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Quanto costa e quanto guadagna la cultura a Rimini

Lunedì, 10 Marzo 2014

7bQuanto costa e quanto guadagna la cultura a Rimini

 

  

Quanto costa la cultura al Comune di Rimini? E, soprattutto, come e dove vengono spesi i soldi?
L’occasione per parlarne è data dal passaggio in commissione martedì mattina del rendiconto 2013 dell’Istituzione Musica Teatro Eventi, alla quale dal 2006 il Comune ha affidato la gestione in autonomia di talune iniziative.
L’Istituzione ha un bilancio in pareggio dato da 2.340.640,00 di entrate e di spese di uguale importo. Le entrate provengono da trasferimenti comunali per 1.824.000 euro, da contributi pubblici destinati alla sagra Musicale Malatestiana, da sponsorizzazioni private per Sagra, Capodanno, e Iniziative su Francesca da Rimini pari a 154, mila euro e da altri contributi pubblici per 362 mila euro (questi riguardano la Notte Rosa, il Capodanno e il Fellinianno).
Vediamo ora le spese. Un milione e passa se ne va per la musica, la Sagra ma anche le altre attività. La spesa per gli artisti è di 652 mila euro, quella di produzione (allestimenti, pubblicità, Siae e altro) di 351 mila. «Con i suoi numerosissimi spettatori paganti nei concerti sinfonici, con una media di 1400 spettatori a serata – scrive il direttore Giampiero Piscaglia nella relazione di rendiconto – che pongono Rimini sopra gli standard di città molto più grandi, la Sagra Musicale Malatestiana testimonia ogni anno una felicissima anomalia nel panorama estivo riminese». Piscaglia insiste molto su questo aspetto, affermando che la Sagra ha dimostrato che esiste per il nostro territorio un’offerta culturale altra rispetto a quella prevalente del divertimentificio, un’immagine che può essere anche spesa, se messa a sistema, come risorsa culturale di pregio per il turismo».
Un’altra grossa fetta del budget a disposizione va per l’organizzazione della stagione teatrale al Novelli e per le iniziative al Teatro degli Atti. La spesa in questo caso è di 557 mila euro, divisi fra cachet per gli artisti (398 mila)  e organizzazione (158 mila).  Ma è interessante vedere nel dettaglio anche le altre voci di spesa: Capodanno 414 mila, Notte Rosa 204 mila, Fellinianno 12 mila, convegno Francesca da Rimini 10 mila, Molo Street Parade 7.400, Festival del Mondo Antico 13 mila, contributo a Crossroad jazz 12 mila.

 

Nel rendiconto generale del bilancio 2013, alla voce servizi a domanda individuale, si possono verificare i costi della cultura rispetto a quanto le varie attività riescono o meno a finanziarsi.
Alla voce manifestazioni culturali spettacoli sono indicati 2.148.637,36 di spesa e 747.357,44 di ricavi, con una copertura quindi del 34,78%.
La gestione di sale, cinema e teatri indica un costo di 1.908.519,74 e ricavi per 544.676,21, con una percentuale di rientro del 28,54.
Ma il vero fanalino di coda sono i Musei: rispetto al preventivo iniziale si è un po’ risparmiato sui costi (scesi da 2.135.371,75 a 2.053.036,27) ma anche le entrate hanno chiuso con un forte ribasso rispetto agli auspici: 167.928,38 contro i 297.460,00 delle previsioni. In sostanza, musei, mostre e pinacoteche riescono a pagarsi solo per l’8,18 per cento. Secondo una recente nota dell’ufficio stampa del Comune i visitatori dei Musei sono stati 87.136 (con un aumento del 26% rispetto al 2012); facendo conto che tutti abbiano pagato solo il biglietto ridotto di 2 euro, fanno 174.272 euro. I conti quindi non tornano, ma a parte questo è evidente che il patrimonio museale e la Domus del Chirurgo (il biglietto di accesso è unico) non hanno ancora un pubblico di visitatori degno di questo nome.

 


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