(Rimini) Gli ultimi dati di analisi del contesto nazionale, tratti dal Bollettino Economico di luglio 2019 della Banca d'Italia, evidenziano un leggero indebolimento del credito bancario al settore privato; nel dettaglio, la crescita risulta ancora solida per le famiglie, mentre i finanziamenti alle imprese hanno subito una lieve contrazione (causata anche dalla decelerazione degli investimenti che non ne hanno sostenuto la relativa domanda). L'aumento dell'onere della provvista obbligazionaria delle banche, registrato nel 2018, si è finora trasmesso in misura contenuta ai tassi di interesse praticati sui prestiti alla clientela, anche grazie all'elevata liquidità e al miglioramento dei bilanci; si confermano, tuttavia, segnali di irrigidimento delle condizioni di accesso al credito, soprattutto per le imprese di minori dimensioni.
"Così come le attività produttive rappresentano i "polmoni" dell'economia, l'intermediazione finanziaria è il "cuore" che pompa il sangue agli organi vitali – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini –. Proprio per questo, nel tempo, la nostra Camera ha messo in campo, con continuità, una serie di azioni come il sostegno finanziario ai Consorzi Fidi e l'accesso al Fondo "per lo sviluppo" e, più recentemente, ha collaborato all'apertura di sportelli per il microcredito. Il calo dei prestiti alle imprese registrato a livello nazionale in questi anni, frutto di dinamiche combinate che hanno reso più difficile l'incontro tra offerta e domanda, in primis i rating critici di molte imprese, costituiscono un'ipoteca sul nostro sviluppo, perchè limitano una reale ripresa degli investimenti, che rappresentano sempre la vera "cerniera" tra la domanda di oggi e l'offerta di domani. In questa direzione va dunque l'impegno della Camera, che prosegue favorendo l'interlocuzione diretta tra il mondo delle imprese e il mondo dell'intermediazione finanziaria, che a sua volta è fatto di imprese".
I temi del credito e del risparmio sono monitorabili attraverso una serie complessa di indicatori che tengono conto di numerose variabili e fenomeni; l'analisi che segue osserva, per ragioni di sintesi, i dati relativi solo ad alcuni dei principali aggregati (prestiti, depositi, sofferenze) mentre per approfondimenti più completi si rimanda alle elaborazioni complete curate dalla Banca d'Italia.
 
In base ai dati provvisori della Banca d'Italia (Ufficio Ricerca Economica di Bologna), in provincia di Rimini, al 30/06/2019, i prestiti totali ammontano a 8.728 milioni di euro (6,5% dell'Emilia-Romagna), cosi suddivisi: 59,1% alle imprese, 36,2% alle famiglie e 4,7% ad altri soggetti (società finanziarie, enti pubblici, istituzioni senza scopo di lucro). Rispetto al 30 giugno 2018 si rileva una diminuzione dell'1,0% dei prestiti concessi, a differenza della stabilità a livello regionale; nel dettaglio, calano i prestiti alle imprese (-2,0%), in particolare alle piccole (-7,0%), mentre aumentano quelli alle famiglie (+1,5%). In merito ai primi, a soffrire maggiormente è il settore edile (-9,4%) seguito dai servizi nel complesso (-0,8%); sostanzialmente stabili, invece, i prestiti verso il manifatturiero (+0,1%).
Con riferimento al risparmio finanziario, in provincia, al 30/06/2019, l'ammontare risulta di 14.172 milioni di euro (6,3% dell'Emilia-Romagna): il 66,3% è assorbito dai depositi bancari, il restante 33,7% dai titoli a custodia. Rispetto al 30 giugno 2018 si riscontra una crescita del risparmio totale (+2,8%), superiore all'incremento regionale (+2,5%), grazie alla variazione positiva dei depositi (+5,2%), contrapposta a quella negativa dei titoli
(-1,7%).
Il tasso di ingresso in sofferenza, determinato dal rapporto tra i flussi delle nuove sofferenze rettificate nel periodo di riferimento e i prestiti non in sofferenza alla fine del periodo precedente, nel 2° trimestre 2019, risulta pari all'1,9% (era il 3,2% nel 2° trimestre 2018): in tale contesto si riducono sia i tassi relativi alle imprese (dal 4,5% all'attuale 2,4%) sia quelli riferiti alle famiglie (dall'1,3% all'odierno 1,1%).
Infine, in merito alla dinamica dei prestiti, secondo le elaborazioni effettuate da CLAS per l'Osservatorio sul Credito di Unioncamere Emilia-Romagna, con riferimento al primo semestre del 2019, risulta un discreto grado di soddisfazione nel rapporto banca-impresa in provincia di Rimini, anche se la maggior parte delle imprese coinvolte nella rilevazione (il 73%) non ha fatto esplicita richiesta di finanziamento nei primi sei mesi dell'anno. Tra coloro che hanno presentato relativa richiesta (27%), nella maggior parte dei casi il credito è stato interamente concesso (17%) e quasi tutte le imprese intervistate si sono sempre trovate in condizione di poter adempiere agli impegni finanziari assunti con gli istituti di credito (96%); inoltre, più della metà dei rispondenti (58%) ha ritenuto adeguato il tasso di interesse applicato mentre il giudizio sul costo complessivo del finanziamento si ripartisce in egual misura tra chi lo ritiene adeguato e chi no. Negativo invece il giudizio sulle garanzie richieste, considerate inadeguate per il 54% delle imprese.

(Rimini) “Al nido con la Regione” è il programma del comune di Riccione per il taglio delle rette degli asili possibile grazie al fondo. Grazie a questo contributo il Comune di Riccione per l'anno scolastico 2019/2020, procederà quindi all'abbattimento del 45% delle tariffe per i servizi a domanda individuale rivolti alle famiglie residenti con ISEE inferiore a 26.000 euro, rispettando così il limite dato dalla Regione.
“Nonostante le tariffe attualmente in vigore nel Comune di Riccione siano già suddivise e articolate in 30 fasce in base a criteri di equità e di tutela delle famiglie meno abbienti, l'amministrazione ha scelto quindi di ridurre del 45% le tariffe per tutte le famiglie rientranti nelle prime 26 fasce, corrispondenti a ISEE di mille euro ciascuna, fino appunto alla 26esima pari ad ISEE 26.000. Le riduzioni calcolate variano da un minimo di 30 euro ad un massimo di 165 euro mensili. In concreto una famiglia che ad oggi verserebbe 367 euro mensili perché rientrante nella fascia agevolata di 25.000 euro ISEE, si vedrà diminuire la retta a 202 euro con un risparmio di 165 euro ( con un risparmio annuale di circa 1800 euro)”, spiegano dal comune. 
"Si tratta di un ambizioso contributo - dichiara l'assessore ai servizi educativi Alessandra Battarra - per i genitori con figli che mira ad andare incontro alle esigenze delle famiglie con provvedimenti concreti, come questo, assai utili al bilancio familiare.  Si tratta di una buona iniziativa che auspichiamo venga riconfermata dalla Regione nei prossimi anni. Abbiamo deciso di applicare il finanziamento regionale in egual misura con la riduzione del 45% per ogni fascia di famiglia nell'ottica di abbattere le rette per più redditi. Al contempo gli investimenti per i nidi proseguono in termini di personale, anche quest'anno abbiamo infatti proceduto alle assunzioni di 3 nuove educatrici a ruolo ai fini della massima stabilità. Questo perché garantire professionalità e serenità del nostro personale nell'ottica della stabilizzazione interna rappresenta un obiettivo imprescindibile a tutto vantaggio di una qualità ottimale del servizio".

(Rimini) Condividere delle regole  ed un orientamento didattico comune in grado di ampliare e qualificare la collaborazione tra pubblico e privato nel sistema educativo 0 – 3 anni. Questo il focus dell'incontro di ieri con una trentina di gestori privati di asili, a cui abbiamo presentato una bozza di convenzione per poter usufruire delle risorse regionali del progetto "Al nido con la Regione". I privati che decideranno di aderire dovranno firmare la convezione, dopo la sua approvazione da parte della Giunta, entro il 31 ottobre. La Giunta del Comune di Rimini, infatti, “ha deciso di mantenere una quota delle risorse ricevute, 50 mila euro, anche per promuovere il taglio delle rette negli istituti privati”, spiega l’assessore Mattia Morolli.
Nella convezione, oltre agli strumenti per l'abbattimento delle rette, sono stati inseriti alcuni articoli relativamente al rispetto delle regole e ai relativi controlli che i privati devono sottoscrivere per poter accedere alle risorse.
“Tra queste, in particolare, il rispetto delle norme sull'obbligo vaccinale. La linea tenuta finora nelle strutture pubbliche dal Comune di Rimini, fatta di accompagnamento alle famiglie ma di intransigenza nel tener fede a un obiettivo che consideriamo prioritario, ci ha consentito infatti di ridurre notevolmente il gap di copertura vaccinale che ha storicamente contraddistinto il nostro territorio. Ora, chiediamo di condividere questa linea anche ai privati, parte integrante del nostro sistema educativo. Solo l'anno scorso sono stati 66 i verbali presentati a 33 famiglie con figli iscritti in strutture per l'infanzia private perché non in regola con gli obblighi vaccinali”.

L'auspicio “è quello che, anche grazie alla convenzione che andremo a firmare, si collabori non solo sui principi educativi e pedagogici, sulla compartecipazione economica, ma anche sul rispetto delle regole e i relativi controlli. Tra questi, non meno importanti, anche l'utilizzo dell'Isee come riferimento per la concessione delle agevolazioni. In questo caso, nel pubblico come nel privato, saranno concesse, ad esempio, esclusivamente a chi consegna un Isee inferiore ai 26 mila euro. Rispetto delle regole ed uguaglianza – i nostri bambini sono tutti uguali, a prescindere dalla scuola, pubblica o privata, che frequentano - sono dunque i due pilastri che accomunano la visione di un sistema educativo plurale di cui il protocollo sancisce un primo ma già importante inizio”.

(Rimini) Sarà un'operazione spettacolare quella con cui nella mattinata di domani si vedrà nascere il nuovo ponte sul fiume Ausa destinato a collegare le due rotatorie previste dall'intervento in corso sulla SS 16 in prossimità dello stabilimento Valentini, una sulla SS16 e una su via Aldo Moro, già conclusa e attiva dall'agosto scorso.
Sarà una gru ciclopica a sollevare una dopo l'altra le travi giunte fin lì con bilici per poi posarle sulle spalle del nuovo ponte già realizzate nelle scorse settimane dopo che si era conclusa la fase di posa dei pali di fondazione. A Seguire i lavori di completamento dell'impalcato mentre procederanno senza ulteriori impedimenti quelli per la realizzazione della rotatoria vera e propria sulla statale 16 che concluderà l'intervento.
Si ricorda che con la realizzazione di quest'opera non solo si metterà in sicurezza il collegamento del quartiere dei Padulli con la statale 16 e il centro della città ma si creerà anche una nuova via d'accesso alla viabilità cittadina rappresentata dall'asse Caduti di Marzabotto – Jano Planco – Euterpe.

Martedì, 22 Ottobre 2019 11:01

22 ottobre

Metromare, tra un mese la prima corsa | A Riccione mancano i giovani | Affitti troppo alti a Santarcangelo

(Rimini) E’ atterrato sabato a Miramare Mosca con un carico da 30mila sigarette destinato al traffico illecito. Il contrabbandiere, un russo di 54 anni, è poi arrestato nella tarda mattinata dalla polizia di frontiera. Si tratta di un corriere recidivo che alla fine dell’estate era già stato identificato all’uscita dell’aeroporto di Roma Fiumicino con 30 chili di sigarette nascosti in dei borsoni da viaggio ed era stato fermato dalla polizia di frontiera e denunciato in stato di liberà alla Dogana di Fiumicino. A Rimini gli agenti lo hanno identificato mentre era in attesa di ritirare il carico nascosto in una valigia. L’uomo è stato condannato a 10 mesi di reclusione e 50mila euro di multa dal tribunale di Rimini.

(Rimini) Il muro del Trc in viale Portovenere a Riccione si arricchisce di nuovo verde. La giunta comunale ha deciso venerdì di impiantare e riqualificare con una barriera di siepi e aiuole il muro di cemento che delimita il Trc. Nel tratto tra viale Verdi e via La Spezia, lungo 500 mt e largo 1,20 mt, verranno piantati 40 alberi del tipo Pyrus Calleryana, alternati da arbusti di essenze diverse quali oleandri, mirto o pitosforo. I lavori partiranno la prossima settimana con la posa di un cordolo stradale e la predisposizione di un impianto di irrigazione. Fasi successive il riempimento dello spazio, così ricavato con del terreno, e le piantumazioni da parte di Geat. L'intervento, segue quelli analoghi portati a termine sia in un altro tratto dello stesso viale Portovenere che in viale Rimini, in quest'ultimo sono state piantumate altre 43 alberature, oltre a nuove siepi e arbusti.
"Per mitigare l'impatto del paesaggio dal punto di vista ambientale alterato dalla presenza del muro di cemento del Trc che affianca le abitazioni lungo il suo tracciato – afferma l'assessore ai lavori pubblici e all'ambiente Lea Ermeti - abbiamo scelto nuove essenze e tanto verde per schermare anche la parete di un altro tratto di viale Portovenere, in maniera da renderlo omogeneo e migliorarne l'aspetto dal punto di vista del decoro urbano. Le piante concorrono alla depurazione dell'aria, reputiamo non siano sufficienti soltanto le piccole, eppure fondamentali, azioni del singolo cittadino, come seguire la raccolta differenziata, acquistare meno plastica, usare la bicicletta invece che l'automobile, ma mettere sul campo delle azioni concrete a sostegno dell'ambiente. In questo caso abbiamo scelto di incrementare il verde pubblico, andando ad incidere sulla qualità dell'aria, a ridosso di un'opera altamente impattante dal punto di vista ambientale e urbanistico, come il Trc".

(Rimini) A Rimini, in poco più di 24 mesi, si sostanzialmente dimezzato il numero di nuovi italiani; dopo il boom del 2015 (2.023 nuove cittadinanze italiane concesse), al primo gennaio 2019 il dato è sceso di ben 936 unità, fermandosi a 1.087. Un dato in linea con quanto si rileva per la regione Emilia-Romagna, che al primo gennaio 2019 registra un significativo decremento del numero di acquisizioni di cittadinanza, che fa seguito a quello osservato anche nei due anni precedenti, dopo il picco del 2016 (a livello provinciale, oltre 2mila acquisizioni di cittadinanza italiana). Dal grafico sottostante si può osservare la netta crescita del fenomeno nell'ultima decina d'anni: se fino al 2014 non si erano mai registrate in provincia di Rimini più di mille naturalizzazioni nel corso di un anno, nel 2015 si oltrepassano le 1.100 acquisizioni e nel 2016 si arriva oltre 2.000 (55 acquisizioni per 1.000 residenti stranieri); segue una marcata contrazione nel 2017 (1.229 acquisizioni, corrispondenti a meno di 34 acquisizioni per mille residenti) e una meno significativa nel 2018 (1.087 acquisizioni), che riporta il dato al di sotto di quello del 2015
"Sul segno meno – spiega Gloria Lisi, Vicesindaco di Rimini - pesano variabili diverse tra loro: se a livello nazionale incide la crisi, l'andamento economico negativo degli ultimi anni, a livello locale prevale una sostanziale stabilizzazione degli arrivi, figlia di una progressiva integrazione degli stranieri. In sintesi, Sempre più famiglie, sempre più nati a Rimini, e sempre meno arrivi di nuova immigrazione. Segno di un sistema di servizi efficienti grazie ai quali è stato possibile traslare progressivamente il tema dell'immigrazione da quello dell'accoglienza a quello dell'integrazione. Il segno meno sulla quantità, quindi, corrisponde ad un segno più nella qualità dell'immigrazione e dell'integrazione".

I cittadini stranieri residenti nella provincia di Rimini al 1 gennaio 2019 sono 38.047, pari all'11,2% della popolazione complessiva, dato inferiore a quello medio regionale (12,3%) e che pone Rimini al terzultimo posto fra le nove province emiliano-romagnole, seguita esclusivamente da Forlì-Cesena (11,%) e Ferrara (9,4%). I cittadini di paesi Ue sono quasi 8.600 –in larga parte rumeni – e costituiscono il 22,6% della popolazione straniera residente nella provincia. Se si rapportano esclusivamente i cittadini non Ue al totale della popolazione residente, si perviene a un tasso di incidenza percentuale pari all'8,7% (9,5% a livello emiliano-romagnolo e 6,1% in Italia).
È poi interessante notare come al 1 gennaio 2019 i cittadini stranieri residenti nella provincia di Rimini nati in Italia risultano essere 5.631, pari al 14,8% del totale dei residenti stranieri45, dato stabile rispetto a quello del 2018 e inferiore a quello medio regionale, pari a 16,6%. Fra i cittadini di paesi non Ue questa percentuale sale al 16,0%, appena inferiore al 16,1% del 2018, mentre per i cittadini Ue risulta, come nel 2018, pari al 10,8%.

 

(Rimini) “Il 23 novembre 2019 Metromare farà la sua prima corsa”. Lo annuncia il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi. “La data – spiega – ha un significato storico. Siamo a 25 anni da quando si è deciso di realizzare il Trc, ed a 90 giorni dalla comunicazione del fine lavori sulla tratta, e la decisione del Coordinamento soci di procedere con l’avvio della fase sperimentale di Metromare. In questi 90 giorni abbiamo annullato tutti i tempi morti, e respinto con gli argomenti tutte le ostilità. In questi 90 giorni si sono fatti sentire anche i cittadini e le categorie economiche esprimendo una chiara tendenza e un chiaro desiderio di far partire il servizio. Ora si sono concluse tutte la fasi propedeutiche alla messa in servizio, nella massima attenzione e scrupolosità, compreso l’accordo che assegna la gestione ad Atg-Start e che il 30 ottobre sarà ratificato con il voto in assemblea Amr. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

(Rimini) In vista della rivisitazione che il comune di Rimini si appresta a fare del piano spiaggia, ex assessore al demanio Roberto Biagini interviene per fissare alcuni paletti legislativi. “Ritengo positivo il dibattito che si aprirà tra istituzioni, categorie economiche e cittadini per affrontare il tema della “spiaggia”; l’importante è che venga fissato “il paletto fondamentale” che l’unico padrone dell’arenile è il cittadino (siamo noi) insieme all’organo istituzionale che lo deve rappresentare”.
Ricorda Biagini infatti che “gli enti pubblici che sono chiamati ad intervenire nel procedimento amministrativo di rivisitazione della strumento, ed in particolare il Comune, la Regione e l’ Agenzia del Demanio, hanno però anche il compito di verificare previamente che gli interlocutori, oltre ad avere la legittimazione politica a parlare di demanio marittimo, che è in capo a tutti i cittadini, abbiano anche la legittimazione giuridica e l’ attuale disponibilità dell’ “oggetto concessorio” e su questo come sappiamo si possono nutrire moltissimi dubbi in quanto la situazione italiana delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo, quindi non solo quella riminese è ovvio, è totalmente precaria, incerta e non conforme al diritto euro-unitario tant’ è vero che ogniqualvolta un organismo giudiziario interviene con una pronuncia disapplica la normativa italiana non conforme alla principi giuridici dell’ Unione europea”.
Per l’ex assessore “il terreno è minato sotto molteplici profili a cominciare da quello delle varie responsabilità su questo non c’è dubbio, lo ha ribadito anche ieri il presidente del Tar Puglia-Lecce, Antonio Pasca, ad un convegno sul tema delle “Concessioni Balneari” e lo Stato non può continuare “solo ed esclusivamente a legiferare con le proroghe (illegittime)”. Per questo motivo al tavolo di confronto sulla modifica del piano dell’arenile devono essere chiamati a partecipare tutti i soggetti esponenziali portatori di interessi diffusi e collettivi e non solo i concessionari balneari in quanto il tema riguarda un bene pubblico ( la spiaggia, la costa, gli usi del mare) per noi il più strategico, non un’ azienda e/o una proprietà privata ad uso e privilegio di pochi . Si dovrà necessariamente parlare di un aumento considerevole delle “spiagge libere”, largamente insufficienti nel comune di Rimini e non solo di verande, ampliamenti di spazi ecc. Sarà necessario anche ascoltare il parere di coloro ai quali il canone e di locazione dell’ attività incide in maniera importante sulla redditività d’impresa e che subiscono una concorrenza sleale di fatto da chi per lo stesso genere di attività ed in posizione privilegiata paga 400 euro di canone l’anno”.

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