Videosorvegliana: 11 nuove telecamere a Borgo Marina
(Rimini) Undici nuove telecamere andranno a monitorare il quartiere di Borgo Marina, area nevralgica che costituisce la cerniera tra l'area della stazione e il centro storico cittadino. Il progetto è stato presentato dall'assessore alla Polizia Locale Juri Magrini e dal Comandante del Corpo Andrea Rossi in occasione di un incontro organizzato con un gruppo di residenti e di titolari di attività ed esercizi pubblici per confrontarsi sulle attività di prevenzione e di tutela del decoro urbano previsti per la zona. Il piano di ampliamento del sistema di videosorveglianza prevede l'installazione di undici nuovi occhi elettronici su sette punti individuati dalla Polizia Locale, in modo tale da coprire in maniera capillare tutta l'area e le zone ritenute più sensibili perché ad alta frequentazione e perché di maggior passaggio di veicoli e di persone. Le telecamere installate saranno di due tipi: la prima è multi ottica di tipo panoramico capace quindi di riprendere tutta l'area circostante; la seconda invece è "brandeggiabile" e consente l'osservazione di specifiche aree, spostando l'inquadratura e con una maggiore capacità di dettaglio attraverso un potente zoom.
Oltre a queste undici nuove telecamere che saranno a carico al Comune di Rimini attraverso risorse che saranno individuate nel bilancio, il prossimo anno è prevista anche l'installazione di altre due telecamere in via dei Mille per la lettura delle targhe dei veicoli, nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero degli Interni.
"L'ampliamento della rete di videosorveglianza è uno strumento che mettiamo a disposizione delle forze dell'ordine che può contribuire a garantire un maggior presidio della zona, nell'ottica soprattutto della prevenzione della sicurezza – spiega l'assessore Magrini – Nel corso dell'incontro ci siamo confrontati con i cittadini e i commercianti, consapevoli delle problematiche storiche di un comparto della città dove insistono abitazioni, negozi, scuole. L'attenzione già da tempo è molto alta, sia dalla Polizia Locale sia da parte di Carabinieri e Polizia, avendo ad esempio già incrementato il numero dei controlli nell'anno in corso. In sinergia con tutti gli organi competenti in materia di ordine pubblico, anche come Comune di Rimini ci siamo presi l'impegno di continuare questa attività potenziata con presenza degli agenti e controlli, come forma di prevenzione e presidio".
Nei prossimi giorni verrà presentata la pianificazione pluriennale della videosorveglianza in tutta la città, di cui il focus su Borgo Marina è parte.
Croatti: "sì all'eolico, ma a certe condizioni"
(Rimini) Il senatore 5Stelle Marco Croatti ha presentato al Mite un’osservazione di oltre 6 pagine all’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale per l’impianto eolico offshore progettato al largo delle nostre coste. "Lo studio dell’imponente documentazione presentata da Energia Wind 2000 ha confermato e rafforzato la posizione che in questi mesi ho difeso con forza e che già avevo espresso all’interno dell’osservazione in fase di istanza per l’ottenimento della concessione demaniale, unico rappresentante politico ad averlo fatto: l’impianto eolico deve essere progettato ed interamente realizzato quanto più possibile oltre le 12 miglia e devono essere previste alcune misure a favore delle comunità prospicienti", spiega.
"Questo territorio è disposto a fare la propria parte e a pagare un prezzo nella sfida che porta alla transizione energetica del Paese ma non a qualunque costo. E se si parla di sostenibilità la si declini sotto tutti i punti di vista. La prima richiesta a cui ho subordinato il si al progetto è quello dello spostamento dell’impianto quanto più possibile oltre le 12 miglia. In Europa ci sono 116 impianti eolici offshore e mediamente distano dalla costa 52 chilometri (circa 28 miglia nautiche), non si capisce perché il nostro territorio, uno dei distretti turistici più importanti in Europa, debba accettare un impianto di questo tipo a sole 6 miglia, o anche a 9 miglia, come prospettato nei vari layout presentati nella VIA da Energia Wind 2000 che, per altro, ha espresso a mio avviso valutazioni assolutamente non condivisibili, pretestuose e anche irrispettose in merito alla (bassa) sensibilità che i riminesi avrebbero rispetto al cambiamento del loro paesaggio marino".
In merito "alle distanze dalla costa va evidenziato che il ministero ha già ritenuto ammissibile l’area oltre le 12 miglia e si sta procedendo ad adeguare la normativa promuovendo l’istituzione di Zone Economiche Esclusive per consentire la costruzione degli impianti offshore oltre le acque territoriali, un’opzione che limita fortemente l’impatto paesaggistico, uno degli aspetti di maggiore conflittualità con le comunità prospicienti. Al secondo punto ho chiesto al ministero che il canone concessorio pagato allo Stato, tra i 4 e i 4,5 milioni di euro annuì, rimanga interamente ai comuni prospicienti, eventualmente agendo su un riordino complessivo di questo tipo di concessioni demaniali".
Al terzo punto "che si finanzino opere compensatorie con un confronto tra i comuni riminesi e la società proponente. Al quarto punto che il ministero si confronti con ANAC per adottare alcune misure di mitigazione dell’inquinamento luminoso che i 51 aerogeneratori provocheranno dovendo essere illuminati giorno e notte da luci ad alta intensità posizionate sia in alto sul rotore che a metà pilone. Si immaginino centinaia di queste luci molto potenti quanto potranno cambiare il nostro skyline; si deve minimizzare questo impatto".
In questi giorni "molte sono le voci che dal territorio si sono levate sul tema, forze politiche, amministrazioni locali, associazioni. Tutti hanno esposto la loro posizione. Auspico però che oltre ad averlo fatto sui quotidiani e sui social questi stakeholders abbiano anche fatto l’unica cosa davvero utile in questa fase: presentare al MITE un’osservazione con le varie valutazioni affinché il ministero possa avere nelle prossime e decisive settimane un quadro chiaro delle diverse visioni sul territorio. Ho letto molte parole e molte prese di posizione strumentali o ideologiche, addirittura forze politiche che bocciano qualunque progetto eolico per proteggere il paesaggio e poi a Roma spingono per nuove trivellazioni e quindi nuove piattaforme. Incoerenti, incompetenti e inaffidabili. Vedremo nei prossimi giorni se oltre ai soliti e inutili slogan avranno anche agito concretamente e seriamente presentando osservazioni al MITE".
Karis, tavola rotonda sulle life skills
(Rimini) Offrire Competenze e abilità cognitive e relazionali deve essere al centro di ogni percorso educativo. Oggi si chiamano life skills e sono quelle che consentono a ragazze ragazzi di affrontare le sfide e provocazioni, sempre più complesse, si una realtà ormai in costante e rapidissimo cambiamento. È il saper essere, strumento essenziale per governare il processo d'acquisizione di nozioni offerte dalla scuola e permettere a un giovane di scoprire ed esprimere le su potenzialità.
Saranno questi i temi affrontati domani a Rimini (venerdì 11 novembre - Palazzo Buonadrata Corso d'Augusto, ore 18.00) dalla tavola rotonda "Life skills: quale ruolo per la scuola", promosso e organizzato dalla "Fondazione Karis – Scuole Pubbliche Paritarie". Protagonisti del confronto e dialogo Tommaso Agasisti ordinario dipartimento Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, Maurizio Focchi Ad Focchi Spa, Andrea Prosperi HR manager di Teddy Spa e Davide Turci direttore sportivo Rinascita Basket Rimini. A stimolare e con le sue domande e moderare la discussione, il direttore scolastico della Fondazione Karis, Paolo Valentini. Mentre, dopo un primo giro d'interventi, sarà il pubblico a porre domande sui punti di vista offerti dai relatori.
"Nella nostra storia e tradizione di scuola poniamo al centro la persona dello studente e quindi anche il 'saper essere'. Sappiamo, però, che questa capacità deve sempre essere adeguata alla realtà che abbiamo di fronte. La incessante innovazione tecnologica rende necessario formare giovani in grado di essere coscienti di un percorso di formazione costante in quella che sarà la loro carriera lavorativa. Questo significa aprirsi e confrontarsi con altri punti di vista. Trovare corrispondenze e convergenze, su quella che è la nostra proposta educativa – spiega Paolo Valentini – oggi un'impresa, infatti, chiede anche life skills. Cercano persone in grado di relazionarsi bene con gli altri, di collaborare, di mediare, di risolvere problemi e comunicare nel modo più efficace. Per questo, abbiamo deciso di capire insieme a imprenditori e manager d'altissimo livello o chi studia il tema della gestione delle risorse umane di un'azienda, importanza e valore che riservano a queste tematiche. Non si tratta di chiedere all'impresa come dev'essere la sciola e cosa da fare. Si tratta, invece, di avviare e continuare nel tempo un confronto paritetico che coniughi i diversi ruoli e necessità, per rendere la proposta educativa sempre attuale e appagante per gli studenti. Crediamo che l'avvio di questo scambio porterà un ulteriore valore aggiunto alle nostre scuole e ai nostri studenti. E ai partecipanti va, già ora, il nostro sentito ringraziamento".
Spinelli segretaria della commissione speciale
(Rimini) Secondo incarico ufficiale per la Senatrice Domenica Spinelli (Fratelli d’Italia) in Senato. Dopo essere stata chiamata a far parte della Commissione Speciale voluta dal presidente Ignazio La Russa, la parlamentare romagnola di Fratelli d’Italia è stata eletta nella Commissione 1 Affari Costituzionali di Palazzo Madama presieduta dal senatore Alberto Balboni (Fratelli d’Italia). La Spinelli ricoprirà il ruolo di Segretario.
“Lieta di far parte di una Commissione così importante – ha commentato la Spinelli - tra l’altro guidata dal Sen. Balboni del mio stesso partito a cui porgo i miei complimenti e con il quale ho condiviso importanti momenti della campagna elettorale. Come sempre garantirò il massimo impegno nel lavoro che ci accingiamo a svolgere per il bene del Paese”.nInoltre la Spinelli è stata chiamata a far parte della Commissione 10 Affari Sociali, Lavoro e Sanità quale Sostituto Permanente del Sottosegretario Isabella Rauti.
Comunità energetiche, Montini: "stallo legislativo"
(Rimini) La Regione Emilia Romagna accelera sulle comunità energetiche, con l’annuncio da parte dell’assessore Vincenso Colla della pubblicazione entro la fine del mese dei bandi per finanziare lo studio di fattibilità e la realizzazione di questo nuovo modello di produzione e consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili. "Un passo avanti, nonostante lo stallo legislativo in materia, che rappresenta anche un’opportunità per la nostra città per continuare con ancora maggiore slancio nel percorso di approfondimento e progettazione di comunità per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico sul nostro territorio", commenta l'ssessora delcomune di Rimini Anna Montini.
Un progetto "al momento in fase embrionale, ma per il quale già abbiamo registrato l’interesse di alcuni soggetti privati con cui abbiamo già iniziato a confrontarci, a testimonianza di quanto alta sia l’attenzione rispetto ad una tipologia di intervento che si propone come una importante risorsa per la collettività, consentendo la produzione di energia elettrica a costi ridotti e a impatto ambientale zero, attraverso un’azione collettiva che mette in sinergia cittadini, imprese, enti territoriali. A Rimini, dopo una ricognizione interna effettuata dagli uffici tecnici, abbiamo individuato già una ventina di pertinenze (tetti e parcheggi) di immobili pubblici adatti all’installazione di pannelli per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico, con una potenza installabile stimata complessivamente in circa 4,49 MW".
Si tratta in particolare "di scuole, impianti sportivi, centri sociali e anziani, tra cui ricordo la scuola elementare Sforza, il Pattinodromo, la palestra Romeo Neri, la Casa del Volley e il centro di via De Warthema, sulle quali stiamo facendo ulteriori approfondimenti e che potrebbero essere i primi ad essere operativi. Come Comune e come territorio siamo quindi pronti a cogliere le opportunità che si aprono con i prossimi bandi regionali e non posso che condividere l’urgenza sottolineata dall’assessore Colla affinché il governo metta mano celermente ai decreti necessari per consentire di avere un quadro completo e definito sia delle caratteristiche tecniche che queste comunità potranno avere (a partire ad esempio dall’ampiezza della rete servita dai sistemi di autoproduzione) fino agli incentivi previsti per i diversi soggetti coinvolti. Non si tratta di dettagli, ma di aspetti sostanziali che stanno frenando lo sviluppo di progetti che potrebbero incidere positivamente nello stimolare una sempre maggiore autosufficienza energetica del Paese, con vantaggi ambientali notevoli e con concreti effetti in termini di abbattimento dei costi in bolletta per i cittadini e per le imprese”.
10 novembre
Terremoto, il giorno dopo | Eolico, le richieste di Rimini | Poveri, domenica la giornata mondiale
Verucchio, via libera ai termocappotti
(Rimini) Una modifica al Regolamento Urbano Edilizio (R.U.E.) per consentire la realizzazione di termocappotti anche su spazi pubblici o a uso pubblico, una variazione al bilancio da 302.000 euro con cui far fronte al caro bollette e creare un fondo per i temuti ulteriori rincari e una nuova convenzione per il servizio associato di segreteria con il Comune di Sarsina: sono stati questi i temi forti del consiglio comunale di martedì sera a Verucchio.
A illustrare nel dettaglio gli aspetti tecnici della modifica e integrazione al regolamento del R.U.E. con cui si rende ora possibile la realizzazione di termocappotti anche in adiacenza di spazi pubblici o a uso pubblico è stato l’assessore Andrea Cardinali, prima che la sindaca Stefania Sabba ribadisse lo spirito della delibera: “Sono molto contenta che questo atto per cui ringrazio del gran lavoro svolto gli uffici e la consigliera Lara Gobbi che ha dato un grosso contributo abbia avuto l’unanimità perché non si parla solo di interventi edilizi in sé, ma di efficientamento energetico, transizione ecologica, tutela dell’ambiente: si va infatti a dare la possibilità di creare termocappotti prima non consentiti e lo si fa per aiutare la popolazione a far fronte agli incrementi di spesa per le bollette domestiche e delle attività con azioni ad ampio raggio quando sono nelle nostre possibilità normative ed economiche”.
E’ stato quindi l’assessore al bilancio Roberto Sandon a entrare nel merito delle variazioni da sottoporre all’assise, incentrando l’attenzione su una piuttosto corposa: “La più importante è quella da 302.000 euro da avanzo libero che destiniamo ad azioni con cui far fronte ai maggiori costi delle bollette: 150.000 vengono stanziati per pagare i vari conguagli, altri 150.000 per la creazione di un fondo che vada a coprire gli incrementi previsti e nel caso non ci fossero rientreranno ovviamente nell’avanzo libero. Infine, 2100 euro sono andati per finanziare incrementi delle utenze degli impianti sportivi”.
A chiudere il consiglio, l’approvazione della nuova convenzione per il servizio segreteria. E’ infatti scaduta la convenzione biennale con il Comune di Poggio Torriana e se ne è firmata una nuova a scadenza annuale con il Comune di Sarsina: la segretaria Ilaria Favero sarà in servizio per 21 delle 36 ore settimanali a Verucchio e per 15 (due giorni settimanali) a Sarsina, che si farà carico di coprire il 41% del costo del sevizio.
Misano, sisma: nessun danno a scuole e uffici comunali
(Rimini) A seguito delle forti scosse di terremoto di questa mattina, che si sono avvertite distintamente sulla costa romagnola, i tecnici della protezione civile, insieme al sindaco Fabrizio Piccioni, si sono recati in tutti i plessi scolastici e negli uffici comunali per verificare la presenza di eventuali danni o criticità. Il sopralluogo non ha evidenziato problematiche di alcun tipo e le scuole di ogni ordine e grado, dal nido fino alle medie, hanno potuto svolgere regolarmente le proprie attività. Non sono giunte segnalazioni di danni a cose o persone nemmeno da parte dei cittadini.
Il sopralluogo nelle scuole è stata l'occasione per incontrare bambini e insegnanti e per ricordare le norme di comportamento in caso di calamità naturali. A tal proposito, è utile ricordare che, durante un terremoto, se ci si trova in luoghi al chiuso è bene ripararsi sotto un tavolo, una trave o nel vano di una porta; non bisogna precipitarsi verso le scale o utilizzare l'ascensore. Se ci si trova in auto, evitare di sostare in prossimità di ponti o terreni franosi. All'aperto consigliato allontanarsi da costruzioni, linee elettriche, impianti industriali e, più in generale, qualunque fonte di pericolo.
Eolico, il comune di Rimini ha inviato le sue osservazioni
(Rimini) Il Comune di Rimini ha inviato al Ministero della transizione ecologica il proprio parere in merito al progetto elaborato dalla ditta Energia Wind 2020 per la realizzazione della centrale eolica al largo della costa tra Rimini e Cattolica. Scadevano oggi infatti i termini per la presentazione al Mite delle osservazioni e dei contributi, a seguito della pubblicazione il 10 ottobre scorso della procedura di VIA (valutazione impatto ambientale).
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto eolico offshore della potenza complessiva di 330 MW, prodotta da 51 aerogeneratori di 6,5MW di potenza ciascuno, di altezza massima dal medio mare compresa in un range di 210-202 metri e con diametro del rotore di 180 metri e la realizzazione di una stazione elettrica su piattaforma marina collegata agli aerogeneratori con cavi sottomarini interrati. La distanza minima degli aerogeneratori dalla costa è variabile tra 6 miglia (11,2 km) e 9,5 miglia (17,6 km) a seconda delle alternative progettuali proposte (layout A e B). Dalla stazione elettrica un cavo sottomarino raggiunge terra e si congiunge al cavo terrestre interrato per raggiungere la stazione utente.
In qualità di ente direttamente interessato dalle opere in questione, sia per la collocazione delle pale eoliche nello specchio acqueo davanti alla propria costa, sia per la collocazione di tutte le opere connesse da realizzare a terra, il Comune di Rimini ha evidenziato al MITE una serie di integrazioni e di chiarimenti rispetto alle alternative progettuali proposte, suddivisi per i diversi ambiti. Tra i principali: l'impatto paesaggistico, i punti di approdo a terra, l'impatto sulla pesca, la fine vita dell'impianto, le opere e gli interventi compensativi previsti per il territorio interessato dal progetto.
Aspetti paesaggistici. "Per quanto riguarda il layout A, l'Ufficio per il paesaggio del Comune di Rimini ha espresso parere nettamente contrario. Le ipotesi formulate nella nuova versione del progetto (layout B, C e D) con distanza minima dalla costa di 9,5 miglia e fino alle 18 miglia), introdotte dopo le osservazioni formulate dal Comune di Rimini nel 2020 nell'ambito del Procedimento di Concessione Demaniale, sono migliorative del progetto precedentemente presentato, tuttavia non accolgono pienamente la richiesta di allontanare il più possibile le pale eoliche dalla costa. Il Comune di Rimini ha chiesto quindi di prevedere un ulteriore allontanamento dalla linea di costa, riducendo del tutto l'impatto visivo. Nel caso in cui si proceda seguendo queste indicazioni, per quanto riguarda la disposizione degli archi su cui verrebbero disposte le turbine eoliche, il layout B è quello preferito".
Per le opere a terra che interessano il comune di Rimini, si chiede di "prevedere il collegamento con la centrale elettrica di Terna totalmente tramite cavo interrato al fine di limitare ulteriormente l'impatto visivo, evitando il collegamento in modalità aerea, considerato il contesto ad alta vocazione paesaggistica e agricola dell'area".
Pesca. "Pur essendo decisamente inferiore rispetto a quanto precedentemente proposto da Energia Wind 2020 nel layout A, anche nel layout B una parte dell'area occupata rimane interna alle acque territoriali, limitando le possibilità di pesca della marineria. L'Amministrazione chiede quindi di prevedere una maggiore profondità (almeno 2 metri) di interramento del cavo dell'elettrodotto in mare nel tratto prossimo alla costa, per evitare interferenze con le attività di pesca delle vongole".
Compensazioni. Nel parere inviato al MITE si sottolinea come quanto proposto da Energia Wind 2020 in termini di interventi compensativi risulti "ampiamente insufficiente rispetto alla portata dell'operazione sia in relazione alla dimensione economica, sia in relazione al reale impatto sul territorio del Comune di Rimini", l'unico ad essere interessato anche da opere a terra. L'Amministrazione quindi ribadisce come sia prioritario "individuare azioni compensative concrete che incidano realmente sul contesto socio-economico e ambientale del Comune e del territorio interessato, rivolte principalmente alla riduzione dei consumi energetici da fonti non rinnovabili, mettendo a disposizione della comunità locale parte dell'energia prodotta dall'impianto, e al contenimento dei costi degli approvvigionamenti energetici", ad esempio attraverso la creazione di comunità energetiche rinnovabili, con l'installazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici. Queste azioni dovranno principalmente essere indirizzate verso utenze pubbliche (ospedali, scuole, impianti di pubblica illuminazione, strutture sportive, sistemi di trasporto pubblico etc.) e utenze a basso reddito.
Questura, inaugurata la sede di piazzale Bornaccini
(Rimini) Alle 11 di questa mattina il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha presieduto la cerimonia di inaugurazione della sede della Questura di Riminidi piazzale Bornaccini. Nel corso della cerimonia, a cui ha partecipato anche il prefetto Clara Vaccaro,hanno preso la parola il questore, signora Rosanna Lavezzaro, che ha fatto gli onori di casa illustrando l’iter che ha portato al trasferimento della Questura presso una sede più consona e facilmente raggiungibile dai cittadini, il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che ha riconosciuto il salto di qualità fatto dalla Questura che si colloca in una sede più funzionale rispetto al passato, ed il Capo della Polizia che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione della Questura, ulteriore tappa di un percorso di valorizzazione della presenza sul territorio della Polizia di Stato, che testimonia la costante attenzione per le esigenze di sicurezza dei cittadini.
Il Prefetto Giannini ha, in particolare, ricordato che "bisogna dedicare alle categorie più fragili, esortando sia le persone anziane che quelle più giovani, i ragazzi e le loro famiglie, a rivolgersi con fiducia, in caso di bisogno, a chi indossa la divisa, tenendo sempre presente il ruolo svolto dalla Polizia di Stato in difesa delle istituzioni democratiche ed a tutela della loro libertà.Subito dopo, il Vescovo della Diocesi di Rimini, Monsignor Francesco Lambiasi, accompagnato dal Cappellano della Polizia di Stato, Padre Paolo Carlin, ha benedetto la struttura".
Dopo aver reso gli onori ai Caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona di alloro davanti alla lapide commemorativa posta all’ingresso della Questura, il Capo della Polizia ha tagliato il nastro inaugurale, sorretto dai piccoli Alice ed Alessandro, nipoti del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Antonio Mosca, vittima del dovere, deceduto il 29 luglio 1989, a seguito delle ferite riportate per mano degli appartenenti della cosiddetta “banda della uno bianca”. La cerimonia è terminata con una breve visita degli Uffici della Questura da parte del Capo della Polizia, accompagnato dalle le più alte autorità presenti.
Il trasferimento degli uffici della sede della Questura, "un edificio di 7 piani con una superficie di oltre 5000 metri quadrati, molto luminoso e con una concezione più moderna dello spazio, è stato completato nel dicembre del 2020, ma, per ragioni legate all’emergenza pandemica, non si è potuta, fino alla data odierna, svolgere una ufficiale cerimonia di inaugurazione".
Rimini è divenuta Provincia nel 1992 e, da quel momento, "il DNA della città si è modificato, acquisendo competenze e responsabilità sempre maggiori. Analogamente è accaduto per l’allora Commissariato di Pubblica Sicurezza che si è trovato, nel tempo, a far fronte a gravose responsabilità ed ulteriori compiti, che hanno reso, progressivamente, la sede di Corso d’Augusto e le altre articolazioni di via Bonsi e via Toscanelli insufficienti ed inadatte alla nuova realtà della Questura, che conta oggi un organico di oltre 300 unità.
I nuovi sportelli aperti al pubblico dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Amministrativa, la nuova Sala Operativa ed i laboratori della Polizia scientifica, così come gli ambienti di lavoro più confortevoli per i lavoratori e l’utenza, hanno permesso di aumentare il rendimento e di ottimizzare le risorse, ma, soprattutto, di concentrare in un’unica sede tutte le diverse articolazioni della Questura. Sono indubbi i vantaggi ottenuti sin’ora con questo trasferimento che ha ridisegnato un’operatività più efficiente e più vicina alle esigenze del cittadino".