Castel Sismondo, 15mila appassionati per Giardini d’autore
(Rimini) Sei weekend, più le aperture straordinarie della Vigilia e di Santo Stefano, con una media di 2.500 presenze ogni fine settimana per tutte le vacanze: si conclude con più di 15.000 visitatori il Natale al Castello di Giardini d'Autore, che dal 1 dicembre al 6 gennaio ha impreziosito l'offerta natalizia del centro storico di Rimini portando tra le mura di Castel Sismondo un Flower Market, un Giardino d'Inverno e una Caffetteria di corte che hanno permesso a riminesi e turisti di vivere gli spazi della fortezza di Sigismondo come un luogo vivo della città.
Nel suo mese e mezzo di apertura, il Flower Christmas Market di Giardini d'Autore ha infatti portato dentro le mura del Castello non soltanto decorazioni floreali, arredi firmati da grandi designer e magici allestimenti dedicati al Natale (come la fotografatissima serra), ma anche corsi, laboratori e conferenze dedicati al verde, con vivaisti di fama e artisti di ogni genere. Tra gli ospiti più significativi, il maestro di stile Stefano Agnoloni, Conte e guru del bon ton, che subito prima di Natale ha insegnato al pubblico di Giardini d'Autore i segreti per organizzare un pranzo perfetto durante le feste.
Intorno e insieme agli spazi curati da Giardini d'Autore, sono poi state tante le realtà del territorio che hanno abitato Castel Sismondo per queste vacanze di Natale: da Pacha Mama con il suo mercato equo e solidale alla rassegna di Presepi dal Mondo, dalle favole "per bambini dai 5 ai 105 anni" di Marcello Franca agli appuntamenti con le principesse a cura di Cartoon Club durante l'Epifania, senza dimenticare l'appuntamento di Capodanno con il dj set di NicoNote e gli scatti d'autore del fotografo Chico de Luigi, quando l'afflusso di pubblico al Castello è stato tale da creare una fila lunga decine e decine di persone, tutte in attesa di salutare il nuovo anno tra le mura di uno degli spazi simbolo di Rimini.
Dopo lo speciale in occasione della cena malatestiana dello chef Gino Angelini a maggio, e l'edizione record di settembre, Castel Sismondo si conferma lo spazio ideale dove far crescere l'evento che due volte all'anno richiama a Rimini i migliori vivaisti d'Italia: un legame che si farà ancora più forte il 21, 22 e 23 marzo quando il Castello voluto dal Malatesta ospiterà il decimo compleanno di Giardini d'Autore, pronto a festeggiare la sua ventesima edizione con una serie di appuntamenti che coinvolgeranno tutta la città di Rimini.
Pistola in tasca e proiettile in canna, ma lui non ha il porto d’armi: arrestato 34enne campano
(Rimini) Sabato sera i carabinieri di Rimini hanno arrestato in flagranza, per il reato di porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, un 43enne campano pluripregiudicato. L’uomo è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9 con nove colpi nel caricatore e uno inserito in canna pronto a far fuoco. I militari hanno notato che alla loro vista l’uomo, a piedi, si è voltato frettolosamente cambiando direzione di marcia. Insospettiti lo hanno sottoposto a controllo. L’uomo da subito è apparso particolarmente agitato, motivo per il quale i militari hanno chiesto ai magistrati l’autorizzazione per perquisirlo. Addosso aveva l’arma e le munizioni.
Asili, al via le iscrizioni. Resta l’obbligo vaccinale
(Rimini) Da domani, mercoledì 9 gennaio, fino al 13 febbraio, saranno aperte le iscrizioni a nidi e scuola infanzia comunali per l'anno scolastico 2019-2020 (fatta eccezione per i bimbi nati nel 2019). Dal Comune ne approfittano per ricordare che costituisce requisito di accesso la regolarità rispetto all'obbligo vaccinale ai sensi del decreto legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, recante "Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci".
Via Feleto, comune acquisisce aree lottizzazione abusiva
(Rimini) Il Comune di Rimini formalizza l’acquisizione gratuita al proprio patrimonio di quattro aree che ricadono nella lottizzazione abusiva di via Feleto. Una vicenda che parte trent’anni fa, nel 1988, su cui negli anni si sono susseguiti ricorsi e contenziosi al TAR e al Consiglio di Stato, definiti nel 2007.
Da allora sono partiti i procedimenti per l’acquisizione di circa una ventina di aree ricomprese nella lottizzazione di "Via Feleto". Con quattro recenti determine dirigenziali il Settore Patrimonio del Comune di Rimini ha avviato l’iter di formalizzazione dell’acquisizione di altrettante aree della lottizzazione, nell'ambito di quella che è stata definita la “terza fase” di questo articolato percorso. Queste determine infatti fanno seguito ai procedimenti attivati prima per le aree prive di manufatti e, in un secondo momento, per quelle edificate con manufatti abusivi. Le aree interessate dalle determinazioni dirigenziali in oggetto sono, infatti, edificate con fabbricati che sono muniti di titolo in sanatoria edilizia; titoli però decaduti per effetto del provvedimento di sospensione della lottizzazione abusiva.
Le determinazioni dirigenziali del Settore Patrimonio sono preordinate alla immissione in possesso delle aree (per un’estensione di oltre 2.500 mq) ed alla demolizione dei manufatti, secondo quanto già preannunciato ai destinatari con apposita comunicazione dell'Ufficio Controlli Edilizi.
Rimini spopola sul web, cliccati i siti sul turismo e sul teatro Galli
(Rimini) Turismo e Teatro Galli i siti più cliccati del 2018. Sono il portale riminiturismo.it e il nuovo sito del rinato teatro riminese a segnare le performance più interessanti secondo le statistiche elaborate dal Comune di Rimini per l’anno appena passato. Una fotografia dell’andamento del sito istituzionale dell’Amministrazione – www.comune.rimini.it – e dei diversi canali web di informazione e comunicazione ad esso collegati.
Ed è proprio il sito istituzionale a segnare un aumento di visite e soprattutto di visualizzazioni: nel 2018 infatti sono state oltre 1 milione e mezzo le visite al sito, oltre 4,6 milioni invece le pagine visualizzate, in aumento rispettivamente del 28,17% e del 17,75%. In crescita anche il secondo portale del Comune, riminiturismo.it, che rende conto di tutte le iniziative, novità ed eventi in città, oltre che fornire informazioni utili ai visitatori sul patrimonio storico, culturale e paesaggistico del territorio. Nel 2018 sono state 1.373 mila le visualizzazioni (circa 653 mila le visite al sito), in aumento del 19,28% rispetto all’anno precedente.
Debutto eccezionale per il sito del Teatro Galli, on line da settembre e diventato il terzo sito più visitato dopo il portale istituzionale e quello del turismo. In quattro mesi sono state oltre 540mila le visualizzazioni (123mila le visite al sito), confermando l’attenzione degli utenti del web per i canali di informazione e promozione della cultura e dell’arte cittadina. Il sito del Teatro Galli infatti prosegue nel solco del sito del Teatro Novelli, che risulta ancora tra i più visitati con circa 194mila visualizzazioni, seguito dal sito della biblioteca Gambalunga di Rimini (182mila visualizzazioni), da quello dei Musei Comunali e della Sagra Musicale Malatestiana.
Tra gli altri canali, da segnalare l’esponenziale aumento di visite al sito della Polizia Municipale (circa 53mila visite, 138 mila visualizzazioni, con un aumento del 107% rispetto al 2017), legato in particolare alla possibilità di provvedere al pagamento delle sanzioni direttamente dal canale.
Riccione, il Nikka riapre rinnovato il 25 gennaio: niente alcolici nella sala per i minorenni
(Rimini) “Vogliamo dare una nuova vita al Nikka". Lo annunciano i gestori del Nikka, locale riccionese chiuso per venti giorni dal questore di Rimini Maurizio Improta, a causa della vendita di alcolici a minori. I gestori spiegano che era loro intenzione, anche prima del provvedimento, “la trasformazione del locale, con un cambio di direzione nell’operatività e nella gestione. E’ nostra intenzione lavorare con tranquillità senza più incappare in errori, anche se sono stati fatti sempre in buona fede. Così, vista l’estrema difficoltà che il nostro personale ha riscontrato nel distinguere minorenni e maggiorenni nella moltitudine davanti al bancone del bar, abbiamo deciso di cambiare il modo di vivere il nostro locale. Dal 25 gennaio il Nikka riaprirà con un nuovo format. Il piano terra della discoteca sarà dedicato alle ragazze e ai ragazzi minorenni e al bar si troveranno solamente bevande, cocktails e mixed analcolici. Non ci sarà nemmeno la birra, se non in versione analcolica. Al piano superiore invece l’accesso sarà consentito esclusivamente ai maggiorenni e vi si potrà entrare solamente mostrando il documento d’identità all’ingresso. In quest’area si potranno consumare alcolici, ma sarà vietato uscire con i bicchieri dalla sala superiore. Abbiamo studiato una soluzione per tutelare una volta di più i tantissimi ragazzi che vengono a divertirsi da noi e il locale si presta a questa nuova organizzazione. A ciò aggiungiamo controlli ancora più accurati sulle agenzie che devono garantire la sicurezza all’interno del locale e sul personale, affinché non ci accada mai più di essere corresponsabili per negligenze altrui. Le esperienze passate ci sono servite ad aprire gli occhi e, anche se le abbiamo pagate a caro prezzo, ci aiuteranno a fare sempre meglio. Ma noi continuiamo a credere in Riccione, amiamo questa città e vogliamo andare avanti ad investire qui. Confermiamo la massima disponibilità a collaborare con l’amministrazione locale, a discutere insieme di nuove possibilità come le aperture pomeridiane e siamo pronti a ricevere e ascoltare consigli”.
Interviene sulla vicenda anche Gianni Indino, presidente Silb Emilia Romagna (il sindacato dei locali da ballo). “Siamo molto favorevoli - sottolinea Indino - a questa iniziativa del Nikka, con cui i gestori intendono avviare un nuovo corso ponendo ancora più attenzione alla sicurezza, alla qualità del personale e alla lotta al consumo di alcol da parte dei minorenni, una piaga sociale che va debellata. Questo nuovo format, in aggiunta agli accurati controlli all’ingresso e agli uomini della sicurezza all’esterno del locale, aiuteranno ad arginare anche il “fenomeno dei bagagliai”, ovvero le auto e i motorini pieni di alcolici comprati nei minimarket a bassissimo costo, con cui i ragazzi arrivano spesso in discoteca. Con questo sistema bevono prima di entrare e anche durante la serata facendo la spola all’insaputa dei gestori; a chi verrà sorpreso a bere con questa formula sarà impedito di rientrare nel locale. Iniziative come questa vanno sostenute, perché tutelano la sicurezza non impendendo l’ingresso e il divertimento anche a chi a 16 o 17 anni vuole trascorrere una serata in discoteca con gli amici”.
Agroalimentare, saranno aggregati i centri di Bologna, Rimini e Parma
(Rimini) Firmata una intesa fra i tre Centri agroalimentari di Bologna (Caab), Rimini (Caar) e Parma (Cal), avviando un processo di aggregazione delle tre società di gestione, puntando a migliorare efficienza e competitività. Il protocollo di intenti è stato sottoscritto dai presidenti Andrea Segrè (Caab), Marco Core (Caar) e Mirco Pari (Cal) e dagli assessori comunali Davide Conte (Bologna), Gianluca Brasini (Rimini) e Marco Ferretti (Parma), alla presenza di Andrea Corsini, assessore al commercio della Regione Emilia-Romagna, che ha promosso l'intesa e detiene quote di minoranza dei tre centri, a maggioranza comunale. Per Corsini, "lo scenario è profondamente cambiato, occorre rilanciare il ruolo di queste strutture puntando su servizi innovativi e sinergie operative", compresa "la partecipazione comune a fiere e congressi" e "soluzioni innovative in tema di e-commerce", verso un "contenimento dei costi" e un "rafforzamento della collaborazione" pubblico-privato. In Emilia-Romagna sono 19 i centri all'ingrosso (Ansa).
8 gennaio
Radicalizzato espulso prima del rilascio | Sedicenne ferito alla testa | Pulini si dimette
Espulso marocchino radicalizzato, faceva proseliti ai Casetti
(Rimini) È ritenuto un soggetto a rischio radicalizzazione islamica: per questo un 37enne marocchino è stato espulso ieri dalla Questura di Rimini, su segnalazione della polizia penitenziaria, e accompagnato al Cie di Torino. L'uomo, non regolare in Italia da almeno 22 anni, 10 dei quali passanti in carcere, era stato arrestato l'ultima volta nel 2011 a Milano per furto, minacce, resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di stupefacenti. Detenuto prima a San Vittore, poi a Parma e da luglio scorso a Rimini, il 37enne era stato segnalato dalla polizia penitenziaria dei vari carceri come possibile soggetto a rischio radicalizzazione. Nel tempo sono stati tenuti sotto controllo i suoi amici, i comportamenti, le abitudini religiose, il suo "stato di supremazia" sugli altri detenuti. Una decina le denunce a piede libero accumulate in carcere per danneggiamento e atti di autolesionismo. L'uomo avrebbe dovuto finire di scontare la pena ad aprile ma ieri aveva beneficiato di un provvedimento di scarcerazione anticipata (Ansa).
C’è però in queste ore anche un altro caso, lanciato dall’agenzia Ansa. Un altro marocchino, un 30enne, detenuto sempre a Rimini. “Ha scelto di essere espulso dall'Italia, come pena alternativa alla detenzione, ma il Marocco suo Paese d'origine, continua a negargli il visto temporaneo, necessario per il rimpatrio dei cittadini senza documenti. Protagonista della vicenda un cittadino marocchino di 30 anni detenuto a Rimini, dopo un trasferimento da Ferrara, per scontare una pena definitiva inferiore ai due anni a seguito di una serie di furti. L'uomo è in attesa di una risposta dal consolato del Marocco a Bologna, al quale da tempo si è rivolto. Per il detenuto - che racconta di aver scritto anche ai ministri dell'Interno, Matteo Salvini e della Giustizia, Alfredo Bonafede - la Polizia penitenziaria di Rimini in stretto contatto con gli uffici della Questura, sta tentando di trovare una soluzione per procedere all'espulsione, prima che a giugno venga rimesso in libertà come clandestino per termine della pena (Ansa)”.
Bilancio San Patrignano: cresce il numero dei minori
(Rimini) L’Italia resta uno dei Paesi più problematici in Europa per consumo di droga: seconda per il consumo di cannabis (un terzo della popolazione tra i 15 e i 64 anni ne ha fatto uso almeno una volta), quarta per assunzioni di cocaina (oltre due milioni e mezzo di persone la consuma), nell'ultimo anno sono stati 670.000 gli studenti italiani (26%) che hanno usato almeno una droga.
È la fotografia che lascia il 2018 sul fenomeno tossicodipendenza. A raccontarcelo nell'anno che si è appena concluso sono state, purtroppo, le drammatiche scomparse di due bambine, Pamela e Desirée, una Rogoredo sempre più trasformata nello zoo di Milano, episodi di violenza e denunce all'interno delle famiglie, le morti per overdose. Il consumo di eroina è in drammatico aumento: rispetto allo scorso anno in Italia le overdose sono salite da 196 a 247 e un altro indicatore del dramma che continua a bussarci alla porta ogni giorno è che sono sempre di più i minorenni. Secondo la relazione al parlamento, il 34% degli adolescenti ha fatto uso di sostanze nel corso della propria vita e il dato non ci sorprende, viste le continue richieste di aiuto da parte di questa fascia d'età. Nell'anno appena trascorso ne abbiamo accolti altri 20 in comunità nei due centri minori maschile e femminile di cui disponiamo, negli ultimi tre anni abbiamo aumentato del 70% le accoglienze. Il 64% dei ragazzini si rifornisce di droga per strada, il 30% a scuola, è crollata a 14 anni l'età media del primo contatto con le droghe.
"Dobbiamo dire - spiegano da SanPa - che l'anno si è chiuso con un segnale più che positivo: il Governo, dopo oltre 10 anni, è tornato a istituire un fondo a favore della prevenzione. Le cifre non sono certo quelle di tanti anni fa, ma i 7 milioni stanziati e spalmati su tre anni, oltre a rimarcare la pericolosità e l'urgenza d'intervenire, ci fa ben sperare sulla volontà di supportare il lavoro che portiamo avanti ogni giorno. Oltre 26.000 ragazzi sono passati dalla comunità in questo viaggio che nel 2018 ha compiuto 40 anni, persone a cui non viene chiesto nulla se non la volontà di cambiare, mettendosi in discussione nel profondo. Recupero, formazione, prevenzione e gratuità continuano ad essere i cardini di San Patrignano che è cresciuta in dimensioni e numeri senza mai perdere di vista l'essere prima di tutto un luogo di rinascita, contro le dipendenze e l'emarginazione sociale".
Da un'indagine che l'istituto Piepoli ha realizzato per il Moige, intervistando sia genitori che cittadini senza figli, il 63% è preoccupato per la diffusione che stanno avendo i negozi di cannabis light. Il 29% ha paura che i propri figli si lascino tentare dalla droga o dall'alcol.
"Dati che ci confermano che la preoccupazione c'è ma anche che c'è una percezione totalmente errata del pericolo: è una distinzione, infatti, che non dovrebbe esserci, visto che il primo avvicinamento degli adolescenti alle droghe avviene proprio con le sostanze classificate come "leggere". Da qui deriva anche la necessità di continuare a fare prevenzione e informazione nelle scuole. Per questo, ci auguriamo che il 2019 sia l'anno in cui possa partire in maniera strutturata una più ampia attività di prevenzione in tutta Italia, promossa e finanziata dalle istituzioni e non solo da realtà del privato sociale come la nostra che, con il progetto We Free, ogni anno riesce a raggiungere 50.000 studenti in tutta la penisola, dalla Lombardia alla Sicilia. A Settembre, con la presentazione dello Sroi grazie ad uno studio dell'università Luis di Roma e del bilancio sociale della comunità, vi abbiamo raccontato anche con i numeri che San Patrignano è una comunità che crea valore. Nel 2017, le risorse donate/investite nella comunità, hanno generato un valore economico sociale di quasi 29 milioni di euro in termini di formazione professionale dei ragazzi in percorso, risparmio per la collettività, derivante dal trattamento riabilitativo e riduzione dei costi della criminalità, legata alla tossicodipendenza. Tradotto: per ogni euro investito in San Patrignano, più di 5 ritornano alla società. Numeri che attestano la validità del modello virtuoso messo a punto nel corso di 40 anni di vita della Comunità. A pochi giorni dal Natale, il giorno stesso in cui sui giornali usciva la notizia della classifica che pone Milano al primo posto per qualità della vita in Italia, noi eravamo nel bosco di Rogoredo. Lì ci siamo resi conto che la situazione è talmente grave che non si può intervenire da soli. Serve un'azione sinergica fra le istituzioni e tutte le associazioni. San Patrignano farà la sua parte, ma bisogna agire insieme".
Nel 2018 sono stati 157 i ragazzi che si sono riaffacciati e reinseriti nella società l'85% dei quali è riuscita a trovare lavoro. 349 i nuovi ingressi. 46mila gli studenti di tutta Italia che abbiamo raggiunto e la speranza è che i nostri incontri possano averli aiutati a riflettere sulle loro scelte di tutti i giorni. La sfida da portare avanti è dimostrare che dalla droga si esce. Che si può tornare ad essere autonomi, responsabili e indipendenti e recuperare la propria dignità. Infine, una nuova sfida si affianca a quella di sempre: l'autosostenibilità. La Comunità, affiancata dalle attività d'impresa sociale, porta avanti il suo progetto economicamente sostenibile per continuare a consegnare ai ragazzi in percorso gli strumenti per riappropriarsi della propria identità e reinserirsi nella società come persone nuove.