Mercoledì, 26 Giugno 2019 17:45

Presentata la Molo, David Morales tra le star

(Rimini) Tante le novità che accompagnano l’ottava edizione della Molo Street Parade, in calendario sabato 29 giugno 2019 al Porto di Rimini, dove saranno collocati gli stage musicali, e nella spiaggia libera in Piazzale Boscovich, dove andranno in scena Holi Dance Festival e la one-night Diabolika.
Quest’anno sono sei i pescherecci selezionati per partecipare alla Molo Street Parade: vere e proprie consolle galleggianti dove si esibiranno un’ottantina di dj sia italiani che stranieri, in rappresentanza dei più variegati generi musicali: urban, edm, house, techno, revival, electro swing e tanto altro ancora. Il tutto mentre sulle banchine del Molo i pescatori serviranno i piatti simbolo della cucina locale, il pesce azzurro, in ossequio al fortunato slogan “dj set & sardoncino” che accompagna la Molo sin dalla sua nascita.
Il tutto spalmato su un chilometro di molo ed un chilometro di lungomare, con aree food e lounge e un vero proprio centro estetico a cielo aperto, grazie ad Obiettivo Bellezza, dove sarà possibile usufruire di un servizio di make up completamente gratuito.
L’ottava edizione della Molo inizia alle 10 di mattina per concludersi all’una di notte. Alle 12 entra in scena nella spiaggia libera in piazzale Boscovich Holi Dance Festival, il primo e più importante festival dei colori, con il suo carico di spettacoli, animazione, musica elettronica, scenografie, elefanti mastodontici e inediti laser show. Holi Dance Festival si ispira ad un’antica tradizione indiana, la cui origine si perde nei secoli dei secoli: ogni anno viene celebrata con canti, balli e il lancio di polvere colorata rivolto al cielo, che trasforma i partecipanti in autentici arcobaleni; on stage Danko, EDMMARO, Madras Revolution, Milla De La Soul, Sister Cash e Trashock. Dalle 21, sempre in spiaggia, Holi cede il testimone a Diabolika Reunion Tour con D Lewis, Emix, Paolo Bolognesi, Simone LP ed Henry Pass.

Sul Molo del Porto di Rimini, ogni peschereccio si caratterizzerà con le proprie selezioni musicali, curate da Radio Bruno, Coconuts, Wave Music Boat, Baia Imperiale & Samsara; Controsenso & Classic e Gran Caribe. Uno accanto all’altro, con gli effetti speciali garantiti da 150 metri di ledwall, visual, coriandoli e ovviamente impianti audio all’avanguardia. E alle 23.30 la novità assoluta rappresentata dallo spettacolo pirotecnico curato da Antonio Scarpato, autentico maestro del fuoco.
Tra i dj guest della Molo 2019 David Morales e Hector Romero, massimi alfieri mondiali della House Music, grazie anche e soprattutto alle loro release con l’etichetta discografica Def Mix. Morales, capace di aggiudicarsi nel 1998 i Grammy Awards (gli Oscar della Musica) deve essere considerato tra i primi ad aver assunto il ruolo di superstar della consolle.
“Questa edizione della Molo è un autentico show diffuso – spiega Lenny Lorenzi, Direttore Artistico della Molo dallo scorso anno – Si inizia di mattina e si prosegue sino a sera, in modo da coinvolgere un pubblico più trasversale possibile, sia in termini di età sia per quanto riguarda le preferenze musicali”.
Per la prima volta nella sua storia l’area spettacolo della Molo prevede l’ingresso a pagamento (10 euro, prevendite on line sul sito https://www.ciaotickets.com/). Il biglietto d’ingresso consente un solo accesso. Una volta usciti dall’area spettacolo non sarà possibile rientrare con lo stesso biglietto già utilizzato; i minori di 14 anni dovranno essere accompagnati da un genitore o da un tutore legale.
“Abbiamo a cuore un evento così importante per l’economia del nostro territorio – afferma Lucio Paesani, Presidente del Consorzio Rimini Porto, anche quest’anno organizzatore della Molo – Vogliamo garantire che il pubblico si possa divertire nel migliore dei modi, nel pieno rispetto delle normative in tema di ‘safety and security’, più che doverose in materia. La qualità del divertimento non può prescindere dalla qualità delle misure di sicurezza, tenendo anche in considerazione il fatto che per la prima volta la Molo non gode di alcun contributo pubblico”.
Autentica anteprima della Molo Street Parade, venerdì 28 giugno (dalle 19) entrerà in scena la Eat Parade, in programma dalla Rotonda del Grand Hotel alla zona del Faro di Rimini: street food all’insegna delle eccellenze alimentari locali, pesce azzurro, sardoncino e piadina in primis. Eat Parade prosegue anche sabato 29 giugno. Tra le ulteriori attrattive della Molo, l’Aperol Spritz Van Bar, un bus anni settanta all’altezza del Coconuts dove divertirsi e gustare l’aperitivo e il Casadei Danze Show (area pattinaggio lungomare Tintori) con oltre 50 ballerini che si esibiranno in balli per tutti i gusti e tutte le età, preceduto venerdì dallo show kids “Marco e le Martina’s”. Arte e creatività, infine, con i progetti Made In Rimini, che ha firmato la maglia ufficiale della Molo 2019 e Laba Accademia, che ha scelto la Molo per intraprendere un particolare percorso formativo.

(Rimini) Alla ricerca della qualità, del design, della creatività delle imprese emiliano-romagnole del sistema moda. È l'obiettivo della delegazione di 11 operatori dal Medio Oriente, ospiti in Emilia-Romagna per tre intensi giorni di incontri con quattordici aziende regionali che hanno aderito al progetto "Italian Fashion verso Dubai 2020". L'evento di apertura della missione, coordinata da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con il Sistema camerale emiliano-romagnolo e co-finanziato dalla Regione, si è tenuto nella splendida cornice di Villa Orsi al Centergross, maggior distretto in Europa per il fast fashion Made in Italy, partner dell'iniziativa insieme a Roncucci&Partners (advisor del progetto) per l'imprenditoria italiana. Partner per l'estero è ITA (Italian Trade Agency), ICE Agenzia ufficio di Dubai. Ogni partner, per la propria competenza, contribuisce ad arricchire il progetto e a fornire i giusti supporti agli interlocutori coinvolti.
Dopo una prima fase di formazione e informazione a supporto delle imprese partecipanti, è partita così l'attività promo-commerciale con gli incontri b2b tra i buyer esteri e le imprese italiane, che proseguiranno secondo agenda prefissata nei singoli showroom delle aziende e a Infopoint Centergross. Nelle prossime giornate si terranno le visite aziendali della delegazione estera a Reggio Emilia, Lugo di Romagna, Sala Bolognese, Carpi, San Martino in Rio e Ravenna.
Il Progetto "Italian Fashion verso Dubai 2020" si realizzerà nell'arco del 2019, attraverso una serie di iniziative a carattere promozionale. Alla missione di incoming seguirà infatti una missione commerciale negli Emirati Arabi Uniti nel secondo semestre dell'anno. Obiettivo ultimo del progetto è di gettare le basi per una possibile partecipazione integrata all'esposizione universale di Dubai nel 2020, dove è attesa la presenza di 25 milioni di visitatori di cui il 70% esteri.

(Rimini) "L'operazione di ieri contro il radicamento della 'ndrangheta è la dimostrazione che sulla lotta alle mafie in Emilia-Romagna ci sia ancora tanto da fare. Limitarsi a sostenere di avere gli 'anticorpi' come da tempo sentiamo dire a chi governa la Regione non è più sufficiente. Di sicuro servono azioni concrete ed efficaci. E una di queste potrebbe essere proprio quella di accelerare con l'assegnazione degli immobili confiscati alle mafie che, per esempio, vedono la provincia di Rimini ancora al palo con 23 strutture ancora non assegnate". È questa la richiesta di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta all'interno di un'interrogazione presentata in Regione all'indomani dell'operazione della Dda di Bologna contro la presenza della 'ndrangheta in Emilia-Romagna. "Anche a Rimini la mafia ha da tempo piantato le proprie radici – spiega Raffaella Sensoli – Soltanto in un'operazione che risale a qualche mese fa le attività investigative hanno portato alla luce che ormai la malavita organizzata guarda con interesse la Riviera per riciclare il denaro sporco, in particolare servendosi di attività economiche come hotel, ristoranti, pizzerie, attività commerciali. Inoltre, sul nostro sul territorio sembra essere radicata anche criminalità di matrice cinese e di altre nazionalità attive nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e nello sfruttamento della prostituzione e della manodopera irregolare. Davanti a questa situazione crediamo che si debbano dare delle risposte concrete, prima tra tutte quella della riassegnazione dei beni confiscati proprio alle mafie". Nella sua interrogazione la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle ricorda come in provincia di Rimini sono 25 gli immobili (con Riccione a farla da protagonista con 20 assegnazioni) e una sola azienda ad essere stati riassegnati mentre sono invece 19 gli immobili ancora da destinare e 4 le aziende. "Bisogna accelerare con questo processo – aggiunge Raffaella Sensoli – Per troppo tempo si sono combattute le organizzazioni malavitose nella nostra regione con una mera azione repressiva e penale, senza indagare e approfondire le radici profonde che hanno favorito le infiltrazioni in tutti gli ambiti della società e degli affari, dai rifiuti agli appalti pubblici dell'edilizia, dal gioco d'azzardo al traffico di stupefacenti. È mancata fino a qualche anno un'azione preventiva di studio e di contrasto al fenomeno mafioso, così come non è mai stato approfondito seriamente l'impatto sociale ed economico che il diffondersi della malavita organizzata ha avuto sull'economia reale e sui cittadini emiliano-romagnoli. Per questo invitiamo la Giunta anche ad avviare dalla prossima legislatura una commissione d'inchiesta o di studio sulle mafie sul territorio regionale, così come il MoVimento 5 Stelle chiede dal 2015 visto che è presente in numerose altre Regioni" conclude Raffaella Sensoli.

Mercoledì, 26 Giugno 2019 14:53

Fogne, dal 1 luglio lavori su via Marecchiese

(Rimini) Dal 1 luglio prenderanno avvio i lavori su via Marecchiese nel tratto che da via Villagrande (all'altezza dell'ex depuratore cittadino) arriva all'altezza di via Miratoio. Un intervento necessario e strategico del Psbo per collegare il collettore fognario della Dorsale Sud dal manufatto realizzato nel parcheggio Cervi fino al collegamento con l'ex depuratore Marecchiese, riconvertito in vasca di accumulo. I lavori di scavo, programmati in diverse fasi lavorative, necessitano della chiusura totale al traffico veicolare della corsia lato Ancona della via Marecchiese mantenendo la circolazione solo in direzione mare – monte della via.
Mentre dunque i veicoli provenienti dalla circonvallazione e dal centro città potranno proseguire in direzione di Corpolò – Verucchio, i veicoli provenienti in senso monte – mare, giunti all'altezza del cantiere, dovranno deviare su via Villagrande, proseguire fino alla rotatoria all'intersezione con via Tristano e Isotta e raggiungere su questa via la Nuova Circonvallazione con l'avvertenza che l'unica direzione consentita sarà verso Riccione, diventando necessario per i veicoli che vogliono dirigersi verso nord in direzione Bellaria – Ravenna raggiungere la rotatoria della SS16 con via Covignano per invertire la marcia.
I lavori su via Marecchiese comporteranno anche la chiusura degli accessi sia su via Carpegna che sulle vie Casteldelci e Miratoio con modifiche temporanee alla circolazione interna al quartiere. La previsione di fine lavori, ripristino e riasfaltature comprese, è di 70 giorni.

(Rimini) Nella piattaforma di genere ‘Tutte, insieme, vogliamo tutto’ approvata dall'ultimo Congresso nazionale della Cgil, “una delle priorità indicate nel capitolo ‘Salute delle donne’ riguarda i consultorii e la piena applicazione della Legge 194 che, dal 1978, ha regolamentato le modalità di accesso all'interruzione di gravidanza e ha decriminalizzato l'aborto. Trascorsi 41 anni dall'approvazione della legge, interrompere la gravidanza in Italia non è più un reato, ma presenta non poche difficoltà a partire dal numero di medici obiettori che ha raggiunto una media nazionale del 70%, con punte anche del 90% in alcune Regioni”, spiegano dalla Cgil. Il sindacato ha organizzato per il 27 giugno dalle ore 9,30 alle 13,30 presso la sede sindacale di via Caduti di Marzabotto un’assemblea per definire lo stato dell’arte. “Anche – spiegano dalla Cgil – per quanto riguarda la diffusione sul territorio dei consultorii e sul loro funzionamento è necessaria una rinnovata attenzione, adeguata ai nuovi bisogni delle persone”. Interverranno: Ornella Giacomini, Cristian Lucarelli, Isabella Pavolucci, Claudia Cicchetti per la Cgil, l’assessore regionale Emma Petitti, il direttore generale della Asl Marcello Tonini, il responsabile dei consultori Maurizio Bigi, Elvira Ariano dell'associazione Rompi il silenzio. Previste testimonianze di ex operatrici dei Consultori: Nives Vaselli, Daniela Daniele. Concluderà Serena Sorrentino, segretaria nazionale funzione pubblica Cgil.

Mercoledì, 26 Giugno 2019 14:39

Cattolica, Diabolik protagonista del Mystfest

(Rimini) Al suo secondo giorno di programmazione, il MystFest dedica i suoi appuntamenti ad una figura iconica del mondo del giallo: il protagonista di giovedì 27 sarà infatti Diabolik. In piazza 1° Maggio alle ore 21 un dibattito su Diabolik, “il Re del Terrore”, personaggio dai grandi numeri. Dalla sua nascita ad oggi ha venduto 150 milioni di copie e a più di 50 anni dall’uscita del primo albo conta oltre 3 milioni e mezzo di copie distribuite all’anno. La serata, in collaborazione con la casa editrice Astorina e la partecipazione del Diabolik Club, approfondirà le figure fuori dal comune delle sorelle Giussani, giovani ed entusiaste imprenditrici milanesi che nei primi anni Sessanta crearono Diabolik, e sul mistero legato al disegnatore delle tavole del primo albo di Diabolik. Il talk coinvolgerà gli scrittori Davide Barzi, Andrea Carlo Cappi, Carlo Lucarelli e il regista Giancarlo Soldi, mentre Patricia Martinelli (autrice e già direttrice di Astorina), manderà i suoi saluti al festival e alcune sue considerazioni. Sarà poi presentata la nuova edizione del libro di Barzi dedicato alle Giussani, “Le Regine del Terrore”.

A seguire il docufilm Diabolik sono io, diretto da Soldi: oltre a mostrare rari materiali d’archivio, investigherà sul mistero legato a Angelo Zarcone. Di lui -detto “il tedesco” per la carnagione chiara e i capelli biondi- si sa solo che dopo aver consegnato alla redazione Astorina le tavole de “Il Re del Terrore”, il primo numero di Diabolik pubblicato nel novembre del 1962, si volatilizzò. Nel 1982, in occasione del ventennale della testata, Angela e Luciana Giussani assoldarono persino il famoso investigatore Tom Ponzi per ritrovarlo, ma senza esito. Partendo da questo spunto, il documentario tratteggia un identikit del Re del Terrore, avvalendosi di una galleria di testimoni tra cui Milo Manara, Mario Gomboli, Tito Faraci, gli stessi Andrea Carlo Cappi e Carlo Lucarelli (presenti alla serata in piazza 1° Maggio), oltre che della partecipazione straordinaria di Stefania Casini nei panni di un avvocato. A fare da fil rouge della narrazione saranno ancora le Giussani, grazie a un’intervista ‘senza tempo’ riemersa dalle Teche Rai. Giancarlo Soldi continua la sua opera di approfondimento sul mondo del fumetto italiano, che costella la sua filmografia documentaristica. Prima di dedicarsi a Diabolik, infatti, il regista milanese ha già approfondito, tra gli altri, le figure di Tex e Tiziano Sclavi. Qui Soldi e Gomboli, l’attuale editore, direttore responsabile e curatore dei soggetti di Diabolik, s’inventano l’avventura di uno smemorato Zarcone (Luciano Scarpa) che cerca di rimettere insieme i pezzi del suo passato attraversando una serie di stazioni in un universo vicino a quello di Diabolik, compresa la complicità di una musa che pare avere le fattezze di Eva Kant. Le musiche sono di Teho Teardo.

Al Salone Snaporaz, per la retrospettiva “Cinque volti della paura” dedicata al cinema di Mario Bava, alle 23.30 Diabolik, del 1967, che riprende le situazioni di alcuni episodi della serie a fumetti creata dalle sorelle Giussani. Nel cast John Phillip Law, Marisa Mell, Michel Piccoli, Adolfo Celi, Claudio Gora; le musiche sono di Ennio Morricone e nel cast figura anche un altro premio Oscar, Carlo Rambaldi. Law, avido fan di fumetti fin dall’infanzia, aveva studiato gli albi originali delle sorelle Giussani. Dopo aver compreso che l’aspetto più distintivo dei tratti fisici di Diabolik erano le sue sopracciglia, applicò del mascara sulle sue e si addestrò a trasmettere una vasta gamma di espressioni attraverso quel particolare. Dopo l’incontro con De Laurentiis e Mario Bava, il regista esclamò “Ah, questo è Diabolik!”, sottolineando che Law aveva ottenuto la parte. Il film sarà introdotto da Joe Denti.

(Rimini) Avevano aperto un conto corrente in una filiale di Bellaria, ma i tre casertani lo usavano per ricevere i bonifici derivanti dall’emissione di fatture false da da cinque diverse società ocon sede a Forlì, Ferrara e Treviso, per il mllantato servizio di smaltimeto di rifiuti ferrosi e metallici. Oggi la guardia di finanza di Rimini ha eseguito il sequestro per equivalente di 2 milioni di euro disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini, Benedetta Vitolo.

Le indagini hanno appurato che il conto corrente dopo l’arrivo dei bonifici (per circa 2 milioni), è stato prontamente svuotato, attraverso l’emissione di assegni circolari intestati a soggetti inesistenti e versati poi invece sui conti riconducibili agli stessi indagati, oppure effettuando prelevamenti in contanti o accreditando somme presso istituti di credito all’estero.

 

Mercoledì, 26 Giugno 2019 09:44

26 giugno

SoBulli al Villaggio | Mattarella al Galli | Dove sono le carte di Rovereta?

Martedì, 25 Giugno 2019 17:16

Al Meeting di agosto una mostra su Monreale

(Rimini) Sarà presentata domani alle ore 18 nel Palazzo Arcivescovile di Monreale la mostra: "Si aprì una porta nel cielo. La Cattedrale di Monreale" che sarà esposta al 40° Meeting di Rimini , in Fiera dal 18 al 24 agosto 2019. Sono previsti gli interventi dell'Arcivescovo mons. Michele Pennisi, del direttore del Meeting per l'Amicizia tra i popoli, Emanuele Forlani, del curatore del progetto scientifico, Mirko Vagnoni, del responsabile di Ultreya, la società che ha curato tutti gli aspetti tecnici per la sua realizzazione, Sandro Chierici. Modererà l'incontro don Nicola Gaglio, presidente della Fabbriceria del Duomo. Nella delegazione riminese anche Alessandra Vitez, responsabile mostre Meeting.

“La mostra – spiegano i curatori - intende documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo di Monreale. Si estenderà su un'area di 700 mq, articolandosi in cinque sezioni, con tre video e la riproduzione praticamente in scala 1:1 del portale di Bonanno che apre il percorso e del Pantocratore, che lo chiude con il suo straordinario abbraccio. Ospite d'onore della mostra sarà l'icona dell'Odigitria, un capolavoro assoluto dell'arte medioevale, che lascia Monreale per la prima volta, per una sede espositiva fuori della Sicilia. A corredo della mostra saranno esposti oggetti sacri come parte integrante del percorso che faranno i visitatori a Rimini perché la Cattedrale è un monumento vivo. Gli oggetti non vengono solo dalla Cattedrale o dal suo museo, ma anche dalla biblioteca dei monaci, dalla biblioteca del Seminario, e dall'Archivio Storico della Cattedrale. La mostra vuole, infatti, raccontare la vita che c'era attorno alla Fabbrica del Duomo e che poi culminava nell'attività liturgica”. All'uscita della mostra sarà allestito uno spazio in cui per qualche ora al giorno, alcuni studenti dell'Istituto per il Mosaico faranno vedere – soprattutto ai ragazzi – come si crea un pezzo di mosaico, al fine di far comprendere quanto grande sia stato il progetto della decorazione, e quante energie e competenze abbia richiesto.

(Rimini) “Vedere la politica locale battibeccare sul tema dell’intrattenimento notturno riducendo il discorso al confine Riccione/Misano mi lascia una profonda amarezza. Discorsi sulla pelle delle imprese, dell’occupazione e di una fetta fondamentale del turismo, quello giovanile, e dunque del futuro di noi tutti. In realtà quelle dell’intrattenimento sono dinamiche molto complesse, che noi viviamo quotidianamente e che non dovrebbero sottostare a ragionamenti di parte, a cui non mi presto. Quel che succede ai locali della nostra Riviera è un tema su cui la politica ha dimostrato di avere scarsa lungimiranza: chi arriva vuol cancellare quello che è stato fatto prima. Invece non bastano una delibera o un’ordinanza che dicono basta quello, sì a quell’altro. Il tempo di riconversione del prodotto intrattenimento è più lungo e complesso e le amministrazioni, tutte, hanno una responsabilità enorme”. Così Gianni Indino, presidente del Sindacato dei locali da ballo, interviene nel dibattito riccionese sulle discoteche.
“Se la gente va a Riccione, o a Rimini, o a Misano per un congresso o per una gara sportiva, sceglie le nostre destinazioni con entusiasmo perché siamo un brand, perché siamo glamour e da qui passano le tendenze del divertimento, perché c’è Aquafan e c’è il Cocoricò, perché la sera troverà sicuramente modo di divertirsi. Se Riccione è sinonimo di divertimento, il motivo è dovuto in buona parte anche da ciò che ha saputo esprimere la notte con il clubbing. Se spegniamo tutto e magari allunghiamo lo sguardo alle vie dello shopping, siamo sicuri che il nome di Riccione resterà a lungo in alto tra i sogni dei turisti? Siamo sicuri che Misano lo diventerà? Tutto quello che Riccione raccoglie oggi è figlio della sua storia: negando un brand e disorientando i turisti con questa “operazione Chianciano” (con tutto il rispetto per la località termale) si rischia di fare una scelta deleteria che non va oltre al proprio naso”. Ma soprattutto “leggere le diatribe Riccione/Misano significa aver già perso tutti. Il futuro del nostro turismo è la Riviera di Rimini, anzi la Riviera di Romagna, unico modo per poter competere con le grandi destinazioni turistiche, soprattutto estere, che stanno erodendo ogni anno di più il nostro potere attrattivo, non certo scavando solchi e fossati tra Comuni limitrofi”.
In questo dibattito “da ogni parte si insiste molto sul “tutto gratis” che ha messo in ginocchio l’intrattenimento a pagamento e dunque i locali che hanno costi di gestione elevati e investimenti altrettanto gravosi. Ma non sono anche le stesse amministrazioni a fare concorrenza alle imprese con mille eventi ed eventini gratuiti su tutto il territorio? Benissimo l’evento “one shot” o le grandi manifestazioni come la Notte Rosa che fanno da richiamo, ma non esiste che per tutta l’estate sia la cosa pubblica a dettare il calendario di iniziative e concerti gratuiti investendo soldi pubblici e legando così le mani all’imprenditoria. La politica non deve sostituirsi all’imprese, ma creare un humus capace di mettere il privato nelle migliori condizioni per operare. Il “tutto gratis” del Marano, lo abbiamo detto fino allo sfinimento negli anni passati, non doveva nascere. Una volta fatto nascere però, non può essere cancellato dal giorno alla notte. Adesso a Rimini è stato lasciato ampio spazio ai chiringuitos, che possono fare feste e dj-set fino all’una di notte e il ballo, seppur non autorizzato, vien comunque da sé. Probabilmente la politica scoprirà tra qualche anno che ha fatto morire le imprese che non insistono sulla spiaggia e i chiringuitos riminesi torneranno ad essere quello che dovevano: un’importante proposta per la cosiddetta economia del tramonto. Sarà troppo tardi? Probabilmente sì. Quando fai crescere le imprese, poi le cancelli con una delibera o un’ordinanza, non solo fai chiudere il locale, ma metti in difficoltà le famiglie e l’occupazione e hai cose in meno da proporre sul mercato”.
L’invito di Indino è a discuterne “tutti insieme, imprese e politica. Troviamo soluzioni: il turismo giovanile non è solo il nostro presente, ma anche il nostro futuro. Cancellarlo inscenando lotte sul confine comunale non fa il bene di nessuno”.

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