tortora-scuroRimini | Scm, contratto di solidarietà verso proroga a settembre 2015

 

Esuberi Scm, ci sono miglioramenti, ma prematuro parlare di ripresa. Questo hanno detto i vertici dell'industria leader mondiale nella produzione di attrezzature per la lavorazione del legno ai sindacati la settimana scorsa. Le previsioni hanno consentito, comunque, di far calare il numero degli esuberi conclamati da 350 a 315 e di ipotizzare il contratto di solidarietà fino al settembre del 2015, con decurtazione del 10 per cento in busta paga, allungandone di un anno l'utilizzo (solo successivamente, solo se necessario si ricorrerebbe alla cassa integrazione, con previsione di 20 lavoratori a zero ore per lo stabilimento Steelmec).

Lunedì, 17 Marzo 2014 10:43

GIORNALAIO 17.03.2014

giornalaioDon Benzi, papa Francesco sposa la via crucis antiprostituzione. Spettacoli-truffa online, l'Alabama ci riprova. Tassi usurai, Valleverde recupera 230mila euro. Turismo, se ne parla a Be wizard. Esuberi Scm, un altro anno di solidarietà

 

Lotta alla prostituzione, Papa Francesco sponsor dell'iniziativa della papa Giovanni xxxii, una via crucis prevista per venerdì prossimo per le strade di Roma. L'associazione nata da don Benzi si appella anche al premier Renzi perché metta in campo politiche contro lo sfruttamento delle donne (ilRestodelCarlino).
Truffe online. L'agenzia Alabama continua a vendere biglietti per spettacoli inesistenti. Lo avana fatto con John Travolta ala corsa estate, lo ha rifatto in occasione dell'8 marzo con l'attrice di Zelig Debora Villa che si sarebbe dovuta esibire a Riccione (ilCarlino) .
Tassi usurai, la Valleverde spes vince il ricorso al tribunale civile. Adesso la banca dovrà restituire 230mila euro che verserà alla curatela. A giorni, inoltre verrà pubblicato il bando con base d'asta tra i 10 e i 12 milioni. In questi mesi le maestranze hanno lavorato rispettando la tabella di marcia e completando il 90 per cento dei campionari (ilCarlino).
Turismo: mai svendere, meglio ottimizzare l'offerta. Parola di Chekitan Dev, che nel week end sarà a Rimini per Be wizard (ilCarlino). Numeri impietosi da Unioncamere sulle start up riminesi (9 nel 2013), ma il concorso Nuove idee imprese, promosso da camere di commercio e fondazioni casse di risparmio di Rimini e San Marino contrattacca: Grazie a noi avviate 40 nuove aziende.
Esuberi Scm da 350 a 315. C'è l'accordo per il contratto di solidarietà fino al settembre 2015 (alla Steelmec 20 lavoratori a zero ore), poi cassa integrazione. DAll'azienda ribadiscono: Segnali positivi, ma è presto per parlare di ripresa (CorriereRomagna).
Ponte di via Coletti, chiuso dalle 7 di oggi. Riaprirà a luglio (LaVocediRomagna).
Si tinge di giallo la vicenda attorno al fallimento della società RdR, partecipata di Aeradria, nella notte tra martedì e mercoledì scorso i ladri hanno rubato documenti molto importanti e soprattutto riservati (e potenzialmente pericolosi) dallo studio di un commercialista a Rimini, (NuovoQuotidiano).
Consiglio comunale su debiti fiera e palas (in seconda convocazione) a rischio numero legale. M5S minaccia esposti a Commissione europea, Antitrust, Anac, Corte dei conti, Procura, difensore civico, interrogazione parlamentare. Ncd chiederà d'ora in avanti sempre la seconda convocazione con numero legale minimo di 11 consiglieri (NQ).
Politici, Pizzolante al convegno su Famiglia bene comune: Si a diritti individuali, no ad adozioni gay (Corriere).
Vita, persona, famiglia e società vengono prima dello Stato che gli deve loro dei diritti: i punti dettati da Alfano al governo durante la convention bolognese. Sussidiarietà: basta chiamarla terzo settore, è il primo (LaVoce).
Promozione, magra figura dell'Emilia Romagna alle grandi fiere del turismo (LaVoce).

tortora-chiaroRimini | Forza Italia, avanti coi club 

 

Giro in 500 da Bellaria a Riccione passando da Santarcangelo per Marcello Fiori, responsabile nazionale dei Club Forza Silvio. Sono 40, di cui 28 a Rimini e 3 a Riccione, i club fondati in provincia, con un minimo di 5 iscritti ognuno.

 
Accompagnato da Fabrizio Miserocchi e Marco Lombardi, Fiori ieri ha visitato i club del riminese, una dimostrazione che le cose anche in Forza Italia stanno cambiando.
“La funzione e la finalità dei club sono quelle di avere un rapporto più diretto con la gente perché su questo i partiti sono in crisi, Forza Italia inclusa. E' necessario recuperare questo rapporto”. A questo proposito i presidenti dei club hanno potuto approfittare dell'occasione per condividere con il responsabile nazionale del partito i problemi del territorio in un briefing che ha occupato la mattinata. Tant'è che, metaforicamente parlando, sulla 500 Fiori ha potuto caricare e portare a Roma anche la protesta dell'alberghiero Savioli di Riccione.


“E' stata una bella esperienza - ha detto Marco Lombardi rispetto al periodo di incubazione dei club - perché abbiamo visto avvicinarsi persone nuove e anche perché ho visto vecchi amici, simpatizzanti della prima ora che gli anni si erano allontanati, tornare. Da Rimini offriamo a Fiori i migliori risultati in regione grazie al fatto che negli anni siamo riusciti a mantenere un buon rapporto con la nostra base”.

1bDa Rimini Più a Mario Mauro. L'ex ministro della difesa oggi a Rimini

 

 Quella che è stata la lista civica Rimini Più sarà il nucleo costitutivo in città dei Popolari per l’Italia, il movimento politico fondato dall’ex ministro della difesa Mario Mauro dopo la rottura con Scelta Civica di Monti.
La disponibilità a lavorare insieme gliel’hanno data oggi a Rimini Antonio Polselli, Mimmo Pirozzi e Luigi Bonadonna, al termine di una pranzo-incontro che ha visto radunate intorno al tavolo una trentina di persone. C’erano appunto gli ex di Rimini Più, c’erano Bruno Sacchini e altri della neonata associazione culturale Dreamini, c’erano ex consiglieri di Forza Italia, qualche imprenditore, qualche persona curiosa o interessata. Alla destra del senatore, l’ex parlamentare europeo di Rimini Giorgio Lisi, che è diventato il principale collaboratore di Mauro.
Persone diverse fra loro, ma tutte accomunate dal sentimento di una mancanza di rappresentanza politica; persone orfane del berlusconismo in declino, che non si identificano né con il renzismo straripante né con il populismo grillino né con il tentativo alfaniano.
A tutti il senatore Mauro ha offerto la sua analisi della situazione politica e le ragioni che lo hanno spinto a creare quello che rischia di rimanere l’ennesimo partitino.
Secondo l’ex ministro della difesa, se da una parte c’è il renzismo vittorioso, che con l’operazione che lo ha portato a Palazzo Chigi e l’adesione del Pd al Partito socialista europeo ha fatto fuori la tradizione del cattocomunismo italiano, dall’altra parte c’è il nulla. Ovvero c’è un Berlusconi che, dopo essere stato capace di coagulare gli opposti (An e Lega), ora dimostra zero capacità di garantire una prospettiva positiva al Paese.
Veniamo da un ventennio dove ha prevalso il nominalismo, ovvero il parlare senza fatti, fino al punto che oggi nessuno più crede ai politici. I titoli proposti da Renzi vanno benissimo, ma bisogna vedere se saprà andare oltre, entrare nel merito, o se sarà condannato a ripetere il nominalismo del ventennio precedente.
Per il futuro, l’alternativa sta tra il popolarismo europeista e il populismo, nella versione hard di Grillo e nella versione soft di Berlusconi, con il rischio che in prospettiva vadano a saldarsi. Il tentativo di Alfano non lo convince perché chiamarsi Nuovo centrodestra ha un senso se hai una capacità attrattiva migliore di quella di Berlusconi, altrimenti sei la copia sbiadita di Forza Italia. Alfano è inoltre stretto in una morsa: se l’esperienza di governo sarà un fallimento, difficile che Berlusconi lo prenda come alleato, se sarà vincente come farà ad andare alle elezioni con chi stava all’opposizione?
La politica è fatta anche di scadenze elettorali e per le prossime europee Mauro ha proposto a Udc e Ncd di fare una lista comune che possa essere competitiva. Per le elezioni amministrative la linea è di evitare alleanze con Forza Italia, perché altrimenti si darebbe forza al concorrente che si vuole rimpiazzare. Alleanze centriste e, dove possibile, anche con il centrosinistra. In ogni caso, in attesa che l’auspicabile processo di ricomposizione dei vari gruppi che si rifanno al popolarismo prenda piede, Mauro si incarica di tenere alta la bandiera con il suo movimento.

10bRimini Calcio, la salvezza è una partita doppia 

 

Il Rimini continua a giocare su due fronti, societario e sportivo e la parola che lega tutto è salvezza. Per quanto riguarda la società, la salvezza passa dalla ricapitalizzazione che è stata autorizzata da tutti i soci davanti al notaio una settimana fa. L’aumento di capitale sottoscritto è di 400.000 euro, poi c’è stato l’aumento del capitale sociale passato da 10.000 a 100.000 euro. A versare i liquidi è stata la “Rimini Football Management”, nuova società costituita da Franchini, Conti e De Meis che al momento detiene il 60% del Rimini, mentre a farsi carico del rimanente 40% è stato lo stesso Conti con un’altra società. E’ già stata inviata la comunicazione al registro delle imprese: queste sono le percentuali della linea di comando biancorossa ma tutti gli altri soci della Rimini Calcio avranno tempo sino agli inizi di aprile per ricapitalizzare in base alle loro quote originarie. Solo alla fine dell’iter si capirà quindi il nuovo assetto societario biancorosso ma già a oggi il futuro sembra delinearsi, perché nei fatti molti soci hanno già rinunciato alla ricapitalizzazione e le eventuali quote riconfermate andranno ad erodere il 40% del solo Conti, senza compromettere la maggioranza della Rimini Football Management. Molto del futuro dipenderà però dall’esito della stagione sportiva, la nuova società cercherà infatti di affiancare alla maglia a scacchi, sponsor che difficilmente si faranno coinvolgere in un progetto che, senza approdare nella Lega Pro unica del prossimo anno, dovrà fare i conti con la palude del mondo dilettantistico. Il presidente biancorosso Fabrizio De Meis, parlando a titolo personale, ha già manifestato disponibilità ad andare avanti anche in serie D ma più che continuità sarebbe rinascita e molte cose andrebbero riesaminate all’interno della società. La salvezza in campo si è invece fatta più complicata, perché dopo la sconfitta di domenica scorsa al Paolo Mazza di Ferrara contro la Spal, i biancorossi hanno visto dilatare a sette punti il distacco dall’ottava e ultima posizione utile per accedere direttamente alla Lega Pro unica. La matematica non condanna ma servirebbe un miracolo: la quota promozione dovrebbe aggirarsi sopra i 51 punti e con sette gare ancora da giocare, servirebbe quasi un percorso netto per farcela. Resta la porta più stretta, ovvero gli spareggi che si disputeranno dalla nona alla dodicesima posizione: una post season a quattro per staccare l’ultimo biglietto disponibile. Il Rimini dovrà prima conquistarli e la battaglia anche in questa zona della classifica sarà dura, perché al momento due delle cinque squadre a 35 punti (Rimini, Virtus Verona, Cuneo, Forlì, Porto Tolle) a oggi sarebbero retrocesse. Nelle ultime sette partite, a cominciare da domani contro il Verona, il Rimini affronterà tutte e quattro le squadre che oggi le stanno a braccetto: se la giocherà faccia a faccia con gli avversari insomma e da domani non dovrà più sbagliare un colpo.
Francesco Pancari

Sabato, 15 Marzo 2014 11:06

GIORNALAIO 15.03.2014

giornalaioPartecipate, la Corte dei conti bacchetta Comune e Provincia. Parchi, ilCarlino intervista Beppe Costa. Aeroporto, in arrivo il gala vip. Intanto Confcommercio ha raccolto 70mila euro. Balli abusivi, le discoteche ritirano le licenze

 

Partecipate, la Corte dei conti bacchetta Comune e Provincia. "Sia la Provincia che il Comune, con altri due soli enti in Emilia-Romagna, mancano in una previsione importante richiesta dalla legge, la “graduale attuazione della redazione del bilancio consolidato, misura questa funzionale alla rilevazione dell’efficacia, efficienza ed economicità della gestione degli organismi esterni dell’ente”. Non avere davanti un bilancio consolidato significa, dal punto di vista del cittadino, non conoscere la vera situazione dell’ente locale dal punto di vista debitorio (tanto per fare un esempio, ma non si tratta solo di questo). In più, la Provincia di Rimini non effettua la “verifica dell’efficacia, efficienza ed economicità della gestione degli organismi esterni all’ente”, cioè sempre le partecipate. Da parte sua il Comune di Rimini fa i previsto monitoraggio della qualità dei servizi erogati dalle partecipate, ma non misura la soddisfazione degli utenti", LaVocediRomagna (p.13).

 
Parchi tematici, intervista del Carlino a Beppe Costa, "patron degli acquari di Genova, Livorno, Cala Gonone in Sardegna e Cattolica e, dall’autunno, anche di Aquafan e Oltremare", ultimo acquisto Italia in miniatura. "Il parco resterà a Viserba o si sposterà a Riccione? «L’idea di concentrare i parchi a Riccione è un nostro obiettivo, per ovvie economie di scala. Ma per cinque anni almeno Italia in miniatura resterà a Viserba». A questo punto le mancano solo il Delfinario e Fiabilandia. «Lasciamo stare. I delfini di Rimini ora sono a Genova, altro non aggiungo»", (p.3).


Aeroporto. Operatori di Rimini e Riccione hanno in programma per maggio "un gran gala il cui incasso (tolte le spese) sarà destinato al ‘Fellini’. «Noi di Confcommercio abbiamo già raccolto 70mila euro in sponsorizzazioni — spiega il presidente Gianni Indino – grazie alle disco, ristoranti, locali e negozi. Ora si sta lavora insieme alle altre associazioni e ai commercianti del centro e del borgo di Rimini per quest’evento». L’idea, già anticipata, è quella di una serata per migliaia di persone, al Palas o in Fiera. «L’obiettivo è raccogliere 100mila euro per il ‘Fellini’»", ilCarlino (p.9).
"Pronti a mettere in campo anche i vip più vicini e dei dintorni per riuscire a raccogliere i soldi necessari all'aeroporto per andare avanti. Da Martina Colombari a Fabio De Luigi e Paolo Cevoli, da Arrigo Sacchi ad Alberto Zaccheroni. E poi ospiti di caratura internazionale del mondo delle discoteche", CorriereRomagna (p.5).


Confcommercio contro le discoteche abusive. "Parte da Rimini la crociata nazionale del Silb, l’associazione italiana che riunisce gran parte delle 2.770 discoteche in Italia. «Martedì, all’incontro a Firenze coi vertici provinciali del Silb di tutta l’Italia — ha annunciato ieri a Rimini il presidente nazionale Maurizio Pasca — farò una proposta che può sembrare choc, ma è serissima. Chiederò a tutti gli associati di restituire le licenze ai Comuni. D’ora in poi le disco italiane andranno avanti come i circoli privati. Così finalmente le nostre imprese torneranno a guadagnare…»", ilCarlino (p.9).
"Obiettivo: «Ignorare le regole che seguiamo da anni perché tanto le amministrazioni comunali non intervengono per farle rispettare»", Corriere (p.5).


Distretto turistico a burocrazia zero, spiagge escluse da facilitazioni. "Una soluzione ancora non c’è. «È un evidente paradosso. Le spiagge sono un bene demaniale e quindi rimangono escluse dalle procedure del decreto Bray», denuncia il funzionario con delega al turismo di Legacoop Romagna, Antonio Zampiga. L’associazione conferma che «tutte le spiagge e i relativi imprenditori restano esclusi dall’applicazione della norma», che sulla carta mira ad assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano per creare opportunità d’investimento, semplificare l’accesso al credito e velocizzare i rapporti con le pubbliche amministrazioni", Corriere (p.7).


Consiglio, il Pd fa venire meno ancora una volta il numero legale. "«Per il Pd il turismo a Rimini non è importante.», attaccano alcuni bagnini. La reazione più dura è dei ‘grillini’, che stavolta dal prefetto ci andranno davvero: «Inaccettabile che la maggioranza faccia saltare sistematicamente il consiglio, e boicotti un consiglio in cui si parlava di turismo — tuona il capogruppo del M5S Luigi Camporesi — Ci sono tutte le condizioni perché il prefetto intervenga. Il Pd sta violando sistematicamente le leggi. Chiederemo di sciogliere il consiglio»", ilCarlino (p.11).


Nuovo esposto a Santa Giustina. "Sversamento di liquami, esposto alla Procura della Repubblica. Lo sta per presentare il comitato di Santa Giustina in relazione all’episodio dello sversamento dello scorso 12 febbraio alla Centrale a biogas che ha invaso pesantemente i terreni agricoli attigui alla stessa", Corriere (p.3).


Ponte di via Coletti, ieri il collaudo della passerella ciclopedonale, domani l'ultimo giorno in cui potrà attraversare il ponte, LaVoce (p.11).


Report demografico. "PER LA PRIMA volta in vent’anni la popolazione della provincia di Rimini diminuisce. Più morti che nati - lo ‘sboom’ della natalità - e molta emigrazione. Sia da parte di riminesi doc che di immigrati stranieri i quali - vista la crisi - tornano ai Paesi d’origine. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio demografico provinciale. I residenti al primo gennaio 2014 erano 335.033, età media 44,5 anni (maschi in minoranza, il 48,3%). Rispetto all’anno scorso la popolazione è calata di 320 persone (-0,1%)", ilCarlino (p.2).


Presentata l'associazione Dreamini. "La ricetta dell’ex assessore Ferri: «Il Comune ceda le 30 partecipate create per eludere il Patto di stabilità e riprenda in mano i servizi affidati alle società come Anthea». Urgente, per Dreamini, fare un bando per vendere la maggioranza del Gruppo Fiera: «Ha 100 milioni di debiti, va piazzata con un bando europeo, è possibile ricavare circa 200 milioni tra Fiera e Palas. Sarebbe sperabile l’acquisissero i tedeschi, per rafforzare l’asse con Rimini. Non diamola ai bolognesi». Secondo Ferri con il Trc si sta seguendo il piano finanziario (sbagliato) «che aveva a suo tempo la Fiera. Non sono realistici 5 milioni di passeggeri l’anno»", ilCarlino (p.11).
"Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non sono politici, la loro non è una lista civica e non hanno candidati sindaci in pectore. Dreamini è un’associazione culturale che mette insieme la gente che si è rotta i maroni di 70 anni di monopolio Pd e di errori delle giunte da esso guidate. Errori strategici, economici, culturali, turistici metteteceli tutti perché nessuno ieri mattina, in un negozio dismesso del centro storico, è stato risparmiato. Dall’altra parte del tavolo, a guidare le danze, due vecchie volpi come Bruno Sacchini e Mario Ferri che non hanno bisogno di tante presentazioni. Maestri della vita di Rimini, sagaci osservatori di tutti gli ambiti, penetranti analisti dei mali della città", LaVoce (p.12).


Lista Tsipras presentata ieri a Rimini. "«Abbiamo come obiettivo quello di liberare l’Europa dai banchieri, dai tecnocrati, dalle grandi lobby». Questo messaggio sintetico di Alexis Tsipras è stato evidenziato ieri mattina alla presentazione della lista “L’Altra Europa con Tsipras”. «Abbiamo liste di candidati - ha detto Savio Galvani - capaci di rappresentare la società civile che si misura ogni giorno con i problemi della crisi: per esempio, la capolista della nostra circoscrizione è Paola Morandin, delegato Rsu dell’Elettrolux, ma abbiamo anche l’attore Ivano Marescotti, che non ha mai perso di vista l’orizzonte politico che anima le sue azioni»", Corriere (p.11).
"La candidatura di Marescotti «non è uno specchio per le allodole. Io non faccio come Ovadia, se sono eletto cambio mestiere, che problema c’è? Fino a trentacinque anni ho fatto il geometra per la Provincia di Ravenna, sono pronto a cambiare. Il fatto è che io sono un animale politico: da sempre iscritto al Pci, sono stato tra i fon- datori del Pd; eletto dall’Assemblea nazionale mi sono dimesso dopo un anno, quando ho visto cos’era diventato. Il Pd è un partito alla deriva, che pareva sprofondato, ma qui si scava anche nel fondo»", LaVoce (p.4).


Marr, "l’esercizio 2013 si chiude con ricavi totali consolidati pari a 1.364 milioni di euro, in aumento di circa 105 milioni (più 8,3%) rispetto ai 1.260 milioni di euro del 2012. In incremento anche la redditività operativa. L’utile netto consolidato si attesta a 47,3 milioni di euro rispetto ai 49 milioni di utile del 2012, che aveva però beneficiato di 1,5 milioni di euro di rimborso per imposte", Corriere (p.8).


Immobili, mercato in calo. A convegno i notai chiedono una strategia per la riqualificazione della comparto turistico. "Dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi si calcola che nel nostro territorio le compravendite siano diminuite di circa il 20%, ma se «si aspetta che le famiglie facciano ripartire il mercato si sbaglia di grosso - afferma Marco Marcatili, analista di Nomisma - la realtà è che non si riparte dai ritmi del 2008. C’è bisogno di una visione strategica»", Corriere (p.11).

tortora-scuroRimini | Editoria, la lettera di Celli ai collaboratori: Chi vuole continuare, lavori gratis

 

La lettera è datata 13 marzo 2013, un anno preciso fa. La firma in calce è quella di Giovanni Celli (fratello di Pier Luigi, ex direttore generale Rai), editore del quotidiano LaVocediRomagna. E' indirizzata a collaboratori e opinionisti della testata. A loro "tutti", e non ai redattori, Celli chiede "di proseguire la collaborazione con LaVoce per il 2013 gratuitamente". A rendere pubblica la lettera è stato ieri il presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti. Con una pesante precisazione.

 
"Eccoci con la Voce di Romagna. Una lettera, quella allegata, da antologia. Il quotidiano ha percepito dal 2003 ben 20.940.905,99 euro di soldi dallo Stato. Avete letto bene: ventimilioni novecentoquarantamila novecentocinque euro e sessanta centesimi di soldi nostri. Solo a pronunciare la cifra vado in debito di ossigeno. Pagava quel che pagava, poco, e con i tempi suoi, ritardi fortissimi, i collaboratori. Ma ora siamo al top", è così che il presidente Enzo Iacopino, dalla sua pagina Facebook, ha offerto al popolo del web la lettera inviata dall'editore romagnolo.
La lettera viene allo scoperto a un anno dalla data di invio, nell'ambito di una campagna di informazione a puntate che, attraverso il social network, Iacopino sta portando avanti per fare luce sul mondo, spesso senza regole, delle collaborazioni giornalistiche, rendendo pubblici i tariffari di alcuni quotidiani e agenzie stampa.


Tornando al caso romagnolo, Celli fa riferimento al "fortissimo taglio della contribuzione pubblica con effetto sui Bilanci 2010-2011-2012" che "ci costringe a grandi sacrifici per contenere i costi e rispettare gli impegni", ma non è l'unico motivo della richiesta ai collaboratori. "A ciò si aggiunge la forte contrazione della spesa pubblicitaria e la difficoltà di riscossione sulla parte residua e il calo delle vendite dei giornali in edicola al quale anche LaVoce non po' dirsi estranea".
Dopo aver quindi chiesto a collaboratori e opinionisti di lavorare gratis, Celli precisa: "Chi non potrà farlo è giustificato e creditore comunque dei nostri più sinceri ringraziamenti. Tutti gli altri avranno anche il merito di aver aiutato il giornale nel periodo più difficile della sua ancor giovane vita". E poi ringraziamenti e saluti.

9bDreamini non fa la lista, ma detta il programma

 

No, non è l'incubatore di una lista civica per le prossime elezioni comunali, assicurano a più riprese i promotori. Eppure resta da capire qual è lo scopo ultimo di un’associazione culturale che riunisce una assortita compagnia dove tutti sono accomunati dall’avere un illustre passato: chi è stato l’ultimo segretario della Dc, chi ha fatto il vice sindaco del pentapartito, chi l’assessore comunale nelle giunte di sinistra. Loro l’hanno ripetuto come un mantra («non abbiamo più l’età», ed è vero), i giornalisti presenti ci hanno creduto per dovere di cronaca. Chi vivrà, vedrà.

 
Intanto prendiamo atto dei contenuti lanciati da Dreamini (neologismo formato da Dream e Rimini) attraverso gli interventi di presentazione di Bruno Sacchini, scrittore e intellettuale, e di Mario Ferri, esperto di bilanci. La location è un negozio disabitato del centro storico di Rimini, preso a simbolo del destino di declino ineluttabile della città se, per dirla alla Renzi, non si cambierà verso.


Per Bruno Sacchini il difetto principale di tutta la classe politica locale (maggioranza e opposizione) è di non avere una vision su cui poggiare il rilancio della città. A suo giudizio il punto di partenza è capire che il turismo a Rimini ha una dimensione culturale. Non nel senso che uno debba venire in riva all’Adriatico per vedere bellezze artistiche che non ci sono (almeno al pari delle grandi città d’arte), ma nel senso antropologico. Rimini si è distinta perché ha offerto agli italiani del nord e agli europei un certo clima umano, fatto di ospitalità autentica, buona cucina e belle donne da abbordare. Insomma Rimini ha avuto successo perché è una città dove non c’è niente (nel senso delle bellezze naturali) ma dove accade tutto. E qui è partito l’attacco frontale al sindaco Andrea Gnassi e alla sua ossessione ecologista di voler trasformare Rimini per farne una Friburgo in riva al mare. Perché mai i friburghesi dovrebbero venire in una città che è uguale alla loro? No, secondo Sacchini bisogna puntare sull’identità, sul genius loci, su ciò che davvero caratterizza il territorio. Sessant’anni di amministrazioni di sinistra non sono state capaci di creare un evento che trasmetta indissolubilmente il nome Rimini, come è il Festival per Sanremo. Oppure, passando per dirla alla Gnassi dal software all’hardware, perché – butta là come provocazione – invece di fare una metropolitana di costa che sarà una ulteriore fonte di indebitamento, non si costruisce una bella monorotaia sopraelevata in modo che i turisti abbiano la sensazione di essere arrivati in un luogo che è un luna park senza confini?


Se l’intellettuale Sacchini ha provato a ribaltare la vision gnassiana, a Ferri è toccato spiegare che il Comune di Rimini andrà spedito verso il collasso finanziario se non si metterà in cantiere una riforma strutturale per far acquisire risorse. La ricetta è che il Comune dismetta le varie partecipazioni che detiene in quasi 30 società, riporti in casa i servizi che ha delegato all’esterno, avvii un progetto di privatizzazione spinta del polo fieristico e congressuale.
Questo è il punto sul quale più si è speso. Gli enti pubblici devono vendere almeno l’80 per cento del capitale e affidare le dismissione ad advisor internazionale esperto e conoscitore del mercato. La procedura deve essere totalmente trasparente e non deve esserci nessun contatto previo con i potenziali investitori. Dalla vendita, secondo Ferri, si possono ricavare almeno 200 milioni, al netto del debito, che possono essere investiti per risolvere il problema ambientale e per dotare la città di una mobilità più efficiente e funzionale.


Fine delle trasmissioni. Dove approderà Dreamini lo si vedrà nelle prossime puntate.

Valerio Lessi

In programma oggi alle 21,15 alla cineteca comunale di via Gambalunga a Rimini il film 'Una giornata di Ivan Denisovich' diretto da Casper Wrede (Gran Bretannia, 1971). L'iniziativa è promossa dal centro culturale Il portico del vasaio

tortora-chiaroRimini | Abuso posizione Hera, Giudici: Verifiche sulle tariffe

 

Il rischio esiste ed è all'attenzione dell'assessore competente, Sara Visintin. E' venuto fuori in consiglio ieri con l'interrogazione di Eraldo Giudici (Ncd) al sindaco. L'argomento è la multa da 1,9 milioni dell'antitrust a Hera per abuso di posizione dominante. In pratica Hera, avrebbe impedito l’accesso ai rifiuti cellulosici da raccolta differenziata urbana congiunta ai concorrenti della propria controllata Akron, a cui i rifiuti sarebbero stati ceduti "direttamente, senza alcun confronto equo, trasparente e non discriminatorio con le offerte dei concorrenti e a un prezzo inferiore a quello di mercato".

 
"Leggendo i giornali - spiega Giudici - l'antitrust spiegherebbe che: “dai minori introiti conseguiti da Hera è derivato una maggior livello della tariffa per il servizio di igiene urbana a carico dei cittadini-utenti dei Comuni in cui Hera gestisce la raccolta“. Dunque anche di quelli riminesi". Il dubbio di Giudici, "se così fosse", è che "nei bacini serviti da Hera i cittadini utenti si sono visti quantificare la tariffa in eccesso rispetto a quanto sarebbe accaduto in presenza di un comportamento che massimizzasse i ricavi ottenibili sul mercato da parte del Gestore".


Giudici citando i giornali ricorda anche "un comunicato ufficiale che spiegherebbe che la scelta di conferire alla società Akron i rifiuti urbani cartacei “ha determinato per il cittadino un beneficio economico di circa 1,5 milioni di euro fra 2011 e 2013, in termini di minori oneri per il servizio di igiene urbana”, e che Hera starebbe pensando di fare ricorso al Tar.

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