Edilizia pubblica, Lisi: bando all’insegna della legalità
(Rimini) “Legalità, controlli e giustizia sociale saranno al centro del prossimo bando previsto per l'assegnazione degli alloggi in edilizia residenziale pubblica, che verrà pubblicato nei prossimi mesi”. Lo assicura il vicesidnaco di Rimini Gloria Lisi. “Grazie al recente protocollo sottoscritto con la Guardia di Finanza non saranno più tollerate zone grigie, scuse e sotterfugi. Ogni domanda sarà sottoposta ad un controllo incrociato delle diverse banche dati - anagrafiche, reddituali e patrimoniali, per individuare i casi sospetti da segnalare agli uomini e le donne della Guardia di Finanza. Toccherà a loro poi approfondire e segnalare e denunciare gli effettivi casi perseguibili. Ricordo che l'obiettivo del Protocollo è quello di rafforzare e potenziare le modalità e gli strumenti di controllo su redditi e patrimoni di coloro che hanno ottenuto in affitto un alloggio di Edilizia residenziale pubblica. L'accordo prevede una serie di controlli mirati sul reddito e patrimonio dei nuclei famigliari assegnatari con l'obbiettivo di assicurare l'assegnazione degli alloggi Erp a chi ne ha effettivamente diritto”.
Lo stesso procedimento “lo stiamo già portando avanti su tutti coloro che hanno già assegnati alloggi o contributi pubblici di welfare. L'obbiettivo è quello di colpire i furbetti delle case popolari e, contemporaneamente, recuperare da loro quanto ingiustamente ricevuto per ridistribuirlo a chi ne ha effettivamente diritto e, dunque, bisogno. Una sinergia, quella con la Guardia di Finanza, che già nel recente passato ha portato a sorprese anche clamorose, segnalazioni e denunce. Casi destinati a non rimanere isolati, visto che, da recenti proiezioni degli uffici, sembrano emergere altre situazioni sospette che sono già al vaglio degli uffici per verificare se sussistano gli estremi per avviare l'iter previsto dal protocollo. Un'operazione di grande importanza pratica ma anche simbolica, che rivendica un principio sacrosanto, ovvero che ogni singolo euro o servizio pubblico debba andare a chi ne ha diritto”.
Condhotel, Tosi: sorpresa da dichiarazioni Corsini
(Rimini) “Sono rimasta a dir poco sorpresa questa mattina nel leggere le dichiarazioni dell’assessore regionale Corsini a proposito dei condhotel”. E’ la reazione a caldo del sindaco di Riccione, Renata Tosi, alle dichiarazioni dell’assessore per il turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, secondo il quale nel modificare i regolamenti in funzione della nuova legge l’amministrazione riccionese avrebbe oltrepassato alcuni paletti. “In generale, ma in particolare su materie delicate come l’urbanistica, è essenziale evitare fraintendimenti e confusione nell’interpretazione della legge, anche e soprattutto ai fini di tutelare i destinatari del provvedimento. La legge regionale n.3 del 2019 – Disciplina per l’avvio e l’esercizio dei condhotel e per il recupero delle colonie – è stata recepita nella sua interezza dal Comune di Riccione, con un’unica modifica, che arricchisce la valenza turistica della previsione normativa. Mentre la legge regionale infatti non precisa se gli appartamenti che si generano nei condhotel siano prime o seconde residenze, per noi è la finalità turistica a prevalere e quindi abbiamo esplicitato che si deve trattare di seconde case. Questa è l’unica modifica apportata alla legge, se di modifica si può parlare perché in realtà è un rendere esplicita l’interpretazione in chiave turistica, cosa che supponevo l’assessore avesse a cuore. La delibera approvata in consiglio comunale dunque non ha creato nuove norme ma ha semplicemente reso applicabile la legge regionale sul nostro territorio. Per quanto riguarda tutto il resto della tematica evidentemente l’assessore Corsini non ha del tutto chiaro cosa prevedono gli articoli che compongono la sua legge, in particolare l’articolo 14, che va a modificare la legge n. 16/2004 - Disciplina delle strutture ricettive dirette all'ospitalità – inserendo i condhotel. Questo significa che dall’entrata in vigore della legge in poi c’è una nuova forma di struttura ricettiva che si chiama condhotel. Se non si vuol dire questo occorre allora modificare la norma, ma se la norma resta quella che abbiamo recepito non ci sono dubbi e trovo a dir poco singolare da parte dell’assessore regionale generare incertezze e paventare rischi di ricorsi”.
Mare sicuro, oltre 14mila controlli in tre mesi e mezzo
(Rimini) Sono state 31, in 16 eventi, le persone soccorse in mare dalla guardia costiera di Rimini tra il 1 giugno e il 15 settembre; 136 i controlli effettuati in media giornalmente, per un totale nel periodo di 14.590. E ancora: 314 le sanzioni amministrative elevate e 9 le notizie di reato redatte. La campagna ‘Mare sicuro 2019’ si è avvalsa tre motovedette e cinque battelli pneumatici dislocati nel compartimento marittimo, tra Rimini, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Riccione e Cattolica. “L’utilizzo dei battelli pneumatici e delle pattuglie di terra lungo tutto il litorale di giurisdizione ed acque antistanti ha permesso, in molte occasioni, di intervenire prontamente in operazioni di assistenza e soccorso e di esperire una maggiore e migliore attività di prevenzione e repressione degli illeciti più comuni. Il numero degli interventi di soccorso è aumentato rispetto allo scorso anno, ma gli eventi di maggiore gravità sono rimasti in linea con la stagione estiva 2018”, spiegano dalla guardia costiera. Statisticamente, “il maggior numero degli eventi di soccorso ha riguardato situazioni dovute a scarsa esperienza e/o disattenzioni e facilmente prevenibili (sopravvalutazione delle proprie capacità natatorie, mancanza carburante, avarie al motore, ecc.). Tra gli interventi più rilevanti, si ricorda il soccorso ad un bagnante di nazionalità straniera che si era avventurato a nuoto al largo in condizioni marine avverse senza più riuscire a rientrare a riva (evento avvenuto nel luglio scorso nelle acque antistanti Rimini). Il numero dei controlli a terra e a mare è in linea con gli scorsi anni. Vi è stato un incremento degli illeciti accertati. Gli illeciti amministrativi più comuni hanno riguardato violazioni all’ordinanza di sicurezza balneare ed al codice della nautica da diporto; molti i verbali elevati per comportamenti potenzialmente pericolosi all’interno della fascia di mare riservata alla balneazione. Gli illeciti di natura penale trasmessi alla competente Procura della Repubblica”.
Inchiesta appalti, Fabbri: Lega andrà fino in fondo
(Rimini) “Nessun sentimento giustizialista da parte dei militanti della Lega, ma solo volontà di mettere i responsabili nella condizione di non nuocere e quindi di non compromettere ulteriormente l'immagine del Comune di Rimini”. Il segretario comunale della Lega, Oscar Fabbri, entra nell’inchiesta degli appalti a Rimini. “Il ‘Sistema Rimini’ sviluppato dal faccendiere modenese, Mirco Ragazzi, vicino al Partito democratico regionale, presentato agli Uffici comunali dal capogabinetto del sindaco, Funelli, nella sua prima parte dell'indagine, Tecnopolo, è sfociato nel processo con l'udienza preliminare del 24 settembre; la seconda parte dell'indagine, relativa ad Aquarena, pende avanti alla Procura di Bologna e siamo in attesa di conoscere l'esito delle indagini”.
La Lega chiede al Partito democratico “trasparenza e lealtà perché i fatti disvelati sono gravissimi perché coinvolgono l'Ufficio del Sindaco, i dirigenti più importanti dell'amministrazione e la città intera. Non possiamo consentire che negli Uffici comunali si dia spazio all'affarismo. Nessuno può più fare finta di niente. Sotto il profilo politico i soggetti coinvolti devono lasciare i loro Uffici e non occuparsi ulteriormente di appalti. Chi ha tradito una volta continuerà a farlo”.
Quello che Fabbri chiama ‘Sistema Rimini’ “è stato scoperto con Aeradria ed il sindaco è ancora sotto processo; ora sugli appalti viene coinvolto l'Ufficio del sindaco con il capogabinetto Funelli. Noi non crediamo siano solo coincidenze, per cui chiediamo alla maggioranza di avere coraggio nel richiamare tutti alle responsabilità. La Lega andrà fino in fondo”.
Smog, da ottobre limitazioni al traffico e domeniche ecologiche
(Rimini) E' l'accesso ai principali parcheggi a servizio del Centro storico della Città la principale novità contenuta nelle disposizioni che entreranno in vigore dal 1° ottobre 2019 per la tutela della qualità dell'aria, i cui asset fondamentali sono stati comunicati nei giorni scorsi dalla Regione Emilia Romagna. Come è noto, la campagna regionale sulla qualità dell'aria, attiva già dal 2003, ha l'obiettivo di limitare lo smog atmosferico principalmente causato dalle emissioni di polveri sottili da traffico privato attraverso una serie modifiche e limitazioni alla circolazione dei veicoli che riprendono e proseguono l'azione della Regione Emilia Romagna e dei suoi principali comuni definiti dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2020) e dal Nuovo Accordo di Bacino Padano.
Non cambia rispetto agli anni scorsi l'area interessata dalle limitazioni, che comprende tutta la zona urbana a mare della statale 16, ma sarà comunque reso fruibile il transito nelle arterie di collegamento ai parcheggi di scambiamento (come piazzale Caduti di Cefalonia, Centro Ausa, Valturio, Italo Flori, via Fantoni e parco Don Tonino Bello), alle strutture ospedaliere, di ricovero e cura, compreso l'intero asse mediano (la direttrice 'Fila dritto') e ai parcheggi limitrofi.
In particolare sono escluse dalle limitazioni la Strada Statale 16 e i tratti della viabilità urbana di confine come Viale Principe di Piemonte, dal confine con Riccione fino alla rotonda di incrocio con Via Cavalieri di Vittorio Veneto; Via Cavalieri di Vittorio Veneto; Via San Salvador, dal confine con Bellaria-Igea Marina fino all'incrocio con Via Tolemaide; Via Tolemaide.
Escluso dalle limitazioni anche l'asse di "Fila Dritto" su Viale Losanna, Viale Parigi, Via Ambrosoli, Via Giordani, Via Melucci, Via Marradi, Viale Settembrini, Via Flaminia tratto dalla S.S.16 fino alla rotatoria con Viale Settembrini, Via Giuliani (ritorno Via Fada e Via Lagomaggio) Via Ugo Bassi, Via Roma, Largo Martiri d'Ungheria, Via Dei Mille, Viale Matteotti, Via XIII Settembre, Via Popilia, Via Emilia.
Per raggiungere e consentire poi l'accesso ai parcheggi scambiatori ed alle strutture di ricovero e cura sono escluse dall'interdizione alla circolazione l'accesso e l'uscita dal parcheggio del Piazzale Caduti di Cefalonia fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 – Via Marecchiese – Via Caduti di Marzabotto); quello dal parcheggio di via Euterpe (Centro Ausa) fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 - Via della Fiera – Via Euterpe); quello dal parcheggio di Viale Valturio fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 – Via Marecchiese – Viale Valturio); quello dal parcheggio Italo Flori fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 – Via Marecchiese – Viale Valturio – Via Circonvallazione Occidentale – Via Fracassi); quello dal parcheggio presso il parco Don Tonino Bello fino alla SS.16 (percorso 2 di accesso/uscita: SS.16 - Via Beltramini – Via Baroni); quello dal parcheggio Piazzale Cesare Zavattini fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 – Via Beltramini – Via Morri); quello dal parcheggio di Via G.Fantoni fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 – Via Flaminia Conca – Via G.Fantoni); quello dal parcheggio dell'Ospedale fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS.16 – Via Flaminia fino alla rotonda Suor Angela Molari); quello dai parcheggi del Palacongressi fino alla SS.16 (percorso di accesso/uscita: SS16 – Via della Fiera – Via Monte Titano fino alla rotatoria con Via Acquario – Via Rosaspina fino al Piazzale Bornaccini) che vengono inseriti e sono attivi nei momenti di funzionamento della struttura per la prima volta.
Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee inferiore a 14mila euro e i veicoli per l'accompagnamento degli alunni a scuola. Inoltre sono esclusi dai provvedimenti i mezzi che effettuano il car pooling.
Nel dettaglio le limitazioni alla circolazione prevedono il blocco dei veicoli più inquinanti, dal 1° ottobre al 31 marzo dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, dalle ore 8.30 alle ore 18.30 per: gli autoveicoli e veicoli commerciali a benzina Euro 0 ed Euro 1; gli autoveicoli e veicoli commerciali diesel Euro 0, Euro 1,Euro 2 ed Euro 3; i ciclomotori e motocicli Euro 0.
Le 'domeniche ecologiche' sono in calendario il 6 e 20 ottobre, 3 e 24 novembre, 12 e 26 gennaio, 2 e 23 febbraio, 1 e 15 marzo, con la consueta sospensione nel periodo dal 1° dicembre al 6 gennaio.
Il Piano prevede inoltre l'adozione di misure emergenziali per far fronte alle situazioni più critiche che saranno accertate da Arpae, ente incaricato dei controlli. In caso di superamento del valore limite giornaliero per il PM10 rilevato da una stazione della rete provinciale, per più di 3 giorni consecutivi, scatteranno i provvedimenti emergenziali, quali: ampliamento delle limitazioni alla circolazione a tutti i veicoli Euro 4, riduzione di 1 °C della temperatura negli ambienti riscaldati, divieto di utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 4 stelle, divieto di combustione all'aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d'artifico, ecc.), divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli, divieto di spandimento di liquami zootecnici e potenziamento dei controlli sui veicoli.
24 settembre
L’anno più caldo | Statale 16, bloccati i lavori | Legge condhotel: “Riccione non ha capito”
Riscaldamento climatico, a Rimini nel 2018 la media più alta dal 1900
(Rimini) Nel 2018 anche Rimini, come altre citta' del nord Italia, ha segnato il record della temperatura media annua più alta del periodo 1900-2018. La media annua raggiunta, infatti, è stata di 15,46, un valore superiore di ben 3,11 gradi centigradi rispetto al minimo registrato nel periodo 1900-2018. E' un quadro omogeneo ed urgente quello riportato nella sezione "Info data, notizie raccontata con i numeri" del "il Sole 24 ore". Una infografica da cui emerge che il 2018 è stato l'anno più caldo di sempre in 24 delle 55 città italiane prese in considerazione, fra cui Rimini, e il secondo più caldo in altre 28 citta'.
Una fotografia che nella settimana di mobilitazione internazionale per il clima, assume un'importanza ancora più forte. In questi giorni infatti sono 150 i paesi coinvolti in tutto il mondo in cui si sono svolte manifestazioni e cortei di ogni tipo, a cominciare da New York, dove è stata proprio Greta Thunberg a guidare il corteo.
La ricerca del 'Sole 24 ore', finalizzata a rappresentare gli effetti della crisi climatica nel nostro Paese, consente di analizzare quali sono le città italiane dove il riscaldamento globale ha, fino ad ora, manifestato i maggiori rialzi termici, rialzi che si concentrano soprattutto nel nord Italia e negli ultimi anni. I dati presentati utilizzano quelli relativi alle temperature medie annue raccolte in 55 città italiane dallo European Datajournalism Network e confluite nell'inchiesta Europe 1 degree warmer.
In Emilia Romagna, Rimini è stata la città che ha registrato le medie annue piu' alte dopo quelle di Bologna, mentre risulta quinta come aumento in gradi centigradi (+3,11) rispetto al minimo registrato dal 1900, posizionandosi rispettivamente dopo le città di Piacenza, Ravenna, Modena e Bologna e prima di Parma.
A livello nazionale è Treviso la citta' con il maggior rialzo termico all'interno del periodo considerato: +3,86 gradi fra la temperatura media del 2014 (13,52 gradi), e quella del 1940 (9,66 gradi) valore più basso dell'intera serie storica di questa citta'.
"Si tratta di dati preoccupanti, indicatori insieme ad altri aspetti di un fenomeno di tropicalizzazione che interessa l'intera area mediterranea - ribadisce Anna Montini, Assessore all'ambiente - Non vi è alcun dubbio che il tema del cambiamento climatico, che a rialzi termici accompagna anche episodi meterorici di particolare intensità, debba stare al primo posto delle agende politiche internazionali, nazionali e locali. Come Rimini abbiamo recentemente illustrato la nuova fase del Piano Strategico aggiornato al 2039, incardinata appunto sull'approccio e sulle misure per affrontare strutturalmente il cambiamento climatico. Lo stesso Comune di Rimini, non più tardi di un semestre fa, ha aggiornato il suo Piano di salvaguardia di
balneazione, potenziandone la parte idraulica per ridurre i rischi di allagamento dovuti a piogge sempre più torrenziali e intense. Abbiamo inoltre aderito al PAESC (e ancor prima al PAES), Piano d'azione per l'energia sostenibile e il clima, con chiari obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fissati al 2030. Piu' recentemente infine abbiamo aderito alla richiesta dei giovani di Fridays for Future per la dichiarazione di emergenza climatica e ambientali che denota la prosecuzione di un percorso gia' intrapreso.
Io credo però che gli strumenti strutturali debbano essere accompagnati da misure in grado di incidere su quelle che oggi sono comportamenti che consideriamo abitudinari ma che, a guardarli bene, sono anche figli dell'ultimo secolo. Penso ad esempio alla necessità di ridurre gli sprechi nei consumi energetici e di contrastare l'inquinamento atmosferico da fumi di scarico di auto e da modalità di riscaldamento non efficienti. Su tutto questo, anche le amministrazioni nazionali e locali sono chiamate a uno sforzo enorme nei prossimi anni. Sia investendo sulla transizione energetica (da fonti fossili a quelle rinnovabili) sia favorendo interventi con effetti locali come la creazione di foreste peri urbane, l'aumento del patrimonio arboreo nelle citta', il ricambio del parco mezzi, il potenziamento del trasporto pubblico, l'ampliamento delle reti di piste ciclabili cittadine e favorendo la mobilita' elettrica. L'educazione, la sensibilizzazione e i comportamenti individuali saranno comunque gli ulteriori elementi chiave su cui puntare per ottenere impatti decrescenti sull'ambiente".
Reddito di cittadinanza, basse percentuali nel riminese
(Rimini) Quanto incide realmente sul nostro territorio il Reddito del cittadinanza? In altre parole, quante sono, le persone che lo stanno percependo sul totale di coloro che sono fuori dal mercato del lavoro? E dove vivono? Non tanto; una prima risposta viene proposta dal Sole24Ore che ha calcolato, a livello provinciale, la percentuale di domande del Reddito di cittadinanza accettate sul totale della popolazione inattiva (ovvero coloro che, fino ai 64 anni, non hanno presentato la dichiarazione dei redditi nel 2018.
La provincia di Rimini: dal 6,4% di Gemmano all'1,215% di Talamello. I dati medi della provincia di Rimini sono in linea con quelli regionali e di altre regioni del nord est. Se Gemmano, con il 6,4% si pone al primo posto, tra le città più grandi sono solo il capoluogo, Rimini (con il 5,9%) e Cattolica (5,1%) a posizionarsi sopra il 5%. Le medie più basse sono quelle dei comuni della Valmarecchia (che occupano le ultime cinque posizioni, con picchi negativi di Poggio-Torriana -1,8% - e Talamello – 1,2%).
Alcol: ritirate 13 patenti nel week and, otto a donne sotto i 25 anni
(Rimini) Donne e giovanissime: è il profilo degli automobilisti fermati lo scorso fine settimana dalla Polizia Locale nell'ambito del servizio per il contrasto dell'uso di alcol durante la guida. Sono state ben 13 le patenti ritirate dagli agenti durante i controlli serali condotti tra venerdì e domenica: di queste, 8 erano donne e molto giovani, tra i 19 e i 25 anni. E' di un uomo invece il tasso alcolemico più alto registrato durante il servizio: ben 2,20 g/l, quattro volte superiore al limite consentito; in questi casi per l'automobilista, oltre alla pesante sanzione amministrativa e alla sospensione della patente, scatta anche la confisca del veicolo. Limite che si azzera per chi ha conseguito la patente da meno di tre anni o per chi non ha compiuto 21 anni di età: due, un ragazzo e una ragazza entrambi di 19 anni, i neopatentati fermati dalla Polizia Locale perché sorpresi alla guida dopo aver assunto bevande alcoliche. In questi casi le pene, già severe per chi si mette al volante dopo aver bevuto mettendo in pericolo se stesso e gli altri, vengono ulteriormente inasprite.
I controlli - circa 2mila dall'inizio dell'anno con particolare attenzione nel fine settimana per oltre 150 sanzioni elevate - consentono quindi di disegnare un fenomeno trasversale per genere e età dei soggetti sanzionati, ma dal quale emergono tendenze che non vanno sottovalutare, a partire dalla tendenza dei giovanissimi ad un consumo di alcol irresponsabile. Un trend che non risparmia anche le giovani donne, che soprattutto negli ultimi anni risultano non essere da meno rispetto ai coetanei uomini. Un fenomeno preoccupante non solo sul fronte della sicurezza stradale, ma anche per i risvolti sociali che comporta.
"Già nella prima parte dell'anno abbiamo quasi raddoppiato il numero dei controlli mirati appositamente a contrastare la guida in stato di ebbrezza – commenta l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – Nonostante il fenomeno coinvolga giovani e meno giovani, di qualsiasi professione e categoria, l'esito dei servizi da parte della Polizia Locale ci conferma come sia necessario potenziare l'attività di prevenzione e contrasto rivolta soprattutto agli under 25, ai ragazzi e alle ragazze che hanno poca esperienza alla guida e che tendono a sottovalutare i rischi che si incorrono mettendosi al volante dopo aver bevuto qualche bicchiere. L'abuso di alcol, in particolare ma non solo tra i più giovani, è un tema sociale, che va affrontato attraverso la formazione e continuando a mantenere intenso il presidio sulle strade"
Si ricorda che il conducente di un veicolo non deve superare lo 0,5 g/l di tasso alcolemico (scende a zero oltre che per i neopatentati, anche per alcune categorie come i conducenti professionali). Le pene partono dalla sospensione della patente, 10 punti di decurtazione con l'aggiunta di una sanzione amministrativa, che raddoppia in caso di incidente stradale, per coloro sorpresi alla guida con un tasso alcolemico compreso fra 0,5 e 0,8 g/l. Diventa penale per chi registra un tasso tra lo 0,8 e l' 1,5 gl è previsto anche il sequestro amministrativo finalizzato alla confisca se il conducente è alla guida di un ciclomotore o motociclo. Pene destinate a crescere se il tasso registrato supera 1,5 g/l.
Tripoli, ergastolo per Giulio Lolli
(Rimini) Giulio Lolli, 'il pirata delle truffe', ex patron della società Rimini Yacht, è stato condannato all'ergastolo in Libia per terrorismo e fiancheggiamento del gruppo estremista separatista. La sentenza, come riporta la stampa locale romagnola, è della Corte penale di Tripoli. L'imprenditore, originario di Bertinoro (Forlì) era finito nei guai per le doppie vendite di yacht di lusso a facoltosi clienti in tutta Italia, con una rete di showroom da Bologna a Rimini. La società poi fallì, con un buco milionario e Lolli nel 2010 fuggì rimanendo a lungo latitante. Finito al centro di vari processi, a Rimini, dopo una lunga indagine coordinata dal pm Davide Ercolani, rispondeva di associazione per delinquere, truffa, falso e appropriazione indebita. Ma il giudizio era stato sospeso proprio perché Lolli era detenuto in Libia, dove venne arrestato a ottobre 2017, dopo essere stato preso dalla sua abitazione di Tripoli davanti agli occhi della moglie (Ansa).