Coronavirus, controlli a Riccione, Tosi: evitiamo comportamenti sciocchi
(Rimini) Il sindaco di Riccione, Renata Tosi e tutta la giunta del Comune di Riccione ringrazia i sanitari, i medici di base e ospedalieri, gli infermieri, gli operatori del 118 per il lavoro svolto con abnegazione e spirito di sacrificio. "Il mio ringraziamento più sentito e profondo va a tutti i sanitari che in questi giorni stanno lavorando con turni massacranti, con generosità e umanità, con grande spirito di servizio prestando la propria opera ad una comunità che deve essere responsabile - ha detto il sindaco -. Dobbiamo evitare leggerezze, dobbiamo evitare comportamenti sciocchi. Rispondiamo alla serietà dei sanitari con altrettanta serietà e altrettanto lavoro individuale, rinunciamo un po' alla nostra libertà per il bene di tutti". Ieri sera dalle 18.30 alle 20.30 il sindaco Tosi con agenti della polizia Locale di Riccione ha girato tutta la città per verificare il rispetto delle direttive del decreto ministeriale soprattutto circa gli assembramenti di persone e le chiusure dei locali pubblici. Solo due i locali ancora aperti dopo le 18 che si sono però subito adeguati. I controlli da parte della polizia locale proseguiranno anche nei giorni prossimi. "Vi sono ancora troppe persone che pensano di non dover raccogliere l'invito delle autorità sanitarie e amministrative di stare a casa, ieri Riccione c'era fuori come una delle più belle domeniche primaverile prima di Pasqua - ha concluso il sindaco Tosi - e piange il cuore dover dire di stare a casa. Se fossimo in un anno come tanti le fotografie al mare di ieri sarebbero state il preludio di un'estate bellissima. Se oggi rispettiamo le regole, sarà un'estate migliore di questa primavera".
Intanto su Facebook anche l'assessore allo Sport e Turismo Stefano Caldari in un video messaggio invita "soprattutto i giovani, che in questi giorni si stanno ritrovato in gruppo, quasi fossero in festa, a stare alle regole, perché ne va della salute delle persone care, della vita dei nonni". Ai nonni l'amministrazione comunale fa gli auguri di "compleanno complessivi e virtuali" evitando la tradizionale letterina recapitata a casa come ogni anni al fine di non incorrere in ingiuste contaminazioni.
Diocesi, le nuove disposizioni per la “zona arancione”
(Rimini) “La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all'emergenza sanitaria che sta interessando il Paese”. Lo dice il comunicato della presidenza della Conferenza episcopale italiana a cui la diocesi di Rimini si attiene nell’adottare le misure di contenimento della diffusione del coronavirus, oltre che al decreto del governo. “Rispetto a tale situazione, la Cei – all'interno di un rapporto di confronto e di collaborazione – in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del coronavirus”. Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest'oggi, “sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull'intero territorio nazionale le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. L'interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le sante Messe e le esequie tra le cerimonie religiose". Il vescovo di Rimini, quindi, dispone che:
1. In merito alla celebrazione delle Esequie dei defunti
a) Sono sospese le veglie funebri con convocazione pubblica presso la chiesa parrocchiale o le case dei familiari dei defunti
b) Il ministro ordinato può recarsi in forma privata presso il defunto per una preghiera, in casa o all'obitorio
c) È da evitare in modo assoluto l'uso della chiesa parrocchiale. Si raccomanda ai parroci di celebrare al cimitero il rito di commiato come previsto dal Rituale per le Esequie senza la celebrazione della Messa.
d) La s. Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell'emergenza
e) Il parroco avvisi per tempo la famiglia delle disposizioni attuali.
2. Come detto nel Comunicato Cei, tutte le ss. Messe feriali e festive sono sospese fino al 3 aprile 2020. Per il resto, si confermano le disposizioni date settimana scorsa. Inoltre, alla luce della situazione che si è venuta configurando sono annullati gli incontri coi cresimandi e genitori previsti per le prossime domeniche.
Sono altresì sospese le seguenti iniziative diocesane: Consiglio Presbiterale, previsto per mercoledì 18 Marzo Assemblea di Presbiterio, prevista per venerdì 20 Marzo Le iniziative vocazionali: "Caffè Parola Buffet" (14 marzo); L'albero della vita (15 marzo) Iniziative culturali promosse dall'ISSR Ritiro diocesano delle famiglie e dei fidanzati, domenica 15 marzo Campo-lavoro missionario previsto per il 27/28 marzo Ritiro Spirituale coi diaconi, previsto per il 21/22 Marzo Per ciascuna di esse si valuterà se e quando riproporle.
“Facendo mie le parole di Papa Francesco, auguro a ciascuno e alle nostre Comunità ecclesiali di poter "vivere questo momento difficile con la forza della fede, la certezza della speranza e il fervore della carità. Il tempo di Quaresima ci aiuti a dare tutti un senso evangelico anche a questo momento di prova e di dolore””, è l’auspiciodel vicario Maurizio Fabbri.
Asl: ambulatori aperti a Novafeltria, Riccione e Rimini per vaccinazioni a certificazioni inderogabili
(Rimini) Si comunica che, già da domani, per il dipartimento sanità pubblica di Rimini resteranno aperti solo gli ambulatori di Riccione (il martedì sia per certificazioni inderogabili sia per vaccinazioni), Novafeltria (esclusivamente certificazioni inderogabili), Rimini per certificazioni inderogabili e vaccinazioni. Per certificazioni inderogabili si intendono: contrassegni disabili solo per utenti che debbano effettuare terapie salvavita in ospedale; porto d'armi solo chi lo deve utilizzare per motivi di lavoro; patenti nautiche solo per chi la utilizza per motivi di lavoro; idoneità addetti alla sicurezza.
E' inoltre temporaneamente sospesa l'attività ambulatoriale di Medicina dello Sport finalizzata al rilascio della certificazione medico sportiva. Sarà cura del personale sanitario avvertire gli utenti dell'annullamento dell'appuntamento.
Restrizioni coronavirus, i servizi del comune di Rimini
(Rimini) Le disposizioni per gli uffici del Comune di Rimini alla luce del nuovo DPCM dell'8 marzo
A seguito delle disposizioni urgenti finalizzate al contenimento della diffusione del Virus COVID-19, l'Amministrazione Comuale di Rimini ha definito alcune misure per specificare le misure contenute nel decreto, a tutela dei dipendenti e degli utenti dei servizi pubblici.
Limitazione degli spostamenti e telelavoro. Ferma restando la possibilità concessa dal Decreto per il personale dipendente di muoversi per recarsi al lavoro sia nell'ambito sia al di fuori dell'area di contenimento, tutte le disposizioni contenute nel DPCM sono funzionali a garantire il risultato di limitare quanto più possibile gli spostamenti delle persone sul territorio e limitare i contatti sociali che costituiscono il principale veicolo di diffusione del virus. Una prima fondamentale misura da adottare in questa fase emergenziale è quindi quella di evitare per quanto possibile la permanenza del personale in uffici occupati da due o più dipendenti. In tale ottica, sarà dato maggiore impulso possibile al lavoro agile (smart working), coniugando l'erogazione del servizio con l'eliminazione del rischio derivante dal contatto sociale e dagli spostamenti delle persone sul territorio. In questa fase emergenziale ai dipendenti che ne faranno richiesta sarà concedessa questa modalità di erogazione della prestazione lavorativa; spetterà ai dirigenti assegnare di volta in volta i compiti al personale in telelavoro e verificarne i risultati.
Uffici con forte presenza di pubblico. Per tutti gli uffici caratterizzati da una forte presenza di pubblico (servizi e diritti civici, partecipazione e nuova cittadinanza, risorse tributarie, servizi di comunità, governo del territorio, del settore sistema e sviluppo economico) saranno privilegiate le modalità di relazione a distanza (ad esempio, mantenendo le attività di consulenza solo attraverso telefono e posta elettronica, mentre lasciare gli sportelli aperti solo per il deposito e ritiro degli atti).
Per gli uffici con forte affluenza di pubblico che possono operare solo con la presenza fisica degli utenti, è stato avviato l'acquisto di barriere di vetro o di plexiglas da installare negli sportelli che ad oggi ne sono sprovvisti, che potranno contribuire in modo significativo alla protezione degli operatori e degli utenti. Rimangono valide le misure raccomandate:
- evitare il sovraffollamento degli uffici per il ricevimento del pubblico e degli spazi aperti a cittadini e utenti, stabilendo un accesso graduale degli utenti agli sportelli o alle postazioni di lavoro e disporre affinché gli altri attendano il proprio turno all'aperto;
- assicurare la frequente aerazione dei locali; privilegiare l'utilizzo di postazioni di lavoro che dispongano di sportelli con vetro di protezione. Andrà in ogni caso, mantenuta tra il personale e l'utente un'adeguata distanza pari ad almeno 1,5 metri;
- sospendere tutte le attività suscettibili di aumentare il rischio di contagio, che non siano urgenti o sottoposte a termini perentori e possano quindi essere riprogrammate in altri momenti o che possano essere svolte mediante modalità (ad esempio, quelle telematiche) che non richiedano l'accesso fisico dell'utenza negli uffici comunali;
- gestire le pratiche amministrative nella modalità più rapida e utile a conseguire il risultato (evitando cioè quelle pratiche che richiedono una prolungata permanenza dell'utente negli uffici: ad esempio preferire al rilascio della carta di identità elettronica il rilascio del documento in forma cartacea).
Rinvio delle prove concorsuali, dei corsi di formazione e delle trasferte. Durante il periodo di validità dell'ordinanza sono rinviate le prove concorsuali; i corsi di formazione organizzati o finanziati dal Comune, compresi quelli organizzati presso enti terzi; le trasferte non strettamente indispensabili alla funzionalità del lavoro; gli appuntamenti col pubblico che possono essere calendarizzati in un periodo successivo all'emergenza.
Igienizzazione degli uffici. Per tutti gli uffici, compresi anche quelli di back office non a contatto con il pubblico, sono intensificate con cadenza giornaliera tutte le procedure di sanificazione attraverso un'accurata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti con prodotti a base di cloro e soluzioni alcoliche.
Gnassi: basta luoghi affollati, chiuderemo quelli che non rispettano le regole
(Rimini) E’ successo ieri che con la bella giornata di sole, moltissimi riminesi, famigliole con bimbi, nonni e nonne, gruppi di amici, hanno approfittato per la tradizionale passeggiata al porto, affollando a dismisura piazzale Boscovich. Sarebbe potuto essere tutto normale, se non fosse per il fatto che alle due della notte tra sabato e domenica, il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte aveva firmato il decreto che inserisce Rimini e provincia tra le zone “arancioni” ovvero quelle sottoposte a particolari restrizioni per contenere la diffusione del coronavirus. Tra le “regole” c’è anche quella di uscire solo per necessità e non affollare luoghi, che siano privati o pubblici, che siano al chiuso o all’aperto.
Ragione per cui in comune hanno deciso che da oggi in avanti si potrà ricorrere alla chiusura dei luoghi (bar, ristoranti, ecc.) che non garantiscono il rispetto della prescrizione. Lo ha ribadito il sindaco Andrea Gnassi in un video messaggio pubblicato questo pomeriggio sui canali social del Comune.
“Questo è un messaggio che un sindaco non ha piacere di dare, ma se non lo desse sarebbe colpevole irresponsabilmente”, ha attaccato il sindaco. “Non vi faccio né prediche né retorica: la battaglia all’espandersi dell’epidemia e del coronavirus la si fa a partire dai comportamenti individuali. Dobbiamo cambiare il nostro stile di vita: non possiamo far finta che le cose non ci riguadino. Il virus si diffonde e colpisce le persone più fragili”.
Da ieri c’è un decreto. “Non è il tempo delle polemiche. Lo dico ai cittadini, lo dico anche ai miei parenti che mi guardano: anch’io vorrei avere le risposte a tutte le domande che il decreto pone. Ma prima di tutto oggi pensiamo alla vita, pensiamo alla salute. Siamo stati in videoconferenza tutta la notte, questa mattina e lo saremo oggi pomeriggio. Chiederemo al governo anche i dettagli”.
Il decreto dice che “ci si può spostare all’interno del territorio provinciale per lavorare, i negozi possono stare aperti, bar e ristoranti chiudono alle 18 e aprono alle sei della mattina. Ci si può muovere per esigenze di necessità. Ma non ci si può muovere e non ci si può comportare come ieri”, dice Gnassi mostrando la prima pagina di un quotidiano locale. Questa non è una necessità, è una voglia: prima giornata di sole dopo l’inverno, i riminesi al mare. Ma oggi con l’epidemia non possiamo più farlo. Perché guardate, la vera emergenza è questa qui, la vera emergenza sono i pochi posti letto”, dice poi mostrando la prima pagina di un quotidiano nazionale.
“Questo virus è infame e anche cordardo, è sconosciuto. Magari uno è asintomatico ma può contagiare gli altri. E allora dobbiamo quindici giorni, un mese, tenere duro per ripartire”, riprende Gnassi.
Poi un esempio, che lo stesso sindaco dice “estremo”. “Abbiamo visto la nostra città nella sua storia millenaria vivere momenti di splendore e di tragedia. Mi vengono in mente le immagini di una guerra. Non siamo in guerra, nel senso che non cadono le bombe, ma dobbiamo essere in guerra contro l’epidemia. Quando cadono le bombe, cioè quando si è in guerra, la prima cosa da fare e provare a proteggersi, si va in un rifugio. Di fronte al coronavirus la prima cosa per difendere la propria salute è stare in casa. E’ non frequentarci. E’ limitare le relazioni sociali”.
Il sindaco mostra una foto d’epoca, in bianco e nero. Si vede una persona adulta con un bambino. “Qui una mamma, una nonna, un adulto, proteggeva le persone più fragili, il bambino, in tempi di guerra e di bombe. In tempi di virus, dove le bombe non si vedono, ma ci si contagia magari anche solo stando vicini, i più fragili sono gli anziani. Per questo rivolgo un appello a tutti noi. Facciamo un patto generazionale: come gli adulti allora, in guerra, proteggevano i bambini, oggi le persone più sane non frequentino i posti come una volta per proteggere gli anziani. Proteggiamo i nostri genitori, le persone che magari hanno una patologia. Questo è un patto che Rimini si può permettere”.
Chi non rispetta le regole, potrà essere costretto a farlo. “Le regole oggi sono chiare e vanno rispettate. Noi non potremo tollerare, perché io avrei una responsabilità come il prefetto e le forze dell’ordine, comportamenti irresponsabili. Oggi il decreto ci dice anche che locali, luoghi, situazioni che creano affollamento possono essere chiusi e chiuderemo anche bar, ristoranti e locali che non fanno rispettare queste regole. E’ una mossa che non avremmo voluto né annunciare né fare, ma è doveroso farla. Dobbiamo rispettare le regole”.
Turismo. “Per la nostra economia, il governo sta prendendo dei provvedimenti: pagamenti dilazionati, sospensione dei pagamenti, cassa integrazione, sospensione dei mutui. Io sarò inflessibile, tanto mi conoscete, nel difendere, ad esempio il turismo. E’ il settore più esposto perché non esporta meci, ma importa persone, costruisce relazioni. E allora chiederemo provvedimenti speciali, per Firenze, per Venezia, ma anche per la nostra città”.
L’affondo finale. “Siamo la società dei diritti, delle libertà individuali, oggi abbiamo dei doveri: proteggere i più fragili, gli anziani. Abbiamo il dovere di non comportarci senza responsabilità. Io non do colpa a nessuno, anche io sarei voluto andare in un bel luogo affollato e prendere un bel caffè in un giorno di sole. Oggi per quindici giorni, un mese, non si può fare e non permetteremo che qualcuno possa continuare a farlo. So che Rimini è forte, so che Rimini è responsabile. Se facciamo questo, non intasiamo gli ospedali. Non occupiamo i posti letto, che non sono infiniti. Non occupiamo le terapie intensive. Si può uscire da questa storia e ne usciremo.Ci si può ammalare e stare a casa e stare bene, ma qualcuno può finire intubato. Quanti più sono i contagi, tanti più saranno i posti letto occupati, che non sono infiniti. Quindi è il momento della responsabilità dei nostri comportamenti per la nostra famiglia, per la nostra comunità, per ripartire sicuramente dopo più forti di prima”.
Coriano, la direttiva del sindaco per i servizi essenziali
(Rimini) Questa mattina il sindaco Domenica Spinelli in accordo con l'assessore al personale Beatrice Boschetti ha deciso di diramare una direttiva di regolamentazione del lavoro dell'ente e al fine del contenimento di accesso diretto agli uffici, pur mantenendo l'operatività del Comune di Coriano.
Nella direttiva si indicano le modalità di accesso agli uffici e servizi comunali e si elencano i canali di comunicazione da utilizzare per la comunicazione con l’ente. "Tutti gli sforzi che tutti stiamo facendo devono mirare a limitare al massimo la possibilità di contagio, la particolare situazione non può assolutamente essere sottovalutata, il rischio a cui si può andare incontro metterebbe in serio pericolo le persone più vulnerabili. E' per questo che faccio nuovamente appello alla responsabilità di tutti”, spiega il sindaco Domenica Spinelli. L'ente utilizzerà tutti i suoi canali di comunicazione ufficiali per diramare ogni notizia utile.
Riccione, comune garantisce servizi essenziali
(Rimini) L’amministrazione comunale di Riccione ha messo a punto le misure necessarie a tutela dei dipendenti e dei servizi resi alla cittadinanza. “Verranno garantiti esclusivamente i servizi essenziali”, assicurano da comune.
L'attività di sportello e di ricevimento del pubblico verrà comunque assicurata ai cittadini “prioritariamente mediante utilizzo delle tecnologie informatiche, telefonicamente o in caso di necessità ed urgenza mediante appuntamento. E' sospesa l'attività degli uffici Iat. Sospesa l'apertura del sabato mattina. Sospesa la distribuzione dei bidoncini per la differenziata. Servizi solo su prenotazione e solo se urgenti anche per Geat e Palacongressi. Saranno altresì sospesi i mercati settimanali Mercatino dell'Arboreto e Mercato del venerdì (come da decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 8 marzo 2020)”.
Gli uffici demografici, “saranno chiusi al pubblico fino a nuove disposizioni. È garantito il servizio nei seguenti orari (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 e il giovedì con orario continuato fino alle 17.00) solo ed esclusivamente su prenotazione per le pratiche di stato civile (dichiarazione di nascita, denunce di morte, conferme per accordi di separazione e divorzio già ricevuti, uffici contattabili al numero 0541/608345), anagrafe (carta di identità solo se scaduta o rubata e solo se la persona non sia in possesso di altro documento di identità, richiesta residenza alla scadenza del temine per accedere alle agevolazioni fiscali prima casa, richiesta iscrizione di coloro che sono senza residenza perché cancellati per irreperibilità, autentica di firma su dichiarazione per assegni insoluti, dichiarazione sostitutiva eredi in caso di successione, certificato per documentare la residenza in modo da poter accedere alle zone sorvegliate, compilazione dei moduli per la pensione estera,uffici contattabili al numero 0541/608339).
L’ufficio relazioni con il pubblico è raggiungibile al numero 0541/608301.
Numeri utili per gli altri servizi:
IMU
0541 608288
0541 608280
0541 608392
IDS
0541 608392
TARI
0541 608260
0541 608225
0541 608251
0541 608314
0541 608327
Coronavirus, gli appelli di De Luigi e dei sindaci di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana
(Rimini) Pubblichiamo l’appello dei sindaci ai cittadini di Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana. Un illustre santarcangiolese, l'attore Fabio De Luigi, inoltre, ha diffuso ieri un video per richiamare concittadini e non solo al rispetto delle regole delle zona arancione.
"Come tutti sapete, questa mattina il Governo ha emanato un nuovo decreto per contenere la diffusione del Coronavirus, con misure più restrittive rispetto alle scorse settimane anche per la Provincia di Rimini.
Ci sono alcuni punti ancora da chiarire, rispetto ai quali restiamo in attesa di precisazioni da parte del Governo, ma al di là di questo work in progress vorremmo condividere alcune informazioni importanti per le nostre comunità.
Il decreto del Governo nasce dalla volontà di garantire i nostri presidi sanitari. In pratica l’obiettivo è dare una mano, tutti insieme, per far sì che i nostri ospedali siano in grado di gestire l’emergenza sanitaria, senza arrivare al collasso e aiutando gli operatori socio-sanitari, che soprattutto in questi giorni stanno svolgendo un lavoro davvero straordinario, per il quale li ringraziamo.
La macchina sanitaria è organizzata al meglio e sta reagendo con grande prontezza e professionalità a questa situazione di emergenza, ma se i contagiati continueranno ad aumentare i nostri ospedali non saranno più in grado di accogliere chi ha bisogno di particolare assistenza.
Per contenere la diffusione del virus, il decreto del Governo ha ridotto al minimo indispensabile gli spostamenti all’interno dei nostri territori, verso altri Comuni e Province. Gli aspetti più importanti, di cui siamo certi fin da ora, è che sono consentiti gli spostamenti per tre motivi principali: lavoro, necessità impellenti o motivi di salute.
Questo vale tra i Comuni della stessa Provincia, nelle Province vicine, da e verso la Repubblica di San Marino. In pratica al lavoro si va, ma il decreto invita le aziende che ne hanno la possibilità ad attivare tutti gli strumenti per contenere il movimento del personale, come ferie e smart working.
Tra le altre disposizioni del decreto ce n’è anche una che riguarda attività di ristorazione e bar, che potranno restare aperti soltanto dalle 6 alle 18.
Per tutte le informazioni di dettaglio su questa e altre situazioni, in ogni caso, diffonderemo il prima possibile i chiarimenti applicativi non appena ci saranno comunicati dal Governo. Ricordando a tutti, nel frattempo, l’importanza di affidarsi a informazioni certe provenienti da fonti istituzionali verificate.
Il nostro invito, in generale, è a condurre uno stile di vita attento, rispettare le norme igieniche per contenere la diffusione del virus (un metro di distanza tra le persone, lavaggio delle mani, ecc), evitando sempre e comunque assembramenti, specialmente in luoghi chiusi.
Un invito al buon senso, un appello alla responsabilità di ciascuno di noi: si può certamente continuare a stare insieme, ma osservando con attenzione e coscienziosità le regole che ci siamo dati per arginare questa emergenza.
Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana sono comunità fatte di persone abituate a stare insieme, vicine: il miglior modo per continuare a farlo, in questo momento, è aiutarci a vicenda cambiando temporaneamente le nostre abitudini, per il bene di tutti.
Coraggio!"
I sindaci
ALICE PARMA (Santarcangelo)
STEFANIA SABBA (Verucchio)
RONNY RAGGINI (Poggio Torriana)
Coronavirus, Coldiretti: approvvigionamento frutta e verdura freschi è garantito
(Rimini) Un aumento degli acquisti di frutta e verdura pari a circa il 20% si è verificato nei mercati contadini nella prima settimana di marzo rispetto allo stesso periodo del mese precedente. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti sulla spesa dell’emergenza Coronavirus sulla base delle indicazioni della Fondazione Campagna Amica in mercati e fattorie lungo tutta la Penisola. “A spingere gli acquisti è sicuramente il clima di incertezza riguardo la diffusione del contagio che spinge a fare provviste più abbondanti ma anche la tendenza a consumare cibi ricchi di fibre e vitamine che aiutano il corpo umano a rafforzare le difese immunitarie, come consigliato da molti medici e ricercatori”, spiegano da Coldiretti. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi Milano "la miglior alimentazione per il nostro organismo, quella che più potrebbe aiutarlo ad affrontare un'infezione da coronavirus, e quella mediterranea. Consiglio di consumare alimenti ricchi di vitamina B e C, e oligominerali, come lo zinco". Via libera dunque a frutta e verdura (come agrumi, kiwi, fragole, lattuga, broccoli ricchi di vitamina C) e a riso, cereali, pesce e uova, tutti alimenti con molta vitamina B. “Per effetto dei cambiamenti climatici con l’inverno più caldo mai registrato in Europa, l’Italia – continua la Coldiretti – può contare in questo periodo su un’ampia offerta di verdure e grazie all’anticipo di maturazione delle primizie sui banchi si trovano già asparagi, fragole, agretti, zucchine, carciofi e pomodori. I rifornimenti alimentari sono dunque garantiti in tutte le aree del Paese nei mercati e nei supermercati dove – sottolinea la Coldiretti - occorre evitare inutili accaparramenti che favoriscono solo le speculazioni”, sottolineano da Coldiretti. “Su nostra sollecitazioni sono stati pubblicati i chiarimenti al Dpcm sul trasporto merci e sul lavoro necessari a dare continuità alle attività produttive nelle campagne dove vanno seguiti i cicli stagionali, dalla semina alla raccolta e garantita la cura delle piante e l’assistenza e l’alimentazione degli animali allevati nelle stalle, ma anche la trasformazione industriale e le consegne per la distribuzione commerciale” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che sottolinea "l’importanza di un monitoraggio continuo delle misure adottate per non compromettere la mobilità di merci e persone necessarie all’attività produttiva, nel rispetto delle norme di sicurezza". La nota esplicativa al Dpcm chiarisce infatti – precisa la Coldiretti – che “le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati dalla delimitazione. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci”. Anche la produzione alimentare, continua la Coldiretti, “può procedere regolarmente nei territori delimitati dal nuovo Decreto che riguardano la food valley italiana che garantisce l’approvvigionamento sui mercati nazionali ed esteri con la produzione di circa 1/3 del Made in Italy agroalimentare, dal latte alla carne, dai formaggi ai salumi, dal riso alla pasta, dalla frutta alla verdura fino al vino e alle conserve di pomodoro. Un territorio dove – conclude la Coldiretti - si concentra il maggior valore della produzione nazionale alimentare di qualità”.