Lunedì, 10 Febbraio 2020 17:19

Foibe, Cristicchi alla biblioteca di pietra

(Rimini) Con la deposizione delle corone d'alloro alla "Biblioteca di Pietra", il monumento sul porto dedicato alle vittime del confine orientale, si sono svolte questa mattina le celebrazioni del Giorno del Ricordo, la solennità civile istituita dal Parlamento in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
Una cerimonia aperta da Gianni Ruzzier, in rappresentanza dell'Associazione Unione degli Istriani, in cui è intervenuto anche Simone Cristicchi che, con la sua esperienza teatrale, ha voluto sottolineare l'importanza di una memoria condivisa. Durante la commemorazione solenne sono intervenuti: Monica Palliaga dell'associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il Prefetto di Rimini Alessandra Camporota, il Vicesindaco Gloria Lisi che ha portato il saluto e il pensiero Amministrazione comunale al "Giorno del Ricordo". Momenti che hanno preceduto la deposizione vera e propria della corona d'allora ai piedi della "Biblioteca di Pietra" a cui oltre alle autorità civili e militari, ai rappresentanti delle associazioni degli esuli hanno partecipato in rappresentanza di tutti gli studenti riminesi i ragazzi del Marco Polo che hanno dato lettura di alcuni brani tratti dai testi di autori istriano - dalmati - giuliani, frutto del lavoro di ricerca e approfondimento su cui si sono impegnati durante l'anno scolastico.

Ricorda Simone Cristicchi: "Ci sono delle pagine di storia che sono ancora oggi purtroppo scomode che non si possono essere raccontare, che devono essere taciute, secondo alcune persone. Io credo che il futuro, e vedo questi splendidi ragazzi, non debba essere l'utopia della memoria condivisa, ma bisogna condividere e raccontare la storia in tutte le sue sfumature. Non può esistere una storia raccontata di colore rosso e una di colore nero, ma deve essere la storia di tutti.".
"Qui ogni giorno dell'anno spira un vento incessante malinconico - dichiara il Vicesindaco Gloria Lisi - che ci richiama alla nostra essenza di persone, davanti a una natura che passa oltre ai guasti, al dolore provocato agli uomini da altri uomini. Non a caso Rimini celebra la Giornata del Ricordo in questo posto. Il Comune di Rimini dedica le pagine di questo libro sulla pietra agli esuli istriani, fiumani, dalmati e alla vittime dei conflitti di confine e delle foibe. Una tragedia immane, vergognosa. Dobbiamo calarci in quel terribile contesto storico. Essere italiano, in quel frangente, difendere le proprie tradizioni, la propria cultura, la propria religione, la propria lingua era motivo di sospetto e di persecuzione. Cominciò allora il drammatico esodo verso l'Italia: uno stillicidio, durato un decennio. Paesi e città si spopolavano dalla secolare presenza italiana, sparivano lingua, dialetti e cultura millenaria, venivano smantellate reti familiari, sociali ed economiche. Circa duecentocinquantamila italiani profughi, che tutto avevano perduto, e che guardavano alla madrepatria con speranza e fiducia non sempre trovarono in Italia la comprensione e il sostegno dovuti. Quella ferita, oggi, è ferita di tutto il popolo italiano, che guarda a quelle vicende con la sofferenza, il dolore, la solidarietà e il rispetto dovuti alle vittime innocenti di una tragedia nazionale, per troppo tempo accantonata."

La "Biblioteca di Pietra" è dovuta all'estro dell'artista riminese nato a Fiume Vittorio D'Augusta, presente come ogni anno alla cerimonia. Composta da trenta opere letterarie, il cui titolo e autore è ora inciso su targhe in ottone posizionate sui grandi blocchi di pietra del nuovo molo proprio in pietra d'Istria, è aperta da un leggio musicale che si protende verso il mare, per sottolineare con la semplicità e la leggerezza il rispetto dei luoghi.
Il programma della celebrazione promossa dal Comune di Rimini proseguirà questa sera al Teatro Galli, dove Simone Cristicchi porterà in scena il suo spettacolo (sold out) "Esodo Racconto per voce, parole e immagini", scritto con Jan Bernas. Al Porto Vecchio di Trieste c'è un "luogo della memoria" particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Al suo interno sono conservate sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia e dall'Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l'Italia perse vasti territori dell'Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero - davanti a una situazione dolorosa e complessa - di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d'animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia. Simone Cristicchi racconta questa pagina dolorosa della storia italiana attraverso una narrazione in prima persona, canzoni chitarra e voce e filmati d'epoca, riuscendo a toccare corde emotive profonde nel rievocare le tante, piccole e umili testimonianze di persone che hanno vissuto quella tragedia.

(Rimini) Sabato 15 febbraio, a partire dalle ore 11,30, si svolgerà un presidio pacifico in via Fabrizio De André a Viserba monte, Rimini, “allo scopo di sensibilizzare opinione pubblica e Comune, sui gravi problemi di sicurezza, incolumità e degrado, esistenti nel quartiere”, spiega Pierfrancesco Bruno a nome dell’associazione dei residenti.
“Saranno presenti giornalisti di stampa locale e televisione. Nel corso di precedenti analoghe iniziative, siamo stati contattati da cittadini di altri quartieri che vivono da anni il nostro stesso dramma (via San Leo ed altri). Li invitiamo ad essere presenti con noi e magari possiamo costruire insieme una vertenza complessiva, legata al degrado delle periferie”, spiegano i residenti. “Come cittadini di Rimini siamo fieri ed orgogliosi delle numerose iniziative che il Comune mette in atto e che hanno reso la città famosa nel Mondo. Tuttavia vorremmo ricordare all'Amministrazione Comunale che oltre a musei, teatri, grandi opere, celebrazioni e ricorrenze, a Rimini vivono cittadini in carne ed ossa che hanno il bisogno urgente di avere risposte ai tanti problemi legati alla vita quotidiana. Sabato saremo in tanti a ribadire ancora una volta questi concetti”.

(Rimini) Alle 8,50 di questa mattina, i vigili del fuoco del comando di Rimini sono intervenuti sulla A14 (corsia nord) per l’incendio a un autoarticolato. Le prime scintille si sarebbero sviluppate dal vano motore, per poi raggiungere facilmente il carico altamente infiammabile. Il mezzo stava, infatti, trasportando del polistirolo, per questo motivo la coltre di fumo nero si è resa visibile da tutta la città. Accortosi dell’incendio, il conducente è uscito da solo e illeso dalla cabina. Poco resta, invece, del mezzo.
La centrale operativa dei vigili del fuoco ha provveduto da subito ad inviare un autopompaserbatoio (con carico estinguente di circa quattromila litri) e un autobottepompa (con carico estinguente di circa seimila litri). Arrivati sul posto, i sette vigili del fuoco hanno provveduto allo spegnimento, coadiuvati per quel che riguarda la sicurezza sulla strada, dalla pattuglia della polizia autostradale e dalla vettura ente Autostrade già presenti sul posto. Il traffico ha subito qualche rallentamento ma non vi sono stati feriti. Le squadre sono attualmente al lavoro per ripristinare la totale sicurezza sull' autostrada.

(Rimini) Una nuova circolare del Ministero della Salute diramata sabato ha subito attivato le Istituzioni riminesi per aggiornare le precedenti "Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina". La circolare riguarda i bambini che frequentano i servizi educativi dell'infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall'epidemia.
La misura di precauzione prevista in questi casi è quella di una sorveglianza attiva, quotidiana, del "Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento" attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia. Tale monitoraggio consiste nella puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo coronavirus.
"Fermo restando il diritto inalienabile – spiega l'assessore alla scuola del Comune di Rimini, Mattia Morolli - degli studenti di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario, le nuove misure sono ispirate alla massima tutela di bambini, famiglie, corpo docente e personale scolastico. Proprio per questo abbiamo già avviato una serie di aggiornamenti con l'Ausl per garantire il necessario sostegno ai Dirigenti scolastici che, nell'affrontare questa delicata vicenda, possono contare sul sostegno professionale di tutte le istituzioni coinvolte".

Lunedì, 10 Febbraio 2020 09:29

10 febbraio

“Siamo tutti fratelli” | Allo stadio col daspo | Carnevale a Santarcangelo

Sabato, 08 Febbraio 2020 16:18

8 febbraio

America Graffiti: problemi col canone demaniale | Cocoricò, nuova asta per il marchio | A messa con i cinesi

(Rimini) Gli abitanti di via De André a Viserba protestano per la mancata conclusione delle opere di urbanizzazione. A raccogliere la voce dei cittadini, 150 famiglie e 500 persone circa, è la neo nata associazione Quartiere 5. “La situazione di via De Andrè è nota all'Amministrazione Comunale e il dialogo con i cittadini e i residenti dell'area è costante: l'ultimo incontro con gli uffici preposti è avvenuto non meno di 15 giorni fa e in quella sede è stato fatto il punto dello stato attuale della situazione”, spiegano da palazzo Garampi.

“Come si è verificato in passato in contesti simili, la questione è legata alla mancata realizzazione di opere di urbanizzazione in capo al soggetto privato attuatore dell'intervento. In queste circostanze l'Amministrazione subentra al privato escutendo la polizza fideiussoria rilasciata a suo tempo a favore del soggetto attuatore. Nel caso specifico, a causa di vincoli la cui risoluzione è demandata a obbligatori percorsi di legge, questa procedura sta richiedendo più tempo rispetto ad analoghi episodi”.
Proprio per “evitare di far passare ulteriore tempo e per venire incontro alle legittime richieste dei cittadini, l'Amministrazione sta accompagnando un percorso attivato dal privato per favorire il subentro di un nuovo soggetto attuatore che si farà carico dell'esecuzione delle opere di urbanizzazioni non avvenute. L'Amministrazione sta già attivamente e costantemente seguendo questa procedura e non appena sarà formalizzato l'avvenuto passaggio di proprietà delle aree del comparto al nuovo soggetto attuatore, sarà chiesto al soggetto di eseguire nell'immediato le opere e di sottoscrivere nuova polizza fideiussoria per le stesse".

 

(Rimini) Nel territorio delle province di Forlì-Cesena e Rimini, un'impresa su tre è artigiana. In particolare, nei settori delle costruzioni e dei servizi alla persona (lavanderie, acconciatori, centri benessere) 8 su 10 e nelle attività manifatturiere e nei trasporti 7 su 10. Nel 2019, sono risultate stabili le attività artigiane nel settore dei servizi alla persona; in crescita le imprese del comparto alloggio e ristorazione. In aumento le società di capitale.
"I dati elaborati dal nostro Ufficio Informazione economica confermano la rilevanza, la diffusione e la centralità dell'Artigianato nel sistema territoriale. Settore che rappresenta un terzo delle imprese totali, con tutto ciò che significa, in termini positivi, per la nostra economia e per il nostro patrimonio di competenze. – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna – Il valore del settore, infatti, è rappresentato anche, e soprattutto, dalle capacità professionali, dalla creatività e manualità degli imprenditori e dei loro collaboratori, che fanno dell'artigianato, con le sue specializzazioni, un'eccellenza mondiale. Il settore tiene, ma risente dell'andamento congiunturale e occorre prestare particolare attenzione alle ripercussioni che potrebbero arrivare, come conseguenza sui mercati, dalla "brexit" e dall'ulteriore rallentamento causato dall'emergenza sanitaria mondiale in atto. Compito e impegno della Camera di commercio della Romagna, sono anche quelli di stimolare e sensibilizzare le imprese a un cambio di mentalità e di prospettiva, in particolare adottando tecnologie digitali, in grado di evolvere le competenze tradizionali in competenze innovative e innescare fattori di competitività e di crescita importanti."

Secondo le elaborazioni dell'Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna, su dati Infocamere, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane, nell'anno 2019 evidenzia, nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), 1.422 iscrizioni e 1.613 cessazioni (al netto delle cancellazioni d'ufficio), con un saldo pertanto negativo di 191 unità. I flussi di iscrizioni e cessazioni (e il relativo saldo) sono sovrapponibili a quelli registrati nel 2018.
Il tasso di crescita annuale delle imprese artigiane registrate è pari al -0,88% (-0,84% Emilia-Romagna, -0,58% Italia), analogamente a quello del 2018.
Al 31 dicembre 2019, le imprese artigiane attive sono 21.440, in diminuzione dello 0,9% rispetto al 2018, dato complessivamente in linea con la dinamica regionale (-1,1%) e nazionale (-1,0%).

Le imprese artigiane attive rappresentano circa un terzo (il 30,3%) del totale delle imprese attive, a fronte del 31,4% della regione e al 25,1% dell'Italia.
Con riferimento ai settori di attività, rispetto al totale delle imprese attive, quelle del settore Costruzioni rappresentano il 39,1%, in flessione dello 0,5%; il 20,7% operano nel settore Manifatturiero (-2,0%), il 13,1% in "Altre attività di servizi" (-0,2%), l'8,0% nel Trasporto e magazzinaggio (-3,7%). Il settore "Altre attività di servizi" comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'84,9% delle imprese del settore è artigiana).
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,3%), sono in flessione dello 0,9%. Le società di capitale sono in aumento del 5,6% e costituiscono il 7,0% delle imprese artigiane.

Al 31 dicembre 2019 in provincia di Rimini sono presenti 9.539 imprese artigiane attive, in flessione dell'1,0% rispetto al medesimo periodo del 2018 (-1,1% in regione, -1,0% a livello nazionale). L'artigianato rappresenta in provincia il 28,0% delle imprese attive totali, a fronte del 31,4% dell'Emilia-Romagna e al 25,1% nazionale.
Con riferimento ai settori di attività economica, le imprese artigiane delle Costruzioni rappresentano il 40,2% del totale e sono in flessione dell'1,1%; il 19,6% operano in quello Manifatturiero (-2,1% la dinamica), il 12,9% nelle "Altre attività di servizi" (+0,6%), che comprende iniziative imprenditoriali prevalentemente rivolte alla persona (acconciatori, lavanderie, centri benessere) e si caratterizza per l'elevata intensità artigiana (l'82,8% delle imprese del settore è artigiana).
In flessione (-3,0%) le imprese artigiane nel settore "Trasporto e magazzinaggio" (pari al 7,4% del totale); crescono invece le attività artigiane collegate al turismo (Alloggio e ristorazione: incidenza 5,9%, +2,0% la dinamica tendenziale).

Con riferimento alle aggregazioni territoriali della provincia di Rimini, la maggioranza delle imprese artigiane si ritrova nei Comuni marittimi (dove quello di Rimini è prevalente con il 38,0% del totale delle imprese artigiane, in flessione dell'1,1%), mentre la loro intensità (numero imprese artigiane sul totale delle imprese attive) è superiore alla media nelle vallate (Valconca, Valmarecchia e area del Basso Conca), che costituiscono il 37,0% del totale dell'artigianato provinciale. Nell'area del Basso Conca 3 imprese su 10 sono artigiane, in diminuzione dell'1,2% rispetto al 3112/2018; nellla Valconca 4 imprese su 10 sono artigiane, in aumento dello 0,9% rispetto al 31/12/2018 (da evidenziare la dinamica in controtendenza); in Valmarecchia 4 imprese su 10 sono artigiane, in flessione dell'1,5%.
In generale, nelle aree collinari (dove si concentra l 21,9% delle imprese artigiane) l'intensità dell'artigianato è superiore alla media provinciale (35,7% contro 28,0%) e la dinamica imprenditoriale appare stabile negli ultimi 12 mesi (+0,1%).
Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza delle forme giuridiche artigiane (il 72,9%), sono in flessione dell'1,2%. Le società di capitale sono invece in aumento del 5,0%, con una dinamica sovrapponibile a quella degli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) e costituiscono il 7,1% delle imprese artigiane provinciali.

 

(Rimini) “Anche quest’anno, come negli anni passati, mi chiedo come sia possibile che l’Amministrazione comunale di Santarcangelo possa organizzare iniziative per il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe, assieme all’Anpi”. Ad esprimere perplessità è il neo consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi perché, ricorda lui, “la stessa Anpi nel 2015 chiedeva a gran voce proprio di sospendere la legge n.92 del 30 marzo 2004, che istituisce questa giornata”. Ed è sempre l’Anpi “che in certe parti d’Italia si è contraddistinta per uno sgradevole e ingiustificabile revisionismo per non dire altro”.
Montevecchi ritiene “che sarebbe stato più giusto e opportuno coinvolgere anche le associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati per questa ricorrenza. Le nuove generazioni hanno il diritto di poter conoscere la storia, anche quando risulta scomoda, senza essere influenzati da posizioni che rischiano di sfociare nella faziosità e in una narrazione della storia poco obiettiva. Il 10 Febbraio ricordiamo gli atroci crimini subiti dai 350.00 esuli costretti a fuggire dalla loro terra e le migliaia e migliaia di martiri uccisi e infoibati dai partigiani comunisti di Tito, perché “colpevoli” di essere italiani. Invito tutti a raccogliere l’appello dell’artista Simone Cristicchi: “Andare oltre le ideologie e coltivare la memoria”. Facciamo in modo che queste non siano più “pagine strappate dal grande libro della storia”.

(Rimini) E' stato pubblicato oggi, giovedì 6 febbraio, l'avviso per la vendita a trattativa diretta di beni immobili di proprietà comunale posti tra il viale Bormio e il viale Valtellina denominati "lotti di via Veneto". La vendita di tali beni è stata prevista nel Piano Triennale delle Alienazioni e Valorizzazioni 2020/2022, approvato con il Bilancio di previsione del Comune di Riccione nel Consiglio Comunale del 19 dicembre 2019. Si tratta di immobili di proprietà comunale costituiti da tre aree edificabili situati tra il viale Bormio e il viale Valtellina, (ma denominati "Lotti di Via Veneto") e la cui vendita potrà avvenire anche separatamente.

"Con questo bando stiamo procedendo nella vendita di beni non utilizzabili per funzioni istituzionali del Comune di Riccione. E' una scelta di buona amministrazione oltre che di efficienza economica, perché con tali proventi faremo investimenti per la città e finanzieremo importanti progetti di riqualificazione. In particolare con la vendita di questi lotti andremo ad investire nella zona di San Lorenzo dove oltre ad una riqualificazione con nuove asfaltature, una rigenerazione del verde, marciapiedi e l'istallazione di una nuova illuminazione a Led, sorgerà una nuova ciclabile che servirà a collegare il confine di Riccione con la pista esistente che passa sotto la Statale 16", dichiara l'assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Riccione, Luigi Santi.

Il lotto numero 1, area edificabile, della superficie complessiva catastale di mq. 368 (distinta nel C.T. del Comune di Riccione al Foglio 15, Mappale 584 di mq 184; e 585 di mq 184). Il prezzo è di 191.900 euro.

Il lotto numero 2 è sempre un'area edificabile della superficie complessiva catastale di mq. 414 (distinta nel C.T. del Comune di Riccione al Foglio 15, Mappale 582 di mq 77; e 583 di mq 184 e 607 di mq.153). Il prezzo è di 216.600 euro.

Il lotto numero 3 è un'area edificabile della superficie complessiva catastale di mq. 414 (distinta nel C.T. del Comune di Riccione al Foglio 15, Mappale 608 di mq 230; e 609 di mq 184). Il prezzo è di 216.600 euro. I valori dei lotti sono stati determinati con perizia depositata presso il Servizio Patrimonio del Comune di Riccione a libera consultazione da parte degli interessati.

I lotti, sui quali è possibile realizzare un edificio bifamiliare residenziale avente tipologia e caratteristiche conformi alle prescrizioni del Piano Particolareggiato sono in zona immediatamente a monte dell'Autostrada A14, nel quartiere residenziale ricompreso tra la il Viale Veneto ed il Rio Marano. La zona è dotata di parcheggi pubblici ed aree verdi; nelle vicinanze sono presenti esercizi commerciali per beni e servizi di prima necessità; la zona è ben collegata e servita anche dalle reti di trasporto pubblico. I lotti sono serviti dalle reti infrastrutturali realizzate contestualmente alle restanti opere di urbanizzazione in attuazione del Piano Particolareggiato di iniziativa Pubblica denominato "Aree di Via Veneto', come meglio risulta dalla relazione di accertamento immobiliare allegata sub "A" al presente avviso di vendita.

I soggetti interessati a instaurare una trattativa diretta con il Comune di Riccione per l'acquisto degli immobili sopra specificati sono invitati a presentare offerta economica in pubblica seduta il 26 febbraio alle 10 presso la sede Comunale al Viale Vittorio Emanuele II, n. 2 – ex Sala Giunta primo piano.

Le modalità per presentare l'offerta: i partecipanti dovranno consegnare al Presidente della commissione, debitamente ripiegato e inserito in una busta, il modulo predisposto dall'Amministrazione (e allegato alla determinazione dirigenziale (pubblicata sull'albo pretorio del comune di Riccione) nel quale sarà stata indicata l'offerta economica in lettere e in cifre. Il Presidente darà lettura delle offerte nella pubblica seduta. Possono partecipare le persone fisiche e le persone giuridiche. Con procura notarile solo nel caso in cui la dichiarazione dell'offerta sia fatta in nome e per conto di soggetto terzo che ha autorizzato il procuratore a presentare istanza e sottoscrivere l'offerta. In caso di offerta per persona da nominare(fisica o giuridica), tale circostanza deve essere espressamente dichiarata nel modulo dell'offerta. L'aggiudicazione è disposta a favore del concorrente che presenta l'offerta economica più alta.

 

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