Riminesi al volante, ecco le cattive abitudini
(Rimini) Sono ancora tante purtroppo le violazioni dei conducenti di veicoli che sono legate ai “comportamenti della strada”, norme che disciplinano, tra l’altro, l’osservanza dei limiti di velocità, l’uso dello smartphone al volante, la distanza di sicurezza, la precedenza, ecc.. Comportamenti identificati come le principali cause di incidenti stradali, se si considera che tre sinistri su quattro - secondo alcune statistiche nazionali - sono dovuti alla distrazione e che una delle cause principali della scarsa concentrazione dei conducenti è proprio l'utilizzo dello smartphone. Cattive abitudini che anche gli automobilisti riminesi non vogliono abbandonare.
Se si confrontano infatti i dati dei report forniti dagli uffici della Polizia Locale emerge che sono perfettamente in linea - anche con un lieve aumento - le violazioni registrate alla fine del mese di ottobre scorso, con quelle riscontrate nello stesso intervallo di tempo del 2021.
Le sanzioni elevate ad esempio per l’omesso uso delle cinture di sicurezza erano 224 al 31 ottobre 2021, quelle di quest’anno sono arrivate a 234. Così come l’uso del telefonino durante la guida: 314 sanzioni elevate alla stessa data del 2021, contro le 326 del 2022. Un trend che si riflette anche per le restanti gravi violazioni che - nello stesso intervallo temporale (fino a ottobre 21 e fino a ottobre 22) - vanno dalla precedenza dei pedoni sulle strisce pedonali (31 contro 48); alla sosta nello spazio per invalidi (224 contro le 275 di quest’anno) fino alla sosta sulle strisce pedonali - unico dato in calo - (726 contro 656) e la mancata assicurazione, che dalle 199 sanzioni elevate del 2021 è passata al numero di 236. Un report, quello del 2022, che registra anche numeri elevati per quanto riguarda la velocità contesta dall’articolo 141 che ad oggi - dall’inizio dell’anno - è arrivato a 387 sanzioni notificate su strada, oltre alle 71 per la mancata mano da tenere e le 43 per la mancata distanza di sicurezza.
Il dato che però salta più agli occhi quello della guida in stato d’ebrezza che ad oggi, da inizio anno, ha portato ad elevare 221 sanzioni previste dall’articolo 186, di cui 132 di carattere penale e 89 amministrative, mentre le patenti ritirate sono state complessivamente 180. Erano 202 (97 penali e 105 amministrative) quelle elevate complessivamente in tutto il 2021, con 144 patenti ritirate.
Numeri pericolosamente in crescita che la dicono lunga su un tipo di comportamento alla guida irresponsabile, in alcuni casi anche da parte di giovanissimi, che in questo modo mettono a rischio la propria vita e quella degli altri. Secondo alcuni studi infatti un solo secondo di disattenzione al volante, a una velocità di 50 km/h, significa percorrere quindici metri di buio e la distrazione al volante è la prima causa di incidenti in Italia, più che il mancato rispetto della precedenza e dell’eccesso di velocità.
Anche il dato legato alla sicurezza dei pedoni è un grande segnale di attenzione in quanto il report della Polizia Locale evidenza come siano aumentati gli incidenti stradali con investimento di pedone che nei primi 10 mesi del 2022 è arrivato al numero 87, contro i 62 che complessivamente erano stati rilevati in tutto il 2021.
Per quanto riguarda invece anche le altre cause di sinistri stradali è stato accertato che guidare con il telefonino in mano allunga i tempi di reazione di circa il 50%. Mandare un messaggio equivale a guidare al buio per 10 secondi, digitare un numero di telefono a 7 secondi di buio e farsi un selfie a 14 secondi di buio, cioè dai 300 ai 500 metri di strada percorsi bendati. L’Anas infine ha stimato che per fermare il veicolo mentre si usa il cellulare occorrono 39 metri, 31 in più di quanti basterebbero in condizioni normali.
“Dati che vanno messi in evidenza e su cui occorre riflettere continuamente - dichiara l’assessora alla Mobilità Roberta Frisoni - considerato il numero ancora troppo elevato di vittime sulla strada, per le quali proprio ieri - 20 novembre - si è celebrata la giornata nazionale in loro memoria. Per questo è necessario continuare a lavorare per la sicurezza delle nostre strade, soprattutto per gli utenti più deboli come ciclisti e pedoni, nei confronti dei quali purtroppo anche nel nostro comune si è registrato un incremento di incidentalità. Ridurre al minimo gli incidenti causati dalla mobilità è un obiettivo strategico condiviso da tutte le istituzioni, seguendo le indicazioni condivise in primis a livello europeo. A livello locale in particolare bisogna continuare a investire per migliorare le condizioni della sicurezza stradale. L’amministrazione sta lavorando ad un piano della sicurezza stradale e tra le azioni prioritarie vi è l’istituzione di altre ‘zone 30’ con interventi che inducano effettivamente a ridurre le velocità, al pari di quanto messo in campo anche da altre città. Insieme a questo sarà importante costruire con i diversi attori un percorso di comunicazione e educazione ad hoc integrando e rafforzando il percorso già attivato da tempo dalla Polizia Locale in questi anni."
Toponomastica, una rotonda per Tina Anselmi
(Rimini) Una partigiana prima donna a diventare ministro, una pioniera dell'attivismo politico al femminile, due magistrati che hanno cambiato la storia del Paese. Sono alcuni dei profili che la città di Rimini vuole ricordare attraverso la nuova serie di intitolazioni valutate dalla Commissione Consultiva Toponomastica e che poi arriveranno all’esame della Prima Commissione Consiliare.
Si parte da due importanti figure femminili che, pur in periodi e con percorsi differenti, hanno lasciato un segno per le generazioni future: Tina Anselmi e Anna Kuliscioff.
Alla prima - insegnante nata nel 1927, partigiana, prima donna a ricoprire l’incarico di ministro della Repubblica italiana, la commissione ha proposto di dedicare la rotatoria tra Via Achille Grandi, Via San Martino Riparotta e Via Severino Bizzocchi, nella zona di Viserba monte. Non essendo ancora trascorsi dieci anni dalla scomparsa (avvenuta nel 2016), come previsto dalla Legge, per procedere all’intitolazione è stata chiesta una deroga alla Prefettura di Rimini.
L’area verde vicina a Viale Carlo Alberto Dalla Chiesa sarà invece ribattezzata “Giardino Anna Kuliscioff- Rivoluzionaria socialista (1855-1925)”, in memoria di una donna ritenuta tra paladine del suffragio universale, ricordata dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini come la "dottora dei poveri". Nata nell'odierna Cherson, si specializzò in ginecologia, con una tesi dedicata alle cause della febbre puerperale. Avendone indicato l’origine batterica, aprì la strada alla scoperta che avrebbe salvato milioni di donne dalla morte dopo il parto. Si trasferì poi a Milano, dove cominciò ad esercitare l'attività medica, recandosi tra l'altro anche nei quartieri più poveri della città.
La rotonda che sorge tra Via Flaminia Conca e Via della Repubblica, a due passi dal Palazzo di Giustizia della città, vicino al comando provinciale dei Carabinieri, non poteva che essere dedicata a chi ha fatto della ricerca della verità il sacrificio della vita: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i magistrati uccisi trent’anni fa in due attentati mafiosi compiuti a distanza di pochi mesi.
Ha perso la vita seguendo la verità anche Antonio Russo, giornalista inviato di Radio Radicale, ucciso in Georgia nel 2000 dopo aver svolto un'inchiesta sulla guerra in Cecenia. A lui sarà dedicata la rotatoria di via San Martino in Riparotta (ingresso est di Rimini Fiera), a poca distanza dalla rotatoria per cui è stata richiesta mesi fa l'intitolazione ad Anna Politkovskaja.
Infine, si è proposto di intitolare la rotatoria tra via Guglielmo Oberdan e Via XXIII Giugno 1859 a Igino Righetti (1904-1939), Fondatore FUCI, la federazione Universitaria Cattolica Italiana, mentre la piazzetta tra Via Castelfidardo e Via IV Novembre, davanti all’ingresso della ex Convento San Francesco al pittore riminese Demos Bonini (1915-1991).
21 novembre
Banca Valconca: no alla fusione | Marr sotto attacco | San Marino e Facebook
Nuovo vescovo, Cl: grati per Anselmi, Lambiasi padre attento
(Rimini) Tutta la Comunità riminese di Comunione e Liberazione "si unisce alla Diocesi nella gratitudine per la nomina di mons. Nicolò Anselmi come nostro nuovo Pastore, esprimendo tutto il nostro affetto a mons. Francesco Lambiasi per la paternità e l'attenzione commossa con la quale ha seguito il cammino di tutto il Movimento e di ciascuno di noi". così in una nota alla stampa.
Nuovo Vescovo, Papa Giovanni: grati a Lambiasi, felici per Anselmi
(Rimini) «A nome della Comunità Papa Giovanni XXIII intendo esprimere le nostre felicitazioni per la nomina di Mons. Nicolò Anselmi come nuovo Vescovo di Rimini. Pastore vicino ai poveri e ai giovani gli assicuriamo la nostra collaborazione e le preghiere per questo nuovo incarico a servizio della Chiesa riminese». È quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità fondata da don Benzi, in merito alla nomina da parte di Papa Francesco di Mons. Anselmi come Vescovo di Rimini.
«Esprimiamo inoltre la nostra gratitudine a Mons. Lambiasi per il servizio pastorale svolto — conclude Ramonda —. Il Vescovo Francesco Lambiasi giunse a Rimini pochi mesi prima della salita in cielo del fondatore della nostra Comunità don Oreste Benzi. Fin da subito il Vescovo ci ha accompagnato, sostenuto e amato in un momento di passaggio cruciale della Papa Giovanni XXIII. Gli siamo riconoscenti e gli saremo vicini nelle preghiere».
Polisportiva Riccione, la reazione dell'amministrazione alle dimissioni
(Rimini) L’amministrazione comunale di Riccione, apprendendo la notizia delle dimissioni del Consiglio direttivo della Polisportiva comunale - con l’obiettivo dichiarato attraverso un comunicato stampa di “favorire lo sblocco del sostegno economico annunciato dall’Amministrazione Comunale” - precisa che "l’attività del Tavolo per il riequilibrio economico-finanziario - tuttora in corso - è di natura esclusivamente tecnica e in nessun modo può essere condizionata".
L’amministrazione comunale precisa inoltre "di avere preso atto delle richieste di sostegno economico da parte del gestore della piscina comunale e di avere attivato di conseguenza un tavolo tecnico per verificare, alla luce dei rapporti contrattuali in essere e della documentazione fornita dal gestore, se tale sostegno sia dovuto o meno e, nel caso, per determinarne l’entità".
Si precisa infine che "il tavolo tecnico si è dovuto aggiornare più volte - nel corso delle ultime settimane - al fine di acquisire, da parte dei componenti dell’amministrazione comunale, tutta la documentazione indispensabile per arrivare a formulare un pronunciamento. L'impegno finanziario connesso alla revisione del contratto in essere non si limita infatti al solo 2022 dato il carattere in parte strutturale dell'aumento delle fonti energetiche che obbliga la valutazione dei riflessi sui prossimi esercizi sia da parte della Polisportiva sia da parte del Comune".
Polisportiva Riccione, dimissioni in tronco
(Rimini) L'intero direttivo della polizportiva di Riccione ha rassegnato oggi le sue dimissioni, presidente Giuseppe solfrini in testa. "Il crescente livello di apprensione sviluppatosi attorno alla Polisportiva Riccione ha contribuito insieme ad altri fattori a creare un clima - di certo non nuovo, ma ormai non più sopportabile da parte di associati, cittadinanza, dipendenti e dirigenza - che porta il Presidente Giuseppe Solfrini e l’intero Consiglio Direttivo dell’Associazione a comunicare e rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni, con l’obiettivo di favorire lo sblocco del sostegno economico annunciato dall’Amministrazione Comunale e avviare la serena transizione verso una nuova governance", si legge nella nota inviata dal direttivo alla stampa.2
"La Dirigenza uscente curerà finché necessario l’ordinaria amministrazione delle attività, la regolare fruibilità degli impianti e dei corsi sportivi e convocherà nei termini statutari l’Assemblea Ordinaria dei Soci per le nuove elezioni, facendosi garante altresì del regolare svolgimento del consesso. Sulla base delle rassicurazioni avute a livello istituzionale e dichiarate anche a mezzo stampa il 25 settembre scorso dall’Assessore al Bilancio del Comune di Riccione, vi è certezza che l’Amministrazione farà tutto quanto nelle proprie possibilità per assicurare la continuità dell’attività dello Stadio del Nuoto di Riccione e delle attività sportive di base e agonistiche della Polisportiva. Auguriamo sin d’ora buon lavoro alla Dirigenza che si avvicenderà alla nostra, nella certezza di avere fatto tutto il meglio possibile per gestire l’Associazione Sportiva in questi difficilissimi anni, segnati anche da pandemia e crisi economico-sociale, gettando spesso il cuore oltre l’ostacolo per garantirne i valori, l’autonomia e lo sviluppo nel pieno rispetto degli ideali dello sport, dell’educazione delle nuove generazioni, del volontariato e della trasparenza".
Nicolò Anselmi è il nuovo vescovo di Rimini
(Rimini) E' Nicolò Anselmi vescovo ausiliario di Genova il nuovo vescovo di Rimini. E' stato monsignor Francesco Lambiasi questa matttina, durante una cerimonia in cattedrale a dare l'annuncio.
“Carissima Chiesa di Rimini, ringrazio il Signore per le belle cose che sento dire di tutti voi, presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate, laici, per la vostra vivacità e intraprendenza per il Vangelo. Per un buon numero di anni siete stati guidati da un pastore, a detta di tutti e anche per mia conoscenza personale, saggio e preparato; grazie monsignor Francesco per il tuo ministero fedele e fecondo. Vengo a voi, inviato dal Papa, con un po’ di ragionevole timore ma con tanta fiducia nell’assistenza dello Spirito Santo. Spero di essere accolto con benevolenza. Vorrei riuscire ad essere, prima di tutto, al servizio dell’unità, della comunione, della pace primo dono del Risorto”, è il primo commento di Anselmi al settimanale diocesa Il Ponte.
Nato a Genova il 9 maggio 1961, Anselmi è laureato in Ingegneria Meccanica e teologo.
Banca Valconca, il 20 assemblea straordinaria
(Rimini) "La fusione ad oggi resta l’unica via percorribile al fine di accrescere e consolidare il ruolo della Banca nel suo bacino di riferimento, anche in un’ottica di rilancio futuro e in un contesto internazionale di forte criticità economica e finanziaria che ci spinge ad agire con lungimiranza e incisività”. In vista dell’Assemblea straordinaria di Banca Popolare Valconca, in programma nella giornata di domenica 20 novembre, il Presidente del CdA Fabio Ronci e il Direttore Generale dell’istituto di credito Dario Mancini rivolgono un appello a tutti i soci che saranno chiamati a compiere una scelta strategica per il futuro del territorio e del suo tessuto economico e finanziario, votando la prospettata fusione con Blu Banca (Gruppo Banca Popolare del Lazio), deliberata dal Consiglio di Amministrazione alla fine dello scorso mese di giugno.
“Nell’attuale fase di grande difficoltà economica, con una ripresa post-Covid rallentata dalla grave crisi energetica, dalla guerra e dall’inflazione gli istituti di credito dotati di una forte solidità patrimoniale rappresentano un asset fondamentale per il sistema economico territoriale e nazionale. – afferma il Presidente Fabio Ronci - Questo deve fare una banca se vuole avere un futuro non incerto e inadeguato (proprio per rispondere alle esigenze del territorio) nelle proprie prerogative. La sostenibilità dell’attività bancaria, e non solo in fasi di congiuntura negativa, passa dalla capacità e propensione all’introduzione di nuove tecnologie, che consentano di offrire prodotti e servizi più adeguati alle necessità della clientela e di fornire soluzioni alle diverse esigenze di famiglie e imprese, il tutto attraverso una dotazione più che adeguata di patrimonio”.
“La fusione – prosegue Ronci - è finalizzata all’obiettivo concreto di portare valore a clienti, dipendenti e azionisti, al momento non prefigurabili in una situazione nella quale la carenza di patrimonio non potrebbe e non potrà creare tali presupposti e, quindi, consentirle di operare nel mercato con competitori sempre più aggressivi in una economia fragile, ma anche e soprattutto, al fine di cogliere il potenziale che attualmente la Banca non riesce a esprimere. Il marchio storico sarà mantenuto e addirittura le filiali in Emilia Romagna che verranno aperte porteranno il marchio Banca Valconca; un rappresentante del territorio storico di Banca Valconca, siederà nel CdA di Blu Banca, aprendo così la dimensione locale della Romagna; ci sarà la distribuzione di dividendi, che da anni Banca Valconca non ha potuto erogare per la ormai decennale fragilità in cui si è venuta a trovare; tutti saranno beneficiari di una istituzione bancaria più sana e stabile”.
“Il percorso intrapreso nel tempo da Banca Valconca, pur avendo consententito di migliorare taluni profili tecnici e indicatori di qualità dell’attivo, non è comunque sufficiente per mantenere la banca Standalone o come si dice in gergo ‘autonoma’, come rilevato anche dall’Organo di Vigilanza e come già scritto in tutte le relazioni per l’approvazione dei Bilanci di BPV (dal 2018 in poi, anche se la tematica era già presente dal 2013). – osserva il Direttore Generale Mancini - I risultati negativi conseguiti in passato non danno sufficiente certezza in ordine alla capacità della Banca di rispettare nel futuro prossimo i limiti patrimoniali imposti dall’Autorità di Vigilanza, pur tenendo conto dell’attività di questi ultimi anni. A differenza di quanto emerso nelle ricerche di partners negli anni 2017/2018, che non hanno portato ad alcuna manifestazione di interesse, il confronto con Banca Popolare del Lazio Soc. Coop. per Azioni ha consentito di pervenire a una soluzione definitiva tramite l’aggregazione con un partner di Elevato Standing, che assicurerà da subito e nel futuro quella adeguatezza patrimoniale indispensabile per ottenere benefici e redditività ricorrente che consenta di rafforzare il patrimonio, remunerare gli azionisti e disporre di una importante capacità di meglio operare per la soddisfazione dei bisogni delle Famiglie ed Imprese del Territorio”.
“Si è parlato e scritto – prosegue il Direttore Mancini - di rapporto di cambio non adeguato prendendo a riferimento aggregati di Bilancio quali Capitale Sociale e Patrimonio Netto. Considerare esclusivamente il raffronto di queste grandezze è impreciso e fuorviante. Il rapporto di cambio non può essere determinato in questo modo assolutamente approssimativo. Le metodologie di valutazione adottate nella determinazione del rapporto di cambio sono quelle applicabili ed invalse dalla migliore dottrina e prassi professionale nazionale ed internazionale. L’esperto Indipendente nominato dal Tribunale ha confermato la correttezza dei valori determinati applicando le medesime metodologie per entrambe le banche”.
Il nuovo vescovo di Rimini. A mezzogiorno si conoscerà il nome
(Rimini) Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, invita presbiteri, diaconi, persone della vita consacrata, membri degli organismi di partecipazione e quanti dell’intera comunità diocesana potranno essere presenti, oggi, giovedì 17 novembre alle 11,30 in cattedrale a Rimini per comunicare la nomina del suo successore. "Intendiamo accogliere con gratitudine il nuovo pastore che il Santo Padre ha scelto per noi. Pertanto, la comunicazione sarà preceduta da un momento di preghiera comune", è l'invito della diocesi. Chi vorrà potrà assistere all'annuncio anche in diretta streaming e tv su radio Icaro e IcaroTv (canale 18 del digitale terrestre) dalle 11,50.