8bEspulsioni a 5Stelle, il dissenso diplomatico di Camporesi

 

"Penso che le espulsioni siano state fatte in modo superficiale e sbagliato, e penso che certi problemi si potrebbero gestire diversamente", lo dice il capogruppo in consiglio comunale a Rimini Luigi Camporesi rispetto alle espulsioni dal gruppo di palazzo Madama di Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani. Camporesi di suo nell'attività amministrativa e politica ci mette molto dell'esperienza imprenditoriale e della formazione ingegneristica.

 
"Quei senatori vivono in una organizzazione gestita in modalità remota da Bebbe Grillo e da Gianroberto Casaleggio. Loro non sono 'collocati'. Stanno uno a Genova e l'altro a Milano. Non si trovano cioè dove stanno i parlamentari. Governano da lontano i senatori e i deputati del 5Stelle che a loro volta sono separati fra di loro (e non si conoscono, per questo tempo fa ho proposto l'idea di un campus a 5Stelle dove farli perlomeno dormire assieme). Questo genera un sacco di problemi. E' facilissimo che non si capiscano gli uni con gli altri".


E' da questo che secondo Camporesi si genera scalpore per le decisioni di Grillo e per le reazioni in streaming o meno dei 5Stelle. "Ogni volta che Grillo esprime un punto di vista resta sempre l'ambiguità: semplicemente un'opinione o un ordine? Insieme in questa avventura si sono trovate persone che arrivano da tuta Italia, che non conoscono Grillo e non capiscono se quello che dice è un'opinione o è una frase perentoria".


Perentoria, per fare un esempio, è stata la decisione della rinuncia ai rimborsi elettorali. "L'ha deciso nel 2010 in occasione delle elezioni regionali, quando abbiamo eletto i primi quattro consiglieri. E' stata una decisione sua e imposta, molti l'hanno accetta molti altri l'hanno vista male. Lui in quell'occasione ha spiegato che se noi ci fossimo messi a discutere di come impiegare questi rimborsi tra dieci anni saremmo stati ancora là a discuterne. Qui lui ha scelto ed è nato il fondo per le imprese. Si tratta di una scelta che si sarebbe potuta fare sia in modo democratico sia in modo autoritario (come ha fatto lui), ma alla fine nel tempo la scelta ha vinto ed oggi è condivisa".


Su Facebook Camporesi ha affidato a due articoli (di cui condivide i link) il suo pensiero sulla faccenda delle ultime espulsioni dal partito. Da un lato con Peter Gomez, che fa notare come di fatto il 'processo' ai parlamentari sia stato decisamente sommario, dall'altro con l'ex magistrato Bruno Tinti, che elogia le organizzazioni di tipo gerarchico come le uniche in grado di funzionare davvero.


"Se c'è uno che è riconosciuto come capo politico di una organizzazione (anche se non è mai andato al voto) non è che poi ci si possa lamentare se assume una decisione in maniera antidemocratica. Lo stesso Grillo ha ammesso di commettere degli errori, tutti quanti ne commettiamo. Lui è abile nel comunicare, ma nel gestire un'organizzazione più o meno gerarchica va in difficoltà. Probabilmente se si mettesse a ragionare con persone con esperienze professionali diverse qualcosa potrebbe migliorare. Sicuramente la comunicazione sia al Senato che alla Camera può essere fatta meglio".


Oltre ai pro la comunicazione affidata alla rete ha dei contro che stanno venendo fuori. "Per questo noi ci vediamo fino a tre volte a settimana anche di persona: il lunedì sera in assemblea, il giovedì in consiglio comunale e il sabato mattina in piazza. Relegando la comunicazione solo sul web viene a mancare tutto l'apparato di informazioni della comunicazione non verbale, che occupa dal 30 al 90 per cento della comunicazione totale. Questo fatto può creare dei problemi. Perché ancora oggi le persone nonostante ci sia la possibilità della teleconferenza si incontrano di persona per le cose più importanti? Adesso, faccio notare, sia Grillo sia Casaleggio si recano con frequenza maggiore a Roma, ma ancora non è sufficiente. Il movimento è nato da zero e è un progetto complesso che richiede il contatto diretto con frequenza molto più elevata perché funzioni".


Forse la comunicazione potrebbe essere fatta meglio anche con i sindaci. Almeno a giudicare da come era partita la storia dell'incontro che il 15 a Parma Federico Pizzarotti terrà con gli aspiranti amministratori locali in competizione il 25 maggio prossimo in diversi comuni anche nel riminese, con grosse possibilità di farcela o quantomeno arrivare al ballottaggio, a partire da Riccione. "Un appuntamento sulla scia di quanto fatto anche lo scorso anno su richiesta di chi ha la non vana speranza di diventare sindaco. Pizzarotti mette in comune le esperienze accumulate in due anni partendo da zero, un breviario di amministrazione. Non si può dire che non abbia qualcosa di utile da dare. Anche lì la cosa si è risolta. Se c'è un problema Grillo ti chiama direttamente, lui gestisce le cose di persona". Ecco, magari molto meglio da qui in avanti prima telefonare e solo successivamente, se proprio fosse necessario, twittare.

7bQuanto costa e quanto guadagna la cultura a Rimini

 

  

Quanto costa la cultura al Comune di Rimini? E, soprattutto, come e dove vengono spesi i soldi?
L’occasione per parlarne è data dal passaggio in commissione martedì mattina del rendiconto 2013 dell’Istituzione Musica Teatro Eventi, alla quale dal 2006 il Comune ha affidato la gestione in autonomia di talune iniziative.
L’Istituzione ha un bilancio in pareggio dato da 2.340.640,00 di entrate e di spese di uguale importo. Le entrate provengono da trasferimenti comunali per 1.824.000 euro, da contributi pubblici destinati alla sagra Musicale Malatestiana, da sponsorizzazioni private per Sagra, Capodanno, e Iniziative su Francesca da Rimini pari a 154, mila euro e da altri contributi pubblici per 362 mila euro (questi riguardano la Notte Rosa, il Capodanno e il Fellinianno).
Vediamo ora le spese. Un milione e passa se ne va per la musica, la Sagra ma anche le altre attività. La spesa per gli artisti è di 652 mila euro, quella di produzione (allestimenti, pubblicità, Siae e altro) di 351 mila. «Con i suoi numerosissimi spettatori paganti nei concerti sinfonici, con una media di 1400 spettatori a serata – scrive il direttore Giampiero Piscaglia nella relazione di rendiconto – che pongono Rimini sopra gli standard di città molto più grandi, la Sagra Musicale Malatestiana testimonia ogni anno una felicissima anomalia nel panorama estivo riminese». Piscaglia insiste molto su questo aspetto, affermando che la Sagra ha dimostrato che esiste per il nostro territorio un’offerta culturale altra rispetto a quella prevalente del divertimentificio, un’immagine che può essere anche spesa, se messa a sistema, come risorsa culturale di pregio per il turismo».
Un’altra grossa fetta del budget a disposizione va per l’organizzazione della stagione teatrale al Novelli e per le iniziative al Teatro degli Atti. La spesa in questo caso è di 557 mila euro, divisi fra cachet per gli artisti (398 mila)  e organizzazione (158 mila).  Ma è interessante vedere nel dettaglio anche le altre voci di spesa: Capodanno 414 mila, Notte Rosa 204 mila, Fellinianno 12 mila, convegno Francesca da Rimini 10 mila, Molo Street Parade 7.400, Festival del Mondo Antico 13 mila, contributo a Crossroad jazz 12 mila.

 

Nel rendiconto generale del bilancio 2013, alla voce servizi a domanda individuale, si possono verificare i costi della cultura rispetto a quanto le varie attività riescono o meno a finanziarsi.
Alla voce manifestazioni culturali spettacoli sono indicati 2.148.637,36 di spesa e 747.357,44 di ricavi, con una copertura quindi del 34,78%.
La gestione di sale, cinema e teatri indica un costo di 1.908.519,74 e ricavi per 544.676,21, con una percentuale di rientro del 28,54.
Ma il vero fanalino di coda sono i Musei: rispetto al preventivo iniziale si è un po’ risparmiato sui costi (scesi da 2.135.371,75 a 2.053.036,27) ma anche le entrate hanno chiuso con un forte ribasso rispetto agli auspici: 167.928,38 contro i 297.460,00 delle previsioni. In sostanza, musei, mostre e pinacoteche riescono a pagarsi solo per l’8,18 per cento. Secondo una recente nota dell’ufficio stampa del Comune i visitatori dei Musei sono stati 87.136 (con un aumento del 26% rispetto al 2012); facendo conto che tutti abbiano pagato solo il biglietto ridotto di 2 euro, fanno 174.272 euro. I conti quindi non tornano, ma a parte questo è evidente che il patrimonio museale e la Domus del Chirurgo (il biglietto di accesso è unico) non hanno ancora un pubblico di visitatori degno di questo nome.

 

tortora-scuroRimini | Lavori a rilento sul ponte e traffico in tilt sulla 16. Pazzaglia: L'amministrazione chieda i danni ad Anas 

 

Puntuale come annunciato già da tempo è stato riposizionato il cantiere Anas sul ponte della statale 16 sopra la via Marecchiese. Puntuali sono anche tornate le oltremodo lunghe file degli automobilisti che al mattino vanno a lavoro e magari prima portano a scuola i figli. Questa mattina però, oltre allo scenario quotidianamente apocalittico anche una sorpresa: nessuno a lavorare nello scomodo cantiere. La denuncia è del consigliere comunale di Sel FareComune Fabio Pazzaglia. "Si procede lentamente - racconta il consigliere - e quando si arriva alla fine del cavalcavia, dove comincia il ponte, c'è un'amara sorpresa: il cantiere è deserto! Possibile che un cantiere così impattante per la viabilità cittadina il lunedì mattina alle ore 8,30 sia ancora deserto? Potete immaginare lo sguardo incredulo degli automobilisti. Per di più abbiamo scoperto che sia il sabato che la domenica il cantiere è chiuso. L'amministrazione comunale dovrebbe chiedere conto ad Anas del perché di questa incredibile lentezza".

 
Facendo un po' di conti facili facili anche per chi non ne sapesse fare, "è evidente che se il cantiere fosse stato aperto 7 giorni su 7 e se gli operai fossero stati molto più presenti i lavori si sarebbero potuti concludere molto prima. Invece così facendo ci troviamo con un cantiere ancora lontano dalla fine mentre un'altro ponte, quello di Rivabella, tra soli 7 giorni verrà demolito. L'amministrazione a nostro parere dovrebbe quantificare ad Anas il danno provocato in termine di tempi di vita ai cittadini di Rimini che per molti giorni ancora si ritroveranno imbottigliati in lunghe file sulla Statale 16 sopra il cavalcavia della Marecchiese".

Lunedì, 10 Marzo 2014 09:59

GIORNALAIO 10.03.2014

giornalaioIl ministro Poletti a Morciano. Maxi canoni, Biagini spiega perché l'emendamento Petitti-Pizzolante è ingiusto. turismo, l'entroterra perde appeal. Tares, siamo sicuri di non aver pagato troppo?

 

Il ministro Giuliano Poletti, ospite della Fiera di San Gregorio a Morciano ha detto: «Camminando lungo le strade ho sentito il rumore del motore Landini, la colonna sonora della mia infanzia. Credo che possiamo paragonare questo governo a un Landini perché ha un motore che tira forte, che macina lavoro e guarda alla sostanza, caratteristiche necessarie per fare tutto quello che i sindaci mi hanno chiesto: os- sia di essere aiutati perché nel loro territorio c’è gente che ha voglia di fare alle quale dobbiamo essere in grado di dare spazio e risposte», CorriereRomagna (p.5).

 
Maxi canoni pertinenziali. Grazie all'emendamento presentato da Petitti e Pizzolante in commissione bilancio "i si può mettere in regola pagando subito il 30 per cento di quanto dovuto, oppure il 0 per cento in sei rate annuali. Il termine per aderire è scaduto il 28 febbraio (dieci le domande presentate a Rimini). Tutto ciò serve a ridurre i contenziosi pendenti al 30 settembre 2013. Però? Ci sono concessionari che non conoscendo la legge di stabilità, non hanno potuto contestare entro il 30 settembre (davanti al giudice ordinario e amministrativo) e quindi - spiega Biagini - non potranno beneficiare della riduzione del 30 o 60 per cento («vi sembra giusto?»)", Corriere (p.6).


Turismo, l'entroterra non tira più. "LE STRUTTURE ci sono. Eppure nel 2013 (per la prima volta negli ultimi cinque anni) le presenze e gli arrivi sono calati, e non di poco. L’anno scorso i turisti che hanno deciso di pernottare nell’entroterra riminese sono stati 61.229 (i dati sono provvisori, ma il numero più o meno dovrebbero essere quello), per un totale di 182.837 presenze. Un salto indietro notevole rispetto al 2012, quando gli arrivati erano arrivati a quota 65.378 e le presenze a 198.186, sfiorando lo storico traguardo dei 200mila pernottamenti. Dopo il boom registrato nel 2010 (157.942 presenze, 63.933 in più del 2009) e gli ottimi risultati ottenuti nel 2012 e nel 2013 (rispettivamente 191.155 e 198.186 pernottamenti), l’anno scorso si è registrato un calo quasi del 10% di presenze", ilRestodelCarlino (p.5).

 
Tares, il cattolichino Maurizio Bologna aiuta chi ha pagato troppo a chiedere il rimborso. "Ci sono davvero così tante cartelle ‘anomale’? «Per quanto riguarda la Tares, circa il venti per cento delle cartelle da noi esaminate contiene degli errori che ne hanno gonfiato l’ammontare». Com’è possibile che gli enti pubblici commettano delle sviste nei conti sulla tassa dei rifiuti? «I nostri clienti sono perlopiù proprietari di grandi attività, come ad esempio gli alberghi. il regolamento della Tares prevede una serie di voci e capitoli che possono essere scontati o detratti. Spetta al contribuente segnalarlo, ma questi molto spesso ne è all’oscuro. Ed ecco che gli importi lievitano»", ilCarlino (p.4).

6bPrimo Camp AIC Città di Rimini, per educare attraverso i valori del calcio

 

 E’ stato presentato ieri mattina presso la Sala Civica del Palazzo del Podestà il progetto “Camp Aic Città di Rimini” nato da un’idea dell’Associazione italiana calciatori e patrocinato dal Comune di Rimini in collaborazione con la ADS Football Camp Città di Rimini. L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore alle politiche dello Sport Gian Luca Brasini affiancato da Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Aic, e da Roberto Cevoli ex giocatore professionista, che assieme ad altri ex calciatori, come Paolo Bravo e Sandro Porchia, si occuperà poi dell’attività sul campo che si svolgerà, divisa in due settimane, al Romeo Neri dal 9 al 21 giugno. Il progetto si svilupperà in tre momenti e comincerà nei mesi di aprile e maggio: momenti d’incontro nelle scuole sui temi del calcio scommesse e dell’abuso di farmaci nello sport, incontri con gli allenatori del territorio per far conoscere il modello elaborato dall’Aic e basato sull’integrazione funzionale tra l’apprendimento dei fondamentali sportivi e l’approfondimento dei valori educativi, e appunto il Camp di due settimane al Romeo Neri, rivolto a bambini e bambine di età compresa tra i 6 e 14 anni.
Nelle parole di Umberto Calcagno, vicepresidente AIC, la sintesi del perché l'Associazione Italiana Calciatori è impegnata nella realizzazione di questo progetto che porterà lo staff AIC in tutta Italia (quindici le località interessate), per sedici settimane: "L'intenzione è di educare i ragazzi attraverso i valori del calcio proponendo un’esperienza sportiva fatta di tecnica, divertimento ma anche rispetto delle regole e conoscenza delle derive negative del calcio e dello sport più in generale.   Sarà una bella occasione per vivere lo sport, e il calcio in particolare, in modo etico e educativo".
“Parliamo spesso sul nostro territorio di quanto sia importante diffondere una vera cultura sportiva – ha poi aggiunto l’assessore alle politiche dello Sport del Comune di Rimini Gian Luca Brasini – A partire dai bambini, dai ragazzi, ma coinvolgendo anche i genitori, che sono poi i primi a dover trasmettere ai figli i valori dello sport. Questa è una bella possibilità per andare nella giusta direzione e siamo felici di essere partner di questa iniziativa che tocca tematiche molto care all’amministrazione comunale”.
E’ stato poi Roberto Cevoli, ex calciatore professionista, a scendere nei particolari dell’attività più legata al campo che si svolgerà durante la prima edizione del Camp Città di Rimini. “Ringraziamo Aic e la città di Rimini per questo progetto che promuove una visione dello sport in cui noi crediamo fermamente. Il Camp non sarà solo l’occasione per divertirsi attraverso il calcio, i ragazzi e le ragazze staranno con noi dalla mattina alla sera e saranno coinvolti in varie attività anche lontano dal campo, come ad esempio momenti di gioco in spiaggia o giornate da passare insieme a Mirabilandia.
Per informazioni sarà on line da lunedì il sito internet www.footballcampcittadirimini.com, mentre è già attivo il numero di telefono 389.2903662. E’ inoltre possibile inoltre consultare il sito internet dell’Aic www.assocalciatori.it/junior.
Francesco Pancari

5bPalacongressi, consiglio chiuso. La politica si farà solo al bar

 

 Probabilmente ha ragione il Pd quando sostiene che le forze di minoranza chiedono i consigli comunali tematici slno per farsi propaganda. Fanno il loro mestiere, il Pd può sempre rispondere alla propaganda con i fatti che la smentiscono (se è in grado di farlo).
Probabilmente hanno ragione le forze di minoranza quando – per spiegare l’atteggiamento assunto su Rimini Holding - sostengono che è la maggioranza a dover garantire il numero legale, ovvero a dover dimostrare che esiste e sostiene l’azione della giunta.
Quindi tutti hanno ragione e nessuno ha torto? No, non siamo stati improvvisamente presi dalla sindrome del cerchiobottismo.
Vorremmo solo sottolineare un aspetto che nel dibattito nervoso di questi giorni (chiamarlo dibattito è già un complimento) non è  per nulla emerso. Il concetto è questo: a prescindere dalle motivazioni che hanno spinto la minoranza a chiederlo, non sarebbe stata una bella occasione, anche per la maggioranza, dar vita ad un dibattito pubblico, trasparente, su uno dei nodi centrali dell’economia e della vita amministrativa, ovvero i debiti del Palacongressi?
Siamo in una città dove la società di gestione dell’aeroporto, alla quale partecipavano insieme politici ed esponenti delle associazioni di categoria, è fallita senza che ci sia stato un luogo, una sede istituzionale, dove le forze politiche e le forze economiche abbiano potuto fare un’analisi, individuare le responsabilità, progettare il futuro. Siamo in una città dove un buco di 52 milioni rischia di passare come semplice routine amministrativa, dove il fallimento di una società pubblica è solo materia per i cronisti di giudiziaria, dove nessuno fa lo sforzo di capire perché si è arrivati a quel punto e come uscirne.
E il Palacongressi, senza per forza cedere ad analogie che potrebbero essere improprie, è comunque un altro caso serio della vita economica e politica della città. Anche questa voragine di debiti vogliamo farla passare sotto silenzio, senza colpo ferire? Nelle sedi istituzionali, si intende, non sui giornali. Già è successo il fatto anomalo che si è saputo di un progetto di privatizzazione diciamo così, “per sbaglio”, solo perché una commissione doveva discutere il bilancio consuntivo di Rimini Holding.
Il consiglio comunale tematico sul Palacongressi era finalmente l’occasione per fare chiarezza. Sempre che, ovviamente, la giunta e i partiti di maggioranza abbiano idee in proposito. Perché se le hanno, fanno male a non esprimerle per paura della propaganda avversaria.
Sì, perché un aspetto balza evidente dalle polemiche di questi giorni: il dibattito politico ridotto a rimpallo di responsabilità su aspetti procedurali. I partiti di maggioranza sembrano presi dalla sindrome fanciullesca del “mi hai fatto un dispetto, con te non gioco più”.
Signori, è finita l’epoca dei giochini.  Chi ha qualcosa di sensato da dire – su Aeradria, sui debiti del Palacongressi, sulla privatizzazione della Fiera – lo dica oppure ci risparmi le chiacchiere da bar. Al bar si parla di calcio.

Sabato, 08 Marzo 2014 09:45

GIORNALAIO 08.03.2014

giornalaioAeroporto, crescono i voli nelle ultime due settimane. Consiglio saltato, le reazioni del giorno dopo. La nuova impresa dei 50enni. Nasce il fronte contro la pedonalizzazione del ponte di Tiberio

 

Aeroporto. "Ecco i numeri. 106 voli in atterraggio e partenza in due settimane significa che, calcolatrice alla mano, ci sono stati 7 voli al giorno in questo lasso di tempo. Che ci sono stati 573 passeggeri e che i chili di merce hanno raggiunto quota 518. Sempre cifre alla mano, e sempre con un occhio alla precedente comunicazione, notiamo che i voli sono saliti da 99 a 106 e che i passeggeri sono aumentati di 508 unità passando da 7.516 a 8.024. Potrebbero sembrare pochini al lettore più disattento, ma in questo periodo di vacche magre, con i russi che calano a vista d’occhio, commentare un segno più così evidente è un segnale di speranza", LaVocediRomagna (p.15).
"L’appetito è andato via ancor prima di sedersi a tavola. Erano in pochi, ieri pomeriggio, i rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno partecipato all’incontro per discutere di una nuova iniziativa da mettere in campo per cercare di raccogliere fondi per l’aeroporto. Si doveva parlare dell’ipotesi di organizzare una cena, una sorta di gran galà, per raccogliere sottoscrizioni da parte dell’imprenditoria del territorio. L’invito era rivolto a tutte le associazioni, ma non vi hanno partecipato i rappresentanti di Confesercenti, Cna, Confartigianato, e neppure dell’Aia Rimini (la presidente Rinaldis aveva fatto in realtà sapere in anticipo di essere impossibilitata a partecipare). Alla fine pare abbiano risposto all’invito solo gli industriali, Legacoop e l’Aia di Cattolica, oltre naturalmente alla Confcommercio", NuovoQuotidiano (p.7).


Consiglio palas. "«LE poltroncine vuote di giunta e maggioranza consiliare è un documento storico, ed emblema del vuoto politico del sindaco Andrea Gnassi. Un sindaco davvero ‘trasparente’, nel senso di evanescente, rispetto alle grandi questioni strategiche della città». Duro il commento di Sergio Pizzolante, parlamentare del Nuovo centrodestra, l’indomani il boicottaggio della seduta del ‘parlamentino’ locale da parte del centrosinistra… «La vicenda del Palas è arcinota - dice Marco Lombardi - se ne è parlato in tre commissioni e numerose altre sedi. Ncd e grillini puntano alla visibilità, ad apparire battaglieri in vista del voto. Ma il fatto che la maggioranza non si presenti non è mai positivo». «I consigli costano e se il M5S li usa strumentalmente, trainando il resto dell’opposizione per non farsi scavalcare, è meglio non farli», afferma la parlamentare Pd Emma Petitti", ilRestodelCarlino (p.7).
"La responsabilità di quanto accaduto in Consiglio – scrive in una nota Pazzaglia - va suddivisa tra tutte le forze politiche. Un muro contro muro che deve essere a tutti i costi superato. Come? La mia seguente proposta è: d'ora in avanti il tema del numero legale deve essere considerato un problema non solo della maggioranza ma anche della minoranza. Minoranza che però deve nello stesso poter continuare a indire i Consigli tematici", NQ (p.3).


I nuovi imprenditori hanno 50 anni. "Sono 75 i nuovi imprenditori over 50 che hanno deciso di aprire un’attività nel 2013 in provincia di Rimini senza averlo mai fatto prima. Non sono pochi nemmeno se rapportati con tutte le imprese: sono 404 complessivamente e costituiscono il 18,6% del totale, secondo uno studio condotto dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza elaborando i dati del registro delle imprese", CorriereRomagna (p.3).

 
San Giuliano dice no alla pedonalizzazione del ponte di Tiberio. "«Lo sfondamento di via Tonale sulla Ss16 è un intervento positivo, ma era stato pensato per ovviare alla chiusura di via Stiria, e non può essere l’alternativa alla pedonalizzazione del ponte di Tiberio, da dove passano almeno 9mila mezzi al giorno», attacca, a nome di altri commercianti e di molti residenti, Graziano Toccafondo della Ferramenta del Borgo. «SIAMO già un centinaio a dire ‘no’ alla pedonalizzazione del ponte di Tiberio, e non staremo con le mani in mano ad aspettare che l’amministrazione comunale decida senza consultarci». Per il 2 aprile il comitato ha convocato un incontro pubblico, al Teatro Tiberio", ilCarlino (p.10).
"«Ma come è possibile immaginare la sua chiusura senza opere alternative degne del suo nome?». A chiedere spiegazioni sul futuro della viabilità dopo la chiusura al traffico del ponte di Tiberio è un gruppo di cittadini tra cui molti titolari di attività economiche del borgo San Giuliano. Nessuno di loro è contrario alla pedonalizzazione del ponte anche perché «meriterebbe una dignitosa quiescenza dopo 2000 anni di glorioso e preziosissimo lavoro». Quello che chiedono è di aspettare di realizzare prima parcheggi e attraversamenti alternativi", Corriere (p.11).


Oggi è la Giornata della donna, ieri l'Asl ha presentato i dati del progetto Dafne, rivolto alle vittime di violenza. "Avrebbe dovuto essere uno dei momenti più belli della loro vita di donna e di coppia. Invece per 37 riminesi in attesa di un figlio, la maternità si è trasformata in un incubo per le violenze di ogni genere, spesso multiple (fisiche e psichiche) cui sono state sottoposte dai loro compagni", Corriere (p.4).


Scatta l'operazione solidarietà in via Euterpe. "HA SEMPRE il suo bel sorriso Larbi anche se si porta una grande angoscia nel cuore. Non sa il destino dei tre bimbi che sua moglie Mbarka porta in grembo. Lei vive in Marocco con il loro primogenito Hamadi, di 5 anni. Lui invece vive a Rimini, con suo fratello, la moglie e i loro tre figli, in un piccolo appartamento. In ogni stagione e con ogni tempo lo si trova davanti al Conad Ape di via Euterpe. Aiuta le donne a sistemare la spesa nell’auto e loro in cambio gli allungano un euro, un pacco di pasta, una banana. Tutti scambiano due parole con lui. E lui si confida. La sua storia ha commosso l’intero quartiere. E ora si è scatenata una gara di solidarietà per aiutare Larbi a salvare sua moglie e i suoi gemellini, 2 maschi e una femmina. Perché tanta preoccupazione Larbi? «Mia moglie vive in un paesino, la dottoressa le ha detto che deve andare assolutamente a Casablanca, che è distante 500 chilometri, dove c’è l’incubatrice perché i bimbi quando nasceranno ne avranno bisogno». Quanto tempo c’è? «E’ al quarto mese di gravidanza, ma non c’è molto tempo. Non abbiamo i soldi per una clinica privata e nell’ospedale pubblico rischiano di morire sia lei che i bambini durante il parto. Me lo ha detto la dottoressa. Lì non glielo fanno il cesareo». E nella clinica invece? «In clinica ci vogliono 25mila euro»", ilCarlino (p.4).

 
Edilizia abusiva. "Pannelli solari a Fiabilandia, niente “sanatoria”. Dal Comune è infatti arrivato da tempo un preavviso di diniego alla società che rappresenta il parco. Per evitare la bocciatura definitiva negli uffici di Palazzo Garampi sono piovute memorie difensive e controdeduzioni e adesso si attende il parere del settore Edilizia, prima del responso finale. Le obiezioni sembrano però, a detta dei tecnici, difficilmente superabili perché legate alla non conformità rispetto al piano regolatore e alle eccedenze rispetto all'indice di urbanizzazione. Le presunte irregolarità, emerse dopo un controllo degli uomini della sezione aeronavale della Guardia di Finanza in collaborazione con gli agenti del nucleo edilizia della polizia municipale, avevano portato anche all’apertura di un fascicolo in procura con l’ipotesi di abuso edilizio", Corriere (p.8).


San Leo, la rupe continua a muoversi. "Già ieri mattina, il radar ha evidenziato uno spostamento millimetrico di una porzione di detriti intorno alla zona sinistra della frana. «Le masse di roccia cadute, in alcuni punti sono instabili — continua Nocentini — nella parte già franata. Vogliamo capire anche la situazione delle fratture sulla parete frontale. Un crollo così improvviso, e di queste dimensioni, è una cosa davvero eccezionale. Non ne abbiamo visti tanti altri»", ilCarlino (p.2).

rossoRimini | Se il consiglio sul palas salta, l'opposizione lo chiede un'altra volta. Pazzaglia media tra maggioranza e minoranza 

 

Quella che da più lati è accusata di essere un'istituzione immobile o molto poco mobile, il consiglio comunale di Rimini, rischia di bloccarsi del tutto, di andare rovinosamente a sbattere nel muro contro muro innalzato a colpi di numero legale tra maggioranza e opposizione. L'allarme arriva dal consigliere 'anomalo' d'opposizione Fabio Pazzaglia, sui generis perché in consiglio deve sedere a destra, ma è di sinistra, eletto alle scorse amministrative come capolista di Sel FareComune.

 
"A questo punto è necessario ripartire dalle regole di gioco. Anche se siamo avversari è necessario convenire su una cosa: il problema del numero legale è di tutti, non solo della maggioranza", dice subito Pazzaglia.
"Con il gesto della maggioranza di ieri (non si è presentata in aula e ha fatto saltare il consiglio tematico su palas e Acquarena, ndr) è successo quello che temevo, un irrigidimento causato dal comportamento dell'opposizione che ha fatto mancare il numero legale in occasione della votazione del bilancio della Holding". Per Pazzaglia questo non è un buon segno perché nel corso di questo mandato amministrativo, "in due anni e mezzo, abbiamo potuto fare 18 consigli tematici, quando nel precedente ne avremo fatti al massimo un paio. Questo era segno del fatto che la maggioranza ci ha lasciato un grosso spazio per lavorare, opportunità che da ieri in avanti non avremo più. Il rischio è che si blocchi tutto".

 
La maggioranza ha infatti annunciato che di volta in volta voterà se sostenere con il numero legale un consiglio tematico proposto dalla minoranza in funzione dei temi trattati, ma anche della presenza o no in assemblea dei consiglieri richiedenti.
"La situazione che si è venuta a creare segna un punto di caduta nei rapporti tra gruppi di maggioranza e di opposizione che rischia di non trovare più soluzione. A meno che non funga da stimolo positivo per aprire una riflessione sui rapporti che intercorrono tra consiglieri di maggioranza e opposizione. Il muro contro muro che si è creato danneggia in primo luogo la democrazia".


Per uscire dall'impasse il gruppo consiliare di Sel-FareComune propone che "d'ora in avanti il tema del numero legale non si consideri come un problema esclusivo della maggioranza ma diventi un problema di tutte le forze presenti in consiglio, compresa l'opposizione. Dall'altra parte va tutelato il diritto delle minoranze di poter continuare ad indire i consigli tematici senza che d'ora in poi ci sia una sorta di vaglio preventivo da parte delle forze di maggioranza".


Intanto, ieri sera i gruppi di opposizione hanno seduta stante raccolto le firme per chiedere nuovamente la convocazione del consiglio su palas e piscina. Cosa succederà? "Se non ci si metterà d'accordo tra 20 giorni saremo lì nuovamente senza numero", conclude Pazzaglia.

 

 

Sul tema dell'ingessamento delle attività istituzionali che si ripercuote sull'ingessamento della città torna il capogruppo degli ex Pdl Eraldo Giudic (Ncd). "Non è con un’azione di ritorsione che si può passare alla storia come il nuovo che avanza. Occorre un pizzico di saggezza e tanta umiltà per comprendere che occorre ragionare a viso aperto, con coloro che non sono nemici, ma solo avversai politici, cui interessa la soluzione dei problemi reali della nostra città: un sistema fognario dell’altro mondo, un lungomare ed un piano di spiaggia ormai superato, un sistema fieristico e congressuale da rilanciare sul piano internazionale, i sistemi di viabilità e trasporto ormai al collasso, una “vision” urbanistica da rifare (PSC e RUE) per una città che ritorni a vivere, a misura d’uomo, questi sono alcuni dei temi cruciali da affrontare".


Giudici a nome delle opposizione ribadisce come "non è vero che non siamo rispettosi delle istituzioni, perché su questioni di bilancio come nel caso della Holding, che è la cassaforte del Comune, la minoranza non ha garantito il numero legale, perché essa ha, innanzitutto, il compito di controllare che la maggioranza ci sia, non di sostituirsi ad essa. Invece è facoltà anche della minoranza, prevista dalle leggi, promuovere consigli tematici per stimolare l’attività del Sindaco, in modo trasparente, e controllare in tal modo l’intera amministrazione comunale".

 

tortora-chiaroRimini | Cgil, Urbinati riconfermato alla guida del provinciale

 

Il congresso provinciale della Cgil che si è chiuso ieri a Rimini ha riconfermato Graziano Urbinati al posto di segretario generale. "Sono il lavoro, il welfare, la legalità e la democrazia le nostre priorità per il cambiamento, per uscire dalla crisi e per dare un futuro al paese e soprattutto ai giovani", ha detto Urbinati in merito a quelli che sono gli impegni sindacali più urgenti sul territorio.

tortora-scuroRimini | Festa della donna, otto imprenditrici di successo premiate a palazzo Garampi

 

Sono Roberta Baldacci, Anna Maria Biotti, Nadia Bruscolini, Francesca Contri, Antonietta Nocita, Annarita Paganelli, Alessandra Sanchini, Adelia Semprini le otto donne premiate questa mattina a palazzo Garampi a Rimini in occasione della undicesima edizione del premio “Imprenditrici di Successo”, su iniziativa del Comune di Rimini in collaborazione con Cna Impresa Donna e Confartigianato Donne Impresa, nell'ambito delle iniziative promosse per la giornata internazionale della Donna. A consegnare le onorificenze sono state l'assessore alle Politiche di genere, Nadia Rossi, Morena Guerra di Confartigianato donne impresa, e Valeria Piccari di Cna impresa donna.

Pagina 52 di 206