(Rimini) Nella cornice di Palazzo Agolanti a Rimini si è svolto l’evento “Il giro del mondo in 8 ore: spunti e soluzioni per l’internazionalizzazione”, iniziativa nata grazie alla collaborazione tra Crédit Agricole Italia, Altios International e Dong&Partners e alla quale hanno preso parte le più diverse realtà aziendali romagnole per ampliare il loro network di relazione. Principale obiettivo dell’iniziativa quello di approfondire le opportunità e le strategie utili per la penetrazione sui mercati esteri, grazie ad incontri personalizzati e prefissati con i rappresentati di oltre una decina di nazioni. Si è inoltre tenuto uno specifico workshop su Europa e Cina coordinato dallo studio legale e di consulenza internazionale Dong&Partners, che ha evidenziato le opportunità e gli eventuali rischi dell’apertura al mercato cinese. Tramite una semplice iscrizione on-line, le aziende romagnole hanno potuto scegliere i propri incontri one to one ricevendo poi un’agenda degli appuntamenti previsti. Oltre 100 gli appuntamenti effettuati tra le aziende e i referenti dei 14 paesi di Altios e dell’International Desk di Crédit Agricole, che hanno consentito alle imprese partecipanti di comprendere, sviluppare conoscenze e competenze tecnico-manageriali, con l’obiettivo di accrescere il business. “La partecipazione intensa – commenta Alessio Foletti, Responsabile della Direzione Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia – conferma il forte interesse per le tematiche dell’internazionalizzazione. Crédit Agricole, grazie alla sua expertise e alla sua presenza in 47 paesi, è in grado di offrire soluzioni concrete e mirate alla clientela, accompagnando le aziende lungo il percorso dell’internazionalizzazione. Eventi come questi consentono di incrociare contenuti, idee e nuove relazioni”. “Questo secondo evento – commenta il Direttore ALTIOS ITALIA Mirko Mottino – realizzato in Italia mette in evidenza come le imprese italiane necessitano di un supporto strutturato per uno sviluppo di lungo periodo all’internazionale. ALTIOS con oltre 5000 referenze in progetti di internazionalizzazione apporta un know-how unico per accelerare lo sviluppo export delle società italiane grazie a delle soluzioni pragmatiche di sviluppo commerciale, creazione di filiali, gestione amministrativa e contabile, domiciliazione, selezione di personale, acquisizioni in oltre 50 paesi”.

(Rimini) Venti telecamere vigileranno su una fetta di città ricca di storia, di arte, di cultura e sempre più polo aggregativo per la comunità e attrattivo per i visitatori. Il Teatro Galli, il Castello e i suoi giardini e piazze, il Museo Fellini che sta passo dopo passo venendo alla luce, saranno monitorati grazie al nuovo impianto di videosorveglianza previsto nell'ambito delle opere di riqualificazione di Piazza Malatesta e che andranno ad implementare il sistema già esistente. L'intervento consiste nel posizionamento di sedici telecamere fisse, quattro 'speedome' (telecamere mobili) corredate di cinque switch, server e software per il loro funzionamento, per un costo complessivo di 48 mila euro oltre ai costi per gli impianti. A questo si aggiunge l'attivazione di cinque punti per l'accesso wi-fi, necessari per l'attivazione del servizio di videosorveglianza nell'area di piazza Malatesta e del Museo Fellini e che consentirà anche un potenziamento della rete ad accesso libero per il cuore del centro storico, in sinergia con la Regione. 

Il posizionamento delle telecamere, che in considerazione dell'alto valore storico e artistico dei luoghi dove saranno collocate sarà definito solo dopo un confronto con la Soprintendenza, consentirà di avere una copertura complessiva dell'intera area tra Teatro, Castello, l'appena inaugurato giardino Francesca da Rimini e nel complesso tutta l'area del Museo internazionale Fellini, andandosi ad integrare con le telecamere già attive. Le postazioni ed angolazioni ipotizzate sono state concordate dai tecnici e dalla Polizia Municipale, sulla base delle esigenze e delle necessità espresse anche dalle forze dell'ordine e degli organi competenti in materia di sicurezza. 

"Un intervento – è il commento dell'Amministrazione Comunale – utile nella prospettiva di un polo culturale che attirerà un numero sempre crescente di frequentatori, un luogo di incontro, di arte e di spettacolo. L'impianto andrà a completare il sistema di videosorveglianza che negli ultimi mesi ha visto attivare 30 nuove telecamere tra centro, Marina e aree sopra la Statale".

(Rimini) “Vale le pena non fare passare sotto silenzio, o peggio come 'normalità', quanto accade periodicamente in via Ugo Bassi a Rimini, nell'immobile destinato a nuova Questura, lasciato vergognosamente dallo Stato italiano e da un privato sulle spalle della comunità riminese. Si tratta di un caso meschino di menefreghismo istituzionale, di 'rompo e i cocci sono tuoi’". L’assessore del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad interviene sullo stato di abbandono dell’edificio in via Bassi.
Sarebbe ripetitivo ricordare i termini della questione ma concentriamoci solo sulle ultime evoluzioni. Mentre il Comune di Rimini, in ottemperanza al protocollo sulla Sicurezza sottoscritto in Prefettura a dicembre 2017, investe 700 mila euro e completa le procedure per il trasferimento temporaneo della sede della Polizia di Stato in piazzale Bornaccini (i lavori sono cominciati lunedì scorso), la 'balena di cemento' spiaggiata lungo via Roma non solo resta il monumento a uno Stato inefficiente, a Ministeri  arroganti e a un privato avido ma continua a creare problemi e a generare impropri costi a carico della collettività locale. Il Comune di Rimini sta infatti firmando l'ennesima ordinanza che impone alla curatela fallimentare la bonifica dei ristagni idrici formatisi lì dentro nelle ultime settimane”, spiega l’assessore.
La situazione di degrado “giustamente inquieta i residenti in zona, che ha mosso prima l'Ausl Romagna e quindi il Comune di Rimini che ordinerà alla proprietà di provvedere al ripristino di dignitose condizioni. E se ciò non avverrà sarà l'Ente a provvedere con un intervento 'in surroga', il cui costo sarà poi messo sul conto della curatela privata. Ma va sottolineato questo: è già la quarta volta in quattro anni che l'amministrazione pubblica deve intervenire a proprie spese per riparare i guai fatti dallo Stato e dalla società Da.Ma. Siamo già nell'ordine di 30 mila euro, che la comunità riminese ha dovuto tirare fuori dalle proprie tasche. E che, vista la situazione critica in cui versa l'immobile, chissà se e quando rivedrà. Adesso, con la nuova ordinanza, probabilmente si aggiungeranno altri 3-4-5 mila euro per bonifiche ambientali. Denaro che uscirà dalle tasche dei riminesi che evidentemente per i Governi centrali devono pagare per gli errori altrui. E' una situazione non più tollerabile sotto tutti i punti di vista. Non è tollerabile che il Governo italiano e tutte le sue articolazioni politiche e tecniche se ne stiano zitte, mute e sostanzialmente consenzienti davanti a questa palese violazione di ogni relazione civile e legale tra Istituzioni e cittadini. Ricordo che lo scorso febbraio da Roma ci si fece sapere che il Ministero dell'Interno avrebbe sottoposto al Nucleo di Valutazione l'acquisto del compendio di via Bassi per poi ristrutturarlo per complessivi 30 milioni di euro. Non abbiamo mai più avuto notizie, né aggiornamenti da allora. Nel frattempo il Comune di Rimini, sinora unico adempiente il protocollo sulla sicurezza, ha garantito il trasferimento della sede temporanea della questura in piazzale Bornaccini. Per riconoscenza, Stato & c. lasciano vergognosamente sola la collettività locale imponendo di fatto anche la beffa delle bonifiche".

Venerdì, 14 Giugno 2019 09:25

14 giugno

Calamità in boutique | Cocoricò, via da Riccione | Dalla Germania con il trattore

Giovedì, 13 Giugno 2019 18:57

Borgo marina, arrestato pusher in bicicletta

(Rimini) Dopo il significativo risultato raggiunto nei giorni scorsi a borgo marina, che ha consentito di individuare un canale di approvvigionamento degli spacciatori del posto, i carabinieri hanno inflitto un nuovo colpo allo spaccio in zona portando all’arresto di un diciannovenne albanese, fermato nella tarda serata di ieri.
Sviluppando le segnalazioni di commercianti e cittadini che vivono la zona, i carabinieri avevano appreso di un giovane straniero che, a bordo della propria bicicletta di colore bianco, era dedito allo spaccio per le vie del quartiere, spingendosi fino alla stazione ferroviaria e ai giardini nei pressi del grattacielo. Avviato il servizio di osservazione nella zona indicata, dopo poco i carabinieri hanno notato il soggetto in questione che si aggirava sulla propria bicicletta con fare circospetto, come guardandosi intorno alla ricerca di potenziali clienti. Poco dopo il giovane è stato notato mentre si avvicinava ad un uomo seduto sul cofano della propria auto in via Sagrado, nelle immediate vicinanze del grattacielo di Rimini. La cessione di stupefacente si è consumata in pochi attimi la cessione, poi l’acquirente si è allontanato a bordo della propria auto ed il giovane ha continuato il suo giro in bici come se nulla fosse accaduto. I carabinieri sono interventuti bloccando il ragazzo, che ha tentato la fuga in bici. Addosso aveva 50 euro, provento dell’attività di spaccio, oltre ad altre tre ddosi di cocaina dal peso complessivo di 1,5 grammi. Nella stanza d’albergo dove il ragazzo dimorava sono state trovate 55 dosi di cocaina, dal peso complessivo di 65 grammi, un bilancino elettronico di precisione e materiale vario per il confezionamento della sostanza, il tutto sottoposto a sequestro.

(Rimini) Dichiarata fallita la società di gestione della discoteca Cocoricò di Riccione. L’udienza in tribunale a Rimini si è svolta il 4 giugno, ma la notizia è stata diffusa ieri: i giudici hanno rifiutato la domanda di concordato preventivo presentata dagli ormai ex gestori. Il 25 ottobre si terrà la prima udienza fallimentare dove si costituiranno i vari creditori capeggiati dall’Agenzia delle Entrate.
Alla base dei guai della discoteca il mancato pagamento delle imposte, rilevato da Agenzia delle entrate. Noti i fatti che hanno portato il comune di Riccione a disporre la chiusura del locale per il mancato versamento della Tari e il dj Gabry Ponte a chiedere il sequestro dei marchi Titilla e Memorabilia, legati agli eventi speciali all’ombra della piramide. Dal 2012, inoltre, la guardia di finanza indagava sull’evasione dell’Iva. Risale a gennaio il sequestro da parte delle fiamme gialle nei confronti del locale per un ammontare complessivo di 810 mila euro, pari all’equivalente delle imposte risultate evase a seguito di accertamenti effettuati nel 2018. 

(Rimini) Poco prima delle due dell’altra notte, davanti alla Capitaneria in via Destra del porto, in quattro si sono messi a danneggiare le auto in sosta. In particolare risultano essere otto le autovetture e uno il motociclo ad aver subito il danno della rottura degli specchietti. Erano parcheggiati in viale Baldini, in viale Astore, in viale Centauro e in via Destra del Porto.
Dalla Capitaneria hanno iniziato a seguire i vandali e hanno avvisato la questura. Giunti sul posto, i poliziotti, attraverso le informazioni fornite dal personale della Capitaneria, sono riusciti a rintracciare due dei quattro giovani. Si tratta di un riminese e di un forlivese di 16 e 17 anni. I due, identificati, hanno aammesso di aver rovinato le auto insieme a due loro amici, un rumeno e un moldavo di 17 anni ciascuno. Hanno anche detto dove i due si trovassero: il rumeno in casa propria, il moldavo al pronto soccorso eprché spaccando i vetri delle auto si era ferito. Tutti e quattro si sono ritrovati in questura, il ferito si è presentato spontaneamente dopo la medicazione, il compagno è stato prelevato in casa. Trattandosi di minorenni, sono stati avvisati i genitori.

Giovedì, 13 Giugno 2019 15:51

Mese scolastiche, premiate quelle riminesi

(Rimini) Arriva da Roma l'ultima conferma per il servizio che il Comune di Rimini ha consolidato in quesiti anni nelle mense scolastiche delle scuole comunali. Un atteggiamento “virtuoso” con cui l'amministrazione, da una decina d'anni, ha messo in campo nelle scuole che offrono il tempo pieno e prolungato. Le mense scolastiche riminesi “si sono distinte per diversi aspetti ed in particolare per la presenza di cibi non processati”.  
Organizzata dall'osservatorio nazionale Foodinsider, la conferenza ha restituito, a tutto il mondo della ristorazione scolastica, i dati relativi alla qualità delle mense scolastiche in relazione ai menu scolastici dal punto di vista della salute e della sostenibilità.  Un'indagine che si è basata, non solo sulle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e sulle linee guida della ristorazione scolastica, ma ha considerato anche gli aspetti legati all'impatto della dieta sull'ambiente prendendo come riferimento il Green Public Procurement e il Decalogo del Ministero della Salute contro lo spreco. 
“Si tratta di un obiettivo che il Comune di Rimini ha  raggiunto anche grazie alle clausole inserite nell'appalto per le cucine dei nidi e scuole dell'infanzia comunali e la refezione delle scuole statali. Un'attenzione che ha consentito di incrementare il livello qualitativo dei servizi e delle materie prime e di inserire, nell'ordinaria gestione delle mense anche altri aspetti rilevanti, come la quantità dei prodotti biologici, la qualità dei prodotti freschi e a filiera corta, la presenza di carni rosse e cibi non processati, i sistemi di monitoraggio degli scarti e la flessibilità nel modificare le ricette quando sgradite, la raccolta differenziata, il recupero del cibo edibile , ecc. Criteri importanti che hanno fatto la differenza nella produzione di un servizio di altissimo livello, a cui si aggiunge la scelta plastic free, per la quale è stato eliminato dalle mense scolastiche tutto il materiale usa e getta, sostituendolo con piatti di porcellana, bicchieri di plastica e posate di metallo, oltre all'installazione in tutti i plessi scolastici di lavastoviglie a ridotto consumo energetico”.  

"E' stato valutato, oltre tutti gli altri aspetti, anche il proficuo atteggiamento di apertura e confronto con tutti i genitori - ribadisce Mattia Morolli  Ass.re ai Servizi Educativi del Comune di Rimini - Una strategia condivisa e frutto di un dialogo sempre costante che, ogni settimana, ci ha portato insieme ai funzionari del comune, ai genitori, ai gestori del servizio e ai nutrizionisti dell'AUSL, nelle scuole per testare di persona il livello del cibo offerto nelle mense. Incontrare le insegnanti, e verificare insieme possibili migliorie ed eventuali cambi di menù. Un confronto indispensabile per noi che si è aggiunto agli incontri con i genitori dei comitati mensa, organizzati circa ogni due mesi e che ha consentito, da circa 3 anni, di posizionare Rimini stabilmente ai vertici nazionali di questa classifica. Un riferimento fondamentale in quanto, non è legata a enti o istituzioni, e traccia tendenze e valori importanti nel settore delle mense scolastiche." 

Tutto questo a fronte di una politica efficiente anche sui costi dei pasti che ha visto, con l'aumento della qualità, un abbassamento della quota pasto per le famiglie. Con le nuove tariffe per l'A.S. 2019/2020 è stata apportata, infatti, una riduzione alla refezione scolastica di 0,70€ a pasto, grazie alla quale la tariffa agevolata passa da 6,00 € a 5,30 € (a fronte di una media regionale di 5,40). Ad usufruirne saranno già circa 1.400 bambini; una platea che potrà ampliarsi per chi, presentando l'ISEE, rientrerà nei parametri richiesti.

(Rimini) “Autorizzato lo scorrimento di altri 903 assistenti giudiziari e l’assunzione attraverso un concorso di circa 1850 funzionari giudiziari. Si tratta di una risposta importante alle rilevanti carenze di personale, per potenziare nel tempo più breve possibile gli uffici giudiziari e assicurarne la piena funzionalità”. Ne dà notizia il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, commentando positivamente le finalità del decreto sicurezza, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, che consente di ampliare un organico “da troppo tempo carente”.

(Rimini) “Ma come 400 euro, quest'inverno me ne avete fatti mille!" Era quasi sollevato - raccontano gli agenti della Polizia locale riminese in servizio di contrasto alla prostituzione su strada – il cinquantenne sanmarinese, sanzionato nella notte di ieri dopo essere stato sorpreso in atteggiamento inequivocabile con una prostituta rumena, nonostante le due sanzioni – entrambe pagate – di entità non trascurabile. E' la 68ma sanzione che gli agenti della Polizia locale riminese hanno elevato da quando il 20 maggio scorso è entrata in vigore la nuova ordinanza sindacale antiprostituzione, un'ordinanza contingibile e urgente con cui il Comune di Rimini punisce chi è stato sorpreso nel porre in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento e chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti, concordando l'acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento su una serie di strade comunali individuate dall'ordinanza stessa.

Una violazione che prevede appunto una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) anche a chi, specifica l'ordinanza, "pone in essere diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell'assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. Per questo motivo gran parte delle sanzioni – circa una cinquantina delle 68 contestate dagli agenti della Polizia locale – sono state elevate a prostitute che, in gran parte provenienti dall'est europeo, esercitano soprattutto nelle zone periferiche di Rimini nord o al confine di Riccione.
La precedente ordinanza contingibile e urgente di tipo sperimentale messa a punto dal Comando della Polizia locale riminese, alla fine dello scorso anno, precedeva invece la denuncia all'Autorità giudiziaria per violazione di quanto disposto dall'art. 650 del Codice Penale e una sanzione di 1000 euro per la violazione dell'articolo 32 del regolamento di Polizia urbana. Dal 4 dicembre 2018 al 30 aprile 2019 furono 12 le denunce mentre 24 furono le sanzioni da 1000 euro.

"Proseguiremo nel corso di tutta la stagione estiva – ha detto l'assessore alla sicurezza Jamil Sadegholvaad – con l'applicazione di questo provvedimento che, che nelle more di una assenza di normative specifiche a livello nazionale, ha l'obiettivo sia di dare uno strumento operativo a chi deve tutelare il decoro della nostra città, sia di funzionare da deterrente per contrastare l'odioso fenomeno della prostituzione su strada specie per gli effetti negativi che può avere su interi quartieri cittadini". Sono una decina gli operatori della Polizia locale che vengono impegnati costantemente con servizi mirati che, operando in abiti civili e utilizzando mezzi senza contrassegni, prendono avvio quasi quotidianamente già nel primo pomeriggio e che saranno intensificati man a mano che la stagione balneare raggiungerà il suo culmine.

Pagina 810 di 1907