Martedì, 04 Giugno 2013 10:12

GIORNALAIO 04.06.2013

giornalaioConfindustria, il giorno di Maggioli. Aeradria, la Procura sembra abbia presentato istanza di fallimento

 

Aeradria, ci sarebbe un’istanza di fallimento. “Colpo di scena nel già tormentatissimo dossier Aeradria: sulla società aeroportuale pende dai giorni scorsi un’istanza di fallimento, che sarebbe stata depositata presso il Tribunale chiamato a discuterne entro breve tempo, una quindicina di giorni, probabilmente il 20 giugno. Usiamo i verbi al condizionale, in quanto non abbiamo ricevuto una conferma ufficiale della notizia da noi appresa nella tarda serata di ieri, da una fonte che riteniamo affidabile nell’ambito del “Fellini”. Da Tribunale e Procura si osserva infatti il silenzio assoluto sulla vicenda. Da chi proviene l’istanza? Non da parte dei creditori…proverrebbe invece dalla Procura della Repubblica, che a sua volta sulla richiesta di concordato in continuità aveva dato parere negativo chiedendo il commissariamento di Aeradria e ponendo pesanti dubbi sui conti presentati ai giudici dalla società aeroportuale”, LaVocediRomagna (p.13).

 
Paolo Maggioli è il nuovo presidente di Confindustria, due pagine dedicate dal CorriereRomagna (3 e 5) all’assemblea di ieri con da un lato il presidente uscente Focchi a rivendicare il ruolo dell’industria sul turismo. “Rimini non è solo spiaggia e ombrelloni, ma soprattutto industria. Un concetto avvalorato dai numeri: «Fin dal censimento del 1951 gli addetti dell’industria erano superiori a quelli delle altre categorie compreso il turismo. I dati Inps del 2009 indicano in 35mila gli impiegati dell’industria contro 19mila, con 484 milioni di retribuzioni contro 180 milioni. In termini di Pil provinciale l’industria vale il 23% mentre il turismo si ferma al 12% ma c’è molto sommerso…Congiuntura economica. Significativo il calo degli iscritti in Confindustria: da 492 imprese del gennaio 2008 alle 436 del 2013: 56 in meno (quota superiore al 10% del totale). Meno vistoso il calo dei dipendenti scesi da 20.118 a 19.045 pari a 1.073 in meno (5,3%). Però ci sono 6mila richieste di cassa integrazione e nell’ultimo anno le ore di cigs sono quasi raddoppiate (da 3 a 6 milioni, tasso di disoccupazione al 9,8%). Insomma «la crisi è gravissima» sottolinea Focchi. Dall’ultimo semestre 2012 al primo del 2013 la produzione è calata del 7,1% e il fatturato totale dell’1,8%. A resistere «è l’estero cha ha mitigato il calo drastico interno superiore al 15%. L’inizio della ripresa prevista nel terzo trimestre 2013 slitta al 2014». Giù anche gli investimenti: 5,4% del fatturato (-10,3%). Pil e dintorni. Il Pil in Italia nel 2013 calerà dell’1,3%, -1,2% in provincia. Dal 2008 la flessione nazionale è stata del 7%, a Rimini del 6,8%. Però «il Pil provinciale del turismo è del 12%, quello dell’industria del 23%»”.
Dall’altro ci ha pensato l’esperto Abravanel a bacchettare albergatori e balneari. “«Il turismo a Rimini è rimasto ai tempi della paletta e del secchiello. Così passa Ryanair raccoglie i turisti e li porta tutti a Sharm El Sheik». «Il nostro turismo è una fonte straordinaria di ricchezza capace di generare almeno 1 o 2 punti in più di Pil, il problema è che è crollata la competitività». Quali sono i maggiori problemi? «Sono tre. I costi diventati troppo elevati, il livello dei servizi non adeguato perché oggi il turista chiede le massime garanzie, le infrastrutture e i trasporti che non sono all’altezza». Qualcos’altro? «Io sono da sempre un grande ammiratore delle piccole pensioni riminesi, ma oggi non sono più competitive. Qualche giorno fa ho acquistato un pernottamento in hotel a Londra, ho potuto scegliere fra cinque strutture e ho pagato la camera la metà del prezzo. Le piccole pensioni non sono in grado di creare un simile sistema per la vendita dei posti letto»”, ha spiegato Abramavel che ha invitato i figli degli albergatori ad andare a lavorare a Londra per studiare come si fa.
“Lo dice con tono garbato, senza l'intenzione di scatenare chissà quale polemica. Lo dice perché va detto. "Non mi pento di essermi candidato, ed ho ritenuto giusto fare la gara nonostante qualcuno, tra i 'vecchi saggi', avesse chiesto di trovare un accordo, per non spaccare l'associazione". Alessandro Pesaresi è stato lo sfidante di Paolo Maggioli nella corsa per la presidenza di Confindustria Rimini. Ieri mattina era nelle prime file all'assemblea che, alla presenza di Squinzi, ha "incoronato" il suo rivale. Lui non ha votato, "perché per l'azienda Pesaresi vota mio cugino Ulisse (presidente dell'Ance, ndr)". Ma non si è sottratto ad un commento sulla vicenda che lo ha visto protagonista di una sfida inedita nella storia dell'associazione degli industriali riminesi. Dalle sue parole si intuisce che aveva pensato di vincerla, questa sfida. "Sulla base del gradimento dei 'saggi' ero dato al 50%" dice. E poi? "Poi in effetti sono rimasto un po' meravigliato di come sia andato il voto in Giunta. Non mi aspettavo la differenza di voti che c'è stata"…"Chi ha scelto me lo ha fatto in maniera amichevole, sulla base della stima. Cosa diversa rispetto a chi ha fatto una scelta di sistema. Qui a Rimini c'è una classe potente, capace, che dimostra ad ogni elezione in città di essere capace di imporsi, sa come si muove il mondo. La mia candidatura era sostenuta da un gruppo di amici, da Linda Gemmani, da Andrea Aureli, da Bonfiglio Mariotti, c'era dietro una certa idea di Confindustria, non come gruppo di interesse che si sostiene"”, NuovoQuotidiano (p.5).
Aeradria è stato uno dei passaggi obbligati anche del discorso di Focchi. «Confindustria (che ha il 3% in Aeradria) ha investito oltre 800mila euro nel ‘Fellini’, soldi che ha dovuto girare a perdita con l’ultimo bilancio. Ci sono aziende che hanno fornito beni e servizi per somme ingenti e stanno attendendo ancora di esser pagate. Il coinvolgimento di soci privati e creditori interessati è la strada giusta». «Negli ultimi incontri con Carim — aggiunge Maggioli — si è arrivati molto vicini alla soluzione. Siamo fiduciosi»”, ilRestodelCarlino (p.4).


Ciclabile a lungomare. “«LE continue piogge stanno facendo slittare la fine lavori del lungomare. Quanto a mettere su un solo livello le due piste ciclabili... diventerebbe un’opera molto più costosa dell’attuale, che ha beneficiato di fondi regionali e in sostanza ha ‘rifunzionalizzato’ il lungomare, fresando e rifacendo l’asfalto, e spostando la sosta da mare a monte». Lo afferma l’assessore alla Mobilità, Jamil Sadegholvaad. Facciamo il possibile, dice in sostanza l’assessore. Che ricorda come per il lungomare ci siano project in corso, a partire da quello del Consorzio del Porto. Come dire, un intervento ‘importante’ oggi verrebbe cancellato domani”, ilCarlino (p.2). L’ex dirigente comunale ora in pensione Ivo Castellani spiega che “«Tenendo fermi gli attuali marciapiedi e la sede stradale, c’è la possibilità di fare una ciclabile in sede protetta a doppio senso. Ciò significa 2,50 metri di larghezza più i 50 centimetri di cordolo che dividono dalla carreggiata. Ma così facendo non vi sarebbe più la possibilità di parcheggiare a spina di pesce sull’altro lato della sede stradale. In altre parole verrebbero drasticamente ridotti o eliminati i parcheggi per le auto. Inoltre va tenuto in considerazione un altro aspetto. Ritengo che il Comune di Rimini, con il Masterplan, abbia in animo l’idea di far partire progetti importanti per riqualificare l’area del lungomare attraverso la collaborazione tra pubblico e privato. In quest’ottica diventerebbe difficilmente giustificabile spendere milioni di euro per riqualificare un’area che si vuole rifare completamente in un secondo momento»”, (p.3).

 
Sicurezza, i due parlamentari scrivono ad Alfano ma è già lite nel Pd. “Se il consigliere comunale di “Rimini per Rimini” Bertino Astolfi invita a fare pressing per ottenere rinforzi anche per le zone periferiche come Rimini sud altrimenti, dice, «servirà una mobilitazione » l’assessore comunale al Territorio Roberto Biagini attacca il presidente della Provincia Stefano Vitali. Biagini, del Pd come Vitali, nella precedente giunta (sindaco Alberto Ravaioli) aveva la delega alla Sicurezza e oggi lo ricorda a tutti: «Premetto che non è una polemica nei confronti di Stefano Vitali ma un intervento di chiarimento conseguente alle sue affermazioni. “Co - me amministratori abbiamo banalizzato il tema con la paura di alzare il velo perché Rimini vive di turismo...”: molto probabilmente si riferisce a se stesso in quanto io non mi ci ritrovo nelle sue parole»”, Corriere (p.10). Le categorie, da Confcommercio ad Aia sono preoccupate, NQ (p.3).


Scm, ieri incontro tra proprietà e sindacati. Trattativa in salita rispetto alla richiesta della proprietà di rimodulare il contratto nazionale. “L’abbiamo ribadito all’azienda anche oggi (ieri, ndr) – sottolinea Sandro Pasotti della Fim-Cisl nazionale – chiedendo di far retromarcia su questo punto. I costi si possono benissimo tagliare da altri parti e non costringendo i lavoratori a fare ulteriori sacrifici”. Meglio l'intesa sul contratto di solidarietà. “I sindacati – fa notare Pasotti – hanno ribadito la loro disponibilità accettando anche una durata annuale del nuovo contratto. Noi avremmo preferito 24 mesi ma abbiamo deciso su questo punto di andare incontro all’azienda. Quanto agli orari, ok a discuterne, ma sempre con un paletto ben preciso, che si rimanga entro i limiti previsti dal contratto nazionale”, NQ (p.9).

tortora-chiaroRimini | Macchina comunale, Moretti (Pdl) chiede riorganizzazione

 

Macchina comunale a Rimini ai tempi della spending review. “Attualmente l'organizzazione ha nove direzioni con nove direttori”, fa notare il consigliere comunale del Pdl Giuliana Moretti. “Alcuni di questi – spiega Moretti - hanno come sottoposto un solo dirigente, ma vi sono addirittura direttori che non ne hanno neppure uno. Alcuni dirigenti contano pochissime unità di personale, La domanda sorge spontanea ma occorrono veramente tutte queste direzioni e questi direttori?”.
Per darsi una risposta il consigliere del centrodestra ricorda come “sempre in tema di dirigenza sono stati banditi nel 2012 quattro concorsi per quattro posti dirigenziali: uno al personale, uno al demanio, uno alla cultura, uno ai tributi. Sono stati assunti solo tre nuovi dirigenti, uno al personale, uno la demanio e uno alla cultura mentre il concorso del dirigente ai tributi è stato soppresso! Ciò – sottolinea Moretti - pare del tutto incongruente, vista la complessità e l'importanza del settore a cui si sono aggiunti imu e tares. Ci troviamo invece dinnanzi a carriere folgoranti: salta agli occhi che il dirigente al personale, assunto all’inizio di quest’anno, a pochi mesi dall’incarico sia diventato direttore”.


In queste settimane il Comune è alle prese con il bilancio di previsione 2013. In generale, la spesa del personale è leggermente diminuita perché da 36 i dirigenti sono diventati 21 “ma per alcuni dei 21 dirigenti la retribuzione è particolarmente aumentata”, fa notare Giuliana Moretti. Al contempo sono aumentate le posizioni paradirgenziali, che ora sono 26, ed è aumentato il numero dei funzionari, oggi sono più di 200, quando c’erano i 36 dirigenti, i funzionari erano si e no un centinaio”. Troppi, secondo il Pdl riminese, soprattutto di fronte al fatto della “riduzione delle dotazioni organiche, imposta per legge”, e al “taglio dei trasferimenti” che “rendono necessaria una redistribuzione ottimale del personale ed un suo miglior impiego”. Cosa che però non accade dall’insediamento di Gnassi. “Assistiamo ad una organizzazione del personale che periodicamente si modifica seguendo criteri illogici e poco trasparenti che continuano a rispondere alle vecchie logiche spartitorie e di appartenenza partitica”.
Cosa significa, si domanda poi infine Moretti, il fatto che si vuole “mantenere complessivamente la spesa del personale pari a quella del 2012”? “Se vengono aumentati i direttori, cui ovviamente verrà data una retribuzione da direttore, gli altri dipendenti percepiranno meno?”.

rossoBellaria | Bff proclama Capossela cittadino onorario. Granfinale con Riondino all’Astra

Si è chiusa ieri sera al teatro Astra, ovviamente full con una marea di spettatori in piedi, la 31esima edizione del Bellaria Film Festival. L’appuntamento, presentato dal cantautore e scrittore David Riondino, è stato catalizzato dal conferimento della cittadinanza onoraria a Vinicio Capossela da parte del presidente del consiglio comunale Maria Laura Domeniconi.
“Non capita tutti i giorni di consegnare una cittadinanza onoraria, un atto rilevante di riconoscimento e di gratitudine nei confronti di una personalità che abbia acquisito particolari benemerenze che diano lustro alla città. In questo caso, mi preme sottolineare come, a nostro giudizio, la cittadinanza a Vinicio Capossela rappresenti qualcosa in più: viene ufficializzato, infatti, un legame affettivo che di fatto esiste già, da anni, tra i cittadini di Bellaria Igea Marina ed un artista che, sin da quando approdò nella nostra città, continua ad emozionarci e a far sentire anche la nostra comunità un po’ parte di una straordinaria carriera artistica. A nome di tutta la città sono onorata di dare il “benvenuto” a Vinicio Capossela quale nostro amato concittadino”, ha detto Domeniconi.
Dura da venti anni il legame d’affetto e d’amicizia che lega Capossela alla cittadina della riviera. Al proposito, nel corso della chiacchierata dell’artista con Riondino è stato anche proiettato un video, amatoriale ed inedito anche per lo stesso protagonista, girato da Giulio Vasini (“Coppi”) al Pjazza a fine anni ’80. Si tratta del locale in cui, nel 1989 (poco prima dell’uscita di “All’una e trentacinque”), Capossela ottenne il suo primo ingaggio.

 
Decretati negli ultimi giorni di festival anche i vincitori del Bff 2013. La giuria del Concorso Italia Doc composta da Maurizio Carta, Marina Collaci, Giovanni Giommi, Ugo Gregoretti e Miriam Mauti ha assegnato il premio come miglior documentario italiano a In Utero Srebrenica di Giuseppe Carrieri, menzione speciale a Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno. Menzione speciale anche a Il libraio di Belfast.
La giura del Concorso Radio Doc composta da Roberto Antonini, Pinotto Fava, e Federica Manzitti ha premiato come miglior documentario radiofonico Africa Bianca di Barbara D’Amico e Fabio Lepore e ha assegnato la Menzione speciale radio doc a Italia-Romania: in viaggio con le badanti di Flavia Piccinni.
Menzione speciale Casa Rossa assegnata dai ragazzi del DAMS di Bologna guidati da Paolo Angelini a Le cose belle di Alessandro Piperno e Agostino Ferrente.

tortora-scuroRimini | Maggioli presidente di Confindustria. Focchi: Serve un radicale cambiamento

 

Paolo Maggioli è stato dunque eletto alla presidenza di Confindustria Rimini per il biennio 2013-2015, nonostante la dura posizione presa dall’imprenditore Bonfiglio Mariotti. L’assemblea si è riunita oggi al Palas e ha ospitato anche il presidente nazionale Giorgio Squinzi (ospite dell'assemblea anche Roger Abravanel esperto in leadership e strategie di crescita nelle società post industriali). Vice-presidenti saranno Simone Badioli e Alessandro Pettinari.

 
“Il lavoro svolto sotto la presidenza di Maurizio per me è un punto di partenza importante per le future attività. E' evidente quanto sia stato importante e decisivo il lavoro svolto da Confindustria Rimini negli anni del suo mandato: abbiamo tutti ben presente che sono stati gli anni peggiori, dei peggiori che si potevano immaginare. Ecco perché voglio rivolgergli i complimenti e ancora un grazie a nome di tutti”, ha detto il presidente Maggioli riferendosi al suo predecessore Maurizio Focchi.
Nel suo discorso di ‘insediamento’ Maggioli ha indicato quali punti focali della sua presidenza “innovazione e internazionalizzazione, i due pilastri su cui bisogna puntare per rilanciare la nostra economia” e ha ribadito l’importanza dell’ “autonomia della nostra associazione”, “un valore da preservare per il bene degli associati”. “Inoltre, saranno rafforzate le relazioni intercorrenti fra la nostra Associazione e tutti gli stakeholders, in particolare con le Pubbliche Amministrazioni, le organizzazioni sindacali e il mondo del credito”.


Di “bella esperienza” parla il presidente uscente Focchi. “Dal punto di vista della nostra associazione, e rispetto alla visione e agli obiettivi che mi ero dato all’inizio del mio mandato, sono soddisfatto per alcuni risultati raggiunti e soprattutto per i percorsi tracciati, in collaborazione anche con le forze più giovani della nostra associazione. Ora, guardando al futuro, la mia speranza e convinzione sono che ci possa essere un cambiamento nella continuità nel solco delle strade tracciate”.
Qualche riga dopo si spiega meglio. “Occorre un cambio radicale di attenzione verso l’industria, un cambio di paradigma culturale focalizzato a togliere i freni e gli ostacoli (dal fare del nostro territorio un'area a burocrazia zero, a un maggiore sviluppo delle infrastrutture) e a facilitare, addirittura incoraggiare le iniziative e gli investimenti”.

 

Sul tema infrastrutture Focchi ha precisato anche come "l’attenzione deve essere poi reciproca e da parte nostra abbiamo contribuito ad Aeradria, di così grande importanza per tutti. Confindustria ha investito più di 800 mila euro che ha dovuto girare a perdita con l’ultimo bilancio; varie aziende hanno fornito beni e servizi per somme ingenti e stanno attendendo ancora il pagamento. Riteniamo, come già auspicammo dal nostro ingresso nel capitale Aeradria, che la via del coinvolgimento di soci privati specializzati e di creditori interessati, sia la strada giusta per uscire da una situazione complicata.

 


In occasione dell’assemblea pubblica sono stati consegnati i riconoscimenti ai soci iscritti da 30 anni (Albini & Fontanot SPA, Gentili SPA, Prefabbricati Morri SRL,Virginia SRL) 40 anni (Gilmar Divisione Industria SPA, Impresa Edile Sacchetti SRL, Photosì SRL) e da 50 anni (Maggioli SPA).

neroRimini | Asili, continua la lotta di Idv, Fds e Sel: Rette troppo alte al nido della Asl

 

Asili, venerdì a Rimini è partita la raccolta firme promossa da Sel, Idv (maggioranza) e Fds (minoranza) affinché quelli comunali restino a gestione priva. Nell’occasione alcuni genitori hanno sollevato alcune preoccupazioni sull’aumento delle rette. Preoccupazioni che dal Comune si sono premurati di smentire subito.


Secondo i consiglieri comunali Stefano Brunori, Savio Galvani e Fabio Pazzaglia, promotori dell’iniziativa che mira alla stabilizzazione delle 15 insegnati dei nidi Cerchio magico e Bruco verde (per i quali il Comune prevede l’esternalizzazione), “la reazione dell'amministrazione (che li accusa di diffondere informazioni non proprio veritiere, ndr) a seguito della giornata in difesa degli asili comunali, tenutasi venerdì 31 maggio presso gli asili Cerchio magico e Bruco verde, appare assai scomposta e tradisce un certo nervosismo. Passi l'attacco frontale nei confronti dei consiglieri comunali che hanno promosso la giornata, ma la reazione nei confronti dei cittadini è davvero sconcertante. Accusare di scorrettezza anche i genitori solo perché hanno osato esprimere le loro legittime preoccupazioni sul rischio privatizzazione, denota una certa arroganza”.


I tre portano degli esempi. “Rispetto al tema delle rette c'è l'esempio plastico del nuovo asilo dell'Azienda Usl, dentro l'ospedale Infermi. Un asilo gestito dall'Asp Valloni che a sua volta l'ha subappaltato ad un privato, una cooperativa. Ebbene questo asilo risulta avere ancora diversi i posti liberi. Qualcuno si è chiesto perché? Risulta che le rette siano più alte della media di quelle degli asili comunali. E' vero oppure no? Considerato che la giunta comunale intende spogliarsi della gestione diretta dei propri asili e tenuto conto che intende portare avanti il modello inaugurato dalla Ausl, modello che prevede la seguente triangolazione: ente pubblico, Asp e Cooperativa, appare evidente che le preoccupazioni dei genitori non siano di certo infondate”.

 
Bruniri, Galvani e Pazzaglia tornano infine sulla questione delle insegnanti. “Quando l'amministrazione afferma che il dato importante per i cittadini è la qualità del servizio dividendo tale aspetto dall'inquadramento contrattuale delle educatrici compie un errore perché la qualità del servizio è data anche dal rispetto dei diritti delle responsabili del progetto pedagogico (educatrici). La giunta anziché prendersela con i genitori dei bimbi del Bruco verde e del Cerchio magico dovrebbe cominciare ad aprire un confronto nella città, democratico e partecipato con chi ritiene che le risorse pubbliche utilizzate per mantenere la gestione diretta degli asili comunali siano soldi spesi bene”.

Lunedì, 03 Giugno 2013 10:37

GIORNALAIO 03.06.2013

giornalaioSicurezza a Rimini, ancora tagli ai rinforzi estivi. Primo incidente sulla nuova ciclabile a lungomare. Spiagge, la proroga per rimontare. Sprechi in consiglio comunale

“UN FESTA della Repubblica sottotono, la crisi si respira in una piazza con molti stendardi ma poca partecipazione, e soprattutto nel discorso del prefetto, Claudio Palomba, che solo lontano dal microfono confermerà le voci che giravano da qualche giorno. La scure dei tagli si è abbattuta anche sui rinforzi estivi destinati alla riviera: meno 40 uomini. Palomba rassicura: «Siamo la provincia che è stata penalizzata meno in Italia, ma per compensare nei fine settimana avremo i Reparti regionali e il personale che arriverà sarà comunque più qualificato». Di più non è possibile, fa capire, e ci è andata ancora bene”, ilRestodelCarlino (p.3). “«La dotazione fissa parla di 250-260 uomini, una quarantina in meno rispetto a quelli che sono stati inviati la scorsa estate. Nei weekend, a partire dal 29 giugno, ne arriveranno però 40 provenienti dai reparti operativi di Bologna, personale di grande esperienza». E non è tutto. «Nelle ore serali e notturne, attiveremo presidi nelle zone del Borgo Marina e del Borgo San Giuliano con i quali, oltre a controllare il territorio, terremo monitorate le attività commerciali e le abitazioni. Nel Borgo San Giuliano ci stiamo anche attivando, in collaborazione con alcuni privati, per installare un sistema di video sorveglianza»”, NuovoQuotidiano (p.3).
Il prefetto ha anche messo il salvataggio dell’aeroporto tra le priorità. “«L’aeroporto è per Rimini un bene insopprimibile che andrebbe valorizzato». Per questo, ieri in piazza Cavour, nel discorso ufficiale della Festa del 2 Giugno, ha spiegato che «in quello spirito di cooperazione più volte invocato è necessario da parte di tutti trovare una soluzione condivisa nell’interesse esclusivo della comunità e del territorio riminese. La non soluzione sarebbe infatti un vero disastro»”, CorriereRomagna (p.5).

 
Ciclabile a lungomare, i dubbiosi sono stati soddisfatti. “Primo giorno di sole dopo tanti giorni di maltempo, con migliaia di riminesi al mare per la passeggiata e la prima tintarella. E molti hanno preso la bicicletta, utilizzando la tanto amata-odiata pista ciclabile. Dove, ieri mattina, è avvenuto il primo incidente da quando è stata realizzata. E’ successo intorno alle 11 all’altezza del pub The Barge. Un settantenne in mountain bike, che viaggiava in direzione porto, a un certo punto ha svoltato a destra per salire sul marciapiede e andare in spiaggia, e ha tagliato la strada a un altro ciclista, una ragazza che gli era appena dietro. Il signore ha avuto la peggio: è caduto sull’asfalto, ha battuto la testa e ha riportato un trauma a una spalla, ed è stato necessario l’intervento del 118, che l’ha porta in ospedale per ulteriori accertamenti. Nulla di grave”, ilCarlino (p.2).
Spiega il comandante della Polizia municipale Vasco Talenti, «entrambi i ciclisti andavano verso piazzale Boscovich, ma ad un certo punto uno dei due, all’altezza di un attraversamento per raggiungere uno stabilimento balneare, ha svoltato a destra, impattando con l’altro ciclista che viaggiava a fianco. La dinamica precisa è al vaglio dei nostri agenti, che erano già presenti in zona, in virtù del presidio predisposto in questi primi giorni di utilizzo ‘massiccio’ della ciclabile allo scopo di aiutare e pedoni e ciclisti ed eventualmente sanzionare gli automobilisti. Senza soffermarmi sulle responsabilità che sono ancora da accertare, vorrei aggiungere che si è trattato di un normale scontro, come purtroppo ne accadono tanti in situazioni di traffico»”, LaVocediRomagna (p.13).
Il consigliere di minoranza Gioenzo Renzi: l’esponente dei Fratelli di Italia era infatti presente sul lungomare ieri mattina e ha raccolto in prima persona «il malcontento dei riminesi su questo progetto che non ha senso». Il problema, secondo Renzi, è che «ci sono troppi attraversamenti pedonali che intersecano la ciclabile, la quale non è protetta ma mette a rischio chi la percorre»”, Corriere (p.7).


Spiagge ancora da rimontare. “STESSA SPIAGGIA, stesso mare. O quasi. Perché i bagnini riminesi finalmente stanno rimontando (o l’hanno già fatto) le attrezzature e i servizi, grazie alle agognate autorizzazioni ambientali sfornate ogni settimana dalla Soprintendenza e dagli altri enti competenti. A oggi sono già 80 le autorizzazioni per altrettanti stabilimenti rilasciate e altre stanno per essere date in queste settimane. Secondo Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini di Rimini sud (quella che riunisce quasi tutti gli operatori da piazzale Boscovich a Miramare) «entro la metà di questo mese chi ha fatto domanda per rimontare le strutture, che includono oltre all’autorizzazione ambientale anche quella edilizia, demaniale e doganale, dovrebbe avere tutti i documenti in mano per poter ricollocare le strutture e i servizi». IN ACCORDO con il Comune di Rimini, è stata data una proroga ai bagnini, che in teoria avrebbero potuto effettuare i lavori per poter rimontare le strutture entro la fine di maggio”, ilCarlino (p.5).


Sprechi in consiglio comunale. “«Siamo in crisi, ce lo ricordano ogni giorno il Sindaco e la maggioranza. Poi però», avvertono dal Movimento 5 Stelle all’indomani della singolare “scoperta” della Voce, «ci troviamo di fronte ad un privilegio, nemmeno tanto nascosto e rimaniamo sorpresi ed interdetti. Ci riferiamo», spiegano, «alla segretaria particolare che Donatella Turci, Presidente del Consiglio Comunale, ha chiesto ed ottenuto. In considerazione del fatto che il Consiglio Comunale tiene in media un paio di sedute al mese e che comunque è coadiuvato da uno staff più che commisurato (5 dipendenti ed un dirigente), non sappiamo a cosa attribuire questo privilegio», rilevano i grillini riminesi. «Dato che siamo anche nuovi del panorama politico siamo andati a guardare nel passato, non si sa mai ci sia qualche usanza informale di cui non siamo a conoscenza, ma pur nel nostro eccesso di zelo non abbiamo trovato casi analoghi. La Presidente Ceccarelli, nella passata legislatura, che pure non aveva ancora i problemi di spesa della presente, pur convocando con grande frequenza i consigli comunali, non ha mai avuto bisogno di tale privilegio, né in vero lo ha chiesto»”, LaVoce (p.12).


Scuola. Il fronte per l’assunzione delle insegnanti dei nidi Cerchio magico e Bruco verde (maestre che hanno superato un concorso comunale) torna a parlare. “Brunori chiede «ancora una volta e prima della prossima approvazione del bilancio che la gestione rimanga pubblica con stabilizzazione dei dipendenti in forza». «Infatti», spiega, «la volontà espressa dalla cittadinanza attraverso ripetute assemblee pubbliche ultima delle quali quella andata in scena davanti ai due nidi in data 31 maggio danno il senso della richiesta al grido “Gnassi i bambini non votano ma i genitori si” - un ombrello per proteggersi dalla pioggia di privatizzazioni che a breve investirà il nostro comune da parte di questa Amministrazione». «Una decisione diretta alle privatizzazioni (come emerso dall’ultimo consiglio comunale dove Pd e Pdl hanno votato compatti) andrebbe a disattendere una chiara e univoca volontà espressa dalla cittadinanza attiva, in tutte le sue forme di espressione democratica e contro due consiglieri di maggioranza», Galvani e Brunori, appunto”, LaVoce (p.12).

Il Comune intanto precisa che “«le rette degli asili Cerchio Magico e Bruco Verde nei prossimi anni resteranno le stesse degli altri asili gestiti direttamente dal Comune. Così come il servizio estivo sarà garantito». Lo precisa l’amministrazione comunale che definisce «scorretto e politicamente strumentale diffondere notizie senza riscontro nella realtà dei fatti per sostenere: la propria opinione, nel caso di cittadini; la propria posizione politica nel caso di consiglieri”. Il Comune difende poi la scelta di affidamento dei servizi all’infanzia anche a soggetti privati: “Il dato importante per i cittadini è che la qualità media del servizio è elevata in tutte le diverse soluzioni»”, NQ (p.5).


Tassi usurai. “«I tassi da usura abitano anche a Rimini». A spiegarlo è Renato Ricci, da alcuni anni impegnato in consulenze ad aziende e privati. Il settore nel quale è specializzato Ricci è molto particolare: le verifiche sui tassi di interesse applicati dalle banche. Allora Ricci, che cosa ha scoperto? «Che ci sono tantissime aziende e privati che hanno pagato interessi molto maggiori del dovuto. A Rimini su 100 casi analizzati, 93 si possono ricondurre a tassi usurai». Può fare degli esempi concreti? «Uno dei più eclatanti, riguarda mutui per 3 milioni rispetto ai quali siamo riusciti a recuperare dalle banche 236mila euro. Mentre sul mutuo acceso da un privato sei anni fa per 120mila euro, 23mila erano di troppo». Che tassi applicano le banche? «Un mutuo può essere anche del 6%, ma la Banca d’Italia consente di aumentarlo di ulteriori 4 punti.Poi bisogna fare grande attenzione alle commissioni di massimo scoperto, all’anatocismo bancario, al calcolo delle somme alla francese (prima la restituzione di tutti gli interessi, poi il pagamento della quota capitale) ». Ma oltre quale soglia si può parlare di usura? «E’ difficile stabilire una quota precisa perché i tassi variano di anno in anno.Diciamo che oltre il 16,5% è sicuramente usura, ma a volte “basta” il 10%»”, Corriere (p.6).

9bPlay out Lega Pro, Rimini–Vallèe d’Aoste e Hinterreggio–Gavorrano

 

Dopo la vittoria di domenica scorsa nell’andata della semifinale play out, il Rimini ospiterà domenica pomeriggio al Romeo Neri il Vallèe d’Aoste per il match di ritorno forte del 2-0 conquistato sul terreno della formazione valdostana. Un vantaggio rassicurante per i biancorossi di Luca D’Angelo, anche in considerazione del miglior posizionamento nella classifica della regular season che favorisce i giocatori in maglia a scacchi in caso di parità (nei punti e nella differenza reti), al termine della doppia sfida. In settimana la parola d’ordine in casa Rimini è stata “concentrazione” tenere alta la tensione insomma, per evitare brutte sorprese (per perdere l’accesso alla finale salvezza, i biancorossi dovrebbero uscire sconfitti dal Neri con tre gol di scarto), e archiviare il primo turno play out. Mister Luca D’Angelo, per la partita di ritorno, ritroverà il centrale difensivo Fabio Vignati costretto al forfait all’andata a causa delle febbre e che al rientro nell’undici dovrebbe fare coppia in mezzo con Roberto Rosini, con lo spostamento a destra di Andrea Brighi e la conferma, a sinistra della linea difensiva, di Mirko Palazzi. Capitan Marco Brighi, Onescu e Spighi, titolari domenica scorsa, dovrebbero formare anche al Neri la linea mediana con Baldazzi, Morga e Taddei a comporre il pacchetto offensivo. Solo qualche dubbio su Taddei che giovedì durante la partitella ha accusato un piccolo fastidio muscolare. C’è fiducia in casa Rimini, non solo per l’ottimo risultato conquistato all’andata ma anche per i tanti segnali positivi arrivati in questo finale di stagione. Difesa sempre più ermetica con la porta biancorossa inviolata da quattro partite, e attacco finalmente più pungente con la media gol raddoppiata negli ultimi due mesi e mezzo di calcio. Accantonato invece per il momento l’aspetto societario anche se a oggi la confusione regna sempre sovrana su Piazzale del Popolo. In casa Vallèe d’Aoste invece, dopo la sconfitta interna (la terza stagionale contro il Rimini sempre con il punteggio di 2-0), c’è aria pesante e in settimana sono finiti fuori rosa tre centrocampisti e tre attaccanti. Fuori Reali, Raimondo e Kanoute e i tre giocatori del reparto offensivo inseriti domenica scorsa da mister Zichella nella ripresa: Temelin, Esposito e Bentoglio. Il tecnico valdostano per completare le convocazioni dovrà quindi fare ricorso ai giovani della Berretti. La vincente della sfida tra Rimini e Vallèe d’Aoste dovrà poi guadagnarsi l’unico biglietto che vale la salvezza nella finale del 6 e 16 giugno contro la vincente della semifinale play out del girone B. Nella partita d’andata tra Gavorrano e Hinterreggio si sono imposti per 2-1 i toscani allenati da Corrado Orrico che cercheranno di difendere il vantaggio sul difficile terreno dei calabresi. I padroni di casa dovranno però fare i conti con l’assenza pesante del centrocampista rumeno Joris Khoris cannoniere della squadra con 11 centri espulso all’andata e squalificato per un turno dal Giudice Sportivo, e dovranno molto probabilmente rinunciare anche all’attaccante Paolo Carbonaro (sette gol in campionato), già costretto al forfait nella trasferta toscana a causa di un fastidio al bicipite femorale. La sfida tra Gavorrano e Hinterreggio prenderà il via con 30’ di anticipo (ore 15:30), mentre tra Rimini e Vallèe d’Aoste il direttore di gara, Juan Luca Sassi di Macerata, fischierà l’inizio alle ore 16.
Francesco Pancari

Sabato, 01 Giugno 2013 08:43

GIORNALAIO 01.06.2012

giornalaioLarghe intese per Aeradria, Pizzolante: Carim pensi a fare il suo mestiere. Confindustria, Mariotti va via: No a Maggioli. Partiti, è tempo di spending review 

 

Aeradria, ieri incontro bipartisan con parlamentari e consiglieri regionali di Pd e Pdl. Il sostegno di Sergio Pizzolante. “«Sull’aeroporto sono stati fatti tanti errori. Le colpe dei soci di Aeradria sono note: hanno sostenuto una gestione del ‘Fellini’ che si è rivelata non all’altezza, hanno atteso per anni invano il piano regionale degli aeroporti senza accelerare sulla privatizzazione». AL TEMPO STESSO, continua Pizzolante, «la Carim non può però dare lezioni di buona gestione dopo il commissariamento subito e le ingenti perdite (189 milioni, ndr). In più vorrei ricordare che il compito della Cassa di Risparmio è quello di prestare risorse a famiglie e imprese, cosa che sta facendo male tra l’altro in questo periodo, e non certo gestire l’aeroporto». Per questo motivo, ribadisce Pizzolante, «la guerra tra poteri ormai deboli non serve alla città. Gli enti soci hanno le loro colpe e responsabilità, la Carim, che ha le sue ragioni da difendere vantando 9 milioni di crediti verso Aeradria, non può però permettersi di essere arrogante». Da qui l’impegno, preso ieri dai parlamentari insieme agli enti soci, di costruire in questi giorni un percorso che porti al salvataggio di Aeradria”, ilRestodelCarlino (p.4).

 
Confindustria, lunedì l’assemblea con Squinzi che eleggerà Paolo Maggioli a succedere a Focchi. “«Lascio Confindustria Rimini: la nomina di Paolo Maggioli significa continuare con un sistema che ha retto Rimini per troppi anni e che oggi non tiene più. Un sistema in cui troppo spesso interessi di parte sono venuti prima di quelli generali, in cui su un tema come l'evasione fiscale si sono dette cose e dati esempi non certo edificanti. Nell'indicazione del nuovo presidente serviva un segnale di discontinuità che è venuto a mancare». Bonfiglio Mariotti lancia lui il sasso. Mandando un segnale molto forte ed inequivocabile: «Vado via da Confindustria Rimini (dove ha ricoperto per due mandati il ruolo di membro nel direttivo, ma non esce dal sistema nazionale dove è a capo di Assosoftware, associazione nazionale delle aziende informatiche aderenti all'associazione, ndr) e ritiro anche l'adesione di Italstudio Spa, il gruppo informatico di cui sono presidente (oltre 160 dipendenti, ndr)»”, NuovoQuotidiano (p.3).

 
Il Pd alle prese con crisi dà il via alla sua spending review, ilCarlino (p.5). “Il Pd nazionale si prepara a ricorerre alla cassa integrazione per 180 dipendenti a causa dell’azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti. Ma anche dalle parti di via Beltramelli, dove quei soldi non sarebbero comunque arrivati, si cominciano a fare i conti con il prossimo bilancio. Che si annuncia all’insegna del ‘lacrime e sangue’. Mai come quest’anno le casse del Pd riminese appaiono svuotate. E la ricetta non può che essere quella dei tagli. Su tutte le voci dei costi, compresa dunque quella relativa alle spese per il personale. «Non faremo ricorso alla cassa integrazione — premette il tesoriere del Pd, Renzo Casadei — ma la riduzione della spesa dovrà interessare tutti i settori, quindi anche i dipendenti». Che nella federazione riminese sono 6: due a tempo pieno e quattro part-time. POCA ROBA rispetto agli oltre 50 dipendenti su cui poteva contare il Pci riminese a metà degli anni ‘80”.
“Il responsabile organizzativo, Alberto Pietrelli, ha un vantaggio: il partito non ha dipendenti e quindi nessuno sta passando brutti momenti. «L’attività si regge grazie al lavoro dei volontari». Meglio così, allora. «Non proprio. E’ stato deciso di chiudere le sede provinciali, nel senso che localmente dovremo provvedere con l’autofinanziamento. La sede riminese in via Bonsi ha costi molto alti, quasi 40mila euro all’anno. E’ chiaro che non ce la possiamo più permettere e ne dovremo trovare una più economica. Bisogna vedere quali saranno le prossime decisioni, fra giugno e luglio. Ad esempio quante risorse saranno destinate localmente. Noi ogni anno per il tesseramento inviamo a Roma circa 50mila euro, se ci lasciassero gestire il tesseramento qua a Rimini, saremmo a posto. Certo una sede provinciale più economica la dovremo trovare ugualmente »”, CorriereRomagna (p.9).


Asili, via alla petizione contro il sistema integrato. “«Il privato non lo vogliamo. Farà aumentare a dismisura le rette scolastiche e ci toglierà queste bravissime insegnanti che ogni giorno si occupano con amore e dedizione dei nostri figli».I genitori dei 60 bimbi dell’asilo Cerchio Magico di Rimini non ci stanno alla prossima privatizzazione della scuola, che riguarderà dal prossimo anno scolastico anche un altro nido questa volta viserbese, il Bruco Verde (la gestione è stata fino ad ora nelle mani della Asp Valloni) e aderiscono così con «entusiasmo e convinzione» alla raccolta firme promossa dai consiglieri comunali Brunori, Idv, Galvani, FdS e Pazzaglia, Sel-Fare Comune.Obiettivo dell’iniziativa appunto convincere il Comune a fare retromarcia e più in generale cambiare politica sugli asili nido: «Il sistema educativo integrato pubblico-privato promosso dalla giunta Gnassi – si legge nel testo della petizione - funziona se va ad incrementare l'offerta complessiva per rispondere alla domanda reale di posti nido e non se viene utilizzato per effettuare un travaso dei nidi comunali dalla gestione pubblica a quella privata. Per questo motivo chiediamo al signor sindaco di investire le risorse necessarie per la gestione diretta di tutti gli asili di proprietà del Comune»”, NQ (p.7).


“NOTTE DI TERRORE a Riccione, dove un magrebino armato di un coltellaccio da cucina ha rapinato cinque persone in un’ora, ferendo una giovane donna che aveva tentato di salvare la sua borsa. Le vittime lo descrivono come un giovane ‘fuori di testa’, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Quel che è certo è che ha seminato la paura al punto che i carabinieri hanno chiesto ad alcuni hotel della zona di bloccare le porte automatiche”, ilCarlino (p.3).


Il convegno sulla casa-famiglia. “«DON ORESTE Benzi era un matto, un bambino, un profeta, un mistico, un santo. Ha saputo dare ai poveri una comunità, dove le case famiglia sono diventate la parte più preziosa». Viene ricordato così don Benzi, da Pino Pasolini, tra i primi arrivati nella grande famiglia spirituale della Comunità Papa Giovanni. Migliaia di persone, provenienti da tutta Italia, ieri hanno festeggiato alla Fiera i quarant’anni dalla nascita della prima casa famiglia di Coriano”, ilCarlino (p.8).


“«Chiediamo a gran voce - ha detto Ramonda - il riconoscimento delle case famiglia con una legge ordinaria dello Stato: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo accolto decine di migliaia di bambini con gravi handicap, adolescenti a rischio devianza, persone con malattie mentali, giovani tossicodipendenti, donne e uomini che uscivano dal carcere o che vivevano in strada »… Ramonda ha infine precisato che chi viene accolto in una casa famiglia costa meno rispetto ad altre strutture, ad esempio ospedaliere: 50 euro al giorno contro 300. Quindi un «accolto su due sta in casa famiglia gratuitamente ». Logica conseguenza. «Chiediamo senso di giustizia, lo Stato riconosca il diritto di mantenimento a tutti, lo Stato è debitore di 11 milioni nei confronti degli accolti»”, Corriere (p.9).

 
Infiltrazioni mafiose. “Qualcosa che non andava in quelle duecento variazioni societarie negli alberghi registrate nell’ultimo anno e su cui aveva avanzato forti dubbi la Prefettura, effettivamente c’era. Nell’aprile 2012 la gestione di un hotel di Miramare era finita ad una donna, coadiuvata a gestire la struttura dal compagno. Ed è proprio su Luigi Lamberti, 60enne originario di Pagani in provincia di Salerno e già noto alle forze dell’ordine ma domiciliato a Rimini, che si sono concentrate le indagini coordinate dalla Procura di Salerno e condotte dai carabinieri del capoluogo campano. Sarebbe infatti lui, secondo gli inquirenti, il principale collaboratore di Aniello Basile, il 44enne vicino al clan Cava di Quindici, in provincia di Avellino, e ritenuto alla guida della banda sgominata dall’operazione ribattezzata Annibale”, LaVocediRomagna (p.17).


Ieri a Rimini il poeta Alessandro Fo, in occasione della festa delle scuole Karis, LaVoce (p.6).

tortora-scuroRimini | Spese tribunale, interrogazione Petitti e Arlotti contro tagli ai rimborsi

 

In Italia c’è una legge del 1941 che carica sui Comuni in cui ha sede un Tribunale, e quindi anche su Rimini, una serie di spese gravose, tra cui custodia dei locali, manutenzione, illuminazione, riscaldamento, provviste di acqua, riparazione dei mobili, spese per i registri e gli oggetti di cancelleria. “Fino allo scorso anno, pur con sempre crescenti ritardi, le spese sostenute e debitamente rendicontate dai Comuni, venivano rimborsate in percentuali che sono andate da un minimo dell'85 per cento alla quasi integrale copertura dei costi”, spiega il deputato del Pd Emma Petitti.
Ora invece “lo schema di dpr “Regolamento per la disciplina della concessione di contributi per le spese di giustizia ai Comuni", in cui si stabilisce in particolare che il contributo che verrà corrisposto ai Comuni per le spese di gestione degli uffici giudiziari sarà determinato sulla base di costi standard riducendo inoltre l'acconto al 50% (non più il 70%), costringerebbe gli enti locali a farsi carico di spese per materie delegate, iscrivendo a bilancio rimborsi che oggi vengono tagliati a consuntivo”, spiega Petitti che proprio per questo motivo ha firmato assieme al collega Tiziano Arlotti un’interrogazione al ministro Anna Maria Cancellieri per chiedere di rivedere la bozza di regolamento.
“Per il Comune di Rimini, che sostiene mediamente spese per il Palazzo di Giustizia per circa 1,2 milioni, significherebbe 800 mila euro di riduzione dei rimborsi”, spiegano i deputati riminesi che chiedono “quindi di modificare lo schema di dpr che provocherebbe ulteriori numerosi problemi alle casse dei Comuni sede degli uffici giudiziari; di dotare il fondo di ulteriori risorse per garantire la copertura finanziaria totale del rimborso; e se il ministero abbia effettuato una stima circa l'ammontare effettivo del debito nei confronti dei Comuni sede degli uffici giudiziari”.

mattoneRimini | Aerosol degradato, in attesa della steet parade Renzi lancia l’appello per il molo

 

Mi appello al sindaco contro il degrado del nostro molo e in particolare dello pera l’opera pittorica di Eron, ammalorata dalla ruggine e costata 76.700 euro”. Il giorno della presentazione ufficiale della Molo street parade a Rimini il 29 giugno prossimo, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi ne approfitta per puntare i riflettori sulle condizioni del molo di Rimini, “di notevole degrado, nonostante sia da sempre la passeggiata preferita dei riminesi durante tutto l’anno, per respirare l’aria buona, ammirare il mare, la spiaggia, … una volta per fare i tuffi”, Renzi si lascia andare ai ricordi, lontani.
Le condizioni in cui si trovano la pavimentazione in asfalto e i bordi della banchina, causa l’andirivieni fino a poco tempo fa dei camion per le operazioni di carico degli inerti, non sono un granché, proprio come quelle dell’aerosol che “nel 2005, la giunta comunale per coprire slogans e scritte di ogni tipo, per migliorare l’immagine della città, nel suo accesso dal mare, aveva incaricato il pittore Eron di Rimini, noto artista esperto in pittura murale” di realizzare per “valorizzare il suddetto muro con un’opera pittorica”. Questa l’origine delle immagini dei monumenti storici di Rimini, l’Arco di Augusto, il Ponte di Tiberio, la Fontana della Pigna, la Fontana dei Quattro Cavalli, Porta Montanara, il tempio Malatestiano, Castel Sismondo, il Teatro Galli, intervallati da soggetti marini, proprio lì sugli scogli.
Il costo fu finanziata da due sponsor privati, la Società Metro Italia Cash & Carry e la Cna con 20mila euro ciascuno, e dal Comune, per il residuo di 36.700 euro. Adesso, però, dopo otto anni adesso la ruggine dei telai di supporto, “che non hanno retto all’incuria e all’abbandono”, sta coprendo le immagini. “Ancora una volta, senza ricordo e rispetto per i soldi spesi, un’opera pubblica è ridotta a ‘rattoppo’ peggio del ‘buco’”.

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