(Rimini) Salgono a 189 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna sulla base di 1.434 test effettuati (erano 1.277 ieri pomeriggio). In sintesi, 119 sono i casi positivi rilevati a Piacenza, 35 a Parma, 19 a Modena, 9 a Rimini, 4 a Reggio Emilia, 2 a Bologna, 1 a Ravenna. 
La maggioranza delle persone positive continua a presentare sintomi modesti come un leggero rialzo della temperatura e più della metà – per l’esattezza97 – sta seguendo il previsto periodo di isolamento a casa, senza bisogno di ricovero in ospedale. Sono 12 i pazienti asintomatici.
I ricoverati sono 79 cui vanno aggiunti 10 pazienti in terapia intensiva.  Restano per fortuna 2 i casi di decesso.
Rispetto a ieri pomeriggio, quando i casi positivi erano 145, ci sono dunque 44 casi in più, di cui 30 a Piacenza, 8 a Parma, 3 a Reggio Emilia, 1 a Modena, mente resta invariata la situazione a Ravenna e Rimini.  Per la prima volta si registrano 2 casi di positività a Bologna.  Va sempre tenuto presente che questi dati provinciali si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi.
Sempre nella giornata odierna si è insediata ed è operativa  l’Unità di crisi regionale sul Covid-19  che agisce in costante contatto con il Comitato operativo nazionale ed è composta  dal presidente Stefano Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.
Da oggi sono in vigore i nuovi orari del numero verde della Regione per informazioni sanitarie. Si può pertanto telefonare allo 800.033.033 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18

Sabato, 29 Febbraio 2020 16:06

29 febbraio

Corona virus, nove positivi | Cinema e teatri riapriranno | Emma Petitti presidente

(Rimini) Verrà presa domani la decisione sulle misure per contrastare il coronavirus, a partire dalla chiusura o riapertura di nidi e scuole. “Aspettiamo infatti il provvedimento che adotterà il Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica atteso per domani”, afferma l’assessore regione alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “E’ giusto che la scienza parli e attraverso dati medico-scientifici auspichiamo si possano prendere decisioni omogenee nelle Regioni”.
La decisione di andare a domani ha concluso la riunione di oggi pomeriggio a Bologna, in Regione, che il presidente Stefano Bonaccini ha svolto con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto della situazione. Si è fatta una valutazione territorio per territorio, alla luce dell’ordinanza sulle misure precauzionali firmata dal presidente Bonaccini e dal ministro alla Sanità, Roberto Speranza, in vigore fino a domenica 1^ marzo e che prevede fra le altre misure la chiusura di nidi e scuole e la sospensione di manifestazioni pubbliche.
"Tornare alla normalità è oggi il nostro imperativo- ha aggiunto Donini-, e condividiamo coi territori l’idea di valutare una possibile ripresa dell’attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire, ma occorre prendere decisioni con rigore scientifico e su basi certe al fine di tutelare, con la prevenzione, la salute dei cittadini emiliano-romagnoli".

Da domani, inoltre, ha annunciato il presidente Bonaccini, si insedierà l’Unità di crisi regionale sul Covid-19 – oggi la firma del decreto istitutivo - che agirà in continuità con il sistema di governance dell’emergenza adottato fino ad oggi, per prendere su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna le decisioni necessarie, ed uniformi, per affrontare la crisi Coronavirus.
L’unità di crisi regionale, in costante contatto con il Comitato operativo nazionale, è composta dal presidente Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.
Potranno essere invitati componenti e strutture operative di Protezione civile e delle Aziende sanitarie locali, o altri dirigenti/funzionari regionali o appartenenti ad altre Pubbliche amministrazioni in considerazione di specifiche esigenze ed in relazione alle competenze che dovessero essere necessarie. Già domani la prima riunione.

(Rimini) Sono 145, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus aggiornati a oggi pomeriggio alle ore 16. Con una avvertenza: quando si indicano i dati riferiti alle province, si intende non la provincia di residenza delle persone interessate, ma la provincia nella quale è stata fatta la diagnosi.
In sintesi, 89 sono i casi positivi rilevati a Piacenza, 18 a Modena, 27 a Parma e 9 a Rimini,1 Reggio Emilia e 1 a Ravenna. E passano da 1.224 ai 1.277 i tamponi refertati.
Si aggiunge alla lista, purtroppo, un secondo decesso: è un cittadino lombardo, residente in uno dei Comuni del focolaio, ricoverato a Piacenza, di 85 anni.

Anche oggi si conferma che nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva (dove rimangono i 6 già comunicati ieri), molti sono asintomatici o presentano sintomi modesti (febbricola e lieve tosse). Si conferma che, complessivamente, oltre la metà delle persone positive – 80 – è in isolamento a casa.
Rispetto a stamattina, quando i casi positivi erano 115, ci sono dunque 30 casi in più, di cui 15 a Piacenza, 11 a Parma e 2 a Rimini, 1 Reggio Emilia e 1 a Ravenna. Rimane invece invariata la situazione a Modena, con 18 casi.
Da domani il numero verde 800.033.033 della Regioni per informazioni sanitarie, è attivo con nuovi orari, ossia 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18. Nella prima giornata di attivazione (martedì 25 febbraio) sono arrivate 12.256 telefonate, mentre mercoledì 26 sono state 3.419, per passare poi alle 1.900 di giovedì e alle 1.027 di venerdì. L’attivazione del numero verde ha consentito di fornire informazioni puntuali ai cittadini e di ridurre la pressione sui Servizi 118 che nei primi giorni dell’emergenza sono stati interessati da un flusso rilevante di telefonate. A questi, come a tutti gli operatori impegnato nell’emergenza va il ringraziamento della Regione.

Si rafforza il numero dei presidi, a protezione degli operatori sanitari e per la sicurezza dei cittadini che accedono alle strutture sanitarie, che serviranno a selezionare già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.
La Protezione civile regionale ha infatti predisposto, oltre ai 3 già allestiti nel piacentino, nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone alle prime valutazioni delle condizioni generali e di esposizione prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri: 3 nella provincia di Modena (ospedali di Mirandola, Vignola Pavullo), 1 a Imola; 1 nell’ospedale di Fidenza (Parma).

In altre strutture ospedaliere (azienda ospedaliera di Parma, Modena Policlinico e Baggiovara, oltre all’ospedale di Rimini) sono già operativi specifici spazi con le medesime funzionalità all’interno delle aree di attesa o di ingresso. Analoga soluzione si sta predisponendo al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Guastalla, Montecchio e ospedale di Carpi.
Sono, infine, in corso i sopralluoghi per la verifica del posizionamento di ulteriori punti di pre-triage in tutte le rimanenti strutture della regione, per alcune delle quali si sta prevedendo una modalità di installazione rapida al crescere del numero dei casi (provincia di Ferrara, Bologna e altre strutture azienda della Romagna).

Venerdì, 28 Febbraio 2020 21:08

Regione: Bonaccini ha nominato gli assessori

(Rimini) E’ già al lavoro la nuova Giunta regionale. Con la firma del decreto di nomina da parte del presidente Stefano Bonaccini, i dieci assessori e il Sottosegretario alla Presidenza sono già pienamente operativi. La nuova squadra di governo, riunita subito oggi pomeriggio per la prima volta, dopo che in mattinata si era insediata l’Assemblea legislativa – passaggio che avviato formalmente la nuova legislatura -  è composta da Davide Baruffi (sottosegretario alla Presidenza della Giunta), vicepresidente Elena Ethel Schlein, detta Elly (Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, Welfare, Politiche abitative, Politiche giovanili, Cooperazione internazionale allo sviluppo, Relazioni Internazionali, Rapporti con l’UE), Paolo Calvano (Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino Istituzionale), Vincenzo Colla (Sviluppo economico e green economy, Lavoro e Formazione), Raffaele Donini (Politiche per la salute), Andrea Corsini (Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio), Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio), Barbara Lori (Montagna, Aree interne, Programmazione territoriale, Pari opportunità), Alessio Mammi (Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca), Irene Priolo (Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile), Paola Salomoni (Scuola, Università, Ricerca, Agenda Digitale).
Il presidente Bonaccini ha tenuto per sé le deleghe relative ai rapporti tra Regione e Stato e alla richiesta di Autonomia differenziata, alla Programmazione dei fondi europei, alle politiche per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma, alla Promozione della cultura della legalità e alle Politiche di promozione delle attività sportive.

(Rimini) Dal primo marzo verrà riaperto il periodo di presentazione delle domande per i contributi previste dalla No Tax Area. Si tratta delle azioni previste per l'anno 2020 dall'articolato pacchetto voluto dall'Amministrazione  per sostenere il settore commerciale e produttivo nel triennio 2019 – 2021, attraverso la concessione di contributi correlati alle imposte locali pagate. L'investimento è importante, 600 mila euro complessivi spalmati regolarmente sui tre anni, con 200 mila euro per ogni annualità (2019 – 2020- 2021).

L'agevolazione è articolata in quattro distinte finalità: "Start-up di impresa" ("Finalità 1”) per la valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi, promozione dello sviluppo occupazionale nel territorio comunale e sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel territorio comunale; “Negozi aperti, vetrine illuminate" ("Finalità 2”) con incentivi al contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva e alla riattivazione temporanea di immobili non occupati da imprese attive; "Botteghe Storiche" ("Finalità 3”) a sostegno alle Botteghe Storiche iscritte nell'Albo Comunale istituito ai sensi della Legge Regionale Emilia-Romagna n. 5 del 10 marzo 2008; "Edicola Punto Digitale" ("Finalità 4”) ovvero l’incentivo all'attivazione di servizi di rilascio di certificati anagrafici e altri prodotti digitali del Comune presso le rivendite di giornali e riviste.

Per l'anno 2020 è stato previsto l'omogeneità della distribuzione dei 200 mila euro previsti tra tutte le quattro finalità; non cambia, invece, il meccanismo che prevede, una volta che dovessero essere esaurite le risorse prioritariamente assegnate ad ogni finalità, la ridistribuzione di eventuali resti che non fosse stato necessario utilizzare per le altre.
Sono  42 i procedimenti avviati nel corso dell'annualità 2019, così distributi (14 start-up, 10 canoni di affitto ridotti, 2 locali in disuso assegnati in comodato gratuito a organismi del terzo settore, 16 botteghe storiche).

"Sono misure concrete a sostegno del commercio e delle attività produttive – spiega l'assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – indirizzati a valorizzare le imprese in diversi ambiti, dalle start up alle botteghe storiche fino la riattivazione temporanea di spazi sfitti. Misure rivolte in particolare all'imprenditoria giovanile e alla valorizzazione di centro storico e borghi. Ogni euro pubblico investito è un volano a sostegno dei privati, in grado di incidere positivamente sia a livello sociale che occupazionale".
 

(Rimini) La Asl ha confermato in mattinata alla prefettura che i casi di positività al virus risultano attualmente sette nel territorio provinciale riminese, più il sanmarinese, anch’esso ricoverato a Rimini. È stato dimesso questa mattina dall’Ospedale “Infermi” di Rimini il 16enne risultato positivo: rimarrà in isolamento volontario domiciliare in quanto le sue condizioni di salute sono buone e non presenta sintomi significativi. Erano già stati dimessi in giornata di ieri la moglie e il figlio del primo soggetto risultato positivo al tampone. I due, pur non avendo sintomi, erano stati ricoverati in un primo momento a titolo puramente preventivo e precauzionale.

Sono buone e stazionarie le condizioni dei pazienti positivi ricoverati, così come stanno bene le due persone risultate positive e in isolamento domiciliare poiché asintomatiche. Inoltre, non risultano gravi le condizioni di un uomo di 74 anni, ricoverato all’Ospedale Infermi, e che rappresenta il nuovo caso di positività, che si aggiunge ai sei di ieri

In chiave esclusivamente precauzionale e preventiva l’Asl ha individuato eventuali spazi ulteriori all’interno del Dea di Rimini, da tenere a disposizione in caso di necessità. Sempre nell’ottica dell’azione precauzionale, avviata nei giorni scorsi, il Prefetto della provincia di Rimini Alessandra Camporota ha emanato nella mattinata odierna il provvedimento di attivazione dell’Unità di crisi, organismo snello composto da Autorità sanitarie, Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Sindaco di Rimini, Presidente della Provincia e Sindaci dei territori più direttamente coinvolti, al fine di mantenere un adeguato livello di attenzione nella attività di costante monitoraggio della situazione e della sua evoluzione nella complessiva dimensione territoriale provinciale e, conseguentemente, di accrescere l’efficacia della collaborazione sinergica tra le Istituzioni. Infatti, alla luce di quanto concordato con le altre Prefetture dell’Emilia Romagna, detto organismo opererà in stretto raccordo con quello istituito presso la Prefettura di Bologna, che avrà la funzione di coordinamento delle attività in esso svolte presso le altre Prefetture, garantendo anche il flusso informativo con l’Unità di crisi istituito presso la Regione.

(Rimini) C’è anche la riqualificazione delle banchine portuali tra gli interventi previsti dalla variazione di bilancio approvata ieri sera dal Consiglio Comunale. Cinque le delibere approvate, tre relative ad aspetti tecnici legati al riconoscimento di debiti fuori bilancio (approvate con 17 voti favorevoli, 7 contrari e nessun astenuto) e due variazioni al bilancio di previsione, tra cui quella inerente le opere in programma sulle banchine di destra e di sinistra del Porto di Rimini (approvata con 16 voti favorevoli e 7 contrari). I lavori di sistemazione, finanziati dalle risorse dal fondo europeo Feamp e che si integrano con quelli già in corso coperti con risorse regionali del Flag Costa Emilia Romagna, partiranno alla fine della primavera e prevedono la sostituzione di bitte, la creazione di punti raccolta per i rifiuti e la messa a punto di una diversa segnaletica a terra per distinguere le aree di lavoro da quelle fruibili da tutti.

(Rimini) Sono 115, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus: 74 a Piacenza, 18 a Modena, 16 a Parma e 7 a Rimini. E passano da 1.033 di ieri a 1.224 i tamponi refertati. Anche oggi si conferma che nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva (dove rimangono i 6 comunicati ieri), e la maggior parte si trova in condizioni non gravi; molti sono asintomatici o presentano sintomi modesti (febbricola e lieve tosse). Complessivamente, oltre la metà delle persone positive è in isolamento a casa. Rispetto a ieri pomeriggio, quando i casi positivi erano 97, ci sono dunque 18 casi in più, di cui 11 a Piacenza, 6 a Parma e 1 a Rimini. Rimane invece invariata la situazione a Modena, con 18 casi.

(Rimini) Nuovo gol della Piadina Romagnola Igp che difende notorietà e prestigio del prodotto simbolo della Romagna e allo stesso tempo dell'agroalimentare italiano, anche in tempo di Brexit. L'insidia, proprio sul mercato inglese, reso scivoloso dal divorzio in atto con la Ue, arrivava dalla Spagna. Nell'agosto scorso infatti viene soffiata in Romagna la notizia che al registro dei marchi del Regno Unito sono state depositate due domande di registrazione (sia denominativo che figurativo) dei marchi 'Piadine di Modena'.
A tentare il colpaccio è un grande gruppo spagnolo attivo nel settore alimentare che avrebbe utilizzato i nuovi, ambigui, marchi sul mercato inglese per contraddistinguere, tra gli altri, prodotti come pane, prodotti da forno, prodotti a base di cereali. Va da sé che se tali marchi fossero giunti a registrazione, oltre ad essere in contrasto con la registrazione della Piadina Romagnola/Piada Romagnola IGP, avrebbero creato disorientamento nei confronti del consumatore inglese sulla reale provenienza del prodotto Piadina.

Informato del fatto, il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola passa al contrattacco e a metà settembre decide di contrastare con un'azione legale il tentativo di contraffazione del marchio lanciato dal gruppo spagnolo. La registrazione di un marchio 'Piadine di Modena', se fosse andata in porto, avrebbe potuto infatti rappresentare un serio ostacolo alla commercializzazione della Piadina Romagnola IGP sul mercato inglese.
Viene così aperto il contenzioso, e depositata istanza di opposizione presso l'Ufficio Marchi e Brevetti del Regno Unito, grazie anche al contributo economico del socio Deco Industrie che produce piadina con il marchio Loriana, per l'espletamento delle pratiche internazionali. Nelle ultime settimane lo sblocco positivo della vicenda con l'Ufficio inglese che accoglie le opposizioni presentate dal Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola e annulla le domande di registrazione dei marchi Piadine di Modena.

"Si tratta di un grande risultato non solo per il Consorzio ma per la Romagna intera – spiega Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp – Questa vicenda, dall'esito tutt'altro che scontato, soprattutto considerando la particolare situazione che si era creata tra fine ottobre e gli inizi di novembre del 2019 in materia di Brexit, dimostra come anche in mercati lontani è possibile ostacolare l'appropriazione indebita del prestigio e della notorietà dell'Italian style".
Viene segnato così un nuovo punto a favore del prodotto simbolo della Romagna, dopo che, appena un anno fa, il Consorzio aveva bloccato un analogo tentativo di contraffazione del marchio 'Piadina' in Canada.

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