GIORNALAIO 19.10.2013
Aeradria, il Comune di Cattolica ritira le delibere sui pagamenti. Nuove tasse, Uil: 66 euro in più a famiglia. Tassa di soggiorno, Gnassi non si fida di Bray. Urbanistica, in consiglio a Rimini vince la 'minoranza' a colpi di maggioranza
Aeradria, il cda prepara la memoria difensiva per l'udienza del 24 ottobre in tribunale a Rimini. "Gli avvisi di garanzia a sindaco e presidente della Provincia hanno lasciato strascichi pesanti se è vero che cominciano i pentimenti ufficiali. Ieri, per esempio, il Comune di Cattolica ha annullato le delibere che approvavano il piano di sostegno alla società di gestione: soldi deliberati, mai mai versati pari ad oltre 110mila euro", LaVocediRomagna (p.1). "Motivazione: “ritenuto che le succitate delibere di Giunta comunale siano illegittime”, in violazione di una serie di leggi: la Legge sul procedimento amministrativo (la Bassanini del 1990, una specie di vigente “bibbia” dell’attività amministrativa), il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, il divieto di aiuti di Stato previsto dall’ordinamento comunitario, infine lo stesso Regolamento attuativo della Bassanini deliberato dal consiglio comunale di Cattolica nel 1991", (p.13).
Turismo. ""Vedere moneta pagare cammello". La mette prima in battuta. Ma non per addolcire quello che ha da dire. Il sindaco Andrea Gnassi vuole vederci chiaro sulla trasformazione della tassa di soggiorno in tassa di scopo. Non perché sia contrario. Il giorno dopo l'annuncio da parte del ministro al Turismo Massimo Bray dell'intenzione del governo di rivederne la norma, ci sono però cose da chiarire. "Non vorremmo – spiega – che la tassa di scopo diventi un modo surrettizio per fare pagare ai riminesi qualcosa che poi va a finanziare enti statali, come l'Enit, o altri livelli istituzionali"", NuovoQuotidiano (p.3).
Tasse. "A PALAZZO Garampi, fatti i primi conti, l’avevano detto subito: con le nuove imposte su rifiuti e servizi si pagherà di più. Le stime elaborate ora dal centro studi della Uil lo confermano: è vero che non si continuerà a pagare l’Imu sulla prima casa, ma in compenso fra Tasi e Tari le famiglie riminesi rischiano (sulla prima casa) una stangata che potrebbe variare, in media, tra i 320 e i 455 euro. MOLTO dipenderà dal Comune di Rimini, che al momento di preparare il bilancio 2014 (sempre che nel frattempo non ci siano altre novità introdotte dal governo Letta), potrà decidere se azzerare la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che va a sostituire l’Imu sulla prima casa, o se invece applicarla. Nel secondo caso, l’aliquota non potrà superare il 2,5 per mille sulla prima casa, mentre per gli altri immobili (seconde case, etc..) Tasi e Imu insieme non dovranno andare oltre il 10,6 per mille. I calcoli su quanto si pagherà il prossimo anno quindi sono ancora tutti ipotetici, ma le prime stime fatte dalla Uil rendono piuttosto l’entità del nuovo salasso. Largo ai numeri allora. Quest’anno, osserva la Uil, una famiglia riminese di 4 persone in un appartamento di 100 metri quadrati, paga per la Tares 230 euro, a cui si sommano poi altri 24 euro per la quota destinata ai servizi. Nel 2014 invece pagherebbe sempre 230 euro per la Tari (la nuova tariffa rifiuti), ma ben 90 euro per la Tasi (la tassa sui servizi), se l’amministrazione comunale applicasse su quest’ultima l’aliquota base fissata dal governo all’1 per mille, per un totale di 320 euro. Rispetto al 2013 quindi una famiglia riminese media verserebbe 66 euro in più", ilRestodelCarlino (p.9).
Urbanistica, "maggioranza messa “sotto” dai Cinque Stelle e dall’opposizione giovedì sera in consiglio comunale, causa divisioni interne e defezioni varie. C’erano in ballo cinque delibere di argomento urbanistico, proposte dal capogruppo del M5S Luigi Camporesi. Tre sono state approvate (con 11 e 12 sì,maggioranza sconfitta con non più di 11 voti), una respinta (11 no, 10 sì, 2 astenuti) e la rimanente rinviata ad altra seduta per un pareggio al voto (11 a 11). Gli argomenti erano molto tecnici, ma in definitiva si trattava di atti di indirizzo da applicare al Prg vigente, dato che il Psc che lo dovrebbe sostituire è adottato ma non approvato, cioè è in fase di stallo. Frazionamento alloggi e ristrutturazioni centro storico, chiusura dei tetti piani con recupero volumi, chiusura del 20% della superficie dei terrazzi, costruzioni al centro del lotto, recupero dei sottotetti: in assenza del sindaco, l’assessore al ramo Biagini aveva dichiarato la sua contrarietà a tutte le cinque proposte per “elementi di inaccoglibilità” in base alle relazioni dei tecnici comunali", LaVoce (p.18).
"L’assessore Biagini, prima del voto, ha spiegato che quelle delibere erano inaccoglibili perché non possono esserci varianti fino a quando non sono stati recepiti definitivamente i nuovi strumenti urbanistici, Psc e Rue. Lo stesso ha ribadito il capogruppo Pd Agosta, «anche se siamo d’accordo sulle idee del Movimento 5 Stelle. Ma in questo momento sono inattuabili, per legge». IL COLPO di scena arriva al momento del voto. Il Pd, che conta due assenti (la Donati e Pironi hanno abbandonato l’aula per impegni già annunciati), si ritrova tutt’alto che compatto. Zerbini dichiara di essere «favorevole» anche se propone, perché ha fiutato l’aria, di portare la patata bollente in commissione. Si accoda anche Gallo", ilCarlino (p.7).
V peep, gli inquilini hanno passeggiato per protesta ieri, da via della Fiera fino a piazza Cavour. "la contestazione generale è sui conti: “Un ladrocinio. Sugli oneri di esproprio l’amministrazione ha applicato gli interessi rivalutati. Dopo 30 anni di mutuo adesso con 500 euro di pensione dove li andiamo a prendere questi soldi?”. Si tratta di somme che oscillano tra 2 e 9mila euro. Ma poi c’è anche il riscatto (facoltativo) dei diritti di proprietà (35-50mila euro), “cifre assurde”. “Siamo davvero contenti. Anche perché c’è chi si è unito a noi lungo il percorso, in bicicletta. Altri ci aspettavano in piazza”, commentano i promotori del Comitato al traguardo. In serata poi l’incontro con il capo di gabinetto Sergio Funelli. Il primo di una serie, a questo punto. Nel faccia faccia si è infatti deciso di costituire un tavolo per riuscire a trovare una soluzione che sia davvero condivisa, all’interno di un percorso legittimo. Di fronte al ricorso al Tar e alla manifestazione di ieri, il Comune ha quindi deciso di spalancare le porte alla mediazione", LaVoce (p.15).
18 10 2013 | Rimini | Urbanistica, in consiglio vince la minoranza: passano tre delibere a 5Stelle
Rimini | Urbanistica, in consiglio vince la minoranza: passano tre delibere a 5Stelle
Singolare esito ieri in consiglio comunale a Rimini per le delibere urbanistiche del movimento 5Stelle. Tre approvate, una in pareggio è stata rimandata a una prossima assemblea, l'ultima bocciata. C'è stato sì un po' di trambusto nella file della maggioranza con due consiglieri (Samuele Zerbini e Vincenzo Gallo) che quelle delibere le hanno votate. C'erano banchi vuoti in giunta. A mancare su un tema così importante sia il sindaco Andrea Gnassi sia l'assessore all'urbanistica Roberto Biagini, che in realtà è andato via dopo aver letto la relazioni del dirigente sugli atti liquidati come non ammissibili perché le leggi regionali e il piano regolatore. I 5Stelle hanno anche raccolto gli interventi favorevoli dei consiglieri del Pdl.
Nel dettaglio la votazione ha visto: 11 voti a favore, 10 contrari, due astenuti per la delibera che permetterà il frazionamento degli edifici in centro storico; pareggio e quindi ridiscussione in consiglio per la delibera che chiede la possibilità della chiusura dei tetti piani per il centro storico (11 a 11 con un astenuto); passa la delibera per la chiusura della superficie (il 20 per cento) dei terrazzi che superano i 30 metri (12 a 11, nessun astenuto); offre regole per realizzare agglomerati vivibili la delibera passata 12 a 10 con un astenuto; mentre è stata bocciata la delibera per il recupero dei sottotetti in applicazione alla legge regionale 11 del 1998 con 10 a favore, 11 contro e 2 astenuti.
"Siamo soddisfatti per come è andata - è il commento del capogruppo a 5Stelle, Luigi Camporesi - anche se avremmo preferito vedere l'approvazione di tutte e cinque le delibere. Vogliamo che sia chiaro che adesso non ci fermeremo qui, adesso toccherà agli uffici metterle in pratica. Le delibere sono state proposte con l'obiettivo di sostenere l'economia locale e di rivitalizzare il cento storico, nell'ottica comunque dello stop al consumo del centro storico".
Le delibere sono già state presentate agli ordini professionali "alcuni dei quali hanno espresso il loro parere favorevole per la quasi totalità degli interventi che propongono, almeno informalmente", sottolinea Camporesi. Ci è mossi proponendo delibere che "coincidono on quanto illustrato e promesso – in termini elettorali – dal sindaco stesso, e dunque da questa maggioranza" e perché "oggi siamo a oltre due anni dall'inizio del mandato amministrativo, e di fatti che possano avere dato seguito a queste dichiarazioni programmatiche non vi è ancora nessuna traccia".
Le delibere arrivano prima delle modifiche attese al piano strutturale comunale perché "vorrebbero essere utili alla soluzione del problema economico legato alla crisi del comparto edilizio, allo stesso tempo migliorare la sostenibilità dei consumi energetici del patrimonio immobiliare esistente, migliorare la resistenza sismica degli edifici del Centro Storico, limitare il consumo del territorio, ricucire fratture urbanistiche, snellire le procedure necessarie per l'avvio di alcuni tipi di lavori, e così via", conclude Camporesi.
In merito all'esito del consiglio comunale di ieri, parla di "sindaco sotto assedio" il consigliere del Pdl Gennaro Mauro. "Da oggi Gnassi sarà un sindaco più debole", dice. "È sotto gli occhi di tutti - dice - il "grande bluff" dell'enfant prodige della sinistra riminese, in due anni e mezzo di mandato oltre a propinarci "suggestioni" non ha fatto praticamente nulla per la città. Anzi ha fatto di peggio, ha ingessato la città, tenendo nel cassetto le osservazioni presentate dai cittadini sul PSC (Piano Strutturale Comunale), che risulta essere lo strumento che delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio riminese".
Parla anche di "città paralizzata dalla mala gestione degli strumenti urbanistici", Gioenzo Renzi di FdI. "Il sindaco - dice - se non vuole procedere all’approvazione degli ereditati PSC-RUE adottati, ritiri gli stessi Piani e ne riadotti di nuovi che recepiscano le indicazioni del suo “masterplan”. Ma dica cosa vuole fare".
18 10 2013 | Rimini | Appello delle categorie: Salviamo l'aeroporto
Rimini | Appello delle categorie: Salviamo l'aeroporto
Le firme in calce sono di Aia, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Lega Coop. Il succo ha il sapore di un appello al tribunale di Rimini, in vista dell'udienza del 24 ottobre, in favore dell'aeroporto di Rimini per cui la procedura di concordato accettata dal tribunale è invece rimessa in discussione dalla relazione del commissario giudiziale. "C’è un ambito giudiziario dove le indagini devono fare il loro corso e dove le parti in atto porteranno ciascuna le proprie ragioni", spiegano le associazioni. "E c’è - aggiungono subito dopo - un ambito più vasto, che riguarda tutti e dove non c’è più tempo".
Basta parole, dicono le associazioni. "Rimini, il suo tessuto socio-economico, si trova oggi davanti a uno snodo drammatico: l’ipotesi realistica di fallimento del proprio aeroporto. Non è questione che riguardi pochi diretti interessati. Nel caso nefasto di cessazione dell’attività da parte dello scalo aeroportuale, l’economia riminese subirebbe un colpo terribile, difficile da gestire. Non può essere solo un esercizio verbale, stanco e uguale a tanti altri, riaffermare con voce determinata l’importanza degli 800 milioni di euro annui di indotto (il 10% del pil provinciale), il sostegno ad arrivi e presenze turistiche altrimenti in stagnazione, il benessere di centinaia di piccole e medie imprese e migliaia di famiglie che lì vi lavorano, garantiti dall’aeroporto ‘Federico Fellini’. Questi sono numeri e fatti dietro ai quali ci sono persone, occupazione, welfare, dignità di vita. Privata da questa infrastruttura strategica, Rimini e l’intera sua comunità si troverebbero mutilate irrimediabilmente di una delle possibilità più importanti di ripresa e sviluppo".
Le associazioni ricordano, facendole un po' loro, le parole in campagna elettorale del deputato del Pdl Sergio Pizzolante, alle scorse politiche. "C’è chi ha detto che, fatte le debite proporzioni, lo scalo di Miramare ha per la nostra economia la medesima importanza che l’Ilva ha per Taranto e la siderurgia italiana. E’ vero. Ed è per questo che chi, in questa fase, ha potere decisionale è auspicabile sia ispirato da prudenza e moderazione. Se un Governo e uno Stato intero stanno facendo ogni cosa in loro potere nel tentativo di garantire la sopravvivenza di una grande industria del Sud, lo stesso atteggiamento e lo stesso approccio dovrebbe orientare l’opera di coloro i quali hanno un qualsiasi ruolo nella vicenda".
Se, dicono le associazioni, "il percorso giudiziario e legale intrapreso da Aeradria sia orientato verso l’unico scopo di garantire quella continuità aziendale che eviterebbe non tanto e non solo per lo scalo ma per parte dell'economia locale "un sicuro baratro", allora l'appello "a chi tra pochi giorni dovrà decidere su Aeradria va dunque nella direzione di interpretare e seguire lo spirito delle leggi e delle norme, con la volontà costruttiva di voler approfondire la ragioni per cui la società sta compiendo ogni passo possibile per emendare gli errori e rilanciare su se stessa a favore di un territorio, dei suoi cittadini, delle sue imprese, del suo futuro".
18 10 2013 | Rimini | Cda Aeradria fiducioso piano industriale: Una memoria per dimostrarne validità in tribunale
Rimini | Cda Aeradria fiducioso piano industriale: Una memoria per dimostrarne validità in tribunale
Dopo il deposito della relazione del commissario giudiziale Renato Santini sull'istanza di concordato presentata da Aeradria e per arrivare preparati alla prossima udienza in tribunale fissata per il 24 ottobre, il consiglio di amministrazione della società di gestione dell'aeroporto Fellini di Rimini si è riunito oggi per studiare una strategia difensiva.
"Il cda - si legge nella nota della società - ha espresso fiducia di poter dimostrare al presidente del tribunale di Rimini la validità del piano industriale su cui si sta lavorando per implementare volumi e redditività, anche attraverso una profonda rivisitazione della struttura organizzativa e del costo del lavoro".
Per avvalorare le proprie ragioni, Aeradria preparerà una "una memoria che si articolerà su aspetti di tipo giuridico, amministrativo-contabile e di business, anche alla luce delle prospettive emerse nel corso del Ttg sull’aeroporto di Rimini-San Marino, in caso di continuità aziendale".
Intanto continuano ad arrivare reazioni all'iscrizione nel registro degli indagati per il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e per il presidente della Provincia Stefano Vitali (a causa delle lettere di patronage firmate dai due per sostenere le richieste del vecchio cda di Aeradria verso le banche) come quella di Maurizio Nanni, capogruppo in Provincia per l'Unione di centro. "C’e’ nell’aria un giustizialismo sulla situazione di Aeradria che fa’ perdere la bussola a molti di noi", teme. "Le indagini sulla gestione della società sono cosa diversa rispetto alla scelta di dare continuità aziendale tramite il concordato, per portare fuori dalla palude la società Areadria e permettere al territorio provinciale di Rimini di avere un asset importantissimo aeroportuale", spiega.
"Percepisco anche che la vicenda Aeradria possa divenire uno scontro, una aspettativa politica nei partiti e tra i partiti per una prossima resa dei conti. Purtroppo non siamo “amati” da chi governa il territorio regionale", ammette Nanni che pur ricorda come "la politica" debba "essere in grado di discernere il buono dal cattivo e rispetto al primo dedicare tutto il proprio impegno". Basta con la "guerriglia" conclude quindi il consigliere dell'Udc, piuttosto si pensi ai "benefici diretti ed indiretti sulla scelta aeroportuale" che "sono sotto gli occhi di tutti. La scelta fatta dalle istituzioni locali corrisponde agli interessi ed ai bisogni della nostra comunità e non può divenire un gioco fazioso". Piuttosto, "le forze imprenditoriali devono dire la loro, far pesare il proprio ruolo a partire dagli enti di rappresentanza", mentre "le forze politiche devono pronunciarsi sulla scelta di salvataggio aeroportuale. Questo è il momento di far vedere che si hanno gli attributi per raggiungere lo scopo che le Istituzioni Locali strategicamente si sono prefisse".
Di segno opposto l'intervento del consigliere comunale del Pdl Gennaro Mauro che parla di "un sindaco sotto assedio" riferendosi a Gnassi. "Dopo la magistratura che lo indaga sulle vicende di Aeradria adesso è la sua stessa maggioranza di centrosinistra a manifestare pubblicamente il proprio malumore. È sotto gli occhi di tutti il "grande bluff" dell'enfant prodige della sinistra riminese, in due anni e mezzo di mandato oltre a propinarci "suggestioni" non ha fatto praticamente nulla per la città. Anzi ha fatto di peggio, ha ingessato la città, tenendo nel cassetto le osservazioni presentate dai cittadini sul PSC (Piano Strutturale Comunale), che risulta essere lo strumento che delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio riminese".
18 10 2013 | Rimini | Rischia 16 anni (e 240mila euro di multa) il 28enne adescatore su Facebook
Rimini | Rischia 16 anni (e 240mila euro di multa) il 28enne adescatore su Facebook
Rischia fino a sedici anni di carcere e 240mila euro di multa il 28enne riminese che ha adescato una 17enne bolognese su Facebook e ci ha fatto sesso scattandole delle foto osè. E' accusato di pornografia minorile e violenza privata.
I due si sono conosciuti sul social network in primavera e dopo due mesi trascorsi a conoscersi in chat hanno deciso di incontrarsi. Si sono visti una prima volta a Riccione, poi a Bologna, in casa della ragazza dove i due hanno avuto un rapporto sessuale e sono state fatte le foto incriminanti.
La svolta nella vicenda poche settimane dopo quando la 17enne si è accorta che lui non cercava una relazione stabile. Lei decide di troncare e lui prova a ricattarla, scortato dal possesso degli scatti hard. Lei racconta tutto ai suoi e insieme denunciano i fatti alla polizia postale di Rimini che ha sequestrato hard disk, foto e altro materiale informatico dove hanno trovato sia le foto sia le chat.
18 10 2013 | Rimini | Concessioni balneari, la senatrice toscana del Pd Granaiola: Orlando ascolta solo i riminesi
Rimini | Concessioni balneari, la senatrice toscana del Pd Granaiola: Orlando ascolta solo i riminesi
Rispetto all'assenza delle soluzioni tanto promesse ai problemi dei maxi canoni pertinenziali e delle concessioni balneari da mettere al sicuro dalle aste comunitarie, ha le idee molto chiare la senatrice toscana del Pd Manuela Granaiola. Ne parla con il sito www.luccaindiretta.it. "Pur comprendendo le motivazioni del sottosegretario Baretta, che intende acquisire il parere delle regioni e degli enti locali su una questione così spinosa, mal si digeriscono - conferma la senatrice - le opposizioni del Ministro Orlando, forse indotte da un pregiudizio pseudo ambientalistico, e quelle del rappresentante delle regioni, che sembra aver recepito solo il parere del sindaco di Rimini e dell'assessore al turismo dell'Emilia-Romagna, sempre di Rimini, il cui pensiero tende a privilegiare i grandi investimenti, anziché tutelare il mondo delle piccole imprese, che sono la vera linfa vitale della nostra economia. Il tempo non è ancora scaduto per il Governo, si può sempre rimediare, se davvero la maggioranza in Parlamento è d'accordo".
18 10 2013 | Rimini | Altavelocità: Italo in arrivo dal 15 dicembre
Rimini | Altavelocità: Italo in arrivo dal 15 dicembre
Altavelocità, il debutto di Italo lungo la riviera è previsto per il 15 dicembre con partenza da Ancona per Milano (via Reggio Emilia e Bologna con fermata anche a Rimini) alle 6,57 del mattino. Saranno tre le coppie di treni che ogni giorno viaggeranno lungo la linea adriatica. Con Italo si viaggerà da Milano Rogoredo a Rimini in 2 ore e un minuto (e fino ad Ancona in 2 ore e 53 minuti. I treni in arrivo da Milano fermeranno a Rimini alle 10,14, 15,40 (con origine Torino) e 20,55. Da Rimini per Milano Italo partirà alle 7,43 (fino a Torino), 12,43 e 19,04.
I biglietti saranno messi in vendita (agenzie viaggio o sito iyalotreno.it) a partire dal 30 ottobre: Milano-Rimini parte da 20 euro in Smart, 30 in Prima e 71 euro in Club; Torino-Rimini da 20 (Smart), 30 (Prima) o 76 euro (Club); Bologna-Rimini da 15, 20 o 37 euro; Reggio Emilia-Rimini costerà 14, 20 o 46 euro; Rimini-Ancona parte da 10 euro in Smart, 15 in Prima e 32 in Club.
GIORNALAIO 18.10.2013
Aeradria, intervista a Gentilini (ex dirigente Enac). Turismo, il ministro Bray a Rimini (capitale dell'ospitalità). Imu: esentate seconde case in comodato ai figli (7mila casi in città)
Aeroporto, intervista a Giampiero Gentili ex dirigente nazionale Enac, LaVocediRomagna (p.11). "Fra i punti critici della gestione dell’aeroporto e dei conti di Aeradria ci sono i piani di promozione e marketing pluriennali, da diversi milioni di euro, varati dalle assemblee dei soci quindi voluti dai soci pubblici. Ma i contributi promessi più volte con varie lettere dagli amministratori locali non sono mai stati versati, contribuendo così a creare un effetto negativo a catena sui bilanci. Da esperto di organizzazione aeroportuale, ritiene che questi contributi siano imprescindibili? Oppure era meglio valutare i singoli casi (cioè le diverse compagnie aeree da supportare)? “E’ un discorso trito e ritrito. Molti degli aeroporti italiani non sono in grado di generare traffico, sia in incoming che in outgoing, sufficiente a ripianare le spese di gestione. Per avere voli, che possono produrre anche indotto locale, ed è il caso di Rimini, si è disposti a pagare le compagnie aeree, comprare i posti vuoti, offrire «royalties» sui posti venduti o scontare i servizi aeroportuali, coprire i costi di brochures o campagne pubblicitarie, ecc. E’ un sistema marcio che i singoli aeroporti non sono in grado di superare. E’ mio parere che Rimini abbia serie potenzialità, con San Marino o con un piano regionale o, meglio con un’alleanza strategica con altri 10-15 aeroporti italiani in «sofferenza» traffico”. La Regione Emilia-Romagna voleva un piano aeroportuale che non ha mai visto la luce, anche per le contrarietà espresse dai diversi sistemi locali (ad esempio Rimini). Lei pensa che sarebbe stato ragionevole da parte di Rimini adeguarsi al piano regionale? “Il piano regionale è, in genere, predisposto da politici e non da tecnici del settore, magari pagando società di marketing per consulenze dal valore molto limitato nel tempo. Nella nostra Regione, poi, è difficile mettere d’accordo aeroporti a capitale maggioritario privato o pubblico. Vero è che alla base di molti mali, se non tutti, ci sono i campanilismi e le «poltrone» che, in caso di un piano unico, verrebbero drasticamente ridotte”".
"Cerchiamo di comprendere su cosa si basa l’inchiesta condotta dal pm Gualdi, che parte con la richiesta di fallimento per Aeradria. Secondo il magistrato i vertici di Aeradria, con l’obiettivo di arrivare indebitamente al credito presso le banche (Carim in primis), presentarono una inesistente solidità finanziaria esponendo nei bilanci d’esercizio e nella documentazione contabile e sociale fatti materiali non rispondenti al vero, con una sottoesposizione delle reali perdite d’esercizio e delle sopravvalutazioni del patrimonio netto, provocando un danno ai creditori e agli stessi soci tra cui la Regione, la Provincia, il Comune di Rimini tramite la Rimini Holding spa, e i vari Comuni. Ma un passaggio dell’istanza di fallimento redatta dalla Gualdi è eloquente. Là dove il magistrato parla di importi inseriti in bilancio alla voce crediti verso altri, quali quote di contributi dovuti da Enti Soci per attività di promozione e marketing in realtà inesistenti. E qui vengono alla luce cifre precise: 1.825.320 euro nel bilancio di esercizio 2009; 2.545.320 euro nel bilancio 2010. Crediti appostati nei confronti dei soci, senza le necessarie approvazioni di spese idonee. Tutte circostanze che configurerebbero secondo la Procura il reato di falso in bilancio. Sul fronte invece del ricorso abusivo al credito, altra accusa mossa agli Enti soci, i fatti specifici riguardano le lettere di patronage inviate alle banche per convincerle a finanziare Aeradria (dissimulando, secondo la Procura, il reale dissesto della società). Una di queste riguarda il finanziamento ottenuto da Banca Carim per 1,2 mln di euro, proprio come anticipazioni su un project financing del dicembre 2011", NuovoQuotidiano (p.7).
Turismo, ieri in fiera il ministro Massimo Bray ha annunciato a breve il piano strategico e la trasformazione di tassa di soggiorno in imposta di scopo, LaVoce (p.13). "prima degli annunci, il ministro è stato preceduto dagli interventi, fra gli altri, del sindaco di Rimini e dell’assessore regionale al turismo Melucci che lo hanno sottoposto a una dura requisitoria. “La nostra comunità ha sempre fatto quasi tutto da sola, compresa la Fiera”, ha esordito Andrea Gnassi dicendo poi “il ministro deve preoccuparsi se in questa fiera aumentano gli espositori stranieri e diminuiscono quelli italiani”. Il sindaco ha citato il Country Brand Index che mette a confronto i “marchi” turistici di 118 paesi del mondo: “nella classifica generale l’Italia è solo al 15° posto”… Melucci ha dato a Bray il “benvenuto nel Distretto turistico di Romagna”, salvo poi ironizzare sulla burocrazia zero: “basterebbe burocrazia cinque… basti pensare che l’istituzione del Distretto è alla firma della presidenza del Consiglio da giugno, e basta solo una firma”".
"Anche per la presidente dell'Associazione albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis il discorso del ministro ("persona preparata e di cultura") è stato "pieno di buone intenzioni, ora attendiamo i fatti". "Spero – ha aggiunto - che gli spunti offerti oggi dal sindaco Andrea Gnassi e dall'assessore regionale Maurizio Melucci si tramutino in atti concreti". Tra gli spunti, anzi gli allarmi, lanciati dall'assessore Melucci, quello che riguarda l'adeguamento degli hotel alle norme antincendio. Il rischio è che in primavera molte strutture non riescano ad aprire, ha sottolineato l'assessore regionale, chiedendo incentivi", NQ (p.3).
"«NON SO quanti alberghi stagionali apriranno nel 2014, perché non riescono a mettersi a norma con l’antincendio, e non possiamo continuare con le proroghe». Il grido d’allarme viene dall’assessore regionale al Turismo. Maurizio Melucci - di fronte alla platea del Ttg Incontri ma soprattutto del ministro Bray, si è riferito a numerosi alberghi a Rimini e provincia, così come sull’intera riviera emiliano romagnola, a rischio apertura per il mancato adeguamento delle norme antincendio. Di proroga in proroga il settore finora è riuscito ad ovviare alle nuove prescrizioni di legge ma molte strutture, soprattutto quelle in affitto, annaspano. Se il 50% dei 2.200 alberghi della provincia è alle prese coi lavori, tra questi diversi procedono a rilento. La conferma viene dalla presidente dell’Associazione albergatori di Rimini, Patrizia Rinaldis", ilRestodelCarlino (p.3).
Casa e legge di stabilità. "SE NELLA SECONDA CASA ci vivono i figli, addio Imu. E’ una novità, quella introdotta con un emendamento alla Camera alla legge di stabilità appena varata dal governo Letta, che farà felice parecchie famiglie riminesi. Attualmente l’aliquota per le seconde case, anche se abitate dai figli, è stata fissata da palazzo Garampi al 7 per mille. Con la modifica introdotta da Montecitorio, l’aliquota sulla seconda abitazione, se concessa in comodato d’uso a parenti in linea diretta, verrà equiparata a quella per la prima casa e pertanto (sempre che il governo non cambia ancora manovra) non andrà pagata. NON SONO pochi, a Rimini, quelle che si trovano in queste condizioni. «Abbiamo almeno 7mila alloggi dati in comodato d’uso gratuito — conferma l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini — Di questi, una buona parte sono case e appartamenti concessi in comodato gratuito dai genitori ai figli»", ilCarlino (p.7).
Centro storico, da domani parte delle bancarelle del mercato settimanale saranno spostate a Santa Rita per permettere i lavori al teatro Galli. "“Per il centro storico stiamo lavorando concretamente, con piccoli e grandi interventi di riqualificazione che non vanno sottovalutati”. L’assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad risponde alle critiche dell’associazione Rimini Commercio 2, osservando però come sia difficile dialogare con chi “non ha mai chiesto un confronto e di cui si viene a conoscere l’esistenza solo a mezzo stampa”. Nel merito della questione, l’assessore ricorda i progetti delle “nuove piazze”, quelli già avviati, come in piazza Ferrari, e quelli futuri, con gli interventi “su via Sigismondo, via Tempio Malatestiano, via Bertola, via Michele Rosa”. “L’obiettivo è far dialogare il centro con i suoi borghi, per questo siamo intervenuti ad esempio a Borgo Marina, la riasfaltatura di via XX Settembre e di recente a Borgo Sant’Andrea. Come richiesto a gran voce dai commercianti, abbiamo consentito l’apertura di un nuovo parcheggio nell’ex area Padane, garantendo oltre 200 posti auto a pochi passi dal centro, stanno per raddoppiare i parcheggi nell’area Metropark della stazione ed è imminente l’apertura del parcheggio Italo Flori”", NQ (p.4). E per farsi capire bene l'assessore cita anche il capodanno più lungo del mondo.
Prima del ricorso. "Parte questo pomeriggio alle ore 15, dalla Parrocchia la Riconciliazione fino a Palazzo Garampi, la “passeggiata del V Peep” per protestare contro gli ingiusti pagamenti richiesti dal Comune ai suoi residenti, ovvero le maggiorazioni degli oneri di esproprio (2-9 mila euro ad unità abitativa) e l’eventuale rimozione dei vincoli di proprietà (35- 50 mila euro ad unità, e oltre). Si tratterà di una manifestazione pacifica vivacemente applaudita da tutti coloro accorsi (ed erano tanti) all’ultima riunione dei residenti aderenti al ricorso (1.597). Questo fa pensare ad una significativa affluenza per oggi anche perché hanno tutto dimostrato fino ad ora un vivido spirito di unità e di adesione alla causa", LaVoce (p.17).
Mobilità, 400 milioni per la linea adriatica dalla legge di stabilità. L'assessore provinciale Vincenzo Mirra spiega che "Tra i sei miliardi di euro, previsti dal Governo nella legge di stabilità per far ripartire cantieri da troppo tempo in stasi, spiccano i 400 milioni di euro per la velocizzazione della tratta ferroviaria Bologna Lecce, propedeutica al potenziamento della linea in funzione del passaggio sia dell’alta velocità attraverso Frecciarossa di Trenitalia che Italo di NTV. E’ lampante come il potenziamento ferroviario della cosiddetta dorsale adriatica, obiettivo di questo finanziamento statale, faccia carne e sangue per il territorio riminese, che con il suo capoluogo è già stazione per il Freccia rossa e lo sarà a breve anche per Italo", LaVoce (p.18).
17 10 2013 | Rimini | Chiusura ponte Coletti: Piccari e Pazzaglia all'attacco
Rimini | Chiusura ponte Coletti: Piccari e Pazzaglia all'attacco
La chiusura imminente del pericolante ponte di via Coletti protagonista di due interrogazioni oggi in consiglio comunale a Rimini. Le preoccupazioni in minoranza riguardano soprattutto la mobilità della città e i collegamenti con Rimini nord in assenza di uno dei collegamenti principali.
"Noi ci siamo chiesti che cosa succederà al traffico locale dal giorno in cui scatterà la chiusura definitiva del ponte. Non possiamo commettere l'errore di sottovalutare gli effetti della chiusura del ponte su tutta la viabilità. E' lecito temere il verificarsi di lunghe code e traffico in tilt", spiega Fabio Pazzaglia di Sel FareComune. "In particolare il traffico proveniente da nord si riverserà sui due ponti rimanenti, quello delle Celle e quello della Statale 16. Per questi motivi chiediamo di arrivare alla fatidica ora X con un piano della mobilità che consenta agli utenti della strada di non rimanere bloccati in interminabili code".
Per farsi capire il consigliere parla di Caporetto e individua alcune possibili soluzioni, come "fluidificare il traffico della nostra rete viaria tramite lo spegnimento di incroci semaforici nodali per lo scorrimento degli autoveicoli, dotando tali incroci di rotatorie temporanee".
Pazzaglia chiede anche una "comunicazione diretta coi cittadini prima e durante il periodo della chiusura del ponte" e il "pattugliamento capillare e permanente dei punti critici".
Soluzioni simili sono individuate anche da Valeria Piccari del Pdl. "Mi interessa capire - spiega - se l'amministrazione ha ideato un piano di mobilità e viabilità e come questo funzionerà allo scopo di non ingorgare tutta la città. Chiedo soprattutto quanto tempo rimarrà aperto il cantiere perché in zona ci sono aziende, pmi, attività commerciali che ne avranno un grosso danno. bisogna fare in modo, perlomeno, di limitarlo".
Piccari chiede anche di "riaprire immediatamente la via Stiria per far defluire il traffico in entrata e in uscita dalla statale 16 e soprattutto di trovare soluzioni in grado di evitare il blocco della rotonda allo stadio del baseball, sia per il benessere di chi abita in zona e anche in vista del Sigep che si svolgerà in fiera tra pochi mesi".
Cosa ne sarà, si domanda inoltre Piccari, "della linea 4 da Rivabella e San Giuliano mare, quali saranno i percorsi e gli orari in presenza del cantiere chiuso". "C'è bisogno - sottolinea Piccari - di maggiore comunicazione con i cittadini" e, infine, di "un progetto per alleviare il traffico del ponte di Tiberio, che avrà inevitabilmente un carico superiore rispetto al solito".
17 10 2013 | Rimini | Tassa di soggiorno, Petitti: Significativo conferma Bray trasformazione in imposta di scopo
Rimini | Tassa di soggiorno, Petitti: Significativo conferma Bray trasformazione in imposta di scopo
"Significativo" secondo il deputato del Pd Emma Petitti che oggi a Rimini il ministro Bray abbia confermato la volontà di trasformare la tassa di soggiorno in contributo di scopo, "concertando con l'Anci e arrivando ad un'armonizzazione dei criteri di applicazione". "E' importante - aggiunge Petitti - che i proventi siano destinati agli interventi per il rilancio del turismo e la riqualificazione del territorio, in concertazione con le categorie. La strada del confronto con enti locali e categorie, così come per le questioni che riguardano il demanio, è quella da percorrere".
Adesso Petitti ai auspica che "il ministro intervenga rapidamente sulla trasformazione della tassa di soggiorno e presenti un pacchetto di misure che risponda anche alle altre richieste avanzate ieri in Commissione: incentivi per rilanciare il comparto ricettivo, tempi più veloci per i visti turistici, rilancio dell'Enit, rifinanziamento dei buoni vacanza e attuazione delle linee guida del Piano strategico del turismo".