tortora-scuroRimini | Aneurisma uccide ex dirigente Viserbella

 

Muore a 37 anni per aver ingoiato uno stuzzicadenti. E' morto così Stefano Vittori, dirigente della squadra di calcio di prima categoria del Viserbella ed ex dirigente della squadra di calcio femminile, Virtus Bellaria.
Fatale sarebbe stata una lesione dell'arteria epatica provocata dallo stuzzicadenti ingerito per errore venerdì durante un pasto a base di involtini.La lesione al fegato, che non sarebbe stata rilevata, ha provocato un aneurisma che ha causato alla morte. Disposta l'autopsia. (Ansa)

tortora-chiaroRimini | Tunisino arrestato per spaccio

 

Arresto per spaccio di stupefacenti ieri a Rimini un cittadino tunisino di 27 anni colto con le mani del sacco e inseguito dall’equipaggio del Reparto prevenzione crimine della polizia. Gli agenti, infatti, passando per via Giovanni 23esimo hanno notato due uomini scambiarsi materiale e fuggire alla vista dei poliziotti in direzioni diverse. Tutti e due sono stati raggiunti e bloccati. Il primo è stato arresto perché visto gettare a terra fuggendo tre stecche di hascisc. Nelle tasche i soldi incassati dopo aver venduto le dosi. L’altro tunisino 33enne è stato segnalato quale consumatore di stupefacenti.
In questo giorni i reparti prevenzione crimine della questura sono attivi anche nel contrasto dei parcheggiatori abusivi.

Venerdì, 22 Novembre 2013 10:21

GIORNALAIO 22.11.2013

giornalaioAeradria, 15milioni di debiti da Ari e RdR. Ca’Baldacci, nuovi fumi e puzze sospette. Ponti, quello di Tiberio non fa parte del patrimonio comunale 

 

Aeradria, slitta nuovamente il verdetto finale e intanto i curatori contano i milioni di buco di Air e Riviera di Rimini. In udienza ieri dopo il legale di Aeradria ha preso la parola “il dottor Giancarlo Ferruccini, curatore fallimentare di RdR (Riviera di Rimini Promotions srl), società “collegata” ad Aeradria per via di rapporti commerciali di fatto e di un sistema amministrativo comune alla società del Fellini, che ha parlato di un “buco” di 7 milioni e mezzo confermato da una perizia effettuata da un professionista di Rimini incaricato dallo stesso Cda di RdR. Sette milioni e mezzo che, dopo il fallimento di RdR, i creditori chiedono ad Aeradria e che quindi pesano sul bilancio già disastroso della società del Fellini”, LaVocediRomagna (p.11).
Se Aeradria intervenendo in tribunale parla di nuovi 5 milioni di euro avuti dalle banche per dare forza alla proposta di concordato, da parte sua la procura che continua parallelamente le sue indagini continua a chiedere il fallimento della società. Il procuratore capo, Paolo Giovagnoli, ha dichiarato: “Ogni volta che un soggetto terzo e indipendente, allora il commissario giudiziale (Renato Santini, ndr) oggi i due curatori fallimentari (Giancarlo Ferruccini, per Rdr, e Andrea Ferri, per Air, ndr), va a vedere le carte e i conti scopre che le affermazioni di Aeradria sono false”, NuovoQuotidiano (p.3).


Biodigestore Ca’Baldacci, ancora nubi e cattivi odori. ““Una nube di polveri e altre sostanze dall'odore sgradevolissimo – racconta Mauro Franceschini, presidente del Comitato Rimini Uptown, che riunisce gli abitanti della zona - provenienti ancora una volta dalla zona dell'impianto gestito da Hera ha invaso vaste aree di Ca' Baldacci, in particolare la parte di abitato vicina al ristorante Della Nonna, suscitando da subito grande preoccupazione da parte dei residenti. Anche perchè come noto questa non è certo il primo caso di emissione so“Una nube di polveri e altre sostanze dall'odore sgradevolissimo – racconta Mauro Franceschini, presidente del Comitato Rimini Uptown, che riunisce gli abitanti della zona - provenienti ancora una volta dalla zona dell'impianto gestito da Hera ha invaso vaste aree di Ca' Baldacci, in particolare la parte di abitato vicina al ristorante Della Nonna, suscitando da subito grande preoccupazione da parte dei residenti. Anche perché come noto questa non è certo il primo caso di emissione sospetta ricollegabile all'attività del biodigestore: tutti ci ricordiamo l'episodio, ancor più grave, di marzo, quando un'altra nube era fuoriuscita, quella volta direttamente dall'impianto, causando addirittura problemi agli occhi e alla gola. Questa volta non crediamo che si tratti come in primavera di emissioni nocive per la salute – diversa è infatti l'origine delle due nubi – ma ugualmente l'episodio è grave. Il puzzo prodotto era insopportabile”, NQ (p.4).


I ponti a Rimini. Dopo le polemiche per il rifacimento del ponte di via Coletti (sia sulla gestione del cantiere e della viabilità nei mesi di lavoro, sia sul tipo di ponte da rifare), arriva una notizia perlomeno curiosa rispetto al più antico ponte della città. “Il “monumentale Ponte di Tiberio” non è “attualmente presente nell’inventario dei beni immobili comunali” come invece lo è sempre stato prima: la frase che ha del clamoroso è della dirigente del patrimonio di palazzo Garampi, la dottoressa Anna Errico che il 7 novembre ha emanato una determina per far rientrare le cose nella normalità. Con l’atto amministrativo, reso pubblico all’albo pretorio dell’ente, il Comune ripara la “svista” di cui non è chiaro chi sia il responsabile”, LaVoce (p.17).

 
Luminarie, a viale Vespucci quest’anno ci rinunciano. “la via dello shopping per eccellenza sul lungomare, viale Vespucci, dove i commercianti non sembrano intenzionati a tirare fuori un solo euro per le tradizionali luminarie di Natale. «Questa la situazione almeno fino a questo momento – spiega Giammaria Zanzini, presidente dell'associazione Nuova Marina Centro - Era stato chiesto in particolare a esercenti e albergatori di mettere sul piatto tra 100 e i 150 euro, ma da questi è arrivato un secco no. Preferiscono infatti utilizzare questi non tantissimi soldi per finanziare gli eventi delle feste, che ritengono più importanti»”, NQ (p.7).


Fondazioni, la proposta di raccordarle acquista adepti. “Oggi le disponibilità finanziarie dell’intero sistema, a partire da quello pubblico per arrivare a quello del privato sociale e delle Fondazioni, si sono significativamente ridotte. Basti pensare alla contrazione di risorse per i Comuni, così come in generale per tutti gli attori del territorio. A fronte di questa situazione, se si vogliono fare progetti di rilievo occorre sommare le disponibilità finanziarie di tutti. Per le Fondazioni significa interrogarsi sulla possibilità di concorrere tutti insieme - Imola compresa - alla realizzazione di determinati obiettivi. Ognuno può e deve continuare a seguire le iniziative locali, ma per avere una voce di peso non si può non pensare di associarsi per le sfide più importanti”, spiega il presidente forlivese Roberto Pinza a LaVoce (p.3).


Asl unica. “Sulla governance dell’Ausl unica i sindaci dei capoluoghi romagnoli si trovano nuovamente in disaccordo. Fatta la legge, ora bisogna scegliere i direttori, ha ragionato qualche amministratore. Ed ecco la mossa di Balzani (Forlì) - che ha proposto il trio Des Dorides, Capocasa e Tonini - lasciando a bocca asciutta Cesena (che ospiterà però la sede dell’Ausl unica) e ha provocato l’ennesimo scontro istituzionale. L’asse Cesena-Ravenna si è ricompattato e una cosa l’ha garantita: il prossimo direttore generale dell’Auslona non sarà scelto tra i quattro attuali. I sindaci Lucchi e Matteucci in primis vorrebbero pescare un big da fuori”, LaVoce (p.5).

3bPdl, FI o Nuovo Centrodestra? Per ora ancora tutti insieme. Barnabé (Ncd): Usai, invece, dovrebbe dimettersi

 

Pdl, Nuovo centrodestra o Forza Italia? Per ora, almeno a livello regionale, si segue l’indicazione di Filippo Berselli (che per se stesso ha scelto di aderire al Nuovo centrodestra): si resta tutti nel gruppo Pdl, sotto il simbolo con cui si è stai eletti. A meno che i consiglieri non aderiscano unanimemente a Ncd o FI e scelgano a quel punto di cambiare nome, laddove il regolamento lo consenta. Insomma un futuro (immediato perlomeno) ancora insieme a partire dalle ‘piccole’ cose. E’ per questo che presumibilmente nemmeno questa sera a Riccione (dove i consiglieri stanno tre a due per Ncd) o a Rimini (dove ci sarebbero uno o due indecisi) si dichiarerà la formazione di nuovi gruppi o si vedranno fuoriusciti diretti al gruppo misto.

 
Del resto, “abbiamo lavorato insieme per anni e lavorato bene. Così andremo avanti”, spiega il consigliere comunale riccionese Alessandro Barnabè che ha aderito al Nuovo centrodestra ed era tra quanti hanno partecipato alla riunione di domenica con Sergio Pizzolante. “La coalizione ipotizzata a livello nazionale potrà con la buona volontà di tutti, guardando al bene comune e non a particolarismi, fare da volano anche nei territori. Partendo dalla realtà. Basterebbe pensare al fatto che abbiamo costruito insieme degli ordini del giorno da portare in consiglio. Che facciamo? Li gettiamo nel cestino? Non è proprio quello che abbiamo in mente quando parliamo di responsabilità di fronte ai nostri elettori. Per di più tra pochi mesi ci saranno le elezioni e abbiamo da costruire l’alternativa al centrosinistra (e anche ai 5Stelle). Scontrarci tra noi, soprattutto a livello locale, non è molto intelligente”.

 
A Riccione si registra poi un caso molto particolare. Il consigliere Andrea Usai ex An, eletto con il Pdl, da qualche tempo nel gruppo misto dopo aver disertato il consiglio a lungo, adesso risulta tesserato del Pd… “Quello infatti che stupisce davvero nella situazione riccionese non è tanto la divisione del PdL in due partiti, che divisione vera non sarebbe. Siamo amici e continueremo a lavorare insieme. Perdipiù Ncd e FI saranno (anche a livello nazionale) due partiti alleati alle prossime elezioni. A sorprendere davvero è che qualcuno eletto nelle file del centro-destra coi voti del centro-destra si permetta ora di passare a sinistra iscrivendosi al Pd senza vergogna e senza dimettersi da consigliere, dopo oltretutto due anni di assenza in consiglio comunale. Uno può anche cambiare idea, ma avrebbe dovuto per decenza dimettersi da consigliere conclude Barnabé.

mattoneRimini | Aeradria, nuovo rinvio in tribunale. La società intanto recupera 5 mln dalle banche

 

Si è concluso con un ennesimo nulla di fatto l’ennesimo giorno del giudizio in tribunale fallimentare per Aeradria, la società di gestione dell’aeroporto Fellini di Rimini.
Di fronte al presidente Rossella Talia, ha parlato prima il legale della società Giuseppe Lombardi, presentando una memoria in risposta ai punti critici rilevati dal commissario giudiziale Renato Santini (che aveva chiesto la revoca del concordato in continuità concesso alla società dal tribunale allotropo di salvarla dal fallimento), poi i curatori fallimentari di Air e Riviera di Rimini, due società collegate ad Aeradria e già dichiarate fallite.


Spiegano da Aeradria che oggi in udienza sono stati presentati “una serie di integrazioni e chiarimenti alla proposta concordataria presentata nel mese di luglio, nella direzione di soddisfare i dubbi e le criticità espresse nella relazione del commissario giudiziale”. La società annuncia anche di aver reperito nuove risorse finanziarie per 5 milioni di euro: 2 convertendo un prestito obbligazionario convertibile, 1,3 milioni attraverso un nuovo prestito obbligazionario e
1,7 milioni attraverso riduzioni, di costi dovute ad accordi sindacali e altre misure, ottenute in soli 45 giorni dal nuovo management. Ai prestiti hanno aderito Banca Carim, Asset Banca, Banca di Rimini, Banca Malatestiana, Banca di Credito Cooperativo della Valmarecchia, Banca Popolare della Valconca.


I giudici alla fine hanno deciso di prendere altro tempo per consentire sia a Santini di studiare la memoria presentata oggi da Aeradria sia a Lombardi per studiare le relazioni dei curatori fallimentari. Sarà dunque convocata una nuova udienza.
Per la procura oggi in tribunale è stato presente e ha parlato il capo Paolo Giovagnoli che uscendo ha definito “farsa” l’andamento delle udienze a colpi di rinvii. “Ogni volta - ha anche detto - intervengono nuovi elementi che aggravano la posizione di Aeradria con cui è noto che Air e Rdr fossero tutt’uno”. Il procuratore ha ribadito dunque la linea che sta alla base delle indagini del pm Gemma Gualdi e chiesto nuovamente il fallimento della società di gestione del Fellini “perché i dati a sostegno del concordato di continuità si rivelano sempre falsi ogni volta che un soggetto terzo si trova ad esaminarli”, riferendosi a Renato Santini e ai curatori fallimentari delle altre due società.

tortora-scuroRimini | Il campionato si vince su Facebook

 

Il Rimini Calcio tra le squadre protagoniste di un nuovo gioco su Facebook. Si chiama Social Pro League, è il nuovo campionato virtuale delle squadre della ex serie C1. Si tratta ovviamente di campionato particolare perché a decretare il vincitore saranno i tifosi sostenendo ogni settimana la propria squadra del cuore e votando a ciascuna un punteggio che va da zero stelline a 5 stelline. La squadra che ottiene il punteggio più alto accede al turno successivo, l'altra abbandonerà la gara, fino ad arrivare alla grande finale che decreterà la squadra Campione d’Italia di Social Pro League.

tortora-chiaroRimini | Torna la guerra degli aeroporti, Peri: Solo indiscrezioni fantasiose

 

Alla notizia del nuovo bando internazionale Enac per la privatizzazione dell’aeroporto Ridolfi di Forlì concordato con il Ministero dei trasporti due giorni fa dalla Regione si è tornato a scatenare il ritornello della Rimini Cenerentola, schivata dalle attenzioni di Bologna, anzi forse messa ulteriormente in difficoltà dalle attenzioni per lo scalo 'concorrente'. Si sa infatti che le vicissitudini aeroportuali in riviera sono anch’esse al limite del fallimento, di cui oggi il tribunale deciderà.

 
“Vedo, con non poco stupore, che sulla questione degli aeroporti di Forlì e Rimini si continuano ad alimentare polemiche e dietrologie infondate. La Regione, come dimostra concretamente il lavoro di questi anni, si è sempre messa dalla parte della soluzione dei problemi”, dice subito l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri.

 
“Certamente - prosegue l’assessore - in questa fase delicata, dove si gioca il destino della società Aeradria e dell’aeroporto di Rimini, rispettando il ruolo delle autorità competenti, non possiamo che rimarcare l’importanza e il ruolo che svolge quest’infrastruttura per la nostra regione, per quei territori e per un fondamentale comparto economico qual è quello turistico-ricettivo. La continuità funzionale di questa infrastruttura di servizio può fare la differenza nella tenuta dell’economia turistica, come dimostra ad esempio la presenza di oltre 2,7 milioni di turisti russi”.


Detto questo, “l’attesa per l’auspicabile rilancio della società Aeradria non ha mai fatto venir meno il nostro lavoro su Forlì. In questi mesi ci siamo concretamente attivati per trovare soluzioni ai problemi dei lavoratori di Seaf e delle altre aziende impegnate a Forlì, come possono testimoniare i rappresentanti dei lavoratori. E tengo a ricordare che il sottoscritto aveva convocato per lunedì scorso un incontro con Enac e Enav, insieme agli enti locali forlivesi e ai sindacati, per capire formalmente le intenzioni e le possibilità di questi due enti fondamentali per la gestione degli aeroporti. A fronte della convocazione da parte del ministro, abbiamo correttamente disdetto l’incontro. Come dimostra proprio la vicenda di Forlì – conclude Peri – una volta conclusa l’attività di gestione di una società aeroportuale, è molto difficile, complesso e tutt’altro che scontato rilanciare la funzionalità di un aeroporto, dove contano i fatti concreti e non le indiscrezioni fantasiose”.

Giovedì, 21 Novembre 2013 09:56

GIORNALAIO 21.11 2013

giornalaioAeradria, oggi nuova (forse ultima) udienza. Asl Romagna, le poltrone. Campi da calcio, le società chiedono l’annullamento del bando

 

Auslona. “Andrea Des Dorides, attuale direttore generale a Ravenna, come nuovo dg. Giulietta Capocasa, attuale direttore generale a Forli, come direttore amministrativo. Marcello Tonini, attuale direttore generale a Rimini, come direttore sanitario. Sarebbe questa la terna di manager che alcuni sindaci dell’area vasta Romagna stanno considerando per la dirigenza della nuova Ausl unica di Romagna, la cui legge regionale stata approvata ieri in assemblea legislativa”, LaVocediRomagna (p.5). Sulla Asl unica si sono espressi anche alcuni politici (o ex) riminesi. “Il consigliere riminese in quota al Pd, Massimo Allegrini, considera il passo verso l’accorpamento "indispensabile. L’unione delle quattro Aziende sanitarie romagnole deve essere votata a un risparmio di servizi che ora sono ridondanti e portare economie vere. Se non si riesce in quest’intento, il fallimento è dietro l’angolo". Ma la qualità dei servizi? "Mi auguro non venga meno. I tagli alla Sanità sembrano ormai imprescindibili. Allo stato dei fatti, non c’è alternativa all’accorpamento". Marco Casadei, capogruppo della Lega al Comune è tranchant: "Più grande è la macchina, più rischia di funzionar male. L’Ausl unica è sostanzialmente un’ulteriore complicazione che scaturisce dalla spending review. Ci sono dei servizi, quali quelli socio-sanitari, che non possono essere delocalizzati. Non mettiamo in dubbio il buon senso dell’amministrazione regionale - continua - ma la razionalizzazione della sanità non si ottiene operando solo dei tagli lineari. Da un lato, non è possibile scialacquare i soldi pubblici, dall’altro non si può nemmeno stringere la cinta sui servizi fondamentali". Più favorevole sembra Savio Galvani di Fds: "All’interno del partito, il dibattito è ancora aperto e se ne discute vivacemente. Personalmente, ritengo sana la tendenza alla verticalizzazione dei risparmi, perché allo stato attuale il rischio concreto è che a pagare gli effetti della spending review siano soltanto i lavoratori che stanno alla base della piramide, per non parlare della qualità dei servizi. Con l’ente unico, perlomeno, vengono rimessi in discussione anche i livelli intermedi"”, LaVoce (p.13).

 
Aeradria, oggi in tribunale nuova (forse ultima) udienza. Intanto le società collegate continuano a fallire, una ad una. Dopo Air tocca a Riviera di Rimini. “Alcuni giorni fa erano stati portati i libri in Tribunale per la messa in liquidazione della società dal presidente di Rdr Eliana Baldelli e ieri, il 20 novembre, è stato dichiarato il fallimento con un buco di 5 milioni di euro e i nuovi guai giudiziari per lo stesso presidente e l’amministratore di Rdr, Massimo Vannucci. Tra l’altro quei cinque milioni di euro di “buco” che, rientrando nel calderone di Aeradria, prima nel bilancio finale avevano il loro peso, ma sicuramente non quanto ne hanno acquistato adesso con il fallimento”, LaVoce (p.15).
“"Senza l'aeroporto per Rimini e provincia sarebbe un disastro", dicono in coro Mauro Gardenghi, segretario della Confartigianato provinciale, Mirco Pari, segretario della Confesercenti provinciale e Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione Albergatori. La speranza per tutti è dunque che i giudici nelle loro valutazioni tengano conto anche e sopratutto della centralità che lo scalo di Miramare ha per l'economia turistica e non solo del territorio. "Per noi il Fellini rappresenta il presente e più ancora il futuro – sottolinea ad esempio Gardenghi – Trovo ingiusto quindi che un intero territorio debba pagare per colpe e responsabilità che ormai attengono al passato". Per il segretario di Confartigianato ci sono peraltro tutte le condizioni perché il parere del Tribunale possa esprimere oggi parere favorevole al piano di concordato: "Senza l'aeroporto per Rimini e provincia sarebbe un disastro" dicono in coro Mauro Gardenghi, segretario della Confartigianato provinciale, Mirco Pari, segretario della Confesercenti provinciale e Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione Albergatori. La speranza per tutti è dunque che i giudici nelle loro valutazioni tengano conto anche e sopratutto della centralità che lo scalo di Miramare ha per l'economia turistica e non solo del territorio. "Per noi il Fellini rappresenta il presente e più ancora il futuro – sottolinea ad esempio Gardenghi – Trovo ingiusto quindi che un intero territorio debba pagare per colpe e responsabilità che ormai attengono al passato". Per il segretario di Confartigianato ci sono peraltro tutte le condizioni perché il parere del Tribunale possa esprimere oggi parere favorevole al piano di concordato: "E' stato presentano un buon progetto industriale che ha tutti i requisiti per risollevare le sorti dell'azienda – spiega – Tra i tanti elementi positivi anche il fatto che si stia cercando un partner forte del settore e che il pubblico abbia ridotto sotto il 20% la sua presenza. Insomma non ci troviamo di fronte a un salto nel buio"”, NuovoQuotidiano (p.5).

 
Campi da calcio, parla Rivazzurra. “Pacassoni invita quindi a prendere esempio da Riccione, dove le strutture sono tutte ben curate proprio perché ogni società ha la gestione del suo campo. «La colpa di tutta questa situazione non è nemmeno dei Delfini, tutt’altro. Il problema lo ha creato il Comune introducendo un monopolio. Che adesso si dica preoccupato, perché rischiano di sparire le società di quartiere, significa che finalmente comincia a capire quello che gli andiamo ripetendo da un anno e mezzo. L’unica soluzione a questo punto sarebbe quella di tirare una riga su questo benedetto bando»”, LaVoce (p.14).


Forza Italia, a Rimini un primo incontro pubblico sabato mattina, NQ (p.3). “In un frangente simile è bene mettere i puntini sulle i. E allora sì, riconoscere che nel consiglio comunale di Rimini il gruppo ex Pdl (ma continuerà probabilmente a chiamarsi così) potrà contare al massimo su uno/due consiglieri "berlusconiani" stante ancora l'indecisione del capogruppo Alessandro Ravaglioli e di Valeria Piccari. Ma la vecchia guardia del partito, a cominciare dal consigliere regionale Marco Lombardi e da un maitre à penser quale Gianni Piacenti, stanno con la nuova Forza Italia. E così il coordinatore provinciale Fabrizio Miserocchi. E così pure i giovani Marino Bindi e Angelo Russo, rispettivamente presidente e coordinatore della Giovane Italia Rimini. A seguire la scelta di Pizzolante (ex socialista) ci sono invece, a sud, il capogruppo in consiglio a Riccione Cosimo Iaia, mentre il "collega" Tirincanti (egli pure ex socialista) sembra intenzionato a seguire Berlusconi. Lo stesso faranno due "pesi massimi" della Giunta Ceccarelli a Bellaria, il vice sindaco Roberto Maggioli e l'assessore Filippo Giorgetti, mentre seguono Alfano le sorelle Domeniconi, Maria Laura (presidente del consiglio comunale) e Marzia. Nel campo berlusconiano vengono dati anche il consigliere di Verucchio Fassetti e di Gemmano Staccoli. Sul fronte del consiglio provinciale, restano con Forza Italia i consiglieri Jean Luis de Carli e Antonio Barboni, Franca Mulazzani sceglie Alfano, mentre Ivan Podeschi non pervenuto (è a New York). Quanto a Claudio di Lorenzo, restato fedele ad Alemanno, è già considerato un outsider”.
Da Facebook torna anche a parlare Sergio Pizzolante tra i fondatori di Nuovo centrodestra. “Riguardo alla propria adesione al centro-destra di Angelino Alfano, "ho trovato una nuova casa", dice, che si colloca in "un filone laico, liberale, riformista e non laicista" e in un "orizzonte cattolico-popolare, non teo-con né clericale". "Forza Italia - per Pizzolante - rischia di trasformarsi nell’incontro tra laicisti e clericali"”, NQ (p.3).


LaVoce pubblica alcune parti della prefazione del vescovo di Rimini al libro “I vescovi di Rimini del secondo millennio”, (p.17).

neroRimini | Nuovo bando Enac per il Ridolfi, Nanni: Chi ci capisce è bravo

 

La notizia di ieri è che l’Enac aprirà un bando internazionale per cercare investitori per l’aeroporto Ridolfi di Forli. E’ quanto stabilito presso il Ministero delle infrastrutture tra il ministro Maurizio Lupi, il governatore Vasco Errani e il sindaco di Forlì Roberto Balzani.
“La regione non sa più che pesci prendere”, è la reazione del consigliere provinciale dell’Udc Maurizio Nanni. “In regione la società di gestione dell’aeroporto “Fellini” di Rimini sostenuta dagli Enti Privati si batte per la continuità aziendale ed Errani va dal ministro Lupi per l’aeroporto di Forli chi ci capisce è bravo. Come Udc Riminese siamo esterrefatti politicamente da questo comportamento regionale che non sa programmare sul territorio, alla faccia dell’area vasta, credo che urga una presa di posizione a livello istituzionale da parte del comune capoluogo e della Provincia di Rimini”.

tortora-chiaroRimini | Asl Romagna, Cisl: Deve servire per crescere e non per trasferire tagli 

 

“L’Ausl unica deve servire per crescere e non per trasferire tagli, mentre il percorso deve essere di forte partecipazione per salvaguardare le specificità, i livelli di servizio ed occupazionali e garantire una corretta governance”, sottolinea la Cisl all’indomani dall’approvazione della legge in consiglio regionale a Bologna, che porterà entro il 1 gennaio 2014 all’unificazione delle Asl romagnole. “Tra i primi obiettivi va posto quello della qualificazione della spesa pubblica, cioè spendere meglio le risorse intervenendo sugli sprechi, sulle duplicazioni, sulla politica degli acquisti di beni e servizi, apportando la necessaria innovazione tecnologica e qualificazione professionale, in modo da poter rendere la Romagna la più autonoma possibile rispetto alle prestazioni, anche introducendo quelle di terzo livello”.

 
Ieri il sindacato ha riunito il proprio esecutivo, allargato agli operatori, delegati e iscritti proprio per parlare della Asl romagnola e per entrare nel merito del protocollo sottoscritto due giorni fa in Provincia a Rimini tra le conferenze sanitarie territoriali, frutto del “totale contributo del sindacato unitario che, in un momento di assoluta incertezza e di forte preoccupazione delle comunità locali per il futuro della sanità in Romagna, ha indotto le istituzioni a definire un quadro di riferimento certo e dettagliato per l’organizzazione della nuova struttura. Un contributo costruito sia attraverso le sollecitazioni pervenute dai lavoratori della sanità, che da coloro che rappresentano l’utenza ed in particolare i pensionati”.


La Cisl ribadisce che l’unificazione coinvolgerà non solo i dipendenti del settore sanità, “i cui rappresentanti hanno evidenziato i problemi connessi ad un percorso non ancora definito negli aspetti più tecnici e operativi, ma anche gli altri lavoratori e i pensionati che vivono la sanità come cittadini”. Necessario “preservare il diritto alla salute dei soggetti più deboli, gli anziani e i bambini, ma soprattutto le comunità collinari e montane, da Casola Valsenio a Novafeltria, che già incontrano disagi e difficoltà nell’accesso ad alcuni servizi”. C’è poi il problema delle liste d’attesa “che deve essere affrontato, se l’obiettivo dell’unificazione è la maggiore efficacia ed efficienza del sistema sanitario. Si insiste sulla necessità di potenziare i presidi di cure primarie, di diffondere e rendere effettivamente operative le Case della Salute, di assicurare la prossimità delle prestazioni di primo livello”.


Nelle sue conclusioni, Antonio Amoroso, segretario Cisl Emilia Romagna, ha evidenziato che: “L’Ausl unica può rappresentare un problema o la sua soluzione. Dipenderà dalla nostra capacità di tenere il confronto fino in fondo, impegnando le istituzioni con atti concreti, esigibili e verificabili. Questo protocollo non rappresenta la fine del percorso, ma l’inizio”.

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