Municipale, confermate pattuglie notturne fino al 2022
(Rimini) Prosegue anche per il prossimo triennio (2020-2022) il progetto sicurezza urbana notturna – Sun che dal 2013 ha consentito il potenziamento dei servizi di controllo e presidio del territorio da parte della Polizia Locale di Rimini. Il progetto, approvato dalla Giunta comunale nell'ultima seduta, è operativo dal 1° luglio al 31 agosto, dal mercoledì alla domenica, mentre, nel restante periodo dell'anno sarà attivato durante il fine settimana (dall'una di notte alle sette di mattina del sabato e dall'una di notte alle sette di mattina della domenica), oltre che nelle giornate prefestive e festive, nelle occasioni in cui sarà ritenuto necessario (in occasione di festività, eventi istituzionali, culturali e di promozione turistica) o nel caso di specifici servizi di controllo programmati riguardanti la polizia stradale e contrasto al degrado urbano. Le modalità organizzative del gruppo di lavoro saranno flessibili, con la possibilità ad esempio di potenziare l'organico in caso di specifici servizi di controllo, come ad esempio le attività di controllo sulle strade per la guida in stato di ebbrezza e l'eccesso di velocità, oppure per la vendita notturna di alcolici in orari non consentiti o la vigilanza delle aree esposte a fenomeni di degrado urbano. In questo modo sarà possibile per il Comando della Polizia locale fornire una risposta sempre adeguata alle diverse esigenze di presidio del territorio nel corso dell'anno. Per il progetto l'Amministrazione ha stanziato 60.570 euro per ciascuna delle annualità.
"Proseguiamo sul percorso avviato ormai sette anni fa, confortati dai buoni riscontri ottenuti – commenta l'assessore alla Polizia Locale Jamil Sadegholvaad – Si tratta di un progetto flessibile che garantisce una grande operatività sul fronte del contenimento di fenomeni che turbano la vivibilità della città, dal degrado all'incuria degli spazi pubblici, fino alla sicurezza sulle strade. Un notevole impegno, a supporto e in stretta sinergia con le Forze dell'ordine attive sul territorio, ricompensato dai risultati".
Coronavirus, Fiva chiede sblocco mercati ambulanti
(Rimini) Gli operatori dei mercati ambulanti non ci stanno e annunciano proteste clamorose. “Non possiamo far passare sotto silenzio la disparità di trattamento tenuta da alcune amministrazioni comunali in questa situazione – tuona Nicola Angelini, presidente provinciale di Fiva – Confcommercio -. Più che colpiti economicamente, ci sentiamo offesi professionalmente. Vogliamo capire perché alcune amministrazioni hanno deciso di impedire lo svolgimento dei mercati all’aperto e non ad esempio le attività di vendita nella grande distribuzione organizzata che porta nello stesso luogo e nello stesso momento centinaia, se non migliaia di persone. Le fotografie dei supermercati stracolmi con file di gente alle casse viste in questi giorni sono stampate nei nostri occhi. Dall’altro lato ci siamo noi, commercianti ambulanti, che operiamo all’aperto, in un contesto dove le persone possono muoversi, circolare, tenere le distanze, guardare senza toccare. E dove le distanze tra il commerciante e il pubblico è considerevole e consiste nell’intera struttura del banco. Insomma, riteniamo i provvedimenti di blocco dei mercati settimanali operati dai Comuni di San Clemente, Morciano, San Giovanni in Marignano e Cattolica totalmente fuori luogo. Un fatto aggravato dalla disparità evidente con ciò che succede nei Comuni limitrofi, della nostra regione e di quelle confinanti”.
In pochi giorni le sofferenze del comparto sono già diventate critiche. “Non abbiamo potuto dare il servizio ai nostri clienti, abbiamo dovuto buttare i prodotti deperibili e se le cose non cambiano in fretta rischiamo di dover fare altrettanto con altre merci stagionali. Ma questi blocchi ci fanno male soprattutto dal punto di vista dell’immagine: sembra che la merce al supermercato si possa toccare o acquistare, mentre al mercato non sia controllata o adeguatamente igienica. Così si lancia un pessimo segnale che rischiamo di pagare anche quando l’emergenza sanitaria sarà passata. Le fiere, ad esempio, possono spostare le date e recuperarle, ma nei mercati ogni giornata passata è una giornata di lavoro persa. Chiediamo dunque un immediato passo indietro ai Comuni e il ritiro di queste Ordinanze che riteniamo lesive nei confronti della nostra categoria e prive di logica. Stiamo verificando la possibilità di ottenere misure di sostegno per i danni che stiamo subendo, a cominciare da un rimborso per il mancato guadagno e per l’occupazione del suolo pubblico che non abbiamo utilizzato. Siamo disposti a parlare con le amministrazioni, auspicando un unico interlocutore sul piano provinciale o regionale, per trovare una convergenza che porti a soluzioni come ad esempio date per mercati straordinari, misure di sostegno e sgravi fiscali”.
Petitti, presidente consiglio regionale. Sacchetti (Pd) rivendica risultato
(Rimini) “Da Rimini ripartiamo più forti con un riconoscimento di sostanza nel quadro istituzionale della Regione. Siamo soddisfatti come PD riminese che Emma Petitti, sia stata indicata dai componenti dell'assemblea regionale, presidente della stessa assemblea”. E’ il commento del segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti che sottolinea i valori alti contenuti nel discorso d’insediamento della riminese.
“Un alto incarico istituzionale che permetterà di moderare e gestire i più importanti dibattiti sui provvedimenti che questa regione prenderà nei prossimi anni. E' un riconoscimento per il lavoro fatto sul territorio da tutta la comunità del partito democratico, che ha portato un contributo importante all'elezione di Stefano Bonaccini presidente della regione. Abbiamo raggiunto un risultato difficile da immaginare ed eletto due consiglieri che è il massimo di rappresentanza a cui potevamo aspirare. Un risultato che rivendichiamo con orgoglio. “Un contributo di idee, di progetti e di movimento popolare che ci ha riportato tra le persone ad affermare che l'Emilia Romagna è davvero un passo avanti”.
“In questi giorni, nella gestione delle emergenze e delle precauzioni legate al corona virus, l'avvio ufficiale della legislatura è una buona notizia perché mette tutti nelle condizioni di essere più operativi e pronti ad amministrare questa regione. Anche sul territorio riprenderemo a breve le attività politiche e di confronto, sia in relazione agli eventi di carattere nazionale, come il referendum di Marzo, e appuntamenti locali come le elezioni amministrative del 2021 che coinvolgono in particolare il comune di Rimini. Nel frattempo sarà importante nei comuni dove andiamo al voto che il partito democratico sia capace di ri-organizzarsi e ripartire per vincere le sfide che abbiamo davanti, in scia positiva con le vittorie messe insieme in questo ultimo anno”.
Emma Petitti presidente dell’assemblea legislativa
(Rimini) Questa mattina la riminese Emma Petitti è stata eletta all’unanimità presidente dell’assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, nel corso della seduta d’insediamento.
“Sono molto contento e orgoglioso per l'elezione, all’unanimità, della nostra Emma Petitti a presidente del Consiglio regionale. L’elezione ad una carica che è sinonimo di imparzialità e grande professionalità è il riconoscimento non soltanto del lavoro di Emma, ma anche del suo valore come persona ed è il frutto della stima che ha saputo raccogliere in tutti questi anni. La sua elezione è una notizia importante per tutto il territorio della Provincia di Rimini e nello spirito di collaborazione che impronterà sempre i nostri rapporti auguro a Emma buon lavoro”, è il commento del presidente della provincia Riziero Santi.
“Grande soddisfazione e anche orgoglio per l'elezione all’unanimità di Emma Petitti a presidente del consiglio regionale dell'Emilia Romagna. Per la prima volta una riminese assume questa prestigiosa carica istituzionale, garanzia di imparzialità, correttezza e democrazia. Si tratta di una bella notizia per la regione, per il territorio riminese, per il Pd e per tutte le forze del centrosinistra che sostengono il governo Bonaccini. Un augurio di buon lavoro speciale per Emma”, è il commento del sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
28 febbraio
Coronavirus, sette positivi | Il focolaio è quello lodigiano | A Riccione slitta la tassa di soggiorno
Coronavirus, negativi ai test figlio e moglie del primo positivo riminese
(Rimini) Resi noti nel pomeriggio gli esiti dei nuovi esami sui contatti del primo positivo riminese al coronavirus, il 71enne cattolichino gestore di un ristorante a San Clemente. “In particolare, alla stregua dei nuovi risultati dei tamponi prelevati, emerge che sono negativi al virus la moglie ed il figlio del primo paziente accertato, così come i due operatori sanitari”, rende noto l’aggiornamento serale della prefettura che conferma a “sei, complessivamente, i casi positivi. Oltre a quelli già comunicati ieri, sono risultati positivi un dipendente dell’attività dell’età di 63 anni, che non ha sintomi e che dunque si trova in quarantena domiciliare volontaria, e due soggetti, una donna di 80 anni ed un giovane di 16, che potrebbero aver avuto contatti indiretti con l’attività stessa o con suoi dipendenti. Questi ultimi due sono attualmente ricoverati in ospedale ma in condizioni buone e stabili. Per il ragazzo si sta valutando la dimissione in tempi brevi. Più in generale le condizioni di tutti i pazienti risultano buone e stabili. Attualmente restano 5 tamponi in attesa di risposta”. È, inoltre, ricoverato sempre nel reparto di Malattie Infettive presso il nosocomio di Rimini un paziente della Repubblica di San Marino.
L’Asl rinnova l’invito a coloro che si sono recati nel locale nelle ultime settimane, a contattare l'igiene pubblica di Rimini rivolgendosi al numero dedicato 3397720079 in orario diurno (ore 8:30 - 18). Si ribadisce, infine, che chi ritiene di aver avuto contatti col virus non deve recarsi personalmente dal proprio medico di famiglia o in Pronto soccorso ma deve contattare telefonicamente il medico di famiglia o in alternativa può rivolgersi al numero dedicato dell'Igiene pubblica sopra riportato o al 118 o ai numeri verdi 1500 e 800 033 033. Per quanto attiene all’esecuzione dei tamponi va precisato che per la loro effettuazione devono sussistere precisi criteri epidemiologici e che vanno effettuati nei tempi dovuti poiché altrimenti sussiste il rischio di falsi negativi.
Diocesi, sospeso il precetto festivo, ma le messe domenicali saranno celebrate
(Rimini) “Data la circostanza, è sospeso il precetto festivo (Can 1248 §2). Tuttavia, è consentita la celebrazione delle ss. Messe festive – compresa quella del sabato sera – evitando processioni e assembramenti di persone al temine della celebrazione, a condizione che venga ottemperato il n. 1. Coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione, preghino nelle loro case”. Lo spiega la nota serale inviata dalla diocesi alla stampa: il coronavirus non ferma la messa domenicale, anche se non sarà “obbligatorio” per i fedeli partecipare di persona. Per chi temesse il contagio, così come per chi fosse afflitto dai mali di stagione, il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, celebrerà la messa alle ore 18 che sarà proposta su radioIcaro, IcaroTv e in diretta streaming sui canali web dell'emittente diocesana. Esattamente come è accaduto per il mercoledì delle ceneri.
Facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute d’intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid19 e ai relativi chiarimenti applicativi, la Diocesi di Rimini, in comunione con le Diocesi della Conferenza episcopale dell’Emila Romagna, in tutte le attività di loro specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, con gli uffici preposti della Regione e delle Prefetture, adottano le seguenti nuove disposizioni, in sostituzione delle precedenti segnalate a inizio settimana.
Il primo invito ai fedeli è ad attenersi “sempre a criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per un tempo prolungato, sia in riferimento alle attività parrocchiali che diocesane. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale”. Sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli. Le acquasantiere continueranno a rimanede a secco di acqua benedetta, la comunione sarà distribuita solo sulla mano, si sospenderà il segno pace.
Per i funerali è consentita la celebrazione eucaristica esequiale con i soli familiari. Sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali. Sono consentite le consuete visite ai malati e l’unzione degli infermi.
Gli incontri di catechismo e del dopo-scuola riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche. Si consente lo svolgimento delle attività ordinarie di oratorio. Sono sospese le attività che prevedono la presenza di pubblico, per esempio spettacoli teatrali, cinematografici, tornei e ogni altro genere di aggregazione.
Sono sospese feste e sagre parrocchiali. I Centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesane e parrocchiali sono aperti e svolgeranno la propria attività in accordo con le rispettive diocesi e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.
“La situazione è in continua evoluzione pertanto ci riserviamo la possibilità di ulteriori interventi nei prossimi giorni. Siamo vicini con la preghiera alle vittime e ai loro cari, alle persone colpite dalla malattia, ai loro familiari e amici e a coloro che li stanno assistendo e curando. Ringraziamo ed ammiriamo la disponibilità e il coraggio di medici, operatori sanitari, forze di sicurezza e di vigilanza, volontari, ministri delle comunità, istituzioni locali e statali”, concludono dalla diocesi.
Donati: attività consiglio non contrasta ordinanza coronavirus
(Rimini) Si è riunita oggi in comune a Rimini la conferenza dei Presidenti dei gruppi Consiliari “per definire le modalità più corrette di svolgimento dell'attività del Consiglio alla luce delle disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del Covid-19”, spiegano dalla presidenza del consiglio comunale. “La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari ha espresso all'unanimità la volontà di proseguire con l'attività consiliare programmata, tenuto conto che essa non contrasta in alcun modo con quanto stabilito dall'Ordinanza regionale n.1 del 23 febbraio 2020. La Conferenza ha altresì condiviso la necessità di adottare ogni misura preventiva e precauzionale indicata, in relazione allo svolgimento dell'attività programmata. Resta inteso che ogni ulteriore evoluzione o aggiornamento del quadro attuale verrà preso in considerazione da questa Presidenza, di concerto con la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari, per tutti gli adeguamenti necessari al rispetto delle regole disposte in materia di tutela della salute pubblica”.
Salvaguardia degli straordinari, riduzione dei rischi e smart working, vertice in Regione con i sindacati
(Rimini) Coronavirus, si è svolto oggi a Bologna l’incontro dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil, confederali e di categoria, con l’assessore alla Sanità Sergio Venturi e il direttore generale Kyriakoula Petropulacos.
“Nel positivo incontro di oggi abbiamo richiesto e convenuto che la regione dia indicazioni affinché tutte le prestazioni straordinarie e aggiuntive del personale del servizio sanitario regionale determinate dalla situazione di emergenza collegata al Coronavirus, vengano gestite come prestazioni aggiuntive per tutti i profili per cui si renderanno necessarie”, rendono noto i sindacati.
Inoltre “nella discussione si è concordato, nel caso di proroga della chiusura delle scuole, l’utilizzo di permessi straordinari da parte dei dipendenti del servizio sanitario regionale che avessero necessità di conciliare i tempi di vita e lavoro in questo momento di grandissima difficoltà”. Oltre a questo strumento “sarà possibile attivare in maniera straordinaria lo strumento del lavoro agile (smart-working) per garantire la continuità delle attività lavorative e ridurre la mobilità delle persone”.
Per tutti i pazienti che vengono da fuori regione o dalle zone a rischio “verranno rinforzate le indicazioni al fine di ridurre i rischi per gli interventi che non possano essere rinviati. Abbiamo inoltre posto la questione relativa al sistema di riscossione del ticket (il cd. Malus) nel caso mancata disdetta della prestazione, nel periodo di vigenza dell'ordinanza, e la Regione si è impegnata ad affrontare il problema”.
I sindacati hanno “segnalato inoltre fra i diversi aspetti situazioni di carenza di dispositivi di Protezione Individuale, la gestione delle sale di attesa (nei contesti socio sanitari e più in generale in tutte le Pubbliche Amministrazioni), la definizione di procedure puntuali ed omogenee per il personale di front-office e la tutela del personale impegnato nell'assistenza domiciliare. Su questi ultimi punti la regione ha raccolto le indicazioni e si è impegnata a trasmettere schemi di corretto approccio per la prevenzione a tutti i soggetti interessati oltre a quelli già definiti”.
Si è infine concordato che in base alla evoluzione della situazione ci potranno essere ulteriori incontri a monitoraggio degli sviluppi.
Consiglio comunale convocato in contrasto all’ordinanza ministeriale: la Lega si appella al prefetto
(Rimini) Il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini, Marzio Pecci, ha scritto al prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, per chiedere la sospensione del consiglio comunale convocato per oggi.
“Il presidente del consiglio comunale di Rimini (Sara Donati, ndr) ha convocato per oggi 27 febbraio 2020 alle ore 18.45 il consiglio comunale della città di Rimini. Nelle more della convocazione è intervenuta l’ordinanza del ministro della Salute (Roberto Speranza, ndr), e del presidente della Regione Emilia-Romagna (Stefano Bonaccini, ndr) che sospende le attività pubbliche che vedono la partecipazione del pubblico fino al 1 marzo 2020”, esordisce Pecci.
“Il provvedimento ministeriale è stato assunto per evitare il diffondersi del covid19 nella Regione Emilia Romagna e per contenere e contrastare l'evolversi della situazione epidemiologica che da qualche giorno interessa anche la Provincia di Rimini. Stante la situazione che si è generata nella nostra Regione ed in virtù della ordinanza ministeriale il Consiglio Regionale di insediamento, previsto per la data del 28 febbraio 2020, è stato rinviato al 4 marzo 2020”, spiega Pecci.
“Contrariamente alle decisioni della Regione, il presidente del consiglio comunale di Rimini ha assunto la grave decisione di non applicare la delibera del Ministero della Salute e della Regione. La decisione del presidente del consiglio comunale di Rimini presa in contrasto alla ordinanza del Ministero della Salute e della Regione non solo viola la legge e costituisce reato punibile ai sensi dell'articolo 650 del codice penale, ma mette in serio pericolo la salute dei consiglieri comunali e del pubblico che assiste ai lavori consiliari”, protesta Pecci.