(Rimini) Il Gruppo Teddy, uno dei leader internazionali nel settore dell’abbigliamento fast fashion e i suoi marchi hanno fatto registrare nel 2018 risultati positivi sia in termini reddituali che finanziari continuando a investire nella crescita attraverso tutte le componenti che la sostengono: brand, digitale, logistica e formazione. In particolare sono stati investiti nel passato esercizio 32,3 milioni di Euro nello sviluppo della rete vendita e marketing a cui va aggiunto nel 2018 un ulteriore milione di Euro per la crescita delle persone tramite la formazione. L’obiettivo finale è quello di soddisfare sempre di più i propri clienti, con particolare attenzione per Millenials e Generazione Z, per far vivere loro un’esperienza d’acquisto all’altezza delle loro aspettative.
Questi sviluppi sono da considerarsi sotto una prospettiva ancora più favorevole considerando che è continuata la fase negativa che da tempo contraddistingue il mercato dell’abbigliamento, nel 2018 in contrazione del 2,5% in Italia (fonte: Sitaricerca), alla quale si è sommata la profonda evoluzione dei comportamenti di spesa dei consumatori. A queste situazioni si sono unite inoltre condizioni di instabilità sociale e valutaria che hanno riguardato alcuni Paesi chiave come la Russia.

Teddy mantiene dunque la “barra a dritta” per realizzare il “Sogno” del fondatore Vittorio Tadei di costruire “una grande azienda che guadagni molto per creare occupazione e una parte degli utili destinarli ad opere sociali, sia in Italia che all'estero”.
Il Gruppo si conferma stabile e solido, considerando anche che la crescita media annua del fatturato (CAGR) dal 1988 al 2018 è stata pari al 15,7%, e quindi Teddy può contare su una propulsione considerevole per consentire uno sviluppo sostenibile, autofinanziato ed equilibrato e affrontare con successo il mercato anche nei prossimi anni.

La bussola di Teddy è rappresentata dai pilastri strategici che consistono nella crescita di lungo periodo, la centralità del cliente, la leadership/imprenditorialità diffusa e l’attenzione all’efficienza.
Grazie alle risorse attivate il fatturato consolidato del Gruppo Teddy nel 2018 si è attestato a € 642 mln, allo stesso livello del 2017. A cambi costanti tali ricavi sono ammontati a € 650 mln, con una crescita quindi dell’1,3% sul passato esercizio. Molto positiva è stata la crescita dei ricavi sul mercato domestico (€336,9 mln, +9,3% vs 2017). Grazie a questa prestazione la quota di incidenza di ricavi dal mercato nazionale raggiunge il 52,5% (dal 47,3% del 2017).

La redditività si è mantenuta robusta con un EBITDA Adjusted (considerando cioè l’effetto dei cambi di valuta) pari a € 77,2 mln rispetto a € 83,3 mln del 2017 (incidenza sul fatturato pressoché invariata 12% vs 13% del periodo precedente).
Prendendo in considerazione anche il margine lordo realizzato nei punti vendita dei clienti, sia affiliati che multimarca, il valore a prezzi retail (Iva compresa) delle vendite dei prodotti nel mondo è stimato nel 2018 pari a circa € 1,139 mld (1,132 mld nel 2017).

I brand di Teddy hanno intrapreso da tempo un percorso di sviluppo basato sulla capacità di fornire nuovi stimoli ai clienti sia in termini di offerta che di customer experience. Terranova e Calliope operano con distribuzione retail, Rinascimento è in prevalenza wholesale ma con una componente retail in costante crescita e Miss Miss viene distribuito solo all’ingrosso.
Terranova ha implementato in particolare nel 2018 il format Welcome ispirato alla riviera romagnola e alla sua solarità che si è diffuso con 35 negozi in 11 nazioni. Calliope, dopo aver lanciato la collezione intimo, ha continuato ad evolversi mettendo in cantiere la nuova linea kids lanciata all'inizio del 2019.

Rinascimento ha proseguito nel 2018 l’apertura di negozi monomarca arrivando a 54 punti vendita, a testimonianza del successo del nuovo concept. Il totale delle aperture retail (Terranova/Calliope) nel 2018 è stato pari a oltre 90 nuovi punti vendita che portano il totale a 617 in 40 Paesi. A questi vanno aggiunti i negozi a marchio Rinascimento aperti con la formula Fits You: la possibilità per i clienti di affiliarsi tramite una nuova formula commerciale, che permette al negoziante di sfruttare in maniera personalizzata il know how di Rinascimento®, il format ufficiale del brand e tutta una serie di servizi commerciali relativi ai riassortimenti continui del prodotto, al diritto di reso, al sistema di loyalty e a particolari scontistiche per affrontare in maniera competitiva il periodo dei saldi. Al 31/12/2018 questi negozi sono in totale 37, 19 in Italia e 18 all’estero.
Il 73,9% dei punti vendita è gestito in franchising, formula che Teddy considera fondamentale per il proprio sviluppo contando così sul know-how e sulla conoscenza dei mercati locali da parte degli affiliati. La distribuzione wholesale ha portato i prodotti a marchio Rinascimento e Miss Miss a 6.000 clienti multimarca in 91 nazioni.

La struttura finanziaria di Teddy si mantiene solida ed equilibrata con Posizione Finanziaria Netta che al 31.12.2018 mostra un saldo positivo (a credito) di € 46,2 mln.
Una delle grandi componenti del “Sogno” di Teddy è la creazione di occupazione, con una continua ricerca di figure che vogliano essere “imprenditori di se stessi”. L’azienda ha tenuto fede a questo suo valore fondante essendo stata inserita tra le 70 imprese medio grandi che hanno aumentato i dipendenti di almeno il 30% nel periodo 2008-2017 raggiungendo un ragguardevole +314% (fonte Affari&Finanza/Ufficio Studi Mediobanca). L’attenzione ai dipendenti e alla comunità è inoltre testimoniata dagli investimenti in Welfare, pari al 4% dell’utile, che si concretizzano per esempio in attività a sostegno dei genitori come l’asilo aziendale - fruibile non solo dai collaboratori - iniziative a favore della comunità come sostegno a progetti sociali o aiuto a persone in difficoltà nel trovare lavoro, sanità integrativa o pacchetti di convenzioni aziendali.

Mercoledì, 24 Luglio 2019 15:30

Renzi: il nuovo Rue agevola gli islamici

“L’Amministrazione Comunale con la Variante al Rue agevola la proliferazione dei luoghi di culto islamici”. Ne è convinto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, tra l’altro residente a Marina Centro nei presi di un noto centro culturale musulmano. “Non prendiamoci in giro: non è vero, quanto dichiarato dall’Amministrazione Comunale, che se manca il parcheggio non si prega. Infatti, è sufficiente che i Centri Culturali Islamici occupino una unità immobiliare con una superficie lorda non superiore 100 metri quadri, senza avere l’obbligo di reperire i parcheggi pubblici e i parcheggi privati”, sottolinea Renzi.
Al riguardo, “basta ricordare e ripetere come è stato aperto nel 2004 da un Centro Culturale Islamico il luogo di culto in Corso Giovanni XXIII n. 100, nel Borgo Marina, in una casetta uso ufficio di neanche 100 mq. e senza parcheggi. Per l’insediamento dei Centri Culturali Islamici non si considera il loro impatto ambientale, come avviene da 15 anni nel Borgo Marina con le centinaia di Mussulmani che accedono per la preghiera, per il mese del Ramadan, in quello che, anche per l’Ass. Frisoni, è un Centro Culturale e non una Moschea”.
Con l’ultima interrogazione del 4 aprile 2019, “avevo sollecitato la Variante al RUE proprio per evitare che l’insediamento delle Moschee o luoghi di culto avvenisse, come si verifica di solito e ovunque, a nome dei Centri Culturali Islamici più facilmente compatibili con le destinazioni d’uso degli immobili alle norme urbanistiche”.
Ma l’Amministrazione Comunale, “non ascolta, non recepisce, non impara dalla realtà, bastava una superficie ridotta a 50 o 40 mq, per unità immobiliare, invece di una superficie superiore a mq.100 che richiede necessario il reperimento degli standard urbanistici (es. i parcheggi).
Con questa norma, la stessa Amministrazione Comunale, inoltre, “vanifica” le condizioni urbanistiche previste per l’apertura delle Moschee (es. i parcheggi devono essere sempre reperiti e non monetizzati), in quanto facilita l’insediamento dei Centri Culturali Islamici, che diventano di fatto luoghi di culto, difficili da controllare, con il riproporsi dei relativi problemi, in particolare in un contesto abitato”.

(Rimini) Si era data alla fuga dopo l'incidente che l'aveva coinvolta senza prestar soccorso al motociclista che, a seguito dell'urto, era rovinato a terra, ma la prontezza di un cittadino che annotava la targa dell'auto ha fatto sì che la responsabile fosse rintracciata a poche ore dal sinistro dagli agenti operanti della Polizia locale di Rimini.
Un incidente avvenuto nelle prime ore della serata di ieri, quando l'autovettura condotta da una giovane albanese proveniente da via Circonvallazione occidentale svoltava alla propria sinistra in via Ceccarelli. Nella manovra, per cause ancora in corso d'accertamento, urtava il motociclo proveniente dalla direzione opposta ma – come ha poi confessato agli agenti – non ha pensato minimamente di fermarsi e prestare soccorso al motociclista rovinosamente caduto a terra.
Attraverso la targa dell'autovettura, che la prontezza di un passante presente al sinistro ha permesso di recuperare, non c'è voluto molto agli agenti della Polizia locale riminese individuare il proprietario e, una volta giunti nel luogo di residenza, constatare sul veicolo le tracce del sinistro e raccogliere l'ammissione della guidatrice che ora sarà perseguita ai sensi di quanto disposto dall'articolo 189 del codice della strada che, definendo i comportamenti a cui è tenuto un conducente in caso di incidente con danno alle persone, punisce in mancanza fino alla reclusione da sei mesi a tre anni più la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre anni.

Mercoledì, 24 Luglio 2019 15:22

Sciopero trasporti, sindacati soddisfatti

(Rimini) "Una cosa che non si vedeva da 20 anni o forse più". Così Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti dell'Emila-Romagna hanno presentato lo sciopero generale dei trasporti indetto a livello nazionale in due tappe: la prima, quella di oggi, mercoledì 24 luglio (fermi il trasporto pubblico locale, ferroviario, merci e logistica, marittimo; porti; autostrade; taxi e noleggio). La seconda, venerdì 26 luglio quando toccherà al trasporto aereo.
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti con questo sciopero intendono dare sostegno alla piattaforma unitaria di proposte ‘Rimettiamo in movimento il Paese’ indirizzata al Governo. Questo Governo, che si contraddistingue per l’assenza di risposte strategiche.
Questo è uno sciopero per far capire al Governo che nel trasporto si addensano criticità che determinano una perdita di efficienza del sistema produttivo italiano e compromettono il futuro dei lavoratori. Il nostro Paese, invece, ha bisogno di regole, pianificazione e programmazione.
L’Italia, dal punto di vista infrastrutturale, sta rischiando di diventare la cenerentola d’Europa se non si sbloccano le opere che la fanno viaggiare fra sud e nord a due velocità.
A seguito di questo bisogno di scelte, per i sindacati si deve aprire immediatamente un confronto punto per punto su infrastrutture, politica dei trasporti e regole ed arrivare alla sottoscrizione di un Patto Nazionale per i Trasporti che parta dall’aggiornamento del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica e che tenga conto delle esigenze di mobilità di persone e merci.
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione – ha detto il Segretario generale della Filt Cgil di Rimini Massimo Bellini -. Hanno scioperato non solo i lavoratori delle Ferrovie e del Trasporto Pubblico locale, ma, ad esempio, anche gli addetti del settore logistica della Marr.”
Questa mattina nel corso del presidio che si è svolto davanti alla Prefettura di Rimini, una delegazione sindacale, guidata da Massimo Bellini (Filt Cgil), con Sabatino Crescenzo (Fit Cisl) e Luca Martinini (UilTrasporti), è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto Alberto Grassia al quale sono stati illustrati i motivi dello sciopero.

(Rimini) A due settimane dall’inizio dei saldi estivi di fine stagione il bilancio di Federmoda – Confcommercio della provincia di Rimini fa registrare segnali stabili rispetto alle vendite dell’anno passato. L’indagine che ha coinvolto le aziende del settore tessile e calzature del territorio evidenzia che per il 36% dei commercianti le vendite in saldo sono stabili, per il per il 24% in aumento e per il 21% in calo (dentro ad un range del 10%). Il tutto dopo una stagione primaverile molto complicata, in cui gli operatori sostengono di avere avuto una sensibile diminuzione delle vendite a causa maltempo: il 93% degli intervistati dichiara di avere subito un calo e il 56% di essi dichiara la diminuzione delle vendite superiore al 10%.
Per gli acquisti di abbigliamento e calzature estive in saldo (polarizzati quest’anno sulla fascia di prezzo media), si spendono circa 181 euro a famiglia (circa 82 euro pro capite, anche questo in linea con il 2018).
“Constatiamo un andamento stabile delle vendite in saldo – spiega Giammaria Zanzini di Federmoda Rimini e vicepresidente di Federmoda dell’Emilia Romagna – e speriamo che le prossime settimane possano dare la sferzata auspicata. Ma il dato che mi preme di più sottolineare è quello che vede l’82% degli intervistati la data di inizio delle vendite di fine stagione andrebbe posticipata (per il 63% a fine luglio, per il 20% a fine agosto). Si tratta di una vera e propria necessità, un po’ perché le stagioni sono letteralmente cambiate, un po’ perché stiamo nuotando in una Babele di promozioni massacrante per i piccoli commercianti che, al contrario rispettano le regole e trovano, o almeno trovavano nei saldi la possibilità di ampliare la marginalità e ridare fiato alle aziende oberate di spese da coprire. Per fare riprendere appeal ai saldi oltre allo spostamento delle date riteniamo più che urgente anche in Emilia Romagna un regolamento sugli outlet, come già esiste in altre regioni d’Italia. Gli outlet non dovrebbero vendere produzioni ad hoc, ma solamente merce disassortita, della stagione precedente o fallata, né dovrebbero avere la possibilità di vendite straordinarie perché hanno merce in svendita tutto l’anno. Inoltre, per salvaguardare il commercio di vicinato è fondamentale che vengano contenuti i temporary shop che nascono ormai come funghi, persine all’interno delle strutture ricettive: come Federmoda lo riteniamo inammissibile nonché deleterio per tutto il tessuto commerciale in sede fissa. Un corto circuito che porta a chiusure e desertificazione del tessuto sociale delle città e dei borghi”.

Mercoledì, 24 Luglio 2019 15:16

Emozioni in bici, la proposta di due riminesi

(Rimini) La Romagna come non l'hai mai vista o come non la conoscevi. Sguardo e prospettiva nascono dalla sella di un e-bike: il nuovo modo di fare cicloturismo a impatto 0. Piccoli gruppi da 8 a 12 persone, accompagnati da un guida professionista lasciano ogni giorno i centri della Romagna e i loro alberghi per i 10 tour offerti dalla start-up riminese "Emotion Bike", creatrice di questo innovativo modello/format di turismo esperienziale.
"Dodici i percorsi a disposizione di appassionati delle due ruote grandi e piccoli. Sostenuti da una locomozione elettrica 100% green chiunque può raggiungere attraverso ciclovie, parchi naturali o sentieri la sua destinazione. Si sceglie tra destinazioni come Rimini, Santarcangelo, Cesenatico, Milano Marittima Verrucchio, Montefiore Conca, Morciano, Gambettola, Cesena – spiegano Eugenio Giovanardi e Giuliano Mami, fondatori di "Emotion Bike" - In ognuna di queste destinazioni sono programmate visite a monumenti, musei, oasi e parchi naturali, aziende agricole e vitivinicole, sempre organizzate in collaborazione con Enti e Istituzioni di promozione turistica e culturale di ogni singolo territorio raggiunto. I tour vanno da un durata minima di due ore a un massimo di 6 e sono alla portati di tutti: dai grandi ai piccini. Piacciono particolarmente a turisti inglesi, tedeschi e del nord Europa".

Nei 10 tour si visitano luoghi quali musei, chiese e cattedrali, botteghe artigiane, grande spazio è riservato a campagna e tavola. In Valconca, per esempio, si scoprono cantina e vineria "Ottaviani", con i suoi processi di vinificazione biodinamici. Si assaporano 4 differenti etichette e si respira l'aria di un ecosistema completamente naturale. Senza dimenticare le tappe di altri tour quali la scuola di Piadina di Morciano, gli assaggi di formaggi nel tempio caseario del "Buon Pastore" di Montefiore o botti e tavola della "Collina dei Poeti" di Santarcangelo. New entry tra i tour di questa estate quello a "Tenuta Saiano", vera perla 100% green, con agricoltura, allevamenti, prodotti, vino e tavola rigidamente bio. Accompagnato dalla pedalata di confronto tra i diversi modi di essere Piadina: da quella al mare della "Lella" a quella di collina del "Bar Ilde".
Senza dimenticare il programma dedicato, durante la sera, al capoluogo della Riviera. Dal porto all'antico borgo di San Giuliano, trasformato nel segno di Federico Fellini e Tonino Guerra. Poi la Rocca, i palazzi e il Tempio malatestiano di Bramante, gli affreschi di Piero della Francesca e il Cristo di Giotto. Chiusura e cena nel nuovo centro storico con il rinnovato teatro Galli e il cinema Fulgor: icona dell'arte felliniana in Italia e nel mondo.

(Rimini) In occasione dei propri 40 anni il Meeting dell'Amicizia fra i Popoli, una delle più grandi kermesse culturali del mondo, darà particolare rilievo allo Sport come piattaforma ideale per amplificare tematiche etiche quali l'educazione, la famiglia, l'integrazione e altri valori portanti del Meeting, a Rimini dal 18 al 24 agosto. Il Padiglione Sport si chiamerà Sport Village, avrà una veste nuova e accoglierà un palinsesto di incontri ed attività di grande appeal coinvolgendo i principali protagonisti del mondo dello sport nazionale ed internazionale.
Lo sviluppo e l'organizzazione del nuovo progetto è stata affidata a Master Group Sport, società leader nel marketing sportivo in Italia, che coinvolgerà oltre al CSi, partner storico del Meeting, Federazioni, Leghe, Club e personaggi del mondo dello Sport.
Oltre all'attività sportiva nei campi da gioco dei diversi sport, animati dal CSI e da Federazioni, Leghe, Club, sono attese infatti testimonianze di grandi personaggi sportivi e importanti dibattiti con personalità del mondo dello sport. Primi fra tutti il 19 Agosto "Vincere, ma non solo" con Javier Zanetti,-vice presidente FC Internazionale e membro del Comitato organizzatore delle competizioni FIFA- ed il 21 agosto "I grandi allenatori che hanno fatto la storia dello sport", con Arrigo Sacchi -un grande ritorno dopo 20 anni dall'ultima presenza-, Flavio Roda -attualmente Presidente Federazione Italiana Sport Invernali-, Andrea Cipressa -Commissario Tecnico Nazionale Fioretto- e Massimo Barbolini -allenatore Igor Gorgonzola Novara-,appuntamento imperdibile condotto da Giovanni Bruno per ripercorrere momenti storici dello sport raccontati dai protagonisti che ci hanno regalato emozioni indelebili.

 

(Rimini) “Mi trovo molto bene a Rimini, città creativa e pragmatica”. A un anno esatto dal suo ingresso a Rimini il prefetto Alessandra Camporota traccia un primo bilancio. A tema il trasloco della questura come i rinforzi (che non possono più essere solo “estivi”), gli immigrati e i nomadi, la sicurezza e la sua percezione, il destino della caserma Giulio Cesare.

Questura. “Le decisioni in merito spettano al ministero dell’Interno – ha spiegato subito Camporota – ma appena arrivata a Rimini ho capito subito che quello fosse un tema cruciale su cui era necessario un forte impegno. Allo stato attuale sono partiti i lavori di adeguamento della sede di piazzale Bornaccini (ex centro per l’impiego, ndr) dove in primavera gli uffici della questura di Rimini saranno finalmente unificati”. Resta in piedi anche la soluzione viale Bassi. “Il patto per la sicurezza firmato con il Ministero dell’interno nel 2017 prevede come soluzione definitiva la realizzazione della cittadella della sicurezza in via Bassi”, ricorda il prefetto, sottolineando: “Il sindaco fa bene a tenere alta l’attenzione su questa soluzione, perché non è mai bello per un amministratore avere edifici abbandonati nella propria città”. Lo stato dell’arte? “Per arrivare a una soluzione definitiva -– spiega – dopo il ritiro della disponibilità di Inail e Agenzia del demanio a intervenire, il Ministero ha avanzato al Nuval la proposta di acquisto e ristrutturazione dell’immobile, per un totale stimato di 30 milioni di euro. La proposta è stata valutata positivamente e trasmessa al Cipe per l’accesso ai finanziamenti”.

Eventi. “Abbiamo gestito con risultati soddisfacenti la Molo street parade, la Notte rosa, il Jova beach party. Senza dare mai l’immagine di una città militarizzata, abbiamo garantito il divertimento in sicurezza”, commenta il prefetto. “Spesso si sottovaluta la complessità del territorio caratterizzato da un turismo che non è solo più balneare legato alla stagione estiva, ma che con i congressi registra un numero di presenze straordinario lungo tutto l’anno: 25milioni, mi hanno riferito. Il mio impegno costante è stato e continuerà ad essere quello di ottenere un numero adeguato di forze dell’ordine, non solo per i singoli eventi, che è facile, ma in maniera stabile”.

Immigrazione. “Nella provincia di Rimini sono ospitati in modo diffuso circa 500 richiedenti asilo, non siamo quindi in una situazione di emergenza. Ho riscontrato un alto tasso di capacità di coesione sociale da parte del territorio. Per tutto il resto, l’immigrazione resta un fenomeno che va governato”. Rimane aperta la questione del bando per l’accoglienza, a cui realtà importanti del territorio lo scorso anno non hanno partecipato ritenendone le condizioni proibitive. “Lo riproporremo – promette Camporota – strutturandolo con elementi differenti da quelli presenti nelle convenzioni vigenti”.

Nomadi. “Non solo io, tutti i prefetti hanno ricevuto dal ministro dell’Interno il mandato di una verifica sulla presenza di gruppi nomadi sul territorio di competenza. Ho già effettuato un primo passaggio informativo con i carabinieri, vista la loro capillarità. Successivamente ho responsabilizzato tutti i sindaci affinché mi forniscano in tempi brevi le informazioni richieste dal Ministero. Si tratta di informazioni molto specifiche, legate anche alla presenza di minori e all’obbligo scolastico, per esempio. La circolare non è ‘poliziesca’, vuole essere davvero conoscitiva. Nel riminese, comunque, da una prima verifica, mi risulta che diversi accampamenti siano già stati smantellati”.

Caserma Giulio Cesare. “Entro fine anno si arriverà alla chiusura. I militari sono già stati ricollocati. La mia competenza non sarà quella di gestire il passaggio, ma di coordinarlo. Ancora è tutto da verificare: non si sa se la caserma andrà all’asta, se ci sarà una vendita diretta, se lo Stato ha in mente qualche suo progetto e se la terrà. So che c’è una forte attenzione del sindaco, vale quanto già rilevato per via Bassi: gli edifici abbandonati nel mezzo delle città non sono mai una bella cosa e generano giustamente preoccupazione negli amministratori”.

(Rimini) Siglata oggi a Bologna un’intesa fra Regione, parti sociali e le amministrazioni comunali interessate per fornire un sostegno al reddito a favore dei lavoratori del settore privato, compreso quello agricolo, impossibilitati a svolgere il proprio lavoro dopo la chiusura della strada SS 3bis Tiberina E45 Orte Ravenna (viadotto “Puletto”, dal Km. 168+200 al Km 162+698). Con l’accordo raggiunto oggi in viale Aldo Moro a Bologna, è stata dettagliata la gestione delle indennità (previste dall’articolo 40 del Decreto legge governativo n. 34/2019) che potranno coprire periodi di sospensione dalla attività lavorativa, anche non continuativi, tra il 16 gennaio e il 15 luglio 2019. Le indennità saranno concesse dal governo con decreto alle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Umbria nel limite di spesa complessivo di 10 milioni di euro per il 2019. Però, al momento, il Governo non ha ancora emanato il decreto di ripartizione delle risorse fra le Regioni interessate e i criteri applicativi.
Gli 11 comuni emiliano romagnoli individuati, ovvero quelli nel cui territorio devono essere ubicate le unità produttive interessate dal sostegno al reddito. sono: Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Verghereto, Roncofreddo, Sogliano al Rubicone, Sant’Agata Feltria. Le domande per ottenere l’indennità dovranno essere presentate alla Regione tramite il sistema informatico. Sempre la Regione a redigere la lista dei potenziali beneficiari che verrà poi inviata all'Inps che provvederà alla loro erogazione.

“L’Emilia-Romagna, con tutte le Istituzioni e le parti sociali del territorio - ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, al termine dell’incontro dove è stata firmata l’intesa - ha fatto la propria parte. Si tratta di proposte elaborate e definite in sede locale, per fornire un aiuto concreto in tempi brevi. Abbiamo definito tempi e modalità per dare nel più breve tempo possibile un segnale di vicinanza ai lavoratori che si sono improvvisamente trovati in difficoltà per la chiusura del viadotto. Chi, invece, è latitante è il Governo da cui aspettiamo, e sollecitato, il decreto di ripartizione delle risorse fra le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Umbria. Senza questo atto non sarà possibile mettere in campo alcuna forma di aiuto. Ogni ulteriore ritardo non è giustificabile. Inoltre, è indispensabile che sia riaperto completamente al traffico”.

Lavoratori dipendenti. Secondo quanto ipotizzato nell’intesa, l’indennità potrebbe essere pari al trattamento massimo di integrazione salariale. Pur non essendo tecnicamente cassa integrazione, ma una indennità ad essa corrispondente, si sono seguite le normali procedure per la Cig in deroga, in analogia a quelle seguite dall’Inps a seguito del crollo del Ponte Morandi a Genova.
L’indennità potrà essere richiesta solo se non siano disponibili altri ammortizzatori “ordinari”, o se siano già stati fruiti completamente: l’importo medio orario dell’indennità potrebbe essere di 10,22 euro.

Lavoratori autonomi. L’indennità è concessa a favore delle persone fisiche e non delle imprese. Questo significa che – sempre secondo quanto ipotizzato dal testo dell’intesa - per ogni impresa potrebbero essere presentate più istanze da parte dei diversi soci, collaboratori o agenti/rappresentanti. Resta escluso solamente chi presta attività autonoma in modo occasionale (sotto i 5.000 € annui) e quindi non è obbligato all’iscrizione previdenziale.
Deve esserci stata sospensione totale o parziale dell’attività. In questo senso è significativa anche una variazione dell’attività che ha comunque comportato una diminuzione del lavoro.

Tre i casi presi in esame: lavoratori autonomi soci o titolari di attività di impresa o professionale che in conseguenza dell’evento, nel periodo di riferimento e per un minimo di 32 ore anche non continuative, hanno sospeso uno o più lavoratori dipendenti dall’impresa stessa; lavoratori autonomi soci o titolari di attività di impresa o professionale senza lavoratori dipendenti: in questo caso è possibile presentare domanda di accesso all’indennità esclusivamente sulla base della perdita di commesse, ingaggi, contratti, lavori, forniture o fatturato calcolato rispetto alla media dei due anni precedenti, direttamente riconducibili alla chiusura della E45 e debitamente documentati e motivati; infine titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, di agenzia e di rappresentanza commerciale per almeno il 50% del proprio fatturato/reddito derivante da imprese committenti operanti nell’area degli 11 comuni e che abbiano subito una sospensione dell’attività documentata.

Martedì, 23 Luglio 2019 17:13

Strade, la Coriano-Misano chiusa per lavori

(Rimini) Con ordinanza di oggi il Servizio Infrastrutture Viarie della Provincia dispone la chiusura della circolazione nei giorni 25 (ed eventualmente 26 luglio) lungo la S.P. 50 "Coriano-Misano" per l'esecuzione di lavori urgenti di rifacimento dell'attraversamento stradale danneggiato al Km. 6+450 in Comune di Misano Adriatico, nei pressi del civico n° 97 e dell'officina Talacci.
In particolare, durante l'esecuzione dei lavori sarà vietata la circolazione di tutti i veicoli, compresi ciclisti e pedoni, secondo le seguenti modalità: giovedì 25 luglio dalle ore 8.00 alle ore 18.00. In caso di necessità la chiusura si prolungherà nelle ore successive, anche notturne, fino alle ore 18.00 di venerdì 26 luglio. Il divieto non riguarda i veicoli di soccorso e della forza pubblica.

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