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Grassi, candidato 5 Stelle: basso profilo e garantismo per Gnassi

Venerdì, 22 Gennaio 2016

Grassi, candidato 5 Stelle: basso profilo e garantismo per Gnassi

“No, non farò dell’eventuale rinvio a giudizio di Gnassi un cavallo di battaglia della campagna elettorale. Sono avvocato, sono garantista. Non faccio attacchi sul piano personale”. Davide Grassi, candidato sindaco (in attesa di certificazione) del Movimento 5 Stelle, alla sua prima uscita pubblica riserva questa sorpresa. Una convinta dichiarazione di garantismo non si era mai udita nel mondo pentastellato, riminese e non. In verità tutto l’insieme della conferenza stampa è stato lontano dai toni gridati ed eccessivi a cui i grillini ci hanno abituato. Non sapremmo dire se per via della temperatura polare (conferenza stampa all’aperto sulla gradinata del Palazzo del Podestà) e per se per via di un deliberato profilo low, da sapiente marketing elettorale che non vuole spaventare l’elettorato moderato. Sarà il proseguo della campagna elettorale a dircelo.

 

Davide Grassi, circondato da tutto lo stato maggiore a 5 Stelle di Rimini e provincia (assente la consigliera Carla Franchini), non è andato molto in profondità sulle idee e i progetti con i quali pensa di conquistare gli elettori. È rimasto in superficie: titoli e slogan. “Il programma, che è già a buon punto, lo andremmo ad approfondire nelle prossime settimane”, ha precisato a più riprese il capogruppo in consiglio comunale Gianluca Tamburini.

 

Per il momento dobbiamo dunque accontentarci di ciò che dice di suo il candidato sindaco. A Rimini fino ad oggi si è guardato solo all’estetica, non alla sostanza, si è curato il centro storico e si sono trascurate le periferie. Invitato a dire qualcosa di qualcosa di più sulla sua visione della città, Grassi elenca i temi della sicurezza, della legalità, della partecipazione dei cittadini, senza però entrare nel merito di problemi e proposte.

Due parole di presentazione: “Sono avvocato, da sempre attento all’impegno sociale e al volontariato. Mi sono occupato delle vittime di usura ed estorsione”. Aggiungiamo noi: è figlio d’arte, il padre è l’ex parlamentare Ennio Grassi, mai iscritto ed elettore del Pd.

 

Ha accettato di candidarsi perché ha riscontrato una condivisione degli ideali del Movimento 5 Stelle. Fino a qualche giorno fa ha ripetutamente negato la sua candidatura per “rispetto degli altri candidati che non avrebbero avuto la stessa visibilità”. E allora perché il Movimento non ha comunicato tutte le candidature che sarebbero state sottoposte al voto degli attivisti? Qui si incarica di rispondere il capogruppo Tamburini: “Per lasciare tutti più tranquilli, noi e i candidati, visto che c’era la pressione della stampa che voleva conoscere i nomi”. Mah…

 

La candidatura di Grassi e della lista deve ora superare il vaglio della certificazione dello stato maggiore di Milano, sulla base dei documenti (fra cui il certificato penale) che dalla prossima settimana saranno inviati. E se, come sembra e si teme, spuntasse un’altra lista che ambisce ad usare il logo pentastellato? Qui è l’europarlamentare Marco Affronte che si incarica di spiegare la complessa liturgia a 5 Stelle: “Milano cercherà di favorire un accordo. Se questo non avviene sentirà gli eletti del territorio: siamo tutti qui, quindi è già chiaro cosa diremo. In casi estremi, si potrebbe ricorrere al voto della Rete”.

 

Grassi ha quindi risposto a qualche domanda politica. Dovesse andare a Palazzo Garampi, che farà del Trc che i grillini hanno sempre avversato? Risposta molto diplomatica: “Sappiamo essere costruttivi. Guarderemo se funziona e se non ha provocato buchi nel bilancio”. Teme di più la sinistra o un centrodestra ricompattato? “Ai cittadini diremo di non sbagliare consonante (Gnassi, Grassi, ndr), altrimenti la città non cambia”. Dovesse vincere, come sceglierà gli assessori? “Certamente non saranno iscritti ai 5 Stelle. Sceglierò solo persone di comprovata competenza tecnica e con capacità di relazione con i cittadini”. Quanto teme l’annuncia lista dell’ex Luigi Camporesi: “Nessun timore, non so neppure se poi ci sarà realmente”. Aggiunge Tambrini: “Facciamo il nostro in bocca al lupo a Camporesi per le sue scelte future. Noi conquisteremo i consensi sulla base del nostro programma”.

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