Mercoledì, 21 Dicembre 2022 09:24

Pedopornografia, vigile agli arresti

(Rimini) Un agente di polizia locale in servizio al comando di Rimini è stato arrestato per diffusione in rete di materiale pedoponografico. Sarebbero 200mila le immagini trovate dalla polizia postale nello smartphone, nel pc e in alcuni hard disk sequestrati, collezionati dall'uomo sin da giovane. Nei confronti dell'uomo, il tribunale di Rimini ha disposto gli arresti domiciliari. Il comune di Rimini ha già sospeso dal servizio l'uomo. amente dal servizio perché colpito da misura restrittiva.

(Rimini) Alla professoressa Fernanda Argnani, per più di quarant’anni insegnante di Lingue e Letterature Straniere nei licei e ad Aureliano Bonini, pioniere degli studi e delle analisi legate al turismo italiano e internazionale, è stato consegnato il Sigismondo d’Oro per l’anno 2022. Una scelta che ha un evidente comun denominatore, valorizzare l’impegno di due cittadini che hanno contribuito con il loro impegno a lasciare non solo un segno personale, ma a dare un contributo decisivo alla formazione e a promuovere una crescita della collettività attraverso il valore dello studio, dell'educazione, della cultura e dell'analisi come fondamento indispensabile e da applicare ad ogni ambito dell'esperienza umana. La cerimonia di consegna del riconoscimento è avvenuta ieri al Teatro Galli.

“Non è un premio, è la festa della città, l'omaggio che Rimini fa a se stessa attraverso vite e storie che in modi differenti la interpretano, la esaltano, la rendono orgogliosa, ne testimoniano lo spirito del tempo e, contemporaneamente, uno sguardo possibile sul domani. Passato, presente e futuro: tutto che fluisce in maniera naturale lungo il fiume di vicende personali che hanno incrociato e continuano a incrociare i luoghi e l'anima di Rimini", spiega il sindaco Jamil Sadegholvaad.."Fernanda Argnani, educatrice. Aureliano Bonini, esperto di turismo. La grandezza di una vita sta troppo stretta in una definizione, così come sfugge dal calcolo perfetto di un algoritmo la complessità di una scelta individuale o collettiva".

 Dopo aver delineato i profili dei due insigni cittadini, Sadegholvaad, passa a un discorso di prospettiva.  "Il 2023 sarà per Rimini un anno differente e decisivo. Ci accostiamo ad esso con la convinzione che la chiave sia tenere unita la nostra comunità. Anche per questo abbiamo proposto un Bilancio in cui, sulla stessa riga, stanno il sostegno e l’aiuto alle famiglie attraverso un nuovo ‘pacchetto fiducia’ fatto di agevolazioni, detassazione, asili gratuiti insieme alle  nuove scuole, ai lavori per la nuova area di sosta a Marina Centro, al Parco del Mare, al completamento della nuova rete idrico fognaria, alle sedi per i servizi comunali che tornano nei luoghi più decentrati. Le città non giustificano la loro esistenza solo se hanno edifici belli o nuovi ma devono crescere a misura di persona e per le persone". 

Secondo il sindaco "una delle cose più importanti che accadrà l’anno prossimo sarà la candidatura di Rimini a Capitale della Cultura 2026. Un obiettivo inimmaginabile solo 20 anni fa. Ci candideremo per quello che siamo, presentando le eccellenze storiche, artistiche, culturali della città e di tutto il territorio accanto a tutto quello che non è mai stato consuetudine o tradizione. Dovrà emergere l’assoluta unicità di Rimini di fare cultura, elevando a elemento collettivo di riflessione quello che prima non entrava nei musei, nelle accademie, nelle biblioteche. Questo è uno dei più grandi e straordinari contributi che Rimini ha donato all’Italia: la città stessa".

Rimini Capitale della Cultura "non è un premio, non è un riconoscimento ma l’indicazione di una frontiera per la quale ci siamo preparati negli anni e che per questo deve diventare un orgoglio e un passaggio fondamentale nella vita della comunità locale. Abbiamo la nostra interpretazione della parola ‘cultura’. Dentro ci sta il tempio malatestiano, Fellini e, a fianco, il fenomeno turistico anche con i suoi eccessi, la musica, quel nulla con cui una volta si bollava il cosiddetto ‘effimero’ e che invece oggi sappiamo che era pieno di molte cose. Ci candidiamo con la nostra differenza, non per essere uguali agli altri. Non è anarchia ma un senso profondo di umanità, tolleranza, libertà e perfino anticonformismo. Ognuno di noi è pietra di questo ponte che rivolgiamo al futuro, al 2026 e oltre. Dovremo essere bravi a coinvolgere, a creare attesa e partecipazione intorno a quello che si configura non solo come la direzione strategica ma il momento in cui possiamo davvero raccogliere quello che abbiamo fatto e soprattutto che siamo. Non abbiamo solo cattedrali, musei, parchi, entroterra ma un’anima".

Lunedì, 19 Dicembre 2022 15:13

Abbandono scolastico: 49 casi in un anno

(Rimini) A Rimini, i casi di abbandono scolastico accertati nel corso dell’ultimo anno scolastico sono stati 49; di questi, 32 nella scuola primaria (pari allo 0,50% sul totale degli iscritti), 8 nelle medie (0,19%, 9 nelle scuole superiori (0,13%). "Sono numeri che nascondono al loro interno altrettanto famiglie, ognuna con una storia e traiettorie diverse. Qui non si tratta solo di garantire i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ma di scongiurare il rischio di svantaggio cumulativo che questi minori rischiano di dover affrontare per tutta la loro vita. Un deficit di opportunità che rischia di trasformarsi in disuguaglianza sociale vera e propria", commenta la vicesindaca Chiara Bellini.  

"A Rimini, come Amministrazione comunale, ci siamo attivati da tempo per incrementare le opportunità educative delle famiglie, a partire dai nidi e fino alle scuole superiori. Vanno in questa direzione interventi strutturali ormai noti, come quello dei nidi gratuiti, e dei nuovi criteri di accesso. L’obbiettivo non è solo quello, più generico, di aumentare il numero delle bimbe e dei bimbi iscritti nei nostri nidi - un risultato già ottenuto andando non solo a occupare tutti i posti pubblici disponibili, ma anche a stimolarne di nuovi nel sistema privato convenzionato – ma quello più specifico di fare in modo che proprio le famiglie che, per motivi economici, rinunciavano ad iscrivere le proprie figlie e i propri figli al nido, ora siano nelle condizioni di poterlo fare. Agire sui nidi significa sostenere nei più piccoli quelle competenze che, come dimostrano le evidenze scientifiche, risultano poi decisive nello sviluppo del proprio percorso scolastico futuro".  

Il secondo ambito "su cui ci siamo attivati è quello dell’abbandono scolastico vero e proprio, nella fascia di età che va dagli undici ai diciannove anni. Un ambito molto difficile perché diverse sono le traiettorie di vita e le motivazioni alla base delle singole criticità. Eppure esistono dei denominatori comuni che, adeguatamente, supportati, possono incidere sul potenziamento delle alunne e degli alunni in questo delicato passaggio non solo scolastico ma anche esistenziale. Penso alle sperimentazioni sul tempo prolungato e a specifici progetti di potenziamento pomeridiano, sia a livello di competenze scolastiche che di competenze trasversali . Un esempio è l’interessante progetto  “Digitali consapevoli” – che partirà a livello sperimentale in due scuole secondarie di primo grado, forse già a gennaio – che stiamo realizzando grazie al sostegno del  “Rotary Club Rimini”, che punta a sostenere e incrementare le competenze di quei giovani a rischio di abbandono scolastico e ancora esclusi dal mondo del lavoro, i cosiddetti Neet”. 

 C'è anche il pnrr a venire in aiuto. "Non solo, nei prossimi giorni chiederemo un incontro ai dirigenti scolastici riminesi per dare la nostra disponibilità a lavorare insieme su progettualità legateal “Piano contro la dispersione scolastica e le povertà educative e per superare i divari territoriali”. Si tratta di un importante finanziamento di più di 800 mila euro assegnato agli istituti scolastici superiori riminesi, previsto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Istruzione che, dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica e agli Avvisi per gli Enti locali, entra ora nella seconda, quella dedicata alle scuole, con fondi che arriveranno direttamente agli Istituti scolastici per migliorare i risultati negli apprendimenti di studentesse e studenti. Una importante opportunità per cui, sin da ora, l’Amministrazione comunale si mette a disposizione di quei dirigenti scolastici che lo riterranno utile.  Trovo infatti che a fare la differenza in questa difficile sfida possa essere l’attivazione di tutto il sistema riminese, e non solo di una singola parte,  seppure importante, di esso.  Ogni abbandono non deve essere sentito solo come una difficoltà, a volte un fallimento personale, ma come la sconfitta civile di tutta una comunità. Certo, in prospettiva, anche una perdita economica, ma prima ancora culturale. Questo principio deve valere sempre e comunque, aldilà dei dati, perché dietro ogni cifra ci sono ragazze e ragazzi in carne e ossa, genitori, famiglie che si portano dietro non solo un carico di sofferenza personale ma anche difficoltà nel percorso di vita e di piena inclusione lavorativa, sociale e culturale". 

(Rimini) "Rimini città aperta. Nuove sfide per l'accoglienza educativa in emergenza" è il nome del progetto di accoglienza riminese ai piccoli profughi ucraini in fuga dal conflitto armato che è stato riconosciuto, e premiato, come migliore buona prassi nazionale dalla Società Italiana di Pedagogia Speciale. A ricevere il premio in sala Giunta, consegnato dalla prof.ssa Arianna Taddei dell’Università di Macerata, insieme alla vicesindaca del Comune di Rimini Chiara Bellini e allo staff dei servizi educativi, una folta delegazione delle educatrici, insegnanti e volontari protagonisti dell’accoglienza riminese. Tra questi anche i rappresentati del Ceis, che hanno contribuito sia in termini educativi che di disponibilità di spazi, e del CIDI, che ha coordinato le diverse fasi del progetto.

 Un caso scuola, il nostro, che ha visto l’adesione e il contributo personale di circa ottanta tra insegnanti, educatrici e volontarie. Un caso scuola che, grazie allo studio condotto dalla prof.ssa Arianna Taddei dell’Università di Macerata (anche oggi a Rimini con il suo gruppo di ricerca per interviste ai volontari e al personale volontario) è stato preso come riferimento nazionale anche a livello accademico.

Libri in lingua e menù tipici dedicati ai piccoli ucraini

L’accoglienza dei piccoli ucraini è un processo in continuo sviluppo, come dimostra l’acquisizione da parte della Biblioteca Gambalunga di decine di libri in lingua ucraina e la predisposizione di menù tipici dedicati alla tradizione ucraina nelle mense delle scuole per l’infanzia di Rimini. Inteventi resi possibile grazie all’utilizzo di specifiche risorse messe a dispozione dal progetto Smak  della Regione Emilia-Romagna.

“Un riconoscimento prestigioso – ha spiegato la vicesindaca di Rimini, Chiara Bellini - che è il frutto di un lavoro corale che testimonia l’attivismo, la solidarietà e il dinamismo di noi riminesi. Ricordo ancora, in questa stessa sala, negli immediati giorni seguiti alla brutale invasione russa, l’incontro con le prime volontarie, per abbozzare l’accoglienza dei bimbi ucraini che stavano arrivando in fuga dalla guerra, senza conoscere una parola di italiano. Momenti convulsi che si sono presto tramutati in progetti sempre più definiti e partecipati, con il coinvolgimento anche della comunità locale di lingua ucraina. Ben presto siamo arrivati a circa 80 volontari e, dai primi gruppi di venti bimbi a circa un centinaio, forse più, considerando quelli arrivati e ripartiti. Un’accoglienza che a Rimini prosegue con l’acquisizione di libri in lingua ucraina da parte della Gambalunga e menù tipici offerti dalle nostre  mense scolastiche. Non solo un modo per fare sentire più a casa i piccoli ucraini, ma anche per fare conoscere ai nostri la loro cultura, per rendere più profonda quella che non vuole essere solo un’accoglienza ma una vera e propria integrazione sociale, culturale e affettiva”.

(Rimini) Oltre 7,3 milioni di euro frutto dell’attività di recupero di evasione fiscale: è una delle voci che contribuiscono al bilancio di previsione 2023/2025 attualmente in discussione dal Consiglio Comunale. Una somma, che stima una crescita di un milione di euro in più recuperati rispetto al bilancio di previsione del 2022, che conferma l’impegno dell’Amministrazione nell’attività di accertamento e accompagnamento al pagamento dei tributi dei contribuenti, quale leva importante per perseguire il principio dell’equità fiscale. Solo negli ultimi cinque anni infatti questa attività ha portato a raccogliere oltre 43,6 milioni di euro di imposte (quali Imu, Tari, imposta di soggiorno, iscop) non versate.    

Anche il recupero dell’evasione, insieme all’attenta attività di spending review che riguarda i vari settori del Comune, consente al bilancio comunale di avere a disposizione maggiori risorse che consentono ad esempio di continuare con l’estinzione del debito residuo, con una riduzione prevista al 31 dicembre 2023 di quasi 9,5 milioni di euro (da 73,6 a 64,1 milioni) dall’inizio del mandato amministrativo, oltre che a far fronte ai rincari generali delle utenze per le scuole, palestre, uffici di competenza comunale.    

“Un bilancio che dunque conferma la solidità delle fondamenta su cui poggia – spiega l’assessore al Bilancio Juri Magrini –  consentendoci di evitare il rialzo dei tributi comunali, di continuare a garantire quantità e qualità dei servizi, di non arretrare nelle politiche sociali e non da ultimo mette l’Amministrazione nelle condizioni di avere una liquidità anche al netto del rispetto dei limiti di legge del fondo di riserva e dei fondi crediti di dubbia esigibilità. Grazie a questa impostazione siamo riusciti a prevedere il ‘pacchetto fiducia’, andando ad abbassare l’addizionale Irpef a migliaia di riminesi, mettendo a disposizione misure di sostegno contro il caro bollette e per favorire gli affitti. A questo si aggiunge la possibilità di avere una liquidità in grado di far fronte alle spese quali ad esempio il pagamento tempestivo degli impegni con le imprese creditrici, aspetto sul quale il Comune di Rimini continua ad essere virtuoso, pagando i propri debiti in anticipo rispetto alla scadenza dei trenta giorni fissato per legge. Aspetto quanto mai importante soprattutto in questo momento storico e legato alla possibilità di proseguire negli investimenti: nel 2021 il bilancio consuntivo del Comune si è chiuso con opere per 61,6 milioni di euro, oltre l'82% di quanto messo a preventivo. Ciò significa un’ampia capacità realizzativa, che si traduce in opportunità per le nostre imprese e di sviluppo occupazionale. Pur in un quadro generale non semplice e soprattutto incerto, la manovra finanziaria che abbiamo definito insieme al grande lavoro degli uffici riesce a tenere insieme tutte le esigenze della città”.   

Lunedì, 19 Dicembre 2022 15:07

19 dicembre

Bimbo soffocato da un boccone | Scontro nella Lega | Muti tricolore

(Rimini) Ieri al teatro Galli a Rimini sono state consegnate le onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” concesse dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (fotoservizio di Manuel Migliorini). La cerimonia è stata allietata dai brani eseguiti da Coro a voci bianche dell’Istituto “Giovanni Lettimi”, con la direzione di Fabio Pecci e l’accompagnamento musicale di Fabrizio Di Muro, Quartetto di violinisti dell’Istituto “Giovanni Lettimi” composto da Cian Long, Arianna Gal, Anna Macheda ed Enrico Farsetti, Corale “Nostra Signora di Fatima” diretta da Loris Tamburini.

Di seguito i nomi e i profili degli insigniti.  

Cavaliere Giovanni Ronald VIGNAROLI, Sostituto Commissario della Polizia di Stato in quiescenza

Arruolato nel 1974  nell’allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, il Sostituto Commissario della Polizia di Stato, ora in quiescenza, ha prestato servizio presso la Questura di Rimini, ricoprendo anche l’incarico di coordinatore dell’ufficio della Polizia presso l’Ospedale “Infermi”.

Nel corso della sua carriera si è distinto per alcuni atti umanitari che gli hanno valso il conferimento di encomi ed elogi e per aver seguito una complessa indagine che ha portato all’arresto  di numerosi cittadini extracomunitari responsabili di sfruttamento della prostituzione.

 Cavaliere Pasquale Giovanni LAVEGLIA, Maresciallo Scelto Aiutante dell’Aeronautica Militare in quiescenza.

Arruolatosi in Aeronautica Militare nel 1970, si è congedato nel 1997 con il grado di Maresciallo Scelto Aiutante. Attualmente è Alfiere del Labaro Sociale dell’Associazione Arma Aeronautica.

E’ stato Capo del laboratorio contromisure elettroniche e di quello radar.

Fortemente impegnato anche con altre associazioni di assistenza sociale, conferma le pregevoli doti umane e solidali già manifestate in servizio.

Cavaliere Marco SARTI

Laureatosi in Architettura lavora presso la Regione Emilia Romagna come tecnico progettista in campo ambientale.

In particolare durante il periodo del lock down l’Arch. Marco Sarti ha offerto un prezioso contributo per il supporto tecnico-operativo e la cartografia, utilizzati dalle FF.OO per la delimitazione di alcune aree a rischio.

Cavaliere Gessica CAMPANILE.

Da circa venti anni alle dipendenze della Regione Emilia Romagna, ricopre attualmente l’incarico di istruttore tecnico progettista in campo ambientale.

In servizio per le emergenze del terremoto dell’Emilia del 2012, delle Marche e l’Umbria nel 2016, ha curato, in particolare, durante l’emergenza Covid, la gestione tecnico-amministrativa del personale operante presso i Centri Operativi Intercomunali e Comunali

 Cavaliere Mirco CARLINI.

Lavora presso la Regione Emilia Romagna in qualità di Tecnico di campo ambientale.

E’ stato impegnato per l’emergenza sisma dell’Abruzzo nel 2009, dell’Emilia del 2012 e per quella del Centro Italia del 2016. Durante la pandemia ha offerto il proprio contributo, in particolare, nell’ambito della gestione dei materiali e della logistica.

Cav. Antonio PESARESI. 

È dipendente dell’Amministrazione regionale dopo aver lavorato presso il Comune di Santarcangelo di Romagna e la Provincia.

Durante il lungo periodo della pandemia, in qualità di referente provinciale, ha coordinato la funzione volontariato, materiali e logistica, rivelando non comuni doti di sensibilità umana e istituzionale.

Commendatore dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”  Sabato RICCIO.

Attualmente Vicario del Questore di Modena, nel corso della sua carriera ha prestato servizio presso le sedi di Potenza, Rimini, Ancona e Ravenna ricoprendo sempre incarichi di primissimo piano quale dirigente della Squadra Mobile, Anticrimine, Immigrazione.

 Anche come dirigente della sezione di Polizia Stradale di Padova e di vice dirigente del Compartimento del Veneto il dott. Riccio si è sempre distinto per l’elevata professionalità, competenza ed un non comune spirito di servizio.

Docente in numerosi corsi e seminari, è stato per un biennio Coordinatore del Dipartimento di Polizia della Repubblica di San Marino partecipando a diversi gruppi di lavoro nazionali e internazionali.

Ha condotto numerose indagini di polizia giudiziaria, tra le quali ricordiamo la prima indagine di mafia a Potenza, le indagini sulla mafia russa e il caso Claps.

Particolarmente apprezzata la delicata e determinante attività di mediazione svolta in occasione del recente rave party illegalmente organizzato in una struttura fatiscente nelle campagne modenesi

(Rimini) Con l'approvazione della Giunta comunale avventa ieri, si avvia concretamente il progetto di realizzazione del nuovo centro sportivo per il gioco del calcio a Corpolò, un'importante opera che doterà il quartiere di un nuovo impianto sportivo molto atteso dai residenti.

Il progetto, che rientra tra le opere di urbanizzazione del piano particolareggiato, ha visto l'Amministrazione sostituirsi al privato inadempiente, riscuotendo la fidejussione sulle aree, destinate alle società sportive che svolgono la propria attività nel territorio.

L'intervento, che ha già ottenuto il parere favorevole del CONI con un investimento complessivo di oltre un milione di euro, consentirà in particolare la realizzazione di un campo da calcio in erba naturale con misure regolamentari per le categorie dilettantistiche e un blocco per gli spogliatoi con impianto fotovoltaico. Al nuovo centro sportivo si accederà da via Benigno Zaccagnini per gli atleti e da Via Baracchi per gli spettatori dove successivamente, in una seconda fase, sarà attrezzato un parcheggio e si completeranno i lavori per l'illuminazione artificiale. Il progetto prevede anche la sistemazione delle aree verdi che circondano i campi da gioco.
È inoltre prevista la realizzazione di un percorso ciclo pedonale di collegamento, parallelo a via Zaccagnini, per una maggiore fruibilità del centro sportivo anche per chi si sposta a piedi o in bici.

L'avvio dei lavori è previsto per la primavera 2023, con consegna e collaudo fissati per l'autunno 2024, in tempo per l'avvio della stagione sportiva.

"Questo progetto - precisa Mattia Morolli, Assessore ai Lavori Publici - è il frutto di un'importante  strategia di confronto cercato con i residenti,  per raccogliere proposte, criticità, idee e possibili soluzioni condivise. Il nuovo centro sportivo nasce infatti dall'esigenza di realizzare un nuovo impianto a servizio del centro abitato, che possa rispondere sia alle necessità dei residenti che alle richieste delle società sportive attive in questa zona. Un intervento, legato anche alla necessità di completare gli standard di urbanizzazione secondaria del nuovo insediamento abitativo che,  anche con i progetti del nuovo  percorso ciclabile e della nuova delegazione anagrafica, si aggiungeranno a quelli già realizzati in questi anni come la piazza del Tituccio, i lavori di sistemazione dei marciapiedi tra la piazza e la via Maria Bambini e il nuovo playground di Corpolò, realizzato vicino alla palestra. Interventi che confermano la grande attenzione posta anche sui quartieri fuori dal centro urbano della città."

Venerdì, 16 Dicembre 2022 14:42

Amir, Rapone: 15 mln di dividendi in 5 anni

(Rimini) Questa settimana la commissione bilancio ha approvato il bilancio della partecipata Rimini holding e ipotizzato una fusione di Amir in Romagna Acque. L'amministratore di Amir Alessandro Rapone fa chiarezza. "Il documento di Rimini Holding approvato nella commissione bilancio del Comune di Rimini fa una fotografia delle aziende partecipate, fra cui figura anche AMIR SPA. Posto che nei confronti di questa azienda non viene mosso alcun rilievo, si rende comunque necessario un chiarimento in merito al fatto che uno dei concetti emersi nel documento attenga all’ipotetica incorporazione di AMIR SPA in Romagna Acque – Società delle Fonti SPA, progetto di cui si discute da diversi anni e che si auspica possa essere perfezionato alle migliori condizioni, nell’interesse dei territori coinvolti".

Secondo Rapone, "l’inevitabile e necessaria sintesi giornalistica di un documento di 80 pagine potrebbe infatti indurre a concludere che AMIR SPA sia destinata ad essere superata in nome della razionalizzazione dei costi. La questione centrale che pertanto va a questo punto evidenziata è che AMIR SPA rappresenta una delle aziende che maggiormente hanno contribuito alle casse comunali: negli ultimi cinque anni infatti, abbiamo distribuito, fra dividendi derivanti da utili e liquidazione di quote di capitale sociale, 15 milioni di euro, di cui 10 milioni solo per il Comune di Rimini".

"Si tratta di risorse assai preziose in questo periodo particolarmente difficile per i conti pubblici e che sono state il frutto di un grande impegno e spirito di servizio. È naturale che la Politica disegni le strategie e le prospettive di integrazione territoriale e funzionale dei servizi pubblici, a condizione che vengano orientate allo sviluppo. Va da sé che l’Amministrazione comunale di Rimini punta alla massima valorizzazione del proprio patrimonio. L’Assessore alle Partecipate Moreno Maresi, che proviene dal mondo della libera professione, rappresenta in Giunta la “società civile” ed è sicuramente orientato ai principi della meritocrazia, non vorrà certo rinunciare facilmente ad uno dei “gioielli della corona”.

Venerdì, 16 Dicembre 2022 14:38

Emergenza freddo, l'appello della Caritas

(Rimini) È arrivato l'inverno e con esso il freddo, particolarmente intenso in questi giorni. Sono tante – circa duecento – le persone che solo a Rimini dormono ogni sera in alloggi di fortuna, senza riscaldamento o all'aperto perché senza dimora. Diversi sono i modi che ciascuno ha per aiutare queste persone a vestirsi con dignità e ad affrontare meglio i rigori della stagione invernale: Portare alla Caritas, scarpe invernali, impermeabili, giacche e k.way per la pioggia. Per quanto concerne le coperte, Caritas diocesana ha necessità di coperte, non di piumoni perché non sono utilizzabili per chi decide di vivere comunque in strada. Tutto quanto è frutto di donazioni e della buona volontà delle persone, va consegnato alla sede della Caritas in via Madonna della Scala 7, a Rimini. Per informazioni e contatti: tel. 0541.26040. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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