Giovedì, 01 Agosto 2019 15:47

Cocco bello, fermati 10 venditori abusivi

(Rimini) E' un duro colpo quello inflitto in questi giorni dalla Polizia Locale di Rimini alla "banda del cocco" che opera sulle spiagge. Un'operazione massiccia svoltasi in particolare a nord di Rimini, dove opera il Distaccamento di Viserba, che è riuscita a sgominare una piccola organizzazione di venditori abusivi di cocco che, recentemente, avevano allargato i loro servizi anche ad altri prodotti freschi come il cocomero.
Un business quello del cocco fresco, che si ipotizza essere gestito da un'unica organizzazione, che non permette a nessun altro venditore di inserirsi per fare questo tipo di attività abusiva. Un piccolo esercito di ambulanti, dotati di borsa frigo, che sono già stati denunciati anche in alcuni servizi televisivi come organizzazioni dedita al controllano della vendita in spiaggia.

Nell'ambito dell'attività di repressione del fenomeno dell'abusivismo commerciale sull'arenile, svoltosi nel territorio della zona nord, il personale appartenente al Distaccamneto di Viserba ha intensificato l'attività, utilizzando anche i quad in dotazione al Corpo di Polizia Locale. L'operazione, svoltasi nella giornata di martedì e mercoledì scorso , ha portato a fermare, e sanzionare, altri 4 venditori abusivi (6 in tutto con i fermi delle scorse settimane), procedendo al sequestro di tutta la merce che, è stato riscontrato, essere altamente deperibile. Oltre agli alimenti è stata sequestrata anche diversa attrezzatura di vendita che si presentava in pessime condizioni igieniche. Agli abusivi oltre al sequestro sono state elevate sanzioni amministrative per una somma di euro 20.660,00.
I servizi di controllo della spiaggia, nel territorio a nord, vengono organizzati quotidianamente da una squadra di circa 10 agenti, tra quelli in divisa che pattugliano la spiaggia in bicicletta e gli altri appartenenti alla squadra antiabusivismo, che operano sull'arenile con i mezzi quattro ruote motrici. L'obiettivo è quello di scoraggiare qualsiasi attività di vendita abusiva sulle spiagge e sul lungomare e intervenire tempestivamente quando si riscontrano situazioni irregolari.
"Si tratta di una modalità operativa che sta dando ottimi riscontri – spiega l'assessore Jamil Sadegholvaad – Per il contrasto all'abusivismo commerciale stiamo impiegando una serie eterogenea di strumenti, anche in base alle zone della città, da quelli tecnologici a quelli più tradizionali, che convergono su un unico obiettivo, quello di garantire una presenza capillare in ogni zona della spiaggia. A questi servizi si aggiungono quelli di pattugliamento serale e notturno, fatti in collaborazione con gli uomini della Questura. Una presenza costante, finalizzata alla prevenzione e alla sicurezza dei cittadini".

(Rimini) “Ha ragione chi parla di regole farraginose e intempestive rispetto alle analisi della qualità delle acque che non tengono conto delle esigenze del comparto turistico. Da questo punto di vista lascia davvero allibiti il totale e imbarazzante silenzio della Regione Emilia-Romagna che, nel ‘macello mediatico e economico’ determinato dai tre giorni di stop ai bagni di mare, ha visto bene di non spendere una sola parola a difesa del comparto turistico romagnolo”.
E’ critica l’on. Elena Raffaelli (Lega) nei confronti della Giunta regionale.
“Si tratta – aggiunge – di un danno incalcolabile nel pieno della stagione balneare, figlio di una politica regionale che, al di là delle dichiarazioni di prammatica, non ha effettivamente interiorizzato nelle politiche di settore il grande valore dell'economia turistica della Romagna. Nel corso di questi ultimi anni, in particolare, tante e ripetute sono state le sollecitazioni di alcuni sindaci, vedi Riccione, che hanno chiesto l'istituzione di un Tavolo tecnico in materia di ambiente-turismo-sanità per gestire correttamente tempistiche e modalità di affissione e revoca dei divieti. Ma forse la Regione e la sua Giunta erano troppo prese da altro e i risultati oggi sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che più stupisce è l’accorato appello del sindaco Pd di Rimini, Andrea Gnassi, che chiede alla Giunta regionale Pd di chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati da tempo. Una politica turistica, quella regionale, davvero deludente, checché ne dica l’assessore Andrea Corsini, prodigo di dichiarazioni, meno di fatti per riconoscere il turismo balneare come forza economica trainante. Con la Lega al governo della Regione, nella prossima legislatura, ci sarà al contrario il pieno coinvolgimento degli operatori (bagnini, albergatori, commercianti, associazioni di categoria..) per elaborare insieme ‘con i piedi nell'acqua’ modalità e tempistiche procedurali che uniscano insieme la massima tutela della salute pubblica e tempi tecnici adeguati per comunicare in tempo reale la bontà delle nostre acque, tutelando così tutto il comparto turistico romagnolo.. Colgo, infine, l’occasione per ringraziare tutti i nostri operatori, associazioni di categoria e amministratori locali che in queste giornate così difficili non hanno perso il sorriso e, con la solita forza che li contraddistingue, si sono rimboccati le maniche, rassicurando turisti e cittadini”.

(Rimini) Ieri la Provincia di Rimini ha inviato in Regione le candidature per i progetti di valorizzazione delle aree commerciali del territorio. Dei sette progetti presentati dai Comuni e dalle Unioni di Comuni sui due ambiti di intervento previsti, la Provincia di Rimini ne ha selezionati quattro: nell'ambito promozione e marketing del territorio, i progetti del Comune di Rimini e dell'Unione Valconca, entrambi per una spesa prevista di 80 mila euro; nell'ambito della riqualificazione delle aree commerciali e mercatali, sono stati selezionati i progetti del Comune di Santarcangelo di Romagna (spesa 290 mila euro) e del Comune di Novafeltria (spesa 150 mila euro). I contributi regionali possono arrivare a coprire fino all'80% della spesa complessiva.
"Si tratta dell'iter previsto dalla L.R. 41/97 sul commercio – spiega il Presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi - che assegna alle Province il compito di individuare le candidature. Il commercio nelle forme tradizionali, come è noto, vive una situazione critica legata a diversi fattori, tra cui anche la concorrenza sempre più forte delle nuove forme di distribuzione organizzata, con un forte rischio di perdita identitaria. L'intreccio tra evoluzione dei settori commercio, turismo, artigianato e vita cittadina è sempre più evidente e richiede una programmazione coerente e condivisa. Nel maggio scorso la Regione aveva stabilito le tipologie di interventi finanziabili per il 2019 con l'intento di favorire lo sviluppo dei sistemi distributivi nei centri storici e nelle aree urbane, gli esercizi commerciali al dettaglio, le attività di artigianato di servizio e i pubblici esercizi. Come Provincia di Rimini, per l'individuazione delle candidature abbiamo applicato prioritariamente i criteri della popolazione residente, dell'importo della spesa, dell'equilibrio territoriale e del livello di progettazione."

(Rimini) “Sapevamo già che il Tar non sarebbe entrato nel merito e sapevamo anche che quasi mai il Tar concede le sospensive”, così da Petroltecnica all’indomani della notizia del rigetto del ricorso contro l’ordinanza del comune di Coriano che ha chiuso lo stabilimento Rovereta. “Stiamo già preparando il ricorso al Consiglio di Stato avverso alla decisione del Tar che discuteremo a Roma nella prima udienza utile, speriamo il 29 agosto, ove siamo confidenti che verranno ascoltate le nostre ragioni”.
Da Petroltecnica con credono “che ci sia nulla di cui rallegrarsi o complimentarsi in una situazione così grave e, in merito alle dichiarazioni sul presunto interesse del sindaco nei confronti dei lavoratori e della loro tutela, il sindaco stesso dovrebbe spiegare come può tutelare i posti di lavoro quando con i provvedimenti adottati ha escluso che l’azienda possa continuare le attività che vengono legittimamente esercitata da un quarto di secolo. A questo proposito, va detto che il tavolo prefettizio, dopo quattro incontri, alla presenza di diversi attori istituzionali, si è chiuso perché la proposta del Comune consisteva nella concessione di lavorare solo negli uffici e non da subito”.

Petroltecnica è, dice, “in possesso di tutte le certificazioni ISO 18000, OHSAS, HSEQ (Salute, Sicurezza, Qualità, Ambiente), per le strutture e per i processi degli impianti, attivi dal 1993, abbiamo una Aia regionale in essere fino al 2021. In quale altra parte d’Italia, se non nel Comune di Coriano, potrebbe succedere che una azienda con tutte queste certificazioni, rischia di dover chiudere per degli abusi edilizi di piccola entità e per motivazioni pseudo urbanistiche facilmente confutabili sotto la scorza della propaganda e dell’accanimento?”.
Si parla, “in un capannone, di garage utilizzati come magazzino, laboratorio e uffici, al fine di un maggior efficientamento aziendale. Per quanto riguarda l’altro capannone, non abbiamo apportato modifiche ad uno stabile in cui per 34 anni hanno lavorato oltre 100 dipendenti della ditta Celli”.
Una azienda “che andrebbe tutelata e non affossata invece in tutti i modi perché ha 300 dipendenti, perché è una eccellenza nel campo ambientale, perché gli impianti di trattamento dal 1993 hanno RECUPERATO oltre 600.000.000 chilogrammi di terreni, acque e olii ed attualmente sono in grado di RECUPERARE (vera economia circolare) 80.000.000 chilogrammi di terreni, acqua e olii evitando il conferimento in discarica (triste eredità che lasceremo ai nostri nipoti) o lo smaltimento illecito”.

Giovedì, 01 Agosto 2019 09:06

1 agosto

Mare ok | “Aste inevitabili” | Nuove rotatorie Statale 16

(Rimini) Il Comune di Rimini dà il via alla sperimentazione della micromobilità elettrica. Nella seduta del 31 luglio 2019 la Giunta comunale ha infatti approvato le disposizioni necessarie a far sì che questo nuova modalità di mobilità sostenibile possa partire sul territorio comunale, focalizzandosi in questa fase iniziale sui monopattini elettrici. La delibera approvata consente infatti da oggi, l'avvio della sperimentazione all'utilizzo di tali mezzi, sia da parte di singoli utilizzatori proprietari dei mezzi che di mezzi a noleggio, di circolare sulla rete di percorsi individuati nel provvedimento nel rispetto delle norme e regole comportamentali definire dalla stessa delibera. 
Per l'avvio dei servizi in modalità sharing mobility bisognerà attendere qualche giorno perché si perfezioni la procedura di selezione avviata dall'Amministrazione.
 
Sarà', infatti, con una disposizione dirigenziale che il Comune di Rimini già nella prossima settimana autorizzerà il servizio di sperimentale di noleggio monopattini elettrici in sistema di free floating (cioè a flusso libero) sul territorio comunale alle ditte selezionate tra quelle che hanno manifestato la propria disponibilità aderendo all'indagine di mercato per l'individuazione dei soggetti interessati alla gestione del nuovo servizio nelle scorse settimane

"Rimini – è il commento di Roberta Frisoni, assessore alla mobilità del Comune di Rimini - comincia ufficialmente a sperimentare la micromobilita elettrica. Da oggi è possibile circolare con i monopattini elettrici su una rete di percorsi ciclabili, zone 30 e aree pedonali individuate per consentire a cittadini e turisti di provare nuovi servizi e forme di mobilità alternativa. Non è un passaggio come gli altri: si tratta di una sperimentazione che, se veicolerà risultati positivi per la comunità e l'ambiente, potrà essere assorbita nele politiche strutturali legate alla mobilità cittadina. Più nel dettaglio, i percorsi sono stati individuati sulla base delle prescrizioni del Decreto Ministeriale che ne consentono la circolazione su zone 30 e piste ciclabili. Abbiamo prestato particolare attenzione al tema della sicurezza delle persone e degli utenti, ponendo limiti di velocità rigorosi, anche anticipando provvedimenti che stanno apportando le capitali europee che già da tempo hanno attivato questi servizi.  Rimini è certamente una città che ha nel suo dna l'innovazione: questa sperimentazione getta un seme per disegnare la mobilità del futuro, sempre più varia, sostenibile, disponibile, diversificando per andare oltre il dominio assoluto dell'auto. Oltre ai servizi servono evidentemente anche le infrastrutture per accompagnare il cambiamento, ed è per questo che i nuovi lungomari, all'interno del Parco del Mare, sono stati già progettati per accogliere tutte le forme nuove di mobilità sostenibile, dai pedoni, ai monopattini, alle biciclette, agli skate, ai roller. Oggi dunque siamo solo l'inizio"

Le caratteristiche della sperimentazione  

L'atto di Giunta individua le condizioni e le procedure per l'autorizzazione alla circolazione sperimentale, tra le quali l'installazione, già in corso da parte dell'Amministrazione, di specifica segnaletica delle aree di circolazione, e gli obblighi in capo agli utilizzatori e ai gestori del servizio. L'Amministrazione, nella prospettiva di agire per step incrementali, si è concentrata in questa prima fase sulla disciplina della sperimentazione relativamente ai monopattini elettrici con focus principale sulla fascia turistica e riservandosi di adottare successivi provvedimenti volti ad ampliare, rivedere le aree e modalità di sperimentazione, anche in merito alla tipologia di dispositivi per la micromobilita'.
Ai sensi della Delibera, sul territorio del Comune di Rimini la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica è consentita esclusivamente in ambito urbano e in particolare sulla pista ciclabile del lungomare sud da Miramare (lungomare Spadazzi) fino l'incrocio con Via Faenza; sulla pista ciclabile del lungomare sud dall'incrocio con Via Siracusa fino Piazzale Boscovich; sulla pista ciclabile lungo via destra del porto fino al Ponte dei Mille; sulla pista ciclabile di via Principe Amedeo da Piazzale Fellini al sottopasso; sul percorso ciclopedonale di Piazzale  Cesari Battisti dal sottopasso alla Stazione ferroviaria; nei percorsi ciclopedonali dei parchi Renzi, Maria Callas, Cervi, Olga Bondi, Fabbri, Poderi della Ghirlandetta, XXV Aprile; nelle "zone 30" da Via Cristoforo Colombo al lungomare Claudio Tintori; sulla pista ciclabile del lungomare nord a Viserbella.
In tutte queste zone la velocità non dovrà essere superiore a 15km/h, mentre nelle aree pedonali e nelle vie del centro storico e di Piazzale Fellini non potrà superare i a 6km/h, ovvero in Via Marecchia, da via dei Mille a Ponte di Tiberio; sul Ponte di Tiberio; su Corso D'Augusto da Ponte di Tiberio a Via Verdi; in Via Verdi fino Piazza Malatesta; in Via Garibaldi, da Porta Montanara a Via Bertola; su Corso d'Augusto,  da Arco d'Augusto a Via Bertola; in Via IV Novembre e Via Dante, da Via Alberti a Stazione Ferroviaria; in Via Galeria e Via Castelfidardo, da Via Bastioni Orientali a Via IV Novembre.

Il sistema che l'Amministrazione comunale intende avviare è quello di una gestione di un sistema di monopattini elettrici dotati di interfaccia di bordo con il sistema di gestione digitale e funzionanti anche in assenza di postazioni fisse per la custodia o il ricovero dei monopattini; caratterizzato dal posizionamento in aree pubbliche, non necessariamente predefinite ma non espressamente vietate da specifiche disposizioni del Comune, fissando i criteri per garantire il decoro urbano, da rispettare per l'esercizio di tale attività nella fase sperimentale al fine di verificarne l'appetibilità da parte dell'utenza, le ricadute sulla città e avere elementi conoscitivi che possano consentire di effettuare delle valutazioni sul funzionamento e regolamentazione del servizio stesso.
Un sistema di tipo aperto, dunque, senza dotazione di attrezzature per la custodia o simili ed altri sistemi di postazioni fisse, che preveda la possibilità di attivare un servizio a pagamento con tariffazione a tempo, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali, funzionanti sulle principali piattaforme digitali e sistemi operativi per smartphone, device digitali, computers inclusi.
Con l'atto dirigenziale in corso di definizione, alla conclusione dell'indagine di mercato già realizzata per selezionare gli operatori economici interessati alla gestione del servizio e stilata apposita graduatoria dei soggetti idonei, sarà possibile stipulare l'apposita convenzione che disciplina l'esercizio, cosicché solo i soggetti individuati e fino alla concorrenza del numero massimo di monopattini stabiliti dalla delibera di Giunta (1000) che l'Amministrazione ritiene introducibili sul territorio, potranno poi presentare apposita SCIA al SUAP per la gestione sperimentale del servizio.

In relazione alle aree identificate è infatti fissato in 1000 il numero massimo di monopattini elettrici da introdurre sul territorio. Il sistema fornirà il monitoraggio costante dei flussi in essere e fornirà informazioni in tempo reale agli utenti.
I monopattini non saranno posizionati in maniera da costituire intralcio alla circolazione stradale e alla mobilità in generale e per questo già nei giorni scorsi è stata installata la segnaletica necessaria lungo i percorsi nei quali è consentita la circolazione.

Le caratteristiche dei mezzi e la modalità di utilizzo da parte degli utenti devono attenersi a quanto prescritto dalla legge e in particolare gli utenti dovranno attenersi al rispetto delle velocità stabilite in ciascuna area di transito; a posizionare i monopattini accompagnandoli a mano, in prossimità delle rastrelliere per le biciclette e degli stalli riservati ai ciclomotori e motocicli, nelle aree subito fuori dai parchi a patto che non rechino intralcio alla normale circolazione; a non parcheggiare i monopattini nei parchi, sulle piste ciclabili e lungo il marciapiede lato mare del lungomare. Nel caso in cui i monopattini non siano correttamente posizionati nella fase di sosta saranno rimossi come previsto dal Codice della Strada e verrà elevata la relativa sanzione nei confronti dell'utente, ma soprattutto non potranno circolare fuori dai centri abitati o in aree non autorizzate.
Il gestore del servizio sarà chiamato a rispettare tutto quanto definito nel decreto ministeriale che ha autorizzato la sperimentazione della circolazione su strada dei dispositivi per la micro mobilità elettrica, con particolare attenzione al rispetto delle tariffe proposte, che non potranno essere modificate nel corso del periodo di gestione; a garantire un servizio di pronto intervento e controllo dei monopattini posti in servizio; a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei monopattini; a predisporre un sistema di notifica all'utente del mancato rispetto delle norme, fino a escluderlo dal servizio in caso di ripetute inadempienze; a fornire agli utilizzatori i necessari dispositivi da indossare da dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere come prescritto dal decreto ministeriale; a collaborare per l'avvio e la gestione di campagne promozionali organizzate dal Comune che promuovano la mobilità sostenibile ed elettrica; a informare gli utenti circa le regole di utilizzo fra le quali quelle relative alla sicurezza stradale, velocità e modalità consentite di sosta; a presentare adeguata polizza stipulata con primaria Compagnia di Assicurazione per la responsabilità civile, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori del servizio.

Mercoledì, 31 Luglio 2019 15:48

Nas al ristorante, sequestrati alimenti

(Rimini) Prodotti alimentari, come pesce, carne o latticini, di cui non è stato possibile tracciare la provenienza o per i quali erano stati superati i termini per la consumazione e scarse condizioni igieniche e strutturali. E' quanto hanno riscontrato i Carabinieri del Nas di Bologna che, nei giorni scorsi durante alcuni controlli, hanno eseguito accertamenti in un ristorante di una struttura alberghiera a Miramare di Rimini. Al termine hanno richiesto un provvedimento di chiusura all'Autorità sanitaria. Sono stati sequestrati 406 chili di alimenti di vario tipo per un valore di circa 10mila euro. Al titolare dell'attività, un italiano di 54 anni, i Carabinieri hanno contestato violazioni amministrative per 4.500 euro (Ansa).

(Rimini) Il problema del gap fra domanda espressa dalle imprese dell'industria e offerta presente sul mercato è sempre più di attualità ed anche le aziende della Romagna risentono della difficoltà di trovare figure tecniche specializzate.
Per dare una risposta concreta a Rimini arriva la Fondazione ITS Maker (Istituto Superiore meccanica, meccatronica, motoristica e packaging dell’Emilia Romagna) con il percorso biennale “Tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici”, indirizzato a formare tecnici in grado di operare, realizzare, integrare, controllare macchine, impianti e sistemi automatici e meccatronici.

Il percorso, fortemente voluto da Confindustria Romagna e dalle imprese del territorio, sarà realizzato a Rimini da Fondazione ITS Maker in collaborazione con Assoform Romagna e gli istituti tecnici del territorio e si rivolge a un massimo di 25 diplomati della scuola secondaria superiore.
2000 ore di formazione di cui 800 ore circa di tirocinio presso le più importanti aziende meccaniche, meccatroniche, motoristiche del nostro territorio. Orientato alla cultura del "saper fare", è incentrato ad una didattica che prevede l’alternanza di lezioni teoriche in aula e in azienda, esercitazioni e lavori di gruppo in laboratorio, visite e project work in azienda.
“Ritengo che l’attivazione di questo nuovo corso – commenta Daniele Vacchi Direttore Fondazione ITS Maker - costituisca un’occasione unica per dotare il sistema industriale della Romagna delle figure di supertecnici in grado di aiutare le imprese nella transizione verso il modello Industria 4.0 e l’intelligenza artificiale. Questo di Rimini è il decimo corso Its Maker della nostra regione in un settore, quello dell’automazione industriale, nel quale l’Emilia Romagna si posiziona al top, con la più alta concentrazione al mondo di imprese di questa filiera. La caratteristica principale dei corsi Its Maker è di essere organizzati in modo da assicurare l’occupazione certa di tutti gli allievi. In questo senso, ci rivolgiamo a giovani provenienti da tutta Italia”.
“Il problema dell’incontro fra domanda e offerta nel mondo del lavoro continua ad essere molto sentito anche nel nostro territorio - spiega Tomaso Tarozzi Vicepresidente Confindustria Romagna - Le aziende continuano ad avere difficoltà nel trovare figure specializzate, in particolare in materie tecniche. Iniziative come questa sono quindi determinanti per colmare questo gap investendo in formazione e per essere sempre più competitivi innovando in un’ottica di Industria 4.0 e con un respiro internazionale. Ai giovani occorre dare non solo competenze e un’opportunità occupazionale, ma una identità professionale ed una realtà d’impresa in cui potersi riconoscere. Confindustria Romagna non può quindi che essere in prima linea in progetti e percorsi che rappresentano un’occasione di incontro e danno la possibilità di formarsi in azienda, conoscendone e vivendo direttamente valori, obiettivi e mission”.

“Da inizio legislatura – dice Patrizio Bianchi assessore scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Regione Emilia Romagna - ogni anno incrementiamo il numero dei percorsi di formazione tecnica, segmento strategico della nostra infrastruttura educativa perché permette di dare risposta concreta ai fabbisogni espressi dalle imprese e opportunità ai giovani di acquisire competenze di alta specializzazione per trovare un lavoro qualificato. Il nuovo ITS nasce con questo duplice obiettivo e grazie alla presenza sul territorio di imprese dinamiche, pronte a collaborare alla formazione dei giovani. Un investimento corrente con quanto condiviso in “Giovani Più”, documento sottoscritto nel novembre 2018 che impegna tutti i firmatari del Patto per il Lavoro a mettere in campo nuove opportunità per i giovani che stanno costruendo il proprio progetto di vita e a portare nuove competenze in un sistema economico-produttivo che, per competere a livello globale, ha bisogno delle ambizioni e dell’energia delle giovani generazioni. Perché solo investendo ora nei giovani, nelle loro aspettative e nelle loro competenze, e solo riconoscendoli come primo fattore di crescita di un territorio e di una comunità, è possibile generare sviluppo per il presente e il futuro dell’Emilia-Romagna”.

“Anche nel nostro territorio – aggiunge Nadia Rossi Consigliera Regione Emilia Romagna - ci sono realtà industriali e imprenditoriali di valore nel campo della meccatronica, motoristica e automazione che grazie all'innesto di forze giovani possono vincere la sfida dell'innovazione.
Questo percorso che si attiva a Rimini, e che si aggiunge a quello già avviato sul territorio e legato all'industria turistica, contribuisce a strutturare una risposta organica alla domanda di competenze delle imprese e superare quel paradosso che vede da una parte sempre più giovani pieni di potenzialità in cerca della giusta opportunità e dall'altra aziende, anche leader del settore, che faticano a trovare le figure più adatte da inserire e far crescere nei propri organici”

Interesse e approvazione da parte delle aziende del territorio per l’avvio del percorso:
“Riteniamo lodevole il progetto di Confindustria Romagna e Fondazione ITS Maker– dice Alessandro Capucci, Direttore Risorse Umane Scm Group - Alla luce delle continue sfide tecnologiche che interessano oggi l’industria manifatturiera, assistiamo ad una forte necessità di competenze professionali tecniche, in particolare progettisti meccanici, tecnici di installazione/assistenza, nonché ingegneri meccanici, informativi e con competenze software e digitali. Già dagli anni ‘80 il nostro Gruppo è stato tra i primi ad investire nella crescita delle sue risorse professionali, come tra l’altro testimonia anche il nostro nuovo polo formativo Campus. Inoltre, da sempre Scm Group crede in una formazione a favore dello sviluppo dell’intero territorio, favorendo attività di scambio con le scuole secondarie, le Università e gli enti professionali con visite guidate nelle nostre sedi e iniziative formative congiunte. Siamo disponibili a contribuire a questo progetto in termini di know-how e di competenze”.

Mercoledì, 31 Luglio 2019 15:03

Stazione, approvato il progetto per piazza

(Rimini) E' stato approvato ieri in Giunta il progetto consegnato da RFI - Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., relativo alla "Sistemazione della piazza antistante il fabbricato viaggiatori della Stazione di Rimini inserito all'interno del progetto di riqualificazione delle aree ferroviarie della stazione di Rimini". Un progetto che, dopo l'abbattimento della palazzina ex sede Iat, avvenuto a carico dell'Amministrazione Comunale, in questa seconda fase, viene preso in carico da Rfi per la realizzazione della grande piazza pedonale.
Si tratta di un'opera importante, frutto di obiettivi strategici condivisi nel Protocollo Tecnico d'Intesa tra Comune di Rimini, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., FS Sistemi Urbani S.r.l. e Regione Emilia-Romagna, per la riqualificazione delle aree della stazione ferroviaria di Rimini. Un accordo generato dalle scelte strategiche fatte negli anni per giungere alla realizzazione di una vera e propria "Città della Città" con la funzione di collegare il centro storico con la marina. Sono diverse le finalità perseguite: risolvere le criticità intrinseche dell'area ferroviaria, innescare processi di qualificazione di tutto l'ambito stazione, invertire la monofunzionalizzazione e/o la parziale dismissione di alcune aree, incrementando la percezione e le condizioni di sicurezza.


Il progetto, redatto dallo Studio di progettazione "Via Ingegneria srl" di Roma, che ha un costo complessivo di oltre un milione e mezzo di euro a carico alla Società RFI, raccoglie, nella sua relazione tecnica, diversi tipi di interventi: demolizione e opere propedeutiche di pensiline e di edificio adibito a vano tecnico a carico di Rfi; caratterizzazione dello spazio pubblico mediante una serie di "isole ambientali", inserite nella pavimentazione in gres; realizzazione di due pensiline per formalizzare e proteggere i due percorsi d'accesso alla biglietteria e alla fermata capolinea del Metromare; realizzazione delle opere necessarie per lo smaltimento delle acque piovane e di quelle necessarie allo spostamento dei sottoservizi esistenti; realizzazione di opere complementari di arredo urbano (impianto di pubblica illuminazione, illuminazione scenografica, fontana e giochi d'acqua, sedute, realizzazione di aree verdi).
L'area è già stata consegnata a Rfi per l'avvio dei lavori, che avranno inizio dopo ferragosto. Si ricorda che la riqualificazione della zona della stazione di Rimini e dalle aree circostanti è stata suddivisa in tre ambiti di rigenerazione: la Città Pubblica, la Città dei Servizi e l'Housing. Il sub-ambito della "Città pubblica" comprende le aree destinate alla realizzazione della Sede Unica del Comune di Rimini, di alcuni edifici ad uso terziario e commerciale e di una piazza. L'Ambito della "Città dei servizi" riguarda gli interventi di riorganizzazione del centro sportivo e ricreativo, il nuovo polo didattico-culturale e l'ampliamento del parco. In particolare sono previste superfici complessive dai 2.500 mq a 5.000 mq circa per edifici scolastici. Nell'area sul lato mare, tra la fascia ferroviaria, il parco dell'Ausa e Viale Monfalcone si prevede la realizzazione di un nuovo insediamento a prevalenza residenziale.
Inoltre è prevista anche la manutenzione e l'ampliamento dell'area di sosta di Metropark nell'area stazione, un primo intervento che consentirà al parcheggio per i mezzi di passare dagli attuali 183 posti auto a 293, di cui sette per disabili.

(Rimini) Poste riapre un ufficio mobile a Torre Pedrera. "Il Comune di Rimini esprime la propria soddisfazione che oggi è diventato operativo un ufficio postale mobile che sostituirà temporaneamente la sede di Viale Gibuti, a Torre Pedrera, resa inagibile dall'attacco criminoso all'atm postamat, negli spazi esterni dell'istituto omnicomprensivo Carla Ronci che abbiamo messo volentieri a disposizione”, hanno detto apprendendo la notizia l'assessore all'Innovazione digitale Eugenia Rossi di Schio e l'assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad che nelle scorse settimane avevano ricevuto i responsabili di Poste italiane proprio sulla risoluzione del problema.
“Una soluzione temporanea ma funzionale alle esigenze espresse dalla comunità di Torre Pedrera, dove sarà possibile tornare a usufruire di tutti i servizi sia postali che finanziari in attesa del completamento degli interventi previsti nella sede storica", spiegano dal comune. L'Ufficio postale di Torre Pedrera sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì 8.20 -13.45 e il sabato fino alle 12.45.

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