Economia, le imprese straniere crescono poco
(Rimini) L'aumento delle imprese straniere in regione (49.251) è meno forte rispetto alle precedenti rilevazioni (+2,4 per cento, +1.152 unità). L'Emilia-Romagna è l'ottava regione per crescita delle imprese straniere, davanti alla Lombardia (+1,0 per cento) e dietro al Veneto (+2,7 per cento). Sale il numero delle società di capitale (+13,7 per cento, +679 unità), mentre rallentano le ditte individuali (+1,3 per cento). L'espansione si concentra negli altri servizi diversi dal commercio (+649 imprese, +5,0 per cento), in particolare alloggio e ristorazione (+173) e altre attività (+167); si rafforza notevolmente nelle costruzioni (+329 unità).
La crescita della base imprenditoriale estera in Emilia-Romagna rallenta. A fine 2019 le imprese attive straniere risultano 49.251 (il 12,3 per cento del totale) con un aumento in un anno di 1.152 unità, pari al +2,4 per cento.
E' il dato più contenuto registrato dal 2013 riferito al quarto trimestre per le imprese a conduzione straniera, e si accompagna a una diminuzione leggermente più ampia delle imprese di nati in Italia (-1,2 per cento). E' quanto emerge dall'analisi ed elaborazione dei dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio dell'ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Le imprese straniere diminuiscono solo in due regioni.
L'Emilia-Romagna è l'ottava regione per crescita e nelle altre regioni leader con cui si confronta la crescita delle imprese straniere è leggermente più rapida in Veneto (+2,7 per cento), mentre è ben più contenuta in Lombardia (+1,0 per cento), area dove però, le imprese non straniere tengono meglio (-0,4 per cento). A livello nazionale, la crescita delle imprese straniere (oltre 548 mila, pari al 10,7 per cento del totale) è minore (+1,9 per cento), ma la diminuzione delle altre imprese è più lenta (-0,5 per cento).
I settori di attività economica. La crescita delle imprese straniere si concentra sostanzialmente nel settore dei servizi, che con 741 imprese in più, mette a segno un + 3,0 per cento. Qui la tendenza è data dal rapido e ampio incremento nell'aggregato degli altri servizi diversi dal commercio (+649 imprese, +5,0 per cento), tuttavia anche le imprese del commercio registrano una leggera crescita (+92 imprese, +0,8 per cento), anche se è la più contenuta degli ultimi 7 anni. La crescita della base imprenditoriale estera dell'industria rallenta ulteriormente (+1,0 per cento, +53 unità), a fronte di una costante flessione delle imprese industriali non estere (-1,7 per cento). Riparte invece la crescita delle imprese straniere attive nelle costruzioni (+1,9 per cento, +329 unità), che risulta la più ampia degli ultimi 7 anni, in contro tendenza con le altre imprese del settore che diminuiscono dell'1,2 per cento. Infine, si conferma elevata la crescita in agricoltura (+3,8 per cento), mentre calano del 2,4 per cento le imprese agricole non straniere. Da sottolineare che l'agricoltura resta però un settore ancora marginale per le imprese estere. Negli ultimi cinque anni, la quota delle imprese attive nei servizi è salita di 3,7 punti percentuali e quella delle attive in agricoltura, silvicoltura e pesca è salita di un decimo di punto, mentre si è ridotto il rilievo di tutti gli altri settori. In particolare, la quota delle imprese delle costruzioni è scesa di 3,6 punti percentuali e quella delle imprese dell'industria in senso stretto di 2 decimi di punto.
La forma giuridica. La spinta alla crescita deriva dalle società di capitale (+679 unità, +13,7 per cento), sostenute dall'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. Questa ha avuto, invece, effetti negativi sulla consistenza delle società di persone (-0,3 per cento). Il secondo contributo all'aumento, viene dalla dinamica delle ditte individuali (+499 unità, +1,3 per cento). Invece, diminuiscono le cooperative e i consorzi (-1,7 per cento). Negli ultimi cinque anni, il rilievo delle società di capitale è salito di 4,5 punti percentuali. La quota delle cooperative e consorzi è rimasta sostanzialmente invariata, mentre il peso delle ditte individuali si è ridotto di 3,5 punti percentuali e quello delle società di persone di 1,0 punto percentuale.
Prefettura, aggiornamento coronavirus: attesi nelle prossime ore i risultati dei nuovi test
(Rimini) Nelle prossime ore sono attesi i risultati dei tamponi effettuati a tredici delle persone che sono entrate in contatto con il primo caso positivo al coronavirus, del riminese. Ad oggi sono tre le persone positive: l’albergatore cattolichino, un dipendente del suo ristorante di San Clemente, e un cliente della trattoria. Lo rende noto la prefettura di Rimini nel report mattutino di aggiornamento della situazione a livello locale.
“Prosegue all’insegna della più stretta collaborazione tra l’Asl (medici e tecnici del Dipartimento di Sanità pubblica) e le Forze dell’Ordine coordinate dal Prefetto di Rimini Alessandra Camporota, l’indagine epidemiologica mirata ad individuare tutti coloro che possono aver avuto contatti stretti col primo paziente risultato positivo a coronavirus. Le Forze dell’Ordine, infatti, stanno offrendo il necessario supporto al Dipartimento nell’individuazione e reperimento dei contatti, esaminando in particolare la documentazione di una struttura ricettiva che ha ospitato lavoratori del Nord Italia che hanno frequentato il locale del “paziente uno”, per cercare di comprendere l’origine della trasmissione del virus”, spiega la nota della prefettura.
“Al fine di identificare l’origine della trasmissione del virus e delimitarne l’ambito territoriale di estensione, tenendo conto anche degli spostamenti delle persone che hanno frequentato il locale del “paziente uno”, le attività di monitoraggio e di verifica, condotte dal competente Dipartimento dell’Asl con la collaborazione delle Forze dell’Ordine, si stanno estendendo progressivamente, attraverso una varietà di strumenti, comprese mirate “interviste epidemiologiche” anche ai dipendenti delle ditte nelle quali lavorano i due nuovi pazienti risultati positivi”.
Asl “ha chiarito che sussistono criteri clinici ben precisi rispetto sia all’effettuazione del tampone per rilevare l’eventuale positività al virus, sia per l’attivazione della quarantena domiciliare volontaria, che emergono proprio dall’“intervista epidemiologica”. Per quanto riguarda la quarantena, è appropriata nei soggetti che abbiano avuto un “contatto stretto” - vicinanza prolungata e con contatto fisico o a distanza minore di un metro e mezzo - con un paziente positivo, entro i 14 giorni precedenti”.
Il tampone “va invece effettuato se a tale condizione si aggiungono i sintomi del paziente come tosse, febbre, polmonite. Il tampone va peraltro effettuato non prima di tre giorni dal momento del contatto accertato, periodo nel quale il paziente non trasmette la malattia e nel quale il tampone porta ad un forte rischio di avere un falso negativo”.
Ai fini di un “costante aggiornamento sugli sviluppi della situazione in esame nel territorio provinciale, la comunicazione istituzionale, con cadenza quotidiana, si articolerà nell’arco della giornata sui seguenti livelli: - comunicato stampa della Regione alle ore 12.00; - comunicato stampa condiviso tra il Prefetto e l’AUSL di Rimini entro le ore 13.00 sulle iniziative individuate in apposite riunioni di coordinamento e da assumere a livello locale; - eventuali comunicati stampa successivi dei Sindaci per eventuali maggiori dettagli sui puntuali provvedimenti da assumere a livello locale; - conferenza stampa a cura della Regione alle ore 17.30 per un quadro generale della evoluzione del fenomeno”.
Il Dipartimento di sanità pubblica ha messo a disposizione un numero di cellulare dedicato, il 3397720079, attivo dalle ore 8:30 alle 18, principalmente per i soggetti che ritengano di aver avuto contatti con i pazienti positivi. Questo stesso recapito, insieme al 118, al 1500 e al numero verde regionale 800 033 033, sono a disposizione anche per cittadini e aziende che abbiano necessità di informazioni più in generale sul coronavirus.
Al link http://www.regioni.it/newsletter/n-3786/del-26-02-2020/coronavirus-il-decalogo-del- ministero-della-salute-20866/ del ministero della Salute è inoltre pubblicato un decalogo con alcune buone pratiche.
Dm inaugura lo store in viale Vespucci
(Rimini) È stato inaugurato oggi a Rimini, in Viale Amerigo Vespucci 121, il quarto punto vendita Dm dell'Emilia-Romagna, nonché il trentottesimo in Italia. Presenti per il taglio del nastro inaugurale Hubert Krabichler, CEO di dm drogerie markt Italia, Benjamin Schneider, Direttore Marketing e Acquisti, Francesco Gargiulo, Direttore vendite e HR e Jamil Sadegholvaad, Assessore alle attività produttive di Rimini.
Il nuovo store, primo in Romagna, si aggiunge ai punti vendita già aperti nelle città emiliane di Bologna, Fidenza e Piacenza. "È per noi un grande piacere inaugurare un nuovo punto vendita a Rimini, zona ad alta densità turistica e cuore pulsante della Riviera romagnola – ha affermato Benjamin Schneider, Direttore Marketing e Acquisti di dm –. Ci inseriamo nella principale via commerciale, punto di riferimento importante per la moda e le tendenze. Siamo quindi particolarmente felici di portare anche qui la nostra offerta specializzata per la bellezza e il benessere di ogni giorno; un'offerta che si distingue per la qualità elevata dei prodotti, la convenienza dei prezzi e la versatilità di una proposta capace di rinnovarsi e reinventarsi per rispondere, o addirittura anticipare, trend e bisogni".
Ior, Scarpellini prende le redini nel post Amadori
(Rimini) Si è riunito ieri a Forlì il Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo in assemblea straordinaria, convocata a fronte dell’improvvisa scomparsa del suo presidente, Dino Amadori. Per l’occasione erano invitati a partecipare anche i rappresentanti del Consiglio Direttivo dell’Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Dopo un sentito, commosso ricordo dell’opera del fondatore dello IOR si è preso atto, come da norme statutarie, che la rappresentanza e la firma passano al Vicepresidente anziano, Domenico Scarpellini, che ha accettato con grande senso di responsabilità e con il pieno e convinto sostegno di tutto il consiglio, confermando la perfetta continuità con il mandato e l’opera di Dino Amadori, suo grande amico.
Al termine dell’assemblea, culminata con un minuto di raccoglimento e un ultimo sentito applauso all’ex Direttore Scientifico Emerito Irst Irccs, il Direttore Generale Ior Fabrizio Miserocchi ha affermato: «Dopo esserci presi qualche giorno per elaborare una notizia che ci ha lasciato profondamente sconvolti e affranti, come Amadori avrebbe voluto ci siamo rimessi al lavoro senza perdere un minuto affinché l’Istituto Oncologico Romagnolo, la sua creatura prediletta, proseguisse la preziosa attività al fianco delle Oncologie del territorio e dei pazienti che soffrono. La situazione sanitaria attuale d’emergenza, d’altronde, coinvolge anche le attività dei volontari che operano al fianco delle persone che si recano ogni giorno in ospedale per sottoporsi alle necessarie terapie. Il nostro caro Presidente era abituato a lanciare grandi sfide affinché, come diceva sovente lui stesso, “questo sia effettivamente il secolo in cui il cancro subirà un colpo decisivo”. Oggi ci accorgiamo quanto profondamente avesse già tracciato per tutti noi la via da seguire per vincere queste sfide. Uniti continueremo dunque la nostra attività sul solco di quanto ci ha insegnato, a partire dalla costruzione a San Cristoforo del Prime Center, una struttura che il prof. Amadori ha fortemente voluto e che rappresenterà il suo ultimo, ennesimo regalo alla Romagna che lotta contro il cancro».
Piazza sull’acqua: tolta la rete dal giardino delle pietre antiche
(Rimini) Gli addetti di Anthea sono intervenuti per installare una nuova struttura in legno che protegge al Parco XXV Aprile, in prossimità del Ponte di Tiberio, i reperti archeologici presenti in un’area di circa 900 mq. La zona si affaccia sulla Piazza dell’Acqua, è adiacente alla piazzetta archeologica ‘Le pietre raccontano’ e in coerenza con la cura delle aree circostanti si rendeva necessario l’intervento, utile anche a valorizzare i reperti, sempre nella direzione di raccontare una storia bimillenaria che vede protagonista il Ponte di Tiberio.
La protezione, autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio è analoga a quanto già realizzato in altre aree archeologiche. Nei prossimi giorni Anthea installerà anche due pannelli con struttura metallica, verniciata ‘color corten’ che racconteranno la storia delle pietre presenti nell’area. S’è intervenuto a partire dalla sostituzione dell’ormai obsoleta protezione. Inoltre è stato steso un prato e sono stati piantumati arbusti lungo il fossato che corre parallelo, oltre a interventi di manutenzione e irrigazione in conseguenza dei fenomeni di allagamento verificatisi nei mesi scorsi.
Su richiesta della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, i reperti lapidei di piccole e medie dimensioni sono stati spostati nei depositi archeologici, in attesa dell’elaborazione di un progetto di valorizzazione degli stessi. L’area è sorvegliata da telecamere di sicurezza. L’intervento realizzato da Anthea in collaborazione con il Comune di Rimini ha avuto un costo di 40.000 euro.
Successo per il tour internazionale di Mecozzi
(Rimini) “Sala piena, pubblico sconvolgente, di quelli il cui calore ti avvolge sul palco sin dall’inizio. Standing ovation finale, la chiesa che si trasforma in un club dei migliori”. Sono le parole tratte dal Diario del Tour di Federico Mecozzi su Faremusica.it. Dopo Londra, con il concerto del 14 febbraio presso “St Pancras Old Church”, Federico e la sua band hanno proseguito il viaggio alla volta di Parigi (16 febbraio), Porto (23 febbraio), Berna ( 26 febbraio) e domani a Berlino venerdì 28 febbraio.
Federico Mecozzi in questi giorni è impegnato nel tour che tocca le principali città d’Europa che si concluderà il 16 e 17 maggio al Teatro Galli di Rimini. Durante il tour l’artista, da dieci anni al fianco di Ludovico Einaudi in tutti i principali teatri e auditorium del mondo, sta ora girando con il suo suo album d'esordio “Awakening” prodotto da Cristian Bonato (Numeri Recording) e uscito per Warner Music Italy. Accompagnato dalla sua band composta dai musicisti riminesi Massimo Marches (chitarre, elettronica), Tommy Graziani (batteria, percussioni), Stefano Zambardino (tastiere),Veronica Conti (violoncello) e Cristian Bonato (ingegnere del suono, produzione) Federico Mecozzi sta riscuotendo un notevole successo.
Proseguono intanto le prevendite per l’evento di domenica 17 maggio. Lo spettacolo “Awakening” si chiuderà a Rimini in una versione totalmente rinnovata. L’album del giovane polistrumentista riminese rielaborato e riarrangiato completamente da Federico stesso, verrà per la prima volta eseguito con l'orchestra Sinfonica Rimini Classica.
La prevendita del concerto, organizzato dall’associazione culturale Rimini Classica e realizzato con il sostegno della Clinica Nuova Ricerca (nell’ambito dei festeggiamenti per il suo 40esimo anniversario) e del Comune di Rimini, è aperta dal 14 febbraio presso l'ENI Station di Gori Ercole a Rimini (via Marecchiese, 284) e sul circuito Liveticket. In questo evento il viaggio di “Awakening” sarà stravolto, riscritto da Federico Mecozzi e diventerà come una sinfonia, dove il colore predominante sarà quello dell’orchestra.
Coronavirus, Federconsumatori: preoccupanti contraccolpi nel settore turistico
(Rimini) “Oltre alle immediate conseguenze sulla salute pubblica, si stanno verificando preoccupanti contraccolpi nel settore turistico, molte persone stanno esprimendo la necessità di annullare o modificare prenotazioni alberghiere e/o biglietti aerei e ferroviari proprio in seguito agli ultimi aggiornamenti sulla questione”. Al coro di chi ha già lanciato l’allarme si unisce anche Federconsumatori Rimini. “Molti Paesi inoltre stanno adottando misure straordinarie di contenimento, negando o condizionando l’accesso ai viaggiatori provenienti dai luoghi in cui siano stati accertati casi conclamati di infezione, Italia compresa”.
Per queste ragioni Federconsumatori ha chiesto misure straordinarie da parte del Ministero del Turismo per consentire la modifica di prenotazione di voli e hotel senza penali.
“Considerando l’eccezionalità della situazione e l’elevato numero di utenti coinvolti, Federconsumatori ha trasmesso una comunicazione al Ministro Dario Franceschini richiedendo l’adozione di misure straordinarie dirette a tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, strutture alberghiere e altri operatori del settore, in modo che i soggetti in questione consentano, la modifica senza penali delle prenotazioni effettuate. L’attuazione di provvedimenti in questo senso appare sempre più urgente, oltretutto a fronte dei numerosissimi cittadini che ci segnalano di aver contattato le strutture di riferimento chiedendo la modifica della prenotazione (es. con lo spostamento del periodo di soggiorno ed il riconoscimento di un voucher per gli importi pagati), ricevendo tuttavia esclusivamente riscontri negativi”, spiega Federconsumatori. “La nostra Associazione ha inoltre sottolineato la necessità di un incontro, al fine di illustrare al Ministro le principali criticità e di concordare insieme le misure da adottare”.
Parallelamente, “stiamo procedendo ad inoltrare una richiesta specifica a Trenitalia e Italo perché consentano la modifica dei biglietti per le destinazioni situate nelle cosiddette “zone gialle” o, in alternativa, l’emissione di un voucher sostitutivo dei titoli di viaggio acquistati. I cittadini non possono essere lasciati nell’indeterminatezza, in una situazione tanto eccezionale e critica le decisioni in materia di rimborsi e modifiche delle prenotazioni non possono essere rimesse alla ordinarietà dei comportamenti o alla discrezionalità degli operatori. È quindi necessario con la massima urgenza un intervento istituzionale”.
In seguito al crollo delle prenotazioni e agli effetti sulla frequentazione dei pubblici esercizi, “l’emergenza coronavirus si sta ripercuotendo negativamente in misura rilevante sulla economia commerciale e turistica del nostro territorio. Sarebbe necessaria ad una azione congiunta da parte di tutte le associazioni per allentare la preoccupazione ed il panico che si è diffuso, attraverso una corretta informazione e consapevolezza e misure a sostegno di visitatori e clienti. Per informazioni contattare l'ufficio di Segreteria di Federconsumatori Rimini dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00 al numero 0541.779989”.
27 febbraio
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Economia, Confesercenti chiede tavolo provinciale per contrastare ripercussioni coronavirus
(Rimini) Le ripercussioni della diffusione del Coronavirus si stanno facendo sentire sugli operatori del territorio e Confesercenti della provincia di Rimini chiede di istituire urgentemente un "Tavolo dell'economia" provinciale che coordini le misure da adottare. "Sarebbe stato sufficiente per chiunque un giro al mercato settimanale a Rimini, questa mattina, per capire a colpo d'occhio di come la situazione sia critica: pochissima gente fra i banchi e anche qualche stallo vuoto – osserva Fabrizio Vagnini, presidente provinciale Confesercenti -. Siamo preoccupati per la ricaduta pesante che la situazione avrà sulle imprese e attività commerciali e del turismo. Le misure precauzionali necessarie, serve responsabilità e non allarmismo, ma non dimentichiamoci delle nostre imprese".
L'adozione di misure a macchia di leopardo da parte dei Comuni non aiuta, continua Vagnini. "Un esempio è quello dei mercati settimanali, sospesi a Morciano, Cattolica, San Clemente, ma anche Novafeltria, mentre altrove continuano. E' chiaro che occorre una cabina di regia a livello sovracomunale, magari coordinata dalla Provincia, che riunisca enti locali, categorie, sindacati e anche il mondo del credito, per coordinare i provvedimenti per garantire la tenuta delle attività economiche, già provate da consumi interni in calo".
Al Governo, Confesercenti ha già chiesto la sospensione dei mutui e dei versamenti tributari e contributivi, l'accesso agli ammortizzatori sociali per evitare ripercussioni importanti sui lavoratori, l'accesso agevolato al credito e/o ai fondi di garanzia ed una revisione degli ISA. "Lanciamo un appello anche alle banche del territorio per iniziative concrete di sostegno all'economia, come moratorie dei mutui e linee di credito specifiche. Chiediamo inoltre ai governi locali la sospensione dei pagamenti delle tasse comunali, in via prioritaria la TARI".
"Siamo preoccupati perché il nome di Rimini legato al coronavirus sta rimbalzando in tutto il mondo – aggiunge Mirco Pari, direttore Confesercenti provinciale -. Siamo un'area turistica e questa emergenza lascerà a lungo strascichi su tutto il tessuto economico, nonché sull'immagine del territorio. Già vediamo gli effetti sull'indotto, ad esempio, della posticipazione di fiere importanti a Rimini e a Bologna. E' il momento di non perdere la calma e di agire razionalmente, facendo circolare informazioni corrette e prendendo decisioni univoche a livello provinciale per il bene di tutti gli operatori".
Cassa integrazione e liquidità alle imprese: le richieste di Bonaccini al governo
(Rimini) Provvedimenti e risorse per i territori colpiti e non limitati alle sole zone rosse, perché le ripercussioni economiche sono ben più ampie; azzeramento dei cosiddetti ‘contatori’ per far ripartire la Cassa integrazione e lo sblocco immediato dei fondi che Regioni e Inps hanno ferme per la Cassa in deroga, per dare loro immediata capacità di manovra sul fronte degli ammortizzatori sociali nei loro territori; assicurare liquidità alle imprese per superare lo stallo determinatosi in questi giorni; sostegno a partire ai settori del turismo, del commercio, culturale e dei servizi. Sono le tre misure che, nell’immediato, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, chiede al Governo per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus, sulle quali intende confrontarsi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’incontro che avranno già nei prossimi giorni, al quale parteciperà anche una delegazione delle Regioni più colpite.
“Come ho anticipato in videoconferenza e con una lettera che ho inviato al presidente Conte a nome delle Regioni dopo aver ricevuto subito la sua disponibilità a incontrarci- spiega Bonaccini- occorre definire subito gli strumenti normativi e le risorse finanziarie necessarie a contrastare l’impatto dell’emergenza sul sistema delle imprese e sull’occupazione, per tutelare produzioni e lavoro”.
“Abbiamo addirittura aziende costrette a chiudere o sospendere la propria attività perché una parte significativa del personale è messa in quarantena. Per queste aziende fermarsi significa non rispettare impegni contrattuali, avere problemi con banche e fornitori, non poter pagare gli stipendi”.
Come noto, “poiché siamo nella fase finale del cosiddetto quinquennio mobile per la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria e molte imprese hanno esaurito il ‘contatore’, è necessario un provvedimento strutturale per riaprire l’accesso agli ammortizzatori sociali. E abbiamo problemi con le piccole e le micro-imprese, per le quali è necessario accedere alla Cassa in deroga”.
“Altro comparto fortemente in difficoltà è quello del turismo. In attesa di dati certi, si registrano però già disdette in serie con anche eventi, meeting e congressi saltata, come ci hanno confermato operatori e amministratori locali che abbiamo incontrato oggi in Regione. Lo stesso- prosegue- vale per il commercio, di fronte anche alle necessarie misure precauzionali adottate, come per tutti gli operatori del pubblico spettacolo: cinema, teatri, discoteche, ecc. sono chiusi nella nostra Regione a seguito dell’ordinanza emessa d’intesa col Ministero della Salute e non è immaginabile che l’onere economico del provvedimento ricada solo su di loro”.
“Più in generale, è concreta la possibilità che si determinino le condizioni per una stagnazione economica le cui conseguenze potrebbero portare a una emergenza sociale ed economica da scongiurare con ogni mezzo, adottando misure a tutela della produzione, dell’occupazione e dello sviluppo. Anche per questo è indispensabile assicurare liquidità alle imprese attraverso l’accesso al credito, pena l’impossibilità di far fronte ai pagamenti e con il rischio di crisi a catena. Stiamo parlando, ricordo, di aree nelle quali si crea la quota più consistente del Pil dell’intero Paese”.
Bonaccini ribadisce l’imprescindibile necessità che le misure non siano circoscritte alle sole zone rosse, in quanto sono colpite gravemente, seppur in modo diverso, imprese, filiere produttive e comparti in altre zone, come l’Emilia-Romagna, che non possono essere escluse o trascurate. Per questo chiede al Governo tre provvedimenti immediati. I primi due sugli ammortizzatori sociali, perché si valuti l’opportunità di azzerare i contatori della Cassa integrazione guadagni e la possibilità di sbloccare le risorse non spese della Cassa in deroga, per assicurare continuità di reddito ai lavoratori. Terzo, il Governo metta in campo strumenti immediati per l’accesso al credito da parte delle aziende per impedire crisi di liquidità”. C’è infine “un fattore altrettanto strategico, che riguarda la nostra presenza nel mondo e del mondo in Italia: da un lato quindi la presenza sui mercati esteri e dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, soprattutto in Regioni con una capacità di export fra le più elevate in Europa, dall’altro i flussi turistici nel nostro Paese”.
Ecco perché, ad esempio, “insieme ai presidenti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, stiamo inviando una nota congiunta al presidente del Consiglio sul tema degli enti fieristici: tutti i calendari sono stati rivisti e tutte le manifestazioni internazionali spostate. Serve pertanto una presa in carico tempestiva anche di questo problema, di fronte alla possibilità di un fermo del settore, con ricadute pesanti sia dirette sia sull’indotto”.