10 febbraio
Accoltellato a scuola | Caro energia | Nuovo ponte per Rimini
Accoltellamento tra 14enni all'Alberti
(Rimini) Nella mattinata di ieri le forze dell'ordine sono intervvenute all'Istituto professionale Leon Battista Alberti di Rimini, a causa di un accoltellamento tra studenti all'interno di uno dei laboratori della scuola. L'esito della lite tra i due coetanei, quattordicenni, del primo è che l'aggredito è finito in prognosi riservata all'ospedale di Cesena. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rimini, chiamati dai professori. A loro il compito di raccogliere le prime ammissioni dell'aggressore. "Dietro l'accoltellamento ci sarebbe una reazione a ripetuti episodi di bullismo. Esasperato dalle vessazioni del compagno di scuola, un ragazzo si è portato un coltello da casa e ha colpito il coetaneo", spiega l'agenzia Ansa..
Aggiornamento coronavirus: 668 positivi, oggi nessun decesso segnalato
(Rimini) Sono 668 i nuovi positivi l coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini: si tratta di 293 pazienti di sesso maschile e 375 pazienti di sesso femminile. Si possono stimare in circa 560 le guarigioni. Oggi non sono stati comunicati decessi. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.124.393 casi di positività, 7.463 in più rispetto a ieri, su un totale di 41.876 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 15.366 molecolari e 26.510 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 17,8%.
Vaccinazioni. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 9.930.789 dosi; sul totale sono 3.727.877 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 92,8%. Le terze dosi fatte sono 2.514.001.
Ricoveri. I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 137 (-3 rispetto a ieri, pari al -2,1%), l'età media è di 63,3 anni. Sul totale, 77 non sono vaccinati (zero dosi di vaccino ricevute, età media 62,3 anni), il 56,2%; 60 sono vaccinati con ciclo completo (età media 64,6 anni). Un dato che va rapportato al fatto che le persone over 12 vaccinate con ciclo completo in Emilia-Romagna superano i 3,7 milioni, circa 300mila quelle vaccinabili che ancora non lo hanno fatto: la percentuale di non vaccinati ricoverati in terapia intensiva è quindi molto più alta rispetto a chi si è vaccinato.
Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.242 (-43 rispetto a ieri, -1,9%), età media 74,2 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (+1), 16 a Parma (+1); 11 a Reggio Emilia (+1); 24 a Modena (+1); 34 a Bologna (-6); 12 a Imola (+1); 8 a Ferrara (-2); 7 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 3 a Cesena (+1); 12 a Rimini (-1).
Contagi. L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 36,8 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.536 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 228.540), seguita da Reggio Emilia (993 su 123.712) e Modena (913 su 175.608); quindi Parma (788 su 91.237), Ravenna (746 su 103.143), Ferrara (682 su 75.810) e Rimini (668 su 111.926); poi Forlì (340 su 53.578), Cesena (338 su 63.783), Piacenza (271 su 62.060) e infine il Circondario Imolese con 188 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 34.996.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 124.928 (-4.685). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 122.549 (-4.639), il 98,1% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.
Guariti e deceduti. Le persone complessivamente guarite sono 12.118 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 984.045.
Purtroppo, si registrano 30 decessi: 4 in provincia di Parma (due donne di 78 e 89 anni e due uomini di 84 e 85 anni); 4 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 78 e 93 anni e due uomini di 75 e 88 anni); 5 in provincia di Modena (tre donne di 70, 80 e 92 anni e due uomini di 87 e 93 anni); 8 in provincia di Bologna (sei donne delle quali una di 77, una di 84, due di 86, una di 92 e una di 94 anni e due uomini di 84 e 90 anni); 3 in provincia di Ferrara (tutti uomini di 67, 85 e 92 anni)
2 in provincia di Ravenna (entrambi uomini di 88 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 92 anni e un uomo di 64 anni); 2 i decessi di persone residenti fuori regione, entrambi uomini di 67 anni, i cui decessi sono stati registrati dall'Ausl di Piacenza e di Modena. Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Rimini e nel Circondario Imolese.
Cittadella sicurezza, Sadegholvaad: finalmente si formalizza
(Rimini) "Si posa un altro mattone a consolidamento di quella rete che vede Comuni, forze dell’ordine, associazioni, privati al lavoro in maniera sinergica a tutela del territorio". E' il commento del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad alla fierma dell'agiornamento del patto per la sicurezza in prefettura. "Un atto nel quale, per la prima volta, si formalizza la prossima realizzazione della “Cittadella della Sicurezza”, la sede unica destinata alla agli uffici della Prefettura, della Questura, della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale negli spazi dell’ex Caserma Giulio Cesare, immobile dismesso dal Ministero della Difesa e oggi acquisito dall’Agenzia del Demanio. Un passo avanti verso il compimento di un progetto che risolve in via definitiva un problema decennale, dando una sede adeguata, funzionale ed efficiente alle nostre forze di polizia".
Un risultato "frutto di quella sinergia integrata che sta alla base del Patto sottoscritto oggi, protocollo che agisce sui diversi piani - dalle attività di prevenzione promozione della legalità a misure specifiche di contrasto ai fenomeni principali che colpiscono la nostra realtà, passando per l’implementazione della videosorveglianza e l’interscambio informativo - ma che poggia su un principio basilare e cioè che la sicurezza di un territorio non può prescindere da una presa di responsabilità collettiva. Un vero e proprio gioco di squadra, dove ognuno ha sì il proprio ruolo in campo, ma deve essere pronto ad essere di supporto ai compagni per portare a casa la partita".
"Credo che questo spirito di collaborazione e di unità di intenti non manchi e dovrà essere cruciale per affrontare i mesi a venire, nei quali alla gestione dell’ordine pubblico si aggiungeranno sfide importanti, penso ad esempio alla gestione dei grandi appuntamenti che la nostra Riviera torna ad accogliere con l’auspicata regressione della pandemia, primi tra tutti quelli fieristici e l’adunata degli alpini a maggio. C’è poi il grande tema dell’avvio dei lavori per la realizzazione delle rotatorie sulla Statale 16: un cantiere impegnativo, oggetto di un tavolo di coordinamento guidato dalla Prefettura, a cui già da marzo il personale della Polizia Locale sarà dedicato in massa a presidio della viabilità cittadina e per limitare gli inevitabili disagi agli automobilisti. Uno sforzo straordinario che rende ancora più necessaria la già richiamata sinergia tra tutti gli organismi preposti al controllo e alla tutela del territorio".
"Per quanto ormai possa sembrare un refrain, non si può fare a meno di ribadire ancora una volta la necessità ineludibile che a Rimini venga riconosciuto un adeguato potenziamento del personale e dei mezzi per le nostre forze dell’ordine. Vogliamo credere che il 2022 possa essere non solo a parole l’anno della ripartenza e quindi anche del ritorno nelle nostre località di vacanze dei flussi turistici a pieno regime; ed è quindi indispensabile che anche e soprattutto quest’anno dallo Stato arrivino le dotazioni necessarie affinché le forze di polizia siano nelle condizioni per poter garantire l’ordine pubblico delle nostre città. A tal proposito ho accolto con favore le parole del Prefetto, che questa mattina ha comunicato come sia già in corso un dialogo col Ministero; l’auspicio però è che l'arrivo dei rinforzi non sia solo adeguato alle esigenze, ma anche tempestivo e che dunque non si concretizzi a estate inoltrata, proprio in considerazione di una realtà turistica come la nostra riviera di tornare a vivere a pieno ritmo già dalla primavera”.
Balneari, appello Confartigianato per velocizzare la riforma
(Rimini) Confartigianato Imprese Demaniali rivolge un nuovo appello al Governo: "urgono segnali decisivi" per accelerare il percorso di riforma delle concessioni demaniali marittime a salvaguardia del sistema balneare italiano.
“Ieri abbiamo partecipato ad un incontro tecnico convocato dal Ministero del Turismo – dice il presidente Mauro Vanni - sul tema della riforma delle concessioni balneari. Purtroppo, l’incontro non ha mostrato significativi passi in avanti nel percorso per la definizione della nuova disciplina. Confartigianato Imprese Demaniali auspica quindi sia dato un concreto e decisivo impulso e all’attività di messa a punto del quadro normativo di riforma, attraverso una nuova, urgente convocazione della categoria per l’esame di una proposta che possa tener conto delle istanze e dei principi cardini rappresentati a tutela delle imprese del settore”.
Questo il rinnovato appello alle istituzioni da parte del presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni sottolinea anche "l’urgenza di completare l’iter legislativo di riordino del sistema delle concessioni balneari per restituire certezze e prospettive di stabilità ad un comparto trainante per l’economia e l’occupazione del nostro Paese".
Economia, Confindustria: costi energetici freneranno la ripresa
(Rimini) Per le imprese romagnole il 2022 ha esordito stretto tra attese e incognite: da un lato la prospettiva di completo recupero dei livelli di Pil pre-Covid e della corsa ai target del Pnrr, dall’altro la frenata che sta subendo la produzione industriale a gennaio a causa dell'aumento dei prezzi energetici e delle materie prime. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Romagna che ha raffrontato il II semestre 2021 con quello dell’anno precedente, chiedendo anche ai propri associati le aspettative per la prima parte del 2022, per capire come il tessuto industriale romagnolo sta reagendo e si sta posizionando nello scenario attuale. Il campione delle aziende fa parte del comparto manifatturiero e dei servizi, e non comprende il settore delle costruzioni.
“Il secondo semestre del 2021 evidenzia indistintamente per le tre province della Romagna, come per il resto del Paese, una crescita di tutti gli indicatori per il tessuto industriale – riassume il presidente Roberto Bozzi - confermando il trend positivo per l’industria manifatturiera dopo l’emergenza pandemica che ha colpito nel 2020 tutti i settori”. A minacciare la rincorsa iniziata nella seconda parte dell’anno scorso, l’aumento del costo delle materie prime, in aumento per il 75,5% dei rispondenti: considerevoli nello specifico gli aumenti del costo dell’energia elettrica e del gas naturale. E’ questo il motivo per il quale c’è cautela per i primi sei mesi del 2022, e le previsioni sono per la grande maggioranza di stazionarietà.
“Il caro energia pesa su tutte le materie prime e sulla capacità di spesa: con questi rincari il futuro non è roseo e lo vediamo già dal rallentamento dei mercati registrato in queste settimane. Considerando che l’approvvigionamento del gas metano è un problema prettamente europeo e segnatamente italiano, c’è forte preoccupazione soprattutto per quelle aziende che esportano e subiscono un gap di competitività all’estero. Ribadiamo quindi il nostro appello a intervenire subito per cercare di allentare la morsa energetica, sprigionando quanto prima il potenziale di gas naturale che possiamo estrarre a livello nazionale”.
Dettaglio dati II semestre 2021 rispetto al II semestre 2020. Tutti i principali indici economici sono positivi: produzione +15,1%, fatturato totale +23,5% (fatturato interno +30,2%, fatturato estero +15,9%) occupazione +3,6%.
Il 63,3% delle imprese intervistate ha segnalato un aumento degli ordini totali, mentre il 29,5% una stazionarietà, il 7,2% una diminuzione. Per quanto riguarda gli ordini esteri, il 54% delle imprese li ha avuti stazionari, il 9,3% li ha visti diminuire e il 36,7% in aumento.
Il dato relativo alle giacenze mostra una stazionarietà per il 69,1% del campione, un aumento per il 22,3% e una diminuzione per l’8,6%. Il costo delle materie prime ha visto il dato in aumento per il 75,5%, stazionario per il 24,5%.
Per quanto riguarda il ricorso alla CIG gli associati hanno indicato: da escludersi 63,5%, probabile ma limitata 12,5%, poco probabile 20,4%, probabile e consistente 3,6%. Le difficoltà di reperimento del personale risultano: nessuna 13,2%, bassa 16,9%, media 35,3%, elevata 19,9%, molto elevata 14,7%.
Previsioni I semestre 2022. L’andamento della produzione viene previsto in aumento da un 74,1% delle imprese, stazionario da un 25,9% e nessuno degli imprenditori prevede una diminuzione. Per quanto riguarda le previsioni sugli ordini: il 56,8% delle aziende prevede una stazionarietà, il 36,7% un aumento ed il 6,5% una diminuzione.
Con riferimento agli ordini esteri: per il 48,9% saranno stazionari, per il 43,2% in aumento e per il 7,9% in diminuzione. Per quel che riguarda le giacenze, il 61,1% delle imprese le prevede stazionarie, il 36% in aumento ed il 2,9% in diminuzione. Le previsioni sull’occupazione sono stazionarie per il 64,7% del campione, in crescita per il 30,9% ed in calo per il 4,4%.
Accanto alla rilevazione dei consueti indicatori, è stato fatto infine un focus sugli investimenti effettuati nel 2021 che si confermano positivi sia in rapporto al fatturato (4,9%), sia nella variazione percentuale delle spese per investimenti rispetto al 2020 (+13,2%). Per quel che riguarda la tipologia degli investimenti effettuati nel 2021, quelli più ricorrenti sono in formazione (36,6%), ICT (35,1%), ricerca e sviluppo (29,9%), ambiti di investimento prediletti anche nelle previsioni del 2022. Tra i fattori critici e gli ostacoli segnalati per la realizzazione di investimenti, la difficoltà a reperire profili adeguati risulta essere la più importante (14,9%), seguita dalla difficoltà a reperire risorse finanziarie (11,2%) e difficoltà amministrative e burocratiche (11,2%).
Le disco riaprono l'11 febbraio, Indino: incontro proficuo con Speranza
(Rimini) Il sindacato dei loclai da ballo, Silb - Fipe della Confcommercio, ieri ha incontrato il ministro della Salute Roberto Speranza per rinnovare l’appello per una immediata ripartenza delle attività. "Un’esigenza impellente – spiega Gianni Indino, portavoce nazionale del Silb - poiché non ci sono più margini per potere aspettare altro tempo considerate le condizioni in cui versa il nostro settore, ormai allo stremo, unite al fatto che le condizioni sanitarie migliorano giorno dopo giorno. Il ministro ha mostrato attenzione alle nostre istanze e ha risposto che non servirà emanare un provvedimento per determinare la riapertura di discoteche e locali da ballo, ma questa sarà la conseguenza naturale della fine del provvedimento che ne decretava la chiusura. Per questo motivo i locali riapriranno dall’11 febbraio".
Per le discoteche "è sicuramente una bella notizia, una grande notizia, che il Silb vuole anticipare ai soci e a tutti i gestori e ai lavoratori di discoteche e locali, auspicando che sia un viatico per il rilancio definitivo del settore che ha bisogno oltre che di ripartire e di lavorare, di vedere tra le altre cose ripristinate anche le capienze, perché ancora una volta ci teniamo a ribadire che con il 50% di capienza non è compatibile con la sopravvivenza delle imprese. Sarà nostro impegno lavorare per rispettare al massimo la sicurezza attraverso il controllo dell’utilizzo del Green pass rafforzato a tutti i clienti come da norme vigenti".
Ma adesso "l’importante è ricominciare. Questo nuovo inizio – conclude Indino - ci permetterà di rimetterci in moto e di far tornare a lavorare i nostri collaboratori, ma anche di ridare ai giovani dei luoghi sicuri in cui divertirsi senza stare in strada o nelle piazze, con l’opportunità di ritrovare quella socialità che in questi anni è mancata. Inoltre, ripartendo adesso possiamo organizzarci per la programmazione in vista della prossima estate, che dovrà vedere il nostro Paese tornare protagonista del turismo internazionale. Senza dimenticare che le discoteche e i locali di intrattenimento sono riconosciuti da tutti quali imprese che accrescono il valore turistico del territorio, per noi è determinante programmare per tempo per farci trovare pronti. Ricordiamo che dall’indagine di SILB-Fipe su Intrattenimento e Turismo effettuata prima della pandemia, nel focus relativo agli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno turistico, registra al 3° posto della classifica proprio l’intrattenimento, dietro solamente a ospitalità e alla qualità enogastronomica. Noi dunque siamo pronti a fare la nostra parte per il rilancio del turismo, un settore fondamentale della nostra economia”.
Un nuovo patto per la sicurezza: più sorveglianza (anche in video) e cittadella alla giulio Cesare
(Rimini) Il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza ed i ventisette comuni della provincia hanno sottoscritto oggi, alla presenza del procuratore della Repubblica, del presidente di sezione penale del Tribunale e dei vertici delle forze di polizia, il nuovo “Patto per la sicurezza avanzata” che riprende ed amplia quello firmato nel dicembre 2017. "Il documento intende rafforzare i livelli di sicurezza, attraverso una attività condivisa tra tutti i soggetti istituzionali interessati in un territorio caratterizzato da una consolidata vocazione turistica che fa registrare in alcuni periodi dell’anno picchi turistici in termini di milioni di presenze", spiegano dall'ufficio governativo.
L’implementazione dei sistemi di video sorveglianza da parte delle Amministrazioni locali e di altri attori economici e sociali, una maggiore circolarità delle informazioni, l’attivazione degli accordi di vicinato ed un potenziamento del sistema di sicurezza urbana sono alcuni princìpi guida dell’accordo che prevede, tra l’altro, anche un sempre maggiore coinvolgimento della polizia locale. In questa prospettiva "vengono valorizzati i moduli operativi già positivamente sperimentati nella scorsa stagione estiva che confermano la necessità di proseguire l’esperienza di collaborazione tra Forze dell’Ordine e Polizie Municipali anche attraverso l’adozione di rinnovati modelli in materia di sicurezza urbana. Significativa l’istituzione di una cabina di regia presieduta dal Prefetto con compiti di analisi e di monitoraggio sui fenomeni che incidono anche sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini ai fini di una più efficace azione di prevenzione e contrasto".
Le parti hanno poi "assunto impegni concreti sul fronte del contrasto alla microcriminalità, al consumo e allo spaccio di stupefacenti, all’abusivismo commerciale, nonché alle truffe agli anziani, agli eccessi della movida, alla prostituzione e contrasto all’infiltrazione della criminalità nelle attività produttive e commerciali, ambiti questi estremamente vulnerabili soprattutto nella attuale fase di ripresa economica. Si è concordano sull’esigenza di proseguire lungo l’azione già intrapresa negli ultimi anni, volta a favorire la massima diffusione, nella comunità, del rispetto delle regole e dell’educazione civica a partire dalla scuola per stimolare la partecipazione attiva in un clima di fiducia reciproca".
Anche sotto il profilo logistico il Patto "prevede l’impegno alla realizzazione della Cittadella della sicurezza nell’area della ex caserma Giulio Cesare - recentemente acquisita dall’Agenzia del Demanio - quale sede unica per gli uffici della Prefettura, Questura, Comando Provinciale della Guardia di Finanza, della Sezione della Polizia Stradale e dei Carabinieri Forestale. Un unico polo della sicurezza consentirà infatti una migliore funzionalità degli uffici e dei relativi servizi, con un considerevole risparmio di spesa derivante dalla eliminazione delle attuali locazioni passive".
Il prefetto, in conclusione, nel sottolineare la rilevanza della sottoscrizione odierna ha evidenziato come la sicurezza sia “un diritto primario dei cittadini, e che come tale essa deve essere garantita nelle diverse ma interconnesse accezioni di sicurezza integrata, sicurezza urbana e sicurezza partecipata al fine di assicurare lo sviluppo sociale ed economico del territorio, nonché una adeguata qualità di vita”.
Asilo abusivo, il tar dà ragione al comune
(Rimini) Il Tar dell'Emilia Romagna ha respinto il ricorso presentato dall'associazione dilettantistica sportiva Le Giuggiole a capo della struttura per i servizi ludico ricreativi situata nell'entroterra riminese, "chiusa dall'Amministrazione Comunale poiché risultava adibita a servizio per la prima infanzia senza le necessarie autorizzazioni e in violazione dei requisiti richiesti dalla legge regionale". La vicenda risale al febbraio 2021, "quando a seguito di un controllo della Polizia Locale, è stato verificato come l'attività condotta nella struttura non rientrasse nei parametri dei servizi ludico-ricreativi (caratterizzata da una permanenza dei bambini per un tempo giornaliero e per una frequenza non superiore alle due giornate), ma avesse tutte le caratteristiche del servizio per la prima infanzia - servizio tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 14,30, consumazione del pasto e retta mensile - senza però rispettare la disciplina prevista dalla legge regionale (n. 19/2016). Alla struttura abusiva, adibita a servizio per la prima infanzia in via Monte Cieco a Rimini, era stata notificata una sanzione di 8 mila euro, per non aver rispettato quanto prevede la legge regionale (n. 19/2016) che descrive le caratteristiche dei servizi educativi per l'infanzia (asili nidi e integrativi)".
Contro l'ordinanza, l'Associazione dilettantistica sportiva (ASD) Le Giuggiole, "aveva già inoltrato due domande di sospensiva; la prima, al Tar dell'Emilia Romagna (respinta) e la seconda al Consiglio di Stato che, dando invece parere positivo alla sospensiva, aveva dunque rimandato la decisione, nel merito, alla sentenza del Tar dell'Emilia Romagna". Sentenza arrivata nel pomeriggio della giornata di ieri e "che conferma la bontà dei provvedimenti presi dall'Amministrazione comunale di Rimini, rigettando dunque il ricorso da parte dell'Associazione sportiva Le Giuggiole. Nel farlo ha sottolineato come "...In base a tale ragionamento non appare sostenibile la tesi di un'attività esclusivamente sportivo-motoria in ambiente naturale, in quanto l'Ente locale ha correttamente rilevato che la periodicità (da settembre a giugno) gli orari di frequenza (fino a 8 ore giornaliere dal lunedì al venerdì), il consumo del pasto, la modalità di allestimento degli spazi interni inducono a qualificare l'attività concorrente svolta come di tipo educativo/didattico, seppur sperimentale. Per quest'ultima, la DGR 1564/2017 sui "servizi integrativi" ovvero sperimentali specifica la necessità di un progetto pedagogico (par. 1.5, così come l'art. 6 della L.r. 19/2016 già riportato)..." non da ultimo, ribadisce come "il Comune non ha escluso la possibilità di esercitare l'attività entro la cornice normativa vigente, indicando il percorso per la sua regolarizzazione".
"Grande soddisfazione – sottolinea l'Amministrazione comunale di Rimini – per una sentenza che sancisce un passaggio molto importante. Il Tribunale amministrativo ha infatti ribadito e riconosciuto il corretto agire dell'Ente, nell'agire per garantire un servizio idoneo e sicuro per la salute ed il benessere dei bambini, in linea con i requisiti di legge. Abbiamo il dovere come Ente pubblico di vigilare perché il livello qualitativo dell'offerta formativa mantenga sempre quello standard qualitativo che ci contraddistingue da sempre. Ribadiamo infine come non vi sia da parte nostra alcun intento vessatorio nei confronti dell'associazione, confermando la disponibilità da parte degli uffici di fornire consulenza gratuita al gestore e avviare un percorso che consenta all'attività di rientrare nelle norme".
Balneari, incontro a palazzo Chigi
(Rimini) Fissato per questo pomeriggio a palazzo Chigi l'incontro sui balneari tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti e del Turismo Massimo Garavaglia. Presente anche il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli. "È una notizia positiva perché, come abbiamo chiesto nelle settimane passate, questo tema non può essere affrontato da un’unica forza politica con i balneari ma dall’intero Governo, coinvolgendo tutte le parti interessate", commenta il senatore dei 5Stelle Marco Croatti.
"Le proposte della Lega sul tema sono fallimentari e hanno portato incertezze per le imprese, indebolito la nostra offerta turistica e condotto l’Italia a un inizio dì procedura dì infrazione europea", aggiunge Croatti. "Il Parlamento deve dare seguito alla sentenza del Consiglio di Stato ed è necessario ora correre per farci trovare pronti alla scadenza delle concessioni vigenti prevista per il 31 dicembre 2023, cancellare troppi anni di incertezza per il settore e rilanciare gli investimenti. In commissione 10° Industria, commercio, Turismo al senato è iniziato oggi il ciclo di audizioni sul ddl 2469 Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 che darà ulteriori spunti di approfondimento. Come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre detto che le gare sulle concessioni potevano tradursi in una grande opportunità per far diventare il nostro settore balneare più forte, competitivo e sostenibile, tutelando la imprese e i cittadini; in questo senso daremo massimo supporto al presidente del Consiglio Draghi”.