro, dei quali 6,7 milioni di Euro come variazione incrementale sul capitale immobilizzato e per 17,0 milioni di Euro sul Capitale Circolante Netto.
Il Capitale Immobilizzato (253,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2022) segna incremento complessivo di 6,7 milioni di Euro imputabile principalmente all’acquisizione della controllata VGroup S.r.l. che ha comportato l’iscrizione di un avviamento provvisorio per 2,9 milioni di Euro, mentre la variazione delle attività finanziarie per 3,9 milioni di Euro è rappresentata principalmente dall’incremento delle partecipazioni non consolidate, tra le quali l’investimento in IGECo S.r.l. per 3,4 milioni di Euro, a fronte dell’acquisizione del 50% del capitale della società in joint venture con Deutsche Messe AG (DMAG).
Il Capitale Circolante Netto negativo e pari a 57.2 milioni di Euro al 31 dicembre 2022, registra una variazione in aumento di 17,0 milioni di Euro in relazione ai maggiori acconti iscritti a fronte degli anticipi da
clienti per le manifestazioni che verranno svolte nel primo trimestre 2023, e che nell’esercizio precedente erano maggiormente contenuti per la ridotta attività causata Covid.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 dicembre 2022 è pari a 95,4 milioni di Euro, in miglioramento di 10,3 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2021. La cassa operativa generata nell’esercizio è pari a 19,6 milioni di Euro. Gli investimenti del periodo sono pari a 6,3 milioni di Euro e sono relativi principalmente alla manutenzione ordinaria dei quartieri fieristici e degli impianti delle società produttive, nonché agli investimenti sui sistemi informativi e su progetti di digitalizzazione. Gli investimenti di sviluppo perfezionati mediante acquisizioni sono stati pari a 6,6 milioni di Euro e sono relativi sia all’espansione sul mercato italiano con l’acquisizione di VGroup, sia all’espansione sul mercato internazionale con l’investimento nella joint venture con Deutsche Messe AG.
Vasco Rossi sold out, 1 giugno soud check aperto al fanclub
(Rimini) Buone notizie per i fan di Vasco Rossi affamati di biglietti per lo show dell’imminente tour 2023: i concerti di prove generali a Rimini, stadio Romeo Neri, diventano due. Oltre alla data zero, infatti, allo stadio si svolgerà anche il Soundcheck, la serata regalo annuale per gli iscritti al Blasco fanclub.
Doppio appuntamento quindi a Rimini: giovedì 1 giugno, esclusivamente per gli iscritti al Blasco fanclub e la sera dopo, venerdì 2 giugno, la data zero, ovvero l’anteprima del concerto di Vasco, pronto a tornare negli stadi, con partenza ufficiale da Bologna il 6 giugno.
I 21 mila biglietti per la data zero, messi in vendita al pubblico mercoledì 15 marzo dalle ore 10, si sono esauriti nel giro di tre ore. Vasco ritorna allo stadio Romeo Neri dopo 26 anni e si percepisce già quell’aria di festa che solo Vasco è in grado di trasmettere.
Liceo Valgimigli, il rispetto si impara da Shakespeare
(Rimini) Gli studenti riminesi del Liceo Linguistico Valgimigli e delle terze classi della Scuola Media Igea, hanno portato sul palco del Teatro Astra di Bellaria-Igea Marina lo spettacolo dal titolo Shakespeare on stage: le contrastanti emozioni dell'adolescenza.
La serata ha avuto un grande successo grazie alla partecipazione di oltre 200 persone tra studenti e genitori, tanto da rendere necessario dividere lo spettacolo in due parti.
Fra il pubblico anche gli assessori all’istruzione Adele Ceccarelli e Michele Neri per le politiche giovanili del comune di Bellaria-Igea Marina.
In scena, atti teatrali recitati in inglese dagli studenti, integrati da pensieri e poesie scritti dai ragazzini delle medie sui temi ai quali quelle opere hanno dato spunti: amore e odio, senso di colpa, ruolo delle apparenze, conflitto con il padre, conflitto tra generazioni.
Anche i padri sono simbolicamente saliti sul palco, perché su sollecitazione delle insegnanti hanno scritto una lettera ai propri figli, parole poi lette a coppie dai ragazzi stessi.
“La grande partecipazione alla serata – commenta la prof. Sara Paolucci – ha sancito il successo di un progetto che ha visto gli studenti delle medie e delle superiori dialogare e condividere un percorso. È stato raggiunto un duplice obiettivo: uno didattico, con la suddivisione del lavoro sulle opere di Shakespeare; l’altro umano, perché si è giunti ad approfondire il rapporto fra genitori e figli con la lettura di testi letti sul palco, scritti dai primi e rivolti ai ragazzi”.
È l’epilogo del lavoro svolto durante il percorso di educazione civica previsto dal progetto RispettoSì promosso da Gruppo SGR per sensibilizzare sul tema del rispetto gli studenti delle scuole riminesi, coinvolgendo 60 classi nella provincia di Rimini.
Rispetto significa responsabilità, comportamenti concreti attraverso i quali mettere in pratica un modo di vivere basato sulla capacità di includere, sul riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone.
Hanno realizzato lo spettacolo teatrale: le classi 3A,3B, 3D, 3E, 2E del Liceo Linguistico Valgimigli e 3A, 3B, 3C, 3D della Scuola media Igea.
Hanno collaborato gli insegnanti Alberto Biondi, Pamela Pasini, Francesco Vitale, Claudia Garibba, Cinzia Tizzi, Chiara Franchini, Mary Mercadante, Sara Paolucci e Paola Buda. Regia di Pier Paolo Paolizzi e Melissa Williams.
L’Associazione Rompi il Silenzio, intervenuta nella preparazione delle classi del liceo, è stata destinataria della raccolta fondi svolta durante la serata.
Diocesi, bilancio in attivo
(Rimini) Scende in maniera sostanziale il debito bancario, continua la contrazione dei costi, e per il nono anno consecutivo l’esercizio si chiude in attivo. Sono alcune delle voci che caratterizzano il Bilancio 2022 della Diocesi di Rimini. Anche la dimensione più strettamente economico- amministrativa concorre al fondamentale compito della Diocesi di Rimini, che è quello di favorire e incrementare l’annuncio del Vangelo. E i beni della Chiesa “sono soprattutto dedicati alla vita della comunità cristiana, alle opere educative e pastorali, ai poveri e ai bisognosi”. (papa Benedetto XVI, Caritas in veritate).
I numeri del Bilancio 2022 parlano di 4.492.039 euro di ricavi, a fronte di 2.029.000 euro di costi, per un utile di gestione pari a 2.462.000. Da un’analisi con i bilanci delle ultime stagioni si evince che le entrate si sono leggermente contratte: dai 4.751.257 della stagione scorsa si è passati a 4.492.039 del 2022, cioè 259.218 euro in meno. Anche le spese, però, sono in continua diminuzione: da 2.357.037 nel 2021, fino ai 2.029.000 euro della stagione scorsa, con un risparmio di 328.037 euro.
Questa oculata gestione ha portato ad abbassare ulteriormente il debito verso banche, che si è ridotto nell’ultima stagione da 15.993.074 a 11.304.567 euro. 4.688.507 euro in appena un anno, grazie anche ad un’importante alienazione. Il debito bancario nel 2014 ammontava a 36.000.000. Considerato che la previsione è di ridurlo a meno di 10.000.000 di euro circa a fine 2023, significa che in dieci anni la Diocesi di Rimini è rientrata di 26.000.000 di euro. Senza dimenticare che molti costi che la Chiesa riminese sostiene (come tutta la Chiesa italiana) sono spesso supplenza di ciò che lo Stato dovrebbe fare ma di fatto non fa o non riesce a fare.
E tutto questo senza che “la Chiesa riminese venga meno al suo compito precipuo. – fa notare l’Economo diocesano, don Danilo Manduchi – Infatti, nonostante la crisi, le difficoltà di questi anni e la pandemia, la proposta pastorale ed evangelizzatrice della Diocesi, scopo fondamentale della sua esistenza, non ha subito tagli e limitazioni. E sono stati salvaguardati tutti i posti di lavoro”.
Nel dettaglio, alcuni fra i costi principali:
- pastorale ed evangelizzazione: € 123.800
- promozione umana e servizio alla persona e alla società (carità): € 510.000
- costi di gestione della diocesi, utenze e manutenzione: € 284.622
- ristrutturazioni delle parrocchie: € 210.000 (costo parziale, l’intero nel 2023)
- comunicazione della diocesi (IcaroTV, Radio Icaro, ilPonte, Issr…): € 160.000
- formazione permanente a favore di laici e preti della diocesi: € 75.000
- costi per il personale: € 296.755
- oneri e interessi bancari: € 172.772
- imposte e tasse: 172.592
Quali sono le fonti di reddito della Diocesi di Rimini?
- 8xmille ordinario: € 1.500.00
- 8xmille straordinario: € 222.000
- affitti attivi: € 2.117.615 (È importante leggere con attenzione questa cifra alta: vi è compresa l’ultima rata del contratto di affitto della Scuola Media “Marvelli”)
- donazioni (testamenti) ed offerte: € 655.384
La situazione debitoria non è frutto di azioni e scelte scellerate ma di costi relativi a investimenti di nuova edilizia, restauri e manutenzione, e al mantenimento di enti pastorali necessari alla evangelizzazione.
“Il cammino di sostenibilità prosegue e non ci si può certo sedere sui risultati, peraltro molto importanti, conseguiti in queste ultime dieci stagioni. - continua l’analisi don Manduchi - Gli 11.304.567 € che ancora restano da saldare alle banche e la situazione socio-economica sconsigliano distrazioni e sottovalutazioni. Senza dimenticare la necessità di continuare a finanziare le attività pastorali della diocesi.”.
Si tratta di tante attività, diversificate tra loro:
- evangelizzazione e carità
- gestione (utenze, ecc)
- media diocesani
- Istituto Superiore di Scienze religiose “A. Marvelli”
- parrocchie in difficoltà
- Basilica Cattedrale
- Casa del Clero
- rata di restituzione di un prestito infruttifero ricevuto da una diocesi viciniora
Solo nel 2022, per la Basilica Cattedrale sono stati spesi € 157.000.
La cifra più alta sostenuta dalla Diocesi di Rimini anche nel 2022, è stata quella destinata alla promozione umana e servizio alla persona e alla società (carità), che ha visto un incremento significativo nelle attività (Emporio Solidale, Albergo solidale, ecc…) e nei servizi alle persone più deboli: € 510.000.
Borgo Marina, ok in prefettura alla videosorveglianza
(Rimini) Borgo Marina, la prefettura di Rimini ha dato oggi l'ok al comune per l'installazioni di dodici telecamere in otto postazioni. Il sistema di videosorveglianza sarà installato su via Giovanni XXIII (angoli via Mameli, via Roma, Bastioni Settentrionali), Via Mameli (angolo san Nicolò), via Gambalunga (Scuola Ferrari, angolo Vittime Civili di Guerra), via Vittime Civili di Guerra e Rotatoria Ravegnani/Savonarola.
Tutte telecamere di nuovissima generazione con collegamenti in fibra ottica ed immagini a 360° di elevata affidabilità e adeguate risoluzioni di immagine, che implementeranno la capacità di video sorveglianza ai fini di un ulteriore miglioramento dei livelli di sicurezza urbana.
Il progetto in argomento, che ha ricevuto l’approvazione degli organi tecnici delle Forze di polizia, è pienamente in linea con la normativa nazionale vigente e risponde alle misure contemplate dal “Patto per la sicurezza avanzata nella provincia di Rimini” sottoscritto in Prefettura il 9 febbraio dello scorso anno.
Il Comitato presieduto dal prefetto Rosa Maria Padovano, esteso alla partecipazione di altri soggetti (Vigili del Fuoco, progettisti, organizzazione, etc.), ha anche dato avvio all’esame di alcuni profili di safety e di security correlati all’annunciato concerto che la rock star Vasco Rossi terrà a Rimini il 2 giugno prossimo.
Al riguardo, il Sindaco Jamil Sadegholvaad ha illustrato caratteristiche e, in linea di massima, un cronoprogramma dei lavori di adeguamento che interesseranno lo stadio “Romeo Neri”.
Dalla cantieristica ai varchi, dalle aree di parcheggio alle navette, dalla gestione dei flussi alle corsie emergenziali, dalle ipotesi inerenti i possibili scenari all’attenzione per i residenti, l’odierno incontro ha posto i primissimi tasselli per quella che sarà la complessa macchina organizzativa che dovrà ricondursi ad una gestione della sicurezza in senso ampio.
16 marzo
Diocesi, bilancio in attivo | Concessioni bagnini divisi | Metromare in fiera, cantieri dal 2024
Metromare fino in fiera, cantieri da metà 2024
(Rimini) Accelera la corsa della seconda tratta del Metromare, il trasporto rapido di costa che oggi collega la stazione di Rimini con Riccione e che nel prossimo futuro estenderà il suo tracciato verso nord, proseguendo fino a raggiungere il quartiere fieristico lungo la linea ferroviaria Rimini - Bologna. Nella seduta di ieri la Giunta comunale ha approvato lo schema di convenzione tra Comune di Rimini e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione del secondo stralcio, che disciplina l’erogazione dei finanziamenti, tempi per il completamento dell’opera e gli impegni delle parti. Per conto del Comune di Rimini l’infrastruttura sarà realizzata dal soggetto attuatore Pmr (Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini) attraverso le risorse stanziate dal Ministero e confluite nel Pnrr, per una somma di 49 milioni di euro a cui si aggiungeranno le ulteriori risorse a cui il Comune di Rimini accederà attingendo dal fondo stanziato per fronte al rincaro dei costi e destinato alle opere con avvio indifferibile.
“Nella convenzione sottoscritta è prevista una tempistica di erogazione dei finanziamenti da parte del Ministero dei finanziamenti più celere di quella originariamente ipotizzata, il che ci consente di procedere in tempi serrati con l’iter che porterà alla realizzazione dell’opera. Utilizzeremo le procedure previste dal recente decreto PNRR3 – spiega l’assessora alla mobilità Roberta Frisoni – e ci apprestiamo alla messa a terra di un’infrastruttura che riteniamo possa essere strategica per collegare non solo la zona nord della nostra città, ma per mettere in connessione tutto l’asse da Riccione alla Fiera, con l’obiettivo di poter a breve arrivare anche a Cattolica e Santarcangelo.
Un’opportunità per incentivare la mobilità sostenibile, anche attraverso la realizzazione di collegamenti intermodali e di servizi in corrispondenza delle fermate e dei punti di interesse, rendendo sempre più funzionale scegliere il trasporto rapido di costa per muoversi da una parte all’altra della città e della costa. Crediamo che col passare del tempo il Metromare stia entrando nelle abitudini tanto dei riminesi quanto dei turisti. In questo senso leggo come incoraggianti i dati relativi al 2022, primo anno a pieno regime con i mezzi elettrici in funzione che ci riconsegnano un aumento di passeggeri che si aggira intorno al 40%, con un picco in particolare nei tre mesi estivi, ma con buoni numeri anche durante le festività invernali. Una crescita che dobbiamo continuare ad alimentare, consapevoli delle potenzialità del Metromare nel sistema complessivo dei trasporti del territorio”.
L’opera
Il progetto prevede un tracciato che si svilupperà lungo 4,2 km in sede propria protetta che segue la linea ferroviaria Bologna – Ancona, con i due capolinea (Rimini stazione e Rimini Fiera) e sei fermate intermedie. Si è conclusa la conferenza preliminare e sarà convocata a breve quella decisoria. Seguendo i tempi dettati dal Piano nazionale, a inizio estate si prevede di far partire la procedura di gara per l’individuazione del soggetto realizzatore dell’intervento, sulla base del progetto di fattibilità tecnico economica redatto da un raggruppamento di professionisti guidato dallo studio “Architecna”. I lavori saranno aggiudicati entro l’anno, con l’avvio dei cantieri previsto per la prima metà del 2024.
15 marzo
“Tagliare i parcheggi gratuiti” | Cgil, al via il congresso | Riccione a tutta musica
Castel Sismondo, il cancello della corte del soccorso si apre per il passaggio pedonale
(Rimini) Una passeggiata attraverso la storia che collega il centro storico al suo affaccio verso la Val Marecchia. Rimini apre ufficialmente alla città la ‘porta del Soccorso’ che, dalle mura esterne della fortezza conduce, attraverso un nuovo passaggio pedonale, verso Piazza Malatesta. Un viaggio fra le testimonianze medievali delle mura del castello, il verde del giardino della Corte del Soccorso e la cultura contemporanea nel segno visionario del Fellini Museum.
Da martedì 14 marzo, nei giorni e negli orari di apertura del Fellini Museum, la città avrà una nuova porta di ingresso al centro storico da via Circonvallazione Occidentale attraverso un nuovo e importante accesso pedonale sia al Museo che a piazza Malatesta, rivolto a valorizzare un’area dal grande valore storico e culturale ancora poco conosciuta e utilizzata come la Corte del Soccorso.
In particolare, l’opera andrà a collegarsi con la passerella posta sul prato calpestabile verso il lato sud-occidentale della Rocca, realizzata nell’ambito dei lavori del terzo stralcio del Fellini Museum, e sarà coordinata e in aggiunta ai due percorsi che offrono l’accesso al centro storico da via Circonvallazione Occidentale -dalla rotonda di Piazza Malatesta lato sud-occidentale della Rocca (che storicamente metteva in comunicazione la corte con la campagna circostante)- e dalla rampa che conduce all’Arena Francesca da Rimini e alla Corte a Mare.
La passerella, interamente in legno, ha ricevuto l’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ed è stata realizzata in modo tale da essere rimovibile, oltre a rispettare e valorizzare il tappeto erboso recentemente rinnovato all’interno della Corte del Soccorso. A garanzia della reversibilità dell’intervento, le attività di posa del legno sono state eseguite interamente a secco, con la pavimentazione lignea in appoggio sulla sottostruttura. Paletti in color corten e cordelle di canapa definiscono il percorso per il visitatore, mentre appositi totem comunicativi forniscono le informazioni storico-archeologiche e le modalità di fruizione della corte per chi vi accede.
L’intervento è stato sponsorizzato dal noto imprenditore locale riminese, Cavaliere del Lavoro Rino Mini, che ha finanziato l'intera opera pubblica per un importo di circa 39.000 euro.
I lavori sono stati realizzati dalla Società in House Anthea S.r.l., società che cura anche tutte le attività di manutenzione dell’area.
“Apriamo ufficialmente la porta del Soccorso di Rimini – commenta il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Una piccola ma grande rivoluzione che porta nuova bellezza alla città. Una finestra sulla storia che integra la proposta museale con uno spazio pubblico a cielo aperto e al tempo stesso offre un nuovo collegamento che aumenterà l’accessibilità a piazza Malatesta e in generale al centro storico. Grazie a questo intervento le persone potranno fruire di un’area che lascia spazio al passaggio così come all’esplorazione non affrettata, destinata a cambiare le abitudini e la percezione di uno dei luoghi simbolo della città. Un intervento reso possibile anche grazie alla generosità del titolare del Ristorante Ferramenta Café di Piazza Cavour, che ringrazio, che ci ha permesso di ampliare l’offerta di questo straordinario quadrilatero urbano”.
“La volontà di restituire a Rimini un passaggio da molto tempo precluso – commenta l’imprenditore Rino Mini - offrendo un nuovo collegamento che aumenta l’accessibilità al centro storico nasce da un profondo attaccamento a questa città. Da imprenditore sono sempre stato consapevole del fatto che fare impresa significa anche avere un costante impegno rivolto alla comunità in cui si fa impresa. L’attività professionale mi ha concesso di raggiungere importanti traguardi e questo intervento che l’Amministrazione mi ha dato l’opportunità di sostenere rientra a pieno titolo fra gli impegni che sono orgoglioso di aver sostenuto”.
Gli orari di apertura: L’accessibilità alla pedana dalla via Circonvallazione sarà aperta nei giorni e negli orari di apertura del Fellini Museum: dal martedì al venerdì: 10 - 13; 16 - 19
sabato, domenica e festivi: 10 - 19 lunedì non festivi: chiuso
Sanità, il comune: buco in bilancio non blocchi prevenzione tumori femminili
(Rimini) "Il grido di allarme lanciato solo qualche giorno fa da sindaci, medici e sindacalisti a tutela e difesa del sistema sanitario pubblico universalistico, ha ricadute concrete sulle attività portate avanti, tutti giorni, sui territori. Un esempio è quello della diagnosi, prevenzione e terapia dei tumori femminili. Un tema sanitario, ma anche un tema di “genere”, visto che spesso le attività di ricerca, prevenzione e cura sono portate avanti da equipe di donne, come nel caso di Rimini. Proprio loro, solo qualche giorno fa, sono state le protagoniste di un interessante iniziativa, inserita nel cartellone di “L’otto sempre” (il mese di iniziative a cura di Comune di Rimini e Rete Donne Rimini) e promossa da Rotary Rimini Riviera e Associazione Crisalide. Per l’Amministrazione comunale, che ha contribuito con un suo intervento, era presente la vicesindaca Chiara Bellini, che ha sottolineato l’opportunità data alle donne di approfondire dei temi di pubblica utilità in termini di prevenzione e diagnosi, ma anche di comprendere meglio come la sanità pubblica agisca per il bere della nostra comunità, in termini di ricerca, sperimentazione, diagnosi, e cure, ricordando con piacere che il reparto di ricerca di anatomia patologica di Rimini sia composto interamente da ricercatrice e mediche donne", spiega l'amministrazione comunale riminese.
Il grido di allarme si concretizza in “un forte rallentamento delle attività diagnostiche in campo oncologico, con conseguente incremento delle forme avanzate della malattia”, una battuta d’arresto nella lotta al cancro iniziata, dopo decenni di progressi, dalla pandemia in poi. Le conseguenze le conosciamo e sono nefaste non solo dal punto di vista etico, sociale e sanitario, ma anche dal punto di vista economico. “È stima condivisa in ambito medico scientifico – come emerge dai dati di AIRTUM, Associazione Italiana Registri Tumori - che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo su fattori di rischio prevenibili, soprattutto sugli stili di vita e lavorando sull’attuazione dei programmi di screening oncologici”. È di pubblico dominio inoltre come una corretta e capillare operazione di prevenzione riduca i costi, ben più alti, legati alla cura delle patologie in stato più avanzato".
Ma se anche "in un territorio virtuoso come quello dell’Emilia-Romagna si assiste ad una battuta d’arresto, vuol dire che il tema non è e non potrà essere locale, bensì nazionale. Gli “ammanchi” infatti sono di trasferimenti che il Governo sposta dallo Stato alle Regioni, queste ultime, con compiti di gestione della sanità pubblica. Se non arrivano le risorse dal Governo, la sanità rallenta, aldilà della bontà della sua gestione a livello locale. Questo non possiamo permetterlo, e anche questo incontro ci ribadisce la bontà dell’appello lanciato dal territorio romagnolo".
Questo "aldilà e prima del virtuoso attivismo sociale e associativo del nostro territorio che, grazie all’attenzione di Rotary Rimini Riviera e dell’Associazione Crisalide - che è impegnata sul nostro territorio a sostegno delle donne operate di carcinoma mammario – sta curando una raccolta fondi – che sosteniamo e rilanciamo - al fine di consentire l’aggiornamento delle strumentazioni in dotazione ad AUSL Romagna per l’osservazione microscopica di tessuti e cellule, indispensabile per la diagnostica isto-cito-patologica (tecnicamente gestita dall’Associazione Crisalide) Un bell’esempio di “donne per le donne”, in linea con il programma di “l’otto sempre”, iniziato l’8marzo con la premiazione e la menzione di quelle donne imprenditrici che mettono al centro l’occupazione di genere, che continua oggi con le ricercatrici, le dottoresse e le divulgatrici che studiano e curano i tumori femminili".