10 gennaio
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Tornare all'essenziale per incontrare l'inquietudine del cuore umano
Nel 1993 un teologo cattolico, nel contesto di un vivace confronto col collega valdese Paolo Ricca, considerando la possibilità di una diversa modalità nell’esercizio dell’autorità del papa, parlò della necessità di una «essenzializzazione» circa la testimonianza del Dio vivente da parte dei cristiani.
Si trattava di Joseph Ratzinger, il quale, divenuto nel frattempo il 265° papa della chiesa cattolica, circa vent’anni dopo, l’11 febbraio del 2013, compì il più grande gesto riformatore del ministero petrino nell’epoca moderna con la sua storica rinuncia. Sono ormai trascorsi altri dieci anni e la sua morte ci trascina ancora potentemente all’essenziale, a partire dalle ultime parole pronunciate: «Signore, ti amo!».
In una sua nota conferenza sull’ecclesiologia del Vaticano II durante il Giubileo del 2000, l’allora prefetto per la congregazione per la dottrina della fede aveva riproposto la questione già espressa in altri suoi interventi: «Una Chiesa che esiste solo per se stessa è superflua. E la gente lo nota subito. La crisi della Chiesa […] è “crisi di Dio”; essa risulta dall’abbandono dell’essenziale. Ciò che resta, è ormai solo una lotta per il potere».
Ratzinger ci ha testimoniato con tutta la sua vita e la sua opera che non c’è riforma se non a partire dall’essenziale. Proprio qui a Rimini offrì un prezioso contributo sul tema concludendo il Meeting del 1990 con una lectio magistralis sulla riforma ecclesiale, la cui attualità è stata posta in evidenza da papa Francesco che ne ha ripreso i contenuti nel Messaggio alle Pontificie Opere Missionarie del 21 maggio 2020.
Superando ogni tentazione clericale, riconoscibile tanto nelle posizioni tradizionaliste quanto negli schieramenti progressisti, Ratzinger osservò che «quanti più apparati noi costruiamo, siano anche i più moderni, tanto meno c’è spazio per lo Spirito, tanto meno c’è spazio per il Signore, e tanto meno c’è libertà», auspicando per la Chiesa l’inizio, «a tutti i livelli, di un esame di coscienza senza riserve». Non è, infatti, «di una Chiesa più umana che abbiamo bisogno, bensì di una Chiesa più divina; solo allora essa sarà anche veramente umana». Questo «non si realizza per il fatto che noi introduciamo in essa il principio della maggioranza», ma nel momento in cui la Chiesa stessa si riconosce «nel suo puro carattere di servizio», ritraendosi «davanti a ciò che più conta e che è l’essenziale».
La riforma, costitutiva della natura stessa della Chiesa in quanto organismo vivente, fu dunque descritta da Ratzinger come un continuo ritorno all’essenziale, nel recupero di quella dimensione la quale «non è costituita da ciò che noi stessi facciamo, ma da quello che a noi tutti è donato», secondo l’immagine attinta da Michelangelo, il quale «concepiva l’autentica azione artistica come un riportare alla luce, un rimettere in libertà; non come un fare».
La riforma autentica consiste perciò in una ablatio, ovvero nel lasciare spazio all’opera dell’unico vero Scultore che è Dio stesso, togliendo ciò che appesantisce e ripartendo dall’essenziale. In un intervento precedente, anch’esso citato da papa Francesco nella medesima occasione, il teologo bavarese aveva precisato che la Chiesa non può disporre della stessa istituzione ecclesiale con le proprie decisioni poiché essa è costituita «dall’irrompere di qualcos’altro», per cui «non possiamo mai crearcela da noi stessi». Per questo, sottolineava Ratzinger, «la Chiesa deve continuamente verificare la sua propria compagine istituzionale, perché non si appesantisca eccessivamente, non s’irrigidisca in un’armatura che soffochi quella vita spirituale che le è propria e peculiare».
I protagonisti di questa riforma non sono dunque gli attivisti «auto occupati» in strutture clericali, ma dei peccatori perdonati. Lo «Scultore» compie infatti questa ablatio attraverso il perdono che è «il nucleo di ogni vera riforma», la quale si realizza attraverso uomini e donne abbracciati dallo sguardo misericordioso di Cristo in un incontro imprevisto e imprevedibile, come è accaduto a Zaccheo o alla Samaritana.
Uomini e donne in continua ricerca, i quali proprio in quanto credenti sono ancora più inquieti poiché la «conoscenza della fede non soffoca il pensiero, ma lo pone in una inquietudine che è feconda».
La riflessione di Ratzinger sulla ragionevolezza dell’atto di fede ha posto infatti in evidenza che, mentre nel procedimento scientifico il pensiero giunge al termine del suo percorso con l’assenso, nella fede esso rimane in movimento, non si ferma a ciò che è evidente, poiché il cuore – inteso in senso biblico, come la sede del desiderio e della ragione umana – toccato da Dio, va oltre e, quanto più conosce tanto più desidera conoscere. La sperimentata corrispondenza tra il proprio desiderio e l’incontro con Cristo allarga il desiderio stesso, che continua a cercare ciò che ha trovato. Per questo San Tommaso poteva affermare che nel credente «il moto del pensiero rimane inquieto».
Joseph Ratzinger ci ha così insegnato che senza vivere l’inquietudine di una fede verificata dalla ragione nell’esperienza quotidiana non saremo in grado di intercettare la domanda dell’umanità contemporanea.
Nel cammino sinodale della Chiesa di oggi ci riscopriamo più che mai bisognosi del suo richiamo all’essenziale per un’autentica riforma ecclesiale, che non si riduca a dibattiti su strutture clericali ma generi invece luoghi in cui tutti gli uomini e le donne del nostro tempo, credenti e non credenti, possano riconoscere una dimora per la voragine della propria inquietudine, la quale è una «partecipazione all’inquietudine di Dio per noi. Poiché Dio è inquieto nei nostri confronti».
Roberto Battaglia
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Polisportiva, la squadra di Nitti, "Aria nuova"
(Rimini) Si presenta come una squadra tutta di sportivi quella capitanata da Michele Nitti, manager e nuotatore master che si candida alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo della Polisportiva Riccione, il 10 gennaio. Nitti, originario della Puglia ma riccionese da 10 anni, "conosce bene la realtà della polisportiva sia da sportivo che da genitore e presenta un programma dettagliato, di rinnovamento ma anche risanamento, forte della sua esperienza come manager d'azienda che svolge in tutta Italia. La sua visione si basa su obiettivi sociali e gestionali: dalle agevolazioni per famiglie meno abbienti alla strategia commerciale per incrementare l'utenza, dall'istituzione di aree per lo studio degli atleti al maggior controllo interno per la prevenzione di errori e discontinuità". E ancora: "collaborazione fra le varie discipline sportive, avviamento allo sport per i disabili, e un'organizzazione interna più chiara con precisa identificazione dei ruoli e delle mansioni dei dipendenti. Inoltre Nitti promette una revisione esterna indipendente dei bilanci e la centralizzazione degli acquisti strategici comuni alle discipline".
Un" ricco programma" che attuerà con la sua squadra: Fabio Amadei, nuotatore master e direttore commerciale, Alessandro Arcangeli, triatleta e imprenditore, Manuela Gasperoni, karateka e allenatrice, Marco Volpe, maratoneta e consulente per il settore turistico. Non ultime le giovani Carlotta Villa, campionessa europea di karate ma anche consulente aziendale e Greta Nicoletti, campionessa nazionale di pattinaggio artistico in quartetto e allenatrice. Michele Nitti ha chiesto al consiglio direttivo uscente di attuare la modalità di voto segreto, per non influenzare le preferenze dei dipendenti e collaboratori della Polisportiva Riccione.
Le votazioni saranno convocate presso il Palazzo del Turismo di Riccione il 9 gennaio e in seconda convocazione il 10 gennaio alle 18. Potranno partecipare tutti i tesserati alla Polisportiva entro il 9 ottobre 2022. "Sono al momento esclusi i 250 tesserati del Pattinaggio Riccione, per i quali non sono stati rinnovati gli annuali tesseramenti con motivazioni che non sono state rese note dal presidente uscente".
Befana, tutte le iniziative a Rimini
(Rimini) Un lungo week-end di proposte che dal giorno dell’Epifania arriva all’8 gennaio. Un’opportunità per vivere ancora per un po’ l’atmosfera natalizia e trascorrere qualche altro giorno di vacanza, tra visite guidate alla scoperta del volto culturale di Rimini, colazioni gourmet al teatro Galli, cori e concerti natalizi, i parchi divertimento (Italia in miniatura, Oltremare e l’Acquario di Cattolica) vestiti a festa e aperti fino all’8 gennaio, ma soprattutto tante iniziative per i bambini e le famiglie dedicate alla Befana. A cominciare dal Villaggio di Natale in Piazzale Fellini dove il 6 gennaio arrivano le Befane, che per tutto il giorno intratterranno i bambini regalando caramelle e accompagnandoli all'interno del Circo delle feste per partecipare agli spettacoli, che ogni giorno si svolgono alle 15.30 e 17.30, mentre nei festivi è previsto uno show anche al mattino alle ore 11. Il villaggio, che rimarrà aperto fino al 15 gennaio, offre anche l’opportunità, per grandi e piccoli, di indossare i pattini e volteggiare sulla pista di ghiaccio allestita a due passi dal mare (orario fino 8 gennaio: 10.00 – 13.00 / 14.30 - 22.00).
Al Borgo san Giuliano il divertimento incomincia già dal mattino con la Befana Borgo Run. Qui la Befana indossa le scarpe da ginnastica: infatti si tratta di una passeggiata all’aperto alla ricerca delle Befane nascoste nel dedalo delle stradine del vecchio borgo dei pescatori, a cui tutti possono partecipare. Basterà dotarsi di abbigliamento comodo e presentarsi la mattina del 6 gennaio alle 10.30 presso il “Giardino Archeologico” posto su viale Tiberio (di fronte al civico n.11). Tra i vicoli e le piazzette dell’antico borgo, chiuso al traffico per l’occasione, simpatiche befane doneranno ai passanti piccole dolcezze per ringraziarli della visita. L’iniziativa è a scopo benefico e la quota di partecipazione di € 3,00 sarà interamente devoluta per iniziative di solidarietà: Orario: dalle 10.30 apertura iscrizioni; alle 11.15 partenza; alle 12.15 premiazioni Info: www.societadeborg.it
Un’altra Epifania all’insegna della solidarietà è quella organizzata dall’Istituto Oncologico Romagnolo, che il 6 gennaio propone la tradizionale lotteria di Natale, il grande gioco solidale, a sostegno dei progetti di ricerca contro il cancro. L’estrazione dei 22 premi in palio in questa 23° edizione è prevista alle ore 17 al Centro Commerciale Le Befane, dove la Befana IOR distribuirà caramelle e racconterà fiabe facendo divertire tutti i bambini dalle ore 15. Fino al 6 gennaio è possibile acquistare i biglietti in tutte le sedi IOR e in tanti punti vendita (Info: www.ior-romagna.it.).
Per un ritorno alla tradizione, nel pomeriggio del 6 gennaio, dalle ore 16, lungo il porto canale, si può assistere a l’Epifania sul ponte dei miracoli, la rappresentazione dell'adorazione dei Re Magi, che giungono in corteo a bordo di antiche imbarcazioni tipiche locali, e si fermano davanti alla Sacra Rappresentazione della Natività portando i doni al Bambino Gesù. L’evento, che si svolge al Ponte della Resistenza, è accompagnato da canti natalizi e dallo spettacolo delle fontane luminose, che rendono l’atmosfera particolarmente suggestiva. Al termine la Parrocchia di San Giuseppe al Porto offre vin brulè e ciambella per tutti. L’iniziativa è a cura dell’Associazione Ponte dei Miracoli in collaborazione con le associazioni della Marineria di Rimini. Partecipazione libera. Info: 340 3835567 www.pontedeimiracoli.rimini.it
Ma sono ancora tante le Befane da incontrare, a partire dalla mattina alle 9.45 al Cinema Settebello con la tradizionale Festa della Befana del Dopolavoro Ferroviario, che propone spettacolo, animazione, e tante sorprese per tutti i bambini, in collaborazione con Avis Rimini - Associazione Volontari Italiani Sangue OdV, che distribuirà palloncini a tutti i bambini presenti. Ingresso libero. Info: 0541.28901 www.facebook.com/dlfrimini/
La vecchia signora si fermerà anche nelle località balneari: a Viserba, il 6 gennaio piazza Pascoli si anima con un musical di Indanza Show Academy e con il tradizionale arrivo della Befana che dona caramelle ai bambini a partire dalle ore 16.00, mentre a Torre Pedrera, accanto al presepe di sabbia (bagno 65), la Befana arriva sulla spiaggia in automobile, per portare doni e dolci ai bambini dalle ore 16.00 Info: www.facebook.com/groups/93233047658/. Al ‘E’ Tendoun’ di Viserbella, una giornata di festa dal pomeriggio verso le 17, tra giochi e tombole per bambini e l’arrivo della Befana che distribuisce caramelle, mentre la serata è allietata dal comico Nevio Bedin. Info: www.viserbellavacanze.com/tendone/.
Venerdì 6 gennaio, alle 16.30, il Museo della Città si apre ai bambini con il Laboratorio a cura di Angela Marcatelli, ‘L'anno che verrà...per i Romani’, la grande tombola inventata dai Romani, in cui ognuno potrà ricevere le proprie profezie per il nuovo anno: a ogni numero estratto verrà infatti associato un " vaticinio". Chi, baciato dalla Fortuna, farà cinquina, decina e tombola, riceverà piccoli "pensieri". Il laboratorio ha una durata di 1 ora e 30 minuti, per un massimo di 20 bambini. Costo: 5 € Prenotazione obbligatoria su: www.ticketlandia.com/m/event/laboratorio-romani
I bambini potranno scoprire Rimini insieme alle loro famiglie il 5 gennaio alle 15.30 e il 6 gennaio alle 10.30 prenotando Rimini Incredibile, un tour divertente e adatto a tutti, a cura di Visit Rimini, che porta alla scoperta dei luoghi e dei racconti più misteriosi e fantasiosi del centro storico della città. (info: www.visitrimini.com/esperienze/300156-rimini-incredibile
Non solo per i più piccoli…. Venerdì 6 gennaio alla Sala del Giudizio nel Museo della Città di Rimini una super band e le due voci di Cristina Di Pietro e Alberto Bastianelli omaggiano la coppia d’oro della canzone italiana con Il meglio di Mina e Celentano. In scaletta i più grandi successi del duo e della Tigre di Cremona e del Molleggiato, con gli arrangiamenti di Marco Capicchioni, con Aldo Maria Zangheri alla viola; Massimo Marches alla chitarra, basso e elettronica; Marco Mantovani al pianoforte. Ore 17.30 Ingresso a pagamento Prevendita sul circuito Liveticket
Info: www.riminiclassica.it
Nel week-end sono diverse anche le opportunità per conoscere la città grazie a visite guidate fra Fellini Museum e Teatro Galli (prenotazioni visite su www.ticketlandia.com/m/musei-rimini), le sale antiche della Biblioteca Gambalunga (sabato 7 gennaio, ore 11. Info: www.bibliotecagambalunga.it), i City Tour di VisitRimini alla scoperta dei più suggestivi luoghi riminesi (domenica 8 gennaio, ore 15.30. Info: 0541.53399 www.visitrimini.com/esperienze/301963-rimini-city-tour-le-meraviglie-di-rimini) e un percorso tra i capolavori dell’arte riminese – tra 400’ e 600’a cura di Guidopolis (sabato 7 gennaio, ore 9.30 Info e prenotazioni: 380.1770135 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Da non perdere la videoproiezione immersiva nella corte della Biblioteca “Rimini, cos’è” che racconta la storia di Rimini negli ultimi due secoli, visitabile fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 16 alle 19 a ingresso libero.
Chi vuole scoprire la realtà di San Patrignano, sabato 7 gennaio è è possibile fare un’esperienza all’interno della famosa comunità di recupero, accompagnati dai ragazzi che qui vivono e ogni giorno imparano e creano con impegno e passione. Durata della visita: 10 – 14.30. Info e prenotazioni 0541. 364478 https://visita.sanpatrignano.org/esperienza-7gen23/
Nel solco della tradizione, il 7 gennaio (dalle ore 16) al Borgo san Giuliano si possono incontrare anche i Pasqualotti, vestiti di tutto punto con la classica 'capparella' che, rappresentati dal gruppo di canto popolare 'Nun ai sem', animeranno le vie del Borgo con canti di questua, tipici della tradizione contadina, augurando la buona sorte per il nuovo anno.
Sempre nel Borgo, al cinema-teatro Tiberio, domenica 8 gennaio alle ore 16 va in scena Melodie del Borgo, un concerto musicale diretto dal Maestro e pianista Benedetto Franco Morri. Sarà presente, con il suo sax, il Maestro Giuseppe Grasso, la Soprano Paola Tiraferri e la cantautrice Riminese Cristina Macchiavelli, con la partecipazione del violoncellista Alberto Casadei. Nel segno del Natale e del suo messaggio di fraterna solidarietà, il ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza. Ingresso a offerta libera.
Eventi a cura dell’Associazione Circolo Acli San Giuliano.
E per continuare all’insegna della musica, dopo una deliziosa colazione gourmet nella meravigliosa cornice del bar del Grifone, con vista in prima fila sulla piazza medievale di Rimini (prenotazioni su www.visitrimini.com/esperienze/317896-colazione-al-teatro-galli), domenica 8 gennaio alle ore 17.30 il Teatro Galli ospita la Banda città di Rimini che si esibirà in un concerto dal titolo La vita è tutta musica(L), concludendo così l’annuale Rassegna Concerti di Natale. Si tratta del concerto più importante della stagione concertistica della Banda cittadina, che chiude l’edizione 22/23 dell’originale format denominato “Capodanno più lungo del mondo”. L’evento, che quest’anno è interamente dedicato al Musical, prevede l’esecuzione di brani appositamente arrangiati tratti dai musical più importanti e di successo come West Side Story, Cats, The Phantom of the Opera, Mary Poppins, Jesus Christ Superstar, My Fair Lady, ecc. Il concerto è articolato in 2 parti per la durata complessiva di circa 70 minuti. La Banda città di Rimini al gran completo è diretta dal m° Jader Abbondanza. Presenta Valia della Valle.
Il concerto è offerto dalla Filarmonica Associazione Banda città di Rimini e dall’Amministrazione comunale ai riminesi e ai turisti. L’ingresso pertanto è gratuito fino ad esaurimento posti. E’ necessaria la prenotazione da effettuare inviando un messaggio WhatsApp al numero 3316468363 indicando: nome, cognome e il numero di telefono della persona di riferimento; numero totale di persone per cui prenotare (massimo 4 persone)
Saldi al via il 5 gennaio. Comune annuncia controlli in difesa dei consumatori
(Rimini) A Rimini i saldi invernali partiranno da giovedì 5 gennaio 2023. "I saldi riguardano i prodotti di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti durante una determinata stagione ovvero entro un determinato periodo di tempo", precisa il comune. "Da dicembre 2013 non occorre più alcuna comunicazione sulla data di inizio e la durata dei saldi (si tratta di una semplificazione nel campo delle liberalizzazioni del commercio, introdotta con la delibera della Giunta regionale 1780 del 2/12/2013). I commercianti però hanno l’obbligo di esporre il prezzo praticato ordinariamente e lo sconto o ribasso espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che si intende praticare nel corso della vendita di fine stagione. Al fine di non indurre il consumatore in errore, è obbligatorio inoltre disporre le merci offerte nelle vendite di fine stagione in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quella poste in vendita alle condizioni ordinari. Il Comune di Rimini durante questo periodo vigilerà affinché le disposizioni a tutela dei consumatori vengano osservate".
Rimini, tempo di bilanci per i nuovi e vecchi musei
(Rimini) Tempo di bilanci per la rete museale riminese, tradizionale e di nuova generazione, alla prova del 2022, di fatto primo anno in cui gli istituti culturali dell'intero Paese sono tornati a un'attività vicina alla normalità, dopo i due anni delle chiusure totali o e fortissime limitazioni dovute alla pandemia. I dati ISTAT e SIAE consegnano, infatti, per il 2020 e il 2021 una fotografia comprensibilmente negativa per tutto il sistema culturale italiano in raffronto al 2019, con cali rispetto del 70 per cento (anno 2020) e del 63 per cento (2021) per musei e pinacoteche e del 78 per cento (2020) e 73 per cento (2021) tra cinema, teatro e mostre. Nei 12 mesi del 2022, pur con la coda di alcune restrizioni di natura sanitaria che hanno investito i primi mesi dell'anno, l'Italia della cultura si è parzialmente rialzata in piedi, recuperando terreno, attrattività e ascesa di numeri, pur senza tornare ancora ai livelli pre pandemici e con linee di tendenza generali in cui all'evidente ritorno di visitatori e spettatori non corrisponde ancora probabilmente un proporzionale incremento della spesa.
Rimini, nel 2022, portava con sé un'aspettativa ulteriore e cioè un primo, seppur condizionato, test per un sistema museale che proprio sotto la scure del biennio orribile della pandemia aveva visto aprire gli occhi due nuove strutture museali dalle peculiari caratteristiche, come il Fellini Museum e il PART, andate ad affiancarsi al Museo della Città e alla Domus del Chirurgo. Per l'anno 2022, i dati registrati dal sistema automatizzato delle biglietterie comunali dicono che gli ingressi sono stati: Museo della Città 38.285, Domus del Chirurgo 39.173, Fellini Museum (castello) 42.773, Fellini Museum (palazzo Valloni) 32.921, PART 24.606. Per un totale di 177.758 biglietti.
“I numeri disegnano non tanto e non solo un rilancio post pandemia della Rimini che offre e produce cultura nei luoghi istituzionali- è la dichiarazione del sindaco Jamil Sadegholvaad- ma soprattutto compendiano diverse certezze e altrettanti spunti per un lavoro accrescitivo e migliorativo. La prima constatazione è che l’attività del Museo della Città rimane solida certezza, nonostante gli effetti pandemici abbiamo sensibilmente limitato anche quest’anno le visite scolastiche, da sempre pubblico privilegiato di Museo e Domus (e domani anche del Fellini Museum). Il secondo riscontro è l’impatto evidente che ha avuto il Fellini Museum già nel primo anno di vita, con una attrattività evidente su tutto ciò che va oltre i confini provinciali e anche nazionali, e dunque la conferma delle sue straordinarie potenzialità internazionali. Va sottolineato come questi incoraggianti numeri siano stati accumulati in presenza di un’attività museale ordinaria e cioè senza potere contare su grandi eventi temporanei, mostre, in grado di garantire un surplus ulteriore di attrazione. Questo è uno dei campi su cui stiamo lavorando per il biennio 2023/2024, vale a dire presentare nuovi spazi e collaborazioni di standard elevato, su cui incardinare mostre e eventi espositivi temporanei di elevato livello qualititativo. Nel frattempo il Museo della Città rinascerà con il nuovo percorso museale dall’Alto Medioevo al Rinascimento, e il PART verrà completato con il rinnovamento del piano superiore: azioni che metteranno a disposizione luoghi, sale aggiuntive e soprattutto potenzieranno lo stimolo culturale a frequentare questi Istituti in ogni periodo dell’anno, trasformando, come dice il Direttore Giovanni Sassu, i Musei di Rimini da ‘Musei della città a Musei per la città’. Insieme a questo l’attività per il 2023 si concentrerà sul potenziamento complessivo della struttura del Fellini Museum, con il rafforzamento degli organici nella direzione dello studio e della consultazione dell’opera del Maestro e, più in generale, un nuovo sistema di comunicazione di tutto ciò che è il Polo museale Riminese. Proprio nel periodo più difficile, ne abbiamo constatato la robustezza e allo stesso tempo le potenzialità straordinarie. Abbiamo tutti gli strumenti per concretizzarle”.
Scorporando per natura, si registra un quasi perfetto bilanciamento tra dato dei tradizionali istituti archeologici e storici (Museo della città e Domus del Chirurgo) che sommano 77.458 ingressi e quello nuovo del Fellini Museum, che ha aperto i battenti un anno e mezzo fa (il castello, successivamente palazzo Valloni) e che registra complessivamente 75.694 visitatori. Molto interessante il dato degli incassi, tra ingressi e acquisti presso book shop: 423mila euro, con il Fellini Museum in vetta per biglietti staccati (200mila euro) e book shop (45mila euro).
Proprio sul Fellini Museum è stato attivato un innovativo sistema di monitoraggio dei flussi dei visitatori, da cui è emersa una interessante segmentazione. A partire dalla provenienza dei visitatori: 8% (Comune di Rimini); 5% (provincia di Rimini); 50% (Italia); 20% (estero con picchi al 35% nei mesi da giugno a settembre); 17% in corso di rilevazione. Più nel dettaglio: per il campione nazionale Emilia Romagna 33%, Lombardia 15%, Veneto 12% (poi Marche 8% e Piemonte 7%); per quello estero Germania 22%, Francia 8%, Stati Uniti e Svizzera 7% (poi Polonia 6%; Regno Unito 3%).
Va aggiunto, a completamento di un ragionamento più generale sugli istituti culturali di Rimini, che anche la Biblioteca Gambalunga, nel 2022, ha registrato una robusta ripresa, con 130mila utenti. Ma su questo tema verrà prodotto, nei prossimi giorni, un focus più analitico.
“In questo lungo post Covid- commenta Marco Leonetti, responsabile della Cineteca e del Fellini Museum- è come se tutti gli istituti culturali avessero dovuto ricostruire una familiarità, un’abitudine, quasi una confidenza con il proprio pubblico e questo è risultato essere ancora più urgente e necessario per un museo, come quello felliniano, nato proprio nell’incertezza di questo periodo. E’ stato un anno e lo sarà anche il prossimo soprattutto di semina in cui prioritarie saranno le attività didattiche, per la formazione del pubblico del futuro, e quelle d’archivio, per la ricerca anche a sostegno della programmazione del museo. Non abbiamo uno storico rispetto al quale valutare l’andamento di questo primo anno a regime, ma l’allineamento con le presenze del Museo della città e della Domus del Chirurgo, nel passato tra i più visitati della Regione, assieme ai molti apprezzamenti che il museo ha raccolto dalla sua inaugurazione sia tra i visitatori che tra gli addetti ai lavori, mi sembra un segnale di buona salute”.