Digital per il Non profit: convegno a San Patrignano
Digital For Non Profit: è questo il nome del primo evento italiano che propone una panoramica aggiornata sullo stato del digitale nel mondo non profit. Ideato da Search On Media Group - società già organizzatrice del Web Marketing Festival - e realizzato in collaborazione con la Comunità San Patrignano grazie al supporto di Accenture e IGPDecaux, D4NP si terrà sabato 16 settembre a San Patrignano ed è un evento gratuito in cui esperti del digitale, rappresentanti del mondo delle aziende e delle istituzioni così come operatori delle ONP, startup e appassionati, si riuniscono per fare networking e condividere conoscenze, strumenti ed esperienze.
A presentarlo, questa mattina in conferenza stampa a Milano, Cosmano Lombardo, CEO Search On Media Group e Ideatore D4NP: “Il mondo del terzo settore è in crescita nell’economia italiana: più di 300.000 realtà con 1 milione di lavoratori retribuiti e con un volume economico che supera i 64 miliardi di euro all’anno. È un settore che sta vincendo grandi sfide, anche grazie al digitale. È arrivato, quindi, il momento di fare il punto sullo stato dell’arte digitale per il mondo non profit. Contribuire a diffondere la conoscenza digitale all’insegna dell’innovazione sociale è una delle priorità della nostra mission aziendale ed era da qualche anno che in Search On avevamo sviluppato il format e aperto il “cantiere” per questo evento. È una nuova sfida per me e per il nostro team e siamo molto felici di intraprendere questo percorso insieme alla Comunità di San Patrignano, partner importante e di riferimento su temi sociali. Un ringraziamento va agli sponsor che hanno creduto nell’idea e che stanno permettendo la realizzazione di questa giornata di networking e condivisione”.
Un evento davvero importante per il mondo del non profit che si terrà all’interno di San Patrignano. A spiegare il perché di questo evento il presidente della comunità Antonio Tinelli: “San Patrignano e il digitale potrebbero sembrare due realtà molto distanti fra loro, ma non è così. Da qualche anno la comunità ha iniziato a sfruttare il digitale per tutte le sue attività. E’ fondamentale per il recupero e per il nostro progetto di prevenzione, ma ancor più per la formazione professionale dei nostri ragazzi, grazie alla quale siamo già riusciti a reinserire 8 ragazzi. Infine il mondo digitale si sta verificando fondamentale per comunicare la nostra mission e nell’attività di raccolta fondi. Il digitale è diventato fondamentale per noi e vogliamo condividere con tutto il mondo del non profit l’importanza di questo strumento”.
Durante la prima edizione di D4NP, in programma sabato 16 settembre presso gli spazi della Comunità, verranno affrontate tematiche relative alle strategie di comunicazione online, al digital fundraising, all'utilizzo dei social network, alla creatività online e alla cross media strategy. Ampio spazio non solo alla parte formativa e di aggiornamento, ma anche alla presentazione di strumenti digitali utili a tutte quelle realtà che lavorano in ambito non profit e che vogliono migliorare le proprie modalità di approccio al digitale.
Un’intera giornata all’insegna del networking e della condivisione con le ONP vere protagoniste, grazie anche a una tavola rotonda - Digital Onlus - che vede la partecipazione, tra le altre, di Oxfam, Dynamo Camp e di Enrica Zamparini, Responsabile Fundraising e Comunicazione della Comunità San Patrignano.
Occhi puntati anche su altri due temi: Social Innovation e Corporate Social Responsibility. Roberta Cocco (Assessore Trasformazione digitale del Comune di Milano), Matteo Casagrande (Head of International Business Development di Intesa San Paolo), Marco Gualtieri (Presidente Seeds&Chips), Lucia Silva (Group Head of Social Responsibility di Assicurazioni Generali S.p.a) e Maximo Ibarra parleranno, appunto, di innovazione sociale, mentre Enrico Cereda (Presidente e AD IBM Italia) terrà un intervento intitolato “Innovation e Corporate Social Responsibility”.
L’evento, poi, sarà scandito da interventi delle più importanti personalità del settore, tra cui Paolo Iabichino, Chief di Ogilvy&Mather, Marco Camisani-Calzolari, Founder di Firmiamo.it, Marco Quadrella e Giorgio Taverniti, rispettivamente COO Area Consulting e COO Area Network di Search On Media Group. Interverrà anche Teresa Bellanova, Viceministro dello Sviluppo Economico, oltre a esponenti del mondo aziendale come Fabio Benasso di Accenture, Fabrizio Du Chène de Vère di IGPDecaux e Fabio Vaccarono, Managing Director di Google Italia, .
"Alleanza con il civismo" Pd, l'area Renzi candida Giannini
L’area Renzi (uscita vincente anche a Rimini all’ultimo congresso nazionale) cha andidato Stefano Giannini, 61 anni, sindaco di Misano Adriatico, a segretario provinciale del Pd. L’obiettivo (e la speranza) è che su questo nome possa convergere tutto il partito, anche se qualche prima reazione è un po’ stonata. Scrive ad esempio il sindaco di Gemmano Riziero Santi: “La componente renziana si è legittimamente riunita per decidere programma e candidato segretario della Federazione. Auguro un buon lavoro al collega Giannini, ce n'è bisogno. La componente orlandiana si riunirà legittimamente per orientarsi sul che fare. La conferenza programmatica è svuotata di significato. Siamo già oltre”.
Nella conferenza stampa di lancio della candidatura, il consigliere regionale Giorgio Pruccoli ha spiegato che il nome di Giannini è emerso come naturale espressione dei temi che l’area Renzi proporrà alla conferenza programmatica (che comincia sabato prossimo) e al congresso di ottobre.
Secondo Pruccoli due sono i temi centrali: la necessità di politiche di sistema e di area vasta in settori delicati come acqua, trasporti, rifiuti, sanità, e Giannini come sindaco in questi anni ha molto lavorato per tessere i fili della coesione fra i territori; il Pd locale esce dal recente turno amministrativo in stato di sofferenza, soprattutto nella zona sud dove sono stati persi Comuni importanti, e Giannini rappresenta proprio quell’area della provincia.
Il documento programmatico varato dall’area Renzi non è stato consegnato alla stampa, ma il candidato in pectore non si è sottratto all’esigenza di indicare i punti principali. Il punto di partenza è il risultato deludente delle amministrative, dovuto a errori sulla lettura dei bisogni e sulle alleanze, è pertanto urgente un lavoro di ricucitura con la società civile, nella certezza che il Pd non dovrà mai più considerarsi partito autosufficiente e autoreferenziale. Dovrà invece essere quanto mai aperto a quello che Giannini chiama il mondo del fare, cioè l’attività imprenditoriale e il volontariato. Il suo Pd seguirà la linea di un’alleanza con il civismo sociale e con il civismo di imprese e professioni. Par di capire che, se sarà eletto, non avremo più un segretario del Pd (vedi Magrini) che polemizza con l’on. Sergio Pizzolante, promotore della lista civica che ha consentito a Rimini l’elezione di Gnassi al primo turno. Giannini comunque avverte che non c’è solo il modello Rimini: lui a Misano da tempo si è mosso nella stessa direzione, su undici consiglieri della sua maggioranza, solo cinque hanno la tessera del Pd.
Giannini spiega anche di aver accettato la candidatura perché spera in questo modo di coinvolgere nella futura segreteria qualche giovane amministratore che ha bisogno di farsi le ossa e di acquisire le necessarie competenze per poter affrontare le nuove sfide dei problemi locali in un’ottica di area vasta. Alle elezioni del 2019 non si potrà ricandidare a sindaco e quindi è pronto a mettere a disposizione la sua esperienza per far crescere un gruppo di giovani.
Quando gli si chiede se il congresso potrà essere unitario, risponde che la sintesi fra le diverse anime del partito è una necessità e che se si parte dai programmi, non si potrà poi che arrivare alla convergenza anche su nome. E precisa: “Non mi sono mai sottratto alle battaglie ma non sono un divisivo. Quando è il momento di gestire e amministrare, so includere e coinvolgere”.
A questo punto è l’area Orlando che deve fare la prossima mossa.
Pd, l'area Renzi candida Giannini. "Alleanza con il civismo"
L’area Renzi (uscita vincente anche a Rimini all’ultimo congresso nazionale) cha andidato Stefano Giannini, 61 anni, sindaco di Misano Adriatico, a segretario provinciale del Pd. L’obiettivo (e la speranza) è che su questo nome possa convergere tutto il partito, anche se qualche prima reazione è un po’ stonata. Scrive ad esempio il sindaco di Gemmano Riziero Santi: “La componente renziana si è legittimamente riunita per decidere programma e candidato segretario della Federazione. Auguro un buon lavoro al collega Giannini, ce n'è bisogno. La componente orlandiana si riunirà legittimamente per orientarsi sul che fare. La conferenza programmatica è svuotata di significato. Siamo già oltre”.
Nella conferenza stampa di lancio della candidatura, il consigliere regionale Giorgio Pruccoli ha spiegato che il nome di Giannini è emerso come naturale espressione dei temi che l’area Renzi proporrà alla conferenza programmatica (che comincia sabato prossimo) e al congresso di ottobre.
Secondo Pruccoli due sono i temi centrali: la necessità di politiche di sistema e di area vasta in settori delicati come acqua, trasporti, rifiuti, sanità, e Giannini come sindaco in questi anni ha molto lavorato per tessere i fili della coesione fra i territori; il Pd locale esce dal recente turno amministrativo in stato di sofferenza, soprattutto nella zona sud dove sono stati persi Comuni importanti, e Giannini rappresenta proprio quell’area della provincia.
Il documento programmatico varato dall’area Renzi non è stato consegnato alla stampa, ma il candidato in pectore non si è sottratto all’esigenza di indicare i punti principali. Il punto di partenza è il risultato deludente delle amministrative, dovuto a errori sulla lettura dei bisogni e sulle alleanze, è pertanto urgente un lavoro di ricucitura con la società civile, nella certezza che il Pd non dovrà mai più considerarsi partito autosufficiente e autoreferenziale. Dovrà invece essere quanto mai aperto a quello che Giannini chiama il mondo del fare, cioè l’attività imprenditoriale e il volontariato. Il suo Pd seguirà la linea di un’alleanza con il civismo sociale e con il civismo di imprese e professioni. Par di capire che, se sarà eletto, non avremo più un segretario del Pd (vedi Magrini) che polemizza con l’on. Sergio Pizzolante, promotore della lista civica che ha consentito a Rimini l’elezione di Gnassi al primo turno. Giannini comunque avverte che non c’è solo il modello Rimini: lui a Misano da tempo si è mosso nella stessa direzione, su undici consiglieri della sua maggioranza, solo cinque hanno la tessera del Pd.
Giannini spiega anche di aver accettato la candidatura perché spera in questo modo di coinvolgere nella futura segreteria qualche giovane amministratore che ha bisogno di farsi le ossa e di acquisire le necessarie competenze per poter affrontare le nuove sfide dei problemi locali in un’ottica di area vasta. Alle elezioni del 2019 non si potrà ricandidare a sindaco e quindi è pronto a mettere a disposizione la sua esperienza per far crescere un gruppo di giovani.
Quando gli si chiede se il congresso potrà essere unitario, risponde che la sintesi fra le diverse anime del partito è una necessità e che se si parte dai programmi, non si potrà poi che arrivare alla convergenza anche su nome. E precisa: “Non mi sono mai sottratto alle battaglie ma non sono un divisivo. Quando è il momento di gestire e amministrare, so includere e coinvolgere”.
A questo punto è l’area Orlando che deve fare la prossima mossa.
6 sttembre
Il "branco" resta in carcere | Tornado al Motgp | No vax sul Titano
5 settembre
Violenze, il capo branco nega. "Io dormivo" | Lega contro centro islamico
E' morto il dottor Mimmo Zanotti
Si è spento all'età di 83 anni il dottor Guglielmo Zanotti, per tutti Mimmo. Era un medico molto popolare e conosciuto a Rimini, Fra gli anni Settanta e Ottanta era stato anche il medico sociale della Rimini Calcio.
Lascia due figli: Lucia, che vive a Rimini, e Simone, anche lui medico a Bologna. Sua moglie era Gabrilla (Lella Ugolini) per anni l'anima delle scuole Karis Foundation (dove la figlia è attualmente presidente).
Nella sua vita ha dovuto affrontare la prova grande di veder arrivare al pronto soccorso dove lavorva le due figliolette investe da un'auto in viale Tripoli.
Una veglia funebra si terrà questa sera alle 21 nella chiesa di Gesù Nostra Riconciliazione. I funerali si terranno nella stessa chiesa domani alle 15.
Sulla figura di Mimmo Zanotti proprniamo che bel ricordo dell'amico Francesco Pianori.
Aeroporto, nei primi otto mesi 213 mila passeggeri
(Rimini) Airiminum, società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino “Federico Fellini”, comunica che nel mese di agosto 2017 si è registrato presso lo scalo un numero di passeggeri pari a 47.936 (+11,7% rispetto all’anno precedente). I passeggeri transitati presso l’aeroporto nei primi 8 mesi del 2017 sono quindi 213.244, facendo registrare una crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2016.
L’aviazione generale, invece, ha registrato nel mese di agosto 255 movimenti (+0,4% rispetto all’anno precedente) e 610 passeggeri (+33,8% rispetto all’anno precedente). Il dato da inizio dell’anno invece è stato di 1.510 movimenti (+15,5% rispetto al 2016) e 2.693 passeggeri (+30,9% rispetto al 2016).
Nella propria nota Airiminum precisa anche che nel mese di agosto 2017: il numero dei dipendenti - con contratto di lavoro subordinato - del Gruppo AIRiminum è stato pari a 90 unità; il numero dei consulenti interni - che prestano la loro attività su base giornaliera continuativa - che hanno erogato servizi a favore di AIRiminum è stato pari a 9 unità; sono stati esternalizzati servizi a cooperative esterne locali per il carico e scarico bagagli, attività di handling varie e pulizia del terminal per un volume pari a circa 2.200 ore (-18,5% rispetto al mese di luglio, in cui si sono registrate 5 giornate di massima operatività contro le 4 di agosto – il traffico settimanale si concentra prevalentemente il sabato - e che ha determinato anche un livello di passeggeri ad agosto inferiore di -13,2% rispetto al mese di luglio); il fatturato complessivo a livello consolidato del Gruppo AIRiminum è stato pari a EUR 1.459.394 (circa EUR 30,4 a passeggero), con un aumento del 69,7% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Nei primi otto mesi del 2017 il fatturato complessivo a livello consolidato del Gruppo AIRiminum è stato pari a EUR 6.360.650 (circa EUR 29,8 a passeggero), con un aumento dell’86,7% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Gli investimenti commerciali per la promozione dei voli presso l’Aeroporto “Fellini” sono stati pari a EUR 606.112 (circa EUR 2,8 a passeggero, sotto forma di sconti e altre promozioni alle compagnie aeree) che corrisponde a circa il 9,5% del fatturato complessivo del Gruppo.
4 settembre
Tutto sulla cattura di Butungu, il capo degli stupratori
Stupro di Miramare: preso un terzo componente della banda
La squadra mobile della Questura di Rimini ha preso un terzo componente del gruppo di quattro persone ricercate per il doppio stupro della scorsa settimana a Rimini Miramare. Dopo che due fratelli marocchini minorenni si sono costituiti nel pomeriggio a Pesaro, è confermata la nazionalità degli altri due: uno è congolese, anche lui minorenne, mentre il capobanda è un nigeriano con più di 18 anni. Non si sa ancora quale di questi due sia quello fermato dalla Polizia. Nessuno di loro avrebbe precedenti penali.
"Siamo stati noi", avrebbero detto i due ragazzi che si sono costituiti, trasferiti a Rimini per l'interrogatorio in Procura alla presenza del pm che coordina le indagini e di un magistrato del tribunale dei minori di Bologna. La seconda vittima del branco, la prostituta transessuale peruviana, è stata portata in Questura per il riconoscimento.
I due giovani avrebbero deciso di presentarsi dopo la diffusione delle immagini e a causa della pressione esercitata in questi giorni dalla polizia di Rimini.
Una telecamera di sorveglianza avrebbe infatti ripreso i quattro uomini che avrebbero partecipato allo stupro sulla spiaggia del Bagno 130 di Miramare a Rimini. Ieri, un nuovo sopralluogo era stato fatto dalla polizia scientifica, a richiesta della Procura, nel punto dell'aggressione alla prostituta transessuale. L'obiettivo era ritrovare un frammento della bottiglia usata dai quattro stranieri per minacciare la peruviana. Un frammento di quella bottiglia è stato repertato dalla polizia e ora si attendono i risultati scientifici per l'esame delle impronte digitali. (Ansa)
Lo stupro di Miramare, un male che ci riguarda
È possibile affermare, senza essere linciati o accusati di essere “buonisti” (il nuovo marchio di infamia a cui si ricorre quando si vuole liquidare una posizione diversa dalla propria), che i quattro stupratori seriali di Miramare si sono comportati come bestie, ma non sono bestie, sono uomini?
In quello specchio deformante delle nostre debolezze e delle nostre paure che sono diventati i social, la prima reazione, da cui poi sono discese tutte le altre (dalla castrazione chimica o fisica alla pena di morte, agli insulti a chi sostiene l’accoglienza verso i migranti, ecc.), è stata tracciare una linea di demarcazione netta fra “noi” e “loro”: “noi” siamo i buoni (ecco, per eterogenesi dei fini, un’altra forma di “buonismo”), i civili, gli uomini; “loro” sono i cattivi, non sono uomini, sono appunto bestie. Probabilmente poi sono nordafricani, dunque di Paesi di religione islamica (come un giornale on line nazionale titolava con malizia, definendola “una gang di musulmani”).
E così, tracciata questa linea di separazione ontologica, si coltiva, con lo stile dei leoni da tastiera, la propria indignazione furente che non si limita all’episodio, ma coinvolge tutto e tutti (dal governo nazionale a quello locale, passando per un’infinità di altri soggetti), perché tutto e tutti fanno parte di quell’impero del male che vuole minare la nostra esistenza pacifica di persone perbene.
Il non detto sotteso a tanti commenti è che fra noi e quel terribile male che è stato commesso non c’è alcun rapporto; se il male è fra noi è perché loro ce l’hanno portato.
Attenzione, qui non si vogliono trovare le solite trite e ritrite giustificazioni sociologiche a ciò che giustificato non può mai essere. Quello che si vuole dire è che non si può rispondere al male semplicemente confinandolo fuori da noi. È un esorcismo che non funziona. Non ci liberiamo dalla profonda ferita che è stata inferta alla nostra umanità affibbiando l’etichetta di bestie a tutti i delinquenti del mondo.
Sì, perché il male appartiene alla condizione umana, gli uomini possono commetterlo, a volte – la cronaca e la storia lo documentano in modo impressionante – con una malvagità tale da far scomparire dai loro volti i segni dell’umano. Ma uomini sono e restano. È un’evidenza che fa rabbrividire, è vero, ma dobbiamo tenerci il brivido. Non lo diciamo per concedere loro impossibili attenuanti generiche, ma per essere consapevoli che quel male non riguarda solo loro che l’hanno commesso e le povere vittime, i due fidanzati polacchi e il trans peruviano, che l’hanno subìto.
Quel male riguarda tutti noi. E anche se non c’è una ‘medicina’ che ne salvi l’uomo in modo automatico e definitivo, sarebbe bello se in rete, ogni tanto, tra tante certezze che producono solo odio (e tanti gattini) comparisse anche qualche domanda. Ad esempio su come sia possibile non essere come loro. Come il ritornello della canzone dedicata ad Auschwitz da un cantautore romagnolo che passa dalla consolante certezza di un “non è possibile essere come loro” alla più realistica e drammatica consapevolezza che “non è difficile essere come loro”.