Coronavirus, precisazioni della prefettura sui nuovi casi
(Rimini) “Nella giornata di oggi si sono presentati quattro nuovi casi di positività tra residenti in provincia di Rimini. Si tratta di due pazienti maschi di 83 e 75 anni, ricoverati in ospedale, oltre ai due pazienti che, non avendo sintomi significativi, sono al loro domicilio: un uomo di 57 anni ed una donna di 70 anni”. La precisazione arriva dalla prefettura di Rimini, dopo la diffusione da parte della regione dei nuovi numeri sui positivi al test del coronavirus.
“Si aggiunge - spiega la prefettura - il riconoscimento del caso di un cittadino marchigiano, ricoverato all’Ospedale di Rimini. Mentre resta ricoverato, sempre a Rimini, il cittadino di San Marino di 89 anni”.
È stato, intanto, “dimesso un altro dei pazienti risultati positivi al test da nuovo coronavirus. Si tratta dell’avventore e amico del primo paziente riconosciuto, che era ricoverato in ospedale da mercoledì scorso. Completerà in isolamento domiciliare il periodo di convalescenza, risultando buone le sue condizioni”.
Complessivamente, dunque, “sono state 13 le persone che hanno presentato positività residenti in provincia di Rimini. Di queste 5 sono tutt’ora ricoverate all’Ospedale Infermi di Rimini, in buone condizioni di salute, mentre le altre 8 sono tutte a domicilio, con sintomi assenti o comunque lievi”.
Asl ricorda, per coloro che pensano di aver contatti col virus, l’invito a non recarsi né in pronto soccorso né dal proprio medico di famiglia, bensì a contattare quest’ultimo, o il numero dedicato dell’Igiene pubblica dell’Asl 3397720079. Più in generale per informazioni si possono inoltre contattare il 118, o il numero verde regionale 800 033 033 o ancora il numero verde nazionale 1500.
Coronavirus, ultimo aggiornamento: 15 positivi a Rimini
(Rimini) Salgono a 217 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna sulla base di oltre 1.500 test effettuati. Si tratta di 138 casi a Piacenza, 35 a Parma, 22 a Modena, 15 a Rimini, 4 a Reggio Emilia, 2 a Bologna, 1 a Ravenna. La maggioranza delle persone continua a presentare sintomi modesti e più della metà – 116 – sta seguendo il previsto periodo di isolamento a casa, senza bisogno di ricovero in ospedale. Sono 19 i pazienti asintomatici.
I ricoverati - secondo l’aggiornamento di oggi alle ore 16 - sono 86, cui vanno aggiunti 11 pazienti in terapia intensiva. Purtroppo vanno registrati altri 2 decessi che portano a 4 il numero totale. Si tratta di pazienti ultraottantenni. I decessi sono avvenuti nell’ospedale di Parma e in quello di Piacenza. A Parma si tratta di una signora di 81 anni e a Piacenza di un paziente lombardo di 83 anni.
Rispetto a stamattina, quando i casi positivi erano 189, ci sono dunque 28 casi in più, di cui 19 a Piacenza, 3 a Modena, 6 a Rimini. Resta invariata la situazione a Parma, Bologna, Ravenna, Reggio Emilia. Va sempre tenuto presente che questi dati si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi.
Coronavirus, scuola: nuovo stop fino all’8 marzo
(Rimini) E’ in arrivo un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) sulle misure anti-Coronavirus, che, fra le altre misure, conferma la sospensione delle attività di asili nido, scuole di ogni ordine e grado e Università in Emilia-Romagna e nelle regioni maggiormente colpite, Lombardia e Veneto.
Il Decreto riguarda l’intero territorio nazionale. I provvedimenti sono suddivisi su tre aree: i Comuni all’interno delle Zone rosse (10 in Lombardia e uno in Veneto), le tre Regioni maggiormente interessate: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna; tutte le altre Regioni. Le misure previste valgono dal 2 all’8 marzo e l’atto governativo viene adottato sentite le Regioni stesse.
A differenza di una settimana fa, non ci sarà quindi una nuova Ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, come quella firmata insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, e valida fino a domenica 1^ marzo.
Ma, soprattutto, Il Dpcm viene assunto sentito il Comitato Tecnico Scientifico nazionale, da cui derivano le indicazioni contenute.
In esso, dovrebbero essere sospese tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico.
Così come dovrebbero essere sospesi i servizi di apertura al pubblico dei musei, biblioteche e archivi, salva la possibilità di adottare misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi nel rispetto della distanza di sicurezza “droplet”. La Regione Emilia-Romagna ha chiesto che tali misure organizzative possano essere permesse anche a cinema e teatri, con possibili ingressi limitati e contingentati, rispettando criteri di salvaguardia legati alla distanza di protezione tra le persone. Su questo, si attende una risposta del Governo, sulla base delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.
In ogni caso, informazioni precise e dettagliate su tutte le misure saranno date domani una volta approvato il Decreto governativo.
Coronavirus, il prefetto Camporota: bravi i sindaci e i medici
(Rimini) Nel tracciare un bilancio delle attività svolte nella scorsa prima settimana, il prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, ha espresso apprezzamento per l’atteggiamento positivo assunto dai Sindaci della provincia e “per il loro senso di responsabilità in un chiaro messaggio univoco contro i facili allarmismi, assicurando la prosecuzione dell’attività di supporto della Prefettura e delle Forze dell’Ordine nell’attuazione delle misure e degli interventi delle Autorità locali e di quelle Sanitarie”.
“Centrale” è stato il ruolo “della Asl e dei medici di base nell’assistenza fornita ai cittadini anche attraverso indicazioni e consigli in merito ai comportamenti da adottare in tale contesto e nel monitoraggio della situazione sanitaria, allo scopo di adeguare gli interventi di contenimento del fenomeno alle reali esigenze rappresentate, di volta in volta, dai cittadini stessi”.
Per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus “è fondamentale, come ha dichiarato il Presidente della Repubblica, anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità sanitarie. “Grazie ai medici basta con le paure irrazionali”. È molto chiaro il quadro degli interventi che si sta progressivamente delineando. Nell’ambito tracciato dagli indirizzi del Governo la Regione Emilia Romagna, che ha tempestivamente adottato i primi necessari provvedimenti, valuterà l’adozione delle opportune misure anche alla stregua dei dati provenienti dalla comunità scientifica”.
Coronavirus, aggiornamento dalla Regione: 189 casi, a Rimini per ora 9 positivi
(Rimini) Salgono a 189 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna sulla base di 1.434 test effettuati (erano 1.277 ieri pomeriggio). In sintesi, 119 sono i casi positivi rilevati a Piacenza, 35 a Parma, 19 a Modena, 9 a Rimini, 4 a Reggio Emilia, 2 a Bologna, 1 a Ravenna.
La maggioranza delle persone positive continua a presentare sintomi modesti come un leggero rialzo della temperatura e più della metà – per l’esattezza97 – sta seguendo il previsto periodo di isolamento a casa, senza bisogno di ricovero in ospedale. Sono 12 i pazienti asintomatici.
I ricoverati sono 79 cui vanno aggiunti 10 pazienti in terapia intensiva. Restano per fortuna 2 i casi di decesso.
Rispetto a ieri pomeriggio, quando i casi positivi erano 145, ci sono dunque 44 casi in più, di cui 30 a Piacenza, 8 a Parma, 3 a Reggio Emilia, 1 a Modena, mente resta invariata la situazione a Ravenna e Rimini. Per la prima volta si registrano 2 casi di positività a Bologna. Va sempre tenuto presente che questi dati provinciali si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi.
Sempre nella giornata odierna si è insediata ed è operativa l’Unità di crisi regionale sul Covid-19 che agisce in costante contatto con il Comitato operativo nazionale ed è composta dal presidente Stefano Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.
Da oggi sono in vigore i nuovi orari del numero verde della Regione per informazioni sanitarie. Si può pertanto telefonare allo 800.033.033 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18
29 febbraio
Corona virus, nove positivi | Cinema e teatri riapriranno | Emma Petitti presidente
Coronavirus: domani si decide sulle scuole. La prima conferenza stampa del nuovo assessore Donini
(Rimini) Verrà presa domani la decisione sulle misure per contrastare il coronavirus, a partire dalla chiusura o riapertura di nidi e scuole. “Aspettiamo infatti il provvedimento che adotterà il Governo sulla base del confronto con la comunità scientifica atteso per domani”, afferma l’assessore regione alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “E’ giusto che la scienza parli e attraverso dati medico-scientifici auspichiamo si possano prendere decisioni omogenee nelle Regioni”.
La decisione di andare a domani ha concluso la riunione di oggi pomeriggio a Bologna, in Regione, che il presidente Stefano Bonaccini ha svolto con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle Province per fare il punto della situazione. Si è fatta una valutazione territorio per territorio, alla luce dell’ordinanza sulle misure precauzionali firmata dal presidente Bonaccini e dal ministro alla Sanità, Roberto Speranza, in vigore fino a domenica 1^ marzo e che prevede fra le altre misure la chiusura di nidi e scuole e la sospensione di manifestazioni pubbliche.
"Tornare alla normalità è oggi il nostro imperativo- ha aggiunto Donini-, e condividiamo coi territori l’idea di valutare una possibile ripresa dell’attività di musei, cinema e teatri, seppur con limitazioni negli accessi da definire, ma occorre prendere decisioni con rigore scientifico e su basi certe al fine di tutelare, con la prevenzione, la salute dei cittadini emiliano-romagnoli".
Da domani, inoltre, ha annunciato il presidente Bonaccini, si insedierà l’Unità di crisi regionale sul Covid-19 – oggi la firma del decreto istitutivo - che agirà in continuità con il sistema di governance dell’emergenza adottato fino ad oggi, per prendere su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna le decisioni necessarie, ed uniformi, per affrontare la crisi Coronavirus.
L’unità di crisi regionale, in costante contatto con il Comitato operativo nazionale, è composta dal presidente Bonaccini, che la presiede, dal Prefetto di Bologna (o un suo delegato), dall’assessore alle politiche per la Salute, Raffaele Donini, dall’assessore alla Protezione Civile, Irene Priolo, dal Direttore generale cura della persona, salute e welfare e da quello dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nonché da un rappresentante di Anci e Upi Emilia-Romagna.
Potranno essere invitati componenti e strutture operative di Protezione civile e delle Aziende sanitarie locali, o altri dirigenti/funzionari regionali o appartenenti ad altre Pubbliche amministrazioni in considerazione di specifiche esigenze ed in relazione alle competenze che dovessero essere necessarie. Già domani la prima riunione.
Coronavirus, l’aggiornamento della Regione: 145 positivi, nove a Rimini
(Rimini) Sono 145, in Emilia-Romagna, i casi di positività al Coronavirus aggiornati a oggi pomeriggio alle ore 16. Con una avvertenza: quando si indicano i dati riferiti alle province, si intende non la provincia di residenza delle persone interessate, ma la provincia nella quale è stata fatta la diagnosi.
In sintesi, 89 sono i casi positivi rilevati a Piacenza, 18 a Modena, 27 a Parma e 9 a Rimini,1 Reggio Emilia e 1 a Ravenna. E passano da 1.224 ai 1.277 i tamponi refertati.
Si aggiunge alla lista, purtroppo, un secondo decesso: è un cittadino lombardo, residente in uno dei Comuni del focolaio, ricoverato a Piacenza, di 85 anni.
Anche oggi si conferma che nessuno dei nuovi pazienti è in terapia intensiva (dove rimangono i 6 già comunicati ieri), molti sono asintomatici o presentano sintomi modesti (febbricola e lieve tosse). Si conferma che, complessivamente, oltre la metà delle persone positive – 80 – è in isolamento a casa.
Rispetto a stamattina, quando i casi positivi erano 115, ci sono dunque 30 casi in più, di cui 15 a Piacenza, 11 a Parma e 2 a Rimini, 1 Reggio Emilia e 1 a Ravenna. Rimane invece invariata la situazione a Modena, con 18 casi.
Da domani il numero verde 800.033.033 della Regioni per informazioni sanitarie, è attivo con nuovi orari, ossia 7 giorni su 7, dalle 08.30 alle 18. Nella prima giornata di attivazione (martedì 25 febbraio) sono arrivate 12.256 telefonate, mentre mercoledì 26 sono state 3.419, per passare poi alle 1.900 di giovedì e alle 1.027 di venerdì. L’attivazione del numero verde ha consentito di fornire informazioni puntuali ai cittadini e di ridurre la pressione sui Servizi 118 che nei primi giorni dell’emergenza sono stati interessati da un flusso rilevante di telefonate. A questi, come a tutti gli operatori impegnato nell’emergenza va il ringraziamento della Regione.
Si rafforza il numero dei presidi, a protezione degli operatori sanitari e per la sicurezza dei cittadini che accedono alle strutture sanitarie, che serviranno a selezionare già all’ingresso i pazienti con possibili sintomi da Coronavirus dagli altri.
La Protezione civile regionale ha infatti predisposto, oltre ai 3 già allestiti nel piacentino, nuovi moduli provvisori per il triage, dove poter sottoporre le persone alle prime valutazioni delle condizioni generali e di esposizione prima di accoglierle all’interno dei servizi ospedalieri: 3 nella provincia di Modena (ospedali di Mirandola, Vignola Pavullo), 1 a Imola; 1 nell’ospedale di Fidenza (Parma).
In altre strutture ospedaliere (azienda ospedaliera di Parma, Modena Policlinico e Baggiovara, oltre all’ospedale di Rimini) sono già operativi specifici spazi con le medesime funzionalità all’interno delle aree di attesa o di ingresso. Analoga soluzione si sta predisponendo al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Guastalla, Montecchio e ospedale di Carpi.
Sono, infine, in corso i sopralluoghi per la verifica del posizionamento di ulteriori punti di pre-triage in tutte le rimanenti strutture della regione, per alcune delle quali si sta prevedendo una modalità di installazione rapida al crescere del numero dei casi (provincia di Ferrara, Bologna e altre strutture azienda della Romagna).
Regione: Bonaccini ha nominato gli assessori
(Rimini) E’ già al lavoro la nuova Giunta regionale. Con la firma del decreto di nomina da parte del presidente Stefano Bonaccini, i dieci assessori e il Sottosegretario alla Presidenza sono già pienamente operativi. La nuova squadra di governo, riunita subito oggi pomeriggio per la prima volta, dopo che in mattinata si era insediata l’Assemblea legislativa – passaggio che avviato formalmente la nuova legislatura - è composta da Davide Baruffi (sottosegretario alla Presidenza della Giunta), vicepresidente Elena Ethel Schlein, detta Elly (Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, Welfare, Politiche abitative, Politiche giovanili, Cooperazione internazionale allo sviluppo, Relazioni Internazionali, Rapporti con l’UE), Paolo Calvano (Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino Istituzionale), Vincenzo Colla (Sviluppo economico e green economy, Lavoro e Formazione), Raffaele Donini (Politiche per la salute), Andrea Corsini (Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio), Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio), Barbara Lori (Montagna, Aree interne, Programmazione territoriale, Pari opportunità), Alessio Mammi (Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca), Irene Priolo (Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile), Paola Salomoni (Scuola, Università, Ricerca, Agenda Digitale).
Il presidente Bonaccini ha tenuto per sé le deleghe relative ai rapporti tra Regione e Stato e alla richiesta di Autonomia differenziata, alla Programmazione dei fondi europei, alle politiche per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma, alla Promozione della cultura della legalità e alle Politiche di promozione delle attività sportive.
No tax area, il 1 marzo scatta il bando per i contributi alle aziende
(Rimini) Dal primo marzo verrà riaperto il periodo di presentazione delle domande per i contributi previste dalla No Tax Area. Si tratta delle azioni previste per l'anno 2020 dall'articolato pacchetto voluto dall'Amministrazione per sostenere il settore commerciale e produttivo nel triennio 2019 – 2021, attraverso la concessione di contributi correlati alle imposte locali pagate. L'investimento è importante, 600 mila euro complessivi spalmati regolarmente sui tre anni, con 200 mila euro per ogni annualità (2019 – 2020- 2021).
L'agevolazione è articolata in quattro distinte finalità: "Start-up di impresa" ("Finalità 1”) per la valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi, promozione dello sviluppo occupazionale nel territorio comunale e sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel territorio comunale; “Negozi aperti, vetrine illuminate" ("Finalità 2”) con incentivi al contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva e alla riattivazione temporanea di immobili non occupati da imprese attive; "Botteghe Storiche" ("Finalità 3”) a sostegno alle Botteghe Storiche iscritte nell'Albo Comunale istituito ai sensi della Legge Regionale Emilia-Romagna n. 5 del 10 marzo 2008; "Edicola Punto Digitale" ("Finalità 4”) ovvero l’incentivo all'attivazione di servizi di rilascio di certificati anagrafici e altri prodotti digitali del Comune presso le rivendite di giornali e riviste.
Per l'anno 2020 è stato previsto l'omogeneità della distribuzione dei 200 mila euro previsti tra tutte le quattro finalità; non cambia, invece, il meccanismo che prevede, una volta che dovessero essere esaurite le risorse prioritariamente assegnate ad ogni finalità, la ridistribuzione di eventuali resti che non fosse stato necessario utilizzare per le altre.
Sono 42 i procedimenti avviati nel corso dell'annualità 2019, così distributi (14 start-up, 10 canoni di affitto ridotti, 2 locali in disuso assegnati in comodato gratuito a organismi del terzo settore, 16 botteghe storiche).
"Sono misure concrete a sostegno del commercio e delle attività produttive – spiega l'assessore alle attività economiche Jamil Sadegholvaad – indirizzati a valorizzare le imprese in diversi ambiti, dalle start up alle botteghe storiche fino la riattivazione temporanea di spazi sfitti. Misure rivolte in particolare all'imprenditoria giovanile e alla valorizzazione di centro storico e borghi. Ogni euro pubblico investito è un volano a sostegno dei privati, in grado di incidere positivamente sia a livello sociale che occupazionale".