(Rimini) A fine di contenere possibile rischio di contagio da coronavirus sui mezzi del Trasporto Pubblico Locale, in linea con le direttive della autorità competenti e in funzione all’aumentato livello di attenzione, Start Romagna ha aggiornato le misure da adottare a bordo dei mezzi in servizio, sia per il personale che per i clienti.
Le porte anteriori dei mezzi, normalmente utilizzate per l’accesso a bordo, saranno mantenute chiuse, pertanto i clienti potranno utilizzare esclusivamente la porta centrale e posteriore per la salita e la discesa. I passeggeri sono inoltre invitati a mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, anche dalla cabina di guida e dal conducente, come da indicazioni ministeriali.
E’ sospesa la vendita dei titoli di viaggio a bordo; i ticket potranno essere acquistati presso i punti vendita autorizzati, alle emettitrici automatiche o, scelta consigliata, tramite smartphone con le app dedicate Roger, myCicero, DropTicket, Muver.
 
Sui bus, inoltre, Start Romagna sta provvedendo all’affissione di volantini informativi contenenti il decalogo delle avvertenze utili (lavaggio mani, distanze, ecc.) a contenere la diffusione del coronavirus.
Quanto all’organizzazione interna, sempre per il contenimento della diffusione del virus e in osservanza del DPCM dell’8 marzo 2019, Start Romagna raccomanda ai propri dipendenti di programmare a brevissimo il maggior numero possibile di giornate di ferie.
Prosegue, in aggiunta alla tradizionale pulizia dei mezzi, l’attività di sanificazione che viene svolta quotidianamente da parte di società specializzate mediante l’utilizzo di prodotti specifici, approvati dal medico competente dell’azienda.

(Rimini) Il Sindaco del Comune di Gemmano Riziero Santi, alla luce delle disposizioni del DPCM di ieri miranti al contenimento della diffusione del Virus COVID-19, ha disposto che l'attività lavorativa che garantisce il regolare svolgimento dei servizi pubblici si svolga a porte chiuse. I cittadini che hanno bisogno di rivolgersi agli uffici lo potranno fare telefonicamente, con posta elettronica o fruendo delle informazioni dal sito internet www.comune.gemmano.rn.it oppure sulla pagina fb Vivo Gemmano. I cittadini che devono rivolgersi direttamente ed inderogabilmente  agli uffici per il disbrigo di pratiche urgenti devono farlo prendendo preventivamente appuntamento telefonico al numero 0541854060.

(Rimini) Anche la Provincia di Rimini, alla luce delle disposizioni del DPCM di ieri miranti al contenimento della diffusione del Virus COVID-19, ha disposto alcune misure a tutela dei dipendenti e degli utenti degli uffici provinciali. 
Il DPCM consente al personale di muoversi per recarsi al lavoro sia all'interno che al di fuori dell'area di contenimento, tuttavia la Provincia di Rimini ha disposto di favorire il lavoro agile per limitare quanto più possibile gli spostamenti delle persone sul territorio e quindi i contatti sociali che sono il principale veicolo di diffusione del virus. Pertanto, ai dipendenti che ne fanno richiesta e compatibilmente con le esigenze organizzative dei servizi, verrà concessa la facoltà di fruire di ferie e permessi ordinari nonché di fornire la prestazione lavorativa in modalità di telelavoro.
Per quanto i servizi offerti dalla Provincia non abbiano un'utenza diretta particolarmente numerosa, si è comunque deciso di sospendere ogni riunione di lavoro, privilegiando lo strumento della videoconferenza, e  di sospendere fino al 3 aprile (salvo proroga) l'attività di ricevimento del pubblico, in particolare quella del Servizio Associato per le funzioni Sismiche, per il quale resterà attivo il servizio di ricevimento telefonico (0541 716.240) nel giorno di martedì, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30.
Tutte le procedure di sanificazione e pulizia degli uffici sono state e continueranno ad essere intensificate.

(Rimini) Le disposizioni per contenere la diffusione del coronavirus hanno impatto anche sull'attività della macchina comunale di Misano Adriatico. “Come dimostra l'incremento giornaliero dei casi su tutto il territorio provinciale - rassicura il sindaco Fabrizio Pelliccioni - possiamo dire di essere ancora lontani dal picco di contagi, pertanto si richiede di rispettare rigorosamente le norme del DPCM che tendono a limitare il più possibile gli spostamenti da casa solo per i casi di particolare necessità lavorative o di salute. Non possiamo in alcun modo sottovalutare quello che sta accadendo altrimenti mettiamo a serio rischio la salute nostra, dei nostri cari e delle persone più fragili. La salute di tutti e di noi stessi dipende principalmente dal senso di responsabilità di noi stessi”.
 
Da domani, martedì 10 marzo, saranno infatti garantiti esclusivamente i servizi essenziali (stato civile e Polizia Locale) mentre per tutte le altre attività si invitano i cittadini a recarsi in Comune solo per i casi di particolare necessità privilegiando prima di tutto le modalità telefoniche (gli interni possono essere individuati all'interno del sito comunale all'indirizzo www.misano.org ) e telematiche. 
Per tutto quanto concerne inoltre le comunicazioni ufficiali possono essere individuate in tempo reale sul medesimo sito e attraverso la pagina facebook ufficiale del Comune (@MISANOADRIATICO).
Tutto va nella direzione di limitare allo stretto indispensabile gli spostamenti, compresa l'osservanza delle regole diffuse per gli esercizi pubblici. La Polizia Locale effettuerà controlli sistematici perché siano rispettate.
 
Mercato ambulante. Domani il mercato ambulante di Misano Adriatico non si svolgerà e la sospensione è valida fino a nuovo ordine.
Biblioteca comunale. Anche la Bibilioteca Comunale, il Teatro Astra e i luoghi dove si svolgono attività culturali, sociali e associative, pubblici e privati, compresi centri sociali, di cittadinanza attiva e di quartiere rimarranno chiusi fino a nuovo ordine.
Spostamenti all’interno del territorio. Gli spostamenti potranno essere controllati da forze di polizia che faranno compitare una autocertificazione sul motivo dello spostamento
 

(Rimini) Un pacchetto di oltre 45 milioni di euro per famiglie e imprese dell’Emilia-Romagna, risorse utili a fronteggiare le conseguenze derivate dall’emergenza Coronavirus: 15 milioni di fondi straordinari dal bilancio regionale e oltre 30 di contributi, sempre regionali, liquidati in anticipo rispetto a scadenze fissate nei prossimi mesi. Lo ha deciso la Giunta regionale nel corso della seduta appena conclusa.


“Dopo l’accordo sullo sblocco della cassa integrazione in deroga, che ha messo a disposizione 38 milioni di euro a tutela di imprese e lavoratori, per garantire la continuità di reddito i lavoratori in ogni tipo di impresa- afferma il presidente Stefano Bonaccini- destiniamo a welfare e aziende oltre 45 milioni di euro, attraverso il bilancio regionale e l’intera struttura, grazie alla quale anticiperemo pagamenti programmati da qui a fine anno. E questo in un momento non facile nemmeno per i nostri dipendenti, che ringrazio davvero per l’impegno dimostrato dall’inizio dell’emergenza. Abbiamo bisogno di contrastare la diffusione del virus nella maniera più ferma possibile, rispettando le regole con serietà e rigore, ma nello stesso tempo non intendiamo lasciare soli cittadini, famiglie e imprese con misure economiche e di sostegno più che mai necessarie. Abbiamo chiesto al Governo un piano di interventi in grado di rappresentare uno shock per l’economia nazionale, ma nel momento in cui si chiede, bisogna anche essere in grado di fare in prima persona. Attendiamo ora l’approvazione dell’annunciato decreto nazionale, auspicando che sia coerente con le proposte unitarie già avanzate dalle Regioni”.

Quanto alle voci che compongono l’intervento regionale, le prime si basano su un primo stanziamento di 15 milioni di euro derivante direttamente dal bilancio regionale: 
10 milioni di euro per l’intero sistema delle imprese, a partire dalle Pmi, per l’accesso al credito a zero interessi. Operazione dare fare insieme ai Consorzi fidi e alle banche e in grado di generare investimenti per almeno 100 milioni di euro, con l’obiettivo di garantire liquidità nell’immediato e far ripartire gli investimenti non appena possibile. L’intervento è all’ordine del giorno del tavolo convocato per domani dall’assessore Vincenzo Colla con Consorzi fidi e Abi, l’associazione delle banche italiane.
Fino a 5 milioni di euro per misure di welfare a favore delle famiglie. Fondi straordinari destinati ai Comuni con i quali si stanno già definendo gli interventi.
Oltre 30 milioni di euro verranno invece erogati nei prossimi giorni, in anticipo rispetto a scadenze fissate nei prossimi mesi.
Oltre 18 milioni ai Comuni, già assegnati per finanziare i servizi per l’infanzia.
Al settore cultura fino a 6 milioni di euro quale primo acconto dei contributi previsti dalla legge regionale sullo spettacolo.
Poi 3,4 milioni di euro per abbattere i tassi di interesse sui mutui delle imprese agricole.
Infine, 3 milioni di euro a fondo perduto per il comparto turismo e gli albergatori.

La disponibilità di fondi e dei pagamenti in anticipo è stata il frutto della ricognizione condotta in ogni settore dagli assessori competenti: la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Shlein, Paolo Calvano (Bilancio), Vincenzo Colla (Sviluppo e lavoro), Andrea Corsini (Turismo), Alessio Mammi (Agricoltura), Paolo Salomoni (Istruzione, Università e agenda digitale), Mauro Felicori (Cultura), Irene Priolo (Ambiente e Protezione civile).

(Rimini) In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.386 i casi di positività al Coronavirus, 206 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 4.344 a 4.607 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente ci sono 601 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 90 (15 in più rispetto a ieri). E salgono a 30 (ieri erano 27) le guarigioni, 29 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1 dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 56 a 70: 14, quindi, quelli nuovi, che riguardano 5 donne e 9 uomini, tra cui un cittadino lombardo; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 4 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 602 (74 in più rispetto a ieri), Parma 279 (3 in più), 164 Rimini (51 in più), Modena 116 (19 in più), Reggio Emilia 103 (33 in più), Bologna 80, di cui 35 del circondario imolese (complessivamente 18in più, di cui 8 del circondario imolese), Forlì-Cesena 16 (di cui 11 Forlì e 5 Cesena, complessivamente 1 in più relativo a Forlì),  Ravenna 19 (6 in più), Ferrara 7 (1 in più rispetto a ieri).

Punti triage negli ospedali. I punti triage allestiti dalla Protezione civile regionale davanti alle strutture ospedaliere per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari sono complessivamente 17. Oggi viene montato un punto triage tenda a Cento. Nel dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città); 3 a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo); 3 a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla); 5 a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118); 1 a Imola (Bo); 1 Repubblica di San Marino; 1 davanti a Ospedale Santissima Annunziata di Cento (Fe).  A Rimini sono 3 le persone ricoverate in ospedale per Covid 19 e dimesse in data odierna. È stato, infine,
comunicato dall’Asl il decesso di un paziente, di 76 anni d’età, avente varie patologie pregresse. Sono circa 850, infine, le persone in quarantena volontaria obbligatoria.
Struttura per la quarantena. È stato completato dalla scorsa settimana l’allestimento di una struttura campale esterna (con funzione di servizi e spogliatoi) che servirà come base logistica per chi dovrà operare nella gestione delle palazzine messe a disposizione presso la base dell’aeronautica militare di San Polo di Podenzano (Pc): queste ultime sono spazi destinati a ospitare le persone del Nord Italia che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio.

Carceri ed istituti penitenziari. Nell’ambito delle esigenze segnalate da carceri e strutture penitenziarie, le richieste di intervento sono pervenute da 10 istituti penitenziari della regione.  Oggi viene montato un modulo abitativo per filtrare gli ingressi davanti al carcere di Ferrara.
Per ora sono stati montati ad opera dei volontari di protezione civile: 1 modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 tenda davanti alla casa circondariale di Modena, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi. Qui sono state consegnate d’urgenza anche un ambulatorio mobile della Pubblica Assistenza di Soliera e due Presidi Medici Avanzati messi a disposizione da Croce Rossa Italiana e Anpas per sostituire gli ambulatori medici presenti all’interno della struttura carceraria e danneggiati dai detenuti. Consegnate anche altre attrezzature, come un paio di torri faro a seguito di problemi di alimentazione elettrica dovute ai disordini; 1 tenda con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi, davanti alla casa circondariale di Castelfranco Emilia (Mo); 1 modulo abitativo con funzione di smistamento persone all’ingresso davanti al carcere di Ferrara. Sono alle fasi di sopralluogo gli allestimenti davanti alle carceri di Piacenza e Reggio Emilia. Le tende vengono fornite dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Dalla scorsa settimana è presente un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti.

Dispositivi di protezione individuale. Tra sabato e domenica sono giunti in Emilia-Romagna nuovi dispositivi di protezione individuale dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. In totale le mascherine (del tipo ffp2) pervenute dall’inizio dell’emergenza sono 47.160, gli occhiali antigraffio 6.800. Tutto il materiale viene consegnato al deposito sanitario di Reggio Emilia, da cui viene distribuito secondo i criteri prefissati, ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario.
Volontari. Nella giornata odierna i volontari al lavoro in Emilia-Romagna per attività legate all’emergenza Coronavirus sono 84. Si stanno occupando prevalentemente di sopralluoghi ed allestimenti: del triage davanti all’ospedale di Cento, del montaggio davanti alle carceri. La distribuzione dei volontari ne vede 8 di Anpas, 4 di CRI, 4 impegnati a Ferrara, 24 a Modena, 2 a Parma, 14 a Piacenza, 12 a Ravenna, 14 a Reggio Emilia, 2 a Rimini.
Dall’inizio dell’emergenza fino ad oggi si sono sommate 677 presenze giornaliere dei volontari.

(Rimini) Il sindaco di Riccione, Renata Tosi e tutta la giunta del Comune di Riccione ringrazia i sanitari, i medici di base e ospedalieri, gli infermieri, gli operatori del 118 per il lavoro svolto con abnegazione e spirito di sacrificio. "Il mio ringraziamento più sentito e profondo va a tutti i sanitari che in questi giorni stanno lavorando con turni massacranti, con generosità e umanità, con grande spirito di servizio prestando la propria opera ad una comunità che deve essere responsabile - ha detto il sindaco -. Dobbiamo evitare leggerezze, dobbiamo evitare comportamenti sciocchi. Rispondiamo alla serietà dei sanitari con altrettanta serietà e altrettanto lavoro individuale, rinunciamo un po' alla nostra libertà per il bene di tutti". Ieri sera dalle 18.30 alle 20.30 il sindaco Tosi con agenti della polizia Locale di Riccione ha girato tutta la città per verificare il rispetto delle direttive del decreto ministeriale soprattutto circa gli assembramenti di persone e le chiusure dei locali pubblici. Solo due i locali ancora aperti dopo le 18 che si sono però subito adeguati. I controlli da parte della polizia locale proseguiranno anche nei giorni prossimi. "Vi sono ancora troppe persone che pensano di non dover raccogliere l'invito delle autorità sanitarie e amministrative di stare a casa, ieri Riccione c'era fuori come una delle più belle domeniche primaverile prima di Pasqua - ha concluso il sindaco Tosi - e piange il cuore dover dire di stare a casa. Se fossimo in un anno come tanti le fotografie al mare di ieri sarebbero state il preludio di un'estate bellissima. Se oggi rispettiamo le regole, sarà un'estate migliore di questa primavera". 
Intanto su Facebook anche l'assessore allo Sport e Turismo Stefano Caldari in un video messaggio invita "soprattutto i giovani, che in questi giorni si stanno ritrovato in gruppo, quasi fossero in festa, a stare alle regole, perché ne va della salute delle persone care, della vita dei nonni". Ai nonni l'amministrazione comunale fa gli auguri di "compleanno complessivi e virtuali" evitando la tradizionale letterina recapitata a casa come ogni anni al fine di non incorrere in ingiuste contaminazioni. 

(Rimini) “La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all'emergenza sanitaria che sta interessando il Paese”. Lo dice il comunicato della presidenza della Conferenza episcopale italiana a cui la diocesi di Rimini si attiene nell’adottare le misure di contenimento della diffusione del coronavirus, oltre che al decreto del governo. “Rispetto a tale situazione, la Cei – all'interno di un rapporto di confronto e di collaborazione – in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del coronavirus”. Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest'oggi, “sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull'intero territorio nazionale le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. L'interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le sante Messe e le esequie tra le cerimonie religiose".

Il vescovo di Rimini, quindi, dispone che:

1. In merito alla celebrazione delle Esequie dei defunti
a) Sono sospese le veglie funebri con convocazione pubblica presso la chiesa parrocchiale o le case dei familiari dei defunti
b) Il ministro ordinato può recarsi in forma privata presso il defunto per una preghiera, in casa o all'obitorio
c) È da evitare in modo assoluto l'uso della chiesa parrocchiale. Si raccomanda ai parroci di celebrare al cimitero il rito di commiato come previsto dal Rituale per le Esequie senza la celebrazione della Messa.
d) La s. Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell'emergenza
e) Il parroco avvisi per tempo la famiglia delle disposizioni attuali.

2. Come detto nel Comunicato Cei, tutte le ss. Messe feriali e festive sono sospese fino al 3 aprile 2020. Per il resto, si confermano le disposizioni date settimana scorsa.

Inoltre, alla luce della situazione che si è venuta configurando sono annullati gli incontri coi cresimandi e genitori previsti per le prossime domeniche.


Sono altresì sospese le seguenti iniziative diocesane:
Consiglio Presbiterale, previsto per mercoledì 18 Marzo
Assemblea di Presbiterio, prevista per venerdì 20 Marzo
Le iniziative vocazionali: "Caffè Parola Buffet" (14 marzo); L'albero della vita (15 marzo)
Iniziative culturali promosse dall'ISSR
Ritiro diocesano delle famiglie e dei fidanzati, domenica 15 marzo
Campo-lavoro missionario previsto per il 27/28 marzo
Ritiro Spirituale coi diaconi, previsto per il 21/22 Marzo
Per ciascuna di esse si valuterà se e quando riproporle.



“Facendo mie le parole di Papa Francesco, auguro a ciascuno e alle nostre Comunità ecclesiali di poter "vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità. Il tempo di Quaresima ci aiuti a dare tutti un senso evangelico anche a questo momento di prova e di dolore””, è l’auspiciodel vicario Maurizio Fabbri.



(Rimini) Si comunica che, già da domani, per il dipartimento sanità pubblica di Rimini resteranno aperti solo gli ambulatori di Riccione (il martedì sia per certificazioni inderogabili  sia per vaccinazioni), Novafeltria (esclusivamente certificazioni inderogabili), Rimini per certificazioni inderogabili e vaccinazioni. Per certificazioni inderogabili si intendono: contrassegni disabili solo per utenti che debbano effettuare terapie salvavita in ospedale; porto d'armi solo chi lo deve utilizzare per motivi di lavoro; patenti nautiche solo per chi la utilizza per motivi di lavoro; idoneità addetti alla sicurezza.
E' inoltre temporaneamente sospesa l'attività ambulatoriale di Medicina dello Sport finalizzata al rilascio della certificazione medico sportiva. Sarà cura del personale sanitario avvertire gli utenti dell'annullamento dell'appuntamento.

(Rimini) Le disposizioni per gli uffici del Comune di Rimini alla luce del nuovo DPCM dell'8 marzo
A seguito delle disposizioni urgenti finalizzate al contenimento della diffusione del Virus COVID-19, l'Amministrazione Comuale di Rimini ha definito alcune misure per specificare le misure contenute nel decreto, a tutela dei dipendenti e degli utenti dei servizi pubblici. 

Limitazione degli spostamenti e telelavoro. Ferma restando la possibilità concessa dal Decreto per il personale dipendente di muoversi per recarsi al lavoro sia nell'ambito sia al di fuori dell'area di contenimento, tutte le disposizioni contenute nel DPCM sono funzionali a garantire il risultato di limitare quanto più possibile gli spostamenti delle persone sul territorio e limitare i contatti sociali che costituiscono il principale veicolo di diffusione del virus. Una prima fondamentale misura da adottare in questa fase emergenziale è quindi quella di evitare per quanto possibile la permanenza del personale in uffici occupati da due o più dipendenti. In tale ottica, sarà dato maggiore impulso possibile al lavoro agile (smart working), coniugando l'erogazione del servizio con l'eliminazione del rischio derivante dal contatto sociale e dagli spostamenti delle persone sul territorio. In questa fase emergenziale ai dipendenti che ne faranno richiesta sarà concedessa questa modalità di erogazione della prestazione lavorativa; spetterà ai dirigenti assegnare di volta in volta i compiti al personale in telelavoro e verificarne i risultati.
Uffici con forte presenza di pubblico. Per tutti gli uffici caratterizzati da una forte presenza di pubblico (servizi e diritti civici, partecipazione e nuova cittadinanza, risorse tributarie, servizi di comunità, governo del territorio, del settore sistema e sviluppo economico) saranno privilegiate le modalità di relazione a distanza (ad esempio, mantenendo le attività di consulenza solo attraverso telefono e posta elettronica, mentre lasciare gli sportelli aperti solo per il deposito e ritiro degli atti).

Per gli uffici con forte affluenza di pubblico che possono operare solo con la presenza fisica degli utenti, è stato avviato l'acquisto di barriere di vetro o di plexiglas da installare negli sportelli che ad oggi ne sono sprovvisti, che potranno contribuire in modo significativo alla protezione degli operatori e degli utenti. Rimangono valide le misure raccomandate:
-         evitare il sovraffollamento degli uffici per il ricevimento del pubblico e degli spazi aperti a cittadini e utenti, stabilendo un accesso graduale degli utenti agli sportelli o alle postazioni di lavoro e disporre affinché gli altri attendano il proprio turno all'aperto;
-         assicurare la frequente aerazione dei locali; privilegiare l'utilizzo di postazioni di lavoro che dispongano di sportelli con vetro di protezione. Andrà in ogni caso, mantenuta tra il personale e l'utente un'adeguata distanza pari ad almeno 1,5 metri;
-         sospendere tutte le attività suscettibili di aumentare il rischio di contagio, che non siano urgenti o sottoposte a termini perentori e possano quindi essere riprogrammate in altri momenti o che possano essere svolte mediante modalità (ad esempio, quelle telematiche) che non richiedano l'accesso fisico dell'utenza negli uffici comunali;
-         gestire le pratiche amministrative nella modalità più rapida e utile a conseguire il risultato (evitando cioè quelle pratiche che richiedono una prolungata permanenza dell'utente negli uffici: ad esempio preferire al rilascio della carta di identità elettronica il rilascio del documento in forma cartacea).

Rinvio delle prove concorsuali, dei corsi di formazione e delle trasferte. Durante il periodo di validità dell'ordinanza sono rinviate le prove concorsuali; i corsi di formazione organizzati o finanziati dal Comune, compresi quelli organizzati presso enti terzi; le trasferte non strettamente indispensabili alla funzionalità del lavoro; gli appuntamenti col pubblico che possono essere calendarizzati in un periodo successivo all'emergenza.
Igienizzazione degli uffici. Per tutti gli uffici, compresi anche quelli di back office non a contatto con il pubblico, sono intensificate con cadenza giornaliera tutte le procedure di sanificazione attraverso un'accurata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti con prodotti a base di cloro e soluzioni alcoliche.

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