(Rimini) Il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni invita i suoi concittadini a non trasgredire le restrizioni varate dalle istituzioni per combattere la diffusione del coronavirus. “Le splendide giornate di sole di questo periodo invogliano ad uscire per fare due passi”, dice Piccioni, “ma siamo in un momento di particolare difficoltà”. Nella nostra provincia, continua Piccioni, “siamo ad oltre 200 casi di contagio da Coronavirus e circa 900 in quarantena. Misano in questo contesto ha oltre 20 pazienti ricoverati o a domicilio affetti da Covid-19. Nei paesi dove si sono sostanzialmente azzerati i contatti tra persone (ad esempio Codogno) oggi non abbiamo nuovi casi positivi ed è lo sforzo che chiedo a tutti voi, cittadini misanesi. Stiamo a casa, impegnamoci a rispettare le restrizioni previste nel decreto e ne usciremo più velocemente possibile. La responsabilità di ognuno di noi può essere determinante per salvare la vita delle persone più fragili. Conto su di voi. A presto”.

(Rimini) Per fermare la diffusione del coronavirus le uniche vere vie sono quelle del rispetto della quarantena per chi è entrato in contatto con persone risultate positive al virus e di evitare spostamenti non necessari per tutti gli altri cittadini. Lo ha ribadito il direttore sanitario della Asl Romagna Stefano Busetti, che ha diffuso un video messaggio, in collaborazione con l’amministrazione riminese.

“Stiamo mettendo in atto tutte le iniziative per fronteggiare l’epidemia in corso, ma anche al contempo garantire le prestazioni essenziali per tutte le altre patologie di cui soffre la popolazione. Perché in questo momento c’è l’emergenza corovavirus, ma non bisogna dimenticare tutte le altre condizioni che richiedono assistenza di pari livello”, spiega Busetti. “Gli sforzi sono tesi a fare in modo che gli ospedali siano il più attrezzati possibile per accogliere anche grandi quantità di pazienti positivi al coronavirus e, soprattutto, ad aumentare la disponiiblità dei posti nelle terapie intensive che, a livello nazionale, ma anche mondiale, è stato e sta diventando il fattore limitante più grande per affrontare i diversi livelli di intensità assistenziale che questa malattia comporta”, sottolinea Busetti.

“Questi sforzi possono andare a buon fine, se il numero dei pazienti contagiati e positivi da assistere rimane entro certi limiti. Per far questo la misura più importante è quella della prevenzione del contagio, perché se il numero dei contagiati sale eccessivamente è difficile trovare spazi adeguati per tutti e, soprattutto, è difficile poter trovare quegli spazi necessari nelle terapie intensive che abbiamo ricordato prima, che sono comunque un numero limitato. Da qui l’importanza imprescindibile di adottare tutte quelle misure di prevenzione del contagio che sono contenute, di fatto, in tutti i provvedimenti governativi, della regione e anche dell’azienda sanitaria di questi giorni”, spiega Busetti.

Per prevenire il contagio, “la prima regola è quella di evitare assembramenti e affollamenti non necessari. Le ultime misure sono anche più restrittive perché, fondamentalmente, danno un messaggio importante per tutti: quello di restare il più possibile a casa. In questo messaggio ci sta un po’ tutto. Soprattutto ci sta il fatto di muoversi solo ed esclusivamente per necessità: o per motivi di salute, o per necessità di approvvigionamenti alimentari, ma poco altro”, spiega Busetti. “I provvedimenti di questi ultimi giorni e i dati di queste ultime ore sono proprio rivolti in questa direzione sull’intero territorio nazionale, e non più solo in alcune aree, e diventeranno via via più stringenti perché so che le forze dell’ordine, in collegamento con i prefetti, stanno predisponendo anche controlli sempre più frequenti all’interno dei territori proprio per verificare che queste disposizioni siano poi realmente praticate”. Quindi il primo invito “è stare il più possibile a casa e uscire solo quando necessario, questa al di là dei disocrsi che si possono fare è l’unica vera misura preventiva”.

Vietato sfuggire alla quarantena. “Un’altra cosa molto importante, che è stata ulteriomente rafforzata da questi ultimi provvedimenti governativi, è la necessità assoluta che i soggetti in isolamento domiciliare, la cosidetta quarantena, perché sono venuti in contatto con casi positivi, e sono stati posti in isolamento fiduciario dai servizi di igiene pubblica dei diversi territori, restino assolutamente al loro domicilio”, sottolinea Busetti. “Questa, che era una misura vincolante anche prima, in realt), ma solo su indicazione dell’autorità sanitaria, da oggi diventa una misura ancor più vincolante, sottoposta a controlli anche delle forze dell’ordine (sempre in collegamento con i prefetti) e la cui violazione, come riportato nel provvedimento governativo assume rilievo di carattere penale. E quindi una ulteriore raccomandazione, molto più forte, molto più stringente di quanto non fosse prima, affinché sia rispettata questa della quarantena, che è l’unica misura realmente efficace, insieme a quella di evitare di spostarsi inutilmente. Solo con queste misure si può riuscire a contenere quel fenomeno del dilagare del contagio che, ripeto, se oltrepassa certi numeri gestibili diventa difficilmente controllabile e mette in forte crisi tutto il sistema sanitario non solo della Romagna, ma dell’intera regione e potenzialmente anche di tutto il paese”, conclude Busetti.

(Rimini) È stato  riaperto il periodo di presentazione delle domande per i contributi previste dalla No Tax Area. Si tratta delle azioni previste per l'anno 2020 dall'articolato pacchetto voluto dall'Amministrazione  per sostenere il settore commerciale e produttivo nel triennio 2019 – 2021, attraverso la concessione di contributi correlati alle imposte locali pagate. L'investimento è importante, 600 mila euro complessivi spalmati regolarmente sui tre anni, con 200 mila euro per ogni annualità (2019 – 2020- 2021).
L’amministrazione ha quindi rivisto e aggiornato l'avviso pubblico (https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/gare-appalti-e-bandi/avviso-202010), aggiornato tutti i modelli di domanda e la documentazione. Sarà possibile fare domanda (https://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/sportello-unico-le-attivita-produttive/info-le-imprese/no-tax-area-2019-2021), a seconda delle quattro distinte finalità comprese nel bando: entro il 10 novembre 2020 per la finalità 1 – start up di impresa, entro il 10 gennaio 2021 per tutte le altre finalità.
 La richiesta di contributo deve essere inviata a mezzo di posta elettronica certificata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando nell'oggetto del messaggio la frase "richiesta di contributo economico No Tax Area 2020– Finalità n. __" (indicare il numero della finalità per la quale si partecipa all'avviso).

L'agevolazione è articolata in quattro distinte finalità: "Start-up di impresa" ("Finalità 1"): valorizzazione del Centro Storico e dei Borghi, promozione dello sviluppo occupazionale nel territorio comunale e sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel territorio comunale: termine per la presentazione delle domande 10 novembre 2020; "Negozi aperti, vetrine illuminate" ("Finalità 2"): incentivi al contenimento dei canoni di affitto di locali a destinazione commerciale o produttiva e alla riattivazione temporanea di immobili non occupati da imprese attive; termine per la presentazione delle domande 10 gennaio 2021; "Botteghe Storiche" ("Finalità 3"): sostegno alle Botteghe Storiche iscritte nell'Albo Comunale istituito ai sensi della Legge Regionale Emilia-Romagna n. 5 del 10 marzo 2008; termine per la presentazione delle domande 10 gennaio 2021; "Edicola Punto Digitale" ("Finalità 4"): incentivo all'attivazione di servizi di rilascio di certificati anagrafici e altri prodotti digitali del Comune presso le rivendite di giornali e riviste; termine per la presentazione delle domande 10 gennaio 2021
Per l'anno 2020 è stato previsto l'omogeneità della distribuzione dei 200 mila euro previsti tra tutte le quattro finalità; non cambia, invece, il meccanismo che prevede, una volta che dovessero essere esaurite le risorse prioritariamente assegnate ad ogni finalità, la ridistribuzione di eventuali resti che non fosse stato necessario utilizzare per le altre.

Sono  42 i procedimenti avviati nel corso dell'annualità 2019, così distributi (14 start-up, 10 canoni di affitto ridotti, 2 locali in disuso assegnati in comodato gratuito a organismi del terzo settore, 16 botteghe storiche).
Con i 5 nuovi ingressi sono arrivate a 28 le Botteghe storiche nell'albo. Gli ultimi arrivati di marzo sono la Gelateria Nuovo Fiore, la Taverna degli Artisti, la Tabaccheria Romani, il Ristorante Guido e il ristorante pizzeria Giusti. Con questi 5 nuovi ingressi arrivano a 28 le botteghe storiche iscritte all'albo del Comune di Rimini.

Mercoledì, 11 Marzo 2020 11:57

11 marzo

Coronavirus, lotta alle fake news | I numeri del virus | Il videoclip della quarantena

"Condivido la comunicazione appena resa pubblica dal presidente Bonaccini in ordine all’evolversi della situazione relativa all’emergenza Covid-19”, annunciail sindaco di Rimini andrea Gnassi. Il presidente della  Regione Emilia Romagna ha infatti annunciato che sta predisponendo un’ordinanza, a valere già dalla mattina di domani, che dispone la sospensione dei mercati settimanali, con l'esclusione dei banchi alimentari, laddove assicurino la distanza minima tra le persone. “Abbiamo già provveduto ad informare le associazioni degli ambulanti che da domani questo provvedimento verrà attuato a Rimini. Nelle prossime ore, una volta che la Regione emanerà gli atti ufficiali, Rimini armonizzerà anche gli altri provvedimenti annunciati da Stefano Bonaccini: sospensione dalle ore 18 alle ore 6 non solo dell'attività di bar e ristoranti, ma anche pizzerie al taglio, piadinerie, kebab, gelaterie, ecc. Queste attività, insieme a bar e ristoranti, saranno sospese anche nei week end. Sarà sempre possibile la consegna a domicilio di bevande e alimenti, ma non l'asporto. Si tratta di restrizioni coerenti con quelle già in vigore e che fanno maggior chiarezza per operatori, cittadini e comuni”.
“Siamo consapevoli delle difficoltà degli operatori, ma mai come ora è necessario stringere i denti e fare qualsiasi sacrificio per evitare il diffondersi del coronavirus. Ripeto ancora una volta che l’unica e la sola cosa che conta, è la salute dei cittadini, è il rallentamento del contagio per non paralizzare i nostri ospedali e le nostre strutture sanitarie. Siamo in una dimensione completamente inedita e diversa dalla consuetudine e a questa ci dobbiamo sintonizzare senza se e senza ma, rispettando regole e nuovi codici di comportamento. A partire dal più importante: stare a casa, limitarsi alle sole attività indispensabili. Voglio sottolineare proprio in queste ore tra le più difficili come stia raccogliendo la sensibilità di tanti commercianti e imprenditori della nostra città che scelgono volontariamente la chiusura dell’attività fino al 3 aprile nel nome di ‘la salute prima di tutto’. E superare il contagio nel tempo più rapido possibile vuol dire anche fare ripartire l'economia".

(Rimini) La prefettura ha stilato un documento in cui dà le risposte ufficiali a quelle che ritiene essere le domande più frequenti da parte dei cittadini.

ZONE INTERESSATE DAL DECRETO
Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale? 
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile.
Sono ancora previste zone rosse? 
No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.

SPOSTAMENTI
Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro  o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”? 
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative.
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5? 
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n.  1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Come si devono comportare i transfrontalieri? 
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente).
Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura? 
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi? 
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.
È consentito fare attività motoria?
 Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? 
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? 
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

TRASPORTI
Sono previste limitazioni per il transito delle merci? 
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
I corrieri merci possono circolare? 
Sì, possono circolare.
Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa? 
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci.
Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
 No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta  è considerata esigenza lavorativa.

UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI
Gli uffici pubblici rimangono aperti? 
Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
 Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia? 
Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.
Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho? 
Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.


PUBBLICI ESERCIZI
Bar e ristoranti possono aprire regolarmente? 
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande? 
Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.
Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività? 
Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura? 
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.

SCUOLA
Cosa prevede il decreto per le scuole? 
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

UNIVERSITÀ
Cosa prevede il decreto per le università? 
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.
Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea? 
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività? 
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche? 
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.
Cosa succede a chi è in Erasmus? 
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.

CERIMONIE ED EVENTI
Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli? 
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi? 
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.

TURISMO
Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo? 
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.
Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive? 
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo.
Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.

AGRICOLTURA
Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
 No, non sono previste limitazioni.
Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
 No, non sono previste limitazioni.

(Rimini) In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.533 i casi di positività al Coronavirus, 147 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. Un aumento inferiore rispetto a quello di ieri, quando erano stato 206. E passano da 4.607 a 5.167 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente ci sono 669 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 98 (8 in più rispetto a ieri). E salgono a 31 (ieri erano 30) le guarigioni, 30 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1 dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 70 a 86: 16, quindi (uno in più rispetto a quanto riferito in confeenza stampa dal commissario Sergio Venturi), quelli nuovi, che riguardano 3 donne e 13 uomini; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 5 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti. I nuovi decessi si sono registrati due nella provincia di Bologna, 3 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Parma, 6 in quella di Piacenza e 3 in quella di Rimini.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 633 (31 in più rispetto a ieri), Parma 325 (46 in più), 206 Rimini (42 in più), Modena 127 (11 in più), Reggio Emilia 104 (1 in più), Bologna 86, di cui 37 del circondario imolese (complessivamente 6 in più, di cui 2 del circondario imolese), Forlì-Cesena 20 (di cui 14 Forlì e 6 Cesena, complessivamente 4 in più, di cui 1 a Cesena e 3 a Forlì),  Ravenna 24 (5 in più), Ferrara 8 (1 in più rispetto a ieri).

Punti triage negli ospedali. I punti triage allestiti dalla Protezione civile regionale davanti alle strutture ospedaliere per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari sono complessivamente 17. Nel dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città); 3 a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo); 3 a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla); 5 a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118); 1 a Imola (Bo); 1 Repubblica di San Marino; 1 davanti a Ospedale Santissima Annunziata di Cento (Fe).  

Carceri ed istituti penitenziari. Nell’ambito delle esigenze segnalate da carceri e strutture penitenziarie, questi gli aggiornamenti: è stato montato ieri sera a Bologna - solo dopo la risoluzione dei disordini - davanti al carcere della Dozza, un modulo abitativo di pre-filtro per gli accessi. Tre tende sono state allestite davanti alle carceri di Rimini, Ravenna e Parma.  
Ad oggi sono stati montati ad opera dei volontari di protezione civile: un modulo abitativo per filtrare gli ingressi davanti al carcere di Ferrara, 1 modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 tenda davanti alla casa circondariale di Modena, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 modulo abitativo davanti al carcere di Bologna, 1 tenda davanti al carcere di Rimini; 1 tenda davanti al carcere di Ravenna; 1 tenda davanti al carcere di Parma; 1 tenda con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi, davanti alla casa circondariale di Castelfranco Emilia (Mo); 1 modulo abitativo con funzione di smistamento persone all’ingresso davanti al carcere di Ferrara. A Piacenza la situazione è ancora in fase di valutazione.
Dalla scorsa settimana è presente un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti.

Dispositivi di protezione individuale. Sono state consegnate oggi ulteriori 2.595 mascherine (modello ffp2), 3.180 mascherine (modello ffp3), 738 tute mono uso. Nella serata di ieri erano arrivate altre 3.080 mascherine ffpp2 frutto di una donazione.
Tutto il materiale viene consegnato al deposito sanitario di Reggio Emilia, da cui viene distribuito secondo i criteri prefissati, ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario

(Rimini) Il Comune di Rimini, grazie alla collaborazione di Auser, Caritas diocesana e Croce rossa, ha predisposto una serie di servizi di assistenza a domicilio per le persone anziane ultra 65enni, o affette da problematiche sanitarie, per evitare che escano di casa. “Si tratta di interventi che ogni cittadino riminese può richiedere telefonando al numero unico 0541. Il potenziamento dell'assistenza a casa sarà possibile grazie ai volontari e alle assistenti sociali che ringrazio per la disponibilità. L'appello, oltre a quello di non uscire, è quello, per i più giovani, a dare la loro disponibilità, per poter ampliare il più possibile la portata di questi servizi”, spiega il vicesindaco Gloria Lisi.
Si tratta di un servizio gratuito di consegna della spesa, dei farmaci e di pasti caldi.  I servizi saranno attivi da domani, Mercoledi 11 marzo. Per segnalare persone in difficoltà di qualsiasi genere, la cui condizione è aggravata dalle misure restrittive previste nei decreti governativi chiamare il numero 0541-704.000. Si tratta di servizi già attivi per le persone non autosufficienti che vengono estese temporaneamente alle persone più vulnerabili al virus.

(Rimini) Partiranno a breve i lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’edificio destinato a bar all’interno del Parco Campo della Fiera. La realizzazione delle opere per un importo complessivo di 120.000 euro compreso iva, spese tecniche e altri oneri, è stata affidata all’impresa Cocer Costruzioni Srl di Rimini. L’intervento sull’immobile di proprietà comunale che ospita un’attività di somministrazione prevede anche la riqualificazione e l’ampliamento dei bagni a servizio del pubblico. Nei prossimi giorni verrà definita la tempistica dei lavori che saranno in ogni caso eseguiti tenendo conto dell’avvicinarsi della stagione estiva e pertanto senza interrompere il servizio di somministrazione in uno dei periodi di maggiore frequentazione del parco.

Il progetto prevede l’ampliamento della zona di somministrazione del bar attraverso la chiusura dell’area attualmente coperta dal pergolato a ridosso del fabbricato in muratura, al fine di aumentarne la superficie interna e offrire un maggior comfort ai fruitori del locale. L’attuale pavimento in doghe in legno sarà sostituito da un nuovo solaio su cui verranno appoggiati i nuovi infissi, mentre anche i serramenti esistenti di collegamento tra l’interno del bar e l’ampliamento saranno sostituiti. Per consentire un collegamento diretto con il parco la nuova struttura sarà dotata di ampie vetrate montate su infissi dallo spessore ridotto per mantenere la struttura esile e poco invasiva, assicurando ai fruitori del locale una visuale completa del parco e del centro storico.

La riqualificazione dei servizi igienici prevede invece la sostituzione dei sanitari con l’aggiunta di nuovi lavabi con doppia vasca negli spazi comuni, la sostituzione delle porte interne e delle cupole trasparenti in copertura con nuovi lucernari della stessa forma. Gli spazi comuni verranno inoltre dotati di un fasciatoio e di un armadio per i prodotti di pulizia. L’illuminazione della parte ampliata avverrà con una serie di faretti LED a plafone da esterno, applicati sotto le travi del pergolato. Con lo stesso sistema verrà illuminato il percorso che porta ai bagni pubblici. Infine, verranno sostituiti anche tutti i corpi illuminanti dei bagni sia all’esterno che all’interno con nuovi apparecchi a LED per una migliore illuminazione di tutti gli spazi.

(Rimini) Manutenzione per i parchi cittadini riccionesi per la sistemazione del verde, delle aiuole i giochi per bambini, L'assessore all'Ambiente, Lea Ermeti, tecnici e addetti alla manutenzione della Geat hanno eseguito nei giorni scorsi diversi sopralluoghi in tutti i parchi di Riccione per verificare quali sono gli interventi da eseguire. In particolare si è proceduto a verificare e sistemare le potature delle piante che annualmente, in primavera, necessitano di uno sfoltimento per assicurane la tenuta in salute e la rigogliosità. Inoltre è stato verificato lo stato delle pulizie dei vialetti pedonali da ingombri quali foglie ed erba spontanea. Particolare attenzione è stata poi posta ai giochi per bimbi, alle eventuali sostituzioni di parti logore in maniera da essere pronti per quando sarà possibile con la bella stagione e le temperature miti riportare i bimbi a giocare all'aperto e usufruire tutti in maniera più completa dei parchi pubblici. Lavori di sistemazione e manutenzione ordinaria sono già iniziati al Parco della Resistenza e continueranno nei prossimi giorni al parco degli Olivetani e Parco San Francesco. Infine, ma non meno importante, la Geat sta procedendo alla sistemazione delle aree riservate alle passeggiate con i cani, i cosiddetti sgambatoi.

"Quella di avere delle aree verdi, attrezzate con i giochi per bambini, piante curate e aree riservate alla passeggiate con i cani è un'esigenza molto sentita dai cittadini - ha detto l'assessore all'Ambiente, Lea Ermeti -, necessità che condivido, perché i parchi sono dei polmoni importanti per una comunità e una città che deve essere vissuta da tutti". 

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