Lunedì, 07 Ottobre 2019 15:20

Sfrattato da studio, ingegnere si suicida

(Rimini) Un ingegnere riminese di 52 anni, il cui studio era sotto sfratto esecutivo, si è suicidato lanciandosi dal terzo piano di una palazzina di via Tristano e Isotta, zona Padulli di Rimini. E' successo questa mattina poco prima della 11, ora in cui l'ingegnere riminese avrebbe dovuto consegnare spontaneamente le chiavi dello stesso studio, dal quale era stato sfrattato dopo una causa in Tribunale.
Il professionista ha invece aperto la porta finestra del balcone dell'immobile, dove doveva subentrare un notaio e si è lanciato nel vuoto. Sul posto i Carabinieri di Rimini, i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118 che hanno tentato invano di rianimare il 52enne (Ansa).

(Rimini) Cantieri aperti sabato 12 e domenica 13 ottobre sulla linea ferroviaria Bologna – Rimini. Per consentire a Rete ferroviaria italiana di eseguire interventi di potenziamento tecnologico e dell'infrastruttura, sarà sospesa la circolazione dei treni fra le stazioni di Faenza e Cesena. Contestualmente saranno eseguiti lavori anche nella tratta Rimini – Ancona – Pescara.
Le modifiche al programma dei treni regionali e a lunga percorrenza prevedono cancellazioni, limitazioni, variazioni di percorso e nuovi treni.  I servizi regionali in Emilia – Romagna: i treni Regionali Veloci raggiungeranno Rimini via Castelbolognese – Ravenna. Le persone dirette a Rimini da Faenza o dalle stazioni successive (e viceversa) potranno utilizzare un servizio sostitutivo con autobus. Previsto un collegamento con autobus anche fra Cesenatico e Rimini. Nelle stazioni sarà potenziata l'assistenza alle persone in viaggio.
 
Saranno oltre cento i tecnici di Rfi e delle ditte appaltatrici e venti i mezzi d'opera al lavoro. Fra gli interventi in programma: l'impermeabilizzazione del ponte sul fiume Savio, attività propedeutiche alla realizzazione di un nuovo binario per la gestione delle precedenze nella stazione di Forlì e prove tecniche dei nuovi sistemi di gestione della circolazione a Forlì e fra Forlì e Villa Selva.
Funzionali ad elevare gli standard prestazionali della linea, gli interventi rientrano nel progetto di velocizzazione della direttrice Adriatica Bologna – Lecce, che consentirà ai treni di viaggiare fino alla velocità massima di 200 chilometri orari.  
L'orario ferroviario in vigore nelle sole due giornate indicate è consultabile nelle stazioni e sui sistemi informatici e di vendita dove, digitando stazione di partenza, arrivo e data del viaggio, è possibile verificare in automatico l'offerta alternativa. Inoltre, sul sito dell'impresa ferroviaria, nella sezione Orari regionali digitali, è possibile scaricare le fiches con l'orario completo dei treni regionali dell'Emilia Romagna nei due giorni interessati dai lavori.

Lunedì, 07 Ottobre 2019 13:52

Grottarossa, furgone a fuoco sulla A14

(Rimini) Un furgone è andato in fiamme questa mattina sulla A14, tra i caselli di Rimini nord e sud. L’allarme è scattato verso le 10: il mezzo procedeva verso Ancona e pare abbia preso fuoco all’improvviso. Il conducente, nonostante il furgone fosse avvolte nelle fiamme è riuscito ad accostare nella corsia di emergenza all'altezza del ponte della Grotta Rossa. I vigili del fuoco e i mezzi di soccorso di Autostrade per l’Italia si sono precipitati sul posto. 

(Rimini) Settembre è un altro mese con segno positivo per l'aeroporto Fellini. Il volume passeggeri complessivo, infatti, supera i sessantamila, con un delta positivo rispetto al 2018 di circa il 17%. I primi cinque mercati del mese sono Federazione Russa con il 49 per cento del portafoglio complessivo e con oltre 29 mila passeggeri (in crescita dell’11per cento), l'Ucraina con 6.417 passeggeri (cresce dell’89 per cento), Polonia con 3.375 passeggeri (più 27 per cento), Ungheria con 3.310 passeggeri (nuovo mercato) e Regno Unito con 2.835 passeggeri (in crescita del 2,6 per cento).
I primi cinque mercati da inizio anno invece sono Federazione Russa che occupano il 53 per cento del portafoglio, con circa 175 mila passeggeri (cresce del 14,5 per cento), Polonia che con 37.311 passeggeri è quello che cresce di più, ovvero del 104,7 per cento, l'Ucraina con circa 25 mila passeggeri (in crescita del 50,1 per cento), Albania con circa 22 mila passeggeri (in flessione del 5,2%), Regno Unito con 17.574 passeggeri, flessione dello 0,5 per cento.

 

Il traffico proveniente dall'area extra Schengen è il 74 per cento del volume complessivo mentre quello proveniente dall'area Schengen è pari al 26 per cento. Da inizio anno i passeggeri complessivi (aviazione commerciale e generale) sono 332.744, con un delta positivo rispetto al 2018 di circa il 23 per cento. 
La crescita costante dei passeggeri dall'inizio della gestione Airiminum 2014, partita con l'aggiudicazione della gara Enac dopo il fallimento di Aeradria e la successiva chiusura dello scalo, si evince dal traffico mensile. Soprattutto nei mesi tra maggio e settembre si registra una crescita costante di anno in anno con un'impennata nell'estate del 2019 in cui il tetto dei 60 mila passeggeri è stato superato in tutti i quattro mesi da giugno a settembre. Più precisamente, in tale periodo 251.843 passeggeri hanno transitato presso l'aeroporto di Rimini registrando un più 29 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018.

Dalle statistiche di agosto di Assaeroporti emerge come l'aeroporto di Rimini sia risultato il 23esimo aeroporto italiano per volume passeggeri (da inizio anno il 27esimo) e il terzo nella classifica dei piccoli aeroporti (quelli con un traffico inferiore ai 2 milioni di passeggeri), passa da 24esimo a 22esimo aeroporto italiano per volume passeggeri stranieri, mantiene la dedima posizione per volume di passeggeri extra Schengen.
"Con settembre si chiude un periodo di 4 mesi estivi da +29% con più di 250 mila passeggeri - commenta soddisfatta Laura Fincato Presidente di AIRiminum 2014 - che oltre ad inorgoglirci per i risultati raggiunti dimostra nella sua massima chiarezza, proprio nella settimana del TTG, il contributo strategico dell'aeroporto all'economia della Riviera e soprattutto al suo turismo internazionale. In tal senso, il valore dei 25 voli russi settimanali (soprattutto i 4 di Pobeda da Mosca, i 4 di Rossiya da San Pietroburgo e gli 8 di Ural riportati a Rimini da Bologna) e di quelli di Lufthansa si rende ancora più palese se analizzando i dati di questa estate difficile per il turismo straniero romagnolo si nota che invece Rimini vede crescere gli arrivi e i pernottamenti stranieri grazie soprattutto ai russi (+6%) e ai tedeschi (+0,1%), oltre che per polacchi, ucraini e inglesi. Tali risultati, che a fine anno saranno ancora più evidenti, ci motivano ulteriormente a perseguire la strada intrapresa forti anche del supporto ottenuto per lo sviluppo dell'aeroporto dal Presidente Bonaccini, dagli assessori Donini e Corsini, oltre che dall'APT, a cui vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti anche per il loro apprezzamento più volte espresso pubblicamente verso il nostro operato".
"I dati di quest'estate - dichiara Leonardo Corbucci AD di AIRiminum 2014 - dimostrano che ormai l'aeroporto ricomincia a rappresentare un importante volano economico del territorio. Ipotizzando di superare i 380 mila passeggeri nel 2019, ci stiamo avvicinando sempre più rapidamente alla media storica dei passeggeri dell'aeroporto di Rimini (nel periodo 2000-2014 la media annua è stata appunto di circa 430 mila passeggeri) e questo finora senza alcun debito e contributo pubblico. Il nostro traffico è per circa l'85% "turismo incoming"; 100% con "destinazioni internazionali" (nell'anno dei 920 mila passeggeri circa 360 mila erano traffico domestico); in prevalenza "extra Schengen" che "si ferma nel territorio" con un "periodo di permanenza mediamente lungo"; che arriva nella maggior parte con "voli di linea" che hanno incrementato notevolmente il "turismo individuale": un traffico insomma in grado di generare un importante indotto economico per il territorio e rilevanti volumi di tasse di soggiorno per le amministrazioni. Tra i piccoli aeroporti siamo i secondi per volume di traffico internazionale e nettamente i primi per traffico extra Schengen (quello più pregiato a livello turistico e maggiormente ambito dagli aeroporti e dai territori di riferimento) collocandoci al 10° posto della classifica nazionale subito dopo aeroporti importanti come Catania e Pisa e precedendo aeroporti altrettanto importanti come Bari, Brindisi, Treviso, Genova, Lamezia Terme, Roma Ciampino, Torino, Palermo e Cagliari. Possiamo affermare dati alla mano e proprio nella settimana del TTG che l'aeroporto di Rimini va considerato per il turismo una piccola eccellenza del territorio da preservare e su cui investire tutti insieme".
 

Lunedì, 07 Ottobre 2019 09:13

7 ottobre

Questura, l’ultimatum di Gnassi | Tecnopolo, oggi commissione | Regionali, al via lo scontro

(Rimini) Centralità della persona e del ruolo educativo della famiglia, ma soprattutto l’esigenza di dare una risposta ai giovani che cercano lavoro e al mondo del lavoro che cerca precise competenze: due valori e due domande che trovano casa nella nuova sfida di tre longeve ed importanti realtà territoriali nel campo dell’educazione. Da oggi Fondazione Unicampus San Pellegrino (Fusp), Fondazione Karis, Cooperativa Service Web, coordinano e collegano le loro diverse offerte creando un innovativo modello di cammino educativo, unico in Italia: il consorzio Educo - Education Company. Presidente è Stefano Arduini del Fusp. 
"Ciò che facciamo è all'altezza del mondo in cui viviamo, delle sua complessità, della sua velocità di cambiamento? Come la nostra proposta educativa, i nostri valori, la libertà e la centralità della persona, possono abitare una scuola, meglio un percorso formativo e scolastico coerente dalla materna all'Università, in modo adeguato a ciò che ci circonda ci chiede?”. Domanda Stefano Arduini, presidente di Educo e Fondazione Unicampus San Pellegrino. “La nostra risposta è il consorzio Educo. L’abbiamo trovata cercando di centrare il corretto significato alla parola formazione. Solitamente è usata accompagnata dall'aggettivo professionale, indica una tecnica, una competenza pratica che così com'è oggi poco ha a che fare con l'esperienza, l'incontro con la realtà della persona. Noi vogliamo ricomporre questa frattura. Costruire un cammino in cui educazione e formazione coincidono e permettono alla persona di esprimere talenti e potenzialità".

Il fulcro della proposta di Educo è la costruzione di un rapporto diverso tra comunità educante e mondo del lavoro rivalutando la formazione professionale superiore, ma anche consentendo ai giovani di esprimere in libertà potenzialità e talenti. L’ambizione è quella di offrire una preparazione spendibile e ricercata nel mondo del lavoro, ma al contempo di farla uscire dalla sfera della mera acquisizione di competenze tecniche, per trasportarla nella sfera della piena creazione e formazione dell'individuo. 

"I percorsi educativi dell'oggi ci chiedono di pensare a nuovi modi e strumenti con cui affrontare una sfida educativa sempre più articolata e complessa. In Karis lo facciamo rinnovando costantemente noi stessi, con la volontà e il desiderio di continuare a essere un luogo importante dell'educazione, di innovare e rendere adeguate alle provocazioni della realtà le nostre modalità scolastiche e educative. Ciò significa rimanere sempre un luogo importante del nostro territorio e allargarsi al contributo delle altre realtà culturali, imprenditoriali e di lavoro che lo abitano”, spiega il direttore di Karis, Stefano Casalboni per il quale l’unione fa la forza. “Aumentando la nostra massa critica e la nostra forza riusciremo a farlo meglio. Riusciremo a dialogare e lavorare insieme a chi il lavoro lo crea e lo offre a chi termina gli studi e che chiamiamo con forza a condividere con noi quest'avventura. Non è un caso che le due prime iniziative di EDUCO saranno appuntamenti con imprese associazioni di categoria. Insieme vogliamo capire come educare e formare i giovani in modo che possano esprimere in pieno le loro potenzialità e talenti, con beneficio non solo loro ma di tutta la collettività".


Le tre anime di Educo operano da oltre 40 anni e messa insieme la loro attività parte da nidi e scuole materne, passa a scuole elementari e media, arriva ai corsi universitari, raccogliendo l’utenza di quasi 2mila tra scolari e studenti.
 I numeri di Educo parlano chiaro e sono importanti. Sul piatto della bilancia ci sono dieci tra nidi e scuole d'infanzia, centri estivi e doposcuola a Rimini, Santarcangelo e San Marino, dodici tra scuole elementari, medie e licei a Rimini, Riccione e Misano e Rimini, sedi universitarie a Misano, Belluno Messapica (Brindisi), Vicenza e quella di prossima apertura a Napoli. Trecento persone lavorano per il consorzio Educo, tra personale docente e amministrativo.


"Noi - spiega Linda Gemmani, presidente di Service web - trattiamo la 'materia umana' nel momento del suo nascere: deve quindi essere un lavoro oculato e rispettoso. Ogni bambini è un essere irripetibile e ogni percorso è quindi diverso. Il nostro compito è fare crescere i bambini lavorando insieme alle loro famiglie, con cui creiamo un'alleanza nel percorso educativo. Oggi, con la nascita del consorzio, questo inizio di percorso educativo e di crescita si raccorda e coordina con tutto quello che sarà il lungo cammino educativo della persona, fino all'Università e all'alta formazione professionale. Si crea un nuovo legame tra tutti gli attori che partecipano allo sviluppo di personalità e competenze dell'individuo: dalla famiglia alla scuola, a tutto il sociale". Citando papa Francesco, "per educare occorre un villaggio", Gemmani spiega come "nei nidi e scuole di infanzia non offriamo nozioni misurabili come nel caso dei successivi cicli scolastici, ma un'esperienza che si rinnova di giorno in giorno con i bambini che li vede protagonisti insieme alle educatrici ed alla loro famiglia, destinata a durare accrescere ancora negli anni successivi". Una grande sfida e il consorzio Educo è una nuova sfida. "Creare il consorzio significa per noi cogliere una sfida educativa che abita un mondo sempre più complesso, dotandosi di uno strumento che arricchisce ognuna delle nostre realtà e soprattutto offrirà ancora maggior sostegno a famiglie e bambini anche durante i primi anni del loro cammino di crescita e formazione”.
Alla presentazione del consorzio Educo, questa mattina a palazzo Buonadrata, è intervenuto anche l’assessore per i servizi educativi del comune di Rimini, Mattia Morolli. “La scuola istruisce, la comunità educante educa. Ed è quello che accade grazie a questre tre realtà. Diamo il benvenuto a questa idea di coscienza, istruzione e comunità. Buon lavoro”, ha detto Morolli nel suo saluto.

Venerdì, 04 Ottobre 2019 09:29

4 ottobre

Maltempo, tanti danni | Turismo, estate magra | Sandra Sabattini beata

(Rimini) «La Comunità Papa Giovanni XXIII, diffusa in tutto il mondo, esplode nella gioia per la beatificazione di Sandra Sabattini, vera discepola di don Benzi, la quale ci ha lasciato in eredità un prezioso Diario per rafforzare la Fede». E' il commento di Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII alla notizia che il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il miracolo, attribuito all’intercessione di Sandra Sabattini, Laica; nata il 19 agosto 1961 a Riccione e morta il 2 maggio 1984 a Bologna.
Sandra Sabattini, giovane riminese, laica, discepola di don Benzi, morta tragicamente il 2 maggio 1984, a soli 22 anni, mentre si stava recando ad un incontro della Comunità Papa Giovanni XXIII di cui faceva parte. È stato proprio don Benzi a cogliere, fin da subito, il suo «animo profondo e semplice, contemplativo e razionale, immerso in una fede profonda», leggendo le riflessioni che lei annotava su foglietti, diari scolastici, bigliettini, all'insaputa di tutti. Un tesoro che il sacerdote ha voluto raccogliere e pubblicare ad un anno dalla sua morte, in un diario.
Il miracolo. Nel 2007 Stefano Vitali, già segretario di Don Oreste Benzi, al tempo Assessore del Comune di Rimini, scoprì di avere un tumore inguaribile al colon. I medici gli diedero pochi mesi di vita a causa delle 45 metastasi diffuse in tutti gli organi vitali. Don Oreste Benzi affidò immediatamente Stefano a Sandra, tutta la Comunità Papa Giovanni pregò la giovane per la guarigione. La cronaca medica documenta che dopo tre mesi ci fu la remissione clinica completa di tutta la malattia, caso unico nelle statistiche sui tumori al colon.

(Rimini) A Santarcangelo pare sia "fermo" il progetto di realizzazione di un nuovo parcheggio adiacente al piazzale Francolini. In merito alla questione, Confesercenti “è alquanto preoccupata”, sottolinea il presidente Massimo Berlini.
“La nostra associazione – spiega Berlini - ritiene che la situazione dei parcheggi adiacenti il centro stia notevolmente peggiorando, come del resto già esposto nei confronti preelettorali. Già alle ore 9 non ci sono più posti disponibili nel grande parcheggio Francolini. I parcheggi di Piazza Marini, Marconi, Lauro de Bosis, Cagnacci, Gramsci, Suor Angela Molari sono sempre pieni come tutti gli stalli lungo le vie limitrofe. La situazione migliora durante le giornate estive ma nelle ore serali e nel periodo invernale la carenza è evidente”.
Tra l'altro, “non si hanno più notizie del progetto, presentato dalla giunta precedente, inerente un parcheggio multipiano in piazza Suor Angela Molari, che sarebbe stato molto comodo a servizio di tutto il centro.Confesercenti si era già informata riguardo il fermo del progetto Francolini presso la Fondazione, la quale rispose che la sospensione momentanea era dovuta alle imminenti elezioni amministrative. Riteniamo che per risolvere la situazione, che inevitabilmente crea disagi a residenti, a chi lavora in centro e soprattutto a chi ci raggiunge per lo shopping o per turismo, sia fondamentale proseguire la progettazione del nuovo parcheggio, appendice dell'attuale Francolini, visto anche l'interesse per la realizzazione dei box interrati”.
Nel contempo “si rinnova la richiesta, già effettuata in diverse occasioni di confronto con l'amministrazione, di rivedere la segnaletica stradale, affinché i nostri visitatori ed utenti possano raggiungere anche aree, ancora poco sfruttate, come il parcheggio gratuito Campana. La nostra città è cresciuta, sono aumentati gli abitanti e le persone che ci frequentano. La vivacità delle attività commerciali e ristorative, i numerosi eventi culturali e ludici ed i diversi servizi a disposizione (poste, banche, ospedale, scuole biblioteca, ecc) richiedono spazi adeguati per migliorare la viabilità e la fruizione del nostro centro”.

(Rimini) Nell'Unione Europea la cultura, in questi anni, sta finalmente affermando il ruolo "centrale" che le spetta; si collocano in tal senso, nel 2018, la diffusione della Nuova Agenda europea per la cultura e la designazione dell'anno europeo del patrimonio culturale, e, nel 2019, l'approvazione del Programma Europa Creativa 2021-2027 e della nuova direttiva sul diritto (digitale) d'autore. In Italia, la cultura è uno dei motori trainanti dell'economia, uno dei fattori che più esaltano la qualità e la competitività del made in Italy; cultura e creatività, infatti, rappresentano un volano per l'economia, alimentando il soft power dei Paesi e dei territori.
"Cultura e creatività sono asset dello sviluppo quanto mai attuali e in grado di produrre importanti ricadute, ricadute sia di tipo sociale, in termini di identità e di crescita culturale, sia di tipo economico, in termini di ricchezza prodotta e di lavoro qualificato. Possono, inoltre, innescare collaborazioni preziose tra soggetti pubblici, che tutelano i beni collettivi, e i privati desiderosi e capaci di rendere quei beni fruibili per tutti - dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna -. Desidero poi sottolineare come i nostri Territori siano stati capaci di identificare "la cultura"come un vero e proprio motore di sviluppo e abbiano avviato progetti di riqualificazione e valorizzazione dei beni del propro patrimonio. Lo dimostrano, per esempio, a Forlì il complesso ristrutturato dei Musei San Domenico che ospita grandi mostre temporanee con un forte richiamo di pubblico. A Cesena la Rocca e la Biblioteca Malatestiana, quest'ultima inserita dall'Unesco nel Registro della Memoire du Monde, con migliaia di visitatori all'anno e a Rimini i rinnovati Teatro Galli e Cinema Fulgor e il progetto museale dedicato al genio di Federico Fellini. Non si può poi dimenticare il lavoro di valorizzazione del nostro entroterra, con borghi e vallate che fanno del nostro Appenino un vero e proprio "palinsesto di cultura" nel quale arte, tradizione e gastronomia compongono un mix armonico e vincente. Proprio per tutti questi motivi la Camera di commercio della Romagna ha inserito tra le linee strategiche per lo sviluppo della competitività del territorio, la crescita dell'attrattività turistica e culturale, oltre al sostegno di tutte le tipologie di imprese".

Nel 2018 nel sistema aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini le imprese culturali e creative, denominate anche imprese del "core cultura" (attività produttive che generano ricchezza e occupazione e che sono direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi), risultano essere 3.806, così suddivise: 1.818 industrie creative (47,7% del totale), vale a dire attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, comunicazione e branding, design), 1.746 industrie culturali (45,9%), in pratica attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (cinema, radio e tv, videogiochi e software, musica, editoria e stampa), 236 attività di performing arts e arti visive (6,2%), in sostanza quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili (spettacoli dal vivo), e 6 attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico (0,2%). Nel dettaglio, le imprese del "core cultura" hanno un'incidenza, sul totale delle imprese attive, del 4,6%, in linea con il dato dell'Emilia-Romagna (4,7%) e dell'Italia (4,7%).
Rispetto al 2017, nell'area Romagna si rileva un lieve aumento delle imprese del "core cultura" pari a +0,4%, a differenza della diminuzione regionale (-0,6%) e della sostanziale stabilità nazionale (+0,2%); in crescita sia le industrie culturali sia le industrie creative (rispettivamente, dello 0,7% e 0,3%), stabili le attività di performing arts e arti visive e quelle che si prendono cura e valorizzano il patrimonio storico e artistico.
Per quanto riguarda il lavoro, si riscontrano 12,3 mila occupati nelle imprese culturali e creative, con un'incidenza, sul totale degli occupati in Romagna, del 3,6%. Per quel che concerne invece la ricchezza prodotta, il valore aggiunto generato dalle imprese del "core cultura" ammonta a 597,5 milioni di euro, pari al 2,9% della ricchezza prodotta da tutti i settori economici; se ad esse poi si aggiungono le imprese del "creative driven", vale a dire quelle che, pur non facendo parte della filiera, impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti, si raggiunge un valore aggiunto di 979,3 milioni di euro, pari al 4,7% della ricchezza complessiva.

Nel 2018 in provincia di Rimini le imprese culturali e creative, denominate anche imprese del "core cultura" (attività produttive che generano ricchezza e occupazione e che sono direttamente riconducibili ai settori culturali e creativi), risultano essere 1.839, così suddivise: 891 industrie creative (48,5% del totale), vale a dire attività afferenti al mondo dei servizi (architettura, comunicazione e branding, design), 837 industrie culturali (45,5%), in pratica attività di produzione di beni e servizi culturali replicabili (cinema, radio e tv, videogiochi e software, musica, editoria e stampa), 107 attività di performing arts e arti visive (5,8%), in sostanza quelle legate a beni e servizi culturali non riproducibili (spettacoli dal vivo), e 4 attività connesse alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico (0,2%). Tra le industrie creative si evidenzia l'"architettura", con 382 unità su 891 (42,9%) mentre all'interno delle industrie culturali emerge "editoria e stampa", con 544 unità su 837 (65,0%).
Le imprese del "core cultura" hanno un'incidenza, sul totale delle imprese attive provinciali, del 4,6%, in linea col peso che assumono le stesse in Emilia-Romagna (4,7%) e Italia (4,7%); confrontando le incidenze delle province regionali, Rimini raggiunge un buon risultato, posizionandosi al terzo posto (al pari di Forlì-Cesena), dietro solo a Bologna (5,9%) e Parma (4,8%).
Rispetto al 2017, in provincia di Rimini si rileva un aumento delle imprese del "core cultura" pari a +0,6%, a differenza della diminuzione regionale (-0,6%) e superiore alla sostanziale stabilità nazionale (+0,2%); in crescita le industrie culturali (+0,8%), le industrie creative (+0,3%) e le attività di performing arts e arti visive (+0,9%), stabili quelle che si prendono cura e valorizzano il patrimonio storico e artistico.
Per quanto concerne il lavoro, si riscontrano 6,2 mila occupati nelle imprese culturali e creative, con un'incidenza, sul totale degli occupati provinciali, del 4,0%. Con riferimento, invece, alla ricchezza prodotta, il valore aggiunto generato dalle imprese del "core cultura" ammonta a 314,2 milioni di euro, pari al 3,4% della ricchezza prodotta da tutti i settori economici; se ad esse si aggiungono, poi, le imprese del "creative driven", vale a dire quelle che, pur non facendo parte della filiera, impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti, si raggiunge un valore aggiunto di 505,6 milioni di euro, pari al 5,5% della ricchezza complessiva.

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