(Rimini) Prenderà il via lunedì prossimo il cantiere per la realizzazione dell'asse Via Diredaua – Domeniconi – Caprara - Serpieri – Mazzini, intervento strategico che prevede un investimento complessivo di 5.4 milioni di euro e che consentirà il potenziamento della viabilità presente a ridosso della linea ferroviaria e darà un forte impulso al piano di riqualificazione della zona nord del comune a Viserba, Viserbella e Torre Pedrera. Dalla prossima settimana quindi inizieranno le opere propedeutiche necessarie all'avvio dei lavori: dopo la predisposizione delle recinzioni e la pulizia dell'area, si procederà con la bonifica degli eventuali ordigni bellici per poi proseguire con la realizzazione dei micropali necessari all'ampliamento dell'asse stradale.
L'intervento, affidato a seguito di gara al raggruppamento temporaneo d'impresa composto da Cooperativa braccianti riminese, Pesaresi Giuseppe spa, Iso Fond srl, prevede infatti l'allargamento di Viale Domeniconi, Viale Serpieri, Viale Caprara e Viale Mazzini, e la creazione di un doppio senso di marcia che consentirà di assorbire i flussi di traffico, particolarmente intensi durante i periodi estivi e in prossimità del "Centro Studi" di Viserba, sgravando l'asse di prima linea prospiciente la fascia di spiaggia. L'allargamento dell'asse stradale rappresenta il completamento di quanto già realizzato nella porzione più a nord, attraverso l'intervento che ha interessato via Diredaua nel tratto tra via Marada e via Tolemaide, consentendo di portare a termine un riassetto del sistema del traffico dell'area nord del territorio di Rimini.

(Rimini) Depositi per bici automatizzati, infrastrutturazione delle aree di interscambio modale, potenziamento delle rastrelliere per il posteggio delle bici nel Centro Storico, sperimentazioni di car pooling per gli studenti universitari e incentivi per l'utilizzo degli scuolabus; sono alcuni degli interventi previsti nei due progetti che la giunta comunale ha deciso di candidare al "Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (PrIMUS)", un programma del Ministero dell'Ambiente finalizzato al cofinanziamento di progetti di mobilità sostenibile nei Comuni con popolazione non inferiore a 50.000 abitanti. Il programma andrà a sostenere le azioni che rispondono a tre obiettivi: oltre alla realizzazione di nuove piste ciclabili in grado di rispondere alla domanda di spostamenti urbani casa-scuola e casa-lavoro, saranno valutati i progetti che guardano allo sviluppo della sharing mobility in ambito urbano e allo sviluppo delle attività di mobility management presso le sedi delle Amministrazioni dello Stato, delle Amministrazioni territoriali, delle scuole e delle università.
Il progetto "Fare rete in bici, più bici meno auto" elaborato dal settore mobilità del Comune di Rimini riguarda la sharing mobility in ambito urbano e si propone di infrastrutturare delle aree come hub intermodali, per facilitare l'uso delle due ruote e l'interscambio con mezzi pubblici. L'idea progettuale candidata al bando prevede di attrezzare alcune aree per il parcheggio delle biciclette, una in particolare nell'area della stazione di Rimini sarà del tutto automatizzata, gestibile con app o tessera magnetica digitalizzata e personalizzata, che dovrà dialogare in sinergia con i servizi della Velostazione. Le altre aree individuate, strategiche per la posizione e per il collegamento con Metromare, ferrovie e linee di trasporto pubblico (Miramare con colleagemento a stazione e aeroporto, fermata Chiabrera e Colonella-centro studi, Centro Storico) saranno attrezzate con rastrelliere per il parcheggio delle bici e altri servizi legati all'utilizzo della mobilità ciclabile, come postazioni pubbliche per la riparazione e la manutenzione ordinaria di biciclette. Nelle aree di sosta per le biciclette saranno istituiti sistemi di videosorveglianza, sarà potenziata l'illuminazione e la segnaletica verticale e orizzontale anche di tipo innovativo, compresi sistemi di conta bici e di infomobilità. Il progetto ha un valore complessivo di circa 300mila euro per il quale si richiede un contributo sulla base delle previsioni del bando di finanziamento ministeriale di 210.000.

Il secondo progetto candidato è stato ribattezzato "A scuola insieme" e riguarda il terzo obiettivo indicato nel programma Primus, cioè lo sviluppo delle attività di "mobility management" in particolare anche per le scuole e le università. Tre le azioni previste e progettate dal settore pubblica istruzione del Comune: la prima, realizzata in accordo con UniRimini e l'Università di Bologna mira a predisporre un sistema che possa favorire il car pooling per gli studenti e i lavoratori del Campus universitario di Rimini. Il secondo intervento riguarda l'estensione della rete Piedibus attiva per le scuole primarie comunali, con l'istituzione di tre nuove linee (per le scuole Casti, Griffa e Lambruschini) e il potenziamento delle altre otto esistenti con soluzioni che promuovono l'intermodalità, creando postazioni di 'scambio' che possano consentire anche a chi non è toccato dalla linea del piedibus di collegarsi con essa. La terza azione riguarda invece l'incentivazione dell'utilizzo degli scuolabus – tutti mezzi a metano dopo il rinnovo del parco mezzi del 2017 - con la previsione di un contributo in favore delle famglie che aderiranno al servizio e che si stima possa essere di circa 65 euro/anno. Il costo stimato del progetto è di 89.765 euro che potrebbe esseree finanziato dal Ministero dell'Ambiente fino ad un massimo del 75% del costo complessivo (circa 67 mila euro).
"Già in passato abbiamo partecipato a bandi di questo tipo ottenendo risorse che hanno contribuito in particolare ad ampliare la rete di piste ciclabili del territorio – sottolinea l'assessore alla Mobilità Roberta Frisoni – Oggi abbiamo scelto di puntare su servizi e azioni fondamentali per promuovere la mobilità attiva e sostenibile, complementari agli interventi infrastrutturali in corso quali appunto il potenziamento dela rete ciclopedonale, il Metromare, gli interventi di riqualificazione del Centro Storico, dei lungomari e dell'area stazione. Con gli interventi candidati vogliamo ad esempio affrontare il tema delle infrastrutture per la sosta e il deposito delle biciclette sulla città, migliorandone qualità e sicurezza, e offrire alle persone un sistema di incentivi che premino l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto, tenendo conto delle diverse esigenze di chi vive e si sposta quotidianamente nella nostra città".

Mercoledì, 05 Giugno 2019 09:35

5 giugno

Galvanina americana | Turisti fuori stagione | Diploma a India

(Rimini) Dopo la chiusura dello Yellow factory, per il mancato versamento della Tari, il Comune si riappropria dell'ex night La Perla di via Manfroni zona Marano per “avviare un progetto rivolto ai giovani con il coinvolgimento delle associazioni locali in attività artistiche che spazino dalla musica al teatro e, in generale, a varie attività ricreative”. La giunta ha approvato la riprogettazione dello spazio polifunzionale, sequestrato alla mafia negli anni scorsi e successivamente oggetto di un accordo con privati per il suo riutilizzo a carattere sociale. “Un progetto rivolto ai giovani e alla cultura che verrà coadiuvato dall'amministrazione a garanzia del fine sociale perseguito nello spazio rinnovato”. La gestione dell'immobile avverrà con procedura ad evidenza pubblica.
"Coinvolgeremo le associazioni locali - dichiara il vice sindaco e assessore alle politiche giovanili Laura Galli - per dare vita ad una programmazione in grado di riattivare sinergie e collaborazioni tra le varie esperienze associazionistiche che operano nella nostra città in modo da dare la possibilità di svolgere varie attività di svago e di socializzazione. Dovrà essere un luogo di elaborazione di idee, con spettacoli, laboratori e iniziative in cui i ragazzi saranno protagonisti. Uno spazio che ne valorizzi risorse e attitudini sviluppando la capacità di stare assieme tra coetanei".

(Rimini) Sono già tutti esauriti i posti nelle due frecce di Trenitalia delle 7,35 e delle 8,20 che, sabato 10 giugno partono da Milano Centrale per Rimini. Un segnale che conferma positivamente la scelta del potenziamento dei treni che a partire da domenica 9 giugno riguarderà, per tutta l'estate 2019, i collegamenti e i servizi in tutta l'Emilia Romagna, fino al prossimo 15 settembre. Un potenziamento importante e necessario che pone sempre più Rimini fra le tante destinazioni turistiche car-free, per dare una risposta concreta anche a tutte quelle persone che vogliono organizzare una vacanza senza auto, sensibili ai temi della sostenibilità ambientale e che preferiscono le destinazioni turistiche che promuovono la mobilità dolce.
Oltre all'incremento degli orari delle frecce di Trenitalia, che collegheranno la riviera Romagnola con il resto d'Italia, attraverso un servizio anche molto veloce, che vede ad esempio la tratta Milano centrale - Rimini, durare appena due ore e 18 minuti, c'è da segnalare i nuovi treni Rock e Pop. Le innovazioni presentate proprio a Rimini nel Villaggio di Trenitalia, allestito lo scorso primo agosto in piazzale Fellini, che fanno parte di un piano più ampio di 600 nuovi convogli regionali (86 per l'Emilia Romagna) che garantiranno un rinnovo dell'80% della flotta regionale. Novità che si aggiungono anche conferme importanti come quella della Freccia Orobica, il servizio ferroviario estivo storico, fondamentale per la città di Rimini, che dal 1970 collega Bergamo a Pesaro, servendo tutte le località della riviera romagnola, e come quella del treno da Monaco di Baviera a Rimini, che dallo scorso giovedì 30 maggio torna in riviera facendo sosta a Bologna e Cesena. Una conferma importante, che per la quarta estate consecutiva, consentirà il collegamento ferroviario, garantito da Deutsche Bahn e Österreichische Bundesbahnen, per tutta l'estate fino all'8 settembre.
Una rete di collegamenti davvero ampia a cui si aggiunge anche un collegamento, di andata e ritorno, diretto con la capitale, con il Frecciabianca che, tutti i giorni, parte da Roma alle 17,30 e raggiunge Rimini in meno di 4 ore.

(Rimini) E' salpata oggi alle 13, dalla Darsena di Rimini con rotta su Venezia ‘Mal di Plastica’, l'imbarcazione realizzata con materiali plastici e di recupero ideata e costruita da Matteo Munaretto, Stefano Rossini e Piero Munaretto. La barca spinta da una vela, un sistema a pedali e un piccolo motore di emergenza, arriverà a Venezia presso la Compagnia della vela (isola di San Giorgio) sabato 8 giugno. Hanno assistito alla partenza dell'imbarcazione, che vede i 3 ideatori del progetto di sensibilizzazione a tutela dell'ambiente marino a bordo, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Rimini Anna Montini, l'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Rimini Mattia Morolli e i bambini di Rimini che hanno donato le tremila bottiglie utilizzate per costruire la barca.
Obiettivo del progetto ‘Mal di Plastica’ è sensibilizzare l'opinione pubblica sull'utilizzo della plastica usa e getta, sulla dispersione di rifiuti plastici in mare. Tra coloro che da subito hanno sposato il Progetto, vi sono stati la Darsena di Rimini, Blusea e lo Yacht Club Rimini fornendo sostegno nell'organizzazione e nella logistica, oltre ai tanti iscritti presenti questa mattina per salutare di persona i naviganti. Mal di Plastica navigherà sempre sotto costa, sarà quindi facilmente raggiungibile da chiunque per "accompagnarla" nella sua avventura fino alla laguna veneta.

 

(Rimini) La V Commissione consigliare ha dato parere favorevole alla proposta di vendita da parte di Rimini Holding, società in house del Comune di Rimini, della quota di “azioni libere” detenute in Hera spa. Nel dettaglio si tratta di 1.878.628 azioni (che rappresentano circa il 9,2% della partecipazione societaria complessiva della Holding) che, nel rispetto del contratto di sindacato sottoscritto dai soci pubblici di Hera, possono essere messe in vendita. Si tratta di una revisione al rialzo della quota già destinata ad essere messa sul mercato nel 2019 (pari ad un massimo di 750.000 azioni) e che deriva dalla volontà di raggiungere due importanti obiettivi: da una parte dimezzare il mutuo residuo che la Holding ha verso Monte Paschi di Siena, ma soprattutto andare ad aggiungere risorse a copertura degli importanti investimenti previsti dal Comune di Rimini su tutto il territorio. Attraverso la vendita delle azioni libere di Hera si prevede quindi di incassare circa 4,7 milioni di euro: una stima – fatta su valori prudenziali - che potrebbe consentire alla Holding di destinare circa 1 milione di euro a parziale anticipata estinzione del mutuo con Mps (a fronte degli 897 mila euro previsti) e circa 7,4 milioni di euro al socio unico Comune di Rimini, 4 milioni in più rispetto alla somma iniziale. Le risorse rivolte al Comune saranno quindi dedicate a finanziare quelle opere su tutto il territorio che rientrano in parte straordinaria, “nell’ambito – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – di una costante rimodulazione del piano triennale degli investimenti e delle forme di finanziamento, necessaria sia per l’emergere di nuove esigenze sia perché spesso queste opere sono legate a forme di contributi da enti terzi che non possiamo perdere. Un esempio: solo scorsa settimana il consiglio ha approvato una variazione di bilancio per la copertura di interventi per l’edilizia scolastica che ammontano complessivamente a circa 4 milioni. Si tratta di opere rilevanti, tra tutte l’intervento alla scuola Ferrari che da sola vale 2,9 milioni e per la quale il Miur ha riconosciuto un contributo di 900 mila euro. Attraverso l’incasso previsto dalla vendita delle azioni libere di Hera andremo quindi a ripristinare le risorse necessarie per finanziare gli investimenti in parte straordinaria”.
La proposta, una volta approvata dal Comune attraverso il confronto e la delibera del Consiglio Comunale, sarà portata all’esame dell’assemblea dei soci della società, prevista per il 18 giugno, che autorizzerà l’amministratore unico di Rimini Holding all’attuazione della vendita, prevista tra la fine di giugno e il mese di settembre.

Martedì, 04 Giugno 2019 10:45

4 giugno

Il giardino del castello | San Giuliano, mare e degrado | Guerra al brutto

Nelle ultime settimane il comune di Rimini si è organizzato per individuare e multare i furbetti dei cassonetti, ovvero quelle persone che lasciano abitualmente i sacchetti dei rifiuti fuori, spesso lungo la strada, a volte sopra il coperchio del cassonetto stesso creando disordine e sporcizia. Nei luoghi maggiormente soggetti alla problematica, saranno posizionate delle telecamere che filmeranno quanti non riporranno i rifiuti in modo adeguato. Non tutti i riminesi concordano sull’iniziativa dell’amministrazione, come si può leggere nella lettera che pubblichiamo di seguito.

Buongiorno Direttore,
leggo nel suo quotidiano on line circa l’annoso problema dei rifiuti fuori dai cassonetti e della scelta da parte di Hera di apporre delle telecamere per individuare e punire i trasgressori.
 
A tal riguardo se mi consente, vorrei apportare alcune considerazioni di merito:
1) Ho notato da tempo, che il lunedì mattina, spesso e fuori dai cassonetti in strade con maggior spazio, sono presenti rifiuti provenienti da lavori in casa, bidoni o scatoloni con mattonelle, calcinacci, mobili, elettrodomestici rotti ecc. Ovviamente chi lavora durante la settimana ( e per tanti il sabato è lavorativo) può fare piccoli lavori in  casa alla domenica, ed in quel giorno tutte le isole ecologiche di Rimini sono chiuse. A mio avviso, accertato quanto detto, Hera se vuole fare un servizio veramente effettivo alla città potrebbe tenere un’isola ecologica aperta per tutta la città.
2) Ho sempre notato che le persone più in difficoltà  davanti ai cassonetti sono gli anziani, ed in tal senso andrebbero aiutati, con specifici materiali illustrativi adatti alla loro età, cioè attivare una politica di inclusione anche per chi fa più fatica a recepire e capire le novità;
3) Per le persone adulte più recidive, che se ne fregano dell’ambiente, a mio avviso occorre partire dalla scuola, mi sembra che in tale settore si possa fare molto di più essendo insegnante mi è capitato spesso di sentire racconti di figli che chiedono ai genitori comportamenti più virtuosi a seguito di lavori fatti a scuola su buone pratiche in tema ambientale.
 
L’azione punitiva potrebbe essere l’ultima chance, dopo avere fatto di tutto per educare a chi uno tiene   Grazie.
 
Marco Benedettini

(Rimini) Oggi in terza commissione è stata presentata una mozione su San Giuliano Mare, a cura del capogruppo della Lega, Marzio Pecci. “La costruzione della Nuova Darsena e la collocazione della Fiera a nord del territorio comunale avrebbero dovuto rappresentare per il Borgo di San Giuliano il volano per la sua riqualificazione e sviluppo”, spiega Pecci. “Purtroppo ciò non è accaduto e non accadrà fintanto che questa maggioranza amministrerà Rimini. L'amministrazione comunale, al di là di una pista ciclabile, non sa immaginare una riqualificazione degli immobili e del territorio in questione oltre all'arredo urbano necessario per dare dignità all'intera area”.
Per Pecci, “il fatto grave, inoltre, è che l'Amministrazione non intende neppure accogliere il suggerimento delle forze politiche di minoranza di creare un collegamento – con un ponte mobile o con un tunnel – delle due sponde del porto che è rivendicato dai cittadini di Rimini. Purtroppo gli assessore Jamil Sadegohlvaad e Frisoni ritengono che San Giuliano abbia già ricevuto sufficienti interventi e che i problemi di degrado siano insussistenti”.

Marzio Pecci ha quindi “sollecitato l'amministrazione ad intervenire sulla cura del parco Briolini, così come sulla proprietà dell'albergo Nautilus per sollecitarla a presentare una Manifestazione di interesse per il recupero dell'immobile pena l'esproprio da parte del comune oltre a predisporre un progetto che abbia come obiettivo prioritario la riqualificazione di tutta l'area compresa tra la sinistra del porto e via Zavagli con la ristrutturazione e riqualificazione del sottopasso”.
Ad avviso della Lega “occorre sviluppare la potenzialità dello spazio del Borgo di San Giuliano Mare e della Nuova Darsena facendolo diventare luogo di aggregazione, di incontro e prevedere di conseguenza un luogo gradevole e accogliente per il mare, la sosta, la ristorazione, la passeggiata, lo shopping ed il tempo libero e collegamento con Marina Centro ed il centro città che abbia frequenza dodici mesi all'anno. Per fare ciò occorrono idee, ma gli assessori, oggi, hanno dimostrato che l'Amministrazione comunale non ne ha”, conclude Pecci.

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