Maxi evasione, Sensoli palude Gdf e Inps: fondati nostri timori
(Rimini) "L'operazione della Guardia di Finanza che ha permesso di portare alla luce una maxi frode fiscale nel settore alberghiero conferma che le tante criticità che in questi anni abbiamo evidenziato all'interno del mondo turistico riminese erano più che fondate”. Lo sottolinea l’assessore regionale 5Stelle Raffaella Sensoli. “Il nostro plauso va agli uomini della Finanza che, conducendo un'azione coordinata con Inps ed Agenzie delle Entrate, sono riusciti a smascherare questa frode". È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito all'inchiesta che ha portato all'arresto un'intera famiglia di albergatori accusati di aver architettato una maxi evasione fiscale. "Con il M5S al governo chi lavora per la legalità e per la corretta concorrenza avrà sempre un sicuro alleato – aggiunge Raffaella Sensoli – Quella della trasparenza e della lotta all'illegalità nel settore turistico è una battaglia verso cui siamo sempre stati impegnati con il nostro lavoro in Regione e che è necessario mettere al centro anche del nostro futuro impegno. Individuare i responsabili di chi si macchia di azioni criminose, anche sul piano fiscale, diventa di fondamentale importanza per tutelare soprattutto il lavoro di tutti gli altri albergatori che con onestà e spirito di sacrificio portano avanti la propria attività".
Inchieste, Biagini: perché su Tecnopolo e Acqua arena l’amministrazione tace?
(Rimini) Applaudendo all’operazione Calypso della guardia di finanza, che ha stanato una famiglia di albergatori maxi evasori attivi a Rimini, e alla presa di posizione di plauso per l’operazioneda parte dell’amministrazione comunale, l’ex assessore ai lavori pubblici del comune di Rimini, Roberto Biagini, all’origine delle indagini sul Tecnopolo e su Acqua arena, si domanda “come mai per la questione legata all' inchiesta Acquarena-Tecnopolo non si è, invece, riscontrata nessuna presa di posizione delle associazioni degli imprenditori edili, delle associazioni degli artigiani, della cooperazione, degli ordini professionali della associazioni sindacali, visto che, a vario titolo, il sistema inquinato, distorto che ruotava introno ai due appalti, Acquarena - Tecnopolo, interferiva, negativamente e vario titolo, anche in quei mondi?”.
Chi si è sempre “comportato correttamente nel mondo imprenditoriale e professionale, non ha nulla da dire nel leggere (ormai gli atti li hanno tutti) come si comportavano certi soggetti e certi colleghi? Nelle intercettazioni sono palesi comportamenti di soggetti, pubblici e privati, preordinati a ritardare il pagamento alle imprese che lavoravano e di conseguenza ai lavoratori e alle loro famiglie. Oppure ad estromettere imprese, consorzi di imprese, liberi professionisti da gare d'appalto”.
Anche in quella vicenda, sostiene Biagini, "i veri danneggiati sono gli imprenditori sani, come correttamente sostiene Gianluca per la vicenda odierna (Calypso). Anche nel sistema distorto Acquarena-Tecopolo, un cittadino si pone la giusta domanda che si è posta l' assessore (declinata al mondo degli appalti e alla vicenda riminese) del "come si fa a competere con un' impresa o con liberi professionisti" che partecipano a pubbliche gare, quando emergono dalla Notizia di Reato della Guardia di Finanza condotte poste in essere attraverso pressioni ovvero condizionamenti dei dipendenti preposti a quei servizi, che influenzavano le modalità di scelta del contraente da parte della Pubblica Amministrazione, così che i lavori fossero aggiudicati a imprese verosimilmente "compiacenti" non escludendosi forme di "ricompensa" a soggetti politici direttamente in rapporto con il predetto F.....?. Anche per il sistema dei pubblici appalti "la concorrenza sleale è un' arma impropria", come giustamente sostiene l'assessore Brasini in ordine all'operazione Calypso. E allora, come mai, sindaco Gnassi, per l'operazione Calypso, giusti e doverosi compiacimenti con stigmatizzazione dei fatti e dei comportamenti riscontrati, mentre per l'operazione tecnopolo-acquarena solo "illazioni facilmente confutabili dovuti ad una mera vendetta politica"?”.
Raffiche di vento a 80 all’ora, alberi abbattuti e disagi in tutta la città
(Rimini) Le raffiche di vento della notte e della prima mattinata, che sulla costa hanno raggiunto la media dei 78 chilometri orari con punte superiori hanno causato diverse criticità alla viabilità locale, anche a causa in alcuni punti delle alberature cadute in strada. Già dalle prime ore sono intervenute sul territorio le quattro squadre munite di mezzi per l'intervento aereo, tuttora dislocate in tutte le zone del territorio comunale
La situazione più critica è quella registrata a via San Salvador, a Torre Pedrera, dove due alberi (uno caduto e l'altro inclinatosi) hanno causato problemi al transito della strada, il cui passaggio è stato temporaneamente interdetto.
Diversi gli interventi effettuati in zona mare, dove le raffiche di vento hanno raggiunto l'intensità maggiore. I primi interventi di questa mattina sono stati in viale Regina Elena, per rimuovere alcuni rami spezzati di due platani. Stessa situazione per un platano in viale Rimembranze. In via Armellini, a Bellariva, si è intervenuti per rimuovere un acero caduto. Una decina i tamerici piegati a terra dal vento sul lungomare, dal porto canale fino Miramare (in particolare nella zona compresa tra il bagno 58 e 138). A San Vito sono caduti un cipresso ed un pino, all'interno di una proprietà privata, una robinia in via Orsoleto, un'altra in via della Fiera, e in via Cenci, a Viserba.
Continua per tutta la giornata odierna l'allerta gialla per lo stato del mare con venti moderati-forti da nord-est, con valori inferiori alla soglia ed in rapida attenuazione dalle ore pomeridiane. Il mare, molto agitato al mattino, dovrebbe gradualmente attenuarsi nel corso della giornata.
Riccione, mare d’inverno: gazebo e giochi restano in spiaggia
(Rimini) Lunedì 7 ottobre verrà pubblicato il bando “Riccione Mare d’Inverno” rivolto agli operatori turistici per aderire alle manifestazioni di interesse del 2019/2020. All’incontro svoltosi questa mattina in Municipio con i rappresentanti dei bagnini, dei bar di spiaggia e delle associazioni di categoria, l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi ne ha illustrato i principali contenuti, che sostanzialmente rimarranno invariati.
Gli operatori avranno la possibilità nel periodo invernale di presentare proposte che consentano di mantenere gazebo, senza somministrazione, giochi per bambini e camminamenti, a condizione che il privato si impegni a renderli operativi e utilizzabili con una manutenzione accurata, nel periodo compreso tra il 28 ottobre 2019 e il 29 marzo 2020, così da garantire un servizio in più ai turisti con una spiaggia attrezzata e ordinata. Sempre nell’ottica dell’innovazione e di una maggiore offerta sulla spiaggia, anche nel periodo invernale, il bando conferma per gli operatori interessati il permesso di mantenere aperte le proprie attività con cupole geodetiche pressurizzate, strutture a pannellature mobili a completamento della chiusura delle cupole per la durata di 120 giorni, come lo scorso anno in maniera anche non consecutiva. Sarà possibile, in altre parole, specificare il periodo d’inizio e fine o per l’arco di tutti i 120 giorni o in periodi spezzati, a condizione di rimuovere le strutture alla cessazione dell’attività anche nell’intervallo di tempo dei periodi non consecutivi ma rientranti comunque nei 120 giorni complessivi.
Novità del bando di quest’anno, con scadenza per la presentazione delle domande al 28 ottobre, in concomitanza con l’ultimo giorno della stagione balneare fissata da disposizione regionale, sarà la semplificazione delle modalità di presentazione delle domande così da snellire ulteriormente le procedure di rilascio delle autorizzazioni. “Venerdì la delibera andrà in giunta – dichiara l’assessore Dionigi Palazzi – per poi andare in pubblicazione lunedì prossimo. Una spiaggia attrezzata, viva e ordinata è l’obiettivo principale prefisso dall’amministrazione che anche quest’anno ripropone l’esperienza di Riccione Mare d’Inverno. Confermiamo la doppia possibilità rivolta ai nostri bagnini e ristoratori di mettere a disposizione lettini per l’elioterapia e mantenere gazebo o giochi per bambini, così come l’elasticità in periodi unici o diversi, di poter allestire strutture geodetiche pressurizzate o pannellature mobili. Si tratta di uno strumento messo a disposizione del privato per ampliare le offerte in termini turistici anche nel periodo invernale, divenuto da anni un prodotto turistico a tutti gli effetti grazie al villaggio e al calendario degli eventi natalizi”.
Sandra Sabattini prossima beata, il papa ha promulgato il decreto
Il papa ha promulgato il decreto della prossima beatificazione di Sandra Sabattini. Tale celebrazione avverrà a Rimini nei prossimi mesi, e comunque entro il 2020. Sarà la prima fidanzata santa ammessa all'onore degli altari. Vi arriva dopo una causa durata 13 anni, e prima del fondatore dell'associazione Papa Giovanni XXIII, don Oreste Benzi, figura decisiva per la vocazione di Sandra, la cui causa fase diocesana sta per essere chiusa.
Nata a Riccione il 19 agosto 1961, Sandra ha respirato la fede fin da piccola e ancor più quando, insieme ai genitori ed al fratellino, va a vivere nella canonica dello zio prete, don Giuseppe Bonini, a Misano Adriatico, e di seguito a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo. A 12 anni incontra don Benzi e la comunità "Papa Giovanni XXIII"; due anni dopo già partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: "Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai".
Si spende nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti, e va a cercare i poveri di casa in casa. Nel 1980, dopo il diploma di maturità scientifica a Rimini, si iscrive alla Facoltà di Medicina all'Università di Bologna. Uno dei suoi sogni è di essere medico missionario in Africa. Fidanzata con Guido Rossi dall'agosto 1979, anch'egli membro della Papa Giovanni; insieme vivono una relazione improntata ad un amore tenero e casto, alla luce della Parola di Dio. Dirà Sandra: "Oggi c'è un'inflazione di buoni cristiani, mentre il mondo ha bisogno di santi". Il 29 aprile 1984, ad Igea Marina, mentre si reca ad un incontro della Papa Giovanni, viene investita da una macchina, entra in coma e muore il 2 maggio successivo. Don Oreste Benzi ha spinto da subito per l'apertura della Causa di Beatificazione, che si avvia nel 2006. Nel 2009, a 25 anni dalla morte, si pensa di traslare i suoi resti in chiesa, ma quando viene tolta la terra che copre la bara, di Sandra non si trova più nulla, neppure un osso. Il Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, ha commentato nell'occasione: "Il chicco di grano che ha il volto e il nome di Sandra è caduto talmente in terra da sciogliersi completamente, da farsi terra".
È stato accertato un miracolo dovuto alla intercessione della giovane riminese, e così la Venerabile sarà iscritta da Papa Francesco tra i beati: le persone a lei devote o la gente della diocesi di origine possono pregarla con fiducia e imitarla con frutto.
Per il vice postulatore diocesano per la causa di Sandra Sabattini, mons. Fausto Lanfranchi: "La testimonianza di Sandra è via sicura alla santità". Il Vescovo di Rimini – che fin dall'inizio del suo ministero episcopale ha seguito il processo di Sandra e ne ha concluso con soddisfazione l'iter diocesano nel 2008 – "esprime sentita gratitudine al Santo Padre e alla Congregazione delle Cause dei Santi per questo importante riconoscimento che promuove la causa di Sandra e ce la propone come modello di vita. La promulgazione del decreto avviene nell'anno di preparazione all'Assemblea sinodale diocesana dei giovani, e quindi ora possiamo affidare anche alla intercessione di Sandra il cammino di fede di tutti i nostri giovani riminesi".
3 ottobre
Maxi evasori, nei guai famiglia di albergatori | Economia, la strigliata di Confindustria | Pavimento nuovo e sconnesso
Don Giancarlo Ugolini, anche una mostra per ricordarlo
(Rimini) Dieci anni fa, il 4 ottobre 2009, moriva don Giancarlo Ugolini, sacerdote di Rimini, grande figura di educatore, iniziatore dell’esperienza di Gioventù Studentesca e Comunione e Liberazione a Rimini. L’anniversario sarà ricordato in città con due iniziative. Giovedì 3 ottobre alle 19,30, nella chiesa di Sant’Agostino, su proposta di Comunione e Liberazione, sarà celebrata una Messa, presieduta da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL. Dieci anni fa, nel giorno dei funerali, don Carrón aveva descritto don Ugolini con queste parole: «La vera grandezza di don Giancarlo è stata quella di essere stato figlio, di avere accettato di essere generato dal carisma donato a don Giussani e di cui divenne seguace fin dal giorno in cui, giovane sacerdote, era andato a incontrarlo a Milano tra la folla degli studenti all’uscita del liceo Berchet. Questa figliolanza non venne meno durante la crisi del ’68 che svuotò la comunità di Rimini, che però fu la tra le prime a ripartire proprio per l’attaccamento pieno di ragione e di affezione del suo padre. Tutto il resto, anche le opere, è conseguenza: è stato frutto imprevisto di qualcosa d’altro».
Un comitato promotore ha inoltre organizzato la mostra “Io, poi, sono un amante sviscerato della libertà”, già presentata in anteprima all’ultimo Meeting ed ora allestita nella Corte della Biblioteca Gambalunga. Il 4 ottobre (ore 17,30) sarà inaugurata alla presenza del vescovo mons. Francesco Lambiasi, del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, di Cristian Lami, della Fraternità di CL di Rimini e del nipote Simone Zanotti in rappresentanza della famiglia Zanotti-Ugolini.
Il Comitato promotore ha pensato di organizzare la mostra perché don Giancarlo Ugolini (1929-2009) è stato un protagonista di primo piano della vita ecclesiale e sociale di Rimini. Insegnante nelle scuole medie superiori e formidabile educatore, ha formato generazioni di riminesi che ancora oggi ricordano la sua passione di uomo innamorato della bellezza e della libertà di ciascuno. Determinante per lo sviluppo della sua personalità è stato l'incontro, nel 1962, con alcuni ragazzi di Gioventù Studentesca in vacanza a Rimini e con il Servo di Dio don Luigi Giussani. È stato il padre dell'esperienza di Comunione e Liberazione ed ha seguito con paterna sollecitudine l'avvio e lo sviluppo di opere significative per l’intera città come il Meeting per l'amicizia fra i popoli e le scuole della Karis Foundation. Nella mostra è raccontato il suo itinerario umano, dalle origini famigliari fino alla morte, mentre alcune gigantografie accompagnate da testi tratti da interviste, interventi e omelie di don Giancarlo, consentiranno ai visitatori di entrare nella sua personalità e di cogliere meglio l’attualità del contributo che ha offerto alla chiesa e alla città di Rimini. La mostra (ingresso libero) resterà aperta fino al 14 ottobre, tutti i giorni feriali dalle 8 alle 19, domenica e festivi dalle 16 alle 19.
Operazione Calypso. Frode e bancarotta, 11 misure cautelari
(Rimini) Frode fiscale e all'Inps, bancarotta fraudolenta e riciclaggio sono le accuse che hanno portato all'esecuzione di 11 misure cautelari e un sequestro pari a 14 milioni di euro nell'ambito di un operazione - ribattezzata 'Calypso' - condotta dalla Guardia di Finanza di Rimini.
Le Fiamme Gialle, dalle prime ore di questa mattina, stanno dando esecuzione alla fase finale di una vasta azione di polizia economico-finanziaria, a contrasto delle frodi fiscali e previdenziali, del riciclaggio di proventi illeciti, nonché di reati di frode e distrazione fallimentari, che vede tra i soggetti coinvolti anche un funzionario dell'Agenzia delle Entrate e Riscossione. In particolare sono stati disposti 2 arresti in carcere, 4 arresti domiciliari e 5 misure dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di 11 indagati, accusati di far parte di un'associazione per delinquere, con base a Rimini, ritenuta responsabile di aver ideato ed eseguito, dal 2011, un sofisticato meccanismo di frode (Ansa).
Confindustria, “manufatturiero in calo, collegamenti carenti. Parco del mare: opportunità, ma non basta”
(Rimini) Le aziende del comparto manifatturiero e dei servizi della Romagna, nella maggioranza dei casi e in linea con il trend nazionale, evidenziano una flessione. In calo produzione e fatturato totale, mentre mantengono ancora il segno positivo fatturato estero ed occupazione. Ad evidenziarlo l’indagine congiunturale realizzata dall’ufficio studi di Confindustria Romagna - consuntivo primo semestre 2019 e previsioni secondo semestre 2019.
Area Vasta (aziende campione Ravenna e Rimini associate a Confindustria Romagna): nel primo semestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, calano fatturato totale ( -1,7%: -4.5% fatturato interno e + 5,4% fatturato estero) e produzione -0,8%. In crescita l’occupazione (+3,4%). Il 38,6% delle imprese evidenzia ordini in aumento, mentre il 24,4% in diminuzione. Nelle previsioni la produzione è stazionaria per il 52,4% delle imprese campione e in aumento per il 36,5%. Gli ordini per il 52,2% degli imprenditori saranno stazionari e per il 36,8% in aumento. L’occupazione è prevista stazionaria per il 69,8% del campione.
Il grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 48 %.
Rimini: Nel consuntivo del primo semestre 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, l’andamento del fatturato è ancora positivo +2,6% ma in calo rispetto a quanto registrato a fine dicembre. Buono l’export +12%, in negativo il fatturato interno -1,5%. Occupazione +3,2% che continua ad essere in crescita da 6 indagini congiunturali consecutive e conferma il trend nazionale. Produzione -1,3%, con una forte disparità data dalla dimensione delle aziende, +17,4% per le piccole, +1,5% per le medie e -4,7% per le grandi.
Le previsioni del secondo semestre 2019 danno in calo la produzione (per il 35,3% del campione). Ordini totali in aumento per il 34% del campione e stazionari per il 57,1%. L’Occupazione è stazionaria per il 60% del campione. Il grado di internazionalizzazione si attesta in media al 59,8 %.
"Una situazione certamente non semplice che rispecchia lo stato dell’economia italiana, le vicende politiche del Paese ed un panorama internazionale in continuo mutamento. Per affrontare al meglio il momento ed avere prospettive di crescita, è opportuno agire con una visione d’insieme indirizzata al superamento dei bocchi che frenano lo sviluppo e ad una maggiore valorizzazione dei nostri punti di forza", spiegano gli industriali.
"Non è più il tempo di pensare ed agire come singole realtà. Solo se creiamo e progettiamo un percorso caratterizzato dalla piena unione di intenti, possiamo essere competitivi ed attrattivi. Ogni provincia è Romagna, ognuna nelle sue peculiarità e particolarità, ma solo se amalgamata alle altre. Gli imprenditori ne sono convinti e l’avere trovato condivisione da parte di altre associazioni nella realizzazione del progetto Città Romagna ci fa capire che i tempi sono maturi. La Romagna, pur avendo raggiunto alti standard di benessere e sviluppo non ha ancora espresso completamente le proprie potenzialità. Dobbiamo farlo meglio per essere più rappresentativi sia a livello regionale sia nazionale: dobbiamo lavorare con una visione unitaria per lo sviluppo del territorio che ha grandi potenzialità imprenditoriali, sociali e culturali. Rimini insieme a Ravenna, Forlì e Cesena, deve andare oltre i campanilismi, le resistenze e ogni atteggiamento anacronistico di chiusura", sottolineano.
Parlando di infrastrutture "purtroppo occorre porre ancora una volta l’attenzione sul tema della alta velocità. Rimini, come le altre province della Romagna, resta ancora indietro. Non possiamo più attendere: la nostra area deve essere collegata adeguatamente come accade per l’Emilia. Per l’aeroporto Fellini i dati fanno presupporre che ci siano margini di crescita e di apertura verso nuove destinazioni. È comunque fondamentale che si operi in sinergia a livello romagnolo e regionale. Una vera rete aeroportuale di valore regionale, composta dai singoli scali di Rimini, Forlì, Bologna e Parma rappresenta la soluzione più logica e strategica. Per la rete viaria restano prioritarie la realizzazione delle due rotatorie sulla consolare per San Marino e sulla provinciale per Coriano che il nostro territorio continua ad attendere da troppo tempo. Così come per la maggiore fruibilità al traffico sarebbe importante procedere con gli interventi sulla Statale 16 nei Comuni di Rimini, Misano e Riccione. Fondamentale, anche per il territorio di Rimini, il miglioramento della E45 per il collegamento con Roma ed il Nord-Est e la realizzazione del passante di Bologna soprattutto in considerazione della vocazione turistica della nostra area. In tema di infrastrutture vanno ovviamente citati IEG e i palacongressi che rappresentano il valore aggiunto per permettere al territorio di destagionalizzarsi ed internazionalizzarsi proponendo servizi con elevati standard qualitativi".
Il Parco del Mare “sembra finalmente arrivato allo start dei lavori e deve essere letto da tutti come un’opportunità di rilancio, così come il proseguimento della realizzazione del nuovo sistema di depurazione delle acque che rappresenta per Rimini uno dei segnali del cambiamento che stiamo vivendo. Ma occorre fare ancora molto affinché la zona mare di Rimini possa tenere il passo del centro storico, interessato da un percorso di riqualificazione che sta dando vita ad una nuova immagine costruita sulla storia e sulla cultura del nostro territorio. Il 2020 sarà l’anno del centenario di Federico Fellini: agli occhi del mondo non possiamo farci trovare impreparati”.
Il problema del reperimento di figure adeguatamente preparate e specializzate “continua ad essere ancora molto sentito dalle imprese del nostro territorio. Come è emerso anche in occasione dell’ultima edizione di Fattore R l’indagine “La Romagna e i Talenti”, realizzata su oltre 70 imprese, ha evidenziato che per oltre il 43% degli imprenditori romagnoli intervistati, le competenze sociali e tecnologiche non sono adeguate alle esigenze di mercato. Un gap che può essere colmato partendo da uno stretto rapporto di collaborazione fra mondo delle scuole e quello dell’industria. In questa ottica l’università di Rimini rappresenta una grande risorsa. Per questo sosteniamo UniRimini sin dalla sua nascita e lavoriamo insieme con varie iniziative come tirocini, tesi e stage in azienda, corsi di formazione e specializzazione. Ma l’ateneo riminese deve essere una risorsa anche in ottica di sistema. Abbiamo creduto e portato avanti con grande impegno il polo universitario romagnolo. Oggi non possiamo permetterci che questo grande valore raggiunto si perda per decisioni autonomiste. Anche in ambito universitario vanno fatte scelte condivise in un’idea di Romagna strategicamente unita”.
Stranieri a Rimini, come cambiano: flessione degli arrivi e incremento delle nascite
(Rimini) Sono 720 gli stranieri arrivati a Rimini nei primi sei mesi del 2019, in calo di 318 persone rispetto allo scorso anno. Una componente migratoria giovane, con una prevalente rappresentanza delle comunità provenienti dai paesi dell'est - albanese, rumena e ucraina (che da sole contano più della metà degli arrivi). Complessivamente, al 31 giugno 2019 gli stranieri residenti rappresentavano il 13,36% della popolazione. Un trend che va dunque verso una sostanziale stabilizzazione dei flussi migratori. Se, dal 2002 fino a circa il 2013, la popolazione straniera aumentava in media di 1.400/1.500 persone all'anno, in questi ultimi anni la curva è scesa costantemente sotto i 1.000 nuovi arrivi, fino alla recentissima inversione di tendenza. Il fatto che nei primi sei mesi del 2019 siano arrivate 318 persone in meno rispetto l'omologo periodo del 2018 testimonia la stabilizzazione dei flussi, con una presenza più stabile ed integrata, grazie a nuclei famigliari con seconde generazioni nate e cresciute a Rimini.
"Numeri – spiega Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini - che certificano quella che da diverso tempo è la sensazione di chi lavora nei servizi territoriali. Una sostanziale stabilizzazione e, soprattutto, una progressiva integrazione degli stranieri. Numeri che seguono un trend nazionale, dove gli effetti della crisi economica hanno portato dal 2009 non solo ad una progressiva riduzione degli arrivi ma, anche, al ritorno nei loro paesi di provenienza di una parte dei cittadini immigrati. Sempre più famiglie, sempre più nati a Rimini, e sempre meno arrivi di nuova immigrazione, con una componente legata principalmente al blocco europeo dell'est. Non solo, sempre più imprese a conduzione straniera. Una parte di popolazione dunque più integrata e più autonoma, con le seconde generazioni nate da noi e cresciute insieme ai nostri figli. Persone che partecipano al presente e al futuro del nostro paese e che, con questo, è giusto che condividano diritti e doveri. Un dato che testimonia la bontà dell'integrazione degli stranieri a Rimini, frutto sia delle politiche pubbliche promosse con continuità da più di quindici anni – come i corsi di lingua italiani per stranieri, il supporto ai compiti per i giovani alunni, il sostengo sanitario e sociale dedicato alle donne - che dalla rete imprenditoriale privata che ha saputo cogliere positivamente l'occasione di integrare forze produttive nuove che, in una decina di anni, hanno saputo non solo inserirsi nel mercato del lavoro ma anche crescere e produrre nuova occupazione e ricchezza al territorio che li ospita".
Componente femminile. Se nel 2002, sui 5.046 stranieri residenti a Rimini, la divisione tra femmine e maschi, era intorno al 50% (con leggera superiorità delle femmine, 2.556, rispetto gli uomini, 2.500), nel 2019 la presenza femminile è decisamente superiore a quella maschile (gli ultimi dati, al 1 gennaio 2019, parlano di 11.053 femmine e 8.954 maschi). Un dato che testimonia una immigrazione sempre più integrata nel tessuto sociale locale, grazie all'aumento di nuclei famigliari più stabili.
Seconde generazioni. Più in generale, oggi, sono tremila (2.997 per la precisione, di cui di questi n. 2.795 sono minorenni e n. 202 maggiorenni) i cittadini nati in Italia e attualmente residenti a Rimini, figli di genitori stranieri.Sono persone nate e cresciute da noi, che sono andate all'asilo e a scuola con i nostri figli e figlie o che lavorano nella nostra città.
Imprese straniere. I dati Infocamere-Movimprese elaborati dall'Ufficio Informazione economica della Camera di commercio della Romagna registrano una crescita delle imprese straniere attive, superiore all'incremento sia regionale che nazionale. L'aumento riguarda tutti i principali settori economici: costruzioni, commercio, manifatturiero, alloggio e ristorazione, trasporti, servizi alle imprese e alle persone. Ottima la performance delle società di capitale.
Nello specifico della Provincia di Rimini, al 30 giugno 2019 si contano 4.263 imprese straniere attive che costituiscono il 12,4% del totale delle imprese attive provinciali (12,2% in Emilia-Romagna e 10,6% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2018 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,1%, superiore all'incremento sia regionale (+1,7%) che nazionale (+1,8%). Nel confronto con il 30 giugno 2018 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 2,1%, superiore all'incremento sia regionale (+1,7%) che nazionale (+1,8%). Più della metà delle imprese straniere provinciali si trova nel comune di Rimini (55,4%).
Casa. Nonostante i numeri della presenza di stranieri sia progressivamente aumentata nel corso degli ultimi quindici anni, la loro presenza nel sistema di alloggi di residenza pubblica risulta nettamente inferiore rispetto a quella dei cittadini italiani. Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) riminesi, sono solo 131 gli assegnatari stranieri, a fronte di 1.022 cittadini italiani per un 'peso' percentuale dell'11,3 per cento.