Cda scaduto e niente bilancio, i sindacati denunciano situazione Start Romagna
(Rimini) I sindacati Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa, e Usb denunciano “il totale disinteresse da parte della proprietà di Start Romagna (sindaci di Rimini, Ravenna, Forlì, Cesena) e dell'assessorato regionale competente” su temi considerati cruciali dalle organizzazioni. “Nessuna risposta infatti abbiamo ricevuto alle nostre lettere inviate il 6 dicembre 2018 e ancora il 2 aprile 2019”, spiegano.
I temi al centro delle richieste “attengono al futuro di Start Romagna, anche alla luce di quanto convenuto con il Patto Regionale del dicembre 2017 per il trasporto gomma/ferrosi nella regione Emilia Romagna. Si va verso i bandi di gara. Come si può mantenere un'azienda così importante per il servizio pubblico senza avere un preciso progetto industriale che traguardi allo sviluppo del servizio”.
Start “ha un Cda scaduto, un presidente che ne segue le orme, un bilancio preventivo 2019 non ancora presentato, un piano industriale o finanziario che non trova alcun riscontro”, sottolineano i sindacati.
E’ festa a Borgo Marina, tra colori e convegni
(Rimini) Ha preso il via oggi con un convegno sulla letteratura e illustrazione araba per l'infanzia il festival "Mille e una storia. Mille e un'immagine" organizzato da Centro Zaffiria in collaborazione con il Comune di Rimini e IC Centro Storico, in programma fino a domenica. Oltre al convegno, la tre giorni organizzata a Borgo Marina prevede laboratori dedicati ai bambini e agli adulti, una caccia al tesoro interattiva, la realizzazione di opere d'arte open air e l'installazione lungo corso Giovanni XXIII di ottocento hulla hop colorati con le opere dei bambini delle scuole riminesi, a partire dagli alunni della elementare Ferrari e dai piccoli della scuola d'infanzia Gambalunga.
Il progetto vede il contributo dell'artista arabo Walid Taher, illustratore di libri d'arte per bambini, che condurrà un grande laboratorio d'arte per insegnanti e lascerà il suo 'segno' nel quartiere: domenica dalle 10 l'artista si metterà all'opera per finire di dipingere il marciapiede di Via Gambalunga insieme ai bambini e alle bambine.
La giornata di sabato inizia alle 10 con una performance artistica guidata dalla scuola media dell'Istituto Centro Storico, un laboratorio per bambini, bambine e famiglie guidati da Walid Taher (ore 15) e una caccia al tesoro aumentata in Corso Giovanni XXIII e via Gambalunga (ore 17): filastrocche, conte, ninne nanne sparse per il quartiere, da trovare con il proprio cellulare in un poetico urban game che coinvolge le famiglie e i suoni delle regioni del mondo. E' stata anche creata un'app, scaricabile gratuitamente: gatti nascosti nelle vie del quartiere attivano, se fotografati, le canzoni, le conte e le ninne nanne che le mamme del quartiere hanno registrato per i bambini. Il gioco proseguirà fino a domenica alle 17 e si chiuderà con uno spettacolo prodotto ad hoc: Elisabetta Garilli Sound Project ha scritto e musicato un concerto che reinterpreta le canzoni delle mamme e racconta la storia musicale di 5 gatti (in allegato il programma completo).
17 maggio
Stop Statale | Secessione a Santa Giustina | Tensione sul corso
SS16, proroga Via, Croatti: bocciatura tecnica, non politica
(Rimini) “Il parere negativo alla concessione della proroga della valutazione di impatto ambientale, richiesta da Anas al Ministero dell’Ambiente, è stato deciso da una commissione tecnica di verifica con motivazioni di carattere ambientale. Evidenzio che questo parere è firmato da tecnici e non da esponenti politici. Politicamente riteniamo questa opera strategica per il territorio, tanto che proprio questo governo ha finanziato con 170 milioni il primo stralcio della variante alla SS16 tramite l’accordo di programma con Anas”. Interviene così il senatore del MoVimento 5 Stelle, Marco Croatti. “Riteniamo naturalmente fondamentale che siano valutati, affrontati e risolti i rilievi ambientali sollevati dalla commissione, che attende nelle prossime settimane le osservazioni e la documentazione di Anas su questo parere. Da parte mia assicuro che da tempo seguo con attenzione la vicenda e che sul tema ho già incontrato più volte sia Anas che i tecnici del ministero. Auspico che nell’interesse del territorio questa partita sia affrontata con spirito collaborativo e costruttivo da tutte le componenti istituzionali”.
Commercio estero, flussi in crescita
(Rimini) In crescita i flussi commerciali da e verso l'estero nell'area Romagna - Forlì-Cesena e Rimini nel 2018 (rispetto al 2017). Importante, secondo la Camera di Commercio, risulta la crescita delle esportazioni (pari al 10,0% nella provincia di Rimini) grazie sia all'incremento dell'export dei principali prodotti, sia all'aumento dei relativi flussi verso le più importanti aree geografiche (dati di fonte Istat Coeweb)
Qui Romagna. Nell'anno 2018 nel sistema aggregato Romagna - Forlì-Cesena e Rimini le esportazioni ammontano a 6.223,2 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 2.860,2 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto ampiamente positivo: +3.363,0 milioni di euro.
Nel confronto con il 2017 si riscontra un incremento delle importazioni del 4,8% e delle esportazioni del 5,2%; quest'ultimo rappresenta un buon risultato, di poco inferiore alla variazione regionale (+5,7%) e superiore a quella nazionale (+3,1%).
La buona performance dell'export è dovuta soprattutto all'aumento del valore esportato dei principali prodotti; nel dettaglio, si registra un +5,3% per i macchinari, sia elettrici che meccanici (28,7% del totale, principale prodotto), +2,6% per i prodotti dell'abbigliamento (11,8%), +16,1% per i prodotti in metallo (10,8%), +7,0% per alimentari e bevande (7,5%) e +9,8% per i mezzi di trasporto (6,9%); unica diminuzione che si riscontra, tra i principali, è quella relativa al -4,4% per i prodotti in pelle e calzature (6,8%).
Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso le due principali aree geografiche: +8,2% per i Paesi dell'Unione Europea, che rappresentano nettamente il più importante mercato di sbocco (58,5% del totale export) e +10,6% per l'America settentrionale (9,7%); in calo, invece, i flussi verso i Paesi europei non UE (-1,7%, 9,2%) e i Paesi dell'Asia orientale (-4,1%, 9,0%).
Qui Rimini. Nell'anno 2018 in provincia di Rimini le esportazioni ammontano a 2.573,6 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 1.042,0 milioni di euro; il saldo commerciale(differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto positivo: +1.531,6 milioni di euro.
Nel confronto con il 2017, si riscontra un incremento delle importazioni dell'11,0% e delle esportazioni del 10,0%; quest'ultimo rappresenta un ottimo risultato, superiore alla variazione sia regionale (+5,7%) che nazionale (+3,1%). Nella provincia di Rimini si concentra il 4,1% dell'export dell'Emilia-Romagna (ultima posizione assieme a Ferrara) mentre la variazione positiva dell'export riminese si piazza al secondo posto, dopo quella fatta registrare da Piacenza (+19,2%).
La buona performance dell'export è dovuta soprattutto all'aumento del valore esportato dei principali prodotti; nel dettaglio, si registra un +9,5% per i macchinari, sia elettrici che meccanici (33,4% del totale, principale prodotto), +2,3% per i prodotti dell'abbigliamento (25,7%), +24,1% per i mezzi di trasporto (8,7%), grazie alle navi e imbarcazioni (che rappresentano ben il 96% dell'export della categoria), +23,8% per i prodotti in metallo (7,7%) e +12,7% per alimentari e bevande (7,6%).
Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso le principali aree geografiche: +12,1% per i Paesi dell'Unione Europea, che rappresentano il più importante mercato di sbocco (53,8% del totale export), grazie in particolare alla Francia (+8,9%), alla Germania (+10,5%), e al Regno Unito (+22,9%); a seguire, +18,5% per l'America settentrionale (13,1%), grazie soprattutto agli Stati Uniti (+18,3%), e +5,0% per i Paesi dell'Asia orientale (9,0%). L'unica eccezione è rappresentata dal calo dell'export verso i Paesi Europei non UE (-2,6%, 11,1% del totale), causata, in primo luogo, dalla contrazione verso la Russia
(-9,9%).
Marecchia, le associazioni ambientaliste: briglia Ponte Verucchio era già rotta
(Rimini) Ha fatto clamore nei giorni scorsi il crollo della briglia di Ponte Verucchio, ma “in realtà la struttura era già rotta, devastata dalle piene degli ultimi anni. E non poteva che succedere. Le associazioni ambientaliste lo avevano denunciato più volte anche un anno fa su tutti i media”, sottolineano Anapan Rimini, dnA Rimini, Fare Ambiente, Fondazione Cetacea, Italia Nostra, Legambiente, L'Umana Dimora, WWF Rimini.
“Il nodo idraulico del tratto di fiume tra la Briglia di prelievo di Ponte Verucchio e Ponte Santa Maria Maddalena risulta essere molto delicato per il Marecchia e mostra come le scelte del passato oggi lascino una situazione di criticità e degrado che hanno gravemente compromesso l’assetto idrologico e ambientale del territorio. La realizzazione della Briglia di Ponte Verucchio oltre 30 anni fa, da parte del Consorzio di Bonifica, non ha fatto che aggravare una situazione già gravissima, determinata dalle escavazioni in alveo degli anni 70/80. Il risultato di questo intervento è stato ed è: un accumulo di depositi solidi a monte, con alterazione del normale flusso delle acque in alveo; erosione progressiva della traversa di prelievo; accelerazione della dinamica idraulica a valle con progressiva incisione dell’alveo ed assottigliamento del materasso alluvionale; alterazione dell’equilibrio funzionale con inversione dei ruoli fiume/falda superficiale. A questo si è aggiunta di recente in destra del fiume a valle di Ponte Verucchio la realizzazione di una Centrale idroelettrica che di fatto interferisce con la naturale dinamica idraulica e con l’equilibrio del fiume, compromettendone ulteriormente la funzionalità”.
In una situazione “di tale gravità e compromissione la Regione Em.Romagna ha ora deliberato un contributo di 850.000 euro per un intervento di consolidamento del punto di prelievo dato in concessione al Consorzio di Bonifica. In merito riteniamo opportune alcune considerazioni. Anzitutto con questo intervento si usano soldi pubblici/RER per finalità private. Infatti lo scopo della briglia è di prelevare acqua dal fiume da cedere agli agricoltori, oltre che di tutelare la centrale idroelettrica pure privata, collettivizzando invece i costi per la sua salvaguardia. Un intervento che abbia una visione di vantaggio “pubblico” dovrebbe almeno prevedere un obbligo per gli agricoltori di utilizzare l’acqua di derivazione riversata nei canali consortili senza prelevare da falda come oggi avviene senza alcun controllo. E garantire il divieto di prelievo in fiume in violazione del Deflusso Minimo Vitale previsto per legge a salvaguardia della vita del fiume e della fauna selvatica. Ma soprattutto l’intervento previsto di sola riparazione della briglia consolida e perpetua lo squilibrio che la stessa produce nell'assetto idrogeologico del tratto di fiume a monte ed a valle e per molti chilometri. Un intervento di questo tipo ha una durata di pochi anni, lo si dovrà ripetere entro breve nella medesima forma, senza fare rientrare alcuna delle criticità che la briglia ha causato. Questo intervento non nasce da una visione integrata del territorio e delle sue problematiche, e affronta in modo settoriale e parziale i problemi perpetuandoli”.
Operando così, spiegano le associazioni, “si continuano in sostanza ad ignorare le pratiche necessarie che possono portare a soluzione definitiva tutte queste criticità, pratiche e metodi elaborati e proposti con chiarezza nel Piano di azione del Contratto di Fiume, frutto di un percorso partecipativo che ha coinvolto tutte le Comunità di vallata. Riteniamo pertanto necessario e opportuno rivalutare complessivamente la situazione prospettata dall’investimento di 850 mila euro deliberato dalla Regione e chiedere alla medesima un impegno fattivo nel sollecitare Provincia e Comuni a dare attuazione al Contratto di Fiume da essa fortemente voluto ma ora non adeguatamente supportato”.
Maltempo: miglioramenti in vista, ma sabato torna il vento
(Rimini) Migliora la situazione meteo in Emilia-Romagna e si va verso il ritorno alla normalità con la quasi totalità degli sfollati che sono ritornati nelle proprie case. Per quanto riguarda la situazione nei territori più duramente colpiti dalla recente ondata di maltempo, le ultime criticità si concentrano ancora a Villafranca (Fc) e a Campogalliano (Mo). Nella località del forlivese sono in azione anche oggi 36 volontari, mentre nel comune del modenese sono rimasti al lavoro in 16 che provengono tutti dai coordinamenti di Forlì-Cesena, Modena, Bologna, Ravenna e Rimini, dalla Croce Rossa Italiana e dall’Associazione nazionale alpini. Al momento restano ancora fuori dalle proprie case alcune famiglie dell’appennino del territorio di Forlì-Cesena: una famiglia a Sarsina, cinque a Verghereto, una a Bagno e sei famiglie colpite dalle esondazioni del Savio a Cesena. Sono rientrati nelle loro abitazioni invece tutti gli sfollati di Forlì e di Campogalliano.
Per quanto riguarda il meteo, in base alle previsioni fornite da Arpae, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha deciso di non emettere nessuna allerta per domani. Sia per la criticità idraulica che per quella idrogeologica, la situazione è tornata “sotto soglia” anche nei territori più duramente colpiti dalla perturbazione dei giorni scorsi. Dal pomeriggio di oggi e buona parte della giornata di domani, quindi, le condizioni meteorologiche appaiono in miglioramento, anche se si tratta di una pausa temporanea: una nuova perturbazione inizierà infatti nel pomeriggio di domani, venerdì 17 maggio, a interessare le province di Piacenza e Parma con piogge deboli, che assumeranno anche carattere temporalesco durante le ore serali e notturne. La ventilazione è prevista di debole intensità, mare calmo, temperature massime in aumento, quota neve oltre i 1500 metri. Nella giornata di sabato 18 maggio previsionedi piogge consistenti, e anche temporali, soprattutto nelle province centro-occidentali. La ventilazione sarà in aumento sia sull’Appennino che sulla costa.
Giro d’Italia, Riccione brandizza pure le staccionate del Marano
(Rimini) Le recinzioni delle ex colonie Reggiana, Savioli e dell'ex hotel Le Conchiglie in viale D'Annunzio rivestite da pannelli azzurri con la scritta Riccione. Gli operai di Geat sono al lavoro per portare a termine il montaggio delle pannellature che proseguiranno anche in via Angeloni dove, all'altezza del sottopasso i ragazzi del liceo " Volta- Fellini" hanno invece ideato la grafica di ulteriori pannelli colorati. Questo tratto della zona Marano diventerà così un lungo e ininterrotto percorso azzurro cielo al passaggio della Carovana Rosa.
Variante SS16: rischio stop, Ministero dice no a proroga Via
(Rimini) Si è svolto questa stamattina in Provincia un incontro convocato dal Presidente Riziero Santi per fare il punto della situazione a seguito del diniego dato dal Ministero dell'Ambiente alla richiesta di proroga della Valutazione di Impatto Ambientale per la variante alla SS16 Adriatica.
Presenti all’incontro amministratori e tecnici dei Comuni della costa, e la Regione Emilia-Romagna.
Nel corso della riunione è stato ripercorso l’iter che aveva portato il Ministero, nel 2013, ad esprimere parere favorevole alla Valutazione di Impatto Ambientale. Il percorso per l’approvazione del progetto (redatto da ANAS, titolare dell'infrastruttura) e l’ottenimento della VIA, aveva richiesto più di 3 anni. Nel 2018 poi, allo scadere dei termini di durata della VIA (5 anni dal rilascio), i Comuni interessati avevano inoltrato ad ANAS la richiesta di proroga di validità del provvedimento, presentata dalla società al Ministero e oggi negata.
Si tratta di un colpo durissimo alla programmazione e alla pianificazione del territorio.
La nuova Statale 16 è una infrastruttura strategica per il territorio e leva per il suo sviluppo economico. Si parla di un distretto che conta oltre 27 milioni di presenze turistiche l’anno e sul quale insistono una fiera e un aeroporto internazionali.
E' il disconoscimento del lavoro svolto dall’intero territorio e portato avanti in oltre venti anni. Il danno ambientale che si profila inoltre è rilevantissimo in quanto la SS16 continuerà, per chissà quanto tempo, ad attraversare la parte già urbanizzata e densamente abitata dei Comuni da Bellaria Igea Marina a Misano.
Il diniego comporta il rischio concreto di ricominciare tutto daccapo e riaprire la conferenza dei servizi per un nuovo parere di valutazione ambientale, con un imprevedibile allungamento dei tempi.
Ad oggi ANAS stava lavorando al progetto definitivo per arrivare al finanziamento di un primo lotto di lavoro da mettere a gara, con risorse previste di 170 milioni di euro (il costo complessivo per la realizzazione di tutti i quattro lotti previsti si aggira intorno ai 700 milioni di euro).
La nuova statale Adriatica è prevista da tutti i livelli di pianificazione territoriale, da quello regionale, attraverso il Piano delle infrastrutture e dei trasporti, al PTCP della Provincia di Rimini, ai piani strutturali o PRG dei Comuni. La previsione della nuova SS16 è sempre stato un elemento presente nella programmazione di ogni opera eseguita dai Comuni, e persino l'ampliamento della terza corsia dell'A14 ha realizzato tutte le infrastrutture come se la nuova SS16 fosse realizzata (ogni cavalcavia, ponte, sovrappasso, tiene conto della variante in progettazione).
Le motivazioni del diniego, inoltre, sono quanto meno discutibili oltre che non sostanziali, perché in gran parte riferite a rilievi sulla qualità dell'aria (sia l'Italia che la Regione Emilia-Romagna si trovano in procedura d’infrazione) che paradossalmente subirebbe un serio peggioramento proprio per effetto della mancata realizzazione della variante.
E’ urgentissimo pertanto non bloccare l'opera ma proseguire nella progettazione e nella realizzazione il prima possibile.
Fermo restando che la competenza della realizzazione dell'opera è in capo all’ANAS, tutti gli attori coinvolti, (Comuni, Provincia, Regione), sorpresi e preoccupati per il parere negativo espresso su una infrastruttura di tale importanza, attesa da decenni, hanno condiviso la necessità di richiedere immediatamente un incontro urgente con il Ministero per rappresentare la grave situazione che si verrebbe a determinare nel caso si giunga al decreto definitivo di diniego, di affiancare ANAS nella presentazione di controdeduzioni che consentano di scongiurare il rischio di blocco dell’opera e di rivolgere un appello alla Regione Emilia-Romagna e a tutti parlamentari a sostegno di una azione che muove dall’intero territorio e dalle sue istituzioni.
Polemica sala Provincia a Fn, Pd: “Vergognoso si presentino a elezioni”
(Rimini) “Ancora una volta, gli amministratori del territorio pagano il conto di un paradosso politico-legislativo che offende nel profondo l’anima civile, democratica e antifascista della Città di Rimini”. Così Alberto Vanni Lazzari segretario comunale del Pd in merito alla cconessione della sala Buonarrivo della Provincia all’incontro promosso da Forza nuova con Roberto Fiore per questa sera. “E’ semplicemente vergognoso che ancora oggi una formazione politica come Forza Nuova, che si rifà palesamente ai principi antidemocratici della dittatura fascista, si possa candidare alle elezioni. Questa è la sostanza del problema. Forza Nuova è infatti un’organizzazione che professa, negandolo per opportunità, un’identità e un’ideologia palesemente neofasciste e che sin dalla sua fondazione, nel 1997, ha fatto della violenza politica e di opinione la sua cifra distintiva”.
Tra le “innumerevoli nefandezze il recente blitz messo in atto davanti ai centri antiviolenza delle case delle donne in varie città italiane tra cui quella di Rimini, sino al meschino attacco rivolto a Papa Francesco, reo di "tradire" lo spirito religioso forzista che auspica nientemeno il ripristino del concordato Stato-Chiesa del 1929. A proposito di ‘nuovo’”.
“Non si giochi a confondere strumentalmente i piani: la libertà di espressione va difesa e tutelata, mentre l’apologia di fascismo è ben altro, e a chi se ne macchia non può essere concesso di avere rappresentanti nelle istituzioni democratiche. I valori sanciti nella Costituzione sono saldamente ancorati a radici antifasciste che hanno dato vita alla nostra democrazia. Chi gioca a scansare questi valori , snobbando ad esempio il significato quanto mai attuale del 25 Aprile si assume la responsabilità dei propri comportamenti. Sopratutto chi rappresenta lo Stato dopo aver giurato di rispettare la Costituzione Italiana. Ogni riferimento al Ministro dei Tweet non è casuale.
Pertanto, come Partito Democratico agiremo da subito attraverso una specifica interrogazione consigliare, affinché l'amministrazione comunale di Rimini riveda i regolamenti per la concessione di spazi ed aree pubbliche, nonchè per la concessione di finanziamenti e benefici economici , subordinandone l'esito favorevole ad una sottoscrizione dei soggetti richiedenti in cui dichiarino di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana e di ripudiare il fascismo e il nazismo”.