(Rimini) Nove anni e otto mesi (rito abbreviato). E’ di condanna la sentenza di condanna emessa dal giudice dell’udienza preliminare up del tribunale per i minori di Bologna per i tre giovani stranieri accusati delle violenze sessuali di Miramare di Rimini, la notte del 26 agosto. Per i i complici di Guerlin Butungu, congolese 20enne considerato il capo del gruppo, già condannato a 16 anni, il pubblico ministero aveva chiesto 12 anni.
“I minori, due fratelli marocchini di 15 e 17 anni e un nigeriano di 16, sono stati ritenuti responsabili di tutti gli otto capi di imputazione che gli venivano contestati: tra questi, lo stupro a una turista polacca, le botte ad un connazionale, la seconda violenza sessuale ai danni di una prostituta trans peruviana e anche un'aggressione a un'altra coppia, nei giorni precedenti. I giovani imputati non avrebbero avuto reazioni particolari alla lettura della sentenza, preparati dai difensori all'entità della pena e alla prospettiva di restare in carcere”, spiega l’agenzia Ansa.

Giovedì, 08 Febbraio 2018 13:32

Stupri Miramare, processo ai 3 minorenni

(Rimini) Prende il via davanti al tribunaleper i Minorenni di Bologna il processo ai complici di GuerlinButungu, il 20enne congolese a novembre condannato a 16 anni pergli stupri di quest’estate, a Miramare di Rimini. Davanti ai giudici di via del Pratello sono imputati duefratelli marocchini di 15 e 17 anni e un 16enne nigeriano:rispondono di aver violentato brutalmente e in gruppo unaturista polacca, di aver picchiato il suo amico sulla spiaggia,la notte del 26 agosto e poi di aver stuprato anche unaprostituta transessuale peruviana, poco dopo. La Procura per iminorenni ha chiesto il giudizio immediato per i tre minori, incarcere dal momento del fermo, pochi giorni dopo le violenze. Idifensori dicono che i loro assistiti sono pentiti e speranonella clemenza dei giudici, pur sapendo che dovranno pagare leconseguenze della loro condotta (Ansa).

 
Giovedì, 08 Febbraio 2018 13:25

8 febbraio

Tempio Malatestiano patrimonio dell’Unesco | Commercianti poliziotto | Il Conad al palas apre a Pasqua

(Rimini) Dopo essersi speso tra teatro Galli e Castel Sismondo, passando per il cinema Fulgor e l’invaso del ponte di Tiberio, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ora guarda a nuovi tesori della città da riqualificare e valorizzare.
“Credo che uno dei progetti che dovrà impegnare nei prossimi tre anni la comunità riminese, senza alcuna distinzione, sia la valorizzazione della straordinaria genialità e bellezza del tempio malatestiano di Rimini, in accordo e in armonia con l’intero contesto recuperato e riqualificato del centro storico cittadino”. In questo senso “il traguardo, l’obiettivo comune non potrà che essere la presentazione della proposta formale per l’inserimento del Tempio malatestiano, insieme al centro storico di Rimini nell'elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco”, cala l’asso il sindaco. “L’idea non è nuova, in realtà, visto che se ne era discusso poco meno di una decina di anni fa, mettendo assieme anche una commissione tecnica. Adesso però è venuto il momento di dare nuovo impulso e concretezza alla cosa, anche alla luce dell’interesse straordinario per la storia e l’arte di Rimini, il suo valore mondiale, il suo recupero e messa a disposizione a favore dell’umanità, verificata di persona anche nel recente convegno a Los Angeles, dedicato alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta e organizzato da UCLA e Getty Museum”.

Sulla “necessità” di riprendere in mano la procedura di inserimento nei siti Unesco del Tempio Malatestiano “ne ho personalmente parlato - spiega Gnassi - poche settimane fa con il professor Antonio Paolucci. Nei prossimi giorni il Comune di Rimini invierà una lettera ufficiale a tutti i soggetti protagonisti, a partire dalla Diocesi di Rimini, per verificare la disponibilità a una ripartenza comune, sostenuta scientificamente dai grandi studiosi e esperti riminesi”.
Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione delle aule del complesso universitario alberti, il sindaco è intervenuto “sulla necessità di procedere a un processo di ‘accreditamento strutturale’ della Rimini città d’arte, nei consessi internazionali, lasciando da parte un certo provincialismo, confortevole fino a che ce la raccontiamo all’interno dei nostri confini. L’obiettivo Unesco è uno, se non il principale, ambizioso target per questo accreditamento”.

(Rimini) In attesa del festival punk rock Bay fest a Ferragosto a Igea Marina, gli organizzatori stanno cercando una band locale che possa aprire i concerti delle star. Ai fan di ieir di oggi e di domani, è chiesto diesprimere la propria preferenza. Link al sondaggio: bit.ly/openbayfest18.
“La line up è quasi pronta, ma c’è ancora un posto libero tra le band di apertura, pronto per essere occupato dalla band che risulterà più votata. Nell’attesa del Bay Fest 2018, fate sentire la vostra voce e votate la vostra band locale preferita”, invitano gli organizzatori.

(Rimini) Una delegazione di Confcommercio della Provincia di Rimini ieri è stata ricevuta dal questore di Rimini, Maurizio Improta ie dal capo della squadra mobile, Massimo Sacco. All’ordine del giorno, la sicurezza sul territorio, in particolare riguardo ai reati predatori. Per questo per Confcommercio, insieme al presidente Gianni Indino, al tavolo hanno seduto anche i rappresentanti delle categorie commerciali più a rischio: Giammaria Zanzini (presidente provinciale Federmoda), Onelio Banchetti (presidente provinciale Federpreziosi) e Giorgio Dobori, presidente provinciale di FIT (Federazione Italiana Tabaccai).
“Innanzitutto – spiega il presidente Indino - va sottolineata la grande disponibilità mostrata dai vertici delle forze dell’ordine, che hanno voluto incontrare i rappresentanti delle categorie più esposte per avere un quadro ancora più chiaro della situazione. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato stanno facendo un grande lavoro con i mezzi che hanno a disposizione. Negli altri Paesi europei ci sono meno uomini atti al controllo dei territori, ma ci sono pene certe, che costringono chi delinque a pagare rimanendo in carcere. Non è un fatto di poco conto. Da parte nostra, per quanto rientra nelle nostre possibilità, siamo pronti a collaborare attuando alcune indicazioni che sono state concertate.
Si comincerà dalla mappatura di tutte le telecamere di videosorveglianza già esistenti nelle attività commerciali per avere un quadro più specifico su cui le forze dell’ordine possano lavorare. Programmato anche un nuovo incontro con gli associati per illustrare il sistema Secur Shop, che grazie ad un accordo con Confcommercio – Imprese per l’Italia permetterà di usufruire di speciali condizioni per la videosorveglianza antirapina negli esercizi commerciali, attivabile con le Questure e i Comandi Provinciali dei Carabinieri. Ritorneremo in Camera di Commercio della Romagna, sollecitandola affinché trovi le risorse per dare una mano alle aziende tramite incentivi per l’installazione dei sistemi di sicurezza, che hanno nella capillare diffusione un elemento di successo. Si è anche parlato di presidi privati tramite guardie giurate, soprattutto nelle zone più sensibili, ma i costi sono alti”.
“C’è grande soddisfazione dopo questo incontro – sottolinea il presidente Federmoda, Giammaria Zanzini -. Il questore ha mostrato grande attenzione alle dinamiche e ai problemi dei commercianti parlando la nostra stessa lingua. La Polizia si sta adoperando con grande impegno per presidiare il territorio anche a piedi e in borghese, così come noi ci impegneremo per sensibilizzare i colleghi sui temi che sono stati affrontati, dalla videosorveglianza all’installazione di porte a scatto per le attività più esposte, all’illuminazione notturna in spiaggia, alle guardie giurate. Tutte misure atte a fare da ulteriore deterrente”.
“Incontro molto positivo – dice Onelio Banchetti di Federpreziosi -, in cui abbiamo visto la volontà di collaborare per migliorare la situazione della sicurezza. Da parte nostra l’apertura è totale, ma non ci dimenticheremo di sollecitare anche le altre istituzioni a darci una mano. Faremo la nostra parte, ma ci aspettiamo di non rimanere soli in trincea: serve un piano della sicurezza, di cui può giovarsi tutta la società”.
Per la Federazione dei tabaccai, Giorgio Dobori spiega: “L’incontro è stato proficuo ed è andato anche oltre le aspettative. Categoria per categoria, il questore ha voluto capire le difficoltà e trovare soluzioni per risolverle. Le soluzioni proposte sono concrete e ci attiveremo con i singoli soci per renderle attuabili. Ne va della sicurezza di tutti”.

(Rimini) Arrestati quattro spacciatori tunisini, un quinto è ricercato. Nel corso delle indagini, svolte tra giugno e luglio 2016, i poliziotti dell’antidroga di Rimini hanno accertato l’intenso traffico di stupefacenti gestito dai cinque: mediante le intercettazioni telefoniche e i servizi di appostamento sono state documentate numerose cessioni di stupefacenti tra spacciatori e acquirenti sia su Rimini che su Ravenna, dove alcuni di loro dimorano. A Rimini gli arrestati agganciavano la clientela tra la Stazione e Marina Centro, ma gli scambi avvenivano nei punti più disparati in città previ accordi telefonici.
Viene attivamente ricercato uno dei cinque uomini, già sfuggito all’arresto nel corso delle indagini, durante le quali è stato complessivamente sequestrato un chilogrammo circa di stupefacenti tra cocaina, eroina e hascisc.

(Rimini) Utilizzava il pass per disabili del nonno deceduto ormai da qualche mese per parcheggiare in centro storico il trentenne riminese, sanzionato un paio di sere fa dalla polizia municipale di Rimini durante un servizio in via Cattaneo. Gli agenti durante il controllo delle auto che sostavano irregolarmente nella strada che collega piazza Ferrari e piazza Agabiti (e dove vige il divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata) hanno verificato la presenza di un’auto con esposto un pass per invalidi, il contrassegno che consente a chi ha disabilità fisiche certificate di avere agevolazioni rispetto a sosta e viabilità. Gli agenti hanno controllato la validità del pass e hanno accertato che apparteneva ad un uomo, deceduto ad ottobre. Ad utilizzare il contrassegno era invece il nipote dell’uomo, trentenne perfettamente in salute, a cui è stato ritirato il pass ed è stata rimossa l’auto, con relativa sanzione di 41 euro. Nel 2017 sono state elevate 375 sanzioni per aver parcheggiato l’auto in spazi riservati. “Intensificheremo i controlli anche su questo fronte – ribadisce l’assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadeghovaad – perché si tratta di comportamenti che non solo violano regolamenti e normative e dunque vanni puniti, ma soprattutto rappresentano una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno reale necessità di agevolazioni e tutele”.

(Rimini) Secondo il bollettino demografico del 2017 a Rimini oltre un terzo delle famiglie è composto da una sola persona. “I dati raccontano di come le famiglie aumentino di quantità ma si riducano nella composizione e solo per pochi decimi siano superiori a 2 soggetti, spiegano da comune. La maggioranza delle famiglie è composta da un singolo elemento e rappresentano il 36% del totale mentre un decennio fa erano il 34%. Le famiglie di due componenti sono rimaste ferme al 27% e contemporaneamente invece sono leggermente diminuite quelle da 3 e 4 componenti e su questo incide la minore propensione ad avere figli da parte di coniugi o coppie di fatto. Le famiglie unipersonali sono pressoché equivalenti tra maschi e femmine nell'età giovanile e prevalgono invece i maschi in età matura fino ai 50 anni circa. Quindi, tra gli anziani le famiglie uni personali sono formate in maggioranza da donne sole, principalmente per effetto della longevità che le caratterizza. La circoscrizione che vede una maggior consistenza di famiglie unipersonali over 65enni è la n.1, nonostante il valore assoluto più elevato è nel quartiere 5.

Per quanto riguarda i matrimoni, il dati del bollettino statistico ci confermano come sia costante negli ultimi quindici anni la loro diminuzione sia per il rito civile (217 lo scorso anno) che per quello religioso (103) che portano il totale anno a 320. Un dato in contrazione, omogeneo alla media del Paese. Un dato che sale a 539 per i matrimoni "celebrati ovunque" con sposo o sposa residenti (318 con rito civile, 221 on rito religioso), ovvero in altri comuni. Sono stati invece 41 quelli celebrati a Rimini con sposi non residenti, mentre 5 sono stati quelli con sposi entrambi stranieri.
Considerando solo la cittadinanza degli sposi emerge che a quella con entrambi gli sposi italiani (199) faccia seguito per numero quella che ha visto convolare a nozze un cittadino italiano con una cittadina ucraina (15), a una cittadina rumena (10), a una cittadina russa (10). Se il numero dei matrimoni continua la propria discesa si stabilizza invece l'età media degli sposi in forte ascesa dal 2000 (29,61 l'età media della sposa, 32,49 quella dello sposo) fino al picco dello scorso anno (rispettivamente 37,1 e 41,67). Il 2017 migliora, seppur di pochissimo: 36,34 l'età media della sposa, 41 quella dello sposo. Nel corso del 2017, in seguito all'istituzione dell'unione civile avvenuta l'anno precedente quando tale istituto era stato scelto da 28 persone, si sono registrate ulteriori unioni ed attualmente sono 56: 10 tra le donne e 46 tra uomini.

"Un matrimonio – commenta l'assessore con delega alla Statistica Anna Montini - è un progetto di vita a lungo termine che ha bisogno di fondarsi su certezze sociali, economiche, occupazionali. E' chiaro che le città devono tenere conto di matrimoni sempre meno frequenti, di ragazzi che stanno in famiglia sempre più anni; ma come sistema paese dovremmo investire sempre più nelle precondizioni che alimentano la voglia di avere un progetto di vita a due, seme fondamentale del futuro della società”.

Mercoledì, 07 Febbraio 2018 13:53

Elezioni, Arlotti guarda ai frontalieri

(Rimini) “Nella passata legislatura, il Parlamento italiano di cui ho fatto parte come deputato del Partito democratico ha approvato una serie di importanti provvedimenti a favore degli oltre 5.500 lavoratori frontalieri che prestano la propria opera nel territorio della Repubblica di San Marino. Si tratta di un tema che ho seguito attentamente sin dal giorno del mio insediamento, non dimenticando mai la mia esperienza e le mie lotte alla guida del Comitato frontalieri alla fine degli anni ’90”. Così Tiziano Arlotti candidato dal Pd al collegio uninominale del Senato.
“Nella passata legislatura, con la Legge di stabilità 2014 abbiamo raggiunto lo storico obiettivo di rendere strutturale la franchigia fiscale annuale di 6.700 euro per i lavoratori frontalieri, mentre nella Legge di stabilità 2015, grazie ad un emendamento a mia prima firma, è stato inserito l’aumento della franchigia a 7500 euro”.
Sempre la Legge di stabilità 2015 “ha definitivamente stabilizzato il bonus fiscale da 80 euro mensili che, grazie alla risoluzione da me sollecitata al direttore generale dell’Agenzia delle entrate, è stato riconosciuto anche a tutti i lavoratori frontalieri”.
Arlotti fa sapere di essersi “inoltre impegnato, con interrogazioni parlamentari e interventi, affinché l'anticipo pensionistico (Ape social) venisse riconosciuto anche ai lavoratori con contribuzione estera, inizialmente esclusi dall'Inps. Grazie a questo, i beneficiari con contribuzione estera potranno ottenere il perfezionamento del requisito contributivo minimo per l’accesso all’Ape sociale totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi UE, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia”.
Rispetto a San Marino, “nel corso di questa legislatura, il Parlamento italiano ha chiuso un’importante partita di accordi che regolano i rapporti, a partire dalla ratifica della Convenzione per evitare le doppie imposizioni, di cui sono stato relatore, un provvedimento atteso da tempo per la normalizzazione dei rapporti fra i due Paesi”.
Il lavoro svolto “va ora completato nella prossima legislatura. Dobbiamo approvare lo Statuto dei lavoratori frontalieri e definire così un quadro di diritti e doveri chiari per tutti. Sarà un quadro normativo organico che dovrà affrontare questioni quali fisco, tassazione, welfare e status giuridico della figura del lavoratore frontaliere, in modo da risolvere tutte le questioni che riguardano le centomila persone che ogni giorno attraversano i confini nazionali per prestare attività all’estero. Lo Statuto dovrà trattare il rafforzamento dell’indennità di disoccupazione, la franchigia fiscale per i frontalieri fuori fascia, la tassazione della previdenza estera (secondo pilastro, prepensionamenti) e le misure di welfare. Sarà inoltre necessario avviare un confronto Italia-San Marino sugli ammortizzatori sociali che punti alla parificazione di trattamento per i lavoratori italiani occupati a San Marino e per i lavoratori sammarinesi in Italia, in modo da garantire a tutti pari diritti".