17 gennaio
Tre anni, picchiata e affamata | Affitti difficili a Rimini | Riccione ricorda Gina Lollobrigida
Aggiornamento covid, -40% di casi a Rimini negli ultimi 7 giorni
(Rimini) Negli ultimi sette giorni, in Emilia-Romagna si registra un miglioramento dell'incidenza per 100.000 abitanti (120,6) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-43,2%) rispetto alla settimana precedente. Sopra media nazionale i posti letto in area medica (12,2%) e in terapia intensiva (4,5%) occupati da pazienti COVID-19. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 9,6% (media Italia 10,7%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari al 1,2%, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 10% (media Italia 12,1%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 4,5%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 43% (media Italia 30%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 34,8% (media Italia 35,3%) a cui aggiungere un ulteriore 4,3% (media Italia 3,2%) solo con prima dose.
L'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Ravenna 139 (-51,6% rispetto alla settimana precedente), Ferrara 135 (-43,4% rispetto alla settimana precedente), Forlì-Cesena 132 (-51,9% rispetto alla settimana precedente), Rimini 130 (-40,1% rispetto alla settimana precedente), Reggio nell'Emilia 124 (-43,3% rispetto alla settimana precedente), Bologna 112 (-37,4% rispetto alla settimana precedente), Parma 109 (-44% rispetto alla settimana precedente), Modena 102 (-39,7% rispetto alla settimana precedente), Piacenza 89 (-42% rispetto alla settimana precedente).
Amelia Monti, Marina Massironi, il Marito invisibile, da domani al Galli
(Rimini) Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa di essersi sposata. La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha una particolarità: è invisibile. E’ l’incipit della brillante commedia firmata da Edoardo Erba in programma al Teatro Galli da martedì 17 a giovedì 19 gennaio (ore 21, sold out in prevendita per le tre repliche), nuovo appuntamento con la stagione di prosa riminese.
Il marito invisibile prende spunto dall’esperienza dell’ “isolamento forzato” vissuto durante la pandemia, per trattare il tema delle relazioni sociali, dei rapporti virtuali, della distanza tra le persone. Fiamma teme che l'isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell'amica. Si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la sconcertante attrazione per l'invisibilità: un’opportunità o una via di fuga dai problemi?
Protagoniste assolute per questa commedia esilarante e dai ritmi serrati due talentuose e apprezzate attrici dalla spiccata vis comica, come Maria Amelia Monti e Marina Massironi che a Rimini sono di casa: la prima per le frequenti apparizioni sul palco del Novelli prima e del Galli poi, la seconda anche per il legame stretto con la nostra terra.
Maria Amelia Monti e Marina Massironi conducono il pubblico in un viaggio quanto mai attuale, attraverso uno spettacolo innovativo, tridimensionale e interattivo. Le attrici recitano sullo sfondo di un blue screen, mentre sui grandi schermi che sovrastano il palco si può vederle vivere nelle loro case, “piene di oggetti, di luci, di fumo, di colori e di movimento. Il contrasto – spiega il regista Erba – mette lo spettatore in una situazione nuova. Può guardare le attrici sui grandi schermi, godendosi il loro primo piano o, viceversa, guardarle dal vivo sul palco o, ancora, guardarle un po’ da una parte, un po’ dall’altra, “montando” le immagini come meglio crede. Benché composto da cinque scene con passaggi di tempo fra l’una e l’altra, lo spettacolo non prevede mai il buio. Gli schermi sono sempre attivi, perché quando i personaggi escono di scena, prendono il cellulare e il pubblico vede ingrandito quello che loro vedono sullo schermo del telefono. Ne esce un atto unico dal ritmo incalzante, che cattura lo spettatore dalla prima battuta, senza lasciargli mai la possibilità di distrarsi”.
16 gennaio
Dramma a Bellaria | La riforma Cartabia | Il riccionese che salva le balene
14 gennaio
Pnrr 109 milioni | Aumentano le nascite | Riccione, ricchi e poveri
Demografia, i riminesi sono 110 in più rispetto allo scorso anno
(Rimini) Una città attrattiva con una popolazione in crescita grazie ai migranti italiani e stranieri: nel 2022 tornano a crescere gli abitanti di Rimini che registra 150.305 residenti, 110 in più rispetto all’anno precedente. Aumentano anche le nascite (+31), le famiglie (+592) e soprattutto le famiglie formate da una sola persona (+653), i decessi (+70), gli immigrati (+21%), soprattutto dall’Italia, con un saldo migratorio largamente positivo con 866 unità. In leggero calo i matrimoni (-13) e in calo gli stranieri (-288).
E’ questa in estrema sintesi la fotografia di Rimini scattata dall’andamento demografico nel 2022 elaborato dal Sit, il sistema informativo territoriale, sulla base dei registri anagrafici del Comune di Rimini.
La popolazione di Rimini torna a crescere, registrando 72.025 maschi, 11 in più rispetto al 2021, e 78.280 femmine in aumento di 96 unità: un aumento complessivo di 110 residenti nel 2022, dopo due anni contrassegnati da una leggera flessione demografica dopo che nel 2019, anno pre-pandemico, si era toccato il picco demografico di tutta la serie storica (dal 1935 a oggi), con 150.755 residenti.
La fascia d’età compresa tra i 40 e 64 anni con 57.007 residenti risulta essere la più corposa, pari al 38% della popolazione totale, mentre sono 36.767 le persone con oltre 64 anni, pari al 24% del totale. I giovani sino a 14 anni risultano essere 18.170 unità, il 12% del totale. L’età media del residente riminese si assesta sui 46,41 anni, il dato più alto di sempre.
Natalità e decessi
Ad influire sulla tendenza demografica è anche l’aumento della natalità: in leggera ripresa il conteggio delle nascite dopo che, nel 2021, si era registrato il valore più basso della serie storica comunale: nel 2022 nel Comune di Rimini sono nati 956 bambini, 31 in più rispetto al dato del 2021, divisi tra 487 fiocchi azzurri (-10 rispetto al 2021) e 469 fiocchi rosa, con 41 bambine in più sull’anno precedente (+9,58%).
Purtroppo riprende a salire il numero dei decessi con 1.784 perdite, 70 unità in più rispetto all’anno 2021 (+4,14%), di cui 935 (+34) donne, e 849 (+37) maschi. Si tratta del peggior conteggio della serie storica comunale escludendo l’anno 2020, contraddistinto dall’esplosione della pandemia Covid 19. Sale di circa un anno l’età media dei deceduti, passando da 81,79 a 82,64, il dato più alto di sempre. La fascia d’età più segnata dai decessi è quella tra gli 80-89 anni, pari al 38% del conteggio totale. Un dato che si riflette anche sul saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) negativo per -828 unità rispetto alle -789 del 2021.
Movimenti migratori
In aumento anche il flusso migratorio verso il Comune di Rimini, dai 3.712 del 2021 ai 4.491 del 2022 (+21%) mentre risulta più contenuto il dato delle persone emigranti che lasciano Rimini verso altre mete, da 3.407 a 3.625 (+6,40%). Il saldo migratorio (differenza tra immigrati e emigrati) pertanto risulta largamente positivo con 866 unità, quasi il triplo rispetto alle 302 unità in positivo del 2021 (+187%).
Esaminando la cittadinanza di chi ha preso la residenza a Rimini nel 2022 sono 2.913 i cittadini italiani registrati, quasi il doppio rispetto ai 1.575 cittadini stranieri in arrivo. La cittadinanza Albanese con 155 nuove unità, come per l’anno scorso rappresenta il maggior flusso in entrata, ma va segnalato il forte aumento dei residenti con cittadinanza Ucraina che si sono stabiliti a Rimini; sono 140 persone, 88 in piú sul 2021 (+169%) per ragioni legate presumibilmente al conflitto bellico esploso nel febbraio del 2022. Aumenta il flusso immigratorio dall’estero, da 813 a 1.120 arrivi, che rappresenta circa un quarto dell’immigrazione in città (il 24,94%) mentre 3 immigrati su 4 provengono da altri comuni italiani, in particolare dalla nostra Provincia con 1.128 arrivi (24,12%), e 615 dalla nostra Regione.
Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera in città ammonta a 19.697 residenti, in calo di 288 unità rispetto al 2021. I residenti stranieri costituiscono il 13,06% della popolazione totale di Rimini. Il rapporto è di 2 stranieri residenti ogni 15 residenti totali.
Aumentano le famiglie
Ancora in aumento il numero dei nuclei familiari: sono 68.601 le famiglie totali, con un incremento di 592 nuclei rispetto al 2021 (+0,87%) e di 4.390 nuclei in più in riferimento a dieci anni fa (+6,84%).
In aumento sia le famiglie italiane che arrivano a 58.080 nuclei (+512) e rappresentano l’84,65% del totale, che le famiglie di cittadini stranieri che ammontano a 6.952 (+4) e le famiglie con cittadinanza mista italiana e straniera pari a 3.659 (+76). La maggioranza delle famiglie è composta da un singolo elemento; ammontano a 26.513 e rappresentano il 38,65% delle famiglie totali, in aumento di ben 653 nuclei rispetto alle 25.860 famiglie unipersonali del 2021 (+2,53%). Erano 25.338 nel 2020, 25.058 nel 2019, e 22.878 nel 2012 con un aumento decennale di 3.635 nuclei (+15,89%). Analizzando la composizione dei nuclei unifamiliari è marcata la prevalenza della componente femminile, con 14.980 unità contro le 11.533 maschili. Sono 10.610 (il 40%) le persone sole dai 65 anni in poi, fenomeno che ha una tendenza ad aumentare al pari dell'aumento dell'aspettativa di vita
In calo le celebrazioni dei matrimoni
In ribasso il numero dei matrimoni celebrati a Rimini (con sposi sia residenti che non residenti): sono 378 i riti celebrati (-13), di cui 251 (+5) quelli civili e 127 (-18) quelli religiosi.
Le curiosità
I residenti ultracentenari presenti nella popolazione riminese sono 55 di cui 47 donne e 8 uomini. Erano 57 nel 2021, 48 nel 2020 e 39 nel 2019. La più longeva una donna di 105 anni. Tra le nuove nascite femminili il nome più diffuso risulta essere Aurora, mentre tra i maschietti la spunta Leonardo.
Alessia e Giulia, lettera aperta della sindaca Angelini
(Rimini) Di seguito la lettera aperta della sindaca di Riccione Daniela Angelini a seguito della richiesta di archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Rimini sulla tragedia della stazione di Riccione costata la vita ad Alessia e Giulia Pisano.
"Mi è capitato anche l'altra sera, durante un incontro in biblioteca, di dovere chiedere a un signore il favore di portare rispetto a Giulia, Alessia e ai parenti delle vittime della tragedia accaduta lo scorso luglio in stazione a Riccione. Rispetto sarebbe dovuto significare silenzio, soprattutto nei momenti successivi all'incidente ferroviario che ha strappato la vita a due ragazzine. E sarebbe dovuto significare anche evitare illazioni, ricostruzioni fantasiose su un presunto tentato suicidio, sul presunto stato di alterazione delle due vittime e anche evitare la colpevolizzazione dei genitori. Sarebbero state rispettate queste ragazze se i testimoni indiretti e mediatici di questo dramma che ha colpito tutti al cuore si fossero limitati a stringersi in maniera composta attorno ai loro cari. Invece no, a migliaia sono voluti salire sulla cattedra dei social network, volendo impartire lezioni di morale, su come si fa i genitori, su come si educano e puniscono i figli, dando credito al verosimile senza curarsi se corrispondesse o meno al vero.
Siamo stati costretti, in quei giorni di lutto, a bloccare i commenti sulla pagina Facebook Città di Riccione, violentata da parole vergognose, irresponsabili e false. E abbiamo persino dovuto assistere, nelle ore successive, a un fenomeno che forse meriterebbe di essere indagato da degli psicoterapeuti: migliaia di persone stavano commentando i post in cui veniva riportata la notizia che il Comune di Riccione aveva deciso di bloccare i commenti. Un delirio collettivo che aveva assunto le sembianze mediatiche di un inarrestabile fiume in piena.
Conforta non poco constatare che la Riccione reale, quella vera e che frequento, composta da persone in carne e ossa, al contrario, ha saputo abbracciare la famiglia Pisano e rispettarne un dolore che, pur essendo madre, non riesco neppure a immaginare.
Conforta inoltre tantissimo la verità giudiziaria, le conclusioni a cui è giunta la Procura della Repubblica dopo avere esaminato attentamente le circostanze ambientali e raccolto tutte le testimonianze possibili: Giulia e Alessia non erano drogate né ubriache, né tantomeno avevano intenzione di uccidersi. Non sarebbe cambiato nulla, il vuoto lasciato dalla loro perdita sarebbe stato comunque incolmabile, però credo che questa verità fosse dovuta alla famiglia, innanzitutto.
Conoscono a sufficienza il funzionamento dei meccanismi dell’informazione per sapere che purtroppo, dopo mesi di processi nel tribunale di Facebook - che ha facoltà di emettere sentenze immediate e totalmente scollegate dalla realtà degli accadimenti -, la memoria di Alessia e Giulia continuerà a essere macchiata dai dubbi e dalle supposizioni. Si chiama “post verità” e non mi illudo che possa essere superata, nel 2023, dalla verità autentica. Posso solo inchinarmi di fronte alle parole di Vittorio Pisano, il padre di Giulia e Alessia: “Vorrei che da questa disgrazia, da questa immensa perdita, si potessero trarre nuove energie per plasmarla in amore puro. Affinché da questo vuoto, da questa banalizzazione del male, dal cinismo della disperazione, possa nascere e crescere rigoglioso l'amore verso il prossimo; uno spirito nuovo che possa infondere nella comunità speranza e fiducia. Perché le bimbe, le mie bimbe, le nostre bimbe, i nostri angeli, non siano arrivati in cielo invano".
13 gennaio
Virus ai polmoni, muore a sei mesi | Sigep, meglio in bus | “Attenti alla Croazia”
Sadegholvaad: "Pd, basta piangersi addosso, la gente ha problemi seri"
(Rimini) Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad inteviene nel dibattito per le votazioni della nuova segreteria del Pd, il prossimo 26 febbraio. "Che il clima non sia il massimo lo si legge tutti i giorni e lo si tocca anche nelle riunioni come quelle che stiamo facendo a livello locale. Questo congresso Pd finora non decolla, ed è giusto non nasconderlo, ma per me la malinconia deve finire qui. Punto. Non possiamo stare tutto il giorno sul lettino dello psicanalista a contare errori e colpe, dobbiamo e possiamo rilanciare la nostra azione e la nostra visibilità. Recuperiamo entusiasmo e argomenti. Avete presente quella celebre citazione riferita a un presidente americano? L'unica cosa di cui aver paura è la paura stessa. E liberiamocene di questa paura di dire una cosa sola, di scrivere ogni volta 'ma anche' per buttare la palla in tribuna davanti a una qualsiasi scelta! Organizzare il congresso non significa per forza non doversi occupare dei veri e propri 'maroni' che sta facendo il Governo di centrodestra, mi pare anche ieri sempre più affannato proprio nella comunicazione della sua leader e con distinguo crescenti tra gli stessi alleati. Il Pd ha, abbiamo, la possibilità di essere perno di un'opposizione forte e con un programma costruttivo già oggi, e non tra due mesi allorché sceglieremo il nuovo segretario".
Sadegholvaad avrebbe anche un programma. "La decisione di togliere lo sconto sulle accise sta salassando le tasche dei privati e delle imprese. Un pieno costa oggi 12 euro in più rispetto a fine dicembre, quando ancora persisteva lo 'sconto Draghi'. Considerando che in un mese si fanno circa 3 pieni e mezzo, siamo oltre ai 40 euro di balzello aggiuntivo per ogni italiano, 500 euro all'anno. Ci si fa una vacanza di una settimana, in Romagna o altrove, o più semplicemente ci si paga qualche bolletta. Per le imprese e per l'inflazione ancora peggio".
Sanità. "Tutti gli ospedali in Italia sono in difficoltà. Il post Covid avrebbe bisogno di risorse per risalire, riorganizzare, riprogettare. Nulla. Neanche un centesimo in Legge di Bilancio del Governo Italiano. Se poi le file di attesa per noi, per i nostri genitori, aumentano oppure si è costretti, come in Romagna, a rioganizzare i servizi anche in maniera difficoltosa, perchè non dirlo, perchè lasciare il pallino a chi indica gli effetti (e i presunti colpevoli...) a valle e non quelli a monte? Cominciamo a spiegare pubblicamente che se per una TAC oggi ci vogliano 12 mesi di attesa la responsabilità ricade principalmente su chi politicamente ha deciso di non considerare il Sistema Sanitario Nazionale come priorità dei suoi investimenti e del suo bilancio?"
Riforme. "Le riforme istituzionali....presidenzialismo...autonomia regionale. Personalmente lo ritengo un dibattito limitato a una fascia specifica della pubblica opinione, ma diciamo che insieme ai problemi più quotidiani vogliamo occuparcene. Bene, perchè non cominciare dalla semplice, banale proposta di cancellare l'ormai obsoleto e post bellico istituto dello Statuto Speciale per 5 Regioni italiane? Prevede privilegi fiscali oggi immotivati: la spesa pubblica per abitante in Emilia Romagna ammonta a 2.681 euro; la media nelle regioni a statuto speciale è di 6.500 euro, a Bolzano 8.864 euro. Grazie al privilegio fiscale, le Regioni speciali restituiscono ben poche tasse allo Stato centrale. Il Trentino Alto Adige incassa, con le tasse, una somma pari al 32 per cento del pil regionale, e di questa gira allo Stato soltanto il 6,4 per cento. Sono decine di miliardi di euro di differenziale ogni anno. Avremmo i miliardi di Legge di Governo aggiuntiva cancellando una misura che aveva oggettivamente senso nell'immediato dopoguerra, ma che a distanza di quasi 80 anni è ormai non equa e anacronistica".
Sul lavoro propone "salario minimo e defiscalizzazione degli incrementi salariali come propongono i sindacati". Per ciò che riguarda la sicurezza," Rimini e la Romagna chiedono da anni l'adeguamento degli organici di Polizia. Il centrodestra sempre così critico a livello locale commentando i fatti di cronaca (nera), per ora non ha neanche partorito un topolino. Zero in Legge di Bilancio. Da sindaco sarei felicissimo di venire smentito su questo punto, accogliendo i rinforzi che al nostro e ad altri territori spettano, non per censo ma per fatto oggettivo. Per ora mi limito ad osservare: niente di nuovo sul fronte occidentale. Lascio perdere l'organizzazione della questione sbarchi e i numeri in decisa salita degli stessi sbarchi".
"Ai week", al palacongressi l'intelligenza artificiale è semplice
(Rimini) lancia un nuovo evento dedicato all’intelligenza artificiale: AI WEEK. L’appuntamento è frutto della partnership tra IEG e I. A. Spiegata Semplice.
"AI WEEK, La Settimana dell’Intelligenza Artificiale" si terrà dal 17 al 19 aprile in digitale e da giovedì 20 a venerdì 21 aprile 2023 in presenza al Palacongressi di Rimini.
Dopo le prime edizioni svoltesi interamente su piattaforma digitale, AI WEEK, dedicata a managers e imprenditori italiani che ambiscono utilizzare l’intelligenza artificiale all'interno dell’azienda, si evolve infatti in un appuntamento anche fisico per un confronto ancor più vantaggioso e divulgativo sulle potenzialità di questa tecnologia applicata ai processi aziendali.
“Siamo particolarmente lieti di annunciare AI WEEK – dice Corrado Peraboni, AD di IEG – sia perché si tratta di un nuovo evento con straordinarie potenzialità di attrazione di pubblico qualificato nella nostra città, sia perché portiamo a Rimini un appuntamento all’insegna dell’innovazione e in partnership con una società come I. A. Spiegata Semplice che ha generato un’opportunità concreta per condividere nuova conoscenza sulla potenzialità dell’intelligenza artificiale declinata e applicata. Managers e imprenditori avranno un’occasione davvero unica per accrescere il loro business. È opinione diffusa che la collaborazione sempre più stretta tra uomo e macchina sia la naturale evoluzione dell’industria 4.0”.
Il format ideato da IEG e I. A. Spiegata Semplice per AI WEEK 2023 consentirà di scoprire oltre 50 ‘use case’ già realizzati nei più disparati settori merceologici, seguire in presenza 30 workshops dedicati alle soluzioni pratiche di Intelligenza Artificiale e di lasciarsi ispirare da 15 interventi in plenaria con contenuti di grande innovazione.
“L’intelligenza artificiale è già alla portata delle pmi in Italia – afferma Giacinto Fiore, Co-Founder I. A. Spiegata Semplice – e l’edizione di Rimini accentuerà le occasioni di immergersi concretamente nella conoscenza delle enormi potenzialità che rappresenta. Saranno giornate all’insegna della concretezza, divulgative nelle modalità di comunicazione, basate sulle esperienze e protese a soluzioni per lo sviluppo del business”.
I numeri di AI WEEK (www.aiweek.it ) delle precedenti edizioni (che, come detto, erano solo online) sono la migliore introduzione al successo annunciato: 15.500 gli accessi a pagamento, 7.500 le opportunità di business generate, 150 gli speakers e oltre 100 gli sponsor. Fra gli speaker già confermarti per il 2023 Seth Dorin (ex Global A.I. Officer di IBM e Founder di Qantm AI) e Federico Faggin (inventore del microprocessore e premiato da Barack Obama con la National Medal of technology and innovation), ai quali si aggiungeranno managers di grandi gruppi internazionali protagonisti nel processo di introduzione dell’Intelligenza Artificiale. Grande attesa per il Premio “John Mc Carthy”, i 30 workshop per conoscere le migliori soluzioni di A. I. per il business e 120 postazioni di networking per le connessioni tra domanda e offerta. Tra gli eventi paralleli, in evidenza lo Startup Village