Videosorveglianza nelle attività economiche, giunta approva intesa
(Rimini) Entra nella fase operativa l'obiettivo dell'Amministrazione comunale di ampliare il sistema di videosorveglianza cittadino attraverso la creazione di un rapporto virtuoso tra istituzioni e cittadini.
La Giunta comunale ha così approvato nell'ultima seduta il protocollo d'intesa per lo sviluppo delle attività di collaborazione in materia di sicurezza e videosorveglianza fra il Comune di Rimini e soggetti privati o pubblici richiedenti lo sviluppo dei sistema comunale di videosorveglianza integrato, fra il Comune di Rimini, la Polizia Locale e le altre forze dell'ordine dello Stato.
Pubblico e privato insieme dunque per estendere la rete della videosorveglianza sull'intero territorio cittadino e per aumentare il livello di prevenzione e contrasto al degrado e ai fenomeni di illegalità.
Il protocollo con cui Comune di Rimini e associazioni di categoria, ordini professionali, cooperative e sindacati definiscono oggetto, obiettivi, modalità e ruoli, adempimenti e oneri del progetto, permetterà la creazione di una rete integrata di videosorveglianza nel territorio comunale, andando a implementare ulteriormente il sistema di controllo già attivo gestito dal Comune di Rimini e collegato alla centrale operativa della Polizia Locale e delle Forze di Polizia.
Un'iniziativa che risponde ad una precisa esigenza sollevata in diverse circostanze proprio dai privati, da confederazioni e associazioni, per ampliare la copertura del sistema di videosorveglianza in particolare nella rete viaria principale e secondaria e in alcuni luoghi strategici della città.
"Abbiamo deciso di spingere fortemente sull'utilizzo delle tecnologie e degli apparati di videosorveglianza nella consapevolezza che si tratti di strumentazioni in grado di garantire un contributo decisivo nella deterrenza e nella prevenzione dei fenomeni di illegalità – ha commentato l'assessore alla sicurezza e alle attività economiche Locale Jamil Sadegholvaad –. Sono i fatti a confermarci come sempre più i sistemi di videosorveglianza siano supporto essenziale alle attività investigative e, non a caso, l'attivazione delle telecamere è una delle prime richieste che ci vengono avanzate da privati e operatori economici. Far crescere questa rete tecnologica essenziale alla convivenza civile e alla crescita dei livelli di sicurezza cittadina anche grazie ad una stretta collaborazione virtuosa tra istituzioni e privati riteniamo sia un obiettivo di grande valore per rafforzare il presidio della legalità e della sicurezza sul nostro territorio."
Sottoscrivendo il protocollo, le associazioni si impegnano a promuovere tra i propri associati l'installazione di sistemi di videosorveglianza che possano interagire anche direttamente con gli apparati della Polizia Locale del Comune di Rimini, nel pieno rispetto dei principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali e di quanto stabilito dal regolamento dell'Unione europea. Il sistema informativo dei dati e i programmi informatici degli impianti di videosorveglianza saranno configurati nel più assoluto rispetto della raccolta dei dati personali e dei dati identificativi. Spetterà poi al Comune definire il regolamento attuativo che sarà presentato e discusso in seno al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per una valutazione.
L'ampliamento della rete attraverso la creazione di nuovi impianti di videosorveglianza che possano essere gestiti in sinergia dagli organi di polizia permetterà l'intervento più incisivo sui fattori di degrado urbano, nonché il contrasto all'illegalità diffusa ampliando maggiori possibilità investigative e di prevenzione ottimizzando tutte le risorse presenti sul territorio grazie alla la collaborazione tra le forze dell'ordine e gli istituti di vigilanza privata.
Come si ricorderà è proprio di qualche giorno fa la sottoscrizione del Protocollo d'intesa "Scuole Sicure" tra Comune di Rimini e Prefettura, finanziato per 55.642 euro che sarà erogato alla sua conclusione attraverso la Prefettura di Rimini dalla Direzione Centrale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Un protocollo d'azione a tutela dei ragazzi delle nostre scuole secondarie per il controllo e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che tra le diverse azioni prevede proprio l'installazione di telecamere nei pressi degli istituti scolastici, destinate ad integrare il sistema di videosorveglianza del Comune di Rimini.
Balneazione, Lega attacca Regione Er
(Rimini) “I distratti sull’intempestività dei divieti di balneazione e sulla necessità di una comunicazione più attendibile sullo stato del mare sono soprattutto due: il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini. E’ davvero strabiliante come Bonaccini scarichi sempre le proprie responsabilità su altri per schivare errori, ritardi e disattenzioni della propria amministrazione”. Lo sostengono i parlamentari leghisti Jacopo Morrone e Elena Raffaelli, in merito alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da presidente Er e assessore in fatto di divieti di balneazione. “Oggi Bonaccini afferma di aver dato informazioni tempestive e documentate, ma se testate nazionali e estere, per non parlare di siti e social, hanno pubblicato notizie allarmistiche, che hanno danneggiato la nostra riviera più degli eventi concreti, significa che a livello regionale si è sottostimato il problema e si è agito con superficialità e in ritardo. Se è vero, come è vero, che la qualità delle nostre acque è eccellente, allora la catena delle responsabilità non ha funzionato. E di questo non è certo responsabile il governo nazionale. La tempistica dei divieti di balneazione (nella fattispecie le 48 ore) è di pertinenza esclusiva della Giunta regionale e non del decreto legislativo di riferimento, il 116/2008. A questo si aggiunge il fatto che il testo di modifica del decreto legislativo non è stato né presentato, né discusso con i territori. Eppure come presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, vista l’importanza del comparto turistico balneare, avrebbe potuto certamente attivarsi in modo più cogente. Ora il presidente della Regione anticipa sulla stampa un incontro con i sindaci dopo ferragosto. Troppo tardi. Forse non è stato informato del fatto che il Comune di Riccione fin dal 17 giugno ha fatto richiesta di un incontro urgente agli assessori regionali al Turismo, all’Ambiente e alla Sanità proprio su questi temi, ma non ha ricevuto risposte. E di questo Bonaccini non può che incolpare la sua Giunta”.
Italia nostra denuncia la Beach arena
(Rimini) Impedisce l’accesso alla spiaggia libera e può essere fonte di pericolo. Con queste due motivazioni Italia Nostra ha presentato un esposto nei confronti della beach arena di Miramare. “Oggi abbiamo denunciato, al Comune di Rimini e all’Autorità giudiziaria con un esposto formale la situazione, augurandoci un intervento rapido delle autorità preposte e un ristabilimento immediato delle regole”, spiegano gli attivisti.
“A partire dal 15 luglio - raccontano - e per i successivi 40 giorni, l'area davanti alla Colonia Bolognese, la più grande spiaggia libera della città, è stata occupata dai concerti organizzati nella Rimini Beach Arena. Italia Nostra aveva posto immediatamente il problema dell'occupazione di quest'area da parte di una organizzazione invasiva: le ragioni non sono da ricercare nella volontà di colpevolizzare il divertimento, ma piuttosto nella consapevolezza che la spiaggia libera, proprio perché 'libera', non è uno spazio vuoto da riempire con iniziative più o meno 'divertenti', quanto piuttosto un luogo da salvaguardare con politiche diverse, perché appartiene di diritto alla storia di Rimini”.
In un primo momento, l’associazione ha chiesto all'amministrazione “l'accesso alla documentazione che regolamentava l'organizzazione degli eventi e dalla quale emergeva che la società responsabile si impegnava a mantenere nei giorni non destinati ai concerti libero accesso alla spiaggia. Dai molti sopralluoghi fatti dai nostri volontari in questi giorni è emerso che ciò non è avvenuto e che anzi l'area è stata permanentemente transennata. Le barriere che da precisi impegni avrebbero dovuto essere montate e rimosse in prossimità delle date dei concerti sono sempre rimaste al proprio posto come risulta dal ricco dossier allegato all’esposto che questa mattina abbiamo presentato. Anzi, in occasione della bufera che ha colpito il litorale tra il 2 e 3 agosto sono state anche fonte di pericolo”.
Italia Nostra “non può accettare che ciò sia permesso e che l'aggettivo 'libera' sia inteso come svincolato da qualsiasi regola e a completa disposizione di chi la occupa”.
Barabba apre il Meeting, un film mancato di Fellini
(Rimini) Dal 18 al 24 agosto Rimini si prepara ad ospitare la quarantesima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli. Ricca la proposta culturale con centinaia di convegni e decine di mostre e spettacoli, in fiera a Rimini, anche se il sipario del Meeting quest’anno si aprirà in una cornice d’eccezione, quella del teatro Galli che ospiterà lo spettacolo Midnight Barabba, in scena domenica 18 e lunedì 19 agosto alle 21,45 al Teatro Galli di Rimini. Si tratta di una produzione Meeting, in collaborazione con la Sagra musicale malatestiana, che trae spunto, in chiave contemporanea, dal Barabba di Pär Lagerkvist, un classico della letteratura del XX secolo. Una storia che anche Federico Fellini nel 1954 pensò di tradurre in linguaggio cinematografico. Poi rinunciò, perché impegnato nei Vitelloni, ma il film vide la luce lo stesso con protagonista Anthony Quinn grazie a un regista inglese nel 1961.
Il testo è di Giampiero Pizzol e del regista Otello Cenci che con il poeta Davide Rondoni hanno scritto anche il soggetto. Scene di Nicola Delli Carri. In scena vedremo Antonella Carone, Michele d'Errico, Franco Ferrante, Carla Guido, Raffaello Lombardi, Mimmo Padrone e Roberto Petruzzelli.
A seguire, in fiera (prevendite su vivaticket.it): mercoledì 21 agosto alle 21,45 lo spettacolo ‘Vorrei essere figlio di un uomo felice’ di e con Gioele Dix; la musica di Edoardo Bennato sarà protagonista al Meeting giovedì 22 agosto alle 21,45; lo spettacolo ‘Francesco e il sultano. Ainalsharaa – Il Pozzo dei Poeti’ martedì 20 agosto e mercoledì 21 agosto alle 21.45; dopo 1500 repliche in tutto il mondo, giovedì 22 e venerdì 23 agosto alle 21.45 il Meeting ospita la prima italiana del monologo teatrale ‘Pierre e Mohamed’ tratto dal libro di Adrien Candiard "Pierre e Mohamed. In programma ancora incontri con registi di fama mondiale tra i quali Krzysztof Zanussi, una rassegna cinematografica per le famiglie, guide all'ascolto e tanta buona musica dal respiro internazionale tutti i giorni nei padiglioni di Italian Exhibition Group - Fiera di Rimini.
8 agosto
Bambini intossicati | Il museo dei sogni | Maria Ceccarini resta dov’è
Santarcangelo, esalazione di cloro in piscina: venti intossicati, disabili e bambini
(Rimini) Sono almeno venti le persone intossicate questa mattina in una piscina privata di Santarcangelo di Romagna. Tra esse, una quindicina di bambini e cinque disabili. In nove sono ricoverati all’ospedale di Rimini, sei in quello di Cesena, cinque a Santarcangelo. A causare i malori sono state esalazioni di cloro. Il fatto risale alle 11 circa di questa mattina. E’ subito scattato. l’allarme a 118 e vigili del fuoco di Rimini. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Santarcangelo. Sembra che le esalazioni siano state causate da una cattiva miscelazione del cloro nell’acqua della piscina. Origine potrebbe essere stata un mal funzionamento dell’automatismo che presiede alla miscelazione di cloro e acqua.
Decreto sicurezza diventa legge, Ramonda (Apg23): “Profonda amarezza”
(Rimini) «Esprimiamo profonda amarezza per la conversione in legge del decreto Sicurezza Bis: una normativa inutile e dannosa verso persone inermi, spesso in balia del mare. Ancora una volta si producono leggi basate sulla paura e su una narrazione pericolosamente strumentalizzata. Al contrario valori condivisi sui diritti umani, solidarietà ed empatia vengono sistematicamente disattesi».
E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito al Decreto Sicurezza Bis approvato in via definitiva dal Parlamento.
«Piuttosto che agire per rimuovere le vere cause della migrazione, disuguaglianze, commercio delle armi, sfruttamento e nuove emergenze climatiche si criminalizza la solidarietà e coloro che sono impegnati nel salvare vite umane. - continua Ramonda - Questa legge limita l'esercizio dei diritti fondamentali dell'Uomo, indebolisce i vincoli di solidarietà derivanti dalla comune appartenenza all'unica Famiglia Umana e mette a maggior rischio le vite umane di uomini donne e bambini migranti».
La Comunità Papa Giovanni XXIII è da sempre in prima linea nell'accoglienza e integrazione dei migranti. Negli ultimi anni ha realizzato diversi corridoi umanitari attraverso i quali centinaia di famiglie migranti sono giunte nel nostro Paese in maniera legale e sicura.
Museo Fellini, piazza Malatesta sarà la ‘piazza dei sogni’
(Rimini) La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo del primo dei quattro stralci previsti per la realizzazione del Museo Fellini, che ha iniziato il proprio cammino nel febbraio del 2017 con l’obiettivo ambizioso di aprire i propri battenti nel 2020.
Quello che si andrà a realizzare è il più grande progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini, un Museo del ‘tutto si immagina’, capace di restituire tutto quello che il cinema vuole essere fin dalla sua origine e che i film di Fellini esprimono nel modo più compiuto: stupore, fantasia, spettacolo, divertimento. Un Museo capace di interpretare il cinema del Maestro riminese non come opera in sé conclusa, ma come chiave per connettere tradizione e contemporaneità.
Si tratta di un intervento al centro di una strategia più ampia di rinnovamento infrastrutturale e valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico che sta ridisegnando il futuro urbanistico della città e del suo centro storico.
Tre gli assi del suo sviluppo: Castel Sismondo, la rocca del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzo Valloni, un edificio di origine settecentesca recentemente restaurato, dove a piano terra ha sede il cinema Fulgor; il terzo e ultimo asse è costituito da una grande area urbana, una vera e propria Piazza dei Sogni, che, attraverso un percorso di installazioni e scenografie felliniane, farà non solo da tessuto connettivo ma da creativo ‘fil rouge’ tra questi due edifici dallo straordinario valore architettonico e simbolico. Il progetto è finalizzato al recupero funzionale e relazionale di questa piazza, con la creazione di aree a verde, arene per spettacoli all’aperto, percorsi urbani di qualità che determineranno una visioni ed usi innovativi della parte storica tra le più significative della città, sia in termini di identificazione per i cittadini che di attrazione storico/turistica. Un’esperienza visiva e interattiva che caratterizza gli spazi della relazione quotidiana per residenti e ospiti.
Un Museo, dunque, inteso come centro della creatività, luogo di formazione e informazione, di ricerca e divulgazione, spazio espositivo innovativo, spettacolare e poetico, capace di elaborare e produrre nuove progettualità nel segno della visionarietà felliniana, del cinema, del rapporto con le arti, in dialogo permanente tra innovazione e tradizione. “Nelle nostre intenzioni - commenta il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - il Museo Fellini dovrà avere lo stesso ruolo e centralità del Museo Guggenheim per Bilbao. Un motore e attrattore di cultura e d’arte, che ha l’ambizione di coprire un suo spazio preciso nella grande rete museale internazionale. Non sarà un sacrario immobile ma l’esaltazione dinamica e mai ferma dell’eredità più elevata lasciata dal Maestro: il ‘tutto si immagina’. Questo diceva Fellini, e questa sarà la chiave di questo museo diffuso. Una piattaforma su tre assi che potrà essere immaginata e interpretata da artisti di tutto il mondo. A questi geni, creativi di ogni provenienza e settore, sarà consegnata di volta questa chiave per un’interpretazione sempre differente dell’arte di ogni tempo e del mondo”.
Il progetto ha avuto un importante contributo dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, posizionandosi come fulcro di un rilancio territoriale in grado di attirare nuovo turismo e cultura.
Quattro gli stralci in cui è suddiviso l’intervento complessivo che il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha finanziato con 12 milioni di euro nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Culturali”. Accanto al primo stralcio oggi approvato nella sua fase esecutiva che, con un importo di 6.360.000 euro si occuperà della fase Allestimenti e installazioni, altri tre completano l’intervento complessivo: quello denominato Giardino del Castello (già realizzato); lo step dedicato a Accessi Museo Fellini – Castel Sismondo (in corso di esecuzione); il quarto suddiviso nel primo lotto Connessioni Urbane e nel secondo Piazza Malatesta, entrambi in fase avanzata di progettazione. A questi si aggiunge un ulteriore intervento finanziato dal Comune di Rimini e finalizzato alla rifunzionalizzazione a uso museo di Palazzo Valloni - Fulgor e propedeutico all’intervento oggi approvato dalla Giunta. Da evidenziare come tutti gli interventi di riqualificazione urbana sono stati o saranno preceduti dal completo rifacimento dei sottoservizi esistenti, intervento seguito da Hera Spa in collaborazione con Adrigas e Enel.
Obiettivo del nuovo Museo Federico Fellini di Rimini è una narrazione che restituisca l’intero universo creativo e umano di Fellini, del quale sono ricostruiti i progetti, i sogni, le poetiche, insieme alle geografie, alle relazioni e agli scambi professionali e amicali. Un obiettivo affrontato dal gruppo di progettazione con il rigore del metodo scientifico, una grandissima quantità di materiali, per distillare da questi il racconto completo, complesso, sfaccettato e armonico, di quelli che sono stati le opere, la vita, le relazioni, l’eredità di Federico Fellini: non solo uno dei più grandi cineasti del Novecento, ma anche il testimone e l’interprete lucidissimo di una intera epoca della nostra storia nazionale.
Gli spazi di Palazzo Valloni e di Castel Sismondo e tra questi alcuni snodi esterni, diventano così nel progetto luogo di una narrazione coinvolgente che utilizza, offrendo più livelli di lettura e di approfondimento, materiali documentari di diverso tipo: i film naturalmente, messi in relazione e fatti dialogare con altre fonti audiovisive (documentari, interviste, filmati di repertorio). E insieme a questi i disegni – che tanta parte hanno avuto nel processo ideativo del Maestro - sceneggiature, epistolari, spartiti, qualche oggetto di scena, costumi, a documentare anche la qualità e l’originalità delle collaborazioni e delle maestranze coinvolte in ognuno dei progetti di Fellini.
In questo senso il Museo Internazionale Federico Fellini si configurerà come un centro di interesse mondiale per tutto ciò che riguarda l’analisi e la fruizione dell’opera del Maestro e, allo stesso tempo, un polo culturale nella direzione di produzione di materiali inediti riguardanti le tematiche, le poetiche, le ossessioni artistiche, l’eredità cinematografica e intellettuale di Federico Fellini. Nel ‘cinemino’ ricostruito al secondo piano di Palazzo Valloni, un ‘calco’ del Fulgor originale, saranno proiettati senza soluzione di continuità, durante ogni giorno della settimana, i 24 film ufficiali diretti da Federico Fellini. In altri spazi del Museo, tra Castello e cinema Fulgor, avranno parte e spazio da protagoniste le circa 300 ore di filmati e montaggi inediti e esclusivi per il Museo riminese, ideati e realizzati da Studio Azzurro.
Sulla base della precisa committenza da parte del Comune di Rimini, si è incardinato amministrativamente un lavoro complesso e articolato che, per la sua ideazione, progettazione, produzione e fornitura dei contenuti e prodotti multimediali e dei servizi di progettazione degli allestimenti e delle tecnologie interattive, è passato attraverso un bando, aggiudicato con procedura aperta a un gruppo di progettazione costituito da Lumiere & Co srl, Anteo spa, C.S.G. Palladio srl, Setin Servizi Tecnici Infrastrutture srl, SRP Engineering srl, Studio Azzurro Produzioni srl, Marco Bertozzi, Anna Villari, Federico Bassi, Tommaso Pallaria, Orazio Carpezano, Alessandra Di Giacomo, Studio Dismisura Balducci Marcoaldi Architetti Associati, Studio Leoni Grandi Opere & Sicurezza srl.
Per arrivare alla stesura di questo progetto definitivo, le proposte del gruppo si sono quindi confrontate con gli otto componenti del Comitato tecnico-scientifico del Museo Fellini (Paolo Fabbri, Luca Beatrice, Vincenzo Trione, Stefano Della Torre, Mario Sesti, Laura Delli Colli, Francesca Fabbri Fellini, Sergio Metalli), con la componente tecnica del Comune di Rimini e con l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti.
Il progetto si snoda omogeneamente e mette in relazione e sinergia, a favore di una riqualificazione interna e esterna che si sposa all’arte e alla meraviglia dello sguardo, precise linee d’intervento ispirate alla poetica e all’eredità culturale e artistica di Federico Fellini. Le soluzioni ad altissima tecnologia, per favorire processi immersivi dello spettatore, si intersecano nel castello, nel Fulgor, nelle piazze a meravigliose ‘macchine’ e installazioni in bilico tra l’età d’oro del cinema e anticipazioni di futuro. Da questo ‘incontro’ scaturiscono scenari di grande poesia universale che, attraverso sofisticati processi di realtà aumentata, vengono trasmessi e condivisi dai visitatori, non più chiamati solo a ‘guardare’ ma a ‘vivere’ completamente gli spazi. La sala della nebbia di ‘Amarcord’ con l’incontro con il nonno e quella del ‘Mare a Rimini’; le pagine del Libro dei Sogni che, grazie a un soffio, si spargono virtualmente nella stanza; il la grande ‘vela dell’acqua’, un enorme schermo cinematografico ‘liquido’ realizzato nella piazza con un progetto complementare e integrato; convivono come in un capolavoro di Fellini con il candore pauperistico della moto di Zampanò o le lanterne magiche o la sala delle altalene o la gigantesca ‘Sognante’ a riprodurre l’iconica posa di Silvia ne ‘Le tentazioni del dottor Antonio’ e che occupa una stanza intera di Castelsismondo o la sfilata dei costumi ecclesiastici dal film ‘Roma’.
A fare da ‘cornice’ a questo museo diffuso, non solo nei luoghi fisici, ma metaforicamente lungo secoli di storia (castello malatestiano, teatro verdiano, il liberty col Fulgor, la piazza moderna) le tecniche messe in campo per una rigenerazione urbana a fortissimo stampo creativo come il protiro a vestire sinuosamente il ‘cinema più famoso al mondo’ insieme all’enorme schermo retroilluminato e sul quale proiettare film e immagini.
Castel Sismondo. All’interno delle sale di Castel Sismondo è previsto l’allestimento di veri e propri set felliniani, mediante la ricostruzione di materiali scenici e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie digitali; in tale ambito saranno ospitate, in esposizioni temporanee, opere originali di artisti internazionali chiamati a rievocare e rielaborare l’immaginario felliniano.
Il Fulgor – Casa del Cinema (Palazzo Valloni). Il Fulgor rappresenta il punto di partenza per la conoscenza della poetica cinematografica di Fellini, del rapporto con la sua città e della scoperta del territorio riminese. Uno spazio che appartiene già al percorso museale ed espositivo. Un’anticamera, per prepararsi all’esperienza di visita principale, l’inizio di un viaggio spettacolare nell’immaginario Felliniano, per la scoperta di una città unica e sorprendente.
All’interno dei tre piani di Palazzo Valloni – Fulgor, recentemente ristrutturato, è invece prevista la realizzazione della Casa del Cinema. Gli spazi di Palazzo Valloni avranno molteplici funzioni e saranno destinati principalmente all’esposizione di materiali originali, a laboratori, a proiezioni, grazie alla presenza di archivi digitali e alle strumentazioni interattive. Strumentazioni la cui vocazione allo sviluppo per categorie di temi e argomenti non sarà tuttavia in conflitto con il linguaggio sognante e magico che caratterizza l’opera di Fellini.
Nei suoi spazi, il Fulgor - Casa del Cinema contiene e mette a disposizione dei visitatori del Museo una serie di strumenti visivi, tecnologici e interattivi, per avviare la propria ricerca personale sul mondo del cinema in generale, su quello di Fellini in particolare, su Rimini e i dintorni, partendo da un punto di vista e di visita particolare e originale e con strumenti assolutamente innovativi.
La piazza urbana dei sogni. L’area delimitata tra Piazza Malatesta, Castel Sismondo, Teatro Galli e Fulgor - Casa del Cinema, è il terzo asse del progetto; uno spazio urbano capace di rappresentare un nuovo elemento caratterizzante nel tessuto cittadino, dotato di autonomia grazie a specifiche installazioni e a una serie di segni/simboli capaci di legare i due grandi contenitori. Le componenti che riguardano gli spazi aperti costituiscono i vettori di interconnessione tra i due poli museali. Qui l’omaggio al maestro riminese non è inteso come la creazione di un “parco a tema” esteso alla città, piuttosto come un dono che la città offre alla collettività attraverso l’interpretazione più intima dei meccanismi poetici che hanno attraversato, determinandola, l’opera felliniana.
“Sottolineo l’equilibrio tra poesia e tecnologia- prosegue Andrea Gnassi-. Non abbiamo voluto lo sbilanciamento nè sulla ‘dittatura della tecnologia’ né sul museo come ‘sfilata di teche’. In questo senso questa è un’impresa felliniana permanente e cangiante, in bilico creativo tra la macchina organizzativa del ‘fare cinema’ e la capacità attraverso essa di esprimere poetiche e valori universali. Quando tale equilibrio si genera ecco i capolavori immortali: la Strada, la Dolce Vita, 8 e ½, Amarcord. Il museo deve essere il 25esimo capolavoro di Federico Fellini”.
Tutti gli interventi di riqualificazione urbana saranno preceduti dal completo rifacimento dei sottoservizi esistenti, intervento seguito da.Hera Spa, in.collaborazione con Adrigas e Enel.
Dopo l’approvazione del progetto definitivo del I stralcio del Museo Fellini, il cronoprogramma prevede l’approvazione del progetto esecutivo nel mese di settembre 2019, la pubblicazione del bando di gara con procedura aperta nel mese d’ottobre 2019, l’inizio lavori tra fine inverno/inizio primavera 2020 per concludere l’intero intervento nell’autunno dello stesso anno.
Verso le Regionali, Sacchetti (Pd): Non abbiamo paura
(Rimini) A due mesi dallo svolgimento delle elezioni europee e amministrative in 16 comuni della provincia di Rimini, il segretario del Pd riminese, Filippo Sacchetti tuta le somme. "Non per la mera necessità di rendicontazione ma per prepararci alle sfide future. Per prime: le elezioni regionali del prossimo autunno. Per raccogliere e vincere la sfida, il Partito Democratico riminese punta a costruire un programma concreto sui temi del welfare, della sanità e dell'ambiente, attraverso dialogo e confronto costruttivo con la comunità locale. Perché Rimini può e deve fare qualcosa", spiega.
Un contributo alla tornata elettorale regionale “che Rimini vuole dare” partendo da ciò che l'ha portata alla vittoria “in gran parte dei Comuni” chiamati a votare lo scorso maggio. "Tenendo insieme orgoglio e novità, abbiamo cercato di interpretare l'identità di luoghi che abbiamo contribuito a costruire generazione dopo generazione, con la consapevolezza che i tempi sono cambiati. Continuità e innovazione - spiega Filippo Sacchetti - perché vogliamo continuare ad affermare i nostri valori e i nostri progetti, con i migliori candidati possibili e i sindaci più credibili, realizzando alleanze trasversali con tutti coloro che vogliono dar vita a un fronte per frenare l'avanzata di una destra arrogante e populista, pronta a dichiarare il fallimento di una terra che invece ha tante opportunità da offrire".
"Destre che pur di guadagnarsi una posizione, anche nel panorama locale, si nascondono dietro la maschera delle cosiddette "liste civiche". Una maschera fittizia, che come un abito vintage non riesce a nascondere i segni del suo passato. O che non li vuole nascondere, perché se dichiari sulla carta stampata di essere orientato a destra, allora tutto questo "civismo", questo desiderio di presentarti in pubblico come forza "apartitica", forse non pulsa così intensamente nel tuo cuore. Anche per questo, per affermarci come alternativa alle destre "mascherate" spetta a noi oggi presentare le nostre iniziative, i progetti dI innovazione per rilanciare la qualità del nostro territorio, per chiedere a tutte le migliori forze economiche e sociali di unirsi con noi in un fronte di responsabilità e orgoglio che da sempre rappresenta i nostri valori. Non accettiamo lezioni e imposizioni da chi urla solo alla disfatta e alimenta la paura. Per questo servirà entusiasmo, unità di intenti e un programma concreto sui temi del welfare, della sanità e dell'ambiente. Noi non abbiamo paura. Lo abbiamo dimostrato con le elezioni amministrative, e faremo lo stesso per le regionali".
Torre Pedrera, allontanata carovana nomadi
(Rimini) E' stata un'operazione interforze quella che è stata condotta ieri dalla Polizia Locale di Rimini nel parcheggio di via Tolemaide, denominato 'La Torre'. Un intervento coordinato dagli uomini del Distaccamento di Viserba, e richiesto da alcuni cittadini residenti che avevano segnalato, tramite la centrale radio dei vigili, la presenza irregolare di alcuni mezzi in questa area di sosta al confine del territorio comunale.
La carovana, composta da una decina di famiglie, è stata fatta spostare per liberare tutta l'area destinata ai parcheggi. Durante i controlli sul posto, dove è stata riscontrata una situazione critica, sono state identificate 30 persone, tra cui anche un trentenne, che è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per i reati di minaccia e rifiuto di generalità a pubblico ufficiale. L'intervento delle forze dell'ordine ha prodotto anche diverse contravvenzioni per violazioni amministrative al Codice della Strada, elevate su alcuni veicoli che erano sprovvisti della prescritta documentazione di circolazione.
Dopo lo sgombero del parcheggio di via Tolemaide ed il ripristino dello stato dei luoghi, gli operatori di polizia hanno proseguito il servizio di prevenzione anche in altre aree di sosta e parchi posti a nord della città. In particolare sono state controllate: via Degli Orti, l'area Mercatone Uno, San Vito, il parcheggio dell'ufficio delle Dogane, il parco di Via Cenci a Viserba, via Grazia Venerin e via Iolanda Cappelli.