Luigi Camporesi (ex 5 Stelle), candidato di Obiettivo Civico
Luigi Camporesi (ex 5 Stelle), candidato di Obiettivo Civico
Elezioni Rimini: Camporesi (ex 5 Stelle) lancia il suo Obiettivo Civico in alternativa al Pd
Elezioni Rimini: Camporesi (ex 5 Stelle) lancia il suo Obiettivo Civico in alternativa al Pd
Hanno offerto alla coalizione di centrodestra un candidato sindaco (Luigi Camporesi). Sono pronti a sostenere, a certe condizioni, anche un altro candidato espresso dalla coalizione (anche se non detto, si capisce che i nomi finora fatti non vanno bene). Non è nemmeno scontato che faranno parte della coalizione di centrodestra, dipende dal candidato.
Le tre affermazioni uscite dalla conferenza stampa di Obiettivo Civico fanno capire quanta confusione regni ancora sotto i cieli del centrodestra riminese.
Obiettivo Civico è la lista formata da ex attivisti grillini, con a capo Luigi Camporesi, già candidato a 5 Stelle nel 2011 ed ex capogruppo dei pentastellati. Accanto a lui si sono presentati Mauro Leporatti, Josef Molnar e Paolo Callisto; in sala qualche esponente del centrodestra e orfani di ex liste civiche. L’obiettivo è porre le basi, partendo da Rimini, di un nuovo soggetto politico che raccolga la diaspora ex grillina sparsa in tutta Italia. Restando a Rimini lo scopo principale è creare un’alternativa al Pd, rompere il blocco politico e sociale che ha portato al declino della città.
Rispetto al Movimento 5 Stelle, il passo decisivo è quello di tornare ad una strategia che prevede la possibilità della coalizione con altre liste. Camporesi ha quindi raccontato delle nuove conoscenze e delle frequentazioni prima impossibili (Forza Italia, ecc), del lavoro programmatico svolto insieme a Dreamini. La condizione per stare nella coalizione è che nelle liste non ci siano persone che hanno contribuito al declino di Rimini. Se al ballottaggio con il sindaco uscente Andrea Gnassi, non dovesse arrivare lui e la sua lista o il candidato della coalizione di cui fa parte, non ci sarà pregiudiziale verso nessuno, quindi nemmeno per il candidato 5 Stelle. Si esaminerà persona, squadra e programma e in base a questi si deciderà se appoggiarlo o meno (ma senza entrare in trattativa).
Camporesi ha anche offerto qualche spunto di programma, mettendo al primo punto la questione della sicurezza, da affrontare, a suo giudizio, organizzando meglio e rendendo più efficiente il corpo dei vigili urbani. I sindaci finora hanno fatto ordinanze contro la prostituzione, ci vuole un presidio del territorio che la scoraggi in tutte le forme.
Il rilancio dell’economia, secondo Camporesi, passa attraverso una ripresa del turismo che avrà anche l’effetto di dare fiato all’industria delle costruzioni. D’altra parte per essere competitivi c’è bisogno che nascano strutture alberghiere con almeno duecento camere.
Obiettivo Civico fa propria la proposta di Dreamini di giungere ad una totale privatizzazione del gruppo Rimini Fiera, altrimenti c’è il rischio che faccia la fine dell’aeroporto, sul quale negli anni 20111-2013 come capogruppo 5 Stelle aveva ripetutamente lanciato grida d’allarme, proponendo di cambiare il management.
Sul Trc, altra battaglia storica, Camporesi assume un atteggiamento da uomo di governo. Ormai il tracciato è fatto, la nuova amministrazione dovrà solo decidere se la gestione avrà sostenibilità finanziaria o se invece è il caso di usare quel tracciato in altro modo.
Camporesi, come ci si attendeva da lui, ha spiegato anche perché, insieme ad altri, ha abbandonato il Movimento 5 Stelle. A suo giudizio, alla lunga, il Movimento è destinato al fallimento, anche se dovesse avere un successo alle prossime amministrative. Un limite grave èl’intenzione mancanza di un’organizzazione che ha portato, nel caso di Rimini, allo spettacolo poco edificante di questi giorni (la polemica fra i grillini storici, che hanno candidato Davide Grassi, e l’ex moglie di Beppe Grillo, Sonia Toni, che lavora per una lista alternativa). Non prende posizione per l’una o per l’altra parte, sottolinea che sono venuti al pettine nodi storici. Come si concilia la proclamata autonomia delle realtà locali con la “certificazione” data a chi sta più o meno simpatico?
Marzio Pecci (Lega) al raduno con la Le Pen
"Noi siamo in campagna elettorale", dichiara a spron battuto il segretario romagnolo della Lega, Jacopo Morrione, per sottolineare la sua distanza dal centrodestra ancora alle prese con la bega del candidato sindaco. E, a quanto pare, la campagna elettorale per il Comune si fa anche a Milano. Il candidato sindaco Marzio Pecci è stato immortalato (e la foto è finita su tutti i giornali) al convegno degli euroscettici con Matteo Salvini e Marine Le Pen. Lui indossava la felpa d'ordinanza bianca con la scritta rossa RIMINI ed era seduto accanto ad una giovane militante leghista. Un candidato sindaco convertito anche alla causa del lepenismo probabilmente risulterà ancora più indigesto ai potenziali alleati di centrodestra. I quali cercano ancora di dare un volto e un nome al candidato ideale tracciato ieri da Progetto Rimini e Forza Italia.
29 01 2016 | Rimini | Sempre meno incidenti sulle strade di Rimini
Sempre meno incidenti sulle strade di Rimini
Oltre mille incidenti stradali in meno rispetto a 15 anni fa, dimezzato il conto delle persone rimaste ferite e quasi azzerato il numero delle persone che hanno perso la vita. E’ quanto emerge dal report annuale sugli incidenti stradali elaborato dalla Polizia Municipale e che anche per il 2015 vede diminuire il numero di sinistri registrato sulle strade riminesi: lo scorso anno infatti si sono registrati 1.484 incidenti, oltre il 57% in meno rispetto al 2000 quando se ne sono contati 2.585 . Sinistri che per la stragrande maggioranza (74,7%) non hanno comportato nessuna lesione a chi ne è rimasto coinvolto: sono state 1.014 le persone rimaste ferite (nel 2000 erano 2.448), mentre sono stati cinque gli incidenti che hanno portato al decesso della vittima.
“Numeri che ci spingono a continuare ad investire sul fronte della sicurezza delle nostre strade, per far sì che il bilancio sia sempre meno pesante – sottolinea l’assessore alla Polizia Municipale, Jamil Sadegholvaad – e che si continui su questo trend ormai consolidato, dovuto ad un insieme di fattori. Il calo degli incidenti nel corso degli anni infatti si può spiegare in primo luogo con le modifiche normative che sono state introdotte a livello nazionale, a partire dalla patente a punti, meccanismo scattato nel 2003 e che ha portato una maggiore responsabilizzazione degli automobilisti.
Altro fattore che ha inciso in maniera importante sul calo del numero degli incidenti è l’impegno, in particolare negli ultimi anni, sulle infrastrutture stradali. L’amministrazione comunale ha investito e sta continuando a farlo, una mole consistente di risorse per mettere in sicurezza le strade comunali, in particolare attraverso la realizzazione delle rotatorie, strumenti fondamentali anche per lo snellimento del traffico, e implementando la rete ciclabile su tutto il territorio (+20% rispetto al 2011)".
28 '1 2016 | Rimini | Mignani, Forza Italia: compatti su un candidato civico. Ma la Lega si sfila
Mignani, Forza Italia: compatti su un candidato civico. Ma la Lega si sfila
La giornata è cominciata con Natale Arcuri, di Progetto Rimini, che annunciava il sereno dopo giornata di turbolenza, facendo capire che si è trovata la quadra per un candidato comune dell'area di centrodestra.
Nel pomeriggio ecco intervenire Giulio Mignani, coordinatore provinciale dForza Italia, che " esprime la sua più sincera soddisfazione per la possibilità, che finalmente pare possa realizzarsi, di identificare un candidato sindaco in grado di guidare un progetto serio e concreto e di rappresentare un'area moderata e di centrodestra che sappia unire le forze che più amano la città di Rimini e che per questo vogliono proporsi come alternativa all'attuale Amministrazione".
Mignani traccia ancora una volta il profilo del candidato: "Da sempre sosteniamo che il Candidato non debba essere una figura di bandiera, immediatamente riconducibile ad un partito, ma una persona proveniente dalla società civile che sappia farsi promotore di idee condivise con una coalizione.
La politica non perde il suo ruolo, ma anzi lo rafforza, scegliendo di seguire le idee e non le bandiere, le persone e non gli interessi.
Forza Italia è pronta, con orgoglio, a dare il suo contributo con serietà a questo progetto".
La conclusione: "Siamo convinti ci possano essere le condizioni per trovare un nome in grado di unire tutta l'area di centro-destra e, a questo punto, è necessaria la responsabilità e la lungimiranza di tutte le forze politiche che invito a collaborare nell'interesse di Rimini e dei Riminesi".
Da tanto entusiasmo sembra però defilarsi la Lega, visto che il suo segretario romagnolo, Jacopo Morrone, ribadisce che loro "sono già in campagna elettorale". Tanto che questa sera a Milano alla manifestazione di Matteo Salvini con Marina Le Pen ci sarà anche una delegazione riminese guidata da Marzio Pecci. Morrone manda questo messaggio agli (ex?) alleati: "Dovrebbero pensare più a fare campagna elettorale sui contenuti. Sono vent'anni che non riescono a trovare un candidato. Noi ci siamo già ricompattati e il candidato lo abbiamo".
28 01 2016 | Rimini | In 500 da Rimini al Family Day di sabato
In 500 da Rimini al Family Day di sabato
Oltre 300 riminesi hanno gremito il Santuario di Santa Chiara, ieri sera in occasione de “Un’ora di guardia” (la catena di preghiere e digiuni che dai primi di gennaio sta coinvolgendo decine di migliaia di persone in tutta Italia), per chiedere il blocco del ddl-Cirinnà.
L’appuntamento era stato auto-convocato in vista del Family Day di sabato prossimo a Roma, e dell’approdo in Parlamento del disegno di legge che vuole introdurre il matrimonio omosessuale e l’adozione di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Non c’erano sigle ufficiali di associazioni o movimenti diocesani, l’appuntamento è passato attraverso un semplice e spontaneo tam-tam.
Ha introdotto la serata l’avvocato Luca De Sio, spiegando come il testo sia in contrasto con la legge naturale, il dettato costituzionale, oltre che con alcune verità essenziali della fede cristiana e cattolica.
Il rettore del santuario ha guidato l’Adorazione Eucaristica e il rosario, con l’affidamento a Maria della soluzione: l’“arma totale” messa in campo in una battaglia che i cattolici (e tanti italiani a prescindere dai propri convincimenti religiosi e politici), avvertono di importanza decisiva, come hanno detto con chiarezza anche nelle ultime settimane Papa Francesco, il presidente della CEI card. Bagnasco, varie conferenze episcopali regionali e molti vescovi.
E' stata quindi recitata una preghiera composta da un partecipante alla veglia.
Al termine è stato rivolto l'invito alla mobilitazione per partecipare al Family day di sabato nella capitale. In provincia sono già stati riempiti vari pullman. Tra questi e i gruppi auto-organizzati in treno e in auto, si stimano almeno 500 aderenti dal territorio.
Nuova legge sul turismo, il nodo resta il ruolo dei privati
Nuova legge sul turismo, il nodo resta il ruolo dei privati
Entro marzo – così è stato detto – l’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna dovrebbe approvare il disegno di legge sul turismo, che riforma e manda in archivio la legge n.7 voluta dall’ex governatore Vasco Errani.
La riforma – il cui testo definitivo, ancora da approvare è stato reso noto nei giorni scorsi – non ha avuto, almeno nell’ambito della provincia di Rimini, una grande attenzione. Associazioni di categoria, club di prodotto, amministrazioni, singoli imprenditori: tutti questi soggetti, direttamente interessati alla legge, non hanno detto una parola per far sapere come la pensano. Forse hanno espresso il loro parere in fase istruttoria ma non pubblicamente. Sembra che tutti siano disillusi, che nessuno si aspetti chissà quale svolta dall’intervento del legislatore regionale. Solo la Fiavet, per bocca del suo presidente provinciale Giovannino Montanari, è uscita oggi con una nota per salutare positivamente l’evento e per avvertire che “il nodo fondamentale, il nodo da sciogliere sarà quello relativo al rapporto concreto fra la dimensione pubblica e quella privata”. Montanari afferma che “resta intatta l'esigenza di chiarire quali saranno le forme di consultazione e di concertazione, nei dettagli... se si vogliono conquistare, definitivamente, trasparenza e correttezza”.
Il presidente della Fiavet è consapevole che la legge disegna solo un quadro generale che dovrà essere riempito da decreti e dai regolamenti attuativi. Saranno questi, e la pratica effettiva messa in atto dalle autorità regionali, a dirci se passeranno in archivio certe discutibili forme di finanziamento a progetti spesso riprodotti in fotocopia anno dopo anno, quanto saranno seri e selettivi i criteri di valutazione che saranno adottati per valutare i progetti dei privati, se finalmente si faranno reali controlli sulla redemption basati non solo sulle dichiarazioni di chi ha ricevuto i soldi, se si porrà fine ad un sistema consociativo che faceva arrivare i finanziamenti ed eliminava magicamente ogni forma non solo di contrasto ma addirittura di virtuosa dialettica fra ente pubblico ed operatori privati.
La proposta di legge decreta la fine delle Unioni di prodotto, dove enti locali e privati gestivano insieme le iniziative di promo-commercializzazione, spartendosi anche le poltrone che contano, presidente e coordinatore. Ce ne erano quattro: costa, arte, appennino e terme. Al loro posto nascono le Destinazioni turistiche, e già il nome fa capire che dopo anni di chiusura sul dogma del prodotto, ci si apre all’esigenza di promozione delle peculiarità dei singoli territori. Per evitare tentazioni campanilistiche, le Destinazioni turistiche dovranno coincidere almeno con un’area vasta. Per arrivare subito al concreto, nascerà una destinazione turistica Romagna alla quale, insieme alle province romagnole, sarà aggregata anche la provincia di Ferrara. Le Destinazioni sono enti pubblici strumentali della Regione, governate da un consiglio d’amministrazione (senza gettone) e da un direttore che ne ha la rappresentanza legale. E i privati? I privati possono essere chiamati a far parte della cabina di regia dove si concertano le azioni di promo-commercializzazione. Si può osservare che dal punto di vista linguistico la legge non brilla molto di fantasia. Ha preso le espressioni che nei dibattito corrente si sono usate negli ultimi anni (destinazione, cabina di regia, per indicare un soggetto di coordinamento) e le ha trasformate in istituti legislativi. Ma questa è solo una curiosità. Le Destinazioni hanno il compito di programmare le azioni per il mercato italiano, mentre all’Apt resta il compito di promuovere l’offerta turistica regionale sui mercati esteri. All’Apt viene demandato anche il compito di coordinare le azioni sui prodotti turistici trasversali, cioè che interessano tutte le destinazioni. E questi sono appennino e verde, terme, congressi ed eventi, motor valley, food valley e wellness valley (i tre prodotti del progetto Via Emilia).
La proposta di legge prevede anche i canali di finanziamento, cioè il modo in cui viene spartita la torta delle risorse a disposizione. I soldi vanno all’Apt per i progetti internazionali, alle Destinazioni turistiche per la promozione sul mercato italiano, alle imprese, singole e associate, per i loro progetti di commercializzazione. La legge non parla di percentuali, non specifica la quota di partecipazione al finanziamento delle iniziative private, non dice in base a quali criteri saranno preferite alcune proposte rispetto ad altre. È invece su questi punti che si vedrà quanto innovativa sarà la nuova legge rispetto al recente passato. In recenti dichiarazioni l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini, ha detto che la Regione potrebbe premiare con un co-finanziamento su base triennale (e non annuale come accade adesso) quei club di prodotto che si strutturano in modo stabile come una rete di imprese.
Elezioni 2016: anche Dreamini estrae il suo Pecci dal cilindro, ma lui dice no
Elezioni 2016: anche Dreamini estrae il suo Pecci dal cilindro, ma lui dice no
Torna in campo Dreamini, l’associazione presieduta da Bruno Sacchini, per risolvere il rebus del candidato sindaco dell’area di centrodestra. Domani, mercoledì, ci sarà un incontro con Forza Italia durante il quale dal cappello i dirigenti di Dreamini estrarranno il nome di Gianni Pecci, originario di Morciano, dirigente di Nomisma, braccio destro di Romano Prodi ai tempi dell’Ulivo nascente. Pecci, peraltro, è passato alla storia come l’inventore del mitico pullman che portò il Professore a Palazzo Chigi. Un Pecci, insomma, per contrastare l’altro, poco gradito.
Finita l’esperienza ulivista, Pecci ha allargato gli orizzonti (le cronache si sono occupate di lui come ispiratore di un nuovo partito di Tremonti) e potrebbe non disdegnare una candidatura a Rimini. A quanto risulta, domani Dreamini proverà a tastare il polso a Forza Italia. Che Pecci possa essere il candidato di tutto il centrodestra unito, comprese Lega e le civiche, o solo delle civiche con Forza Italia, tutto questo è da vedere. D’altra parte questi sono giorni in cui i candidati nascono e scompaiono in men che non si dica e sui giornali a volte rimbalzano nomi che in realtà sono già stati archiviati, o quasi.
Aggiornamento: Nella tarda serata di martedì si è appreso che Gianni Pecci avrebbe già detto no alla proposta di Dreamini.
È il caso dell’imprenditore Bonfiglio Mariotti, contattato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia già a dicembre. I tre partiti, senza le liste civiche, gli avrebbero fatto un discorsetto di questo tipo. Lei è un bravo imprenditore, può riunire tutto il centrodestra e raccogliere voti anche a sinistra, è impegnato anche nel sociale, è insomma l’imprenditore illuminato che serve alla nostra causa. Restringendo le valutazioni nell’ambito strettamente politico, quella di Mariotti è in effetti la candidatura verso la quale anche il più riottoso Gioenzo Renzi, che aspira a correre un’altra volta, non potrebbe dire di no, visti gli antichi e radicati rapporti di amicizia.
La proposta dei partiti ha ovviamente lusingato Mariotti che non da ieri ha sempre coltivato pensieri e desideri per un impegno civile. Oltretutto anche Jacopo Morrone, il segretario della Lega, è rimasto positivamente impressionato dalla sua figura; e si sa che di questi tempi Morrone è parco di complimenti per gli aspiranti candidati che gli vengono proposti.
Di fronte a tale diluvio di argomenti, l’imprenditore, che è anche presidente dell’associazione nazionale delle aziende di informatica, ha chiesto per pensarci bene il periodo delle vacanze natalizie. E, passata anche l’Epifania, ha optato per un no. Avrebbe detto: le mie aziende, con tutte le novità degli ultimi tempi (il trasferimento degli uffici nella nuova sede delle Celle) hanno bisogno del mio impegno a tempo pieno per almeno altri due anni. Spiacente, addolorato, ma non posso. Chi lo conosce bene sa che Mariotti è persona che ha bisogno di avvertire intorno a sé condivisione totale. E quindi, chissà, non è escluso che se, falliti tutti gli altri tentativi, tutti, ma proprio tutti, si presentassero da lui con il cappello in mano (stile partiti nazionali con Giorgio Napolitano), il suo desiderio di impegno civile potrebbe riemergere vincente.
Intanto proseguono le manovre (vedremo che esito avrà la candidatura di Gianni Pecci), con la Lega che continua il suo gioco solitario. Ancora oggi Morrone ripete: “Noi andiamo avanti con la campagna elettorale”. Anche se l’insistenza su Pecci (Marzio) lascia aperte tutte le possibilità: solo tattica per alzare il prezzo, o per spostare ogni decisione ad un tavolo nazionale, o semplicemente, reale volontà di correre da soli per contarsi in vista di altri appuntamenti elettorali.
Nel frattempo continua ad essere movimentato anche il campo grillino, che vede contrapposto il nucleo storico con il suo candidato Davide Grassi, e l’ex moglie di Beppe Grillo, che appare intenzionata ad presentare un’altra lista e ottenere la necessaria “certificazione” dello staff centrale. Oggi su Facebook, Sonia Toni, ha pubblicato un post che recita così: “Da oggi a tutela del MoVimento 5 Stelle non verranno certificate liste con persone che hanno corso contro il MoVimento 5 Stelle in precedenti elezioni per tutti i capoluoghi di regione e di provincia”. Commento molto eloquente: “Orgasmo”. Il perché è presto spiegato: alle ultime elezioni politiche Grassi era candidato in Rivoluzione civile di Ingroia, e quindi era oggettivamente un avversario dei 5 Stelle. Come finirà, è presto per saperlo e dirlo. Si tratta comunque di vedere come reagiranno gli elettori di fronte alla ipotizzata presenza in lista di personaggi della Prima Repubblica come l’ex assessore Massimo Lugaresi.
Intanto si fanno vivi i dirigenti storici (Giulia Sarti, Marco Affronte, Raffaella Sensoli, Gianluca Tamburini, Marco Fonti) con un comunicato dove scrivono: "La presente nota è per esprimere il nostro rammarico. Se le notizie lette nella cronaca oggi rispondono al vero (e non abbiamo motivi per dubitare che sia così) la rappresentatività, dovuta al lavoro, del Movimento di Rimini è stata presa di mira da qualcuno con pochi scrupoli. Sicuramente non quello che inibisce all'uso di ciò che altri hanno costruito con sacrificio.
La vecchia politica prova a farsi sotto così, nel buio, a tradimento. Noi al contrario abbiamo creato un percorso fatto di Assemblee pubbliche, banchetti, eventi, raccolta di istanze e tanta solidarietà, perché nessuno rimanesse indietro. Sicuramente ci sarà qualcuno che saprà come ringraziare coloro che creano ostacolo alla realizzazione di un percorso democratico, non certo l’elettorato che, nella storia della Repubblica Italiana, ha sempre bocciato questo tipo di comportamenti.
Noi, fiduciosi che l’abnegazione non possa essere confusa con la meschinità, continuiamo a produrre quanto richiesto per certificare la nostra lista. A tutti coloro che sperano di vedere a Rimini la nuova edizione de “la notte dei lunghi coltelli” consigliamo di stare sereni, i loro festeggiamenti sono un po’ troppo prematuri".
Family day: ora di preghiera al Santuario Santa Chiara
Family day: ora di preghiera al Santuario Santa Chiara
Anche da Rimini ci si mobilita per fermare il Disegno di legge Cirinnà, che equipara le unioni civili al matrimonio e tenta di introdurre forme di adozione per le convivenze omosessuali. Gruppi spontanei si stanno organizzando in vista della partecipazione al “Family Day” di sabato prossimo, 30 gennaio, nella capitale. Si tratta di ritrovi trasversali a varie associazioni e movimenti presenti in città e in diocesi.
Il primo appuntamento di rilievo è per mercoledì 27 gennaio, alle ore 21 nel Santuario Madonna della Misericordia (Santa Chiara), via Santa Chiara 28 a Rimini. E’ stata promossa «Un’ora di guardia», la “catena” di preghiera iniziata in tutta Italia ai primi di gennaio. L’Avvocato Luca De Sio, civilista esperto della materia, introdurrà parlando di “Che cosa c’è in gioco”; seguiranno l’adorazione eucaristica e la preghiera del rosario accompagnata dai canti.
Sono inoltre iniziate le iscrizioni per partecipare al Family day del 30 gennaio a Roma, con il tour-operator Istoria Viaggi.
24 01 2016 | Rimini | Gli alleati invitano la Lega a darsi una calmata. Ed è caos a 5 Stelle
Gli alleati invitano la Lega a darsi una calmata. Ed è caos a 5 Stelle
Nella giornata di sabato non si sono fatte attendere le reazioni dei potenziali allegati della Lega in relazione alle dichiarazioni fatte durante la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Marzio Pecci.
Forza Italia a Rimini vale tra il 5 e il 6% dei voti? "Faccio notare - replica Carlo Rufo Spina, coordinatore comunale di Forza Italia - che forse è proprio lui ad avere confuso la loro forza con la nostra, dato che in provincia di Rimini il centro-destra siamo noi, considerato che governiamo con percentuali ben maggiori di quelle da lui ipotizzate Comuni importanti come Bellaria e Riccione, dove - mi pare - non vi sia alcuna traccia della lega. Se quindi qualcuno l'ha invitato a prendersi una camomilla (il riferimento è a Jacopo Morrone, segretario della Lega, ndr), io lo invito a fare altrettanto, dato che questo atteggiamento non giova all'obiettivo comune che per noi è e rimane la presentazione di una squadra di persone capaci di cambiare le cose in meglio.
Diversamente mi pare che la Lega, confondendo i numeri, stia mostrando solo i muscoli (peraltro senza neanche troppa prestanza, come è ben evidente a tutti).
Forza Italia invece, con serietà, punta a tenere unito il centro-destra e a vincere".
"La Lega Nord con questa fuga in solitaria si assuma la responsabilità di aver già minato alla possibilità di una coalizione coesa e solida". Interviene così Federico Brandi, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia, commentando la scelta della Lega Nord di presentare la squadra capitanata da Pecci.
"Siamo in una situazione disastrosa da un lato e dall'altro con la possibilità, seppur minima, di superare i 5Stelle al ballottaggio visti i recenti scontri interni.
Non è assolutamente nostra intenzione servire sul piatto d'argento la vittoria a Gnassi e fino a che non saremo tutti d'accordo, Forza Italia, Lega Nord e noi, ci metteremo in gioco.
L'iniziativa leghista sul palco di Bologna è stata fatta per segnare l'inizio di un percorso condiviso, non per fare la voce grossa come a Ravenna così a Rimini.
Vogliono affrettare i tempi? Benissimo, ma si assumano la responsabilità di essere partiti senza chiedere niente a nessuno, ponendo davanti ai possibili alleati una condizione sulla quale bisogna essere per forza d'accordo. In caso contrario, se non dovessimo appoggiare questa prerogativa, sarà la disfatta del centrodestra riminese.
Anziché parlare di squadra e candidato, sarebbe stato più intelligente parlare di temi della città cosa che da anni in consiglio comunale affronta solo Renzi. Dove è stata la Lega per 5 anni? A breve ci vedremo tutti per discutere di nuovo alleanze, candidati e proposte, facciamo calmare le acque intanto, poi valuteremo."
Intanto appare diviso e in difficoltà anche il campo dei 5 Stelle, insieme al suo candidato sindaco Davide Grassi. Sonia Toni, ex moglioe di Beppe Grillo, è partita all'attacco del nucleo storico dei 5 Stelle di Rimini, reo di aver presentato un candidato senza la necessaria certificazione dello staff centrale del movimento. E fa capire che potrebbe esserci un'altra lista che scenderà in campo rivendicando il simbolo pentastellato. E sul Blog di Grillo, probabilmente non casualmente, nella gironata di sabato è apaprsa una nota in cui si legge: "Le liste per le comunali non ancora certificate non possono usare il simbolo del MoVimento 5 Stelle e non possono presentarsi come tali, altrimenti saranno formalmente diffidate dal farlo".