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Rimini Elezioni 2016: ultimi tentativi per ricomporre i cocci del centrodestra

Mercoledì, 20 Gennaio 2016

Rimini Elezioni 2016: ultimi tentativi per ricomporre i cocci del centrodestra

La Lega annuncia che sabato nella Sala degli Archi presenterà la propria squadra che condurrà la campagna elettorale insieme al candidato sindaco Marzio Pecci. Il dado è tratto, rien ne va plus? Cioè il centrodestra si presenterà diviso alle elezioni amministrative 2016 per il Comune di Rimini? Tutto sembra farlo credere, visto che né gli alleati nazionali Forza Italia e Fratelli d’Italia né le liste civiche sono propense a condividere il nome di Pecci. Tuttavia, tutti coloro che in qualche modo sono coinvolti nella partita, fanno sapere che c’è gran movimento, che si sta lavorando per arrivare al risultato di una coalizione coesa e unita intorno ad un nome che non sia quello dell’avvocato Pecci.

 

“D’altra parte – osserva maliziosamente Giulio Mignani, coordinatore provinciale di Forza Italia – non è la prima volta che a Rimini si cambia candidato in corso d’opera”. È anche il caso di osservare che l’accento del segretario romagnolo della Lega, Jacopo Morrone, intervistato questa mattina da Radio Icaro cade più sulla presentazione della squadra che non sul candidato sindaco, quasi a voler precostituire una possibile via di fuga nel caso gli eventi dovessero evolvere.

 

Per il resto Morrone usa tutto l’armamentario che gli è congeniale. Non c’è più tempo per stare a discutere, bisogna partire con la campagna elettorale per strappare Rimini al Pd e a Gnassi, l’avvocato Pecci è una brava persona. Anche se poi butta là una frase che non suona proprio come un complimento: “Non ci occorre un fenomeno”. Una stoccatina la indirizza anche alle liste civiche, quando sottolinea che “si tratta di capire quale forza reale possano portare” e le liquida come un insieme di brave persone che possono tornare utili.

Anche se uno spiraglio è ancora aperto, Morrone non usa certo gli argomenti che possano aiutare una ricucitura. Il che fa dire a Mignani: “Il metodo usato da Morrone per ricomporre il centrodestra, obiettivo prioritario, è sbagliato”.

Per far tornare indietro la Lega, è necessario che gli alleati calino sul tavolo un nome al quale non possa dire di no. Morrone sostiene di non averne ricevuto alcuno, di averne letto qualcuno sui giornali, subito dopo smentito. Mignani sorride: “Li ha sentiti, li ha sentiti, magari dica che non gli sono piaciuti”.

 

Nella confusione che stenta a diradarsi, si è parlato anche dell’appoggio a Pecci della lista civica cosiddetta generazionale, cioè composta dai giovani raccolti intorno a Filippo Zilli, dell’associazione Vincere per Rimini. “Smentisco nel modo più assoluto” – afferma Zilli – “Pecci non ci sembra il candidato capace di unire il centrodestra”.

Se per sabato è attesa la discesa in campo della Lega, nel successivo week end dovrebbe essere la volta di Luigi Camporesi, che sta costituendo una lista con fuoriusciti grillini come lui, capace di parlare all’elettorato sensibile ai temi tipici dei 5 Stelle. Tra le voci che si rincorrono c’è anche quella che vede l’ex grillino come candidato sindaco dell’area di centrodestra con o senza Lega. “Potrebbe essere la sorpresa delle prossime settimane”, ammette Zilli.

 

Intanto si comincia a pensare ad un possibile intervento risolutivo del tavolo nazionale dei partiti di centrodestra, considerato che Rimini è sì solo un capoluogo di provincia ma è una città molto esposta, che fa notizia. Anche nel 2011 c’è stato un intervento nazionale e dal cilindro è uscito Gioenzo Renzi.

Questa sera intanto si riuniscono gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Dall’assemblea potrebbe uscire il nome del loro candidato sindaco. Se così fosse, un ulteriore argomento a favore della fretta di Morrone.


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